Come conquistare un uomo sposato: evita di fare la figura della cretina e di rovinarti la vita (o i tuoi anni migliori)

come conquistare un uomo sposatoPerché mai ho deciso di dedicare un articolo a come conquistare un uomo sposato?

Non di certo per invitare, incoraggiare o suggerire di iniziare o tentare di iniziare una storia con un uomo impegnato.

Innamorarsi di un uomo sposato o impegnato può succedere.

Allo stesso tempo innamorarsi di un uomo sposato o impegnato non è intelligente, non è sano e spesso è disfunzionale in un modo distruttivo non solo per sé (e le donne a distruggere se stesse sono molto brave), ma anche per gli altri.

"La fedeltà si ha quando l’amore è più forte dell’istinto. Paul Carvel"

Desiderare di conquistare un uomo sposato oltre che disfunzionale (ma come? Non pensi di poter conquistare un uomo libero – di stato, di mente e di cuore – e di averlo tutto per te?) fa sorgere anche qualche questione legata alla propria integrità personale.

Direi che non c’è una grande profondità etica da parte di chi decide che deve investire le proprie capacità seduttive su un uomo impegnato o dare corda alle sue (di lui) aspirazioni di espansione e di conquista.

Non è bello, non è corretto, non è da persone integre e oneste.

Un matrimonio e una relazione a lungo termine, nelle quali si sono condivisi progetti importanti, sono costruite su un patto che – tranne in rarissimi casi, quelli delle cosiddette coppie aperte, sempre che ne esistano davvero di coppie così – prevede fedeltà ed esclusività.

Violare questo patto significa tradire, offendere, mancare di rispetto. Significa essere complici – anche se tormentate, confuse, addolorate – e significa partecipare al o facilitare il tradimento, l’offesa e la mancanza di rispetto.

E alla lunga, comportarsi in maniera non integra, in particolare negli affari di cuore, rimanda a se stesse una pessima opinione di sé, non aiuta l’autostima.

Poi certo, come ci sono gli uomini “predatori”, ci sono anche le donne “predatrici” quelle che usano le relazioni non come scambio di emozioni, affetti, solidarietà, ma come luoghi, modi e occasioni per esercitare il loro potere e la loro prepotenza. O per trarre dei vantaggi concreti, materiali (come fanno moltissimi uomini abusanti, né più né meno).

Ancora, una nota importante: so benissimo che può capitare di innamorarsi di un uomo sposato, addirittura proprio malgrado, in varie circostanze e per varie ragioni.

Perché semplicemente succede, anche se non lo si è cercato ed è contro i propri principi, perché si è state sedotte e in qualche modo si è cadute in trappola in un momento di fragilità o perché ci si è lasciate prendere la mano da un gioco che è diventato più grande di quanto si pensasse.

E’ un fenomeno, quello dell’innamorarsi di persone impegnate, molto diffuso e che, appunto, accade.

E nei casi che ho appena citato si tratta di rapporti “occasionali” (le cosiddette scappatelle) o di “scivoloni”, di quelli che  spesso capita di fare nell’ambito dei sentimenti.

In molti e in molte “inciampano” in queste buche, più per fragilità che per volontà vera e nello stesso modo in cui sono inciampati e caduti, si rialzano e riprendono il loro cammino, lasciandosi alle spalle la relazione clandestina e solitamente portando con sé importanti insegnamenti su se stessi e sulle relazioni sentimentali.

Capita, succede e molto spesso si tratta di eventi che non lasciano conseguenze su altri se non sui diretti interessati, che possono appunto farne tesoro per se stessi e per la propria vita.

Certo, tutto questo è ben diverso dal voler pervicacemente conquistare un uomo sposato e dal pensare di fare cosa buona e giusta (soprattutto per sé), ponendosi un obiettivo del genere.

Sedurre un uomo impegnato: qual è il senso?

E allora perché, se si tratta di un tema controverso, ho scelto di dedicare un articolo a come conquistare un uomo sposato?

La risposta più schietta è: proprio perché si tratta di un tema controverso e perché è una questione che interessa e preoccupa molte più donne di quante tu possa pensare. E mi dà anche l’opportunità di affrontare questioni più ampie riguardo le relazioni uomo-donna.

Per questo ti consiglio, se sei arrivata fin qui, di leggere fino in fondo (e poi, certo, anche di commentare con le tue personali riflessioni).

Forse non ci crederai, ma a fronte di milioni di donne che trovano ributtante l’idea anche solo di “mettere gli occhi addosso” a un uomo impegnato, ce ne sono moltissime altre che, invece, si sentono particolarmente attratte proprio da uomini impegnati, fidanzati e, ancor di più, sposati.

Cioè, gli uomini liberi sono per loro meno, ma molto meno interessanti degli uomini impegnati o sposati. E questo per molte ragioni, come dicevo poc’anzi, non proprio sane, veh.

Hai presente il luogo comune per cui: “I migliori sono tutti già impegnati”?

Ecco, questa è una convinzione ben salda in molte donne per le quali vale anche l’assioma contrario: “Se è impegnato è un uomo di valore” (ah ah ah!).

Molti uomini che si sono per una vita considerati sfigati perché sfortunati in amore (nessuna se li filava mai, dai dodici anni in su), appena hanno iniziato la loro prima relazione possono testimoniare di aver sperimentato, di colpo, un fenomeno singolare: quello di essere notati dalle donne.

Il solo fatto di non essere più single rende un uomo subito più interessante agli occhi di una donna.

Questo accade anche al contrario, ma per ragioni diverse.

Considera che sulla base di queste considerazioni empiriche, cioè di esperienza comune, un gruppo di studiosi della Texas Christian University ha sentito la necessità di condurre una ricerca  – i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Evolutionary Psychology  che ha dimostrato che gli uomini impegnati e in particolare quelli impegnati con donne considerate affascinanti diventano più desiderabili e apprezzati dalle altre donne in generale.

Hai presente quelle che spesso prendono di mira e dimostrano interesse verso i fidanzati e i corteggiatori delle amiche, che fino al giorno prima non avevano nemmeno considerato?

Ecco, appunto. Si tratta di un fenomeno del genere.

L’uomo impegnato piace e piace di più di quello non impegnato.

Oltre a questo considera che ci sono moltissime donne sposate che non hanno nessuna intenzione di mettere fine al proprio matrimonio e si invaghiscono di un uomo sposato.

E, posto che loro stesse sono ben fedeli al loro matrimonio – non al loro partner –, ci tengono molto a instaurare un rapporto clandestino alla pari. Sposato tu, sposata io, siamo entrambi infedeli ai nostri partner, ma fedeli al legame con loro, quindi saremo di certo fedeli tra noi (davvero?!) e soprattutto sullo stesso piano.

"L’adulterio è la medicina indispensabile di ogni buon matrimonio, come sa ogni moglie accorta essendo lei stessa in cura da uno o più guaritori del coito furtivo. Natalia Aspesi"

Il fascino irresistibile della doppia vita: stare in due matrimoni anziché in uno.

Anzi in tre: il mio, il tuo, il nostro.

Perché essere sposati (con altri) dà come una garanzia di fedeltà maggiore, nel rapporto clandestino.

Se io sono sposata, tu sei sposato e insieme abbiamo una relazione, c’è la sensazione che il nostro rapporto tenga.

Perché, che vuoi di più della moglie e dell’amante?

Se hai già sia una sia l’altra non andrai a cercare ancora e quindi rimarrai fedele, al tuo piccolo harem e quindi a me, che sono la tua amante…

Non solo, il mio ruolo di amante sposata dà equilibrio al tuo matrimonio e dà garanzie alla tua consorte: io non ti chiedo di lasciarla e tu starai sempre con lei. E con me.

Ah, come è paradossale la psicologia umana.

C’è un’altra ragione per la quale ho deciso di affrontare il tema di come conquistare un uomo sposato: ci sono casi rarissimi in cui, davvero, un uomo sposato o impegnato potrebbe essere in un matrimonio o in una relazione realmente a fine corsa e potrebbe essere pronto e disponibile in modo genuino e autentico a una nuova storia, sana e soddisfacente per lui e per la nuova partner.

Storie d’amore forti e durature possono nascere da incontri che avvengono in momenti particolari della propria vita e della propria relazione e, appunto, sono questi incontri che danno la spinta definitiva verso una direzione che era già tracciata e decisa anche se non compiuta nei fatti, per paura, pigrizia e sensi di colpa.

Ripeto: si tratta di casi rari, di storie nelle quali spesso si vivono forti e genuini conflitti interiori e per le quali la via alla realizzazione comporta dei costi emotivi e personali molto importanti, da tenere in considerazione e da non sottovalutare.

"Dai grandi tradimenti hanno inizio i grandi rinnovamenti. Vasilij Rozanov"

Insomma per fare chiarezza su tutti questi aspetti, voilà, ho deciso di scrivere un articolo su come sedurre un uomo sposato.

Come conquistare un uomo sposato: una missione possibile

Stregare un uomo sposato, iniziare una storia, essere corteggiata e flirtare con lui in linea generale è un obiettivo alla portata di molte, se non un obiettivo banale.

Al di là di tutti i bei discorsi edificanti sulla fedeltà, la promessa e il rispetto che abbiamo fatto sopra, quella del tradimento è una pratica molto diffusa e qualsiasi ominicchio mediocre che popola questo mondo (e c’è una sovrappopolazione di ominicchi mediocri in questo mondo, siamo circondati, a tutti i livelli) è ben felice di avere un’amante reale o virtuale con la quale giocare al seduttore che sprizza virilità da tutti i pori.

Come dico sempre, nei luoghi di lavoro abbondano le tresche a incroci multipli: tra colleghi, tra superiori e collaboratrici, tra superiori e collaboratori.

Le possibilità di storie che si possono creare negli ambienti di lavoro superano i limiti della fantasia più vivida.

Ci sono coppie clandestine e scambi di coppie clandestine. Qualsiasi capetto ci prova con la sottoposta, stage, voucher, contratti a tempo determinato sono la manna dal cielo per qualsiasi ammogliato che abbia un impiego di una minimissima rilevanza.

Poi ci sono le tresche all’interno dei gruppi di amici: andare a letto con la moglie del migliore amico o con il marito della migliore amica è anch’essa pratica da sempre diffusa. E per persone molto poco evolute anche massimamente gratificante.

Che dire delle chat e di quel che succede online? Ci sono dei siti creati apposta per favorire gli incontri tra ammogliati e maritate.

E anche i siti per single sono affollati da uomini sposatissimi e con famiglia che non vedono l’ora di far innamorare di sé una o più ingenue donzelle affamate di amore vero e di romanticismo un tanto al chilo.

Facebook stesso è il covo di fantastici e irresistibili seduttori da tastiera: quelli che dichiarano amore eterno a una amica virtuale mai incontrata mentre sono seduti sul divano fianco a fianco della loro signora.

Ovviamente su Facebook hanno due o tre profili, tutti da uomini rigorosamente single e romanticamente in attesa di una relazione e si dichiarano follemente innamorati di più donne nello stesso istante, grazie ai prodigi del copia e incolla.

Ah, i prodigi della tecnologia, il genio imprenditoriale del ragazzo californiano che vuole un mondo unito dall’amore, mentre aiuta a spargere odio.

Insomma, hai solo l’imbarazzo della scelta.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Sei single e vuoi sedurre il collega del piano di sotto che si sposa il mese prossimo, perché è carino e sorridente e anche se neanche lo conosci sai che sono anni che non provi per qualcuno quello che provi per lui?

Ti interessa il caporeparto narcisista e cafoncello dietro al quale sbavano tutte e che sulla scrivania tiene cornici multiple con foto di sorridenti e sereni quadretti familiari? In più magari chissà, costui, tra tre anni potrebbe anche farti avere il sospiratissimo aumento di 150 euro lordi al mese che ti hanno promesso al momento dell’assunzione, ma per via della crisi continuano a rimandare?

Ti tremano le gambe ogni volta che vedi il consulente esterno quarantenne, sposato da un anno – dopo 17 anni e mezzo di convivenza – e in attesa di un figlio e con il quale lavori una volta alla settimana gomito a gomito?

Ti piace il maestro di pilates sempre gentile con tutte e che sul cellulare tiene bene in vista la foto del figlio al primo giorno di scuola?

Non ti preoccupare: guardali con occhi incantati, mostrati carina e remissiva, renditi disponibile a tutto (battutacce, allusioni, prestazioni sessuali le più varie) e saranno tuoi, li conquisterai.

Ogni tanto tira fuori una certa ritrosìa giocosa, come se non volessi concederti del tutto e anche per fargli capire che se un uomo vale l’altro, immaginati un uomo sposato…

In fin de’ conti se il tuo caporeparto è interessante, non è meno interessante il tuo responsabile diretto o il direttore generale, probabilmente il più allupato di tutti, visto che lo stress logora e mette alla prova qualsiasi certezza virile.

Pensa: che gioia alimentare la loro rivalità da impiegatucci dalle 9 alle 18 con pausa pranzo di un’ora.

Certo, finché tutto non si ritorcerà contro di te.

Perché in ambito lavorativo bisogna stare molto, ma molto attente sia a chi la si dà, ma soprattutto a chi non la si dà.

Insomma, se vuoi vedere sbavare l’uomo sposato di turno che hai incontrato nelle occasioni quotidiane della vita, adotta semplicemente l’atteggiamento da oca giuliva che il personaggio interpretato da Marilyn Monroe usa con il suo vicino di casa nel celebre film “Quando la moglie è in vacanza” .

"– Lei è sposato? – Sì, un po’. – Quando la moglie è in vacanza"

Ma, cara la mia Biancaneve, mi tocca dirtelo: li conquisterai per certo, nel senso che te li porterai a letto (meglio: loro porteranno a letto te) magari per una notte, magari per anni, magari fino a che morte non vi separi, ma loro, proprio perché mediocri (e non perché onesti, legati e corretti) non lasceranno mai la loro legittima consorte per te.

Certo, per mostrarsi interessati, giocheranno a fare i tormentati, a dirti che per lei non provano più niente mentre con te sono tornati alla vita, che sono 37 anni che non hanno rapporti intimi con lei (risatona), che stanno insieme a lei solo per i figli (doppia risatona). Ma che prima di Natale (non specificano di quale anno, ovvio, per non alimentare le tue illusioni) parleranno con la moglie, le diranno tutta la verità e nient’altro che la verità (risatona da morire) e sistemeranno tutto (interpreta tu il reale significato di questa frase, tanto lui ti darà tutto il tempo del mondo per riflettere).

"Una donna che amiamo raramente basta a tutti i nostri bisogni, e la inganniamo con una donna che non amiamo. Marcel Proust"

Tu hai due scelte: stare in una situazione svalutante per te (anche se il tuo amante ti farà consigliere d’amministrazione della sua holding, nessuno se ne dimenticherà mai di come hai ottenuto quel posto, e soprattutto non te ne dimenticherai tu, questo sarà l’aspetto più umiliante per te) o riscoprire la tua dignità e andartene.

Vai a cercare un uomo vero, libero, tutto per te e ad affrontare una storia d’amore seria, senza paura.

Ogni volta che si è in una relazione disfunzionale è su se stesse che bisogna concentrarsi, non sulla relazione, sul partner o sul contesto.

O su sua moglie, il loro matrimonio, il suo attaccamento ai figli e alla famiglia (su questo abbiamo già riso abbastanza nei paragrafi precedenti).

Accettare di stare con un uomo sposato è una questione che va affrontata esclusivamente comprendendo che cosa c’è che dentro di te che ti impedisce di avere una relazione vera al 100%.

A questo proposito di consiglio di leggere anche questo mio articolo.

"Iniziare una relazione con un uomo sposato è come comprare un’auto senza ruote. Ilaria Cardani"

come sedurre un uomo impegnato

Siete entrambi sposati: come fai a conquistarlo?

Il buon senso ci dice che, basandoci sulla psicologia maschile minima e mediocre, i più ansiosi di sedurre sono proprio gli uomini sposati.

E’ un po’ come quando ti capitasse di andare a New York: se ci starai tre giorni riuscirai a vedertela tutta, ottimizzando tempi e spostamenti. Se decidi di starci tre mesi rischi di vedere molto meno. L’idea di avere tempo e disponibilità ti rende meno ansiosa e meno performante.

Un uomo sposato pensa di essersi legato e limitato, deve rendere conto a se stesso della sua sicurezza riguardo le proprie capacità di sedurre e agli amici della competizione ingaggiata con loro su quante tacche ciascuno si portano a casa. E di certo è anche alla ricerca di stimoli, novità, eccitazione.

Anche nel migliore dei mondi possibili una relazione a lungo termine soffre di momenti di calo e di insoddisfazione da parte dei partner (uno alla volta, tutti e due insieme etc).

D’altra parte tutte le storie, soprattutto quelle destinate a finire, vivono momenti di crisi, che spesso non vengono riconosciuti come tali dai protagonisti.

E’ molto comune il fenomeno di relazioni trascinatesi nella noia o addirittura nell’abbruttimento per anni e che poi di colpo finiscono perché entra in gioco un terzo personaggio. Un uomo o una donna che fanno prendere coscienza a uno dei due partner che un altro modo di amare e di essere amati è possibile.

Si tratta di storie magari di poca importanza, destinate a concludersi in fretta che però, grazie alla boccata di ossigeno che hanno offerto, danno il là a un coniuge incerto di finire la sua lunga relazione in stallo da una vita.

Ecco, non capita di rado che uomini sposati e donne sposate (non fra di loro) inizino delle relazioni che spesso nascono da una comunanza di sensazioni e di sentimenti, dalla condivisione di un disagio simile, dall’intesa su questioni che entrambi conoscono: una relazione di lunga data con un partner di cui non si è entusiasti, il legame e l’affetto con i figli, le gioie e le frustrazioni che la vita famigliare immancabilmente dà a tutti.

Spesso si tratta di storie in cui c’è amore, inteso come rispetto, comprensione e intesa sessuale. Moltissime donne coniugate trovano in uomo che considerano “un pari” consolazione per esempio rispetto a un marito che le trascura sessualmente, avvilendole nel profondo.

(Gli uomini che dopo pochi anni di matrimonio “si dimenticano” della vita sessuale propria e della propria compagna sono tantissimi, lo sai vero?)

Moltissimi uomini sposati si innamorano davvero di queste compagne che hanno molto spesso la stessa età, lo stesso stile di vita e in molti casi lo stesso modo di vedere la vita delle loro mogli, ma che condividono con loro con più entusiasmo un sentimento di autentica attrazione e dalle quali si sentono capiti nei loro nuovi bisogni, quelli che li tormentano di più.

Ma il fatto che siano innamorati e davvero legati alla loro amante non cambia per nulla la loro situazione, stanne certa.

"Dietro ogni uomo di successo c’è una donna e dietro di lei, sua moglie. Groucho Marx"

Vuoi vivere una storia come questa, cioè sedurre un uomo sposato con il quale credi di avere molta intesa e molto da condividere? Il punto di partenza è l’amicizia: un avvicinamento lento – ma non troppo – basato sull’ascolto, l’attenzione e la comprensione può permetterti di conquistarlo e di ri-scoprire con lui emozioni che avevi dimenticato o di scoprirne di nuove e arricchenti.

Come può andare a finire una storia di questo tipo?

In genere si presentano due scenari: il primo è che si rimane in questa storia per un tempo infinito, stando ciascuno nel proprio matrimonio, vivendo tutto in segreto e in clandestinità. Per quanto relazioni clandestine, queste sono relazioni equilibrate. Non ci sono vincenti sopraffattori e non ci sono perdenti zerbini, in linea di massima. Come dire: c’è di peggio nella vita.

Ma che ne è del rapporto con il proprio partner ufficiale e del modo in cui lo si vive? Come si può essere leggeri e spensierati sapendo di ingannare marito/moglie e figli (parentado e amici) ogni giorno?

La valutazione la lascio a te, ricordandoti che l’immagine che noi abbiamo di noi stessi determina la qualità della nostra vita più di ogni altro giudizio esterno.

Il secondo scenario che molto spesso per esempio mi presentano le mie clienti di coaching personale è quello in cui lei, respirata la propria boccata di ossigeno e riscoperto il proprio valore di donna, ha preso il coraggio a quattro mani e ha lasciato il legittimo consorte.

Non con l’obiettivo primario di stare con l’amante sposato, ma con il più sublime degli obiettivi: stare bene con sé e per sé, in prima persona.

Sai che cosa succede in questo caso? Che l’equilibrio che si era creato prima grazie al fatto che i due erano in una condizione alla pari si spezza.

Lei per solito spicca il volo – spesso trovando un compagno libero e disponibile – e lui, l’amante, rimane dov’era. Al palo. Probabilmente alla ricerca di una nuova amante e con il rimpianto aggiuntivo, del quale è ben consapevole, di essersi lasciato scappare una donna di valore.

Se lei si libera, lui che ha usato come scusa per lo stallo non solo il proprio matrimonio, ma anche quello di lei, non si muove di un millimetro.

Lo sai che questo fenomeno accade paro paro anche in caso di vedovanza? Uomini sposati che hanno storie parallele con donne sposate e che dichiarano la propria disponibilità a sconvolgere la loro esistenza per la nuova amata dato che sostengono che il loro proprio matrimonio è finito da tempo, quando lei dovesse ritrovarsi libera di stato suo malgrado (e spesso molto dolorosamente), scompaiono dai radar.

Ti dò una notizia: gli uomini sono terrorizzati all’idea di impegnarsi, ma sono ancora più terrorizzati dall’idea di disimpegnarsi.

Sono terrorizzati dall’idea del matrimonio ma ancora di più dall’idea della separazione e del divorzio.

Studi approfonditi, dati e ricerche dimostrano che, a tutte le latitudini, coloro che danno inizio a separazioni e divorzi non sono gli uomini, ma le donne.

I numeri tornano un po’ più in pareggio quando si tratta di porre fine a relazioni che non sono matrimoni.

Insomma si calcola che nel 70% dei casi sono le donne che si attivano per il: “Basta. Finito. Stop.”

Questo ti deve far riflettere su quante chance hai che un uomo sposato lasci la moglie.

E se fosse lei a lasciarlo, io mi farei delle domande.

Lui è sposato e sei convinta che sia l’uomo giusto per te. Che fare?

Se invece credi, supponi, fantastichi sull’idea che quell’uomo sposato è sposato con un’altra invece che con te per un errore imperdonabile della sorte e lui sostiene – probabilmente in maniera autentica e onesta – che la fine del suo matrimonio e della sua relazione sarebbe un’occasione di liberazione per lui e per la moglie, ti avviso che devi giocare molto seriamente e molto duro.

Che cosa significa? Significa che non devi lasciare nessuno spazio ai giochi seduttivi e semplicemente stare sulla tua posizione.

Qual è la tua posizione?

“Mi vuoi? Molto bene. Lasciala e non appena l’avrai lasciata, per davvero, sul serio, per sempre, sarò tua. Fino ad allora sono libera da legami e impegnata a costruirmi la mia vita, ad avere altre storie e a stare con chi mi pare e piace. Non farò la Penelope in attesa, che di giorno tesse e di notte disfa la tela. Ho la mia vita della quale occuparmi e i tuoi problemi e turbamenti con tua moglie e con te stesso non sono affar mio”.

Niente sesso, ovvio, niente week end insieme, cenette o cose del genere finché l’uomo della tua vita, sposato ad un’altra, non se ne va di casa e, nel tragitto verso la sua nuova dimora (che non è per il momento quella condivisa con te), passa dal tribunale.

Come vedi conquistare un uomo impegnato è molto semplice. Bisogna capire se è di tuo interesse e nel tuo interesse.

Lasciami i tuoi commenti su questo spinoso tema, come conquistare un uomo sposato.

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291 Commenti

  1. Avatar di sienne

    sienne 8 anni fa (9 Marzo 2017 5:53)

    Sono una donna che è stata tradita. Dopo tanti tentativi di aggiustare il rapporto sono arrivata alla conclusione che non è possibile per me e ho lasciato l'uomo che mi stava vicino da oltre 18 anni. Vivo oramai da oltre 5 anni con nostra figlia. Stiamo molto bene e anche i rapporti con l'ex sono buoni. Nel mentre ho avuto altri uomini. Tengo tutto nascosto come se fossi una traditrice, perché non me la sento di portare un uomo a casa con un'adolescente. Due di questi uomini volevano di più, che solo una frequentazione, e così ho troncato. Non me la sono sentita di tentare. Ho tentato di stare sola, ma non ha funzionato. Sono pur sempre una donna. Un caro amico mi è stato molto vicino in tutti questi anni. Ci scambiamo un po' su tutto e abbiamo interessi in comune, come la lettura, la cucina, la musica ecc. sempre stati bene assieme. Fatto sta, che ca. un anno fa questa amicizia si è trasformata in una relazione clandestina. Non ci sono aspettative, non ci sono promesse, non ci sono progetti. C'è solo la consapevolezza che ognuno di noi rimane al proprio posto, senza chiedere nulla. Lui con la sua famiglia ed io con mia figlia. La cosa assurda in tutto ciò è, che a chiederlo sono stata proprio io. So, che non va bene. So che non è giusto. So, che se veniamo scoperti, qualcuno starà molto male. Ma non riesco a reagire. Non mi sembra di togliere qualcosa a qualcuno. Perché non voglio nulla e sicuramente non di più. Non ci sto capendo più nulla ...
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Marzo 2017 10:08)

      Ascolta, tu non stai tradendo tua figlia. E di sicuro non la tradirai mettendoti con un uomo "tutto per te", da "portare anche in casa". Tu parli di storie clandestine che ti riguardano, con uomini liberi, quando anche tu sei libera, perché verso i figli c'è il dovere dell'accudimento ma non certo quello della castità. Tu ti stai facendo del male, tu hai represso i tuoi bisogni e a furia di farlo sei cascata in una storia che non ti fa del bene, non ti fa stare bene e che ti fa sentire in colpa. Ti sarebbe utile sradicare alcune perniciose convinzioni su che cosa è l'amore, anche per i figli, l'amore per se stessi, il diritto di vivere una vita piena per essere anche di esempio agli altri. Una madre che sacrifica bisogni e pulsioni come te non è una madre che dà un buon esempio. Tanto più a una figlia.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Marzo 2017 13:54)

      Sienne, ascolta il preziosissimo consiglio di Ilaria e fai la vita che meriti, non quella di cui pensi di doverti accontentare. Peraltro, un amico come quello che descrivi é davvero squallido: tradisce la moglie e approfitta dell'amica che si svende. Secondo te tua figlia sarebbe contenta di scoprirlo, o non sarebbe forse più contenta di vederti in una relazione sana?
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  2. Avatar di Valentina

    Valentina 8 anni fa (8 Marzo 2017 16:18)

    Buongiorno Ilaria, sono iscritta in questo blog da pochi mesi ma leggo con interesse quello che scrive. Mi è capitato di leggere questo articolo anche se l'argomento non mi coinvolge direttamente perché ho solo 22 anni. Mi ha particolarmente colpito la parte in cui Lei diceva che anche i ragazzi fanno il ragionamento : " se è in una relazione o ne ha avute parecchie allora è una ragazza più appetibile" . Questo discorso l'ho già sentito dire da diversi miei amici maschi e francamente non capisco molto i motivi di questo ragionamento. Per quanto mi riguarda, invece, come ragazza, posso dire che ho qualche pregiudizio se incontro un uomo che ha avuto parecchie relazioni alle spalle, conclusasi male, ma non di certo uno che ne ha avute poche, mentre gli uomini già fidanzati non li considero. Ti chiedo, gentilmente, se hai tempo e lo desideri, di approfondire le motivazioni per cui alcuni ragazzi si fanno questo tipo di pregiudizi, mi sembra un pensiero molto diffuso al giorno d'oggi. È solo superficialità ? La ringrazio
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (8 Marzo 2017 17:11)

      Che cosa ti fa pensare che sia superficialità? La profondità quale sarebbe? Si tratta semplicemente di un "meccanismo della mente", riconosciuto e che ha probabilmente delle basi nella psicobiologia e dipende anche dal contesto e dalla cultura in cui si vive: si chiama "riprova sociale" o anche "prova del testimonial". E' lo stesso meccanismo per cui si parla di "bestseller" e "più venduto"; "centinaia di clienti ci hanno già scelto" etc: quando la maggioranza o molti scelgono un comportamento altri sono portati a sceglierlo perché in "molti lo fanno". Se una tua amica ti consiglia un ristorante, ci vai. Quindi vale il principio: se piace ad altri, deve avere qualcosa di buono. Oltrettutto è nell'istinto ritenere che un partner, in particolare se di valore, dà valore all'altro partner: se sei fidanzato hai qualcosa in più di chi non lo è. Ripeto si tratta di meccanismi tipici della mente umana, per lo più inconsci, certo su cui un contesto di un certo tipo e certe convinzioni - magari non proprio di alto spessore - possono influire, ma non vanno per principio etichettati.
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    • Avatar di Argomento molto serio e di interesse generale.

      Argomento molto serio e di interesse generale. 8 anni fa (8 Marzo 2017 22:33)

      Io credo che quando si comincia a sentire la mancanza di una persona sia essa sposata o non, è l'esperienza più affascinante che una persona possa provare in vita sua. Non si può valutare se è più o meno conveniente. Distruggere tale sentimento equivale ad uccidere una creatura sul nascere che è senza alcuna difesa.Essere attratti da una persona è sublime ed rendersi conto che sia la parte che ci manca per essere completi sia quella persona è meraviglioso, specialmente se l'attrazione a parte fisica sia principalmente spirituale. ( e per chi crede in una forma di vita futura dopo la morte fisica è la speranza di continuare il cammino in una dimensione che nessuno di noi conosce è affascinante : immaginare che due anime possano formare una stessa identità l'una complementare all'altra ! ! ! ! )
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (8 Marzo 2017 22:41)

      Eh, perbacco. Sublime filosofia meccanicistica delle anime solari con accensione a iniezione e l'immancabile scappellamento a destra.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Salvatore

      Salvatore 8 anni fa (8 Marzo 2017 23:42)

      Grazie gentile Ilaria per la risposta, ma io credo che L’amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. Io ho avuto la fortuna di sperimentare tale forza e auguro a chi lo desidera di provare tale magnetismo.
      Rispondi a Salvatore Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (9 Marzo 2017 10:16)

      Questo sentimento popolare / nasce da meccaniche divine / un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te ... (notare "imprigiona", immagine che torna anche in "tutto l'universo obbedisce all'amore").
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Marzo 2017 10:20)

      A questi bisognerebbe fare pagare una tassa, come quella sui rifiuti o per il smaltimento di scorie tossiche...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (9 Marzo 2017 0:27)

      Come se fosse antani?
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (9 Marzo 2017 9:04)

      Deve essere Battiato sotto mentite spoglie, un mix fra Plotino, gnosi e taoismo, il tutto in salsa di supercazzola :D
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Marzo 2017 9:56)

      Shakerato, con succo di limone, un cucchiaino di zenzero e un po' di zucchero.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Marzo 2017 13:46)

      Che poi Francuzzo Battiato delle relazioni e della coppia (omo-etero-bi che siano) nella sua vita se n'è sempre infischiato, mi pare... Ma voler vivere le relazioni come in certe sue canzoni é da neurodeliri o poco ci manca :-D
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (10 Marzo 2017 9:03)

      Ma infatti mica sta bene. Solo che almeno fa l'artista e non il borderline con i partner, almeno credo (vogliamo parlare de "La cura"? Da mettersi le mani nei capelli)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Valentina

      Valentina 8 anni fa (8 Marzo 2017 22:53)

      non so, cioè non è che se uno ha avuto cinquanta morose diverse è più interessante per me . perché magari hai avuto cinquanta relazioni di breve durata e quindi non so quanto serie francamente e quindi ce un motivo sotto se nessuna è durata a lungo. quindi io non penso che un ragazzo sia più valido perché ha avuto cinquanta relazioni diverse anzi mi viene da pensare che forse c'è un motivo se nessuna è durata a lungo,. mi sembra un metodo di giudizio limitante , uno che giudica cosi giudica in base all'apparenza non dalla sostanza che per me consiste nel conoscere davvero una persona e vedere se caratterialmente , fisicamente e a feeling personale può andare bn per sé stessi. non se è il tipo o la tipa che è stata " selezionata" da ventimila altre persone. questo intendevo con superficialità. poi anche per i ristoranti se mi consiglia un'amica chiaramente ci vado, ma poi sta a me giudicare lì in quel momento se mi piace o meno quello che mangio. e così anche le persone aspetto a farmi un'idea mia conoscendole non le reputo "adatte" a prescindere .
      Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (8 Marzo 2017 23:31)

      Va bene, perfetto. Tu hai fatto una domanda, ti ho offerto un approfondimento. Mi chiedo chi ti dice che gli altri considerino una persona fidanzata ""adatta" a prescindere", sono tue supposizioni, detto in altre parole tuoi "film mentali".
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Marzo 2017 14:40)

      Questo meccanismo imitativo assai comune é magistralmente descritto dall'Ariosto nell'"Orlando furioso": il poema é pieno di donne bellissime, ma tutti diventano pazzi di Angelica perché ne sono pazzi i prodi cavalieri Orlando e Rinaldo... A Rinaldo (il più savio dei cavalieri) poi passa, ma Orlando prima di guarire impazzisce sul serio. E, alla fine, come lui anche gli altri si disinteressano di Angelica solo perché ha scelto un povero scudiero. :-D
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Marzo 2017 15:06)

      Che poi è il famoso esempio che io porto sempre del "figo della scuola" che piaceva a tutte e tu languidamente e tristemente pativi perché sapevi bene che uno così bello, sicuro e intelligente non ti avrebbe mai filato e poi dentro di te ti giustificavi che no, un bulletto come lui non poteva proprio piacere anche a te. Poi, al secondo anno di università, sul treno, per caso ti imbatti in uno sfigato che ti saluta sbavante e, shock, è lui. Solo che in quei pochi anni un po' più di mondo tu l'hai visto e lui proprio è fuori gara. Come sia partito il fenomeno per il quale lui sia diventato il figo della scuola non è dato saperlo (è come il paziente 0 della peste), ma di sicuro era il figo della scuola perché tutti credevano che lo fosse...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Marzo 2017 16:47)

      A me il tizio che piaceva a tutte non piaceva, e oltre a me c'erano altre ragazze che facevano eccezione, ma é vero che il mainstream scolastico convergeva verso un paio di pseudofighi, ovviamente motomuniti e quasi sempre anche scimuniti. Io guardavo le moto (mio sogno proibito)... e ignoravo loro! :-D
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Marzo 2017 17:40)

      Però vedi che c'è sempre uno status symbol in gioco, anche?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Marzo 2017 18:45)

      Si, solo che per me la moto (status symbol per i babbei e il loro fan club) rappresentava la libertà e dei ragazzotti motomuniti in questione non mi importava nulla. Io avrei voluto la moto per me, per andare in giro libera e indipendente, non per sentirmi "figa" e suscitare l'ammirazione o l'invidia altrui.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Serena

      Serena 8 anni fa (9 Marzo 2017 18:42)

      Ahahahah, a me invece piacevano un sacco i bulletti solo che non lo avrei ammesso nemmeno sotto tortura... Mi mascheravo da adolescente ribelle e disagiata pur di non darlo a vedere! :-D L'epilogo comunque è per tutti lo stesso: diventano grassi e stempiati prima dei venticinque anni e magari si facessero incontrare in treno! il più delle volte li becchi a ciondolare sbronzi tutte le sere al solito bar del paese...
      Rispondi a Serena Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Marzo 2017 16:14)

      :D :D :D Grassi e stempiati prima dei venticinque, quanto è vero!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  3. Avatar di Picollo

    Picollo 8 anni fa (9 Marzo 2017 17:44)

    Scusate prima mi è partito il commento a metà .Riscrivo: Ciao Ilaria,su questo argomento ho un po' di cose da dire.Un legame è basato ,come dici tu giustamente ,su esclusività e fedeltà. A questo punto mi chiedo quali siano i rarissimi casi in cui una persona impegnata sia pronta e disponibile per una nuova relazione.Senso di colpa,pigrizia e colpa sono scuse .Si chiama opportunismo. Senso di colpa dovresti averlo a tradire la fiducia di chi si fida di te,non a lasciarlo. So che la pensi come me, ma devo puntualizzare perchè le persone poi si nascondono tutte dietro la "rarità" e il "succede". Non è così neanche per quelle donne che respirata la propria boccata di ossigeno ,e riscoperto il proprio valore di donna, prendono il coraggio a quattro mani di lasciare il consorte. Chissà come mai la presa di coscienza prevede sempre lo stesso scenario tre . Il motivo è sempre l'opportunismo .Spesso questa situazione accade alla donna proprio per una questione di opportunità.Io non ho statistiche alla mano però è chiaro che il numero di cacciatori è superiore a quello delle cacciatrici.Dunque se uno + uno fa due è logico aspettarsi che la donna debba per la maggior parte delle volte solo cedere,mentre l'uomo debba compiere più spesso una parte attiva per infilarsi in qualche situazione. Il dato per me certo di tutto questo è che il sottoscritto una donna che tentasse a tutti i costi di portarlo a letto o fidanzarlo non l'abbia mai vista da uomo impegnato. E di certo non perchè io non sia appetibile. Se sei una persona seria e sei impegnato nessuna donna ,anche la più mucca , si avvicina più di un tanto.Certo è che se io dessi corda allora cambierebbe tutto (parte attiva maschile).Viceversa la donna deve solo cedere ad una avance (spesso molte e a volte insistenti) di uno o più uomini. Sono balle quelle delle donne che spiccano il volo, come quelle degli uomini che lasciano la moglie per l'amante . Non ci sono nè santi nè eroi,ci sono solo persone immature che si parano dietro inutili scuse.Le persone serie non tradiscono ,non ingannano, non aspettano di trovare di meglio,non hanno bisogno del vento in poppa. Le persone serie hanno dignità e rispetto per quello che hanno fatto ieri e per quello che faranno domani con coerenza. Camminano a testa alta. Questi si chiamano principi e purtroppo ce ne sono pochi. Purtroppo ci si accorge sempre che esistono i valori solo quando vengono violati i propri. Quando brucia la pelle. Occhio però che chi di spada ferisce...
    Rispondi a Picollo Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (10 Marzo 2017 9:18)

      Mi ripeto. Secondo me, se un uomo si innamora di un'altra donna, deve agire con coerenza rispetto ai suoi valori, cioè decidere senza palleggiare e in tempi brevi. Cosa che gli uomini fanno di rado, probabilmente perché non sono innamorati dell'altra e/o perché non hanno questi valori. Le donne un pochino di più, ma vedo che l'adulterio è diventata una moda e uno status symbol anche dal parrucchiere, per non parlare dei social. Qualcuna però in effetti lascia il marito per l'amante, oppure decide di chiudere il matrimonio perché si rende conto che non va quando incontra qualcun altro. Sarà crudele, ma è sempre meglio che fare il traditore seriale o il pusillanime.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Picollo

      Picollo 8 anni fa (10 Marzo 2017 18:13)

      Ciao Anna, non sono d'accordo che ci sia un meglio tra il tradire e lasciare la moglie oppure tradirla senza lasciarla. È solo nuda e cruda convenienza della persona in questione .. se gli conviene di più tiene amante e moglie, se invece vuole vivere la storia con l'amante è ovvio che confessa ..Ma solo perché gli fa comodo ! È tutto fumo negli occhi ..chi tradisce,che lo faccia per scivolone ,leggerezza ,fragilitá o perché incaricato dal signore è sempre in errore .Non è una condanna a morte , ma non c è scusa o attenuante e bisogna accettarne le conseguenze.
      Rispondi a Picollo Commenta l’articolo

    • Avatar di Picollo

      Picollo 8 anni fa (10 Marzo 2017 15:21)

      Aggiungo una postilla.Chi è impegnato o sposato e si rende conto che la propria relazione è ormai finita dovrebbe comportarsi allo stesso modo di chi "si innamora di una persona impegnata e pensa che sia la persona della sua vita" . Ciò significa non flirtare,niente cene, uscite ,sesso o chat continue . Vi dico di più, la terza persona non dovrebbe manco saperlo che potrebbe esserci un interesse. E' cosi che una persona impegnata si prepara ad un'altra relazione.Non si viola un patto di fiducia non è coerente e non è corretto. È troppo facile prima tastare il terreno e quando si è sicuri di avere l 'appoggio dire che vi siete accorti di non amare più. Prendetevi la responsabilitá di rischiare di spiccare il volo senza il paracadute.Voglio vedere dove vola sta gente , vola come volano gli asini.
      Rispondi a Picollo Commenta l’articolo

    • Avatar di Picollo

      Picollo 8 anni fa (11 Marzo 2017 9:27)

      Altra postilla: l'amore non è un sentimento che nasce in un attimo ,ci vuole tempo e va coltivato. Da qui nascono due considerazioni : la prima è che chi lascia amando un'altra persona per arrivare fino a quel punto ha mentito per un buon tempo (altro che le tre volte di giuda ). Secondo queste persone mi devono spiegare quale concetto abbiamo dell'amore . Amore è una parola seria non è il riempimento dei corpi cavernosi.Dire di amare qualcuno e poi buttarlo nella spazzatura quando non ne abbiamo più voglia non è coerente con tale nobile parola. Possiamo non avere più voglia di continuare una relazione,ma non per questo smettiamo di voler bene a qualcuno . E se gliene vogliamo certe vigliaccate che fanno più male delle botte non andrebbero fatte. Per i rari casi : non mi rappresenta niente la confessione lavacoscienza paraculo spicca volo .
      Rispondi a Picollo Commenta l’articolo

  4. Avatar di Eleonora

    Eleonora 8 anni fa (12 Marzo 2017 5:32)

    Ultima frase...risolutiva che chiude definitivamente il discorso. Perfetto! Fatene tesoro!!:))))
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  5. Avatar di Marie

    Marie 8 anni fa (13 Marzo 2017 13:32)

    Lascio anch'io una testimonianza sotto questo articolo, soprattutto dopo la newsletter di ieri di Ilaria: la riflessione su queste storie assurde con uomini impegnati e l'invito ad esser "stronza" sono utili da leggere in parallelo, secondo me. Non è perciò solo un "outing" questo che lascio, spero contribuisca alla discussione e alla comprensione reciproca. Metto subito in chiaro. Io NON volevo (e non voglio, né vorrò) conquistare un uomo sposato, non mi è mai passato per la testa. Anzi, era completamente contrario a quanto credevo giusto e buono. Poi, qualche anno fa, un uomo sposato mi ha contattata tramite amici comuni, ha cominciato a scrivermi assiduamente e infine a corteggiarmi apertamente, fino ad arrivare alla classica dichiarazione d'amore. Eppure, contemporaneamente, non ha mai fatto mistero di avere una famiglia e di amarla. La mia prima reazione, quando si è "dichiarato", è stata di terrore puro. Mi sono sentita in colpa. Lo vedevo come un amico prezioso con cui parlavo e condividevo interessi e sguardi sul mondo come pochi altri e che per questo l''ho fatto entrare nella mia vita, ma non lo vedevo certo come un compagno. Avrei dovuto chiudere ogni contatto, invece alla sua dichiarazione (accompagnata dal mea culpa, perché si diceva cosciente di mettermi in una situazione spiacevole, ma non aveva avuto la forza di aspettare da solo che gli "passasse"), ho risposto dicendogli che speravo di non aver fatto danni e di voler rimanergli amica. Da lì è cominciata per me la discesa all'inferno, ed è stata colpa mia perché avrei dovuto chiudere tutto subito. Lui è rimasto nell'ambiguità: non potevo essere solo un'amica per lui, ma non voleva perdermi - diceva - perché ero troppo importante per lui e perché stavo facendo del bene alla sua famiglia (e qui le sirene avrebbero dovuto suonarmi a mille, invece niente...). Io pure sono rimasta nell'ambiguità: gli volevo bene davvero e mi sono convinta che avremmo potuto coltivare questo legame senza far male a nessuno, anzi, credevo davvero di far bene a lui e alla sua famiglia! che sciocca... e soprattutto non mi sono chiesta mai cosa faceva bene a me e infatti è stato un disastro tutto mio. Ma ovviamente ero gratificata da questo ruolo da super-eroina. La sua dichiarazione d'"amore" ha corrisposto con l'inizio di preoccupazioni per la salute di sua figlia - l'ho saputo poco dopo e ho capito subito il nesso fra le due cose, ma non ho avuto il coraggio di chiudergli la porta in faccia, meno che meno in quella situazione. Per un anno abbondante ho accolto tutte le sue preoccupazioni, confidenze, anche intime della famiglia. L'assurdità totale, mi arrovellavo non solo per lui, ma per loro. Ho cercato di stargli vicina e abbiamo condiviso pensieri e riflessioni, evitando ogni scivolone. Non ci siamo riusciti del tutto, perché un paio di baci ci sono stati. Nulla di più, ma per me è stato già abbastanza grave da farmi sentire una "poco di buono", come quelle descritte in tanti commenti sopra o a post analoghi. Ho cominciato a star male io, mentre la situazione sua si stabilizzava e lui trovava altri interessi. Ed evidentemente le cose sono degenerate. Lui ha cominciato a sparire proprio quando io ho cominciato ad avere problemi di salute, in gran parte legati proprio a questa storia, rimanendo sempre più nell'ambiguità. Se gli chiedevo sostegno e chiarezza, mi rispondeva che voleva rimanere libero e non era nella possibilità di fare di meglio per me. Se gli dicevo che allora preferivo chiudere e occuparmi di me, prima imputava a me sola una tale scelta (che lui pur non condividendola avrebbe ovviamente rispettato!), poi mi pregava di non scomparire, perché non voleva perdermi, perché ero importante per lui, perché bla bla bla. Un macello. E io ovviamente sono stata pessima, debole e sciocca. La mediazione ovviamente era sempre e solo in mano mia, sempre e solo responsabilità mia, visto che lui aveva famiglia e non c'erano mediazioni possibili. E ovviamente l'asticina si abbassava progressivamente sempre per me, visto che lui continuava ad andare e venire a piacere. Sono riuscita a chiudere solo dopo tre anni di follia e un lungo percorso di ricostruzione del mio equilibrio psico-fisico (e questo blog ha aiutato tantissimo). Lui fino all'ultimo è rimasto lì a fare(a pure parole)-non fare(coi gesti concreti), ambiguo come la sfinge, a vedermi far la cretina e arrovellarmi per lui - e mi chiedo col senno di poi quanto sia stato gratificato da questo mio spettacolo indegno. Alla fine, quando gli ho detto che per me non si andava più avanti così, lui, candidamente, non ha battuto ciglio e mi ha confessato (con un trattato da dotto sull'essenza dell'amore da impartire alla fanciulla inesperta) che aveva deciso da tempo che saremmo dovuti rimanere amici ma non me l'aveva detto subito perché non era pronto a perdermi, mentre ora lo era quindi: bye bye! Ci ha aggiunto con una punta di cattiveria che se solo fossimo andati a letto assieme avrei capito quanto ci aveva tenuto a me (!!!!!!!!!!!!) e - dulcis in fundo - se avevo voglia mi aspettava a bere un caffé a casa loro, con la sua famiglia (che ovviamente non mi ha mai fatto conoscere!). La nausea fisica che ne è seguita credo sia stata per me la risposta inequivocabile - solo allora ho capito che avevo fatto la (pseudo)amante di un uomo sposato. Sono cosciente che 9 su 10 di quelli che leggeranno la mia storia penseranno che io sia una cretina, che abbia 5 anni e che robe del genere non succedono nemmeno nell'ultima delle telenovelas di quart'ordine. E avete ragione. E' stupido al sommo grado. Ho creduto davvero che si potesse amare o voler bene ad una persona anche se sposata al punto tale da riformulare un legame sui generis, accettando la situazione data, e in cui il sostegno reciproco e il bene per l'altro non intaccava il rispetto verso ognuna delle persona coinvolte. Pensavo davvero che ci fosse un modo di amare totalmente gratuito e che stava in equilibrio da sé, in fiducia reciproca. Ora so che non è così. Non so che logica ci sia stata nel comportamento di quest'uomo, e anche se talvolta (sempre più raramente) mi convinco da sola che forse anche il suo un comportamento è stato dettato dal volermi bene, non cerco più di capirlo perché se ci provo ne ricavo solo confusione. La sua famiglia è integra e felice, vanno avanti per la loro strada e auguro loro davvero sia una strada buona. So però ora i motivi che hanno spinto me a rimanere in una situazione del genere, che non era per niente nel mio interesse. Non ho 5 anni, ne ho quasi 30 e non ho mai (e dico MAI) avuto un fidanzato o un compagno. Banalmente perché ho un'idea pessima degli uomini in genere e perché ho incisa dentro l'aspettativa che ogni rapporto di coppia sia in fondo solo violenza. E banalmente perché a livello emotivo sono infantile in maniera imbarazzante. Non riesco a vedere ancora perché sono così, spero di diventare migliore e mi ci sto impegnando, ma almeno ora mi rendo conto che entrare in storie con uomini impegnati è spesso la soluzione apparentemente d'oro: è un non-rapporto in cui in fondo non entri in gioco e anzi, 99 su 100, conferma la convinzione d'origine, alias che gli uomini sono tutti dei paraculi opportunisti e che la donna (=io, parlo per me) in fondo è indegna. Terribile, squallido e sommamente sciocco, me ne rendo conto, il quadro che racconto. Ma ecco, forse anche in questo spaccato si intuisce quando l'invito provocatorio ad essere "stronze" di Ilaria serva proprio a quelle fintamente stronze che si infilano in storie del genere.
    Rispondi a Marie Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (13 Marzo 2017 14:32)

      Ciao Marie, grazie per la tua testimonianza che descrive perfettamente la manipolazione che hai subito da parte di questo pessimo soggetto e che é stata possibile per la tua inesperienza e di conseguenza l'immaturità emotiva, e per il tuo pregiudizio pessimista sugli uomini (assai diffuso, peraltro). Dalla consapevolezza e lucidità con cui scrivi, credo che tu sia al giro di boa e che, continuando in questo percorso, le cose non potranno che andare meglio. In bocca al lupo e un abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (13 Marzo 2017 15:59)

      Marie, un post di una lucidità esemplare, denota molta maturità ed immagino che non sia per niente facile ammettere i propri sbagli ed i propri comportamenti che incasinano anziché semplificare, ma direi che tu stai facendo tesoro di tutto...ti auguro di trovare un uomo libero e sincero che ti ami con tutto se stesso, in modo che tu possa donarti a lui senza riserve, come dovrebbe essere..buona fortuna...max
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Marie

      Marie 8 anni fa (13 Marzo 2017 22:14)

      Grazie davvero Gea e Max per i commenti e i vostri augurii. Spero anch'io questo sia il mio giro di boa e che si interrompa la coazione a ripetere questi schemi insani, quelle rare volte che non evito a prescindere ogni apertura - perché tanto ho capito che evitare ogni apertura non è la soluzione, anzi. Spezzare il circolo e uscire dall'unico modello conosciuto (della violenza, appunto, quella fisica prima, quella psicologica di questa storia) è un'impresa titanica, richiede una dose di fiducia per far il salto che non so se avrò mai. Ma spero di trovarla, davvero, e fare esperienze di senso inverso, buono, finalmente. Forse proprio "come dovrebbe essere", pure per me! Un abbraccio a voi, m
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (13 Marzo 2017 22:38)

      Segui il blog con costanza Marie che ti darà sostegno e slancio per il salto.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marie

      Marie 8 anni fa (13 Marzo 2017 23:06)

      Grazie Ilaria, ti seguirò, assidua come ti seguo da molto ormai - il sostegno che trovo qui non immagini, non puoi sapere quanto mi sia prezioso. Quindi grazie, davvero.
      Rispondi a Marie Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (13 Marzo 2017 23:19)

      Marie, non c'è di che! Ricostruirsi e cominciare a star bene é difficile, richiede tempo e pazienza, ma é la cosa più sana e gratificante che ci sia! Qui sul blog di Ilaria sei tra amici! ;-) Coraggio, ce la farai! Un abbraccio
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  6. Avatar di Salvatore

    Salvatore 8 anni fa (12 Marzo 2017 16:40)

    L’innamoramento per un’altra persona avviene principalmente perché non si crede più alla persona che abbiamo scelto e anche perché sarebbe opportuno che al primo sintomo entrambi affrontassero le ragioni perché inizia questo processo. Io credo che nel contratto di coppia anziché rendere obbligatoria la fedeltà si deve osservare un altro obbligo che è quello della lealtà. Quest’ultima si può imporre ma la fedeltà non si può imporre perché è un sentimento che deve scaturire spontaneo e non pilotato. Se fosse rispettato l’obbligo della lealtà in una coppia sicuramente ci sarebbero meno tradimenti o per lo meno si eviterebbero le storie parallele che rappresentano un’offesa a tutti quelli che li vivono.
    Rispondi a Salvatore Commenta l’articolo

    • Avatar di Picollo

      Picollo 8 anni fa (12 Marzo 2017 21:19)

      Ciao Salvatore,quale sarebbe la differenza tra lealtà e fedeltà ? Non sono una la conseguenza dell'altra ?
      Rispondi a Picollo Commenta l’articolo

    • Avatar di Salvatore

      Salvatore 8 anni fa (14 Marzo 2017 0:19)

      La lealtà è un comportamento che puoi pretendere per contratto . Essere fedeli significa amare anche senza sentimento pertanto è preferibile essere sempre leali e discutere i problemi che possono nascere ed evitare il conseguente tradimento.
      Rispondi a Salvatore Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (14 Marzo 2017 12:09)

      Opinabile: La lealtà e la fedeltà non si possono pretendere per contratto, se si ama c' è sentimento, poi se non c'è fedeltà, lealtà, etc, l' amore si potrebbe dire non-maturo...e anche discutendo non si evitano i tradimenti, se di base manca qualcosa ad uno dei due.
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (14 Marzo 2017 8:30)

      Sono d'accordo con te, Picollo: lealtà e fedeltà sono legate, difatti il tradimento é un comportamento sleale. Penso che Salvatore intenda la lealtà come la sincerità di chi, dopo aver tradito, lo confessa al partner... come il bambino che fa la marachella e la racconta sperando che questa sincerità gli eviti il castigo della mamma.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (14 Marzo 2017 12:47)

      Queste disquisizioni non aiutano a superare il problema nel momento in cui si pone. E' come discutere del significato del divieto di sosta, non so se mi spiego. Esistono, è giusto che esistano e che vengano rispettati, ma una multa può capitare. Sono piani di discorso entrambi importanti, ma a volte bisogna entrare in rapporto con la realtà degli esseri umani. Una/o che sbaglia e se ne assume la responsabilità, è comunque meglio di una/o che non ha neanche idea dell'esistenza di una morale (soggettini pericolosi, costoro). Inoltre, ha maggiori probabilità di riprendere con successo la barra della sua vita, se non della sua relazione.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  7. Avatar di Ermi

    Ermi 8 anni fa (13 Marzo 2017 18:26)

    Ciao Ilaria e grazie del tuo tempo dedicato a scrivere tanti articoli per tonificare le menti ingenue... Purtroppo, anche se mai avrei immaginato, avrei scommesso che a me non sarebbe mai capitato, dopo 25 anni di convivenza e matrimonio, sono scivolata in una storia, nata come spesso accade sul posto di lavoro, al inizio molta simpatia, qualche avance da parte sua, al inizio curiosità da parte mia. Per arrivare al fondo, abbiamo messo parecchi anni(7/8), lui al momento single, poi sposato con rimpianto di non avermi incontrata prima . . . non mi sono resa conto come mai sono arrivata dentro ad una storia di tanta passione, sintonia, attrazione, sembrava la mano del destino, lo volevo molto preso anche lui. Ero confusa, non sono mai riuscita a distinguere se tutto questo era realtà, oppure frutto della mia fantasia, se lui si era appassionato per davvero, o stava giocando con me, avendo capito quello che provavo. Sono trascorsi più di 5 anni tra i momenti di grande passione e di allontanamento. Momenti bellissimi, quando ero con lui, per trasformarsi subito dopo in sensi di colpa, la dignità persa, tanta rabbia e cuore spezzato per questo "scheletro nel armadio". Ho troncato tutto dopo troppo tempo, rendendomi conto che non c'era nessun motivo per complicarmi la vita, avendo accanto una persona stupenda, che mi ama tanto, che non avrebbe mai fatto quello che ho fatto io, che io non lascerei mai! Però questa storia mi seguirà per tutta la vita, i momenti così detti belli sono svaniti, lasciando posto a tanta amarezza e perplessità per essere accaduto e con eterna domanda: cosa c'è che non va con me? Perché e accaduto? Dimenticare sarà difficile, lui rimane li nella mia mente come prova del mio sbaglio, non so come cancellarlo, se tornassi indietro, farei saltare questo capitolo della mia vita, che mi ha fatto sentire debole, stupida e senza dignità. Ho voluto condividere la mia esperienza, prima o poi, la magia sparisce.
    Rispondi a Ermi Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (13 Marzo 2017 18:40)

      C'è tanta noia nella tua vita, tanta prevedibilità. Un uomo che ama e che sei sicura che non ti lasci mai, sai quanta noia mette se non si vola un po' più alto? Ci sono due grandi romanzi che raccontano tutto ciò: "Madame Bovary" e "Anna Karenina". Le due protagoniste fanno la stessa fine. Si suicidano. Per vincere la noia poniti obiettivi ambiziosi, soprattutto dal punto di vista emotivo. Perché la "magia" (che è un'invenzione) come dici tu, prima o poi sparisce.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Dani

      Dani 8 anni fa (14 Marzo 2017 10:36)

      ciao Ilaria, cosa intendi quando parli di obiettivi ambiziosi, soprattutto dal punto di vista emotivo? intendi obiettivi di benessere riguardanti solo ed esclusivamente la propria persona? grazie
      Rispondi a Dani Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (14 Marzo 2017 20:48)

      Ecco, per esempio...
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  8. Avatar di Patrizia

    Patrizia 8 anni fa (5 Marzo 2017 9:23)

    Io ci sono finita dentro come una stupida ingenua. Ora so che questa cosa può capitare a tutti. Anche alle persone con integrità morale. Perché questi uomini sono bravi a fingere. Perché approfittano della tua fragilità e bontà. Si travestono da vittime ma in realtà sono il lupo cattivo anzi cattivissimo perché sono privi di qualsiasi scrupolo. Io una volta dicevo " a me non capiterà mai e bla bla bla"...ora so che può capitare a tutti e non giudico. Nel mio caso mi aveva detto che era separato. In effetti per lavoro aveva preso un appartamento dal lunedì al venerdì vicino all' ufficio. Diceva che tornava a casa il sabato e la domenica per i figli come da accordi in sede di separazione. Non era vero niente. Tornava da moglie e figli. La moglie ho scoperto in seguito sapeva delle scappatelle del marito. Con me la scappatella è durata due anni. Ma le vittime vere non siamo noi, le "amanti" ,ma quei disgraziati di consorti che magari pur sapendo tutto se li tengono accampando scuse tipo figli e apparenze. È in questo che non vedo nessuna integrità morale. Sono separata e mia figlia non vive nell ipocrisia come si succede ai figli di tante coppie "sposate". Almeno io e il mio ex marito siamo stati coerenti e mia figlia non ha subito nessun danno perché se si è intelligenti si smette di essere coniugi non genitori....ho sofferto ma almeno mi sono salvata. Chi si e' tenuto questo individuo bugiardo e traditore no. È stata una grande lezione di vita.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (5 Marzo 2017 14:27)

      Io invece trovo che una donna che cerchi di tenere in piedi un matrimonio spento o un amore sulla via del tramonto (magari pure sapendo da tempo che ci sono corna dietro) per il bene della famiglia e dei figli, sia di una forza ed una integrità morale straordinaria, e merita rispetto, a prescindere che la cosa migliore per tutti sarebbe far fare subito le valigie al marito, spedirlo alla sua amante disfunzionale, e rifarsi una nuova vita al più presto.
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    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 8 anni fa (6 Marzo 2017 13:19)

      Quando si sceglie un uomo o una donna per vivere insieme si diventa tutt'uno e i valori positivi o negativi dell'uno diventano i valori positivi o negativi dell'altro. Se mi accorgo tardivamente che il mio partner ha delle dipendenze o problemi vari da cui non vuole discostarsi, arriva un momento in cui proprio per l'integrità morale di cui parli prendo le distanze. Se studio, lavoro e quotidianamente supero i miei limiti per crescere e migliorarmi, non ha senso poi affiancarmi ad una persona che vanifica tutto questo perché non mi ama e pensa solo a se stessa. L'influenza di un genitore simile sui figli è pessima, quindi non direi che scegliere di rimanere affianco a questa gente trovi ragione nelle necessità della prole. È comodità personale, perché il proprio valore si regge unicamente sull'immagine sociale della perfetta madre e moglie, oppure per aspetti puramente economici o ancora peggio per paura di restare soli e non trovare altro. Non c'è nulla di moralmente integro in tutto questo.
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (6 Marzo 2017 14:12)

      Esattamente.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (6 Marzo 2017 14:47)

      Emanuela, infatti io non stavo parlando dei perché o dei percome sia giusto o sbagliato...stavo solo dicendo che la forza di queste donne che cercano di non sfasciare la famiglia è una cosa sbagliata, sbagliatissima, ma ammirevole...poi io sarei il primo che per un paio di corna farei fare le valigie alla gentile consorte
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (6 Marzo 2017 14:57)

      Se è sbagliata non è ammirevole. E nello specifico non è ammirevole. Un donna che si sacrifica non è ammirevole, ficchiamocelo in quel tessuto morbido situato in mezzo alle orecchie all'interno della scatola cranica.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (6 Marzo 2017 14:41)

      Sapevo che elogiare delle mogli infelici che si immolano per il bene della famiglia avrebbe scatenato gli unlike delle amanti, o di chi è per la separazione senza se e senza ma!...ho l' esempio di mia zia (matrimonio con il coltello fra i denti da 40 anni tenuto in piedi per mio cugino) e di una amica-amica stracornuta....entrambe le ammiro per la loro caparbietà e la loro idea di "famiglia al di la di tutto"...sbagliatissimo lo so, Ilaria predica -giustamente- di mollare il marito che non ti ama più, ma io ammiro le donne che mettono i figli (anche in modo disfunzionale, come ha fatto mia zia ed esempio, mentre la amica-amica cornuta finalmente sta pensando comunque di cacciare il marito dalla sua giovane amante) davanti persino alla loro felicità coniugale...
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (6 Marzo 2017 14:59)

      Eh, ammiri male, molto male. Ammiri chi fa del male a se stessa e agli altri. Disfunzionale è una bruttissima parola sai? Vuol dire controllo, dominio, potere, nei casi che citi. Cose orribili. Alla radice del male.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (6 Marzo 2017 15:46)

      Più che ammirare, compatire... Una separazione é sempre un trauma per i figli, ma un matrimonio tenuto su per quieto vivere é molto peggio: i figli (che capiscono tutto, meglio degli adulti) imparano che si deve convivere con la menzogna. Se poi non c'è nemmeno lo squallido quieto vivere, ma una vera e propria tortura, l'insegnamento che ne traggono é che, per una menzogna miserabile, si debba sopportare di tutto e di più. Una madre sulla croce non é un modello per nessuno, ma un monito. Se mio figlio fosse vivo, anche se sarebbe stata pesantissima da gestire, la separazione sarebbe stata comunque l'unica soluzione sana per me e per lui.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 8 anni fa (6 Marzo 2017 16:23)

      No Max, quelle mogli non si immolano per il bene della famiglia. Se anteponessero il bene dei figli al proprio, vedresti che sarebbero sicuramente separate già da tempo. Sono separata da 12 anni, i miei figli erano davvero molto piccoli e oggi, con il senno di poi, posso confermarti che è stata la decisione migliore, anche se sofferta. Il sacrificio l'ho fatto unicamente io, perché li ho dovuti crescere da sola senza poter contare su un padre presente anche solo per andare a prendere il pane o per dividerci alle riunioni di classe. Tutto da sola e con fatica. Se fossi rimasta con lui sarebbe stato tossico da un certo punto di vista, ma comodo, molto più comodo, dall'altro. Non ho potuto avere storie per molti anni, chiusa tra casa e lavoro, quindi non posso dire di averne tratto un beneficio immediato, ma oggi che i miei figli sono cresciuti secondo la mia educazione, posso tirare un sospiro di sollievo.
      Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (6 Marzo 2017 16:53)

      Bravissima Emanuela! Complimenti e auguri di cuore per il tuo futuro ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di PAMELA

      PAMELA 8 anni fa (7 Marzo 2017 11:42)

      grande Emanuela, mi dai forza, io ho fatto come te 4 anni fa . Mi hanno criticata perchè potevo secondo altri ben pensanti resistere e chiudere ghli occhi. La vita di mamma, lavoratrice, donna di casa che fa tutto da sole, visto che il padre è totalmente assente e inadempiente...è durissima. Ma sono sempre piu' serena e spero un giorno i miei figli saranno orgogliosi di me
      Rispondi a PAMELA Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (6 Marzo 2017 17:20)

      Confermo. Io l'ho fatto per anni e non solo mi sono fatta del male, ma ho fatto del male ai miei figli; i quali, oggi, grandicelli, me lo dicono anche chiaro e tondo. Possono al massimo capire il perché ho fatto questa non-scelta o non ho fatto la scelta giusta, ma a conti fatti ci saremmo potuti risparmiare anni e anni di sofferenza tutti. Senza contare che adesso, mi trovo a dover fare conti con le conseguenze negative di quella scelta, a partire da comportamenti disfunzionali che ancora ho io (avendoli praticamente coltivati per anni), per arrivare a quelli che hanno i miei figli. E per arrivare al punto anche solo di accettare tutto questo, di dire cioè "ok, è la mia vita, non mi piace e non mi piace neanche la persona che sono diventata, ma me ne assumo la responsabilità e mi rimbocco le maniche" ce n'è voluto, di tempo e di lavoro. Forse è proprio questo passaggio che le donne che si "sacrificano" cercano di saltare, sperando in chissà che lieto fine portato da Babbo Natale. Con il massimo rispetto e comprensione per la loro paura e la loro sofferenza, è semplicemente sbagliato.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (6 Marzo 2017 17:50)

      Grande Anna e non appaturniarti troppo pensando a quel che credi di aver sbagliato in passato, non giova a nessuno e rischia di essere una continuazione dell'errore originario.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (7 Marzo 2017 21:15)

      Grazie a te! Mi appaturnio sempre meno, anche grazie a tutte/i voi.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Patrizia

      Patrizia 8 anni fa (20 Marzo 2017 9:25)

      Guarda in questi casi non e' disfunzionale l amante ma la coppia...mi sa che hai avuto una moglie "straordinaria"....qui non si tratta di essere straordinari ma di -dignita' e amor proprio che vengono a mancare e non certo per i figli! Meglio tenersi lo stipendio del marito e avere 7 km corna. ...la parola convenienza ti dice qualcosa?
      Rispondi a Patrizia Commenta l’articolo

    • Avatar di PAMELA

      PAMELA 8 anni fa (6 Marzo 2017 12:38)

      PATRIZIA, mi sembra di averlo scritto io questo post, quindi mi accodo per dire la mia opinione. Dunque io scoperto il primo tradimento dell'ex marito lo perdonai ( essendoci un figlio appena nato ) ma al secondo lo sbattei fuori casa prendendomi responsabilità e enormi fatiche sulle spalle di crescere da sola i miei due bambini. Anche perchè un uomo che tradiva ripetutamente non ce la facevo proprio a tenermelo in casa. In questi 4 anni di separazione ho imparato tanto ( e riconosco che tantissimo anche da Ilaria e tutte voi ) . Come dice Patrizia ho imparato anche a non giudicare, prima era facile dire: sono contraria ai tradimenti, sono bastardi sia uomini che donne che si mettono a rovinare le faiglia. Ora tutto questo non lo dico piu'. Esistono situazioni che non conosciamo, vissuti che non sempre sono chiari, esperienze che magari posso capitare a tutti. Ho imparato molto da una amica che all'inizio giudicavo un pò troppo libertina, appnto la giudicavo. uando mi ha raccontato la sua storia ho capito perchè cercava uomini imegnati : aveva perso il suo uomo in un letto di ospedale , malato da anni, gli aveva tenuto la mano fino all'ultimo giorno. Era chiaro che non volesse piu' soffrire ma magari in qualche modo prendere briciole d'amore. Detto ciò poche settimane fa mi capitano le avances di un uomo sposato che chiaramente dice di esser separato in casa da 7 anni , ma di rimanere sposato solo per i figli....e secondo voi cosa voleva? Poverino, che il suo cuore battesse ancora ( chiamiamolo cuore va... ) . Ammetto che ero in un momneto molto fragile della mia vita, ma l'ho respinto con la testa, non avrei sopportato altre bugie...sono sola . Spero per poco perchè ancora credo che qualcuno come me ci sia e mi stia aspettando
      Rispondi a PAMELA Commenta l’articolo

  9. Avatar di Dani

    Dani 8 anni fa (27 Marzo 2017 19:08)

    Ciao, sono troppo soddisfatta di me. Da giovedì ho tagliato i ponti con un uomo sposato sbagliatissimo. Non era una storia, non è mai iniziata ma per una serie di cose forse ho rappresentato per lui momenti di allegria al telefono, mi diceva che ero un anti stress al telefono e quindi mi usava, ovviamente puntava anche ad altro. Quando, per una serie di casini lavorativi che gli occupavano la mente e lo preoccupavano, ha iniziato a farsi sentire ancora meno e con idiozie... Ho tagliato. Ha detto che adesso non può darmi le attenzioni che merito e che vorrebbe darmi per le sue rogne. Ho colto la palla al balzo così eviterà, come tutte le altre volte, di torturarmi continuando a scrivermi e chiamarmi. Ha provato a scrivere due volte, anche con dotte citazioni, non ho più risposto.... Forse ha capito! Anche questa penso sia una sana liberazione!
    Rispondi a Dani Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (27 Marzo 2017 23:52)

      A parte la tristezza dell' uomo sposato, ma pure la tristezza dei "momenti di allegria al telefono"...brava Dani, meriti sicuramente un uomo libero, e che sappia fare l' uomo!
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Dani

      Dani 8 anni fa (28 Marzo 2017 15:22)

      Grazie Max e hai detto bene, TRISTEZZA. Merito un uomo libero e un UOMO. Me lo diceva proprio lui che ero il suo anti stress, la mia voce, lo rilassavo, gli portavo allegria, peccato che a me all'allegria temporanea poi portava stress, anzi paranoie varie. Adesso deve passare un po' di tempo dove sarà strano non sentirlo ma sono consapevole che dopo sarà tutta discesa e io mi sarò liberata di un pezzo di m. perchè è inutile che mi si racconti che queste sono storie normali, dove si hanno gli affetti e la famiglia da una parte (che non si possono cambiare) e la passione dall'altra. Sono due cose diverse. E c'è gente che ci crede pure!!!
      Rispondi a Dani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Dimmi

    Dimmi 8 anni fa (8 Aprile 2017 18:21)

    Ciao Ilaria, io ho fatto l'errore di farmi sedurre da un uomo sposato. Mi ha lavorato ben bene per del tempo, nonostante questo diciamo che non ho mai ceduto fisicamente anche se psicologicamente forse si, anzi senza il forse, cosa che lui voleva il contrario se mai. Mi ha fatto credere di essere una parte essenziale della sua vita, ci sentivamo sempre, poi alla lunga, il fatto che non ho accettato la sua situazione come chiedeva lui, ha fatto diminuire la cosa. Dal canto suo non ha mai detto di voler lasciare la sua situazione ma nei modi me l'ha fatto credere. E diciamo che inconsciamente ho creduto a babbo natale, il principe azzurro sul cavallo bianco e al ballo di cenerentola. Ora è distaccato e freddo e chiaramente fa ricadere su di me la cosa dicendo che non mi capisce, se non accetto la sua situazione cosa cerco. Effettivamente, penso di essere andata oltre, come posso comportarmi per farmela passare senza farmi mangiare dalla rabbia della sua distanza. Ovviamente con lui non elemosino ma non vorrei fargli nemmeno pensare di apparire bisognosa anche se purtroppo mi ci sento. Come si cancella un uomo?
    Rispondi a Dimmi Commenta l’articolo

    • Avatar di Alba

      Alba 8 anni fa (9 Aprile 2017 8:58)

      Digli: "Ripassa più tardi, quando ti sarai separato da tua moglie." Fino a quel momento fai l'esercizio mentale di visualizzarlo con la moglie affianco ogni volta che lo incontri. Come cancellarlo? ... cancella e blocca i contatti. Ma soprattutto esci con altre persone (stavolta non sposate, possibilmente): si cancellerà da solo. In bocca al lupo
      Rispondi a Alba Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (9 Aprile 2017 14:46)

      Lo cancelli pensando che che tu meriti a fianco una persona al 100% e di essere tu al suo fianco al 100% se è questo che vuoi...e per questo l' altra persona deve essere libera, per poter creare un legame con te...se tu non ti sei mai concessa a lui il tuo meccanismo di difesa ha retto l' infatuazione mentale e questo è un punto a favore della tua integrità direi
      Rispondi a max Commenta l’articolo

  11. Avatar di Manuela

    Manuela 8 anni fa (14 Aprile 2017 22:14)

    Carissima Ilaria. Grazie per i tuoi articoli. Mi sono d'aiuto in questo periodo di dubbi. Vorrei chiederti gentilmente di approfondire il tema tra uomo sposato e donna sposata. Sul serio credi che molti uomini sposati si innamorino delle loro "compagne" sposate? Grazie
    Rispondi a Manuela Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (15 Aprile 2017 11:11)

      Ciao Manuela, si tratta di amanti non di "compagne", nemmeno se le metti tra virgolette. Le storie umane hanno combinazioni imprevedibili. In questo articolo, come si sarà notato, ho elencato una serie di possibili casi, che non sono la norma, ma appunto "possibilità". Il concetto di fondo rimane che tradire il proprio compagno (marito) con un uomo sposato non è certo una di quelle situazioni che apre alla felicità. Inutile voler leggere tra le righe qualcosa che ci convinca che la nostra storia "storta" possa avere qualcosa che funziona.
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (15 Aprile 2017 12:05)

      Per storia "storta", Ilaria, intendi quella che si viene a creare con lo sposato o quella che si vive con il marito? Storta lo è sicuramente quella extra coniugale e per la donna che si lascia andare sperando in un happy ending e cioè, come dice Manuela, la possibilità che si innamori di lei, sarà solo sofferenza futura assicurata.
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (15 Aprile 2017 12:24)

      Allora, molti matrimoni sono storie storte più di molte altre che matrimoni non sono. Le persone si sposano per le ragioni più stupide e superficiali, o per le più perverse. Una delle ragioni più stolide e insieme più comprensibili è la pressione sociale. Ciò detto la mia posizione rispetto al matrimonio, che nasce dalla mia esperienza personale e dall'ampia casistica delle persone con cui entro in contatto - uomini e donne - è che il matrimonio sia in qualche modo una relazione che viene percepita come di tipo "superiore". Si consideri che per matrimonio intendo anche le lunghe convivenze, cioè tutte le volte che si è creata o si è voluta creare o si pensava di voler creare una famiglia (e si crea famiglia anche senza figli). Perfino nei casi di uomini decisamente abusanti e privi di empatia, per esempio, a me non è mai capitato di conoscere qualcuno che - per buone o cattive ragioni - non abbia preso il proprio matrimonio sul serio (magari anche solo per ragioni di "facciata" e paura del giudizio degli altri). Con questo non intendo dire che le altre relazioni non siano importanti, soprattutto dal punto di vista emotivo. Ho solo la netta percezione che una relazione di tipo matrimoniale sia "universalmente" considerata dai due partner come più importante. E non mi pare tra l'altro un'idea tanto originale. Quindi ritengo che in linea di massima di fronte a un tradimento o a un innamoramento (ma non è che vediamo l'innamoramento un po' troppo spesso, anche quando non c'è?) non si possa non considerare che la relazione più importante nella mente e nel cuore di chi vive una storia "clandestina", rimanga il matrimonio. E questo non è sempre bene, spesso è una disfunizionalità. Comunque in questo caso usando la definizione "storta" mi riferivo alla storia clandestina, ma soprattutto all'abitudine tipicamente femminile di sperare nel fiorire di rose dove l'evidenza ci dice che ci sono solo erbacce. E poi, siccome anch'io ho un cuore e standard e valori, sono piuttosto insofferente rispetto a coloro che hanno preso un impegno importante come quello del matrimonio o di una relazione di tipo matrimoniale e rispetto a ciò si atteggiano come adolescenti liberi e alle loro prime esperienze. Non avete idea di quanti uomini e donne ho incontrato per lavoro o nella vita di comune cittadina che mi hanno parlato di "fidanzata", di "fidanzato", di altri che si sono permessi di rubare loro "fidanzato" o "fidanzata", quando in realtà hanno a casa moglie o marito. Si sappia che, seppure sia una delle esperienze più dolorose della vita, un matrimonio si può rompere e si può tornare liberi. Io rimango sempre perplessa da chi non prende posizione rispetto a rompere un legame che legittimamente può non funzionare più e insieme conduce una vita parallela. Per dirla esplicitamente, non comprerei mai una macchina usata a cuor leggero da una persona del genere e avrei dei dubbi ad affidargli un incarico o a firmare un impegno di affari. Ecco.
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (15 Aprile 2017 12:39)

      Il problema è che, anche se non faccio il lavoro che fai tu a contatto con gente che ti espone queste storie, la maggior parte degli uomini è così. Lo sento in giro. La facciata è il matrimonio e poi si atteggiano a fidanzati con donne che cadono nella loro trappola. Hai ragione, fiori non ce ne sono e non ne fioriranno, solo erbacce e fango. L'uomo riesce a viversela bene perché secondo me raramente si innamora, cerca sesso. La donna fa fatica, ma secondo me se vuole avere una storia con uno sposato non dovrebbe certo fantasticare, ma solo pensare come lui, e cioè solo al sesso, più difficile per una donna. E poi vogliamo dire, come si fa, la donna ci mette sempre il cuore. E come si fa a pensare che poi va a letto anche con la moglie e fa il marito perfetto per lei ma soprattutto per la facciata? Per quello che dico che è sofferenza assicurata e sempre difficile e impegnativo uscirne e disintossicarsi. Certo che certi uomini sono proprio pezzi di melma bella grossa.
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (15 Aprile 2017 13:03)

      Vedi London, l'ho scritto molte volte, e ribadisco in maniera un po' diversa. La vita è un po' complicata per tutti e la ricerca della felicità richiede impegno. Senza generalizzare e tranciare giudizi diciamo che - tolte le persone seriamente tossiche e problematiche, che sono per altro tante e dalle quali bisogna guardarsi - gli esseri umani hanno valori e principi diversi e che nella media ci sono due categorie di persone. I mediocri che vivacchiano e si sposano perché bisogna farlo e ci sono dei vantaggi e nel contempo tradiscono il marito e la moglie; hanno un lavoro per guadagnarsi la pagnotta e magari in ufficio si fanno gli affari loro o timbrano e vanno alla spiaggia; si disinteressano dei problemi autentici dei figli e attraversano la vita in totale inconsapevolezza di sé e degli altri, magari seminando zizzania in ufficio e nella comunità in cui vivono; poi ci sono coloro che cercano la consapevolezza e pur magari infilando un errore dopo l'altro ambiscono a vivere in modo più evoluto: vogliono relazioni vere, danno il meglio di sé sul lavoro, si dedicano con passione a quello che la vita offre (famiglia, divertimenti, figli, amici o anche criticità), si sforzano di trattare gli altri con comprensione. Se si è incerti a quale categoria si appartiene probabilmente è perché si propende per la seconda e allora è una buona idea cercare di applicare su di sé i propri valori e una certa disciplina. Quell'uomo sposato ci fa sognare? Davvero non possiamo rinunciare a qualche ora di piacere per evitare tanti giorni di dolore e di umiliazione (che nasce dalla consapevolezza di aver lasciato andare la propria dignità)? Cioè, non possiamo pretendere di avere il meglio dalla vita e di avere rispetto di noi stessi senza pensare di dare qualcosa alla vita, anche in termini di rinunce e di autocontrollo. E' un po' questo che vorrei trasmettere alle donne che troppo spesso si svendono e non sanno nemmeno loro per che cosa. Un bacio? Una carezza? Una notte di sesso? E poi? Che altro? Boh...
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (15 Aprile 2017 13:50)

      Si svendono con la speranza che l'uomo sposato si innamori di lei, lasci la moglie (ahahahah) e stia con lei con amore e affetto forever and ever e poi dopo le corna le ha lei.... :)
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (15 Aprile 2017 14:07)

      Grazie Ilaria per le tue spiegazioni, sempre arricchenti. Io ti avrei voluto avere come insegnante di educazione sentimentale già dalle elementari. Fortunato chi ha la possibilità di averti vicino.
      Rispondi a London Commenta l’articolo

  12. Avatar di Manuela

    Manuela 8 anni fa (15 Aprile 2017 15:50)

    Grazie Ilaria per la risposta. Il punto cruciale per me è "Quell'uomo sposato ci fa sognare? Davvero non possiamo rinunciare a qualche ora di piacere per evitare tanti giorni di dolore e di umiliazione". Sono riuscita a rispondere a questa domanda velocemente in tante occasioni... Sono una persona che ha rinunciato a tanto per ottenere quello che ha.. e magari ha rischiato poco perdendo così molte occasioni. Non sono più un adolescente e mi rendo conto di essere in ritardo volendomi sentire libera adesso che sono sposata ..ma così facendo ho paura di continuare ad avere rimpianti nella vita..perché ho capito solo ora che la vita è una sola.
    Rispondi a Manuela Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (15 Aprile 2017 19:40)

      Ok Manuela, si vede che ti mancano delle emozioni nella coppia...ma a prescindere che queste emozioni magari si possano riscoprirle con un po' di impegno, e che il tradimento è sempre una cosa che rimane (per me vale sempre la regola non fare all' altro quello che non vorresti fosse fatto a te stesso)...ma quello che non capisco, in una relazione clandestina fra due persone sposate che dovrebbe essere una cosa di puro svago, c'è bisogno di soffrire?...allora che forse in realtà si desidera altro, si desidera per forza un legame affettivo (impossibile)?
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (15 Aprile 2017 19:56)

      L'ultima parte davvero interessante: un legame a tutti i costi, magari anche con le disfunzioni del legame disfunzionale principale. Grazie Max per lo spunto molto acuto. E si ripete un po' la morale della favola: se voglio un legame "serio", impegnativo e impegnato tanto vale che si faccia cessare quello presente (assumendo tutte le responsabilità del caso) e mi attivi per quello nuovo. Sennò, se voglio solo "divertirmi" (il che è un'opzione plausibile, anche se di certo non integra, e plausibile più se adotto tutte le cautele del caso in modo da non danneggiare altri) almeno scelgo di farlo al 100% senza aspettative e con leggerezza. C'è un po' invece sempre questo "inquinamento" nelle cose del giorno d'oggi. Si anela alla visibilità e si pubblicano i fatti più intimi in rete e poi ci si lamenta o si diventa vittime della violazione della privacy perpetrata da altri; si implorano democrazia e uguaglianza e intanto si minacciano delle peggio cose le persone che hanno un'opinione diversa dalla nostra, solo un'opinione; ci si vuole considerare liberi ed emancipati e appena si scambiano quattro chiacchiere con un collega più cordiale della media, si entra in drammi sentimentali di enormi proporzioni...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (15 Aprile 2017 20:26)

      C'è la leggerezza dei bimbi, quella dei folli e quella dei saggi. Non mi pare che nessun protagonista di queste storie rientri in una di queste categorie. Bovarismo.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  13. Avatar di Angelina

    Angelina 8 anni fa (16 Aprile 2017 19:45)

    Ciao Ilaria,non c'è articolo più azzeccato di questo in una giornata come oggi. Anch'io purtroppo mi sono innamorata di un uomo sposato,un uomo che era da 5 anni separato in casa perché lei gli aveva detto di non amarlo più....lui non è mai riuscito ad uscire di casa per sua figlia allora piccola e loro sono andati avanti salvando la loro facciata,che faceva " comodo" ad entrambi. Sono convinta che lei si sia guardata intorno diverse volte....in questa situazione entro io purtroppo dopo che mi separo dal mio ex marito,ero fragile in quel momento e lui mi è sempre piaciuto come persona,non pensavo che mi sarei fatta coinvolgere così e pensavo che il fatto che fossero separati in casa e che fosse stata lei,potesse essere diverso,non ero di certo io a rovinare un matrimonio e magari poteva essere un modo X lui X capire cosa si stava perdendo.Andiamo avanti da un anno e mezzo tra alti e bassi,crisi sue e casini vari ci siamo lasciati e ripresi tante volte,sono subentrati in mezzo cose anche grosse lei si è ammalata e ha rivisto tutta la sua vita,dopo 5 anni è ritornata sui suoi passi e si è riscoperta innamorata di lui,così dice,prima ne parlava dietro come poteva...va beh..aveva capito che lui se ne stava andando di casa e vuoi per la facciata alla quale tiene tanto,vuoi per il discorso economico ma lei vuole ricostruire la sua famiglia. Lui è una brava persona,ma fragile e non riesce a prendere una posizione decisa,ha troppa paura e mette sempre davanti sua figlia...lui ha parlato con lei dicendole che non è più innamorato di lei e continua a dirlo anche a me,che le starà vicino finché lei starà bene ma non le promette nulla. In realtà io vedo che lei cerca di fare tornare tutto alla normalità e lui non fa nulla X mettere dei paletti,dicendo come oggi che lo fa X sua figlia. Non mi piace la figura di me che ne viene fuori ve lo assicuro,non sono una cretina,solo che non riesco ad allontanarmi da quest'uomo,io lo amo e ho paura che se sparisco lo perderò per sempre....so che in realtà non ho niente neanche adesso,ma anche quei pochi attimi sono meglio che niente!Sono distratta anche con i miei figli e questo non va bene,il mio umore dipende molto da lui,come purtroppo dipendo io... Che cosa devo fare?Ilaria come si fa quando non sai che fare e vuoi bene a questa persona ma capisci che così non stai bene??
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (17 Aprile 2017 4:31)

      Concentrati su di te e chiediti quale vuoto stai cercando di riempire con questa storia che è palesemente molto squallida. Tu sostieni che lui sia una brava persona ma l'intera vicenda che racconti è avvilente e mediocre. Non c'è nulla di arricchente in una storia come questa, a cominciare dal suo atteggiamento e da tutto il contesto. Che cosa ti manca tanto nella tua vita da avere bisogno di un riempitivo così negativo?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di Angelina

    Angelina 8 anni fa (17 Aprile 2017 13:48)

    Grazie Ilaria per la risposta....io provo a concentrarmi su di me,sui miei figli ma non mi basta.....hai ragione è come se mancasse qualcosa è come se senza un uomo io mi sentissi valere di meno.Ho amiche,sono una ragazza solare,carina non mi manca nulla eppure mi sento come se mi mancasse qualcosa. Il mio ex marito mi ha lasciato per un'altra,è stato una separazione molto pesante e tormentata,io ero completamente succube di lui....lui è davvero un narcisista e non riesco ancora a spiegarmi come una persona instabile come lui,ma psicologicamente davvero,possa aver trovato l'amore della sua vita con una facilità incredibile e io non ti nego che provo "invidia" per questo....lui d'altronde mi ha dato della fallita perché non ho un uomo accanto.Mi sono legata morbosamente a quest'altro uomo,ma sono sempre lì nelle montagne russe ad aspettare un suo messaggio come oggi e adesso l'ho mandato a quel paese, basta.....solo che ho paura di non riuscire a farcela a chiudere e a pensare a me,questo è il problema...sto davvero male....vorrei non dipendere più da nessuno,vorrei trovare una persona che mi sappia amare normalmente ma mi sembra utopia Tutto questo per me. Come si fa Ilaria? Grazie di cuore.
    Rispondi a Angelina Commenta l’articolo

    • Avatar di Tularosa

      Tularosa 8 anni fa (17 Aprile 2017 15:12)

      Sei davvero sicura che lui abbia trovato "l'amore della sua vita"? Te lo chiedo perché dalla tua posizione a volte è difficile vedere chiaro. Se come dici è un narcisista difficilmente può amare, difficilmente potrà sentire emozioni che vadano al di là di quelle che esaltano il suo ego. L'amore è un'altra cosa, richiede persone "intere"...non vorrei essere nei panni di quest'altra guarda...E poi, un uomo che misura il valore della donna che comunque aveva sposato, della madre dei suoi figli, dal fatto che abbia o meno un uomo?? Lo so, è una cosa comune dalle nostre parti, se sei single vali meno, nessuno "ti ha scelta", come oggetto al mercato o carne sul banco non sei vendibile...fa male, ma per fortuna una donna è un'altra cosa. Vedrai, col tempo comincerai a vedere più chiaro...
      Rispondi a Tularosa Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 8 anni fa (17 Aprile 2017 18:14)

      "difficilmente potrà sentire emozioni che vadano al di là di quelle che esaltano il suo ego"... È vero... Si esaltano solo quando vengono esaltati, con i complimenti, quando gli si dice che sono belli e affascinanti, hanno bisogno di conferme continue...
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (17 Aprile 2017 16:11)

      Prima di tutto, se lui era narcisista come dici tu, in questo momento stai vivendo le conseguenze dei danni psicologici che queste persone provocano. Quindi pensi di non valere niente e in pratica sei inconsapevolmente alla ricerca di un nuovo carnefice. Potresti trovarne a bizzeffe, quindi veramente per un po' lascia perdere questa idea. In secondo luogo, lui ha trovato l'amore della sua vita?! Sicura? Io non ci giurerei. Come si comporta con i suoi figli? Li ama? È in grado di comprendere e accogliere i loro bisogni? Di solito i narcisisti non ne sono capaci. Pensi che siano capaci di avere un amore della vita, quando non sanno amare neanche i figli? Convinciti che hai molte più chance di essere felice così, che con uno così. Auguri e un abbraccio
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  15. Avatar di Angelina

    Angelina 8 anni fa (17 Aprile 2017 20:21)

    Grazie delle vostre risposte....riguardo al mio ex marito non so se ha trovato l'amore della sua vita,ma a quanto pare sono tre anni e sono ancora insieme felicemente,anche lei ha lasciato il marito X lui....e mi chiedo anch'io come lui possa essere così cambiato visto che non sa provare amore se non per se stesso,almeno con me era così. Riguardo i figli no non riesce a gestirli,gli piace fare la parte del padre, che non c'è mai stato,ma non sa venire incontro alle loro esigenze o problematiche,loro spesso neanche ci vogliono andare. A me di lui non interessa più nulla,"invidio" solo il suo aver creato questa nuova famiglia felice...io in compenso mi sono attaccata di nuovo ad una storia sbagliata,dalla quale non so veramente uscirne.....mi sento addosso questo bisogno di amore,ben lontano dalla donna che vorrei diventare.Non sono serena,ho paura di restare da sola e non riesco a lasciare questo uomo,ho poca fiducia negli uomini in generale...non riesco a concentrarmi su me stessa è come se avessi bisogno di conferme che non posso aspettarmi dall'esterno o da lui che vuoi o non vuoi vive in un'altra casa con tanti casini annessi. È difficile lasciare una persona che vuoi bene,ho paura di sbagliare qualsiasi passo faccia me vorrei fare qualcosa per me,so che lamentarmi non mi porterà da nessuna parte.
    Rispondi a Angelina Commenta l’articolo

  16. Avatar di Debora

    Debora 8 anni fa (22 Aprile 2017 12:41)

    Ciao Ilaria, conosco questo uomo sposato che mi propone una frequentazione, chiarendo tra le righe che non lascerà mai la moglie, non per il momento (?), ma da me vorrebbe qualcosa di leggero, allegro, divertente, spensierato mentre mi, sempre tra le righe, fa pesare il fatto che io cercherei qualcosa di diverso, voglio altro, nel caso... Cioè mi fa sentire sbagliata perché io vorrei altro mentre come non seguissi l'istinto a vivermi la cosa in modo allegro e divertente e leggero. Un uomo che ha voglia di vivere così cercando di farsi un'amante vuol dire che a casa è appesantito o magari in generale e cerca leggerezza? Queste cose portano sempre e solo a sofferenza? È un male non volere vivere questa cosa leggera da parte mia o ne dovrei essere entusiasta?
    Rispondi a Debora Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (22 Aprile 2017 17:26)

      Vuol dire che ti sta usando come una cosa, un oggetto, uno sfizio e ha talmente rispetto delle donne in generale e di te in particolare che te lo dice anche in faccia: "Ah bella, tu sei solo una soddisfazione per i miei capricci". Butta giù dal piedistallo la figura del maschio padrone e sovrano e vivi una vita un filo più autentica.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Debora

      Debora 8 anni fa (22 Aprile 2017 17:56)

      Grazie Ilaria della risposta, butto giù lo sfigato dal piedistallo...
      Rispondi a Debora Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (22 Aprile 2017 18:08)

      Ma poi se tu la cosa (diciamo) "leggera" non la vuoi, qual è il dubbio? Che abbia ragione lui nel manipolarti facendo sentire te sbagliata e repressa? È un trucco vecchio come il cucco, roba da rispondere: eh sì, sono tanto repressa, trova una spigliata che faccia al caso tuo. :)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Debora

      Debora 8 anni fa (22 Aprile 2017 19:18)

      Nel senso che me l'ha fatto pesare per molto come se fossi la strana...
      Rispondi a Debora Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (22 Aprile 2017 20:22)

      Anna, ma dopo che gli rispondi così cosa ottieni?rivalsa?...l' uomo sposato che si vuole fare l' amante, se non sarà Debora, sarà quella dopo...io credo che il punto per Debora è che se evita di crearsi casini sentimentali con uomini sposati, forse potrebbe concedersi di sentirsi "giusta" per un uomo che la ami davvero in modo completo e sano
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (22 Aprile 2017 20:49)

      Infatti. Con la gente indegna di noi mica ci si mette a discutere.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (22 Aprile 2017 20:53)

      Max, scherzavo! Intendevo dire che la storia "tu sei repressa" è talmente vecchia, che tanto vale rispondere come Massimo Troisi in Ricomincio da Tre: napoletano? Sì. Migrante? .... sì! :)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 8 anni fa (22 Aprile 2017 20:04)

      Puoi comunicargli che anche per te è bellissimo vivere "qualcosa di leggero, allegro, divertente, spensierato", per questo cerchi un uomo libero e giovane e non uno con il quale non potresti godere di una vacanza insieme senza pensieri, di una cena a due in un locale con spensieratezza, una passeggiata allegra in pubblico ecc ecc. Fagli capire che il problema pesante è proprio la sua persona.
      Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  17. Avatar di Penny Lane

    Penny Lane 8 anni fa (18 Marzo 2017 23:02)

    Buonasera a tutti, vorrei raccontarvi la mia storia perché apprezzo questo blog e ho trovato molto utili sia i post di Ilaria sia i commenti dei lettori, e desidero dei pareri sinceri. Ho trent'anni e sono single. Non ho mai tradito e ho sempre pensato che non potessi mai invischiarmi in un "rapporto" con una persona impegnata. E invece... La scorsa estate iniziai uno stage in un'azienda. Per i primi due mesi ero totalmente presa dal lavoro, preferivo non legare troppo con i colleghi e me ne stavo spesso per i fatti miei. Loro, tutti coetanei, nonostante la mia diffidenza, si mostravano sempre gentili e affabili, non demordevano e mi chiedevano di unirmi a loro per un caffè o per la pausa pranzo. Man mano mi sciolsi e strinsi delle belle amicizie. Tra questi ragazzi c'era G., che mostrava attenzioni particolari nei miei riguardi. Non trascorreva giorno che non venisse a salutarmi, me lo ritrovavo ogni mattina all'ingresso dell'ufficio con il suo immancabile sorriso, quasi imbarazzato. Mi faceva tenerezza, lo trovavo molto dolce. Entrati in confidenza passò agli inviti a fare pausa insieme, si offriva di accompagnarmi a casa (andavo a lavoro in treno) ed era l'unico che, anziché invitarmi a fregarmene, mi aiutava quando m'impuntavo nel voler svuotare il serbatoio e pulire la macchina per l'espresso che raggiungeva spesso limiti d'indecenza. Dopo quattro mesi capii che ero cotta e una sera, complice un passaggio a casa dopo un aperitivo tra colleghi, lo baciai, dopodiché lo salutai frettolosamente e scesi dall'auto. Per alcuni giorni G. non mi rivolse la parola, pensai che fosse imbarazzato da morire e invece, come un fulmine al ciel sereno, durante una pausa con gli altri fu nominata la sua fidanzata, con la quale sta da dieci anni. Mi sentii gelare e, per non complicare la situazione, decisi a mia volta di evitarlo, ma lui a poco a poco riprese con i sorrisi, gli inviti e pensai che volesse ritornare in buoni rapporti. Dopo un mese dal nostro bacio venne organizzata una cena prima delle feste natalizie e quello fu l'inizio della fine. Ci ritrovammo a guardarci languidamente, a farci piedino sotto il tavolo (!) e, in un momento in cui gli altri si erano assentati per andare a fumare, incrociammo le nostre mani e stettimo così fino a quando non furono rientrati tutti. Visti da fuori sembravamo una coppietta felice e innamorata. Usciti dal locale i nostri amici si accesero un'altra sigaretta e G., con la scusa del freddo, si avviò vero la sua auto. Nel farlo, mi chiese se volessi fargli compagnia e lo raggiunsi. In auto ci saltammo letteralmente addosso, mentre ci baciavamo mi metteva le mani ovunque, rivelando un aspetto passionale della sua persona, che credevo timida e impacciata. Per l'intero periodo natalizio non ci siamo visti né sentiti e, tornati a lavoro, m'imposi di togliermelo dalla testa perché mi resi conto che mi sarei cacciata nei guai, avendo pensato a lui tutti i santi giorni. Dopo pochi giorni lui tornò alla carica offrendosi di accompagnarmi a casa tutte le sere, e per due settimane rifiutai, adducendo varie scuse. Alla terza settimana cedetti, accettai il passaggio e, dopo qualche chiacchiera di routine, G. mi chiese se volessi fermarmi a bere in una vineria lungo la strada. Cedetti anche a quell'invito, anche se per buona parte della serata cercai di mantenere il controllo fingendo di avere davanti un semplice amico e non una persona che desideravo sempre di più. Tutto ciò fino a quando non mi prese le mani, come durante le cena natalizia, e quel punto non riuscii più a trattenermi e lo baciai. Continuammo nella sua auto, ci furono altri baci e carezze sempre più audaci da parte sua, fino a quando non provò a spogliarmi. Lo fermai, rinsavii e gli chiesi che cosa stesse succedendo da qualche mese a questa parte. Mi rispose che, da quando lo avevo baciato la prima volta, lui non aveva capito più niente, che mi aveva desiderato dal primo momento in cui mi vide ma, quando gli chiesi se fosse in crisi con la sua ragazza, mi rispose molto schiettamente che con lei ci sta bene e che non intendeva ferirmi, qualora io avessi voluto qualcosa di più. Ero frastornata, non sapevo a che cosa pensare e il tutto si concluse con un abbraccio e un bacio (richiesto da lui) prima che io scendessi dall'auto. Per un altro mese, a lavoro, facemmo finta di nulla, anche se continuavamo a guardarci e a sorriderci come due ebeti. Quando il mio stage terminò, trascorsi qualche giorno a casa in attesa che il mio capo stipulasse la polizza per farmi avere un rinnovo di tirocinio con una retribuzione maggiore ma ricevetti un'altra batosta. Dai piani lati, dati gli incombenti tagli al personale, decisero di non farmi restare. G., sapendo che sarei dovuta ritornare, chiese di me a una collega, F., che è diventata poi una mia cara amica, e lei da quel momento ha iniziato a riferirmi tutto quanto lo riguardasse. Seppi che un sabato, in occasione di una serata organizzata per salutare i due colleghi con cui avevo legato di più (la mia sopracitata amica F. e un altro ragazzo, C.), lui avesse telefonato C. perché intendeva raggiungerci, presumibilmente dopo aver riaccompagnato la fidanzata, ma eravamo un po' brilli e nessuno aveva fatto caso alle chiamate. Resta, però, il fatto che con me si non si è fatto mai sentire. Per questa ragione, la scorsa settimana, F. organizzò un aperitivo e disse ai ragazzi che ci sarei stata anch'io. Quello che incuriosì tutti fu il fatto che, una volta usciti da lavoro e in attesa che io li raggiungessi, G. volle andare prima dal barbiere. Per me fu un'emozione fortissima rivederlo dopo un mese, ma mi guardai bene dal farglielo capire. Mi comportai con estrema naturalezza, ridevo e scherzavo con tutti ma, dopo un paio di drink a stomaco vuoto, cominciò a girarmi la testa e andai in bagno. Dopo qualche minuto me lo ritrovai fuori la porta, mi sorrideva chiedendomi se stessi bene, e a quel punto mandai nuovamente le mie resistenze a farsi benedire e gli saltai al collo. Ci ritagliammo un'altra parentesi estremamente passionale, anche se lui temeva che qualcuno dei nostri potesse scoprirci. Gli chiesi se gli andasse di proseguire la serata da soli, lui rispose con un laconico "vedremo"e intanto, nel baciarmi, infilò una mano nei miei slip. Subito dopo, però, tornai dagli altri per non farli insospettire. Per l'intera serata G. continuò a guardarmi, fino a quando, proprio mentre stavamo per congedarci, non inciampai afferrando il tavolino su cui erano posati bicchieri e bottiglie di vetro, facendo crollare tutto. Tutto il locale accorse a vedere cosa fosse successo, io ero mortificata e me ne uscii con ematomi vari e un forte imbarazzo. Fuori dal locale, gli altri raccomandarono F. di accompagnarmi all'auto e starmi accanto, mentre G. mi fissava con aria interrogativa. F. mi accompagnò all'auto e mi confidai con lei su quanto fosse successo durante la serata. Lei mi esortò a fargli una telefonata, ma il cellulare risultò occupato e, dopo una decina di minuti, spento. Tornata a casa gli mandai un sms in cui gli chiesi come mai non mi avesse cercato per il prosieguo, perché io avevo voglia di stare un po' lui nonostante l'epilogo rocambolesco della serata e credevo che anche lui lo volesse. Non mi ha più risposto. So benissimo di essermi cacciata in quei guai a cui avevo cercato di sfuggire, so che da un ragazzo fidanzato non posso aspettarmi niente di buono e che, in quanto donna, non avrei dovuto fare questo a un'altra donna, ma non passa giorno in cui non pensi a lui e a tutte le cose che sono successe in questi mesi, senza riuscire a spiegarmele come dovrei. C'è qualcuno, dotato di raziocinio e maggiore lucidità, che voglia dirmi sinceramente come la pensa? Grazie.
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Marzo 2017 23:47)

      Penso che tu debba riflettere un po' sul senso dell'espressione "dignità personale". Nel mentre evita di bere quando sei fuori con gente che gioca sulla tua pelle (pseudo amanti ed ex colleghi) e prima di guidare. Meglio se non bevi del tutto, ti aiuta a scoprire il raziocinio e a mantenere lucidità.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Penny Lane

      Penny Lane 8 anni fa (19 Marzo 2017 0:07)

      Il guaio è che la "dignità personale" non mi ha mai regalato le stesse emozioni che ho provato con quel vigliacco del mio "psuedo amante". Quanto al bere, non ho ancora avvertito il bisogno di contattare gli alcolisti anonimi quindi mi sento abbastanza tranquilla ;)
      Rispondi a Penny Lane Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Marzo 2017 11:13)

      Eh beh, il primo è un problema, devi avere e avere avuto davvero una brutta vita per emozionarti per le toccatine del viscido collega fidanzato; la tua seconda battuta è un altro problema. In sintesi: non dài una bella immagine di te, né nella vita, né qui (come sempre accade, le due cose non sono disgiunte). E la brutta immagine che dài di te è proprio quella di una persona non in controllo di sé e delle proprie emozioni (figurati con l'alcol) quindi (questo è il punto, non il giudizio degli altri) terra di nessuno. Chiunque si sente autorizzato a prenderti in giro, uomini e amiche, Ovviamente questo mio intervento non ha come obiettivo quello di rivolgermi a te - non ti interessa - ma a di parlare ad altre lettrici che possono avere indicazioni utili su certe dinamiche causa-effetto. Se ti comporti con incuria verso di te, figurati come ti trattano gli altri... E comunque bere prima di guidare è contro la legge e anche irresponsabile verso di sé (lo abbiamo già detto che questo punto a te non interessa) e verso gli altri (questo è importante).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Penny Lane

      Penny Lane 8 anni fa (19 Marzo 2017 16:14)

      Ciao Ilaria, ti ringrazio per la tua risposta che ha sicuramente centrato il punto, per quanto riguarda la questione in oggetto (il viscido collega), ma non ho mai detto che non m'interessa la questione legata all'alcol. Il mio commento sugli alcolisti anonimi non era assolutamente un tentativo di banalizzare o minimizzare l'argomento, anzi, ma soltanto di sdrammatizzarlo poiché, almeno adesso, non posso e non voglio spiegare o giustificarmi riguardo il perché abbia bevuto quella sera (e non credo che un episodio circoscritto a una serata faccia di me un'alcolizzata che mette in pericolo se stessa e gli altri). Non avrei dovuto bere, è vero, ma se per un solo attimo avessi dubitato della mia capacità di poter guidare mi sarei fatta accompagnare a casa ma, per quanto non sia stata in grado di controllarmi nel bagno, mi sentivo sicuramente in grado di guidare. Non mi giustifica, lo ripeto, ma non voglio nemmeno passare per quella che non sono.
      Rispondi a Penny Lane Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Marzo 2017 17:30)

      Penny Lane, è proprio perché fa di tutto (nei fatti) per passare per quella che non è che l'ho messa in guardia. Molto semplice. Se è convinta della "bontà" delle intenzioni della sua amica, rifletta sulla sua (dell'amica) capacità di giudizio e di valutare le situazioni. E la sua determinazione non la tiri fuori solo in un blog dove si cerca di farle vedere la realtà, ma anche con un viscido porco.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Elena

      Elena 8 anni fa (6 Maggio 2017 13:41)

      Cara Ilaria, è di molto tempo fa questo articolo e questa tua risposta, però lascio un commento perché leggendo mi è sembrata una voce diretta a me oltre che all'interessata. Sì hai ragione su tutto. Che ben misera vita abbiamo avuto noi sfortunati che proviamo gioia per quattro briciole! E quale vasto oceano di emozioni represse e ingovernabili cerchiamo di fuggire con l'alcool o altri espedienti! Non farò vittimismi. E non parerò di karma. Non chiamerò in causa un redentore per l'assoluzione. Ma non vedo una fine, che sia giusta e degna, a questi continui cicli di sofferenza. Che possiamo farci? La maggior parte delle persone a cui questo articolo si rivolge hanno avuto esperienze di non-amore, sembriamo creati apposta per starcene lì impalati a prenderci il peggio dagli altri. Qualcuno lo doveva pur fare questo ruolo dopotutto. Io sono stata per 3 anni dietro a un uomo che non mi ha mai amata, non era neanche sposato, non era impegnato, era libero e non voleva impegnarsi!! Forse è anche peggio no? Lui mi voleva lì, mi forzava al sesso, ma non mi baciava mai. Io gli morivo dietro e lui non voleva una reazione perché io ero solo occasionale per lui. Un occasione di 3 anni. Conto questa esperienza come l'ennesima di una serie. E sì sono anche amica di un uomo che ha una compagna e una figlia, non ci vado a letto però, nonostante lui sia attratto da me e io da lui. Però accidenti a 33 anni... a volte penso che più stoica di così divento un sasso!
      Rispondi a Elena Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (6 Maggio 2017 16:45)

      Cara Elena, stai raccontando una storia di abusi, e stai dicendo (e anche dimostrando con le parole che scegli per raccontare la tua storia), che ti proponi al mondo come vittima sacrificale e predestinata. Di solito, questo atteggiamento nasce da una storia di abusi e conduce a trovare nuove figure abusanti, nelle cui mani affidare se stesse e la propria vita (a volte anche in senso letterale). Personalmente, ti consiglio di leggere tanti altri post di questo blog ... spero che ti diano la spinta per avviare un percorso di cambiamento (direi anche: guarigione), perché sei giovane e hai il tempo e il modo per cambiare tutto questo.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Margherita

      Margherita 8 anni fa (7 Maggio 2017 0:07)

      Cara Elena, prendi tutte le cose belle che questa storia ti ha lasciato. Se è durata tre anni, qualcosa di bello ci sarà stato (altrimenti saresti fuggita prima). Tutto quel che c'è stato di bello, fallo tuo, perché è stato grazie a te. E poi cancella il resto, concentrati sul presente.
      Rispondi a Margherita Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (19 Marzo 2017 11:20)

      Tu chiamale, se vuoi, emozioni... Riguardo all'alcol, leggere la tua risposta mi fa cadere le braccia, ma purtroppo lo stesso ragionamento sciocco lo fanno in tanti. Abbi almeno la decenza di non guidare quando sei ubriaca, ché gli altri non debbano pagare per la tua incoscienza.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (19 Marzo 2017 10:52)

      D'accordissimo su tutto, Ilaria. A me ha sempre fatto specie la gente (ambosessi) che beve troppo, ed é uno dei criteri in base ai quali scarto eventuali corteggiatori. Tornando alla storia di Penny Lane, temo che il bere (per giunta a digiuno) sia funzionale alla situazione: un bisogno di stordirsi per stare in pessima compagnia e fare minchiate senza capire cos' é che non quadra e continuare a pensare che lui (fidanzato felice che mette allegramente le mani negli slip delle altre) sia il bravo ragazzo timido e gentile che si è creduto all'inizio, e che l'ex collega sia una vera amica e non una squallida comare che fa la ruffiana al collega porco. Peraltro, voglio sperare che il non essere stata assunta sia dipeso davvero dai pochi posti disponibili e non da un eccesso di occhiate languide. Col senno di poi, meglio non lavorare con colleghi simili, ma se a 30 anni ci si preoccupa di più di essere single che disoccupata, il rischio di fare altre cavolate é in agguato.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (19 Marzo 2017 13:06)

      Gea anche il mio primo pensiero è stato: in tutta questa storia, il problema è il tipo e non il lavoro?
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Penny Lane

      Penny Lane 8 anni fa (19 Marzo 2017 16:48)

      No, non è che il problema sia il tipo e non il lavoro. Per maggiori delucidazioni, per lei vale lo stesso commento rivolto alla signora Gea.
      Rispondi a Penny Lane Commenta l’articolo

    • Avatar di Penny Lane

      Penny Lane 8 anni fa (19 Marzo 2017 16:45)

      Cara Gea, grazie anche a lei per aver dedicato del tempo alla mia storia e all'elaborazione di un commento che condivido solo in parte, perché per quanto abbia sbagliato a bere sapendo di dover guidare e per quanto il mio collega sia effettivamente un porco, (cosa che, per me, è stata difficilissima da accettare, ché poco ci mancava che lo vedessi con l'aureola in testa), non posso accettare le illazioni e i giudizi superficiali e gratuiti rivolti alla mia persona e alle persone a cui voglio bene. Innanzitutto, non credevo che fosse necessario specificare che NON sono assolutamente più preoccupata di essere single che disoccupata, anzi, il pensiero e la ricerca di un lavoro domina i miei pensieri e occupa le mie giornate. Se di sabato sera, in un momento di sconforto, anziché uscire e distrarmi mi rivolgo a un blog dagli ottimi contenuti per dei pareri sinceri e spassionati su una questione che mi ha fatto comunque male, non voglio stare a giustificarmi per il fatto che a ciò si sia accompagnata la perdita di un lavoro, anche perché mi pare che questo blog si chiami "La PERSONA giusta per te" e non "Il LAVORO giusto per te". Ma a quanto pare l'abbiamo dovuto sottolineare lo stesso. E no, la mancata assunzione non è sicuramente dipesa da un eccesso di occhiate languide che rivolgevo esclusivamente al mio collega (e con la massima discrezione) perché al lavoro ho sempre dato il massimo, (e non volevo nemmeno dover spiegare questo punto, ma vabbe'), mi sono sempre fatta il culo, (spero che non parta un altro processo alla "strega alcolizzata" a cui verrà aggiunto l'attributo "volgare"), trattenendomi in ufficio più di quanto avrei dovuto senza andarmene finché non avessi portato a termine (e bene) tutti i miei compiti, guadagnandomi la stima sia del mio responsabile sia del direttore di stabilimento, che si sono battuti fino alla fine affinché io restassi, ma la decisione è dipesa solo dall'amministratore delegato (per inciso, trattasi di una persona che non mi ha nemmeno mai visto), nessun altro. E se lei vive in Italia, dovrebbe anche essere ben conscia della disastrosa situazione lavorativa vigente e delle difficoltà a strappare un contratto in ambienti sempre più caratterizzati da nepotismo e arrivismo, anche per chi ha una laurea, un master, una buona conoscenza delle lingue straniere e una sequela infinita di stage che non si traducono mai in un vero lavoro (una a caso, la sottoscritta). Giudizi affrettati ne ho ravvisati anche nei riguardi della mia amica, a cui mi sono legata in modo particolare perché ho visto in lei le mie stesse cicatrici, causate da vite ricche di sofferenze, le stesse fragilità e la stessa sete di emozioni e di amore, a discapito, purtroppo, della "dignità personale". Quando mi ha esortato a fare quella telefonata, mi ha solo detto "La vita è una sola, fai solo questo tentativo". Ingenua e in buona fede? Certo. Squallida comare che fa la ruffiana al collega porco? Assolutamente no, e non si permetta più di dirlo.
      Rispondi a Penny Lane Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Marzo 2017 17:30)

      Finiamola qua che è già stato detto tutto e ancor di più.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (19 Marzo 2017 17:52)

      Grazie Ilaria, sottoscrivo pienamente.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (20 Marzo 2017 11:07)

      Al di la di tutto, mi ha colpito la frase "sete di emozioni" che le donne spesso desiderano così tanto pensando ci fosse anche l' amore (che le include insieme ad altre sfaccettature), quando invece di amore completo, non ce n'è traccia, perché era solo a senso unico...il loro...la dipendenza mentale che da' la modalità stessa di amore impossibile, non c'è nella relazione sana, ne nella relazione di sesso emancipato (dal sentimento)
      Rispondi a max Commenta l’articolo

  18. Avatar di Ele

    Ele 8 anni fa (9 Maggio 2017 15:53)

    Io sono riuscita a fare di meglio. Mi sono perdutamente innamorata di un collega che all'inizio della nostra frequentazione conviveva, ma che poi ha addirittura chiesto alla sua convivente di sposarlo e così hanno fatto, nonostante continuasse a tradirla con me (prima e dopo il matrimonio). Entrambi avevamo già figli. Nonostante tutto continuavo a credere che lui fosse il mio principe azzurro, ma nel frattempo ho anche trovato la forza di separami dal mio allora compagno e riprendere in mano la mia vita. E' stata dura e lo è tutt'ora. Quando mi capita di vederlo al lavoro mi sento debole, ma mi faccio pensando che io cerco la mia verità e lui continua a vivere nella sua dorata menzogna. Ovviamente agli occhi di tutti lui ha la classica famiglia del mulino bianco. Quello su cui sto lavorando è capire perchè mi sono voluta così poco bene da accettare per anni di essere la sua amante. Oggi sono una single non sempre felice di esserlo, ma consapevole. Questo percorso lo sto facendo per me ovviamente, ma anche per mia figlia, per la donna che sarà domani.
    Rispondi a Ele Commenta l’articolo

  19. Avatar di Mauro

    Mauro 8 anni fa (9 Maggio 2017 14:36)

    Ciao Ilaria, sono uno di questi bei tipi di cui parli, questo, tra gli altri articoli mi ha colpito per la parte finale, dove suggerisci la posizione da tenere se lei lo vuole proprio, impeccabile. Sono sposato da dieci anni con due bimbe arrivate quando hanno deciso loro 9 e 5 anni fa, sembra ieri che mi sono sposato e dire dieci anni fa impressione, ma sono solo numeri. A seguito di un grave incidente occorso nel mio ambiente di lavoro ho perso colleghi e amici ( dopo 5 anni di matrimonio circa), in seguito a ciò ho avuto contatti con una ragazza che da adolescente era invaghita di me e si stava separando dal marito, con una bimba. Abbiamo iniziato una relazione che dopo 3 anni e mezzo ho interrotto, anni in cui ci siamo promessi di tutto di più tra cui il suo spostamento di città ( abita a 200 km da me) e io ovviamente di lasciare armi e bagagli, anzi i bagagli no. Senza riuscirci. Pochi mesi fa, ho deciso di non illuderla più, è giovane e ha diritto e dovere di cercare il suo riscatto, nonostante la affinità e il sentimento incredibili, il rispetto e l'ammirazione reciproca ho fatto questo, lei non si capacita, pur stanca e sfibrata dallo stress, non comprende. La situazione era tale per cui io non dormo con la moglie da anni, tuttavia lei non tollerava più la mia presenza in quella casa le sere che non ero da lei. Non ha mai tollerato una gita con le bambine in cui fosse presente anche la moglie, scatenando liti furibonde e vendette trasversali uscendo con amiche e sconosciuti, "così impari", che non ho mai digerito, e ho preso come segnali di un possibile futuro a vendette a orologeria che mi hanno smontato un pò emotivamente. Stress da social: con chi chatti, perchè on line a quell'ora ecc ecc. on resistevo più. Pochi minuti senza rispondere a wup bastavano a convincerla che stavo scopando con mia moglie, invece ero a giocare con le bambine senza telefono in mano di continuo. Ho chiuso tutto questo dopo l'ennesima scenata. Disperazione reciproca, ma non sto mollando, sono stato molto presente nella sua vita, non voglio medaglie ne crocifissioni, ad un certo livello sembra tutto logico, vivendo anni stupendi, non ce l'ho fatta, non ho trovato stimoli sufficienti ne la forza. Con mia moglie le cose sono complicate, e prima di sentirmi dire "lo sapevi" vi dico che anche lei "lo sapeva" come ero, e mi ha scelto lo stesso. Un carattere litigioso e prepotente, dietro l'apparenza di un sorriso e della buona condotta morale e sociale, dopo 7 anni di fidanzamento con una rottura in mezzo, dovuta al fatto che io ricercassi un rapporto sessuale che lei voleva rimandare al matrimonio, condizione che tornando sui miei passi ho accettato, scoprendo entrambi visioni abbastanza lontane in questo senso ma con tanta buona volontà di trovare una quadra alla situazione, operazione semi fallita. Inoltre col tempo ho preso coscienza del suo tentativo in atto di farmi diventare come il padre, un uomo al servizio della casa a tempo indeterminato senza altri interessi fuori che portassero via tempo. Io ero e sono un pò diverso, quindi scontri epocali. Dopo il grave incidente sono rimasto un pò scosso e un bel giorno mi sono svegliato pensando "questa vita che sto vivendo non mi va più" non è la mia, non è una lotta contro di lei per mantenere il controllo della mia vita. Abbiamo provato, lei morbida come il marmo, dalla recriminazione istantanea, molto abile nel girare ogni argomentazione a suo favore, io probabilmente poco incline alla guerra aperta, trattandosi di una persona che amavo, ci siamo allontanati a vicenda. In questo scenario ho conosciuto l'altra ragazza, che mai avrei osato incontrare visto il prosciutto che avevo sugli occhi per mia moglie, ansia per gli incontri clandestini che ho portato avanti solo considerandoli legittima difesa di me stesso. E ora invece ho raccolto sufficiente forza per concludere. Status attuale: mediazione per separazione in corso, una nuova ragazza che mi ha conquistato il cuore con cui si potrebbe parlare di futuro. Sofferenza estrema nel pensare alle bambine.. e incredulità verso mia moglie che non ha fatto un passo verso di me in questi anni, non uno! se non continuare a dimostrarsi una buona mamma una buona figlia, ovviamente non lavorando ha il monopolio delle bambine mentre io con turni e orari strani sono poco affidabile come presenza, e se pensasse che dimostrarmi di non mandarmi via di casa sia un gesto d'amore di cui tenere conto, ha sbagliato indirizzo, e non mi conosce per niente. quindi due mesi fa abbiamo iniziato una mediazione per separarci, e si finisce sempre a parlare di cosa sbaglio io di cosa non dovrei fare, come in casa quando si discute, pure durante la mediazione e pure durante i due tentativi di terapia di coppia fatti. Non chiedetevi tanto perchè un uomo tradisce dal punto di vista antropologico ponendo le basi per considerarlo fisiologico, io ero perso di lei sentimentalmente e ora alzo bandiera bianca. Dovrò faticare molto e sarebbe molto comodo restare a casa e diventare un burattino, molto comodo e meno dispendioso in tutti i sensi tranne la serenità.
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (9 Maggio 2017 15:23)

      Mauro, a parte che i figli non arrivano se si prende le dovute precauzioni, e comunque sono sempre un dono incredibile che vi siete fatti, si legge un fondo di amarezza...la vita a volte ci fa capitare eventi inattesi, e a volte siamo noi ad influenzarli quegli eventi, un gioco di equilibri...l' importante è prendersi le proprie responsabilità e cercare di fare sempre il meglio...separarsi credo sia la soluzione migliore, pensa alle tue bimbe che hanno bisogno di te, ed a te stesso che devi cercare il tuo equilibrio...sii onesto con te stesso e con le donne, e l' amore arriverà.
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Mauro

      Mauro 8 anni fa (10 Maggio 2017 4:16)

      Amarezza.. esatto. Cioè io mi sono sposato convinto che andasse tutto bene, che avremmo smussato gli spigoli caratteriali che avremmo reciprocamente riconosciuti i sacrifici fatti ( lei ad attendermi per le mie lunghe trasferte, io allontanando la mia famiglia che non la vedeva di buon occhio), che saremo stati felici insomma era ciò per cui avevamo lottato contro i miei. Guardando indietro ho si amarezza. Sarebbe facile elencare tutto ciò che non va dal mio punto di vista e altrettanto dal suo. Io non ho mai provato a sottometterla insinuando sensi di colpa, cosa di cui è cintura nera, cerco il confronto sulle idee invece di parlare di cose ed esempi altrui, questo è il primo terreno su cui vacilla il rapporto. Leggendo alcuni libri per provare a venirne a capo ho imparato la teoria della vittima e del carnefice (!!) pazzesca per quanto vera sia. Ho cercato qui le info per vedere se ricado in quei modelli di uomini sbagliati, faccio molta autocritica. Le figlie sono arrivate... non fatemi dire di più, e meno male che ci sono! Le rifarei mille volte! non le ha volute per legarmi, sono certo, sono arrivate e basta senza cercarle ma senza fare nulla per evitarle, in un periodo in cui per me aveva senso lottare per comprendersi e dimostrarle il mio affetto. Preso coscienza che invece di aver creato una famiglia, mi ero aggiunto alla sua con i suoi... beh mi è cascato il mondo addosso, non lo vedevo! nonostante gli avvisi dei miei con cui infatti ho rovinato oltre dieci anni di rapporti per non dare pensiero a lei. In questo scenario mi sono avventurato in una relazione che non doveva esserci, in cui io ero l'uomo sbagliato per lei, me ne sono reso conto anche leggendo altri post del blog, e non ne vado fiero e non voglio ripetere questa triste situazione. Ecco perchè conosciuta questa nuova ragazza mi sono deciso di guardare sotto il letto per vedere se l'uomo nero c'è davvero: basta tenere sospesa la persona che ti fa stare bene, merita davvero un tentativo di consolidamento ufficiale che senza una separazione non potrà mai esserci. Bambine... ci sarà da sudare per farle soffrire meno possibile, non sono fiducioso per i rapporti con mia moglie, se non siamo andati d'accordo quando si stava bene figurarsi poi, da separati, condizione veramente disdicevole per persone bigotte e a mio giudizio prepotenti e prevaricanti quale è lei e la sua famiglia di origine. Sono andato da mia moglie e detto che saremo andati a mediare una separazione, lei non batte ciglio e nonostante si vede che soffre per le bimbe almeno quanto me se non di più, non batte ciglio. L'uomo sposato a volte è uno che ha sbagliato e cerca di imparare dai propri sbagli, soffrendo e purtroppo facendo soffrire, senza cattiveria, forse miope forse egoista? Non sempre si tratta di un narcisista. Vabbè mi è venuto di sfogarmi abbiate pazienza, questi articoli mi stimolano parecchio l'autoanalisi per cercare di riconoscere le cavolate che non dovrei fare e pensare di fare, per non far soffrire gli altri.
      Rispondi a Mauro Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Maggio 2017 17:54)

      In sintesi: un pover'uomo innocente in balia di due donne egoiste, prepotenti e cattive (e una terza strega si profila all'orizzonte) e di due figlie che hanno deciso da sé quando venire al mondo. Pure la paternità ha dovuto subire questo infelice. Mi spiace mancare di empatia, ma un romanzo vittimistico come questo (e sarebbe uguale se l'avesse scritto una donna) non riesce a commuovermi. Magari con un po' di obiettività in più si ragiona meglio, eh...
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela

      Emanuela 8 anni fa (9 Maggio 2017 20:05)

      Gea, scommettiamo che pure con questa nuova parlerà di futuro e la rimbambirà per poi indietreggiare per il dolore che lui sa già proveranno le bambine? E scommettiamo che l' altra l' ha lasciata per il suo bene e per farsi il futuro che lui non poteva garantirle solo quando ha conosciuto quest'altra? Che mondo crudele! Meno male che ci pensano questi Superman a salvare le fanciulle indifese!
      Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (9 Maggio 2017 20:48)

      Eeeeh, Emanuela, non poniamo limiti alla provvidenza! Magari in questa vita "subita" un giorno arriverà la fatina buona...
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  20. Avatar di melinda

    melinda 8 anni fa (22 Maggio 2017 19:53)

    "strega alcolizzata"!!!...ma è troppo buffo! Sei veramente simpatica... questo sarà il motivo per cui il "signorino" ha perso la testa, concediamogli le attenuanti di una debolezza ..
    Rispondi a melinda Commenta l’articolo