C’è una grande differenza tra uomini e donne che è sotto gli occhi di tutti, intendo, sotto gli occhi di tutti coloro che quando guardano, vedono, anche, e non si limitano a guardare. E’ una differenza piuttosto evidente e abbastanza ovvia. Ed è una differenza che riguarda l’amore, il senso e il significato che si dà all’amore (e alla relazione di coppia). Cioè: donne e uomini (in genere, parliamo generalizzando, per rendere efficace il nostro ragionamento), interpretano, vivono e considerano il valore amore rispetto alle loro vite (e alla vita in generale) in modo completamente diverso.
"Amare una persona è essere legati a lei, pur essendo liberi. O. Falworth"
Gli uomini, nella maggior parte dei casi, vivono l’amore – anche quando li coinvolge e li emoziona autenticamente – come uno dei tanti aspetti della vita, uno dei tanti ambiti nei quali si muovono, agiscono e si realizzano come persone. Ci sono invece ancora fin troppe donne – di ogni livello e di ogni categoria – che vivono l’amore come l’aspetto più “importante” delle proprie vite, l’ambito nel quale investire tutte le loro energie, rinunciando senza esitazione a investire in altri campi, a realizzarsi in ambiti che potrebbero non solo ricompensarle molto di più rispetto a come mediamente le ricompensa la vita sentimentale, ma che potrebbero anche consentire loro di essere felici e di trovare la serenità indipendentemente da una piena realizzazione sentimentale.
O, per dirlo ancora meglio: molte donne concentrano tutte le proprie energie nell’amore e sull’amore, facendone spesso un’ossessione e rinunciando a crescere in modo più multiforme in altre direzioni; è un peccato, perché la crescita in ambiti diversi dall’amore può facilitare la realizzazione proprio nell’amore. E se TUTTE le donne facessero proprio questo concetto saremmo davvero a cavallo. Nel senso che io sono convinta che se le donne assumessero questo genere di atteggiamento mentale (lo vivessero giorno per giorno, lo interpretassero nella pratica della loro esistenza) allora sì, che, come dicono i finti-filosofi-sociologici-da-strapazzo, il mondo e la società sarebbero un posto migliore.
Amore, uomini e donne
Infatti, se alcune donne fossero meno monotematicamente e ossessivamente concentrate sull’amore e su quello che – apparentemente – gli gira intorno, avremmo economie più sane e competitive, figli più sani (esattamente come le economie) e più educati (nel senso: forniti di educazione, cioè di strumenti per la vita, di guida e di indirizzo) e quindi più sereni, appagati e coraggiosi e di converso relazioni più sane e più soddisfacenti per tutti (come dicono gli slogan). Relazioni d’amore e non relazioni di nevrosi e di odio.
"L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire. W. Shakespeare"
E invece no, ancora c’è, resiste e, ahimé, persiste, un femminile frignone, lamentone e fragile e fissato con l’amore, un femminile che sovrabbonda, esagera, si espande irrefrenabile. Si alimenta di autodistruzione e perpetua l’asservimento della donna al desiderio folle e al bisogno d’amore senza razionalità, senza senso. Soprattutto senza nulla di sano e di vitale. Un’ossessione d’amore e un bisogno di amore che è solo nevrosi, vizio, stallo esistenziale. Mamma mia se ci sto andando giù pesante…
E a proposito di mamma, non ne parliamo di quando e di quanto questa ossessione su un’idea distorta di amore si riversa sui pargoli. Ancora, i figli e la maternità devono trasformarsi nel riscatto di tutte le frustrazioni della vita, in primis quella sentimentale e sessuale. Ecco. E così ho perso 30.000 lettrici in un colpo solo. Minimo. Bonifica. Pulizia. Ricambio.
Amore: benessere o malessere?
La fine di un amore è per molte donne la martellante ripetizione di un concetto che diventa ammorbante, velenoso, pestilenziale e si declina in forme diverse: “Non riesco a dimenticarlo”; “Mi è crollato il mondo addosso”; “Vorrei solo morire”. Oppure, insieme, diventa un ossessivo e angosciante: “Ne troverò un altro?”. Per rimediare, subito, immediatamente, senza una pausa, senza riflettere, senza occuparsi di sé. Un uomo, un amore, una relazione: la cura di tutti i mali, di tutte le noie (e della noia), di tutte le difficoltà della vita. Abdicando a se stesse e al proprio potere per mettere la propria presunta serenità nelle mani di qualcuno che non ha nessun diritto, nessun dovere e nemmeno, come spesso capita ed è abbastanza normale che capiti, nessun potere e quindi nessuna capacità di risolvere o di elargire serenità per chicchessia altro/a.
"In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Osho"
E non si può certo dire che lo stesso capiti agli uomini e per gli uomini: un uomo sano considera l’amore e la vita di coppia come uno dei tanti ambiti in cui realizzare se stesso, non certo l’unico e/o il più importante. Magari prioritario, ma alla pari di altri. Un uomo, in genere, non “lascia correre” e/o anche andare alla malora la propria vita per l’amore. E’ molto più probabile che “usi” e consideri l’amore e la relazione di coppia (e la famiglia) come stabilizzatori e facilitatori della propria vita e del proprio successo in altri ambiti.
Non in senso utilitaristico, si intenda bene, ma in senso emotivo: gli uomini realmente sani e forti dal punto di vista emotivo non per niente non tollerano la “drammaticità” emotiva di molte donne sull’amore (e anche su altro). Per loro la relazione deve esssere un’isola felice di pace e di tranquillità, non un luogo dove le emozioni sono sempre all’insegna del parossismo e dell’esagitazione. Ecco perché con loro le rompiscatole e quelle che hanno la mania del controllo non durano niente. E questo è solo sano.
Dico di più: gli uomini sbagliati, che non hanno un approccio sano all’amore e alle relazioni, ma abusivo, predatorio e perverso, i misogini, i seduttori seriali e compagnia cantante, allo stesso modo non ne sono così ossessionati come la loro controparte femminile, cioè le donne che prendono di mira, quelle che sono le loro prede perfette per loro, perché presentano determinate fragilità (“le donne che amano troppo”, per usare una definizione di facile comprensione).
Anche per loro, per questi perversi, la relazione e l’amore non sono così centrali e totalizzanti (anche perché di amore sono totalmente incapaci e cercano altro). Sono semmai un mezzo per raggiungere un fine. Loro, questi uomini, attraverso l’abuso e l’atteggieamento predatorio cercano di recuperare un senso del valore di sé, inesistente e irrecuperabile, ma non si precludono altre vie. Non per niente molto spesso sono uomini che “nel mondo là fuori” hanno un grande successo. Un grande successo per il quale si sono impegnati (forse, in questo caso, con la stessa morbosa ossessione delle donne che si dedicano all’amore e a null’altro, ma con maggiore fortuna, per ovvie ragioni).
Cioè, le donne quando si rovinano per amore si rovinano. Punto. Un uomo “perverso” incanala la propria perversione nella distruzione dell’altra persona (o di altre persone) e nella costruzione del proprio successo mondano (che non è la felicità o l’equilibrio o il benessere, sia chiaro). Mica male come differenza, vero?
Amore, uomini, donne e cultura
Da che cosa viene questa grande differenza tra uomini e donne nel considerare l’amore? Di certo dalla “cultura”, dall’educazione ricevuta. Dal “pensiero dominante” che è ancora focalizzato sulla concezione della donna come “angelo del focolare”, contenitore e dispensatore “a costo zero” di emozioni e sulla concezione dell’uomo come “impegnato a costruire nel mondo”. Le donne dunque cercano la propria “ricompensa” e “gratificazione” nella realizzazione sentimentale e gli uomini in quella del successo “esteriore”. E’ così, sempre la solita vecchia e brutta storia.
E questo schema si ripete anche in situazioni morbose.
Eppure non c’è persona al mondo che non sia consciamente o incosciamente consapevole del fatto che se compie e determina la propria autonomia e la propria indipendenza attraverso il raggiungimento di un risultato significativo per sé, tutto il resto della sua vita diventa più facile, la serenità è più facilmente raggiungibile.
Il ragazzino che a scuola ottiene un buon vuoto si sentirà più sicuro di sé, tanto da avere migliori relazioni con in compagni o in famiglia. E’ un’esperienza piuttosto semplice da comprendere. Certo, non si riduce tutto a quello e “solo quello” non basta, non è sufficiente. Ma senza di quello un vero equilibrio interiore e un’autentica autostima sono obiettivi irraggiungibili.
Dove voglio arrivare con tutto questo ragionamento, fin dall’inizio dell’articolo? Voglio offrirti delle riflessioni utili su questa fondamentale differenza tra uomini e donne. Gli uomini sono “orientati” a se stessi, al successo personale, al perseguimento e alla tutela del proprio interesse (nei mille modi in cui questo si possa definire, più o meno sani). Alla soddisfazione dei propri bisogni e delle proprie esigenze. Al proprio piacere. Le donne NON sono orientate a se stesse e al proprio interesse e accade a molte di loro (anche, pensa un po’, a molte di quelle che ottengono un vero e concreto successo professionale e materiale) di perdersi per amore.
"Là dove ci si ama non scende mai la notte. Proverbio del Burundi"
Certo non mancano esempi di donne che tutelano se stesse e il proprio interesse come non mancano casi di uomini che si perdono per amore. Ma si tratta di esempi e casi davvero rari.
Ecco perché io esorto le donne a usare il cinismo e a comportarsi da stronze.
Ecco perché nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione, dedicato alle donne (ma anche agli uomini) che vogliono essere felici in amore io insisto sull’importanza di comprendere e soddisfare i propri bisogni, anche quelli non apparentemente legati all’ambito sentimentale ed ecco perché nel mio altro percorso Come sedurre un uomo senza stress né per te né per lui io spiego bene come sedurre un uomo e instaurare con lui una relazione vera e profonda dipenda da quanto si è capaci a perseguire i propri interessi.
Occupati di te. Occupati di te. Occupati di te. Questo è il ritornello.
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giusi 9 anni fa (20 Settembre 2015 9:54)
Molto interessante l'analisi psicologica è quello che cerco per capire cosa mi succede quando soffro in una relazioneBarbara 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:04)
Grande articolo quello di oggi! Ilaria numero uno!Monia 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:12)
patrizia 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:20)
patrizia 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:30)
Jade 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:54)
Ilaria io ti adoro soprattutto quando ci vai giù pesante!! Continua così perché grazie ai tuoi "schiaffi" sto capendo e mi fai scoprire realtà nuove!!Grazie, grazie, grazie!Rosa umano 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:57)
Cristiana 9 anni fa (20 Settembre 2015 10:58)
Tina 9 anni fa (20 Settembre 2015 11:03)
Se la mia vita fosse incentrata sull'amore e sulla realizzazione sentimentale dovrei considerarla un totale disastro... uno zero spaccato...Licia 9 anni fa (20 Settembre 2015 13:08)
josephine 9 anni fa (20 Settembre 2015 13:28)
"......gli uomini realmente sani e forti dal punto di vista emotivo...."??????!!!!!Silvia 9 anni fa (20 Settembre 2015 13:35)
Marina 9 anni fa (20 Settembre 2015 14:13)
Adri 9 anni fa (20 Settembre 2015 14:18)
Vesper 9 anni fa (20 Settembre 2015 15:29)
Grazie infinite Ilaria come sempre! Il tuo articolo arriva proprio a pennello in questo particolare periodo della mia vita dove finalmente ricomincio a vivere! Grazie,grazie e ancora grazie!!Ailuig 9 anni fa (20 Settembre 2015 15:58)
Fabio 9 anni fa (20 Settembre 2015 9:56)
Gnuni 9 anni fa (20 Settembre 2015 14:43)
helen 9 anni fa (20 Settembre 2015 16:53)
Kinsky 9 anni fa (20 Settembre 2015 17:15)
bianca 9 anni fa (20 Settembre 2015 17:48)
forse sono sulla buona strada..Gnuni 9 anni fa (20 Settembre 2015 19:53)