A chi piace una strega? La risposta è facile: una strega non piace a nessuno. Una strega come si deve, davvero cattiva, piace a solo a chi ha bisogno di raccontare una storia efficace (una fiaba per bambini, un film, un cartone animato), che abbia successo grazie a un personaggio negativo e respingente. Per il resto la strega e le streghe, proprio perché personaggi negativi e respingenti, non piacciono a nessuno, né a uomini né a donne. Se a un uomo piace una strega è perché ha dei problemi: cioè lui ha dei problemi e la strega di sicuro ha dei problemi e allora magari un uomo con molti problemi può sentirsi attratto da un strega, ma non per amore, per orrore. Non per una storia d’amore, ma per una storia d’orrore.
"Vivi e lascia vivere. Arthur Schopenauer"
Credo che nessuna donna al mondo si riconosca o abbia voglia di riconoscersi in una strega. Nessuna donna al mondo sospetta di comportarsi da strega. E invece, ahimé, molte sono le donne che si comportano da streghe, spesso senza accorgersene, senza rendersene conto. E questo non è bello: non è bello comportarsi da streghe e non è bello non rendersene conto. Perché per essere felici è bene essere in controllo della propria vita e per essere in controllo della propria vita è bene avere piena consapevolezza dei propri comportamenti e dell’impressione che si fa sugli altri.
Strega: essere e apparire
Uno dei principali problemi nelle relazioni umane è proprio questo: molte persone credono di essere in un certo modo e in realtà hanno una percezione sbagliata di quella che è l’impressione che fanno sugli altri. Molte donne per esempio credono di essere delle fate, ma l’immagine che danno di se stesse all’esterno è quello di streghe. E pensare di essere una fata, ma essere percepita come una strega, non può che creare enormi pasticci nelle relazioni, che si tratti di relazioni personali, di lavoro, di rapporti di coppia o che si tratti di seduzione e di sedurre un uomo. Eppure molte persone – non solo le donne – vivono un enorme divario tra quello che credono di essere e di mostrare e quello che di fatto mostrano agli altri.
"Quando una donna tace, per l’amor del cielo, non interrompetela! Enrique Castaldo"
Facciamo un passo indietro, intanto, un passo importante: sarà pur vero che non dobbiamo compiacere gli altri per essere amate e accettate, ma è altrettanto vero che non possiamo pretendere che gli altri accettino tutto e apprezzino tutto di noi, in modo incondizionato. E chi glielo fa fare? Sappiamo bene che selezionare è fondamentale. Non è il caso di accettare chiunque nel nostro gruppo di pari o addirittura nei nostri rapporti di coppia ed è essenziale evitare gli uomini sbagliati. Dunque dobbiamo aspettarci che le persone di valore e gli uomini di valore facciano anch’essi selezione (che bella cosa!) e non accettino chiunque nel loro gruppo di pari. Ed è ovvio che chi si comporta da strega o da frignona non ha propriamente le caratteristcihe giuste per entrare nel gruppo di pari di persone di valore. Perché una donna che fa la strega e la frignona molto semplicemente è insopportabile. Non si comporta da donna di valore.
Strega e frignona: quali sono le differenze?
E come mai ho messo insieme questi due tipi di donna, la strega e la frignona, per portare l’esempio di chi si rende insopportabile agli altri e agli uomini in particolare? Perché la strega e la frignona sono un po’ le due facce della stessa medaglia. Strega e frignona sono donne che assumono comportamenti costantemente e irrimediabilmente negativi, con la sola differenza che la strega ci mette anche dell’acido a condimento. Il confine tra frignona e strega è molto sottile e bisogna stare attente. Bisogna stare attente in ogni caso, perché non paga né essere strega né essere frignona.
"La donna innamorata dice sempre di sì; la capricciosa di sì e no. La civetta né sì né no. Valéry Bernard"
E sono proprio i comportamenti costantemente e irrimediabilmente negativi quelli che respingono le persone e in particolare respingono gli uomini. E questi comportamenti – tipici della strega e della frignona – respingono perché sono distruttivi, avvelenano, deprimono. Sono senza speranza, esattamente come le persone che li assumono.
La strega e la frignona, a diversi livelli di acidità, raccolgono in sé tutto il negativo del mondo – che è tanto, visti i tempi difficili – lo caricano della propria negatività interiore e della propria acidità e di nuovo lo mettono in circolo, senza esistazione, senza pace, con una insistenza e una costanza che se mettessero nel positivo, forse ogni nuvola scomparirebbe dal cielo per sempre.
Strega e frignona: il circolo vizioso
E sottolineo un punto importante: i comportamenti da strega e da frignona sono comportamenti tipicamente femminili e sono quel genere di comportamenti – probabilmente e putroppo appresi molto spesso anche attraverso l’educazione e l’imitazione – che fanno sì che la massa di uomini “medi” che girano per il mondo abbiano un’idea negativa delle donne in generale e tendano a pensare che in ogni donna si nasconda una strega e una frignona dalle quali è meglio tenersi alla larga. Detto in altre parole: esiste e sopravvive un pregiudizio maschile per cui le donne hanno un lato di “insopportabilità” insopprimibile e che la strega e la frignona siano il tipo femminile più comune e più diffuso. Ma è davvero un pregiudizio? Ora vediamo.
"La psicologia è riuscita a studiare la mente dell’uomo, ma non quella della donna. Albert Einstein"
Ripetiamolo: non vi è nulla di peggio che stare con una strega e una frignona. E, ahimé, sono proprio le donne che si comportano da streghe e da frignone quelle che faticano di più a essere consapevoli di questo concetto e si irritano per come il mondo reagisce al loro comportamento diventando – udite udite – ancora più streghe e ancora più frignone in un circolo vizioso terrificante dove la strega e la frignona, inconsapevoli del perché il mondo non le accetta incondizionatamente, diventano ancora più streghe e più frignone. Alimentando peraltro le dicerie e le ragioni per le quali gli stereotipi resistono.
Una donna che si comporta da strega e da frignona e per giunta senza saperlo fa prima di tutto un dispetto a se stessa (dato che, detto semplicemente, si crea terra bruciata intorno) e poi fa un dispetto a tutto il genere femminile, perché alimenta i miti negativi sulle donne, sulle donne isteriche, acide, scontente, insoddisfatte, rompiscatole, lamentose etc etc. Capito il concetto?
Strega e frignona: che cosa significa?
Ma quand’è che una si comporta da strega e da frignona? Ti porto 10 atteggiamenti tra i più comuni. Si tratta di atteggiamenti che contengono in sé la radice di molti altri atteggiamenti distruttivi, che non solo respingono gli altri, ma impoveriscono la vita e la personalità di chi li mette in atto.
Una si comporta da strega e da frignona quando:
1) Gira qualsiasi concetto, pensiero e idea in negativo: “Va bene è estate, c’è il sole, il mare è calmo e pulito e non c’è nemmeno troppa gente, però (il “ma” e il “però” sono le parole magiche di una strega doc), lo smalto nell’angolo del mio mignolo sinistro è sbeccato”.
2) Si ritiene sfortunata, infelice e disgraziata in maniera unica e speciale, come nessun’altra mai più, né prima, né poi.
3) Le sue sfortune, disgrazie e infelicità oltre a essere uniche e speciali superano sempre per qualche ragione quelle altrui. Fosse anche per il tono di colore.
4) E’ convinta sì di essere sfortunata, infelice e disgraziata, ma sempre e solo per cause esterne o per responsabilità degli altri. Non si mette mai in discussione, se non con il lamento aggiuntivo da “metto le mani avanti così non puoi dire che non mi metto in discussione: so che sono io che sbaglio sempre, ma non ce la faccio a correggermi, povera me”. Questo non è essere consapevole, è essere una strega-frignona che non ha voglia di cambiare.
5) Fa la vittima. E anche in questo caso si considera una vittima unica e speciale.
6) Assume nei confronti degli altri un tono da giudice, preside, caporalmaggiore. La comprensione, il garbo e la delicatezza, se ce ne sono al mondo, sono dovute solo e soltanto a lei. Gli altri non ne meritano di nessun genere, dato che per un motivo o per l’altro sono sempre in difetto.
7) Prende e non dà. Chiede e non concede. E si lamenta dell’egoismo degli altri.
8) Non si fa sentire e non dà mai il suo contributo positivo alla comunità in nessuna occasione e in termini di pura generosità, di complimento spontaneo e disinteressato o di manifestazione di affetto gratuita. Si esprime solo e soltanto quando le si presenta l’occasione di criticare (nascondendosi dietro la convinzione che quella critica sia “costruttiva”).
9) Pretende dagli altri e dagli uomini in particolare quello che lei non dà a se stessa, non dà al proprio partner e non dà alla comunità.
10) Dichiara a parole di essere aperta, flessibile e obiettiva, ma nei fatti non si muove di un passo. E si lamenta che i suoi “sforzi” non portano a nulla.
E poi vi sono tante altre varianti. Ecco, questo genere di atteggiamenti appartengono a tutte le donne: la differenza è che le streghe doc difficilmente sanno adottare comportamenti alternativi, le altre invece assumono questi atteggiamenti solo in modo sporadico e ne diventano immediatamente consapevoli, cambiandoli. Perché in realtà non vi è nessun atteggiamento che non si possa cambiare.
Il fatto è che questi atteggiamenti impediscono non solo di trovare l’uomo giusto e di realizzare una relazione appagante e duratura, ma sono sintomo di una profonda insoddisfazione interiore. Il che ci porta all’inizio del discorso: con un tale livello di insoddisfazione, non si possono che assumere atteggiamenti da strega.
Che fare, dunque?
Prendersi cura innanzittutto di se stesse e dei propri bisogni per alzare il proprio livello di soddisfazione (non a caso il mio percorso base I 7 Pilastri dell’Attrazione ha proprio questo obiettivo) e poi prendere atto e diventare consapevoli che ogni volta che ci si comporta da strega è utile cambiare e trovare delle varianti di comportamento fruttuose e costruttive. Per la propria felicità e la propria serenità interiore. Oltre che per trovare la persona giusta e un amore appagante.
Valentina 8 anni fa (17 Giugno 2016 13:10)
Cara Ilaria.... come definiresti il corrispettivo maschile? purtroppo sto incontrando uomini con queste caratteristiche.... pare pare... egocentrici, arroganti, narcisi fastidiosi come zanzare.... vampiri affettivi e non solo.... :)Ilaria Cardani 8 anni fa (17 Giugno 2016 13:12)
Valentina 8 anni fa (17 Giugno 2016 13:52)
Grazie Ilaria, sto curiosando da poco e ancora non ho letto tutti i tuoi preziosissimi suggerimenti... :DLorenzo 8 anni fa (23 Marzo 2017 17:18)
Ilaria Cardani 8 anni fa (23 Marzo 2017 17:42)
Gea 8 anni fa (23 Marzo 2017 18:16)
Lorenzo 8 anni fa (23 Marzo 2017 18:21)
Ilaria Cardani 8 anni fa (23 Marzo 2017 22:18)
Lorenzo 8 anni fa (14 Aprile 2017 18:53)
Ilaria Cardani 8 anni fa (14 Aprile 2017 20:55)
Penso che debba bloccarla e dimenticarla.max 8 anni fa (14 Aprile 2017 22:28)
Vittoria 5 anni fa (14 Giugno 2019 18:37)