Sicurezza in te stessa: il decalogo per stare bene “dentro” e ottenere quello che vuoi dalla vita

sicurezza in te stessaQualcosa mi dice che avere sicurezza in se stesse per molte persone, (uomini e donne senza distinzione) è un grande obiettivo da raggiungere, quasi un sogno, di sicuro un desiderio potente. L’insicurezza molto spesso è un “peso” davvero grande da sopportare, una condizione emotiva che pone dei grossi limiti totalmente “non necessari”. Che cosa intendo per “totalmente non necessari”? Intendo che l’insicurezza, la timidezza o la poca fiducia in se stessi fanno venire “scrupoli” totalmente inutili, anzi dannosi, perché, appunto, costringono le persone dentro limiti che le “forzano” ad avere e a ottenere meno di quanto meritano e che, alla fin fine, tolgono risorse alla comunità tutta.

Cioè se tu, per “colpa” della tua insicurezza, vivi al di sotto delle tue possibilità togli non solo a te stessa, ma anche a chi ti sta intorno. A tutti noi, insomma, dato che viviamo tutti in comunità, la stessa comunità.

"La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri. Oscar Wilde"

Quindi l’insicurezza è molto spesso un grande peso da sopportare in tutti le aree che compongono la nostra vita: lo studio e il lavoro, lo sport e anche gli hobby, le scelte esistenziali “importanti” e ovviamente le relazione con gli altri, a incominciare dalle relazioni sentimentali, in particolare quando si tratta di seduzione, di attrazione e di corteggiamento.

La sicurezza in te stessa e la seduzione

Di certo quando si tratta di seduzione, attrazione e corteggiamento tutto si fa più complicato perchè la paura del giudizio, il timore di non sentirsi all’altezza, il terrore del rifiuto si alzano a livelli stellari. E sai perché? Perché il più grande desiderio degli esseri umani è quello di essere accettati e di essere amati. E ogni volta che ci si trova di fronte a un rifiuto si materializza la paura più grande dell’essere umano. Per non correre questo rischio, ci si blocca. Si rinuncia.

E quando si sperimenta un insuccesso nello studio o nel lavoro, anche in questo caso si prova la sensazione di essere rifiutati e di non essere amati e per questo brucia.. E ovviamente brucia ancora di più quando si tratta di relazioni, dato che il collegamento con il desiderio di dare e ricevere amore è più immediato.

"La vita è l’infanzia della nostra immortalità. Goethe"

Acquisire un alto livello di sicurezza in te stessa in “generale” ti permette di essere più sicura nelle relazioni e l’essere più sicura nelle relazioni ti permette di stare meglio in tutte le altre aree della vita.

Se sai ottenere risultati in ambiti importanti come il tuo lavoro, le tue passioni, la tua formazione personale, la tua autostima e la tua sicurezza in te stessa si alzano. La somma di questi fattori – capacità di perseguire i tuoi obiettivi personali e di realizzarti in quel che ti piace fare – ti rende anche più esigente e sicura in amore e ti permette di evitare le storie sbagliate con gli uomini sbagliati.

Nello stesso tempo, quando sei realizzata nelle relazioni, ti viene più facile anche ottenere risultati positivi in ambiti completamente diversi della tua esistenza, come quello professionale, sportivo, etc.

Quindi da qualche parte bisogna pure cominciare a costruirla questa sicurezza in te stessa dato che sì, la sicurezza in te stessa, come l’autostima, la costruisci e la mantieni giorno per giorno con un atteggiamento mentale e una serie di comportamenti che ti permettono di metterti al centro della tua vita e di prenderti cura di te, come se tu fossi il riferimento e la maestra di te stessa. Interessante vero?

"La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo. Jim Morrison"

Questa potrebbe essere una bella sfida, indubbiamente. Una sfida grazie alla quale tu potresti benissimo spegnere quel terribile rumore di fondo che si chiama autocritica e annullare la paura del giudizio degli altri.

Sicurezza in te stessa: 10 passi da compiere

E come fai a fare tutto questo? Ecco 10 passi da fare.

1)      Accetta te stessa per come sei e per i riultati che hai ottenuto finora – qualsiasi essi siano -, per le sconfitte che hai sperimentato. Anche per il tuo passato e per quello che nel tuo passato ti è successo e gli errori che pensi di aver commesso. Tu dirai: “Facile a dirsi, ma non facile a farsi.” E’ un percorso graduale, che puoi iniziare in modo graduale, intanto agendo razionalmente, cioè diventando consapevole che accettare te stessa “tutto incluso” è fondamentale.

2)      Accetta la vita per come essa è: ci sono nel mondo e nell’esistenza di ciascuno di noi aspetti che proprio non ci piacciono e che vorremmo fossero diversi. Il fatto è che molte cose nel mondo non possiamo proprio cambiarle. O, meglio, essere persone adulte e mature significa comprendere e saper distinguere quello che è giusto e possibile cambiare e quello che non è possibile cambiare ed è bene – per la nostra serenità e la nostra felicità – accettare.

3)      Datti da fare per influenzare gli aspetti del mondo esterno sui quali hai un reale potere di influenza, cioè quelli che rispetto a una tua azione precisa e definita hanno una reazione positiva, in equilibrio rispetto allo sforzo che ti è stato richiesto.

4)      Per quel che riguarda ciò che non riesci a cambiare, usa il sano principio naturale dell’adattamento: adatta i tuoi comportamenti all’ambiente circostante e fallo solo se questo adattamento ti porta vantaggi concreti, tangibili e indubbi.

5)      Per quanto riguarda le tue caratteristiche personali, di sicuro ci sono degi aspetti che puoi migliorare, come accade a tutti, nessuno escluso. Considerato che gli aspetti da migliorare innanzittutto vanno accettati (vedi passo 1), tieni presente che il fatto di crescere e di trasformarsi in meglio rende la vita degna di essere vissuta. Per cui: coltiva il tuo giardino interiore, potenziando il tuoi punti forti e avendo grande cura dei tuoi punti di miglioramento, dando benzina sia alle tu caratteristiche vincenti, sia a quelle che possono diventare tali. Il tuo modo di muoverti per esempio, di parlare, di usare la voce, il tuo modo di ragionare e di stendere una relazione di lavoro. Un tuo talento nello sport, nella cucina, nelle attività manuali. E anche la tua capacità di entrare in empatia con gli altri, di incoraggiarli, di valutare le situazioni o le opportunità.

"La vita è troppo breve per prendersela per uno stupido errore. Andy Warhol"

6)      Accetta i momenti “bassi” della vita, concedendoti il tempo giusto per “elaborare” i lutti, le delusioni e le sconfitte.

7)      Celebra e dài risalto ai momenti “alti” della vita, concedendoti il tempo e il modo di festeggiare vittorie, obiettivi raggiunti, momenti di crescita e traguardi di consapevolezza.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.

8)      Accetta gli altri per come sono. Tu non puoi cambiare gli altri (ci mancherebbe altro!) gli altri non cambiano per te (ci mancherebbe altro 2!). Gli altri, poi, non sono qui per cambiare il mondo secondo le tue direttive, i tuoi desideri, le tue preferenze.

8bis) Non cambiare per gli altri. Non cambiare per gli altri. Non cambiare per gli altri.

9)      Coltiva il tuo spirito e la tua mente leggendo, informandoti, migliorando la tua cultura e la tua conoscenza del mondo: questo ti permette di essere più accorta, più furba, meno ingenua e anche di affrontare con più sagacia gli uomini e le relazioni. Altro che farti prendere in giro dal primo che capita.

10)   Abituati a pensare che le risorse personali che hai a disposizione sono più che sufficienti per permetterti di ottenere ciò che vuoi dalla vita. Semmai il passo in più che devi compiere è quello di diventare davvero abile a usarle come ti è più utile.

Che ne pensi? Quali sono altri passi che suggeriresti a un’amica che vuole aumentare la sicurezza in se stessa?

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99 Commenti

  1. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (23 Aprile 2014 18:34)

    Non so, ho l'impressione che non torna nessuno, tranne il cane...
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  2. Avatar di Vesper

    Vesper 11 anni fa (23 Aprile 2014 21:00)

    @Goldie,c'è un detto che dice:"Non temere se il tuo cavallo scappa.Se ti appartiene ritornerà.E se non tornerà è perchè non è mai stato tuo"! è dura da accettare ma purtroppo è così! @Rosita,ho vissuto una situazione quasi identica,solo che lui non è fidanzato e non ha intenzione di convivere con nessuna..anzi più solo sta e meglio è! Non stò qui a raccontare il tutto perchè non la finirei più,ti scrivo solo che tu e la sua fidanzata siete le uniche vittime di questo tizio senza spina dorsale perchè è troppo comodo dire "non siamo fidanzati" dopo aver fatto i propri comodi! Io fingevo che questa situazione mi andasse bene ma era solo perchè non volevo perderlo. Col senno di poi ho capito che non volevo perdere che cosa??Un idiota senza attributi che non ha avuto il coraggio di fare l'uomo??? So che fa male perchè vorremmo tutte uscire da queste situazioni comportandoci da "grandi donne" ,mentre invece essendo state deboli ed esserci fatte raggirare a loro piacimento non ci fa avere pace e ci fa dire:"ma perchè proprio io"!!! Ma alla fine penso che noi che abbiamo il coraggio di affrontare anche questo tipo di storie fino in fondo non dobbiamo rimproverarci di niente perchè i veri poveracci sono loro che non hanno coraggio in nulla!!! L'importante ovviamente è non perseverare e lasciare subito situazione del genere se dovessero ricapitare essendo oramai vaccinate dagli imbecilli!!!
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  3. Avatar di rosita

    rosita 11 anni fa (24 Aprile 2014 8:45)

    @Cara Vesper, io non mi sento la vittima in tutta questa faccenda. Perchè io per prima volevo vivere i momenti con lui, sapendo benissimo che lui non si sarebbe mai innamorato di me, me la persino detto in maniera brusca e diretta che di me non si sarebbe ami innamorato. Perchè nonostante tutto avessi deciso di vivere i momenti con lui?? é semplicemente perchè non mi voglio bene, non ho considerazione e rispetto di me, è da qui che devo cominciare. Mi piacerebbe sapere perchè se io e lui non avevamo una storia perchè raccontarmi lo stesso delle bugie, è la sua mancanza di sincerità, l'avermi trattato come un oggetto che mi ferisce e mi fa stare male....pensare a me stessa, prendermi cura di me è quello che voglio fare, sentenziare, condannare lui non è utile e non mi aiuta...non si smette di volergli bene dall'oggi al domani, non sono un telecomando che pigio un tasto e cambio canale....
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  4. Avatar di Valenoke

    Valenoke 11 anni fa (24 Aprile 2014 11:32)

    @rosita: ti capisco e ti sono vicina.. anche io ho accettato una situazione simile, credendo di saperla gestire, di saper dire basta, di non innamorarmi..convincendo me stessa che avrei saputo godermi ogni secondo senza chiedere nulla e poi con tranquillità mi sarei staccata. Ok. mi sono staccata, ma non è facile, si sta male e ci si sente anche un po' scemi.. pero' ti dico una cosa: il bene non è mai buttato via...e menomale che gli vuoi ancora bene, perchè vuol dire che non stai riempiendo un vuoto con la rabbia rischiando di buttarti nelle braccia di un altro come soluzione. Parlo per me: ho sbagliato, ho seminato amore, probabilmente al vento..ok.. lo riconosco, soffro e mi fermo. Senza crogiolarmi su come e perchè...ma analizzando la situazione per non caderci piu'. Senza rabbia...tanto ne andrebbe solo del mio stomaco.
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  5. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (24 Aprile 2014 11:44)

    Ciao a tutte! Io penso che c'è sempre tempo per cambiare rotta,che non è mai troppo tardi per smettere di farci prendere in giro da uomini senza attributi. Vogliamoci bene!!! Un bacio
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  6. Avatar di rosita

    rosita 11 anni fa (24 Aprile 2014 12:52)

    @Valenoke, la rabbia mi farebbe diventare brutta dentro, sono arrabbiata, delusa e ferita ma voglio ricordare solo i momenti belli che ho vissuto. A me interessa aver fatto tutto con il cuore e con sincerità, onestà, poi lui come si è comportato non è a me che deve dar conto ma alla sua coscienza...forse non aspettarsi nulla è il segreto per vivere meglio, dare quello che riteniamo giusto senza aspettarsi che gli altri facciano lo stesso. Non possiamo cambiare gli altri, ma non possiamo assolutamente cambiare per una batosta presa, indurirci, diventare severe con noi stesse, recitare i mia culpa per come ci siamo comportate....io nello scrivere in questo blog, cerco di aiutarmi ad uscire da questa situazione, per cui quello che scrivo deve servire prima a me. Ci sono delle volte che faccio finta di nulla, poi la sera mi addormento piangendo, mi sembra tutto un incubo, ma io non sono scappata all'inizio ho voluto percorrerla questa strada....
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  7. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (24 Aprile 2014 13:25)

    io voglio cambiare lavoro. sono sicura che se avessi altri compiti, attività, responsabilità e fossi piu' a contatto con la gente, starei meno a pensare, sarei piu' soddisfatta di me stessa e mi apprezzerei di piu'. ma non posso lasciare questo prima di trovarne un altro...
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  8. Avatar di Valenoke

    Valenoke 11 anni fa (24 Aprile 2014 13:32)

    La sera è anche per me il momento peggiore... credo che ci voglia tempo..io aspetto che passi , ma cerco di farlo passare in modo attivo, come dice Ilaria, curando i miei interessi, gli affetti importanti, cercando di farmi del bene...ci provo. La fiducia in qualcosa di bello che arriverà a volte vacilla..pero' è necessario un atteggiamento positivo per poter piano piano risalire.. E come dici tu la rabbia ci farebbe solo abbruttire. Bisogna ricordare le cose belle, ma anche il male ricevuto..perchè bisogna arrivare a guardare la situazione lucidamente..e oggettivamente..magari ora è troppo presto... Coraggio Rosita..non siamo sole. Le relazioni sono difficili, i tempi spesso confusi..ma troveremo il nostro senso in tutto questo caos..con calma e un po' di pazienza.
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  9. Avatar di (Sempre)Al

    (Sempre)Al 11 anni fa (24 Aprile 2014 14:11)

    il fatto è che il bello non è come il messia degli ebrei. il bello è contingente. ogni cosa è bella e anche brutta. c'è la forza perché c'è la debolezza. il si ha valore perché esiste anche il no. per esempio soffrire è brutto. ma per me allo stesso tempo è bello perché so che se riconosco i miei stati d'animo la felicità è più vicina. se ho qualche amica accanto quando soffro... da un lato soffro ma dall'altra provo tanta gratitudine. c'è il bianco ed il nero. ma c'è anche il grigio ed una scala infinita di sfumature di altri colori.
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  10. Avatar di Vesper

    Vesper 11 anni fa (24 Aprile 2014 18:17)

    @Rosita,a volte a me piacerebbe avere un telecomando e cambiare canale..staremmo meglio tutte;-) Io penso che però nel momento in cui incontriamo persone così e decidiamo di starci nonostante i loro modi bruschi (tu stessa hai scritto che bruscamente ti ha detto che non si sarebbe mai innamorato di te)non dobbiamo poi meravigliarci se scopriamo gli altarini e dannarci per cercare di capire il perchè e il percome! Tu hai scritto che vorresti non si facesse più sentire quindi suppongo che nonostante tutto lui continui a contattarti..ed è qui che scatta la cosa più difficile da fare e lo so per esperienza:"ignorarlo"! So che quando arriva un sms o una chiamata non riusciamo a non rispondere ma a questo punto credo che bisogna fare del sano training autogeno e non fargliela avere vinta! Perchè dirti bugie se non stavate insieme?Semplice,perchè tu a questo punto avresti mollato giustamente la situazione e lui avrebbe perso il suo passatempo!! Perdonami se scrivo così e mi prendo questa confidenza ma ci sono passata e ci stò passando tutt'ora e la rabbia di essere stata usata e gettata per l'ennesima volta anche se sapevo benissimo come la pensava non mi fa avere pace! Ma è giusto che noi ci riduciamo così?? Ma è giusto che continuiamo a volergli bene?ma soprattutto..perchè????
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  11. Avatar di Vesper

    Vesper 11 anni fa (24 Aprile 2014 18:27)

    @Rosita,siamo in due ad addormentarci piangendo! Hai fatto bene a scrivere di stare bene perchè si è vissuto fino in fondo ed è ciò che ti ho scritto precedentemente..noi abbiamo avuto il coraggio di affrontare queste situazioni fino all'ultimo ciò che non hanno avuto il coraggio di fare loro! Non possiamo stare male solo per aver voluto bene ad una persona e averglielo dimostrato! Sai io come mi sento? Mi sento come un cane preso a calci che appena si stava rialzando ha ricevuto l'ennesimo calcio..ecco io mi sento così..ma cosa devo fare?Cosa dobbiamo fare? Continuare a prenderci a calci da sole oppure reagire e sbattergli in faccia una volta per tutte il nostro riuscire a stare bene senza di loro?
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  12. Avatar di romi

    romi 11 anni fa (24 Aprile 2014 20:17)

    il rispetto dovrebbe essere la prima cosa che si impara.chi non rispetta ferisce ed umilia,quanta codardia che esiste.le persone che non rispettano se stesse non potranno farlo nemmeno con gli altri e celano una gran bassa stima di se,molluschi senza colonna vertebrale che poi fanni tanto i gallo cedroni e vivono ancora con la mamma che gli lava e gli stira,che tristezza.
    Rispondi a romi Commenta l’articolo

  13. Avatar di rosita

    rosita 11 anni fa (24 Aprile 2014 21:19)

    @Vesper, io mi sento come se fossi stata travolta da un tir....Lui non si sta facendo sentire, starà vivendo spensieratamente, senza nemmeno un senso di colpa, senza avere il minimo dubbio di aver fatto soffrire la scema di turno. La mia rabbia sta che io gli ho creduto, mi sono fidata ciecamente, non c'era motivo perchè non gli credessi e invece mi ha totalmente presa in giro...stiamo male ora, ma credimi passa e faremo tesoro di quest'esperienza... Proviamo a non piangere stasera prima di addormentarci e a pensare quante cose belle abbiamo il diritto di avere...ti auguro una dolce notte
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  14. Avatar di Vesper

    Vesper 11 anni fa (24 Aprile 2014 22:31)

    @Rosita,ti ringrazio tantissimo ed auguro una splendida notte anche a te e a tutte coloro che purtroppo stasera non riusciranno a non piangere! Dobbiamo per forza fare tesoro di queste esperienze perchè errare è umano..perseverare è diabolico! E come si suol dire verrà un giorno colui che ci vendicherà;-)
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  15. Avatar di stregatta

    stregatta 11 anni fa (25 Aprile 2014 20:11)

    Buongiorno a tutte... Non so se la mia domanda possa essere fuori tema io spero e credo di no ma poichè in questo momento della mia vita mi sta creando fonte d'insicurezza vorrei chiedere se per voi è la stessa cosa. Voi avete capito qual'è il confine tra quello che possiamo chiedere agli altri e quello che non possiamo chiedere? dobbiamo essere autosufficienti giusto ma quando ci relazioniamo agli altri come facciamo a capire se questi tengono a noi? cosa è giusto valutare? Quando stiamo male per la mancanza o il torto di qualcuno come riusciamo ad essere obiettivi e a vedere se è veramente colpa dell'altro o se siamo noi che stiamo male e percepiamo la realtà fuori come ostile? Purtroppo io sto avendo tutti questi dubbi perchè un giorno durante un discorso su cosa può risultare offensivo o no sulla sensibilità mi è stato risposto che sono io che percepisco l'insulto come un offesa perchè ho dentro di me delle parti non risolte e quindi divento "offendibile". A me questa sembra un'emerita stupidaggine usata per pararsi nel momento in cui si dice qualcosa di spiacevole a qualcuno e si vuole evitare la sia reazione. Vi che ne pensate????
    Rispondi a stregatta Commenta l’articolo

  16. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (26 Aprile 2014 0:55)

    Argomento complesso. È vero che siamo più o meno suscettibili a seconda delle esperienze vissute o non vissute. Dipende dal nostro grado di paranoia. Direi che se qualcosa ci urta nel nostro profondo è bene ascoltarsi. La gente ha il vizio di interpretare le nostre azioni-reazioni cercando di portare acqua al proprio mulino.
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  17. Avatar di rosita

    rosita 11 anni fa (26 Aprile 2014 9:47)

    @Stregatta, anche a me sembra una grandissima stupidaggine quella che ti è stata detta...ciascuno di noi è fatto in un modo, c'è la superficialità, la strafottenza, la sensibilità...Se tu ritiene che qualcosa ti offende, ferisce, sarà sicuramente così. Tu non sei stupida, per cui sei in grado di valutare quello che riesci a tollerare oppure no. E' vero anche, che quando si soffre non siamo obiettive, per cui solo il tempo e riflettendo su quello che ci ha feriti possiamo acquisire la giusta razionalità e obiettività....
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  18. Avatar di Vesper

    Vesper 11 anni fa (26 Aprile 2014 16:17)

    @Stregatta,guarda..proprio ieri a me è stato detto che non sono una persona di qualità solo perchè in un "giusto" momento di rabbia me la sono presa con la persona che poi mi ha detto questa frase! Insomma pretendeva che io rimanessi calma e composta dinanzi ai miei fallimenti invece di sbraitare e prendermela con gli altri! Questo è giusto per carità,perchè gli altri non devono essere i nostri capri espiatori però mi chiedo come mai io per un solo momento di rabbia sono stata "messa al rogo" mentre altre persone vengono capite e perdonate? Ed è qui che mi aggancio alla tua domanda..siamo davvero solo noi a percepire l'offesa come tale o lo è davvero? In quanto alla fine di tutto lui se ne è uscito vincitore..io la povera pazza con la vita a pezzi!!! E quindi come dici tu non essendo obiettive non riusciamo a fermare in tempo la manipolazione che qualcuno in quel momento più forte fa su di noi!
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  19. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (26 Aprile 2014 19:22)

    @ Stregatta. Avevo la tua stessa difficoltà a stabilire confini e capire dove stesse il giusto e lo sbagliato, dove fossi io troppo sensibile o davvero irrispettosi gli altri. Questo problema l'ho risolto ormai quasi del tutto con un percorso di psicoterapia. Ho imparato prima di tutto che faticavo a sentire il dolore delle offese che ricevevo, sopportando quindi cose inaudite (mi ero corazzata, a forza di essere maltrattata, fin da piccola)... Poi ho imparato che non esiste giusto o sbagliato in assoluto, ma esistono interpretazioni della realtà e sensibilità diverse. Ho quindi imparato ad ascoltarmi, a non dare per scontato che l'altro capisca e senta come me e a comunicare, esprimermi, in maniera pacata e utile. Per farlo serve consapevolezza di sé, abbastanza sicurezza da non sentirsi sempre minacciati, il darsi tempo per riflettere. Ho scoperto di essere molto sensibile a certi comportamenti altrui che mi richiamano offese avute in passato, che - per una bambina - erano terribili e inaffrontabili... ma che oggi posso gestire, facendomi rispettare (a volte andandomene, perché da adulta sono molto meno dipendente). Ho scoperto che a volte osservazioni e comportamenti altrui richiamano la paura di rivivere certi momenti e maltrattamenti, senza che poi questo si verifichi. Perciò ho imparato a darmi tempo e a restare nel presente e nel reale di quel che accade, senza voler interpretare intenzioni malevole dietro ogni cosa, senza sentirmi attaccata per ogni cosa. Ero forse molto permalosa, prima, a volte... ma ero stata molto offesa. Altre volte non sentivo come offese cose che qui facevano drizzare i capelli in testa a Ilaria :-). Perciò: ascolta te stessa, datti tempo, resta coi piedi per terra, cerca di capire... non dico che certe sensazioni tristi non torneranno, ma le saprai gestire meglio. Poi sicuramente riceverai anche vere offese (e forse è il caso che citi) e ci saranno persone che cercheranno di convincerti che sei troppo sensibile tu, per manipolarti e poter continuare ad offenderti. E' il loro modo di reagire alla loro insicurezza, schiacciando te, rendendoti debole, attaccandoti. Quando ti conosci bene, cominci a capire quando l'offesa è reale e il confine superato... e allora sai reagire nel modo migliore per farti rispettare. Mi sono dilungata molto, perché capisco bene quanto sia complesso vivere con il tuo dubbio, essendoci passata anche io. In realtà ciò che è stato scritto da Rosita e Goldie era già perfetto e chiaro, almeno in teoria. Nella pratica, per chi vive il problema, non è facile risolverlo senza qualche consiglio in più. O, almeno, per me è stato così... ci son dovuta entrare bene dentro per risolvermelo. E tuttora devo fare molta molta attenzione... Spero di averti aiutato!
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  20. Avatar di rosita

    rosita 11 anni fa (26 Aprile 2014 21:42)

    @Paolaquellanuova, leggendoti mi sono accorta che anch'io fatico a sentire il dolore delle offese che ricevo, sopportando cose inaudite, cose che farebbero drizzare i capelli non sono ad Ilaria. Quando si subisce determinate situazioni da bambina, si rimane segnati e si fa fatica ad uscirne...Hai ragione che in teoria è tutto più semplice, nella pratica è molto più complesso, penso che parlandone in maniera pacata e tranquilla senza che la rabbia, il rancore la facciano da padrone sia il miglior modo per affrontare qualsiasi cosa. Poi se qualcuno non capisce, è abituato a manipolare penso che benissimo possa stare fuori dalla nostra vita
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