Partiamo con una domanda: sei felice o stai soffrendo? O sei alla ricerca continua della felicità? E se stai soffrendo, stai soffrendo per amore? O forse credi di soffrire per amore e invece stai soffrendo perché in qualche modo – indipendentemente dalla vita sentimentale che hai – non riesci a essere felice? Hai mai sentito dire che la felicità è un obiettivo che si realizza attraverso una cura e un’attenzione costante giorno per giorno? Che la felicità si costruisce in un continuo e inarrestabile procedere che richiede tutta la vita?
"La felicità non è altro che il profumo del nostro animo. Coco Chanel"
Perché ti parlo di felicità? (Oh, ma quante accipicchia di domande mi stanno venendo oggi, non è che forse sono in una fase interlocutoria della mia vita? :)) Perché la felicità rende estremamente attraenti e la felicità personale è una sorta di “prerequisito”, di “conditio sine qua non” per avere una relazione sentimentale sana, costruttiva e duratura.
Cioè non è l’amore che ti porta la felicità, ma è la felicità che ti porta l’amore.
La felicità e l’amore
Ora, se hai resistito fin qui e non hai chiuso sdegnata la pagina del blog pensando: “Aaaargh, ma che strombate sta dicendo questa qui, che cosa vuol farmi credere? Mi sta prendendo in giro, forse?! Adesso viene a parlarmi di felicità?! Si sa che la felicità non esiste! O si prende gioco di me o ha toccato il fondo del barile, non sa più che cosa scrivere. Se solo sapesse e immaginasse che cosa sto passando io. No, questo è troppo, davvero!!!” Appunto, dicevo, se sei arrivata fin qui senza fare una piega o quasi, ti spiego perché è ora che tu – se ancora non l’hai fatto – metta come priorità della tua vita la ricerca e la realizzazione della tua felicità. E non ti aspetti che ti arrivi dall’amore.
"La felicità è amore, nient’altro. Hermann Hesse"
C’è un grosso malinteso che riguarda l’amore e la vita di coppia: la maggioranza delle persone è convinta che il fatto di avere un compagno o una compagna sia necessario per essere felici e il fatto di non avere un compagno o una compagna è una motivazione sufficiente per non essere felici e per non ricercare la felicità fine a se stessa e per se stessa e non come un “sottoprodotto” della vita di coppia.
Questo porta a fare due equazioni piuttosto semplici:
sono accoppiata/o = possiedo un requisito necessario alla felicità
non sono accoppiata/o = non posso essere pienamente felice.
E queste equazioni che molti fanno in automatico – cioè in modo quasi inconsapevole – portano una serie di conseguenze, soprattutto negative. Sono fonte di guai inenarrabili. Soprattutto determinano alcuni comportamenti che allontanano dalla felicità:
a) essere concentrati sulla ricerca spasmodica e “bisognosa” di un partner
b) restare in relazioni totalmente insoddisfacenti o addirittura tristi e deprimenti per non dire pericolose
c) cadere in un precipizio di dolore e di disperazione dopo una separazione o anche solo dopo un rifiuto.
Soffrire per amore e la felicità a prescindere
"La suprema felicità della vita è essere amati a dispetto di quello che si è.Victor Hugo"
E dunque, dove voglio arrivare? Voglio arrivare a un concetto importante: soffrire per amore non va bene. Ha senso soffrire per una separazione e per una perdita, ma ha senso soffrire entro certi limiti. Un eccessivo livello di sofferenza e per un tempo troppo lungo, è il segnale che c’è qualcosa che non va nell’equilibrio di una persona. E non va nemmeno bene soffrire perché non si ha un compagno.
In particolar modo non va bene soffrire quando si è dentro una relazione che non funziona.
Quindi, di solito, ci sono tre macro-motivazioni per cui si soffre per amore e si scarta l’opzione della felicità:
1) una separazione (chiamala anche “la fine di una storia”)
2) la mancanza di un partner
3) una brutta relazione.
Il rifiuto mettilo nella categoria che preferisci: può entrare in qualsiasi delle tre citate.
Che cosa vuol dire soffrire troppo per una separazione? Significa che la tua vita si blocca e si ferma e che tu sei impantanata nelle sabbie mobili della tua sofferenza: invece di proseguire sulla strada della tua felicità o di iniziare il tuo personale cammino per la felicità, affondi sempre più nel dolore (magari continuando a conoscere e frequentare uomini sbagliati che ti fanno stare male). Vai indietro invece di andare avanti.
Che cosa significa soffrire per il fatto di essere sola? Significa vivere in uno stato di bisogno permanente, significa non essere in grado di goderti la vita, significa evitare di vivere alcune esperienze importanti e gratificanti (un viaggio, una vacanza, un periodo di relax) perché pensi che da sola non valga la pena viverle, o perché pensi che valga la pena viverle solo se si è in coppia o anche perché ti impunti con te stessa e contro te stessa sul fatto che quelle esperienze possano essere apprezzate solo in compagnia di un partner. Sono tutte balle. Un’esperienza vale per come la vivi tu, non con chi la vivi. Dipende forse la tua felicità dagli altri?
Che cosa significa, invece, soffrire per amore? Significa vivere delle storie sentimentali che ti fanno sentire male e non bene, significa stare con un uomo che non ti apprezza e non ti stima ma che ti disprezza, ti sminuisce e riduce ai minimi termini il livello della tua autostima.
"Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. Pablo Neruda"
La casa della felicità
Forse, se non sei felice e stai soffrendo (troppo, tanto da non goderti quello che hai) per una delle tre ragioni che ho elencato sopra è perché non sei abituata a occuparti della tua felicità, a occuparti di te stessa e a rivendicare il tuo diritto e soprattutto la tua possibilità di essere felice a prescindere.
Non sei abituata a pensare di essere autonoma e indipendente per quanto riguarda il rifornimento e il fabbisogno di felicità che hai.
Invece, tu hai la possibilità di essere felice indipendentemente da ciò che accade nella tua vita sentimentale. Solo che forse non ci hai mai pensato, a questa cosa. Se ti fermi a riflettere, è una piccola rivoluzione. Non solo: è una rivoluzione che ha come conseguenza quella di permetterti di realizzare una vita sentimentale felice e appagante.
Hai mai pensato alla felicità come a una casa da costruire mattone dopo mattone, giorno per giorno, per te innanzittutto? E non a una qualcosa che si realizza solo per la presenza nella tua vita di un’altra persona?
Il discorso non finisce qui. Lasciami i tuoi commenti che lo continuiamo meglio.
Giovanni 10 anni fa (17 Gennaio 2015 17:33)
mmm 10 anni fa (23 Gennaio 2015 19:22)
grazieLina 10 anni fa (1 Marzo 2015 19:48)
ilariacardani 10 anni fa (1 Marzo 2015 22:28)
Lei 10 anni fa (18 Aprile 2015 18:32)
Andrea 9 anni fa (9 Giugno 2015 18:15)
francesco 9 anni fa (1 Luglio 2015 14:55)
Maura 9 anni fa (27 Luglio 2015 10:54)
Betty 9 anni fa (12 Ottobre 2015 23:05)
Katia 9 anni fa (3 Maggio 2016 10:36)
Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Maggio 2016 12:20)
Shy 8 anni fa (18 Giugno 2016 17:50)
Paola 8 anni fa (18 Giugno 2016 12:51)
max 8 anni fa (19 Giugno 2016 0:30)
Ti conviene accettarlo prima possibile, così volti pagina e ti prepari ad una nuova storia, possibilmente piena d' amoregiulia 8 anni fa (8 Settembre 2016 12:43)
Credo veramente che la felicità stia nelle piccole cose che ci capitano nel quotidiano. Dall'abbracciare i propri cari a trascorrere del tempo con gli amici!francesca di bari 8 anni fa (17 Novembre 2016 21:55)
Ilaria Cardani 8 anni fa (17 Novembre 2016 22:30)
Ciao Francesca, mi spiace dirtelo ma questo signore è il tipo di uomo sbagliato per eccellenza. Per il tuo benessere devi lasciarlo quanto prima. Un saluto cordiale.Gea 8 anni fa (17 Novembre 2016 23:56)
anna39 11 anni fa (8 Agosto 2013 8:09)
Anna cara 8 anni fa (17 Dicembre 2016 18:43)
B.S. 8 anni fa (14 Aprile 2017 15:18)
Giacomo 8 anni fa (28 Aprile 2017 1:49)
Emanuela 8 anni fa (29 Aprile 2017 11:30)
Ciao Maurizio, hai mai sentito parlare di alessitimia?Emanuela 8 anni fa (29 Aprile 2017 11:32)
penso di aver sbagliato nome, ma mi rivolgevo a te, Giacomo.Aurelia 8 anni fa (29 Aprile 2017 10:32)
Gea 8 anni fa (29 Aprile 2017 13:29)
Alida 8 anni fa (21 Maggio 2017 10:06)
Mi sento non realizzatA perché sono single, e anche un idiota per come mi sento.Ilaria Cardani 8 anni fa (21 Maggio 2017 14:24)
Eh, succede. E sentirsi un'idiota, per quanto faccia male e sia un po' impietoso e colpevolizzante verso se stessa, non è poi un segnale negativo :) .Gisselle 7 anni fa (7 Agosto 2017 4:00)
Ciao Ilaria propio de aiuto grazie ?erika 7 anni fa (23 Agosto 2017 11:56)
voglio approfondire come stare bene da sola!!!!!!!!!!!