Tu non puoi fare felice nessuno

feliceE’ proprio così: tu non puoi fare felice proprio nessuno. Te lo dico chiaro e tondo, anche se questa affermazione ti fa soffrire, ti innervosisce e ti fa sentire un po’ inadeguato/a.

Cioè: tu non puoi fare felice proprio nessuno, tranne te, ovviamente. Ma questo già lo sai vero? Cioè lo sai che tu puoi fare felice te stesso/a?

Sai anche che nessuno può farti felice, vero?

Nessuno può darti una risorsa personale e interiore che tu non hai.

Ma quella stessa risorsa, tu puoi trovarla da te, custodirla e mantenerla

E poi di sicuro puoi star bene con molte persone, contribuire a creare emozioni positive con e per gli altri, dare amore autentico e genuino.

Tutte queste cose le fai al meglio nel momento in cui sai fare davvero felice te stesso o te stessa.

Se non sai fare felice te stesso o te stessa, invece, è davvero dura che tu riesca ad ottenere risultati pieni e appaganti con gli altri.

Credo che tutto questo tu lo sappia già molto bene.

Nei miei percorsi per trovare la persona giusta, nel mio lavoro individuale con coloro che vogliono essere felici e conquistare la persona che amano, insisto molto su questo tema e lo faccio anche  qui sul blog, molto spesso e con molta convinzione.

Ok, va bene, tutto chiaro.

E infatti oggi non voglio parlare del fatto che solo tu puoi darti la felicità e nemmeno del fatto che la tua felicità è totalmente in tuo potere.

Oggi voglio parlarti del fatto che tu non puoi fare felice nessuno: non puoi fare felici i tuoi genitori – se loro non sono felici autonomamente – nemmeno se prendi dodici lauree con il massimo dei voti, uno stipendio mensile con due cifre prima del punto e nemmeno se fai dodici nipotini tutti belli, bravi e intelligenti. Non puoi rendere felice la tua amica musona anche se ti rendi disponibile per il té alle due di notte e per il suo sfogo di pianto la domenica mattina alle 7. Non puoi fare felici nemmeno i tuoi figli… (è proprio così, sai?).

E non puoi rendere felice il tuo partner nemmeno se cucini il suo piatto preferito tutti i giorni, lo porti nei ristoranti migliori e gli fai fare tre volte il giro del mondo con un jet privato.

Lo sai questo? Ne sei consapevole?

Fare felice un altro ed essere felici per se stessi

Sai cosa? Io credo che ci siano due miti legati all’amore, ai sentimenti e alla vita di coppia, due miti che sono tra le peggiori invenzioni degli essere umani.

Il primo mito è che si abbia un diritto totale e assoluto che il partner ci faccia felici. Di questo parliamo spesso, anche qui, come dicevo sopra, e, oggi, questo mito, lo nomino sola mente per “dovere di cronaca”. Il secondo mito – che è il fratello gemello del primo, il suo specchio – è che si abbia il dovere di fare felice il proprio partner.

Aggiungo una mia considerazione, basata sulla mia esperienza con i miei clienti di coaching e sugli incontri che faccio nella mia vita quotidiana: il secondo mito (“devo fare felice il mio partner”) appartiene soprattutto (anche se non esclusivamente) agli uomini.

Sono gli uomini in particolare che sono convinti che il loro amore si debba esprimere facendosi in quattro per fare felice la donna che è al loro fianco.

E il mondo è pieno di uomini che sono arrivati molto vicino a rovinarsi la vita perché ci tenevano (o ci tengono) a far felice la loro compagna sopra ogni cosa.

E anche di donne che hanno avuto o hanno la pretesa di rendere felice l’uomo che hanno accanto, magari subendo da lui ogni sorta di umiliazioni o volendo a tutti i costi che lui cambi (per il suo bene, ovvio).

Comunque, che tu sia uomo o donna, fermati un attimo a pensare bene: tu non devi far felice nessuno. Tu non puoi far felice nessuno.

So che queste sono affermazioni forti. Potrebbero essere provocatorie, ma non è mia intenzione provocarti solo per il gusto di farlo.

Semmai quello che mi interessa è farti vedere la realtà, quella sui sentimenti, le relazioni e la relazione di coppia da un’angolatura diversa, più utile per te, di modo che tu viva l’amore in modo più vero, più sereno e metta al bando la sofferenza.

Sì, perché dietro a questi “terribili miti” legati alla propria felicità e a quella dell’altro ci sono sentieri, strade e anche autostrade che portano inevitabilmente alla sofferenza.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.

E sulla sofferenza non si costruiscono relazioni vere e sincere.

E’ a questo che pensavo, ancora una volta, in questi ultimi giorni mentre stavo lavorando ad alcune parti del percorso dedicato alla scoperta dell’attrazione autentica che presto sarà online.

Amore e sofferenza non possono stare insieme…

Nel percorso che sto ultimando approfondirò ulteriormente i principi di cui sto parlando qui, uno su tutti quello per cui sei tu il centro della tua vita e nel momento in cui prendi coscienza davvero di questo tuo essere al centro, tutto accade come se il mondo girasse attorno a te. Nel modo più autentico e più positivo possibile.

Ora torniamo al punto centrale dell’articolo: tu non puoi rendere felice nessuno.

Il fatto che tu desideri rendere felice qualcuno in realtà sai che genere di bisogno rivela? Rivela il tuo bisogno di amore, il tuo bisogno di sentirti importante, forse addirittura indispensabile nei confronti dell’altra persona.

Quando la tua priorità assoluta diventa fare felice l’altro/a e non te stesso/a tu stai cercando una sorta di garanzia per l’amore che vorresti ricevere, per l’importanza che vorresti avere davanti a lui e davanti a lei.

E, come spesso accade in certe situazioni emotivamente intricate, si arriva al paradosso: cioè si ottiene il contrario di ci che si desidera: se tu ti impegni troppo a fare felice qualcuno che felice non è (e che non sarà felice finché non si occuperà della propria felicità in prima persona), consumi tutte le tue energie.

Come amare ed essere amati

Alla fine arriverai a vivere come in una sorta di credito non misurabile nei suoi confronti.

Questo ti allontana dall’amare e dall’essere amato, anche se tu ti stai dando da fare proprio per quello.

Probabilmente adesso ti senti un po’ confuso/a rispetto a quello che ti ho detto e ti stai chiedendo se io ti spingo a non amare gli altri.

Soprattutto ti stai chiedendo come puoi dimostrare il tuo amore a chi ti è vicino e alle persone alle quali vuoi veramente bene.

Ebbene, tu non puoi fare felice nessuno, in quanto ciascuno è felice e può essere felice in modo qualcuno, di sicuro puoi contribuire alla felicità di chi ami e ti ama e puoi condividere con lui la tua felicità e la sua.

Semplicemente amando.

Ti stai chiedendo se è possibile amare senza volere per forza rendere felice l’altro?

Sì, è possibile.

Amare è innanzittutto esserci, essere presente.

Se tu sei presente, così come sei; se tu, semplicemente vivi la tua vita accanto a chi ami, già gli stai dando una forma altissima di amore.

Ne riparleremo.

Prenditi la libertà di condividere questo articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti per farlo sono qui sotto).

Lasciami i tuoi i commenti e sentiti libero/adi farmi tutte domande che vuoi.

Cordialmente

Ilaria

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172 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:28)

    @ Paolo: sono d’accordo anche con quello che scrivi tu :) .
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:29)

    @ Silvia: sei sicura di quello che scrivi nelle prime righe: "Certo, negli ultimi anni ho imparato a far le cose perchè le voglio io e basta, da quelle banali a quelle importanti."? Perché da tutto il resto che hai scritto sembra esattamente il contrario ;) .
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  3. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (20 Novembre 2011 17:32)

    @ Ilaria, le tue risposte sono state chiare ed efficaci e le definisco un faro di luce....come si fa a fare tesore delle esperienze passate? Se è utile lasciare andare persone e situazioni che non ci hanno fatto stare bene, non sarebbe più giusto dimenticare come se non fossero mai esistiti, anche se è un'impresa utopica lo riconosco, ma ho il desiderio forte di voler dimenticare persone, situazioni, di volerle cancellare dalla mia vita....
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:35)

    @ Anna Chiara, non si deve pensare di aiutare l’altro. E in ogni caso l’altro non lo si aiuta facendo qualcosa per lui, ma semplicemente facendo tutto per se stessi e semplicemente vivendo la propria vita, accanto a chi amiamo e ci fa stare bene. E sono d’accordo sull’utilità della domanda che ti sei posta. Aiutare per cercare ricompensa in termini di affetto che tipo di conseguenze può avere?
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:35)

    Ok, Elena B (Sofia) spazza via, spazza via.
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:36)

    @ Lucia, ciao e grazie.
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:37)

    @ Rosita: l’impulso per come lo definisci tu non è certo un buon indicatore di direzione, non ti porta di certo a scegliere per il meglio. Quello di stare bene e di fare quello che è utile a te è uno stile di vita, una routine, un’abitudine consolidata. Non lo è ancora? Lo diventerà, con l’applicazione costante e con i piccoli passi. Le decisioni prese in stati d’animo negativi sono quasi sempre negative. Quelle prese in stati d’animo positivi sono positive. Ripeto: lo stato d’animo positivo non è l’illusione del momento o l’eccitazione di poche ore. Lo stato d’animo positivo è la consapevolezza di muoversi nella direzione giusta per sé. L’amore per sé è un’abituine che si impara e si rafforza con il tempo e l’esercizio. Quanto al resto: se l’amore fa soffrire, scusa, chi te lo fa fare? :D
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  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:38)

    @ Eleonora: quella della tabula rasa è un'idea che mi piace.
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  9. Avatar di silvia

    silvia 13 anni fa (20 Novembre 2011 17:23)

    @ Ilaria: io non riesco a vedere un nesso tra le due cose. Io le cose le faccio PER ME e non per qualcun altro. Le mie scelte, spesso contrastate, le faccio per me. Scelgo cose che mi va di fare e che mi fanno stare bene. Certo, poi quando vivo una relazione come ho scritto prima, certamente non sto bene, sono agitata. Naturalmente il mio desiderio (cioè la cosa che sceglierei) è di vivere tranquillamente i miei approcci con gli altri, anche quando verso una persona esplode un grande interesse. Il problema è che non so come si fa e mi sento in quel modo che ho descritto prima. Vorrei cambiare il mio stato d'animo e soprattutto la maniera con cui comincio a percepire quel rapporto. Ma in che modo?Come si fa a cambiare la propria percezione delle cose? Io mi sento ancora confusa quando succede che un tizio mi interssa molto..
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  10. Avatar di vincenza

    vincenza 13 anni fa (20 Novembre 2011 18:17)

    grazie di avermi dato la possibilita di dire la mia .....bè, la felicita che intendono e pretendono molte persone nè esiste e nè è reale, è solo una vetrinetta finta ,in apparenza folgorante di luci come quelli di natale ,calda,accogliente,calorosa ,invitante.,poi una volta oltrepassato quella soglia ti accorgi che è solo una proiezione che vorrebbero avere gli altri: il nulla,le apparenze e finta doppiezza.sei entrata nel mondo-specchio buono alla vista :telecamere viscide e industriali della vita e allora comprendi che la vera bellezza ,il vero amore,è ,il dare senza pretendere nulla in cambio,ma almeno solo quel poco di amor proprio e il rispetto delle cose genuine della vita che ora mai tutti hanno dimenticato.vivono pieni di regole sull avere a tutti i costi,di ostentare le loro vittorie ,ma poi non si preoccupano di fare del bene agli altri!
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  11. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (20 Novembre 2011 18:24)

    una crepes alla nutella e mela,appena sfornata, per tutti :))))))))BONAAAAAA!!!!!!
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  12. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (20 Novembre 2011 19:25)

    @ Ilaria: ambienti "bonificati", mi piace come espressione! Oggi sono andata a respirare sulle montagne dietro casa... ho guidato tornante dopo tornante, ho visitato un paio di paesini di quelli "proprio come una volta", ho passeggiato nel bosco godendo dei meravigliosi colori che la stagione ci regala, ho incontrato gente simpatica che aveva scelto di vivere oggi le stesse emozioni che cercavo io... ho fatto anche qualche bella foto. Ero partita con la nebbia (mai fotografata la nebbia?) e ho vissuto una bella giornata di sole, silenzio, colore, sorrisi, pace. Queste sono le giornate che mi riconciliano con il mondo, quindi sto meglio. Ma davvero non era solo colpa degli ormoni... devo cambiare qualcosa. Ho letto velocemente gli altri commenti e qualcuno si lamenta di chi vuole condividere la felciità. Ecco, no, io cerco proprio amicizie per condividere momenti felici!!! Non ne posso più di depressioni, sfoghi e confidenze. Alzerò i miei standard a 360°, è deciso. Grazie, Ilaria, anche di aver ribadito quella certa cosa ;-) Vado che mi aspettano per cena, ciao ciao...
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  13. Avatar di Paolo

    Paolo 13 anni fa (20 Novembre 2011 20:20)

    desidero approfondire un pensiero su ciò che ha detto Eleonora e risposto Ilaria quando han parlato di tabula rasa. L'idea della tabula rasa non mi dispiace, maper me c'è una distinzione da fare: far tabula rasa significa aver "digerito" l'esperienza passata (e non siamo ruminanti, ma a volte è necessario anche un secondo passaggio, perchè il "bolo" alimentare diventi digeribile) per porsi liberi e rinnovati di fronte al futuro; credo significhi anche aver perdonato, prima di tutto a sè stessi, l'errore (se di errore di può parlare) in cui si è incorsi (in realtà l'esperienza non è mai errore, se se ne fa tesoro e ci si evolve, perciò parlerei più propriamente di esperienza e non di errore, nè di sconfitta o fallimento); credo poi che l'esperienza escluda il dimenticare, altrimenti non farebbe esperienza, con una eccezione: va dimenticata la persona che te l'ha fatta passare, questo sì, perchè è l'unico modo per cominciare (e si noti non ho detto ri-cominciare) con la prossima persona: qualcuno ha detto che l'amore più bello è quello che ancora deve arrivare .. alla prossima puntata. Paolo
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  14. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 13 anni fa (20 Novembre 2011 21:24)

    @Ilaria Grazie per le tue parole.
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  15. Avatar di Erick

    Erick 13 anni fa (20 Novembre 2011 21:53)

    Anche questo tema secondo me è perfettamente azzeccato. Ilaria ha ragione: io ho appena provato sulla mia pelle qualcosa di simile. Una storia bellissima con una donna straordinaria, però con dei problemi famigliari molto grossi. Ci siamo "fatti felici" per un po', poi lei è rimasta schiacciata dai suoi problemi che può risolvere solo con le sue forze e quindi io posso spaccarmi in 4 ma non sono in grado di aiutarla. Quindi l'affermazione di Ilaria è più che giusta e non potendo aiutarla, non posso farla felice e ostinarmi per portare avanti una "mission" di questo genere è sbagliato perchè non gaccio felice lei e sto male io perdendo tutte le energie (proprio come è successo). Non potendo fare nulla, per reagire, mi sono concentrato al massimo su me stesso, ho riconvogliato tutte le mie forze e mi sono riempito di attività e nuove amicizie ed ora sto molto meglio. Lei ha un percorso lungo da fare e semplicemente se ne ha bisogno, sa che io ci sono. In questo modo, con queste consapevolezze, siamo entrambi più sereni e il destino deciderà. Ora meglio vivere il presente, alla giornata o meglio...al minuto.
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  16. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (20 Novembre 2011 22:24)

    @Paolo, mi piace quello che scrivi, dalla tua precisazione, io non posso fare ancora tabula rasa, perchè non ho "ancora" digerito l'esperienza passata, non ho "ancora" dimenticato chi mi ha deluso, se tornassi indietro non vivrei la stessa situazione, continuo a considerarla una pagina brutta della mia vita, però sono riuscita a eliminare i miei sensi di colpa, a fare pace con me stessa, a perdonare me stessa.....
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  17. Avatar di stefania

    stefania 13 anni fa (21 Novembre 2011 0:15)

    sono completamente d'accordo con quello che hai espresso
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  18. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 13 anni fa (21 Novembre 2011 1:00)

    @rosita, magari è una banalità ma tu con quel tipo hai avuto modo di parlarci? oppure dopo quel episodio nn l hai più visto? sai inizio a pensare che tenersi tutto dentro, senza dire quanto male c'é stato fatto non è utile. Vorrei come te un po' di sollievo,sono stanca di pensarlo sempre.Forse se avessi modo di urlargli contro la mia rabbia forse e dico forse, starei meglio.chissà.
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  19. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (21 Novembre 2011 9:50)

    ROSITA,piccolo suggerimento,per dar un ultimo colpo alla tua storia:BIRRA NERA IRLANDESE un paio di giorni(solo prima di dormire)...:)) a me è servita! ho dormito divinamente,staccato la spina del mio cervello che x mesi mi torturava cercando delle risposte oggettive a certi comportamenti e ora...sto meglio.non ho scordato il MALE ma non provo+nulla x chi con tanta leggerezza mi ha ferita in passato.ho voltato definitivamente pagina.non meritava mio amore.punto. ora,devo pensare ad un'altra persona e a fare la cosa giusta x entrambi. un'amica mi sconsiglia vivamente di dar retta al mio attuale spasimante che fa leva sulla mia solitudine sentimentale x far i suoi comodi.io,lo vedo diversamente...dunque,agirò diversamente. contrariamente a quel che si può pensare,la solitudine non mi pesa,non mi sento mai sola,ho troppi cavoli per la testa...di certo non mi annoio!!oggi,resto a casa(clienti permettendo),non mi sento bene.buona giornata a tutti!!!:))))))
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  20. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (21 Novembre 2011 12:24)

    sei come ME,KRIS... OTTIMO!! CONTINUA COSì,DUNQUE...:))))
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