Tu non puoi fare felice nessuno

feliceE’ proprio così: tu non puoi fare felice proprio nessuno. Te lo dico chiaro e tondo, anche se questa affermazione ti fa soffrire, ti innervosisce e ti fa sentire un po’ inadeguato/a.

Cioè: tu non puoi fare felice proprio nessuno, tranne te, ovviamente. Ma questo già lo sai vero? Cioè lo sai che tu puoi fare felice te stesso/a?

Sai anche che nessuno può farti felice, vero?

Nessuno può darti una risorsa personale e interiore che tu non hai.

Ma quella stessa risorsa, tu puoi trovarla da te, custodirla e mantenerla

E poi di sicuro puoi star bene con molte persone, contribuire a creare emozioni positive con e per gli altri, dare amore autentico e genuino.

Tutte queste cose le fai al meglio nel momento in cui sai fare davvero felice te stesso o te stessa.

Se non sai fare felice te stesso o te stessa, invece, è davvero dura che tu riesca ad ottenere risultati pieni e appaganti con gli altri.

Credo che tutto questo tu lo sappia già molto bene.

Nei miei percorsi per trovare la persona giusta, nel mio lavoro individuale con coloro che vogliono essere felici e conquistare la persona che amano, insisto molto su questo tema e lo faccio anche  qui sul blog, molto spesso e con molta convinzione.

Ok, va bene, tutto chiaro.

E infatti oggi non voglio parlare del fatto che solo tu puoi darti la felicità e nemmeno del fatto che la tua felicità è totalmente in tuo potere.

Oggi voglio parlarti del fatto che tu non puoi fare felice nessuno: non puoi fare felici i tuoi genitori – se loro non sono felici autonomamente – nemmeno se prendi dodici lauree con il massimo dei voti, uno stipendio mensile con due cifre prima del punto e nemmeno se fai dodici nipotini tutti belli, bravi e intelligenti. Non puoi rendere felice la tua amica musona anche se ti rendi disponibile per il té alle due di notte e per il suo sfogo di pianto la domenica mattina alle 7. Non puoi fare felici nemmeno i tuoi figli… (è proprio così, sai?).

E non puoi rendere felice il tuo partner nemmeno se cucini il suo piatto preferito tutti i giorni, lo porti nei ristoranti migliori e gli fai fare tre volte il giro del mondo con un jet privato.

Lo sai questo? Ne sei consapevole?

Fare felice un altro ed essere felici per se stessi

Sai cosa? Io credo che ci siano due miti legati all’amore, ai sentimenti e alla vita di coppia, due miti che sono tra le peggiori invenzioni degli essere umani.

Il primo mito è che si abbia un diritto totale e assoluto che il partner ci faccia felici. Di questo parliamo spesso, anche qui, come dicevo sopra, e, oggi, questo mito, lo nomino sola mente per “dovere di cronaca”. Il secondo mito – che è il fratello gemello del primo, il suo specchio – è che si abbia il dovere di fare felice il proprio partner.

Aggiungo una mia considerazione, basata sulla mia esperienza con i miei clienti di coaching e sugli incontri che faccio nella mia vita quotidiana: il secondo mito (“devo fare felice il mio partner”) appartiene soprattutto (anche se non esclusivamente) agli uomini.

Sono gli uomini in particolare che sono convinti che il loro amore si debba esprimere facendosi in quattro per fare felice la donna che è al loro fianco.

E il mondo è pieno di uomini che sono arrivati molto vicino a rovinarsi la vita perché ci tenevano (o ci tengono) a far felice la loro compagna sopra ogni cosa.

E anche di donne che hanno avuto o hanno la pretesa di rendere felice l’uomo che hanno accanto, magari subendo da lui ogni sorta di umiliazioni o volendo a tutti i costi che lui cambi (per il suo bene, ovvio).

Comunque, che tu sia uomo o donna, fermati un attimo a pensare bene: tu non devi far felice nessuno. Tu non puoi far felice nessuno.

So che queste sono affermazioni forti. Potrebbero essere provocatorie, ma non è mia intenzione provocarti solo per il gusto di farlo.

Semmai quello che mi interessa è farti vedere la realtà, quella sui sentimenti, le relazioni e la relazione di coppia da un’angolatura diversa, più utile per te, di modo che tu viva l’amore in modo più vero, più sereno e metta al bando la sofferenza.

Sì, perché dietro a questi “terribili miti” legati alla propria felicità e a quella dell’altro ci sono sentieri, strade e anche autostrade che portano inevitabilmente alla sofferenza.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.

E sulla sofferenza non si costruiscono relazioni vere e sincere.

E’ a questo che pensavo, ancora una volta, in questi ultimi giorni mentre stavo lavorando ad alcune parti del percorso dedicato alla scoperta dell’attrazione autentica che presto sarà online.

Amore e sofferenza non possono stare insieme…

Nel percorso che sto ultimando approfondirò ulteriormente i principi di cui sto parlando qui, uno su tutti quello per cui sei tu il centro della tua vita e nel momento in cui prendi coscienza davvero di questo tuo essere al centro, tutto accade come se il mondo girasse attorno a te. Nel modo più autentico e più positivo possibile.

Ora torniamo al punto centrale dell’articolo: tu non puoi rendere felice nessuno.

Il fatto che tu desideri rendere felice qualcuno in realtà sai che genere di bisogno rivela? Rivela il tuo bisogno di amore, il tuo bisogno di sentirti importante, forse addirittura indispensabile nei confronti dell’altra persona.

Quando la tua priorità assoluta diventa fare felice l’altro/a e non te stesso/a tu stai cercando una sorta di garanzia per l’amore che vorresti ricevere, per l’importanza che vorresti avere davanti a lui e davanti a lei.

E, come spesso accade in certe situazioni emotivamente intricate, si arriva al paradosso: cioè si ottiene il contrario di ci che si desidera: se tu ti impegni troppo a fare felice qualcuno che felice non è (e che non sarà felice finché non si occuperà della propria felicità in prima persona), consumi tutte le tue energie.

Come amare ed essere amati

Alla fine arriverai a vivere come in una sorta di credito non misurabile nei suoi confronti.

Questo ti allontana dall’amare e dall’essere amato, anche se tu ti stai dando da fare proprio per quello.

Probabilmente adesso ti senti un po’ confuso/a rispetto a quello che ti ho detto e ti stai chiedendo se io ti spingo a non amare gli altri.

Soprattutto ti stai chiedendo come puoi dimostrare il tuo amore a chi ti è vicino e alle persone alle quali vuoi veramente bene.

Ebbene, tu non puoi fare felice nessuno, in quanto ciascuno è felice e può essere felice in modo qualcuno, di sicuro puoi contribuire alla felicità di chi ami e ti ama e puoi condividere con lui la tua felicità e la sua.

Semplicemente amando.

Ti stai chiedendo se è possibile amare senza volere per forza rendere felice l’altro?

Sì, è possibile.

Amare è innanzittutto esserci, essere presente.

Se tu sei presente, così come sei; se tu, semplicemente vivi la tua vita accanto a chi ami, già gli stai dando una forma altissima di amore.

Ne riparleremo.

Prenditi la libertà di condividere questo articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti per farlo sono qui sotto).

Lasciami i tuoi i commenti e sentiti libero/adi farmi tutte domande che vuoi.

Cordialmente

Ilaria

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172 Commenti

  1. Avatar di Patty

    Patty 13 anni fa (20 Novembre 2011 10:20)

    Mi muovo nella vita e nelle relazioni solo o quasi per essere accettata dal prossimo, con la speranza di ricevere amore e "presenza" !!! Io non posso pensare di poter stare bene senza condividere le piccole cose con gli altri...siamo essere umani, "animali sociali", e non possiamo essere troppo "egoisti", perchè si rischia di essere soli, isolati dal mondo e dalle persone...ed io ho il terrore di sentirmi sola!!! Non sono in grado di darmi felicità da sola...e credo perchè in fondo son convinta che non sia giusto, per il semplice fatto che gli esseri umani, in quanto tali, hanno bisogno di vivere in una società e non da eremita asociali. Se puoi darmi qualche dritta al riguardo te ne sarei immensamente grata :-) grazie
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  2. Avatar di raffaella

    raffaella 13 anni fa (20 Novembre 2011 10:08)

    @Bice: sai, il lavoro più difficile è proprio quello di essere "diversi" in un mondo fatto di omologazione...essere la voce fuori dal coro è davvero un'impresa titanica perchè è come combattere una battaglia da soli contro l'armata russa...è molto più semplice essere sicuri delle proprie scelte e della via intrapresa quando ci si circonda di persone che come te si stanno mettendo in discussione così intensamente ma, ahinoi, il mondo non è solo quello e il vero raggiungimento dell'equilibrio e del proprio vero io avverrà solo quando l'esterno..sarà solo l'esterno e non avrà alcuna influenza sul nostro stile di vita. Quanto alla pulizia etnica, come la chiamo io, nei confronti delle proprie conoscenze, io ne so qualcosa. Proprio in questo periodo, sto mettendo in discussione una serie di persone che, pur predicando molto bene, alla fine razzolano male, perdendo uno dei valori che maggiormente mi stanno a cuore, la coerenza...persone che si lamentano dell'amante dopo 10 anni di relazione clandestina solo adesso che hanno trovato l' alternativa ma che ti giurano di saper stare da soli, ma di essersoi accorte di aver trascurato le amicizie, ecc... ti dirò di più, se in questo particolare momento della mia vita mi urtano le persone che sono felici e che vogliono a tutti i costi condividere le loro emozioni con te, perchè tu sei speciale e bla bla bla bla, non le frequento più o per lo meno limito la mia disponibilità, perchè sono stanca di sentirmi in colpa per tutto e tutti. Mi fai star male? Non ti devo spiegazioni...adesso mi va bene così e se il rischio sarà di perdere per la strada qualcuno...bè me lo accollo tutto questo rischio. Un bacio e buona domenica
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  3. Avatar di Anna V

    Anna V 13 anni fa (20 Novembre 2011 10:18)

    Eccomi.. Dopo un po' che non partecipo.. Amore e sofferenza non possono stare insieme.. Non puoi per forza usare tutto cio' che hai per rendere Felice chi non vuole esserlo o non fa niente per farlo, primo ti svuoti secondo nessuno torna a dirti grazie.. E' un credito inesigibile... Questo e' il motivo per cui le mie storie passate non hanno funzionato.. Cercavo il " malato DOC" da curare da coccolare da guarire per sentirmi io una persona valida, per ottenere l' effetto contrario darmi per scontata e spegnermi dentro... Questo ho capito con fermezza dopo tanto dolore ed e' per questo che ora faccio così fatica a trovare un nuovo compagno.. Proprio perché voglio un compagno un alleato, un compagno di squadra, non un altro grosso problema da cui non riesco ad uscire incatenata da chi o cosa... Quando e' finita la mia prima storia davvero importante ( ragazzo problematico con mille problemi mentali e fisici, ospedali incidenti etc) sono stata giudicata dagli altri perché non mi sono fatta viva nonostante il suo ultimo incidente... Ho scelto di amare me stessa e non ricadere innun circolo vizioso mortale per il mio benessere.. E la MIA salute... Le critiche non mi hanno toccata e finalmente ho capito di esserne fuori... Quanto dolore inutile e gratuito...
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  4. Avatar di sergixo78

    sergixo78 13 anni fa (20 Novembre 2011 10:36)

    Ciao Ilaria e buona giornata a te e ai tuoi utenti:) Tu scrivi: "E il mondo è pieno di uomini e donne che sono arrivati molto vicino a rovinarsi la vita perché ci tenevano (o ci tengono) a far felice la(il) loro compagna/o sopra ogni cosa." Pensa che proprio 5-6 giorni fa' una mia conoscente (donna) mi ha detto la stessa cosa ... Anche lei quando era innamorata metteva il suo lui al primo posto,prima ancora della sua stessa esistenza... Hai fatto bene a prendere in considerazione questo punto. Se comunque, nel'articolo parli di FELICITA' COSTANTE e, "per tutta la vita relazionale di coppia "il tuo punto di vista lo condivido. Se parliamo di "spruzzi" di felicita' il discorso a mio parere cambia perche' ogni giorno, se ciascuno di noi parte con l'intento di "lasciare le persone in uno stato d'animo migliore", puo' generare felicita' anche solo per qualche istante,per una serata etc... Per tutto il resto mi trovi d'accordo :) Sergio
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  5. Avatar di ANNA CHIARA

    ANNA CHIARA 13 anni fa (20 Novembre 2011 12:14)

    Grazie .. era proprio quello che mi serviva... mi sa che questa frase in questo periodo della mia vita dovrò ripetermela molte volte al giorno... sto facendo anche io quest' errore e per di più con una persona che non saprei " etichettare" non è un amico ... non è niente di più di un amico... ma non è molto meno di un amico .. anche solo conoscenza in fondo non andrebbe nemmeno bene ... ci sentiamo e ci conosciamo da un pò... lui sta attraversando un brutto periodo in famiglia ( il più brutto che possa capitare) ... e io per quanto lo conosca poco .. mi sono sentita fin dal primo momento spinta verso di lui .. avrei voluto e vorrei ancora fare molto, tanto .. forse troppo... vorrei stargli più vicino... e vorrei essere presente in maniera migliore.. solo le parole in certe situazioni non servono, sembra tutto così stupido... ma ho sempre paura ad agire perchè in fondo ha tante altre persone più vicine a lui da tempo rispetto a me che possono aiutarlo.... ho sempre paura di stare su quella sottile linea che divide dalla persona che vuole solo dimostrare l'affetto, che vorrebbe tanto non vederti stare male, che chi sa cosa vorrebbe fare per renderti più felice, o alleviarti qualche pena... tra quella che risulta assillante, pesante, eccessivamenre presente , invadente ... è tutto così difficile quando non si è sicuri di se stessi .. si me ne sono resa conto... forse le proprie ansie e paure prima di fare anche una semplice telefonata ... vengono dal fatto che non sono sicura di me .. e che prima mi chiedo sempre lui cosa può pensare e credere invece di fare quello che desidero io e basta !!!! che brutto circolo vizioso... io non trovo soluzione !!! ma è vero bisogna mettere se stessi al centro... e capire prima se stessi .. altrimenti come si può aiutare l'altro ?
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  6. Avatar di Paolo

    Paolo 13 anni fa (20 Novembre 2011 11:27)

    .. fra l'altro, condivido in pieno che amore e sofferenza non vanno a braccetto e che aggiungo che a mio avviso è una solenne bestemmia l'affermazione che, quando si soffre, si ama: non è per niente vero, è vero che quando si ama si gioisce, nella salute e nel dolore, in ricchezza e in povertà, perchè semplicemnte si condivide e, quando si condivide, la gioia si raddoppia e il dolore si divide..
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  7. Avatar di silvia

    silvia 13 anni fa (20 Novembre 2011 11:49)

    @ Ilaria: grazie ora ho capito:). Certo, negli ultimi anni ho imparato a far le cose perchè le voglio io e basta, da quelle banali a quelle importanti. Quindi sono al centro della mia vita? ;) Riguardo al tema dell'articolo io non sono stupita: se la nostra felicità dipende solo da noi stessi (e nessuno può renderci felici), è conseguentemente logico che noi non possiamo rendere nessuno felice. Perchè la felicità ce la si costruisce da soli. Ora, io mi trovo ad affrontare la questione "come rendere profondamente felice me stessa indipendentemente dall'avere al fianco la persona giusta". La risposta che mi dò è: fare (e trovare appagamento) tutte quelle attività (dal lavoro agli hobby) che più mi piacciono e mi fanno crescere. Ma sai/sapete cosa mi blocca in questo momento? Il fatto di avere difficoltà ad ESPRIMERE VERAMENTE E LIBERAMENTE ME STESSA. E questo mi blocca anche ogni qual volta incontro un ragazzo che mi piace. Perchè succede che faccio fatica a sentirmi libera di esprimere davvero me stessa, e la mia razionalità filtra e controlla le mie emozioni. Un pò di controllo è necessario, ma se conoscere qualcuno che mi interessa molto mi fa provare ansia, timore, paura che lui non voglia andare oltre ad una banale amicizia, paura che il nostro rapporto si interrompa subito, insomma, certamente questa fase mi fa vivere malissimo! Finchè provo un interesse tiepido, tutto questo non accade in tale misura. Ma arriva un certo momento in cui improvvisamente (e davvero IMPROVVISAMENTE) sento che ho una voglia fortissima di conoscere quella persona, perchè credo ci sia un'importante affinità.Ed è da lì che comincia la frustrazione. Sono controllata, non voglio trasmettere all'altro che mi interessa così tanto (per non apparire ai suoi occhi "disperata"), voglio fare quella sfuggente ma inevitabilmente non ci riesco! E così succede che non appena arrivo alla fase dell'" improvviso interesse", l'altro si allontana. Ho una voglia di cambiare e di riuscire ad esprimermi liberamente talmente forte che quasi non dormo di notte. Ilaria, cosa si può fare? E' capitato anche a voi di vivere relazioni in questo modo??
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  8. Avatar di Elena B (Sofia)

    Elena B (Sofia) 13 anni fa (20 Novembre 2011 13:12)

    Ciao Ilaria, i tuo articoli sono sempre molto convincenti :) e mi sorprendono ogni settimana. Mi aiutano anche moltissimo perchè magari sto vivendo degli sciocchi psico-drammoni macchiavellici, nella mia mente e poi arrivi tu con le tue parole che spazzi via il rimuginamento e fai pulizia. mi sento più leggera ogni volta che ti leggo. mi porti a riflettere in modo più chiaro e sereno. Grazie. Ps : sto pensando di cambiarmi il nome in Sofia qui nel blog
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  9. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (20 Novembre 2011 13:38)

    SILVIAAAAAA,SIIIIIII!!!!!:)))) dicesi TIMIDEZZA(nel mio caso)solo che FORTUNATAMENTE,ho trovato qualcuno che non si è fermato all'apparenza,ha voluto e vuole CAPIRMI e siccome il dialogo fra noi non manca(è la prima volta che mi succede con chi è interessato a me e me lo dice chiaramente),mi son potuta aprire come mai prima...il dialogo è la fonte di tutto,secondo me.quindi,ne dovresti parlare...candidamente.:))))
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  10. Avatar di Lucia

    Lucia 13 anni fa (20 Novembre 2011 14:12)

    E' verissimo quello che hai scritto, tutto parte dal lavoro su noi stessi duro e costante, grazie di queste pillole di luce domenicali. ciao
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  11. Avatar di rosita

    rosita 13 anni fa (20 Novembre 2011 14:21)

    @ Ilaria ho delle domande da porti dopo aver letto diverse volte questo articolo tra ieri e oggi, sei io sono la misura di quello che è bene o male per me, decido in base a quello che voglio Io, a quello che piace a ME, a quello che fa star bene ed è utile a ME, che cosa mi assicura che quello che io ritengo bene o male, mi fa stare bene ed è utile per me, non sia solo una chimera, qualcosa che in quel momento va bene, ma poi sbaglio nuovamente, ho paura di non essere onbiettiva, che l'impulso mi porta in una direzione sbagliata per me??? Presumo che sono tanti luoghi comuni, che il vero amore richiede tanta sofferenza, solo se soffri ami e per finire la felicità non esiste, e solo un attimo...
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  12. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 13 anni fa (20 Novembre 2011 14:25)

    @chiara, sicura che vuoi essere di aiuto in maniera disinteressata?..l'ultima volta che sono stata a completa disposizione in termini di tempo e presenza per l'ascolto di sfoghi e malumori di qualcuno che stava male,è successo che appena lui ha ritrovato l'equilibrio mi ha liquidato!...non si crea nulla di buono da situazioni che già all'inizio sono "complicate". Credo che tutto dovrebbe nascere nella serenità e vissuto con naturalezza.Peccato che è qualcosa che non ho mai vissuto e non so cosa si prova.le mie storie sono nate tutte dal bisogno e m'hanno fatto solo soffrire.
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  13. Avatar di ANNA CHIARA

    ANNA CHIARA 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:15)

    @occhi versi ... se era riferito a me .. ( quasi nessuno mi chiama chiara .. e mi fa sempre molto piacere essere chiamata così) .... si lo so che non nasce mai niente di buono in una situazione del genere ... io non mi aspetto più niente dalle persone ... tanto meno da lui .. forse non è del tutto al 100% disinteressato ... però è sicuro che io voglio stargli vicino .. ma vengo bloccata dai miei stessi pensieri ... in fondo io nn ho nemmeno capito se lui mi vuole vicino o no !!! O.o per questo mi ritrovo nell' articolo .. forse sto cercando di aiutare qualcuno ... quando sono io che vorrei solo affetto??
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  14. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (20 Novembre 2011 15:41)

    l'ideale sarebbe fare tabula rasa ogni volta,innamorarsi come fosse la prima volta,non dimenticare le esperienze passate,farne tesoro e tuttavia provare il"nuovo"...con occhi nuovi.non è facile,mi rendo conto,io per prima non riesco ma sarebbe la cosa migliore...onde evitare di caricare e scaricare propri problemi al prossimo...altra cosa,esser obiettivi!:)) c'è chi proprio non riesce ad esserlo e chi lo è troppo.personalmente,ho un buon equilibrio :quando la cosa mi riguarda,so restare lucida abbastanza ma tendo a vedere un pò in negativo,in amore,sempre...come chi va a leggere subito il finale di un avvincente romanzo giallo per sapere chi è il colpevole!! quindi,archiviare il caso e andare oltre...il+delle volte,ci azzecco;stavolta,voglio leggere il mio romanzo pagina per pagina... quindi,per rispondere,bisogna porsi fuori di noi stessi come se ciò che ci accade,capitasse ad un'altra persona... ci vuole allenamento e tanti ragionamenti:noi donne,in questo,siam bravissime! ma lo era pure mio padre... grande romanziere!!;)))))))e poi secondo me occorre un bel temporale emotivo una tantum per cambiare in meglio anche quando tutto sembra nero! la sofferenza,a volte,è terapeutica!!
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  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:23)

    @Bice: beh in effetti il quadro che descrivi non è molto incoraggiante :) . Per questo ribadisco: alzare i propri standard in termini di persone che si frequentano è molto importante e benché richieda impegno va fatto. Continuare a frequentare le stesse persone se queste non ti fanno stare bene e non ti danno corrispondenza rispetto a quello che vuoi e alla crescita che stai compiendo è esattamente come stare in una relazione che non piace per la paura di rimanere soli... E’ una sfida, che vale davvero la pena di intraprendere. Sì gli uomini non sono “tutti così” ;) :) e frequentare ambienti bonificati e non inquinati permette di verificarlo, facendo nuovi incontri, diversi e positivi.
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  16. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:24)

    @ Occhiverdi: il vuoto di sicuro si riempie. Direi che anche per te potrebbe essere utile quello che ho scritto a Bice. E direi che il genere di domande che ti poni non è affatto produttivo, potenziante. Possono essere molto più produttive domande come: “come posso fare tesoro delle esperienze passate per avere ciò che desidero davvero? Come posso dare in modo da riempire la mia vita e non di rischiare di svuotarla?” E poi: parli del passato con grande chiarezza e intelligenza. Adesso è ora che tu punti sul futuro, giusto?
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:25)

    @ Raffaella: anche se c’è un’ombra di negatività in quello che scrivi, sento e apprezzo la tua energia. ;)
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  18. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:25)

    @ Anna V. Grazie per il tuo intervento e la tua testimonianza. Sicura che il dolore è stato inutile?
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:27)

    @ Patty, grazie per il tuo intervento e per la tua domanda. Certo che siamo animali sociali e che gli altri sono importanti per noi, esattamente come noi siamo importanti per gli altri. Pensa te: io per esempio, tra le tante cose che NON so fare, non so farmi il pane, raffinarmi la benzina, portarmi la linea internet a casa etc. etc. Hai idea di come gli altri siano importanti per me? Avere terrore di sentirti sola non è ugualmente un buon presupposto per relazionarti con gli altri e nemmeno per stare bene con te stessa. Che cosa ti fa avere questo terrore? Forse hai una scarsa considerazione di te? Tieni presente che per stare con gli altri non c’è bisogno di essere indispensabili e di sminuire se stessi, ma di esserci, esattamente così come siamo, soprattutto senza la paura di sentirsi soli :) .
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  20. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (20 Novembre 2011 16:27)

    @ Sergio: anch’io sono d’accordo con quanto scrivi nel tuo commento :) .
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