Come pensare positivo e trovare l’amore che meriti

come pensare positivoQuesto non è un articolo “generico” su come pensare positivo, è una riflessione sul perché il pensare negativo può determinare schemi di relazione sbagliati e facilita rapporti disfunzionali, di dolore e non di amore, con uomini sbagliati. E’ un come pensare positivo rivolto alle donne che non hanno ancora trovato il proprio equilibrio sentimentale e faticano a realizzare una relazione che le appaghi e permetta loro di esprimersi appieno in tutte le aree della loro vita.

"I pensieri diventano cose. Scegli pensieri buoni! Mike Dooley"

Parrebbe ovvio e scontato. E’ più utile pensare positivo che pensare negativo. In fin dei conti pensando positivo si sta meglio che pensando negativo. Si vivono sensazioni ed emozioni più piacevoli e si è in uno stato d’animo e in uno stato fisico di maggior benessere. Questo dovremmo credere secondo il semplice buon senso. Quindi ne deduciamo che dovremmo pensare tutti positivo, in modo istintivo e naturale?

Non è proprio così. Un sacco di gente è talmente “abituata” a stare nella tristezza e in stati d’animo negativi da diventarne dipendente. Ci sono addirittura persone che ritengono che pensare negativo, lamentarsi sempre e fare una tragedia della propria vita sia da “fighi”. Basta leggere certi stati sempre lamentosi e pessimistici su Facebook. O alcuni commenti grondanti lacrime su questo blog, di donne disperate-disperatissime. E guai a chi si permette di dire loro che forse potrebbero essere solo disperate e non del tutto disperatissime ;). Loro alle balle del pensare positivo non abboccano e non vogliono abboccare.

Ci sono delle persone che quando hanno un problema o leggono una cattiva notizia sui giornali pare si illuminino: “Wow, questa sì che è una buona opportunità per lamentarmi, per appestare tutti quelli intorno a me con la mia negatività…” A queste persone non interessa  capire come pensare positivo. Anzi.

Si tratta di un aspetto emotivo. Ci sono persone che credono di essere così poco interessanti a essere “normalmente contente” della vita che preferiscono “brillare” per negatività e lamentosità. Nella speranza di attrarre l’attenzione altrui. Ho come il sospetto che di questo folto gruppo facciano parte anche molte donne che soffrono per amore …

Come pensare positivo: le buone ragioni per la tua vita

C’è di più. Già da qualche anno alcune ricerche scientifiche hanno rilevato che le emozioni negative provocano una dipendenza molto simile alle dipendenze ritenute più dannose, come quella da alcol o da droga. In effetti le emozioni negative, il dolore, il crogiolarsi nel dolore, attivano le stesse aree del cervello che producono sostanze come le dopamine e le beta-endorfine. Le stesse aree e le stesse sostanze “attivate” quando si assumono droghe. Questa potrebbe essere già una buona ragione per lasciare la negatività e prendere l’abitudine alla positività; questa è una buona ragione per allenare se stesse nella pratica del pensare positivo, non credi?

"Scegli di essere ottimista, ci si sente meglio. Dalai Lama"

Ti propongo una nota interessante per le tue riflessioni, a questo proposito. C’è qualche esperto che addirittura ipotizza che molte delle donne che accettano di stare in relazioni abusive, dove vengono maltrattate e addirittura picchiate dal partner, non “mollino” il rapporto disfunzionale perché in preda a questo tipo di dipendenza, la dipendenza dal dolore, dalla situazione negativa. Non possono fare a meno di soffrire. Ecco perché molte di loro rifiutano di fare scelte diverse o anche di vedere il mondo in modo diverso, magari pensando in modo più positivo e ottimistico.

E, a proposito di riflessioni sull’amore disfunzionale, forse è anche utile chiedersi se anche quelle donne che continuano a inseguire uomini non interessati, o quelle che non riescono a dimenticare un uomo sbagliato e un rapporto sbagliato o quelle che si impuntano su un uomo sposato o – ultima delle mode – si innamorano perdutamente di un uomo conosciuto “virtualmente” e con il quale hanno solo scambi virtuali, senza essersi mai incontrati di persona – e magari mai visti in viso, nemmeno in chat, anche se la “relazione” dura da mesi -, ecco, c’è da chiedersi se anche tutte queste donne soffrono non tanto di dipendenza affettiva, quanto di dipendenza dal “dramma” e dalla “tragedia”. Di dipendenza dal dolore, insomma. Perché molto spesso queste sono le donne più ossessivamente ed esclusivamente concentrate sui propri pensieri negativi e che non vogliono sentire parlare di come allenarsi a pensare positivo.

Cambiare paradigma, cambiare percorso di vita

Riepiloghiamo quanto abbiamo detto finora e semplifichiamolo in modo che, se è il caso, possa esserti utile nella pratica della tua vita di tutti i giorni, di modo che tu sappia come pensare positivo, anche quando sei convinta che non ti riesca.

1) Abbiamo considerato che il dolore, il crogiolarsi nel dolore, il lamentarsi continuamente può essere l’espressione di un atteggiamento mentale al quale ci si è abituate negli anni e che può fare supporre di essere interessanti, di potersi distinguere dalla massa. E questo è un aspetto che spesso possiamo constatare intorno a noi, osservando il comportamento di molte persone che ci sono vicine (colleghi, parenti, amici).

Aggiungiamo che di certo la convinzione secondo la quale il dolore rende interessanti è sbagliata: probabilmente chi soffre in modo disperato in un primo momento attrae la pietà o la curiosa morbosità altrui, ma chi fa un dramma per ogni cosa e si lamenta di continuo, attrae solo persone negative  o profittari. O tutte e due le tipologie. Le persone interessanti e carismatiche, che non soffrono di vuoto da mancanza di dramma o di dipendenza dal dolore, stanno alla larga da chi è sempre e soltanto negativo.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.
"Guarda alle pietre d’inciampo come a gradini verso le stelle. Denis Waitley"

2) Esiste una sorta di “dipendenza dal dolore” che forse si mescola alla dipendenza affettiva, anche se è diversa. Questa potrebbe spiegare la tendenza di molte donne al dramma e anche alla tragedia, magari quando si tratta di inseguire uomini che non abusano per niente ma – poveretti loro – non sono proprio interessati a una relazione con loro. O potrebbe spiegare il perché altre donne passano da una storia sbagliata all’altra, frequentando uomini apparentemente diversi fra loro ma che, in fondo in fondo, propinano sempre lo stesso schema di relazione disfunzionale. Le cause di questa “dipendenza dal dolore” possono trovarsi nella biochimica del nostro corpo e del nostro cervello e anche in una “propensione” al pessimismo, magari imparata da piccole, in una famiglia in cui i pensieri negativi l’avevano vinta sui pensieri positivi e il pensare positivo.

In ogni caso, anche riguardo questo secondo punto, vale la considerazione fatta per il primo. La “dipendenza dal dolore” non solo non rende affascinanti, ma è una spirale negativa che diventerà sempre più negativa. Eh, accidenti. Mi sa che tocca metterci una pezza, per davvero. Se no col cavolo che qui si trova l’amore e tantomeno si trova l’uomo giusto.

Pensare positivo. Puoi farlo anche tu

Ti ho convinto? Abituarsi all’ottimismo, allenarsi a vedere la vita con più positività, avere più fiducia nel futuro, non sono solo attitudini “spiritualeggianti”, sono atteggiamenti che fanno parte di un importante percorso di consapevolezza, di crescita personale, di evoluzione. Si tratta di mettere in atto una sorta di autoterapia rispetto a comportamenti e schemi disfunzionali, che spesso si esprimono sia nei sentimenti che in altri ambiti della vita.

Insomma, se diventi una esperta del pensare positivo, rovesci gli schemi che ti hanno allontanato o ti stanno allontanando dalla tua felicità, dai tuoi obiettivi concreti.

"Ho avuto un sacco di preoccupazioni nella mia vita, la maggior parte delle quali non si sono mai realizzate M. Twain"

Non solo: riveli al mondo anche il tuo fascino e il tuo carisma, in quanto ti rendi visibile, per la tua positività alle persone (e agli uomini) di valore.

E come si fa a pensare positivo? Quali sono i primi passi da compiere?

Il primo passo è decidere che vuoi pensare positivo, perché vuoi cambiare schema, perché vuoi cambiare vita. Non importa quanto depressa tu ti senta in questo momento o addirittura incapace o scoraggiata. Cambiare dipende da te e dipende da una decisione personalissima, tutta tua. Può essere motivata dall’esasperazione, dalla rabbia o anche dalla noia, cioè dall’esserti veramente stufata del fatto che stai male, che hai relazioni sbagliate, che soffri per amore.

Il secondo passo è osservare te stessa, con attenzione, grande pazienza e tenerezza. Osservati in particolare quando sei in preda alla spirale di negatività. Che cosa pensi? Che cosa dici e che cosa ti dici? Quali sono i piccoli schemi di comportamento sempre uguali che ripeti nei tuoi momenti negativi?

Il terzo passo è ”rompere” gli schemi che portano nella spirale di negatività e “rovesciarli” applicandone di più positivi…

Per ora ci basti questo. Se il tema ti interessa e ti interessa che continui a esplorarlo farmelo sapere nei commenti e dimmi quali sono le tue considerazioni sul come pensare positivo.

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132 Commenti

  1. Avatar di Audrey

    Audrey 9 anni fa (11 Aprile 2016 11:56)

    Questo post me lo devo appiccicare al frigorifero per rileggerlo ogni giorno. E' un argomento molto interessante per tutti i tipi di relazioni, a partire da quella con se stesse. Una considerazione personale: a volte purtroppo mi capita di pensare negativo "per scaramanzia", cioè mi dico che se penso che qualcosa andrà per il meglio e poi così non succede resterò delusa mentre se penso andrà male e invece si realizza sarò contenta. Parlando con delle amiche ho saputo che anche altre ragionano così.
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  2. Avatar di Sabrina

    Sabrina 9 anni fa (11 Aprile 2016 12:44)

    Cara Ilaria, buon giorno! Parole sante. Mi sento solo di aggiungere che non è facile rompere gli schemi quando provieni da situazioni familiari così....cioè quando i parte dei componenti all'interno della famiglia vivono così. Una madre vittima e vittimista, crescerà dei figli con probabile tendenza al vittimismo. A me è successo! Non è facile vedersi come ci vedono gli altri, accettare le critiche sane. E' più facile, lo hai detto anche tu, che le persone si allontanino piuttosto che dirci la verità e cioè quali sono gli aspetti del nostro carattere che andrebbero modificati. E' più facile criticare, sparlare dietro che cercare di aiutare le persone a mettersi in discussione. Io sono stata fortunata perché anni fa una persona amica mi fece capire, dopo essere stata vittima di mobbing, che forse avrei dovuto cercare di modificare alcuni aspetti del mio carattere altrimenti non sarei mai riuscita ad uscire fuori da questo circuito vizioso. e così andai da uno specialista. Questo percorso di psicoterapia mi è servito molto e ringrazio chi me lo ha suggerito.
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  3. Avatar di mary

    mary 9 anni fa (11 Aprile 2016 11:00)

    non ho amici sono rimasta da sola come non cadere nella depressione e nel non pensare negativo
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    • Avatar di carla castellarin

      carla castellarin 9 anni fa (11 Aprile 2016 13:21)

      Ciao Mary non si resta MAI soli tu hai te stessa e tu sei la miglior amica di te stessa . Ripetitelo e vedrai che trovi il coraggio perché le tue sono solo paure.quello che ci uccide e' la paura di rimanere soli. Ma restando sola con te stessa hai la possibilita' di incontrare persone nuove diverse e migliori
      Rispondi a carla castellarin Commenta l’articolo

  4. Avatar di Claudia

    Claudia 9 anni fa (14 Aprile 2016 12:07)

    Quando Ilaria dice che le persone si crogiolano un po’ nella propria insoddisfazione è vero, e me ne sono resa conto su di me: In queste settimane ho avuto alcune delusioni, un ragazzo che mi piace a cui invece piace un’altra, la mia insoddisfazione sul lavoro, tutte le persone intorno a me che si sposano e figliano e non fanno che esibire la loro felicità su facebook mentre a me sale l’invidia e la rabbia soprattutto verso me stessa. Non mi piace questa situazione ed è uno schema che si ripete negli anni. Ho fatto mille attività per conoscere gente nuova ma mi sono ritrovata sempre al punto di partenza. Perché? Semplice perché puoi provare finché vuoi ma se non cambi il tuo schema di comportamento e il tuo modo di pensare non cambierà nulla ovvero; io per prima quando interagisco con le persone spesso non ho il coraggio di dire quello che penso per paura di essere giudicata e quindi non mi espongo, io mi lamento del lavoro ma non ne ho mai cercato un altro seriamente per una serie di paure, io ho la possibilità di godermi la mia vita facendo quello che voglio e mi focalizzo su quello che non ho. Beh... ora sto cercando un nuovo lavoro seriamente, oggi ho preso posizione e anche se ero agitata dopo mi sono sentita meglio e ora devo solo focalizzarmi su quello che ho e come valorizzarlo. Buona giornata a tutte!
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  5. Avatar di Federica

    Federica 9 anni fa (17 Aprile 2016 9:13)

    Grazie Ilaria hai toccato un'argomento molto interessante e veritiero ...Dobbiamo essere positivi e cambiare i nostri schemi mentali. mi piacerebbe se tu approfondissi ancora di più l'argomento. Leggo sempre i tuoi articoli mi aiutano molto sei veramente molto brava!
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  6. Avatar di Sara76

    Sara76 9 anni fa (18 Aprile 2016 13:35)

    Come si fa a superare il senso di fallimento e non valore di me che mi pervade? Mi tornano in mente episodi del passato in cui mi vedo superficiale, svogliata e poco autonoma nel lavoro, ripenso alle critiche svalutanti degli altri, all'incapacità di costruire una relazione vera nella mia vita e alle difficoltà nella vita sociale.. E poi mi dicono che devo avere una buona autostima: ma come si fa quando le condizioni di partenza sono queste? Non mi parlate di psichiatri e psicoterapeuti...li ho già frequentati!
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (18 Aprile 2016 16:08)

      Sara, quando cammini guardi dietro di te o avanti? E in macchina, guideresti in retromarcia? Il passato é passato. Guardare indietro non fa vivere il presente e preclude il futuro.
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  7. Avatar di Sara76

    Sara76 9 anni fa (18 Aprile 2016 22:31)

    Voglio solo aggiungere che comunque in questo momento di fragilità per me non è una bella sensazione sentirmi "rifiutata" e "criticata" anche da parte di chi per me è una specie di punto di riferimento. (o almeno lo è stato finora). Se tratti argomenti così profondi e delicati forse dovresti anche accettare che arrivi gente che vive momenti dolorosi e che venga a sfogarsi sul blog. Forse a questo punto faresti meglio a mettere un filtro solo con i commenti belli e gradevoli. E anche solo per le persone belle e gradevoli. Buon proseguimento.
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  8. Avatar di Sara76

    Sara76 9 anni fa (18 Aprile 2016 22:27)

    Scusa, tolgo il disturbo. Ho scritto solo il mio pensiero, anche se era sgradevole Puoi cancellare il commento (i).
    Rispondi a Sara76 Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (18 Aprile 2016 22:36)

      Lo lascio perché è istruttivo. Istruttivo osservare che in un blog come nella vita ci sono persone che si sentono autorizzate a "sfogarsi", quindi ad abusare degli altri e nel contempo a spiegare per filo e per segno che cosa gli altri dovrebbero fare. Ovviamente invadendo spazio altrui.
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  9. Avatar di Denisa

    Denisa 9 anni fa (18 Aprile 2016 22:45)

    Prima volta che commento anche se seguo da tempo. Sara stai malino forte eh. Ma puoi anche tirarti su le maniche se vuoi, se stai lì nella melma è perché ci vuoi rimanere tu.
    Rispondi a Denisa Commenta l’articolo

  10. Avatar di claudine

    claudine 9 anni fa (22 Aprile 2016 7:21)

    Buongiorno a tutte. Questo weekend se non piove vado due giorni in gita con un'amica. Non abbiamo prenotato e ci muoveremo in macchina. Ho notato che in queste occasioni, più che il viaggio in se, mi fiacca il pensiero della paura di stancarmi (guiderò io) e di non godermi la vacanza, la paura di non trovarmi bene ecc...sono premure che ho quando devo fare qualcosa di entusiasmante per il mio benessere, e che mi guastano un pò la cosa in partenza. Tempo fa non era così, ero molto piû carica e non mi spaventava la cosa, mi sono sempre mossa un macchina in vacanza e potevo contare solo su di me per la guida, le energie ecc...adesso ho qualche anno di più, sono single, se non voglio chiudermi in casa è una cosa con cui devo fare i conti. Non ho 90 anni, ma 42 però le energie e l'entusiasmo sono meno fermi a causa di questi pensieri.
    Rispondi a claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di elisa

      elisa 9 anni fa (22 Aprile 2016 12:35)

      E' un bel programma e sei fortunata ad avere un'amica con cui poter condividere questa esperienza, sia con il sole che senza sarà una bella esperienza , poi a 42 anni direi che di energia ne abbiamo ancora tanta!! Bisogna rompere gli schemi e decidere che si vuole pensare positivo come dice Ilaria, nessuno ha mai detto che è facile ..ma rivoluzionare il modo di pensare può portarci a stare meglio...buon divertimento!!:-)
      Rispondi a elisa Commenta l’articolo

  11. Avatar di Claudine

    Claudine 9 anni fa (17 Aprile 2016 9:36)

    Buongiorno! In questo giorni ho notato che in me il pensiero positivo e la serenità interiore vanno preservare con prudenza e sono molto delicati. Mi danno carica e soddisfazione i fai da te di casa: lavatrice, accomodare cose ecc... mi riescono bene e mi fanno stare bene. Però in questi giorni, le tante ore di luce e aprirti di iniziativa un pò fiacco mi hanno fatto provare una profonda solitudine...Mio malgrado mi sono attaccata all'idea di poter conoscere gente nuova ad una cena a cui mi ha invitato la mia amica storica. Mio malgrado, perché spesso (non so se a voi capita) quando mi entusiasma un'occasione, poi questa sfuma per cose che non dipendono da me, quindi da un mio possibile autoammutinanento, per cui ho imparato a non affezionarmi troppo alle idee. Questa volta ho ceduto e l'ho fatto. La cena è saltata perché il ragazzo della mia amica si è ammalato. Ho reagito subito. La mia amica mi ha proposto di andare io e lei in un locale storico. Ho accettato con gioia. Era tanto che non uscivamo insieme. Ma si è verificato il solito...il tipo di turno che si è avvicinato a me a breve si è rivolto alla mia amica. Non succede mai il contrario. Come mi pongo? Sono educata, cordiale, non appiccicosa, ma non rientro probabilmente nei canoni: snella, bei denti, delicatina in modo da farli sentire machi e protettori ecc...è un mio pensiero, magari sbagliato. Il fatto è che non mi sento brutta, anzi. Grazie anche al blog, mi piaccio, mi amo e mi accetto così come sono, tutta intera. So di avere molte risorse e qualità e non ultima la capacità di reagire ed essere dinamica, mai fermata di fronte alle difficoltà pratiche. Vorrei convertire questa dinamicità e capacità anche nel concreto delle relazioni. Ma non ci riesco. La realtà continua rimandarmi
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    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (17 Aprile 2016 9:41)

      La realtà continua a rimandarmi un riscontro che non corrisponde a come mi sento e mi vedo. Questo inizia a pensarmi perché mi guasta il pensiero positivo e la serenità interiore. L'idea di dedicarmi esclusivamente ai fai da te di casa ed evitare le occasioni di incontro di massa per preservare il pensiero positivo, non mi sembra la strada da percorrere, visto che il mio obbiettivo è quello di vivere la mia vita pienanente. Che fare perche le cose cambino?
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    • Avatar di Gloria

      Gloria 9 anni fa (17 Aprile 2016 12:30)

      Ciao Claudine! ;) Io penso che tu possa fare molto per cambiare le cose, partendo dallo smantellare alcune convinzioni negative che hai su quello che ti succede. Hai notato che scrivendo il commento hai usato diverse frasi poco positive su di te e le situazioni in cui ti trovi? "mio malgrado" "stavolta ho ceduto", "non succede mai", "non ci riesco"... Se questa é la posizione da cui parti, non pensi sarà molto facile che la realtà ti rimandi un riscontro negativo? Noto dal tuo commento anche molta consapevolezza e voglia di venirne fuori: ti incoraggio a osservare i discorsi che avvengono nella tua mente e le frasi che utilizzi per descrivere te stessa e le situazioni della tua vita. Da lì si comincia, per ottenere riscontri positivi nella realtà. ;) e assolutamente non ti dedicare ESCLUSIVAMENTE al fai da te, come hai già detto tu non é una buona strada da percorrere. In bocca al lupo ;)
      Rispondi a Gloria Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (17 Aprile 2016 14:48)

      Grazie Gloria per il tuo commento. I discorsi della mente nascono e si radicano a disco inceppato in seguito ad esperienze negative che segnano. Come protezione non faccio più affidamento sulle occasioni interessanti che mi propongono, perché spesso sfumano. La cosa migliore è non fare sfumare invece le occasioni interessanti che io mi propongo per il mio benessere, quelle delle quali posso garantire il divenire. Anche se mi suona crudo e a tratti triste, l'unica persona su cui posso contare sono io... Riguardo il cambiare le cose, l'unica cosa di cui posso dominare il cambiamento per ora è l'importanza che do al fatto di essere ignorata...solo quella dipende da me. Però è difficile. Per natura sono dinamica e più che ignorare l'essere ignorata mi sento più attratta dal cercare ambienti nuovi in cui potermi esprimere, confrontarmi e stare bene. È difficilissimo trovarli. Nessuno ha detto che lo sia. Ma lo devo a me stessa.
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (17 Aprile 2016 14:59)

      Scusa Gloria. Di nuovo io. Rileggendo il tuo commento, si percepisce che tu pensi che io parto con quelle affermazioni negative quando intraprendono qualcosa. Normalmente non è così, sono in buona fede, entusiasta, anche se prudente. Quelle affermazioni, più che pensieri di partenza, sono pensieri di conclusione a cose fatte...Sono d'accordo quando dici che non fa bene inserirle nel modo di raccontarsi, perché micobraminano ed in un certo modo mi imbrigliato in una situazione ed un concetto di me che non desidero. Se è quello che intendevi, penso di avere capito il concetto e ti ringrazio!
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Elisabetta

      Elisabetta 9 anni fa (18 Aprile 2016 7:21)

      Ciao ! Rispondo a Claudine che anche a me succede la stessa cosa e l'osservazione che l'uomo apprezzi piu' le donne snelle e quel no so che di delicato e' vero ! Ilaria ripete che le donne indipendenti e positive attraggono ma nella realta' non e' vero ! La donna delicatina che fa sentire l'uomo macio , si giusto ! Lavoro in un ambiente di donne e le single , che le vedi indipendenti , forti che cercano e riescono a superare le difficolta' sono ancora sole mentre altre due che rognano sempre e che non gli va mai bene niente , hanno sempre un compagno accanto ! Che dire , forse e' meglio il fai da te ! Questa e' una realta' ! E bisogna farci i conti ........
      Rispondi a Elisabetta Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (18 Aprile 2016 12:11)

      C'è una bella differenza tra un compagno e una stampella.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Elisabetta

      Elisabetta 9 anni fa (18 Aprile 2016 18:15)

      Che sia una stampella o un compagno sempre qualcuno al loro fianco c'e' l'hanno ! Ripeto , la realta' e' questa !
      Rispondi a Elisabetta Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (18 Aprile 2016 23:00)

      Dipende da cio' a cui si aspira. Contente loro... Ma tu, per te, cosa vuoi?
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (19 Aprile 2016 0:20)

      Ciao Gea! Anche io ho riscontrato che le donne vere spesso sono sole, mentre le 'gnicche e gnacche', sempre in compagnia...io non farei mai cambio con loro e desidero per me una relazione con una persona di valore, con la quale confrontarmi alla pari...e qui casca l'asino...per ora almeno. Dove caspita si trova un ambiente sano ed idoneo per avere queste opportunità!? Mi piace molto camminare e nuotare e lo devo fare per problemi di colesterolo alto, per cui mi ci sono messa di impegno oltre che per svago. Spesso sono distratta e o stanca per cui vado, faccio e non noto nessuno. Credo che sia lo stesso anche per gli altri...lo sport è un bel contesto però. Confido che le belle giornate portino me e gli altri (sconosciuti) ad avere un atteggiamento più propenso e aperto, se no che noia! :-D
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (19 Aprile 2016 17:25)

      Ciao Claudine, l'osservazione é di Elisabetta, non mia... io mi limitavo solo a commentarla con la distinzione tra compagno e "stampella" :-) Non credo che le donne forti siano necessariamente sole, né che le lamentose siano sempre e comunque in coppia. Fai bene a prenderti cura di te stessa, della tua salute e di cio' che ti piace fare: é fondamentale, sempre... anche quando si è in coppia. ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Elisabetta

      Elisabetta 9 anni fa (19 Aprile 2016 4:51)

      Vorrei un compagno ma non ne trovo ! Il detto meglio sole non mi va di portarlo alla tomba !
      Rispondi a Elisabetta Commenta l’articolo

    • Avatar di PaperPlane

      PaperPlane 9 anni fa (24 Aprile 2016 3:21)

      Anch'io noto che gli uomini preferiscono quel tipo di donna e sono intimoriti dalle donne forti. Sto cercando di farmi venire in mente almeno un caso di mia conoscenza che sconfessi quest'osservazione ma non me ne vengono.
      Rispondi a PaperPlane Commenta l’articolo

    • Avatar di Gloria

      Gloria 9 anni fa (18 Aprile 2016 9:00)

      Ciao Claudine! Proprio quello intendevo. ;) Buona giornata.
      Rispondi a Gloria Commenta l’articolo

    • Avatar di clacla

      clacla 9 anni fa (26 Aprile 2016 12:17)

      No no ragazze, secondo me c'è un fraintendimento in questo discorso, anche io conosco donne scialbe che da anni stanno col loro fidanzato del liceo, si fanno anche mantenere xké non trovano il lavoro che piace a loro, escono solo se c'è lui, fanno solo quello che piace a lui, senza di lui sono piatte.. io mi auguro che non vengano mai lasciate xké non si sanno costruire, si lasciano trascinare. Ma non le invidio per niente! Invece ci sono donne che magari sono anche senza un uomo, ma non sono sole, sanno scegliere le loro amicizie, fanno quello che vogliono della propria vita, seguono i loro interessi, escono con tante persone e non si accontentano di una vita mediocre! La differenza non è nell'avere un compagno o no, ma nel decidere se accontentarsi o no, queste sono le donne che mi piacciono e a cui voglio somigliare!
      Rispondi a clacla Commenta l’articolo

  12. Avatar di ChubbyBunny

    ChubbyBunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 17:23)

    Sono una ragazza di 27 alla sua prima vera esperienza sentimentale ricambiata con un ragazzo di 26 anni. Circa un anno fa un ragazzo appena rientrato in Sicilia dalla Svizzera è venuto (invitato dal Presidente suo amico) nell'associazione di cui sono segretaria. Quando l'ho conosciuto era già fidanzato con una ragazza di nove anni più grande di lui e dopo che questa è rientrata in Svizzera ha continuato una relazione a distanza(se così si può definire....non si vedono mai) con lei. Parallelamente ha voluto il mio numero di cellulare e abbiamo cominciato a messaggiare. Io fino a luglio lo vedevo solo come un socio perché ero invaghita (non corrisposta) del Presidente dell'associazione. Poi l'invaghimento è passato così come era venuto. A settembre l'ho invitato ad una festa a casa mia organizzata da un americano che vi abita. Gli è stato chiesto se ero la sua fidanzata e lui ha risposto 'piano, piano'. Successivamente siamo usciti un paio di volte ed è stato molto piacevole. Tutto questo è avvenuto mentre nel frattempo si lasciava, faceva pace e lasciava di nuovo (sempre virtualmente). A novembre mi ha detto che si era lasciato (sempre virtualmente) di comune accordo. Io sinceramente credo a quello che prova per me, ma non ho creduto al fatto dell'essersi lasciato di comune accordo ed ho contattato la ragazza via Facebook. A lei ho raccontato che eravamo usciti e si è arrabbiata da questo ho capito che l'aveva lasciato lei perché non le presentava i suoi e non concretizzava. A gennaio è morta mia mamma ed è venuto a casa mia a portare i fiori, ad abbracciarmi e ad abbracciare mio padre (lo conosceva già). Gli è dispiaciuto molto non averla potuta conoscere e mi aveva ripetuto tante volte che voleva conoscere i miei.Ieri ho preso coraggio e l'ho messo alle strette su whatsapp e mi ha detto che quello che sente verso di me é tutto vero, purtroppo lui in questo periodo non è tanto in sè (io gli credo perché so che vita fa....i suoi sono molto severi ed in questi mesi è uscito solo per andare ad insegnare a scuola o con i genitori per questioni burocratiche. Il sabato e la domenica non esce perché fa la siesta o va solo a messa coi suoi. Infatti prima di iniziare a uscire mi chiedeva se poteva passare a prendermi da casa per portarmi a messa con lui). Credo che non sia tanto in se perché lui insegna, lavora come avvocato difensore e sta studiando per un concorso a cattedra per il 20 di maggio) mi ha suggerito quindi di lasciarlo e di vivere in tranquillità la mia vita in modo da non ferirmi o illudermi. Ha concluso il messaggio dicendo: "ciao a presto". Secondo lei cosa vuol dire tutto ciò? Che (come penso io) superato questo periodo ci rivedremo e potremo continuare il nostro rapporto oppure no? C'è qualche speranza che sbocci una relazione? Io per ora non ho particolarmente fretta perché prima di impegnarmi seriamente vorrei ultimare gli studi conseguendo la laurea magistrale per avere la mente più leggera.
    Rispondi a ChubbyBunny Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (25 Aprile 2016 17:57)

      Ciao, un conto é non aver fretta, un conto é sprecar tempo (anche poco, é già troppo) con un cazzaro professionista. E questo a prescindere dal fatto che tu debba ancora finire gli studi e trovar lavoro. Il tempo non va sprecato... mai. Specie se il quadro é già chiaro.
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Aprile 2016 18:06)

      Ma quale cazzaro professionista?! Il principe azzurro di questa favola alla bella età di 26 anni esce per andare a messa con i genitori, perbacco!!! (Mi chiedo se ogni tanto certe storie siano vere per davvero o inventate per mettermi alla prova).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (25 Aprile 2016 18:26)

      Pardon Ilaria, il mio cristianesimo alquanto eretico non mi fa apprezzare siffatti dettagli :-P
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (25 Aprile 2016 18:03)

      P.S. mi dispiace molto che tu abbia perso tua madre. Io ho perso mio padre più o meno alla stessa età. A maggior ragione, trovo squallido il comportamento di questo ragazzo.
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Aprile 2016 18:11)

      @ Gea: il comportamento di questo ragazzo sembra più che altro terribilmente infantile; è che chi scrive non sembra armata di grande maturità. C'è un'ingenuità che sconcerta. Qualche presa di responsabilità va considerata. Come ho detto diverse volte non si può scegliere il più cretino dei cretini, costruirci intorno un enorme castello di fantasie e poi dire: "ecco lo stronzo!". Leggi bene l'intervento di Chubby Bunny :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (25 Aprile 2016 18:36)

      Hai ragione Ilaria. Il commento l'avevo letto bene e lo so che non é granché maturo neanche il comportamento della ragazza, ma da commentatrice del blog preferisco sia tu a segnalarlo all'interessata. Mi sembra più corretto, tanto più che almeno una cavolata (non la stessa, ma sempre cavolata) tutte noi che commentiamo l'abbiamo fatta. Io volevo solo aprirle gli occhi nel modo che mi pare più consono al mio ruolo di commentatrice. Grazie :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di ChubbyBunny

      ChubbyBunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 20:50)

      Salve. No, la storia è tutta vera?Io ho pensato che la cosa migliore da fare adesso sia vivere con tranquillità la mia vita e se sono rose fioriranno o con questo ragazzo o con un altro. Senza farsi prendere dall'ansia del fidanzato a tutti i costi. Lui molto probabilmente si rifarà vivo e credo che lo ignorerò perché voglio vedere fino a che livello è disposto a esporsi. Farei bene se facessi così o è un comportamento immaturo? Io sono ancora alle primissime armi?Spero che mi comprendiate e comprendiate la mia ingenuità.
      Rispondi a ChubbyBunny Commenta l’articolo

    • Avatar di ChubbyBunny

      ChubbyBunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 21:07)

      Salve No, è tutto vero. Attualmente credo che il comportamento migliore da adottare sia quello di vivere la mia vita con tranquillità senza farmi prendere dall'ansia del fidanzato...se sono rose fioriranno. O con questo ragazzo o con un'altro. Molto probabilmente si farà risentire, ma io credo che lo ignorerò perché voglio vedere sino a che punto è disposto ad esporsi per me. Proprio perché ha parlato di periodo in cui non è molto in sè si farà risentire. Il problema è che io ho bisogno di uno che si impegni e da un anno a questa parte non è successo niente. Vabbè che ognuno ha i suoi tempi e lui mi ha detto che è un tipo che fa le cose con calma, ma a quest'ora non si sarebbe dovuto impegnare? Ne ho parlato con mio padre perché ritengo che mi possa consigliare. Io lo volevo cancellare del tutto, ma mio padre mi ha detto che se cancellarlo dai miei possibili ragazzi mi dà dispiacere allora è meglio che non lo accantoni del tutto nonostante tutto quello che ho qui esposto su questo blog. Non so bene cosa fare. Spero che questo sia il comportamento giusto da adottare in questi casi.
      Rispondi a ChubbyBunny Commenta l’articolo

    • Avatar di Chubbybunny

      Chubbybunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 21:54)

      Cosa mi consigliate di fare? Io non ho nessuna esperienza in questo campo. Credo che ve ne siate già accorte xD
      Rispondi a Chubbybunny Commenta l’articolo

    • Avatar di tina

      tina 9 anni fa (25 Aprile 2016 22:43)

      Ma perchè tenere il numero di una persona noiosa e per niente divertente?
      Rispondi a tina Commenta l’articolo

    • Avatar di Chubbybunny

      Chubbybunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:06)

      Il ragazzo di cui parlo quando siamo usciti mi ha infatti detto che i suoi coetanei lo trovano noioso o gli dicono che usciranno con lui, ma poi non lo fanno. Quando gli ho detto che mi ero divertita con lui si è addirittura meravigliato
      Rispondi a Chubbybunny Commenta l’articolo

    • Avatar di tina

      tina 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:39)

      Ahia! allarme che si accende! conosco, è un grande insicuro pronto a sfinirti con la sua insicurezza. il rapporto con uomini del genere è pieno di procedure complicate. se hai voglia di sentirti utile a risolvere problemi di logica che cambiano logica ogni secondo buttati tra le sue braccia altrimenti lascialo, insieme alle sue sieste del weekend hihhi
      Rispondi a tina Commenta l’articolo

    • Avatar di Chubbybunny

      Chubbybunny 9 anni fa (26 Aprile 2016 0:14)

      In che senso procedure complicate? Perché cambiano logica? Non ho capito...scusa.
      Rispondi a Chubbybunny Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Aprile 2016 22:51)

      @ Chubbybunny, sai che io non sono tanto sicura ancora se tu stai tentando di prendermi in giro o sei autentica? :) Dici di avere 27 anni e ti esprimi non come un'adolescente, ma come una bambina di 8-10 anni :). Dici anche che vai all'università. Frequentare l'università non è certo prova di competenze o di sagacia particolari, ma deve pur averti esposto un po' alla realtà del mondo e delle relazioni, acciderbolina. Davvero ti sembra congruente dire di un ragazzo di 26 anni che dici che fa l'avvocato e l'însegnante che il sabato e la domenica non esce perché fa la siesta (?!?) o va a messa con i suoi genitori. Mi chiedo: che cosa stai raccontando? Fantasie? Proiezioni? Che cos'è?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Chubbybunny

      Chubbybunny 9 anni fa (25 Aprile 2016 23:21)

      No, scusi. Mi sono espressa male io. Alcuni weekend fa la siesta e non tutti i fine settimana. L'avvocato lo fa part time. C'erano tante cose da dire e ho fatto un po' di confusione. Anche per questo come ragazzo non ha quasi mai tempo libero. Tant'è che per uscire con lui siamo andati assieme alle prove di un concerto(oltre ad insegnare a suonare il violoncello a scuola si prepara anche per dei concerti). Vedersi è stato difficile sia per i suoi molti impegni sia perché non ha una sua macchina e deve farsela prestare da un suo familiare. Per di più tornando da scuola ha avuto un incidente e credo che questo gli abbia dato problemi in famiglia.
      Rispondi a Chubbybunny Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (26 Aprile 2016 7:31)

      Ma cosa ci trovi in uno che faceva tira e molla con la fidanzata a distanza, accampa una miriade di scuse e ti dedica infime briciole del suo tempo?... Che uscita é andare alle prove del suo concerto? Gli serviva una groupie per fare il fico davanti agli altri musicisti e mostrare che c'è chi riesce a sopportarlo, oltre a supportarlo? Peraltro, se ti poni tante domande, sotto sotto la risposta ce l'hai... e la sai... se guardi la realtà in faccia.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di ChubbyBunny

      ChubbyBunny 9 anni fa (26 Aprile 2016 13:45)

      Salve. No...erano prove a casa di una collega anche di scuola...io l'ho ascoltato a casa di questa signora(hanno provato in tre:lui, il violinista ed la pianista).
      Rispondi a ChubbyBunny Commenta l’articolo

    • Avatar di ChubbyBunny

      ChubbyBunny 9 anni fa (26 Aprile 2016 14:35)

      Dopo le prove siamo andati a fare colazione ed è stato piacevole...mi guardava quasi con aria trasognata. Fa piacere quando un ragazzo ti rivolge simili sguardi :). Io comunque non ho ascoltato mio papà. L'avevo già tolto da Facebook da inizio mese con una scusa. Ieri l'ho cancellato dai contatti del cellulare perché voglio lasciarlo perdere. Anche se cercherà di trovarmi io non mi farò trovare più. Quando si deve voltare pagina si volta pagina una volta per tutte.
      Rispondi a ChubbyBunny Commenta l’articolo

  13. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (9 Giugno 2016 17:50)

    Ciao a tutte. Oggi ho voluto rileggere questo articolo perché è una giornata di quelle no. A volte è difficile per me pensare positivo. Non sono mai stata molto ottimista di carattere, mi chiedo come sia possibile ritrovare la fiducia e soprattutto la sicurezza in noi stesse, dopo una grande delusione? Io mi sono accorta di molte cose, ho perso ad esempio gli interessi che avevo prima, ora ad una serata in discoteca preferisco una tranquilla serata in centro. Mi sto focalizzando tanto sullo studio, ma la sensazione che manchi qualcosa è sempre presente. Invece io vorrei tornare ad essere autonoma come prima, a tornare a divertirmi come prima e soprattutto a sentirmi completa anche senza un uomo (come prima). Mi chiedo se sia possibile e come fare ritorno a tutto ciò. Prima ero ignorante in materia e non sapevo cosa volesse dire avere un compagno. Da quando l'ho scoperto sembra che non riesca più a immaginarmi senza. Eppure sono single da quasi un anno ormai, non sono mai riuscita a infilarmi in una relazione di convenienza,o meglio è successo ma non ho resistito per più di un mese. La mia domanda in sostanza è come recuperare la fiducia, l'amore per sè stesse e l'indipendenza dagli uomini, dopo che si è rimaste ferite e deluse. So che dovrei averlo capito, ma ci sono giorni in cui tutto mi perde di senso, come oggi.
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Giugno 2016 22:46)

      Ciao Shy, il tuo commento mi è "piaciuto" molto, davvero. Sintetizza e descrive benissimo i sentimenti e le emozioni di molte donne (e anche di molti uomini) dopo una "delusione" sentimentale. Poi tu parli anche di "grande" delusione sentimentale. L'aspetto interessante è che hai tanta consapevolezza da riconoscere che vuoi tornare a sentirti "completa anche senza un uomo (come prima)." La verità (che pare anche un'ovvietà, ma spesso trascurata) è che le grandi delusioni sentimentali impoveriscono, lasciano ferite aperte e questo impoverimento e queste ferite aperte hanno degli strascichi. Le delusioni sentimentali sono dei traumi e i traumi lasciano degli effetti. Ma questi effetti, per quanto negativi, si possono superare e cancellare. Come? Tu hai dalla tua la consapevolezza che ho or ora citato: ti rendi conto che non è "tutto" nella mancanza di un compagno, dato che prima non sapevi nemmeno che cosa volesse dire avere un compagno. Ora che hai avuto una delusione sentimentale ti pare di non riuscire più a immaginarti senza. Io credo che si tratti delle conseguenze della ferita. Quindi pazienza, tanta pazienza e comincia passo passo a prenderti cura di te e delle ferite, pensando anche quali sensibilità preesistenti la delusione è andata a toccare e quale è stato il suo inganno emotivo, quello per il quale ti senti tanto indebolita rispetto a prima. Diciamo che questa delusione (come molte altre) è un'opportunità per mettere mano a se stesse e prendere ulteriore coscienza di quel che di fragile c'era già prima e che probabilmente ha reso possibile la delusione stessa.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (11 Giugno 2016 21:37)

    Grazie Ilaria, mi sono commossa nel leggere la tua risposta perché pensavo non sarei stata capita. È dura e lo vedo quanto mi condiziona. Però non c'è niente che io possa fare se non tirarmi su le maniche e lavorarci, e pensare che i giorni più brutti passano, esattamente come gli altri. Buona serata e ancora grazie!
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (11 Giugno 2016 22:11)

      :) ma no dài, che quel che ci metto per capire è sempre il massimo. Se per caso avete la sensazione che qualcosa non sia chiaro, risollecitatemi e chiaritemi. Ho tardato a rispondere al tuo commento perché è un periodo di grandi impegni e avevo anche il PC principale in riparazione :) .
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di francesca

    francesca 9 anni fa (10 Aprile 2016 17:00)

    L'articolo ha centrato il mio problema,che con molta tenerezza sto cercando di migliorare. Qualche consiglio da parte mia che mi ha permesso di smettere di deprimermi è stato prendermi di petto e con determinazione aprirmi gli occhi ,vedere che così non ero felice, e iniziare a starmi accanto un passo alla volta. Certo è stata una impresa titanica all'inizio . Ho dovuto imparare a smetterla di criticarmi e poi a diventare amica di me stessa. Adesso non sono in paradiso ma ho imparato a sostenermi e vedo la luce in fondo al tunnel. Un consiglio sincero e dal profondo del cuore che posso dare su mia esperienza : i primi a sostenerci dobbiamo essere noi stessi. Se non non lo fa nessuno . E quando si perde tutto sei sola con te stessa ed è lì che si vede se nonostante tutto ci sei per te e ti vuoi bene. Non vedo l 'ora di continuare a leggere altri consigli . Un bacio a te e a tutte.
    Rispondi a francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Giulia

      Giulia 9 anni fa (10 Aprile 2016 21:10)

      " quando si perde tutto sei sola con te stessa ed è lì che si vede se nonostante tutto ci sei per te e ti vuoi bene. " è esattamente quello che è successo a me. Dopo 13 anni con il mio ex marito ritorno dai miei genitori a 35 anni senza lavoro e sull'orlo di una crisi di nervi da abbandono. È stato un lento percorso per diventare amica di me stessa,ascoltare i miei bisogni e smettere di correre dietro all' aMMore e dire sempre di sì alle amiche per non restare sola. Adesso non è che sia diventata Gianni il profumo dell'ottimismo ,come la pubblicità, ma sono maturata. Quando ne superi.tante con.le tue sole forze inizi se non.ad amarti almeno a stimarti e pensare che non meriti altro dolore
      Rispondi a Giulia Commenta l’articolo

    • Avatar di Alice

      Alice 8 anni fa (12 Giugno 2016 11:32)

      Ciao Giulia, capisco bene quello di cui parli perchè sembra la fotocopia della mia vita in questo momento. L'umiliazione di tornare dai genitori dopo anni d'indipendenza guadagnati a fatica. Per me tra l'altro ha significato tornare in un nucleo famigliare dove non mi sono mai sentita accettata e da cui ho cercato di fuggire appena è stato possibile. Ma davvero non potevo fare diversamente. Col senno di poi ho capito che forse, invece di lavorare per costruire me stessa nella vita ho sempre cercato la salvezza fuori di me. Ma del resto questo è quello che mi hanno insegnato. Quello che più mi fa soffrire e mi rende difficile la ripresa, è il fatto di non essere ancora riuscita a capire dove ho sbagliato, quanto sono sbagliata io e quanto invece non è dipeso da me il fallimento, per lo meno quello sentimentale. Io capisco che sia sano metterci una pietra sopra, ma se non faccio autocritica non vado da nessuna parte. Accettare poi di non avere più 25 anni per rimescolare le carte è ancora più diffcile. Io sono la prima a non dare peso a quei numeri, e i tempi anche sono cambiati, ma bisogna essere realisti ed ammettere che in società esistono delle regole e dei traguardi ben delimitati e trovarsene al di fuori complica notevolmente la vita. Comunque sono qui, e provo ogni giorno a ritrovare me stessa e la forza che ho sempre sentito di avere, ma chissà per quale motivo sembrava scomparsa..Ciao Giulia, buona vita!
      Rispondi a Alice Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (12 Giugno 2016 14:21)

      Ciao Alice e Giulia, in bocca al lupo a entrambe! Vi auguro il meglio, per voi stesse, il lavoro e tutto il resto! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  16. Avatar di barbara

    barbara 9 anni fa (12 Maggio 2016 11:27)

    ciao Ilaria, > sono da tempo sola e se incontro solo persone inconcludenti o distanti > dal desiderio di avere una storia. > Sono sfiduciata e molto desiderosa di avere qualcuno. > NOn agisco piu' sul bisogno e se annuso qualcosa che non va' mi > ritiro. > HO 44 anni e desiderosa di avere una famiglia e conoscere persone sane > e di valore. > CHe fare? > Lavoro su me stessa, faccio un corso di counselor. Certo che penso positivo, ma questa è la mia realta'. > Ti chiedo un consiglio > grazie > ciao > Barbara
    Rispondi a barbara Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusi

      Giusi 8 anni fa (12 Giugno 2016 9:52)

      Barbara, dalla tua lettera non sembri una persona che pensa positivo. Anzi risulti lamentosa e bisognosa. Sara' per questo che vai incontro a frequentazioni che non portano a nulla di buono? Smetti di cercare e goditi la vita!
      Rispondi a Giusi Commenta l’articolo

    • Avatar di barbara

      barbara 8 anni fa (13 Giugno 2016 14:28)

      si forse hai ragione! sono lamentosa e bisognosa! Cambiare il nostro dialogo interno è difficile ma ci provo! Smetto di cercare sul serio e mi godo la vita! sara' quel che sara'... Grazie
      Rispondi a barbara Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (13 Giugno 2016 15:46)

      Forza e coraggio Barbara! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  17. Avatar di frank

    frank 8 anni fa (10 Luglio 2016 20:50)

    Bello. Pensare positivo conviene sempre. E' non è poi così difficile, già solo per il fatto di essere vivi dovremmo esserlo; sotto valutiamo troppo la fortuna che abbiamo. ognuno di noi ha qualcosa di speciale da condividere, tenerezza, grazia, stile, intelligenza...bisogna cominciare con l'essere più indulgenti e amorevoli con noi stessi. Pensare positivo muove subito le cose attorno a noi, effetto garantito!
    Rispondi a frank Commenta l’articolo

  18. Avatar di Sara76

    Sara76 9 anni fa (18 Aprile 2016 17:24)

    Ma come si fa ad ignorare il passato? Ma voi ci credete? E soprattutto ci riuscite? A me sembra una gigantesca ipocrisia..in qualsiasi ambiente si valuta il passato di una persona, nel lavoro ti chiedono il curriculum, nelle relazioni vogliono sapere chi sei cosa hai costruito, quali esperienze hai vissuto..e ancora ci raccontiamo che il passato non conta?? E voi quando vi chiedono conto del vostro passato gli rispondete: "quale passato? io guardo avanti non indietro"..!! Venite a raccontare che il passato non conta (il nostro) ma quello degli altri conta e molto, visto che dobbiamo stare sempre attente all'uomo che incontriamo: non è anche lui il frutto del suo passato? Voi ci stareste con uno che nel passato ha menato le sue donne, non ha mai lavorato o lo ha fatto mediocremente o altre amenità? E mi venite a dire che non si giudica una persona dal suo passato.. Che l'opinione degli altri non conta? Ma come non conta? Ogni persona la valutiamo in base ai rapporti che instaura con gli altri e ci facciamo influenzare tantissimo dalle opinioni degli altri su di lei, tanto che anche in questo blog si pubblicano le opinioni dei lettori sul blog, dei blogger che "contano" eccetera...proprio per influenzare positivamente i nuovi arrivati, e poi ci si viene a raccontare che l'opinione degli altri (frutto del tuo passato!) non conta... Sono astrazioni che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti, con la realtà della vita sociale del 2016 in italia.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (18 Aprile 2016 18:10)

      Minestrone Findus 15 verdure. Con un condimento di rabbia e rancore non da poco :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Sara76

      Sara76 9 anni fa (18 Aprile 2016 18:47)

      Io la vedo così, mi guardo intorno e mi rendo conto che è così. Nessuno ignora il tuo passato (anzi veniamo giudicati sopratutto in base a quello), non capisco perchè io dovrei farmi questo favore, non è eccesso di autoindulgenza? Io sono anche il mio passato con tutto il carico di stronzate che ho fatto (sopratutto a me stessa) , ma come faccio a ignorarlo, a nasconderlo a sotterrarlo? L'opinione degli altri non conta: ma se tutto e sottolineo tutto nella realtà dimostra esattamente il contrario, ma perchè devo raccontarmi bugie? A me sembra una consolazione da poco dirsi "ho sbagliato, adesso guardo avanti e non ci penso più, c'è tempo per recuperare". A voi quanto dura la serenità (oserei direi l'euforia a volte) che provate quando formulate questo pensiero? A me 1 minuto poi ripiombo nel baratro. Non funziona, non funziona, ci provo da anni ad accettare il presente il passato e il futuro. Non ce la faccio, dura sempre troppo poco, sono l'unica disgraziata? Boh, qua sento discorsi altisonanti e saggissimi.........ma là fuori voi come vivete? A parte il fatto che non tutti hanno tanto tempo davanti a sè per recuperare (mica abbiamo tutti 20 anni ed un passato in cui il dolore più grande è stato quello di perdere il gatto), non ci sono per tutti le stesse possibilità di lavoro, di amicizie di amori.. Leggo di gente che ha l'unica preoccupazione di "trovare ambienti più stimolanti", di "superare una delusione amorosa"..ma vi viene in mente qualche volta che c'è gente che non esce di casa da anni, che è socialmente morta, uno zombie, che non ha lavoro, non ha casa, non ha amore...non ha nulla di tutto quello di cui parlate voi e che alla sola idea di provare a procurarsi tutto ciò muore di paura e non ce la fa a reggere il ritmo degli altri? Sono arrabbiata Ilaria, certo che lo sono, non ho più voglia di sentire discorsetti accomodanti, mi sa che vi nutrite tutti di soap operas... Prendetelo come uno sfogo, grazie dello spazio, arrivederci.
      Rispondi a Sara76 Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (18 Aprile 2016 19:05)

      Devo dire che accettare il futuro mi viene difficile anche a me, onestamente :D . Per il resto faccio notare la gradevolezza di coloro che vengono sul blog considerandolo un "vomitorio". Chissà poi perché hanno la vita brutta che hanno. Mistero...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di sienne

      sienne 9 anni fa (19 Aprile 2016 20:50)

      Ciao Sara. È vero, il passato fa parte di noi. E come tutto lo si può vedere sotto vari aspetti, che determinano come ci poniamo e vediamo le cose. Sono i punti di riferimento che raccontano la storia. A secondo, potrei raccontarmi come una totale fallita. Ma se seguo un'altro ragionamento risulto invece una donna piena di iniziativa, grinta e risorse.
      Rispondi a sienne Commenta l’articolo

    • Avatar di Giardinosegreto

      Giardinosegreto 8 anni fa (25 Luglio 2016 23:26)

      Sara sei proprio una furbona! Se tu sei la prima ad essere così severa con te stessa come pretendi che gli altri ti giudichino in modo positivo? Lascia stare tutte queste paranoie, fregatene del giudizio altrui e inizia a costruire cose buone da quello che hai un passo per volta!
      Rispondi a Giardinosegreto Commenta l’articolo

  19. Avatar di sienne

    sienne 9 anni fa (11 Aprile 2016 3:12)

    Ciao a tutti. Credo, che noi tutti abbiamo vissuto quei momenti, nei quali ci siamo sentiti prede degli avvenimenti. Momenti, dove tutto iniziava ad andare storto e ci siamo trasformati in pompieri, correndo da un fuoco all'altro. Per esperienza, ci ho messo del tempo a capire, che quando si sta male, questo influisce sulle nostre reazioni in vario modo e ciò ci ritorna di conseguenza e entriamo così in una spirale di negatività per eccellenza. Ho imparato a non reagire più sulla negatività di altri, pur capendo le reazioni e lo stato d'animo che hanno. Se vogliono stare con me, è semplice, basta cambiare musica. Non dò più la possibilità di usarmi, per vivere il loro male ed alimentarlo. Mi sentivo sempre vuota dopo certi incontri. Come se mi avessero succhiato tutta la mia vitalità. Per stare meglio, ho così iniziato a proteggermi tenendo una distanza emotiva. Infatti, anche se è triste in un certo senso, però, sta a noi soli decidere che via percorrere. Gli altri possono influire poco. Possiamo solo aiutare alla consapevolezza e ai danni che si creano da soli. Io ho ritrovato tutta la mia vitalità, la voglia di vivere le mie passioni, di dare spazio alla mia curiosità, da quando non sono più disponibile come distributore di energie. Perché accanto a tutto ciò, ho dovuto tenere fronte anche io ai miei colpi. Voglio dire, che essere troppo disponibili, non fa bene e non è neanche nobile. Non si aiuta a nessuno. Anzi, alla fine, tutti stanno male.
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    • Avatar di Debora

      Debora 9 anni fa (11 Aprile 2016 13:55)

      In questo preciso momento mi chiedo come si faccia a pensare positivo, dopo una scoperta relativa al mio uomo che mi ha lasciata attonita e sgomenta...
      Rispondi a Debora Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (11 Aprile 2016 14:17)

      Ah, hai ragione. Uno stronzo che ha tradito o roba del genere... Come si fa a pensare positivo? Fosse un cancro allo stadio terminale, ma una scoperta su uno stronzo proprio non lascia speranze... (Quanto si può pensare positivo dopo una scoperta del genere: basterebbe non sentirsi subordinate a un bipede con il pacco davanti)
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    • Avatar di Debora

      Debora 9 anni fa (11 Aprile 2016 14:59)

      Non posso darti torto, ma certe cose vanno al di la' di ogni immaginazione, e ci vuole un po' di tempo per metabolizzarle.
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    • Avatar di sienne

      sienne 9 anni fa (12 Aprile 2016 5:29)

      Ciao Debora. Non so cosa ti sia accaduto. Ed è vero, ci sono colpi durante il nostro percorso di vita che ci mettono in ginocchio. A secondo, ci vuole più tempo per rialzarsi. La cosa importante però è, che ci si rialza. Capire, come possiamo rinforzare il nostro sistema di protezione e di salvaguardia verso noi stessi.
      Rispondi a sienne Commenta l’articolo

    • Avatar di Raffa

      Raffa 9 anni fa (11 Aprile 2016 16:06)

      Puoi raccontarci la tua esperienza Debora? Se ti fa piacere....
      Rispondi a Raffa Commenta l’articolo

  20. Avatar di Barbara bazzani

    Barbara bazzani 8 anni fa (11 Settembre 2016 10:13)

    Trovo suggerimenti e messaggi importanti
    Rispondi a Barbara bazzani Commenta l’articolo