Come pensare positivo e trovare l’amore che meriti

come pensare positivoQuesto non è un articolo “generico” su come pensare positivo, è una riflessione sul perché il pensare negativo può determinare schemi di relazione sbagliati e facilita rapporti disfunzionali, di dolore e non di amore, con uomini sbagliati. E’ un come pensare positivo rivolto alle donne che non hanno ancora trovato il proprio equilibrio sentimentale e faticano a realizzare una relazione che le appaghi e permetta loro di esprimersi appieno in tutte le aree della loro vita.

"I pensieri diventano cose. Scegli pensieri buoni! Mike Dooley"

Parrebbe ovvio e scontato. E’ più utile pensare positivo che pensare negativo. In fin dei conti pensando positivo si sta meglio che pensando negativo. Si vivono sensazioni ed emozioni più piacevoli e si è in uno stato d’animo e in uno stato fisico di maggior benessere. Questo dovremmo credere secondo il semplice buon senso. Quindi ne deduciamo che dovremmo pensare tutti positivo, in modo istintivo e naturale?

Non è proprio così. Un sacco di gente è talmente “abituata” a stare nella tristezza e in stati d’animo negativi da diventarne dipendente. Ci sono addirittura persone che ritengono che pensare negativo, lamentarsi sempre e fare una tragedia della propria vita sia da “fighi”. Basta leggere certi stati sempre lamentosi e pessimistici su Facebook. O alcuni commenti grondanti lacrime su questo blog, di donne disperate-disperatissime. E guai a chi si permette di dire loro che forse potrebbero essere solo disperate e non del tutto disperatissime ;). Loro alle balle del pensare positivo non abboccano e non vogliono abboccare.

Ci sono delle persone che quando hanno un problema o leggono una cattiva notizia sui giornali pare si illuminino: “Wow, questa sì che è una buona opportunità per lamentarmi, per appestare tutti quelli intorno a me con la mia negatività…” A queste persone non interessa  capire come pensare positivo. Anzi.

Si tratta di un aspetto emotivo. Ci sono persone che credono di essere così poco interessanti a essere “normalmente contente” della vita che preferiscono “brillare” per negatività e lamentosità. Nella speranza di attrarre l’attenzione altrui. Ho come il sospetto che di questo folto gruppo facciano parte anche molte donne che soffrono per amore …

Come pensare positivo: le buone ragioni per la tua vita

C’è di più. Già da qualche anno alcune ricerche scientifiche hanno rilevato che le emozioni negative provocano una dipendenza molto simile alle dipendenze ritenute più dannose, come quella da alcol o da droga. In effetti le emozioni negative, il dolore, il crogiolarsi nel dolore, attivano le stesse aree del cervello che producono sostanze come le dopamine e le beta-endorfine. Le stesse aree e le stesse sostanze “attivate” quando si assumono droghe. Questa potrebbe essere già una buona ragione per lasciare la negatività e prendere l’abitudine alla positività; questa è una buona ragione per allenare se stesse nella pratica del pensare positivo, non credi?

"Scegli di essere ottimista, ci si sente meglio. Dalai Lama"

Ti propongo una nota interessante per le tue riflessioni, a questo proposito. C’è qualche esperto che addirittura ipotizza che molte delle donne che accettano di stare in relazioni abusive, dove vengono maltrattate e addirittura picchiate dal partner, non “mollino” il rapporto disfunzionale perché in preda a questo tipo di dipendenza, la dipendenza dal dolore, dalla situazione negativa. Non possono fare a meno di soffrire. Ecco perché molte di loro rifiutano di fare scelte diverse o anche di vedere il mondo in modo diverso, magari pensando in modo più positivo e ottimistico.

E, a proposito di riflessioni sull’amore disfunzionale, forse è anche utile chiedersi se anche quelle donne che continuano a inseguire uomini non interessati, o quelle che non riescono a dimenticare un uomo sbagliato e un rapporto sbagliato o quelle che si impuntano su un uomo sposato o – ultima delle mode – si innamorano perdutamente di un uomo conosciuto “virtualmente” e con il quale hanno solo scambi virtuali, senza essersi mai incontrati di persona – e magari mai visti in viso, nemmeno in chat, anche se la “relazione” dura da mesi -, ecco, c’è da chiedersi se anche tutte queste donne soffrono non tanto di dipendenza affettiva, quanto di dipendenza dal “dramma” e dalla “tragedia”. Di dipendenza dal dolore, insomma. Perché molto spesso queste sono le donne più ossessivamente ed esclusivamente concentrate sui propri pensieri negativi e che non vogliono sentire parlare di come allenarsi a pensare positivo.

Cambiare paradigma, cambiare percorso di vita

Riepiloghiamo quanto abbiamo detto finora e semplifichiamolo in modo che, se è il caso, possa esserti utile nella pratica della tua vita di tutti i giorni, di modo che tu sappia come pensare positivo, anche quando sei convinta che non ti riesca.

1) Abbiamo considerato che il dolore, il crogiolarsi nel dolore, il lamentarsi continuamente può essere l’espressione di un atteggiamento mentale al quale ci si è abituate negli anni e che può fare supporre di essere interessanti, di potersi distinguere dalla massa. E questo è un aspetto che spesso possiamo constatare intorno a noi, osservando il comportamento di molte persone che ci sono vicine (colleghi, parenti, amici).

Aggiungiamo che di certo la convinzione secondo la quale il dolore rende interessanti è sbagliata: probabilmente chi soffre in modo disperato in un primo momento attrae la pietà o la curiosa morbosità altrui, ma chi fa un dramma per ogni cosa e si lamenta di continuo, attrae solo persone negative  o profittari. O tutte e due le tipologie. Le persone interessanti e carismatiche, che non soffrono di vuoto da mancanza di dramma o di dipendenza dal dolore, stanno alla larga da chi è sempre e soltanto negativo.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.
"Guarda alle pietre d’inciampo come a gradini verso le stelle. Denis Waitley"

2) Esiste una sorta di “dipendenza dal dolore” che forse si mescola alla dipendenza affettiva, anche se è diversa. Questa potrebbe spiegare la tendenza di molte donne al dramma e anche alla tragedia, magari quando si tratta di inseguire uomini che non abusano per niente ma – poveretti loro – non sono proprio interessati a una relazione con loro. O potrebbe spiegare il perché altre donne passano da una storia sbagliata all’altra, frequentando uomini apparentemente diversi fra loro ma che, in fondo in fondo, propinano sempre lo stesso schema di relazione disfunzionale. Le cause di questa “dipendenza dal dolore” possono trovarsi nella biochimica del nostro corpo e del nostro cervello e anche in una “propensione” al pessimismo, magari imparata da piccole, in una famiglia in cui i pensieri negativi l’avevano vinta sui pensieri positivi e il pensare positivo.

In ogni caso, anche riguardo questo secondo punto, vale la considerazione fatta per il primo. La “dipendenza dal dolore” non solo non rende affascinanti, ma è una spirale negativa che diventerà sempre più negativa. Eh, accidenti. Mi sa che tocca metterci una pezza, per davvero. Se no col cavolo che qui si trova l’amore e tantomeno si trova l’uomo giusto.

Pensare positivo. Puoi farlo anche tu

Ti ho convinto? Abituarsi all’ottimismo, allenarsi a vedere la vita con più positività, avere più fiducia nel futuro, non sono solo attitudini “spiritualeggianti”, sono atteggiamenti che fanno parte di un importante percorso di consapevolezza, di crescita personale, di evoluzione. Si tratta di mettere in atto una sorta di autoterapia rispetto a comportamenti e schemi disfunzionali, che spesso si esprimono sia nei sentimenti che in altri ambiti della vita.

Insomma, se diventi una esperta del pensare positivo, rovesci gli schemi che ti hanno allontanato o ti stanno allontanando dalla tua felicità, dai tuoi obiettivi concreti.

"Ho avuto un sacco di preoccupazioni nella mia vita, la maggior parte delle quali non si sono mai realizzate M. Twain"

Non solo: riveli al mondo anche il tuo fascino e il tuo carisma, in quanto ti rendi visibile, per la tua positività alle persone (e agli uomini) di valore.

E come si fa a pensare positivo? Quali sono i primi passi da compiere?

Il primo passo è decidere che vuoi pensare positivo, perché vuoi cambiare schema, perché vuoi cambiare vita. Non importa quanto depressa tu ti senta in questo momento o addirittura incapace o scoraggiata. Cambiare dipende da te e dipende da una decisione personalissima, tutta tua. Può essere motivata dall’esasperazione, dalla rabbia o anche dalla noia, cioè dall’esserti veramente stufata del fatto che stai male, che hai relazioni sbagliate, che soffri per amore.

Il secondo passo è osservare te stessa, con attenzione, grande pazienza e tenerezza. Osservati in particolare quando sei in preda alla spirale di negatività. Che cosa pensi? Che cosa dici e che cosa ti dici? Quali sono i piccoli schemi di comportamento sempre uguali che ripeti nei tuoi momenti negativi?

Il terzo passo è ”rompere” gli schemi che portano nella spirale di negatività e “rovesciarli” applicandone di più positivi…

Per ora ci basti questo. Se il tema ti interessa e ti interessa che continui a esplorarlo farmelo sapere nei commenti e dimmi quali sono le tue considerazioni sul come pensare positivo.

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132 Commenti

  1. Avatar di Sole

    Sole 9 anni fa (9 Aprile 2016 9:07)

    Ciao Iliaria, io ho capito che il pensare positivo è solo ed esclusivamente una scelta. In ogni cosa, anche in quelle oggettivamente per lo più negative, ci sono degli aspetti positivi. Sempre. Si possono trovare e non è un contentino, ma la spinta per andare avanti con forza e con il sorriso. Quello che è certo è che, in alcuni casi, cioè quelli in cui magari ci sono anche (tanti) aspetti negativi, è più difficile e richiede un maggior sforzo; però può essere anche un esercizio da fare con divertimento e ironia. Un abbraccio e buon weekend a tutti! Sole
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  2. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (9 Aprile 2016 9:59)

    Buongiorno :), dal canto della mia esperienza personale posso confermare con decisione quanto scritto da Ilaria. Molte volte mi sono crogiolata in dolori che altre persone avrebbero debellato in pochi giorni. Non si tratta di raccontarsi favole, anzi... E' una scelta di vita. Anche io vado spesso in crisi, pero' lavorando su se' stessi, qualche risultato si ottiene.
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  3. Avatar di Gloria

    Gloria 9 anni fa (9 Aprile 2016 11:10)

    Buongiorno! :) Grazie Ilaria per questo articolo, l'argomento é molto interessante. Io da qualche tempo metto molta attenzione nel prendermi cura dei momenti di vittimismo e dolore, perché limitano moltissimo la mia vita e mi tolgono proprio il piacere e l'energia. Di solito a me succede che mi sveglio già con emozioni di tristezza, con un senso di vuoto, con frasi crudeli in mente su me stessa e la mia vita. Per molti anni ho pensato di non avere il controllo su questa condizione, ma che facesse parte di me (!). Da qualche tempo invece ho riconosciuto che sono solo emozioni e pensieri ( so esattamente da dove arrivano) ma che io non devo per forza identificarmi con essi. Non sono IO ad essere negativa e pensare quelle cose, é una grande ferita accumulata nel tempo che si fa viva così, ma che non mi rappresenta totalmente. Ho anche una parte sana e vivace e piena di risorse che posso mettere in atto per contrastare questa "voglia" di dolore. Essermi accorta di questo ha tolto molto potere al turbine di negatività in cui a volte cado e inoltre mi ha fatto capire che posso controllarlo. ;) Adesso quando mi alzo la mattina già triste mi prendo tempo per ascoltare frasi ed emozioni negative e le scrivo nel mio diario. Tutte. Poi mi rilasso un attimo, respiro profondamente e le riscrivo tutte in termini positivi. Cerco di scrivere frasi in cui credo davvero, che sento mie e mi risuonano. Poi le scrivo su un biglietto ( di solito non sono romanzi ma frasi brevi e precise) e me lo porto dove vado, così posso rileggerle durante il giorno. A me fare così aiuta tantissimo, mi fa uscire dal tunnel e mi dà il controllo sulla mia vita e la mia mente ( cosa che mi tira su l'autostima a mille). Ecco, io approccio la mia negatività così, oggi. Buona giornata a tutte! ;)
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  4. Avatar di michela

    michela 9 anni fa (9 Aprile 2016 11:14)

    Quant'è bello questo post. Le tragedie ci sono purtroppo ma quando non ci sono perchè fare della propria vita una tragedia inutile? :) Mi capita spesso di pensare a 10/20/30, 100 o più anni fa, nel passato, l'umanità in generale ma il singolo individuo, avrebbe dato oro per godere di certi privilegi dei quali possiamo godere in questa epoca..insomma facciamo di tutto per vivere meglio (dalle cose più piccole come vestirci con cura a quelle un po' più grandi come scoperte scientifiche, richiesta di diritti, manifestazioni ecc) e quando si vive meglio cerchiamo di incasinarci la vita perchè sembra "figo".. Il tema è molto interessante e mi interesserebbe continuare ad esploralo..
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  5. Avatar di Sabry

    Sabry 9 anni fa (9 Aprile 2016 12:15)

    Buongiorno! "Non aspettare di essere felice per sorridere, ma sorridi per essere felice "
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  6. Avatar di Eil

    Eil 9 anni fa (9 Aprile 2016 13:40)

    Ciao Ilaria, ciao a tutte! Molto interessante questa idea della “dipendenza dal dolore”: davvero qualcosa su cui riflettere! Per quanto mi riguarda, per me il pensiero positivo è anche prendere coscienza del momento in cui il dolore (nelle sue varie forme: ansia, piccoli momenti di disperazione, sensazione di non farcela...) si affaccia, guardarlo, prendere un respiro profondo, e spostare la mia attenzione su altro, che può essere semplicemente una bella magnolia in fiore! Non so, quando "torno" alla mia vita mi sembra sempre più bella di come l'avevo lasciata! Buon sabato a tutte!
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  7. Avatar di eleonora

    eleonora 9 anni fa (9 Aprile 2016 20:12)

    ho un'amica che si crogiola nel dolore da anni ma credo sia per mancanza di volontà e per non aver qualcuno che le stia vicino davvero almeno finchè non si rimette in sesto. nel mio caso,da ottimista che ero, in soli3anni,ho avuto solo esperienze negative e francamente mi son STUFATA...ho ascoltato i segnali che mi piovevano addosso di grande cambiamento ed essendo veramente stanca,li ho colti subito. ecco,cosa significa per me CAMBIARE IN MEGLIO. esser positivi è una parola grossa,per me,ancora ;bisognerebbe insegnarlo a scuola:come ribaltare qualunque situazione anche la+negativa in positiva per noi.
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  8. Avatar di Sonia

    Sonia 9 anni fa (10 Aprile 2016 9:16)

    Grazie. Davvero. Perché il tuo messaggio arriva in un momento in cui ho preso la decisione di smettere di iniziare relazioni con uomini sbagliati e diventare più. ...diciamo. ..cattiva. aumentare la mia autostima e credere in me perché ci credo io e non perché ho la conferma da altri soprattutto uomini. SI, Ilaria scrivi ancora su quest'argomento. .non sarà mai abbastanza il bene che fai a tante donne e di riflesso anche agli uomini. .piano piano potrebbero capire qualcosa di più nelle relazioni con le donne. Ma se non succederà, l'importante è che noi donne capiamo che amare non vuol dire soffrire. Da sole soprattutto. Grazie con tutto il mio cuore.
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  9. Avatar di Dolores

    Dolores 9 anni fa (10 Aprile 2016 9:25)

    Purtroppo mi ci sono trovata in pieno nella tipologia di donna descritto e non mi piace.....spero col tuo aiuto di riuscire ad uscirne
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  10. Avatar di Ilaria

    Ilaria 9 anni fa (10 Aprile 2016 9:30)

    Cara Ilaria, grazie del bellissimo articolo. Non posso che confermare con fermezza quanto hai scritto. Mi piacerebbe che si approfondisse la questione, non se ne parla mai abbastanza. Le strategie, i modi per sembrare più sicure e attrarre l'uomo giusto cadono miserabilmente di fronte alla mancanza del pensiero positivo. Il pensiero genera la realtà, e combattere contro pensieri "automatici" è faticosissimo. Grazie ancora.
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  11. Avatar di Tiziana

    Tiziana 9 anni fa (10 Aprile 2016 9:59)

    ciao! Seguo questo sito da un po ormai e mi sta aiutanto molto. Questo articolo e' proprio quello che mi ci voleva proprio in questo momento. :-) Grazie di cuore Tiziana
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  12. Avatar di Laura

    Laura 9 anni fa (10 Aprile 2016 10:56)

    Lo dico sempre alle amiche che si lamentano ...perfavore metti un più ! E buttiamo nel cestino i meno! :)
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  13. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (10 Aprile 2016 11:26)

    Grazie Ilaria, si leggono tante scemenze sul pensiero positivo, ma questo post è concreto e ... Positivo. Io direi che possiamo cominciare con l'essere positive rispetto a noi stesse. La negatività delle esperienze ha un peso relativo se non arriva ad intaccare la fiducia in noi. I manipolatori e/o stronzi (sfigati) cercano di sgretolarla per sentirsi più sicuri (pensano loro). Non ci si può fare molto, la botta arriva, ma pian piano li si comincia a vedere per quello che sono. Per me almeno in questi mesi è più facile così: anche se non ho più tanta fiducia negli altri (ma ne dobbiamo proprio avere tanta? Serve?), inizio a trovare un po' di spazio per dare una chance alla vita. Buona domenica a tutte
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  14. Avatar di Goldie

    Goldie 9 anni fa (10 Aprile 2016 12:13)

    Bel post stamattina. Gli attacchi di pessimismo mi vengono, nido vuoto, demotivazione verso la vita etc. Mi rintano un po', mangio cose buone, leggo, dormo. Poi chiama qualche amica e accetto proposte di uscite senza troppo slancio. E poi la malinconia passa, esco col cane, fuori fa bel tempo, organizzo un album di foto del mio ultimo viaggio... mi sento di nuovo meglio.
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  15. Avatar di Irsa

    Irsa 9 anni fa (10 Aprile 2016 17:19)

    Ottimo articolo, a volte vorrei consigliare le mie amiche su questo aspetto ma non è sempre facile. Il punto è he per molte persone lamentarsi e vedere in negativo fa parte della quotidianità e di un modo di di essere che molto probabilmente è iniziato nella infanzia facendo parte del modo di interagire nel nucleo famigliare purtroppo solo tanto dopo tanto dolore si riesce a capire che il problema è dentro di noi una volta superata questa fase si passa ala successiva lasciando un disparte le persone che mantengono questo stile distruttivo di vita. Dopodiché arriva la rinascita. Il problema è che ammettere la spirale negativa che abbiamo creato intorno è talmente doloroso che si preferisce ignorare la dura realtà ma credetemi ne vale la pena. Si ricomincia a vivere e questa nuova energia viene percepita e apprezzata anche dagli altri.
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  16. Avatar di Claudine

    Claudine 9 anni fa (10 Aprile 2016 17:48)

    Buongiorno Ilaria! Sono di ritorno da un weekend fuori porta! Il tuo articolo mi piace molto e vorrei tu approfondissi l'argomento. La mia esperienza al riguardo è, spero, un lento, ma continuo percorso di crescita. Un tempo fare una gita con le amiche era un bel modo per trascorrere l'attesa del mio lui, e tra noi si parlava e fantasticava sull'evento, o si facevano brevi conoscenze maschili, chiacchiere e basta. Poi il gruppo si è assotiliato, e fare cose di svago mi faceva sentire sbagliata perché non avevo ancora trovato il mio lui. In seguito la cosa mi è pesata meno, ma il pensare positivo, mi sembrava un inganno, perché di fatto le cose continuano a non cambiare: dopo lo svago ero comunque sola. Adesso non ascolto più quel pensiero derisorio, ma penso al bello dell'esperienza fatta o a cose concrete: al rientro devo sistemare la lavatrice, passare in lavanderia, passare dai miei, ecc... E questi pensieri non li vivo più come contentini o ripieghi, ma importanti perché riguardano me, la persona di cui sono la responsabile della sua felicità. Da quando ho cominciato a vederla in questo modo, molti pensieri cattivi sul mio aspetto e i miei insuccessi hanno preso la porta. Grazie Ilaria!
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  17. Avatar di Fabiola

    Fabiola 9 anni fa (10 Aprile 2016 21:34)

    Si Ilaria il tema del pensare positivo è un tema importantissimo per me che in questo periodo sono attanagliata dalla negatività. I tuoi consigli sempre pertinenti cerco di renderli utili. Altro tema che mi piacerebbe trattare è perché noi donne più risolute e di successo, per amore siamo disposte a tutto, vedi il ministro Guidi. Un abbraccio
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (10 Aprile 2016 22:08)

      Il fortunatamente ex ministro Guidi è (stata) di successo (???) per eredità e non per merito. Risoluta non mi pare affatto. Comunque certo, pare davvero un ottimo esempio di donna che ama troppo, ma soprattutto ama male e non ama se stessa (e questo pure, il non amare se stessa, come il successo (???) se l'è bevuto con il latte).
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  18. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (10 Aprile 2016 23:42)

    Grazie per questo articolo, casca proprio a fagiolo. Mi rendo conto che ho perso l'abitudine a pensare positivo, che durante i primi anni di università mi ero impegnata a costruire. Sembra quasi una mancanza di fantasia, si fa fatica a trovare delle interpretazioni positive ai fatti. Ma si può allenare. Una paura che mi frena é quella di non riconoscere segnali e situazioni negative e proteggermi. Pensare sempre il peggio fa male, é una forma di difesa estrema e rende la vita difficile. Ma come si fa a pensare positivo e allo stesso tempo non essere ingenue? Con il pensiero positivo si ottiene rispetto o si passa per stupide?
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  19. Avatar di Clelia

    Clelia 9 anni fa (11 Aprile 2016 1:34)

    Ecco un altra chicca che salvo e sicuramente tornerò a rileggere. Non ho sempre un atteggiamento negativo, ma ci cado, ogni volta che qualcosa va storto in amore e si chiude una relazione. Riflettendo sui tuoi consigli Ilaria, me ne esco prima evito di buttare troppo tempo crogiolandomi nel dolore. Quando tornano i ricordi, e arriva la nostalgia, la malinconia e comincio a chiedermi perché le relazioni finiscono, perché sono sola ancora una volta, e via dicendo, mi sforzo di pensare ai consigli che ci dai e interrompo i pensieri tristi e inutili e inizio a pensare che ho passato di peggio, che sono forte, che ce la farò anche questa volta a rinascere come la Fenice dalle mie ceneri, quando sono giù di brutto mi aiuta ripensare a tutte le cose belle che ho realizzato da sola e mi dico che sono proprio in gamba, e che in fondo mi manca solo un compagno adesso, ma che ci ho provato e sicuramente troverò ancora qualcuno che mi farà venir voglia di riprovarci ma che se non sono felice di me e di tutto quello che già ho e sono triste non lo troverò mai.
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  20. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 9 anni fa (11 Aprile 2016 10:20)

    Grazie a tutte per i vostri bellissimi e preziosi commenti :)
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