Vulnerabilità: ti vergogni di essere così come sei?

vulnerabilitàChe cos’è la vulnerabilità? Perché ci fa tanto paura essere fragili, perché ci spaventa tanto riconoscere di avere dei bisogni e sentirci non “all’altezza”? La vulnerabilità è quell’insieme di sensazioni per nulla piacevoli che ci fanno sentire a disagio rispetto al ruolo che abbiamo o che vorremmo avere nel mondo. Ti ritrovi in questa definizione? Ti dà fastidio?

"Crescere vuol dire accettare la vulnerabilità. Essere vivi significa essere vulnerabili. Madeleine L’Engle"

Essere vulnerabili ci fa provare tanta vergogna e la vergogna ci fa sentire vulnerabili, in una sorta di strano circolo vizioso nel quale si rimane presi in mezzo. Non c’è persona al mondo che non sappia che cosa sia la vulnerabilità e non sappia che cosa significhi sentirsi vulnerabili. Anzi, no, vi sono molte persone che non riescono a provare vergogna e nemmeno vulnerabilità, ma, guarda un po’, queste stesse persone sono quelle meno capaci di una connessione autentica e vera con gli altri, non sono in grado di creare un rapporto di coppia vero e sincero e molto spesso usano la manipolazione per “piegare” gli altri ai loro desideri e volontà. Tra queste persone vi sono tanti uomini sbagliati, con i quali è meglio non avere relazioni.

La vulnerabilità e l’arte di amare e di farsi amare

Tu sai che cosa ti rende vulnerabile? Sai che cosa va toccare le corde della tua vulnerabilità e della tua vergogna? Scommetto che mentre leggi e pensi anche solo alle parole “vulnerabilità” e “vergogna” ti vengono i brividi e non ci vuoi pensare, ricacci le tue sensazioni negative da dove sono venute e non vorresti che uscissero mai più allo scoperto.

Ti sei mai chiesta se davvero vergogna e vulnerabilità sono davvero delle brutte bestie come hai creduto finora? Magari non sono proprio diaboliche come si pensa, anzi…

"Se empatizziamo con un altro è perché riconosciamo la sua natura fragile e finita, la sua vulnerabilità e la sua sola e unica vita. J.Rifkin"

Magari, vergogna e vulnerablità sono la faccia vera della nostra dimensione più autentica e più umana, caratteristiche che possono permetterci di entrare in vera connessione con gli altri, che ci permettono di conoscere gli altri per quello che sono – senza falsità e bugie – e di farci conoscere agli altri per quello che siamo, di modo che si aprano le porte a rapporti e relazioni davvero “forti”, a legami gratificanti e durevoli. Lo hai mai considerato questo?

Qualche giorno fa ho dedicato un articolo alla vergogna e una lettrice – Paolaquellanuova – ha lasciato un commento che tra le altre cose diceva: “Sì, è vero… c’è un legame molto stretto tra vergogna e insicurezza. Per me vergogna è stato anche ammettere di avere voglia e bisogno di essere amata e di avere una relazione seria… io, la donna che non chiedeva mai. In chat, mail etc. mi veniva più facile essere brillante e giocare, fingendo anche un non interesse (che poi se ne accorgevano benissimo comunque…).”

Interessante questo aspetto della “donna che non deve chiedere mai” (figurati, poi, quello dell’”uomo che non deve chiedere mai”…). E in effetti mostrare le proprie fragilità, le proprie debolezze (vere o presunte) terrorizza un po’ tutti, soprattutto in questo nostro mondo dove bisogna essere “vincenti” sempre e comunque: a scuola, nello sport, nella carriera, in famiglia, tra gli amici. Persino nel fare l’amore. Bisogna essere sempre di successo, sempre avanti, mai indietro, mai sfigati. E, se ci fai caso, spesso sembra più importante essere vincenti in quelli che, tradizionalmente, dovrebbero essere i “campi liberi” delle emozioni e dei sentimenti: la famiglia e la coppia.

Quante donne – anche in questo caso meglio non parlare degli uomini, che sono ancor più sotto pressione – vivono il momento della seduzione e della relazione come una sfida, una prova di forza e di resistenza personale?

E sai da dove viene tutta questa voglia di “non chiedere mai”, di mostrarsi sempre forti e invincibili, di dare l’impressione di non avere problemi di sorta? Viene da un terrore matto del rifiuto, di non essere accettati, di essere esclusi dal gruppo. Viene da una necessità atavica di amore, attenzione, sostegno.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Vergogna e strane fantasie sull’essere rifiutate

L’equivalenza mentale che si compie in questo caso è di questo tipo: “Accidenti! Sono una che ha bisogno di dormire otto ore al giorno per stare bene! Se non dormo otto ore poi non sto bene, ma se lo dico o se gli altri scoprono questa mio “difetto” penseranno che non sono all’altezza di stare con loro, non mi accetteranno, mi rifiuteranno. Rimarrò triste e sola e abbandonata da tutti, per sempre, tutta la vita!”

E sulla scia di questo ragionamento, vai a toglierti l’autenticità pezzo per pezzo: si finge di divertirsi e di gradire attività che non si gradiscono per niente, si finge di essere forti e coraggiosi quando in realtà si ha una fifa blu, si dice sì quando si vuole dire di no.

Alla fin fine si diventa antipatici e insopportabili. Per due ragioni. La prima è che a furia di non scoprire le proprie fragilità si diventa rigidi e acidi con se stessi: se non sei tu che ti incoraggi e ti accetti per come sei, chi lo farà mai? Se sei sempre lì a punirti anche solo (!!!) con la pessima opinione che hai di te, dopo appena mezza giornata, tutte ‘ste critiche ti hanno ridotto a uno straccio. Considera che forse è una vita che sei odiosa con te stessa! La seconda è che se ci si continua a nascondere dietro il dito di un’immagine falsa di sé, gli altri prima o poi mangeranno la foglia e non troveranno niente che ispira affetto o simpatia. Tutta è finzione. E la finzione è dura da tenere, incattivisce e gli altri lo percepiscono. Eh sì, ragazza mia.

Ne parlavamo qualche tempo fa a proposito dell’imbarazzo: ogni tanto fare qualche figura di palta ci rende più umani, più simili agli altri, a quelli che non hanno paura di mostrare la propria vulnerabilità.

Ti si sta annodando il cervello? Bene. Quando si comincia a fare un po’ di confusione, vuol dire che si è vicini a una svolta.

"Senza vergogna, una società decade rapidamente nei suoi legami di solidarietà P. L. Celli"

Mostrare la propria vulnerabilità a dirla tutta apre agli altri, fa sentire vicinanza e solidarietà. Essere capaci di riconoscere la propria vergogna e i propri punti deboli non solo è un ovvio – anche se raramente preso in considerazione – modo di amarsi e di accettarsi, ma è anche un “ponte” verso gli altri. Se io capisco me stessa e mi accetto per quella che sono – con tutte le mie debolezze e le mie vergogne – sono in grado di comprendere meglio gli altri, di entrare in sintonia con loro, di essere sulla stessa barca emotiva (si chiama anche “empatia”).

Brené Brown è una docente e ricercatrice dell’Università di Houston che è diventata famosa dopo aver tenuto un discorso a Ted Talk, proprio dedicato a vulnerabilità e vergogna. In questo suo discorso aggiunge un elemento in più: non si può essere vincenti nella vita e capaci di amare davvero gli altri se non si è capaci di accettare se stessi in modo completo e totale. Perché non si possono vivere le proprie emozioni in modo selettivo. Non si può dire: “non sopporto la mia paura, la mia vulnerabilità e la mia vergogna e dunque non le voglio sentire” senza ridurre la propria sensibilità anche su altre emozioni che si ritengono più degne, dignitose e piacevoli. Come la gioia, l’orgoglio di sé, la felicità di essere nel mondo.

"Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore. Miguel de Cervantes"

L’amore per se stesse, elemento essenziale per poter dare e poter ricevere amore dagli altri, passa dall’accettare con immensa gentilezza tutto quel che portiamo con noi e dentro di noi, incluse le fragilità, le vergogne e le limitazioni che crediamo di avere.

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62 Commenti

  1. Avatar di Ale

    Ale 11 anni fa (3 Febbraio 2014 21:14)

    Ciao a tutti ho letto l'articolo e avrei una domanda. Può succedere che, nonostante io abbia accettato le mie debolezze e vulnerabilità, non le accettino gli altri? Cioè quando qualcosa che non è un problema per me, diventa un problema per gli altri? Io continuo a non vederlo come una grave mancanza, ma appunto come una personale debolezza, gli altri ( o l'altro) no. Questo accade se la vulnerabilità la rendo nota ed evidente. Mi scuso se sono stata poco chiara. Saluti a tutte.
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (3 Febbraio 2014 21:33)

    Uhm, Ale, in effetti non ho capito molto bene. Rispondo cercando di basarmi sull'intuizione: se la tua "fragilitä" è farti la doccia una volta al mese e pretendere di viaggiare in auto tutti i giorni con i colleghi o prendere a male parole gli altri perché non ti riesci a trattenere, ecco, gli altri hanno ragione a considerarlo un problema per loro. O se arrivi costantemente in ritardo o cose del genere. Se per esempio un'altra tua fragilità è regalare i soldi al prossimo in modo fuori misura, a te può non sembrare importante, ma qualcun altro che ti vuole bene potrebbe considerarla una "fragilità" da controllare e arginare. Ma questi esempi non rientrano nel tema che ho trattato sopra. Conto di aver fatto chiarezza.
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  3. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (3 Febbraio 2014 21:37)

    Grazie Ilaria, ho poco da aggiungere, è esattamente come scrivi, parola dopo parola. Questo scoprirsi (essere semplicemente ciò che si è), accettarsi e comunicare se stessi agli altri, permette davvero di stare meglio con sé stessi ed è davvero un ponte verso gli altri... e la felicità nelle relazioni (di ogni tipo). E lo dico perché lo sto vivendo, da qualche settimana. E la mia vita ha un colore diverso, tante sfumature... e si è popolata di persone (e una su tutte) e io sto lì, al centro. Prima, invece, era come guardare la vita da dietro un vetro, senza essere né vista né sentita, con le voci degli altri che arrivavano da lontano, attutite, non chiare. Io ero come sconnessa, su un altro piano... e sola. Ora non più. Quell'incubo per me è finalmente finito. Finito per sempre. Sono in fondo al tunnel, ho realizzato la promessa contenuta nel mio nickname. :-)
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  4. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (3 Febbraio 2014 22:04)

    Bel articolo :) Io mi vergogno delle mie "fantasie" Sogno di trovare un ragazzo con cui poter condividere tante cose, rispetto, complicità, interessi, con cui posso sentirmi a mio agio, valorizzata e che possa essere lo stesso anche per lui. Mi immagino sentimenti teneri, tanto affetto, ho da dare tanto affetto e tanto sentimento... Voglio amare ed essere amata e mi sento vulnerabile perché desidero tutto questo, perché mi piace poter immaginare che c'è una persona in grado di darmi tutto questo e che io possa darlo. Mi emoziono guardando negli occhi le persone, alcune,che a pelle mi trasmettono qualcosa e allora non capisco perché..mi emoziono, mi imbarazzo e se ne accorgono anche loro.. Vedo alcuni miei amici che sono hanno relazioni durature e appaganti.. Come lo so? Perché è lontano miglia che si amano, si amano per davvero. Nonostante io sia molto fiera e felice per esser arrivata ad essere ciò che sono oggi nonostante tutto, e che pensi che mi merito e sono in grado di avere una relazione basata su amore, rispetto, ricerca e condivisione, ecco mi vergogno di desiderarlo :(
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  5. Avatar di Vicky

    Vicky 11 anni fa (3 Febbraio 2014 23:42)

    Però Ilaria, non credi che sia il caso di capire con chi dimostrare le proprie fragilità, scegliere con chi aprirsi e creare un rapporto più profondo? Il mio è un discorso generale, al di là dei rapporti con gli uomini.
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (4 Febbraio 2014 8:52)

    Vicky, certamente, ne parliamo sempre qui. non fare le ingenue, non aprirsi con gli uomini sbagliati, non iniziare subito una relazione sessuale, non essere bisognose, non essere rompiscatole. E questo vale nel rapporto di coppia come in generale. Aggiungo: il discorso della vulnerablità prima che con gli altri vale con se stesse. Mostrare la propria vulnerabilitä non significa cercare una spalla su cui pianegere e appena trovata butarcisi a pesce. Significa accettarsi per quello che si è e vivere la propria vita al 100%.
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  7. Avatar di Michela

    Michela 11 anni fa (4 Febbraio 2014 11:23)

    Qualche volta mi capita di andare in un supermercato della zona. Già verso aprile, maggio 2013 mi sono resa conto che la guardia mi stava spesso intorno. (non sono una ladra e non sembro, credo).E' un bel ragazzo ma all'epoca io uscivo con un uomo che mi piaceva e quindi mi lusingava solamente il fatto di averlo sempre intorno.Ieri torno li e il tipo in questione è sempre tra i piedi. Alle scale mobili durante la mia discesa mi ha seguita ed eravamo solo noi 2.Avrei voluto fargli una battuta con il sorriso del tipo: Ma ti sembro una ladra?...O qualcosa di simile. La vergogna pero', mi ha bloccata ed io ho perso l'occasione almeno per scambiare due parole con una persona (magari è un caso che mi segua.). Penso che con un sorriso ed una grande educazione (sempre)ci si possa lasciare andare un po'...è difficile!
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  8. Avatar di Silvia

    Silvia 11 anni fa (4 Febbraio 2014 13:22)

    Questo articolo è sopraggiunto in concomitanza con un' "illuminazione" che mi è arrivata proprio in questi giorni...mi piacerebbe tanto sapere il tuo parere. Fino ad un anno fa, stavo (benissimo) con un uomo che all'apparenza, si è sempre mostrato molto sicuro di sè, come si suol dire "tutto d'un pezzo". Tuttavia, c'era in lui qualcosa che avvertivo come "poco chiaro"...ma era una vaga sensazione, nulla che riuscissi a definire con certezza...so solo che mi piaceva tantissimo e per lui avrei dato tutto quello che avevo... Che lui fosse davvero "forte e sicuro di sè" , lo davo per scontato...ed ora capisco che forse, invece, era solo un atteggiamento per coprire la sua profonda vulnerabilità. Durante le prime uscite, mi disse, ad esempio, che lui "non è mai stato geloso in vita sua". Addirittura, che non aveva mai sofferto per nessuna donna...mi aveva perfino raccontato che le sue precedenti donne, pur di farlo ingelosire, erano arrivate a mandarsi i fiori da sole, ma lui, aveva sempre sgamato subito tutto, e non si era mai minimamente ingelosito... Insomma, aveva costruito, su di dè un vero e proprio personaggio di acciaio..ma tanto affascinante per tante altre ragioni...ed io me l'ero bevuta in pieno, anche perchè, al contrario, ero circondata da ragazzi lamentosi e bisognosi...e, non mi pareva vero di aver trovato un uomo così!! Comunque, da parte mia, sono sempre stata molto limpida,molto sincera...che fossi completamente innamorata di lui, glielo dicevo tranquillamente, a volte gli facevo anche piccole scenate di gelosia, e mi sembrava perfino che lui ne fosse felice.... Fatto è che, dopo alcuni mesi di una relazione intensissima, che, davvero sembrava molto piacevole preziosa ed appagante per entrambi, ha iniziato a cercare pretesti, motivazioni a dir poco assurde, assolutamente neanche veri, a volte anacronistiche...(del genere "non ti vedo come una donna a cui piace pulire la casa" oppure, sempre secondo lui, "non avrei avuto abbastanza senso materno") e, per scuse sempre diverse, e sempre più "strane", d'improvviso mi lasciava....questo dopo aver detto qualche giorno prima "sei la donna della mia vita, ti voglio sposare". La cosa veramente particolare era che ogni volta che mi lasciava era sempre più arrabbiato ed io proprio non capivo il perchè...(una volta arrivò a lasciami, perchè in passato avevo votato un personaggio che a lui proprio non andava giù!!!) salvo poi, dopo qualche giorno tornare "come se nulla fosse". .... per me era sempre più incomprensibile! Fino alla volta definitiva, in cui dopo l'ennesima scenata , mi ha lasciata per sempre.
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  9. Avatar di Silvia

    Silvia 11 anni fa (4 Febbraio 2014 13:22)

    Sono rimasta malissimo. Ancora adesso, che è passato più di un anno, c'è qualcosa che "non mi torna"... Ogni volta che mi lasciava, avevo sempre avuto la netta sensazione che i motivi adotti fossero, in realtà, solo pretesti, ma, non ne capivo la reale motivazione, nè, soprattutto, in quale direzione andassero, visto che, di fatto, a tutt'oggi, lui è ancora solo... (alla fine, avevo creduto davvero che, in realtà, volesse solo mettersi con qualcun'altra...). Poi, d'improvviso, mi è arrivata questa illuminazione: vuoi vedere che , essendo io una ragazza molto carina, molto socievole (al contrario suo), con centinaia di amici e followers (per esempio, su FB che fanno i "piacioni", che mettono "like" e battute varie), che, spesso, essendo abituata da tanti anni a stare sola, anche il sabato sera, davanti a lui, ricevevo telefonate, ed inviti (che, naturalmente rifiutavo)...allora, lui, semplicemente, si è trovato - forse per la prima volta - di fronte alla morsa della gelosia, e della vulnerabilità? Io, avendo ingenuamente creduto ad ogni singola parola di quello che mi aveva raccontato di sè, alle volte, ammetto anche di avere -forse - esagerato (intendiamoci, tutto in senso molto superficiale, non mi è mai neanche sfiorata l'idea anche solo di uscire con qualcun'altro!) ), ma, esattamente come hai scritto tu, lui, invece di essere aperto e diretto, franco sul fatto di provare gelosia, magari, anche solo di dirmi in maniera diretta: "Il fatto, che hai molti amici uomini, mi da fastidio", cosa ha fatto? Mi lasciava, ogni volta, con motivazioni assurde! Ed io ci capivo sempre meno!! Può essere, invece, che abbia negato con tutto se stesso il sentimento della gelosia , del sentirsi inadeguato davanti a certe situazioni, che lo avrebbe fatto apparire e sentire molto vulnerabile, ed ha preferito "dirottare" le motivazioni su motivazioni molto più (dal suo punto di vista) "accettabili"? In tal senso, avrebbero, finalmente una logica tanti suoi "stranissimi" comportamenti che proprio non riuscivo a capire e che, come dici tu, me lo facevano apparire inavvicinabile...a volte quasi un estraneo. Se solo fosse stato sincero con me, io di sicuro, avrei interrotto immediatamente tutto quel "cicaleccio" di cui, tra l'altro, non me ne è mai importato nulla...ma, non me lo ha mai fatto neppure notare! Cosa ne pensi?
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  10. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (4 Febbraio 2014 12:22)

    il fascino della divisa? ;-)
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  11. Avatar di Michela

    Michela 11 anni fa (4 Febbraio 2014 12:57)

    Mmm...no!!E' un bel ragazzo oggettivamente!Non ho mai subito il fascino della divisa, la mia prima infatuazione era un cameriere,poi un meccanico poi un elettricista...Oddio a ben pensarci hanno la divisa ma allora devo buttarmi su un bancario... ;-)
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  12. Avatar di Gaelle

    Gaelle 11 anni fa (4 Febbraio 2014 12:59)

    "E sai da dove viene tutta questa voglia di “non chiedere mai”, di mostrarsi sempre forti e invincibili, di dare l’impressione di non avere problemi di sorta? Viene da un terrore matto del rifiuto, di non essere accettati, di essere esclusi dal gruppo." Questa mi fa riflettere! L'ho sempre preso come orgoglio il non avere bisogno di nessuno ma è vero che è un immagine di me stessa da quale mi sono stancata ultimamente. E sì, mi vergogno dire che dietro c'è la paura. Abbassare la maschera è per me una debolezza, una debolezza che non mi sento pronta a mettere in mano ad altri, a nessuno. Nota: miei amici maschi mi chiamano Citronella per la mia acidità e si mettono paura quando dimostro un minimo di dolcezza :D
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  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (4 Febbraio 2014 13:00)

    :D :D :D Ogni tanto fermarsi a pensare fa fare delle belle scoperte!
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (4 Febbraio 2014 13:30)

    Penso che avesse e abbia molti più problemi di quanto tu possa immaginare e che è stata una fortuna che ti abbia lasciato.
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  15. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (4 Febbraio 2014 13:59)

    Silvia vai a leggere l'altro articolo sull'intelligenza. Sii intelligente, non cercare motivazioni al comportamento di uno che è meglio perderlo che trovarlo.Vivi la tua vita!
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  16. Avatar di mary

    mary 11 anni fa (4 Febbraio 2014 15:17)

    Ilaria, posso trasportare questo discorso anche all'aspetto esteriore? Al sentirsi vulnerabili nel mostrarsi con tutti i propri "difetti" fisici? Ho messo la parola difetti tra virgolette perchè son consapevole del fatto che in realtà son stati catalogati tali solamente dalla nostra società, e che ogni essere umano è perfetto nelle proprie umane imperfezioni, ma pur sapendolo faccio ancora fatica ad accettare i miei, se si tratta di mostrarli in intimità poi...Vorrei liberarmi da questo fardello una buona volta...
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  17. Avatar di Ashleigh89

    Ashleigh89 11 anni fa (4 Febbraio 2014 17:18)

    Ciao Ilaria, questo post tocca un argomento a cui penso spesso: accettarsi in modo completo e totale. Che sia la base è evidente, ma si sa, tra il dire e il fare... Se da una parte avverto la necessità di smettere di giudicarmi continuamente, e inizare a riconoscermi di più meriti e pregi, dall'altra mi accorgo di non esserci ancora riuscita del tutto. Come si può interiorizzare davvero questo atteggiamento mentale? o meglio, come si può iniziare a costruirsi la fiducia e l'amor proprio che servono per interiorizzarlo?
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  18. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (4 Febbraio 2014 23:01)

    @Silvia Ciao, mi ha colpito il tuo racconto, e così a impulso mi è venuta in mente una riflessione: un uomo che è VERAMENTE sicuro di sé, non ha alcun bisogno di ostentare nulla. Se veramente è uno corteggiatissimo dalle donne, non ha alcun bisogno di sbandierarlo.... Ma soprattutto se è corteggiato e sicuro del fatto suo non ha alcun bisogno di sbandierarlo, casomai la cosa è deducibile da piccoli indizi, che so, telefonate frequenti, messaggi continui da parte di tutte queste donne, ma lui non dovrebbe aver bisogno di sbandierare i suoi successi, la sua vita dovrebbe parlare per conto suo.... Questo mi fa pensare che tu abbia avuto la giusta intuizione ("illuminazione") e cioè che quest'uomo è un grande insicuro, che ha sicuramente come dice Ilaria ben più problemi di quanto sembri, e probabilmente è anche geloso di te perché ti ha vista come una donna dalla vita sociale realmente appagante e intensa. Capisco perfettamente il tuo dolore, in ogni caso, di essere stata lasciata da un uomo che ti piaceva molto, ma mi sento di dirti che forse non ti ha lasciato vedere bene chi fosse veramente. Un caro saluto.
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  19. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (5 Febbraio 2014 10:27)

    Io ho sempre saputo di essere fragile, di essere insicura e di avere paura del rifiuto. Sono passata spesso per donna di ghiaccio. Non so bene nemmeno io come sia potuta risultare così. A me le mie fragilità sono sembrate sempre talmente evidenti! In ogni caso, il punto di svolta per me è stato nel momento in cui ho iniziato a dire “no”. A non far entrare più nessuno nei miei gusti e nelle mie decisioni, nel mio sentire e volere. Fa paura, perché ti rendi conto che potresti ferire, deludere, escluderti dal gruppo, sembrare strana, controcorrente. Ma ti fa diventare una roccia, salda, libera di esprimerti. Perché in quello stesso momento capisci chi sei e cosa vuoi e ti riappropri di te. Ed è in quel momento stesso che capisci che non sarai più sola, perché ci sei per te. Ed è una sensazione bellissima, che ti fa sorridere. Continuerai ad avere le tue fragilità, ovviamente, ma le amerai. E non saranno più il tuo lato debole, ma quello forte.
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  20. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (5 Febbraio 2014 11:31)

    io anche mi sono spesso ribellata a situazioni che non accettavo, per fragilità o forse, incosciamente, per decisione. ma l'ho fatto male. mi sono espressa male, sono tornata indietro , ho pregato le persone, sperando che tornassero. mia figlia ultimamente mi ha detto che sono catastrofica, che ogni volta che c'è un conflitto (non solo sentimentale), ne parlo come se fosse la fine del mondo, come se perdessi tutto/tutti. l'episodio antipatico delle vacanze natalizie con i miei zii anche ne è stato un esempio. mio zio mi ha mandato un sms per sapere come stavo. sono stata fredda nella risposta, ma mi si è accesa una luce. il mio ex-marito mi ha dato informazioni importanti su una questione di vendita di terreno, mia cugina vuole organizzare vacanze con me, gli amici/amiche del tango mi sollecitano... forse le persone che tengono a me non si allontanano tanto come io credo. chi non mi ha apprezzata sparisce da sé e forse è DAVVERO un bene.
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