Stai attenta all’idea dell’uomo perfetto (parte 1)

uomo perfettoE dài, lo sanno tutte che l’uomo perfetto non esiste. Credere nell’uomo perfetto è come credere alla fatina dei denti o a babbo Natale. E’ credere a una bugia. A una cosa che non esiste e non esisterà. Eppure ci sono in giro un sacco di donne perfezioniste e che ricercano la perfezione in ogni cosa che fanno e che hanno. Non è forse vero che queste cercano l’uomo perfetto? Per esempio non è un po’ vero che anche tu sei alla ricerca dell’uomo perfetto, dato che una vita per essere degna di essere vissuta non può essere meno che perfetta e una relazione, anch’essa, per essere di valore non può non essere perfetta? Smetti di scuotere la testa e pensaci bene.

"Ce ne sono milioni meglio di lui. Ce ne sono milioni anche meglio di me. O.Fallaci"

Intanto un’avvertenza: se ti credi di aver colto già dove questo articolo va a parare e ti senti in un certo qual modo sollevata e ti sei messa a leggere ansiosamente per trovare delle buone ragioni per cui convincerti ulteriormente che puoi continuare a stare in una storia sbagliata, con un uomo sbagliato, ti deludo prima ancora di cominciare. Così, giusto per mettere le mani avanti. Qui non siamo a fornire motivazioni farlocche (false, bugiarde) a chi vive male una relazione e cerca scuse per non schiodarsi facendo appello a ragioni trite e ritrite e tristi e ritristi tipo: “sono io che pretendo troppo”; “lui va capito, “poverino””; “in una coppia bisogna fare dei compromessi, per forza”; “l’uomo perfetto non esiste, bisogna essere realiste”; “va bene, lui non ha un buon carattere, ma alla fine non mi ha mica (ancora) ammazzata…” Ecco, no, non metterti a leggere l’articolo con questo spirito, che non va bene per niente e non è là che voglio arrivare. Anzi.

L’uomo perfetto, perfezione e perfezionismo

A dirla tutta con questo articolo mi voglio rivolgere alla schiera vasta (vastissima, malgrado i tempi, ahimé) di signore e signorine molto perbene, tanto educate, ben studiate, che, per esempio, hanno un buon lavoro e che lo fanno al meglio del meglio. Signore e signorine che hanno fatto dell’inesausta ricerca della perfezione la loro regola di vita, ma che, per una ragione o per l’altra, in un punto o in un altro del loro percorso sentimentale, si sono bloccate, inchiodate, fissate, a causa o con la scusa della ricerca dell’”uomo perfetto” (e della relazione perfetta). O magari si sono prima cacciate nei guai e poi bloccate, inchiodate e fissate. O anche, che, sempre guidate dall’idea dell’”uomo perfetto”, non hanno fatto altro che mettersi con uomini sbagliati.

Mi rivolgo a quelle fanciulle (a qualsiasi fascia di età appartengano e indipendentemente dai fallimenti sentimentali – inclusi separazioni e divorzi – che hanno accumulato) che più o meno consapevolmente vivono con la convinzione che solo l’”uomo perfetto” sia degno di attenzione e soprattutto di fiducia e in preda a questa convinzione (e per colpa di questa convinzione) si stanno impedendo qualsiasi possibilità di relazione reale, soddisfacente, appagante. Mentre le opportunità si presentano e sfuggono senza che nemmeno loro se ne accorgano e gli anni passano, in modo improduttivo e insoddisfacente, perché se non si colgono le opportunità e le occasioni, si perde tempo e si perdono energie e non si gode la vita al suo pieno. E la poca soddisfazione alimenta poca soddisfazione. In un brutto circolo vizioso. Perché così va nella vita.

"Comunque io non conosco quelli meglio di lui e non posso consumar la mia vita ad aspettare di conoscerli. O. Fallaci."

Ma chi sono le fanciulle delle quali parlo e alle quali parlo (facendole anche irritare, lo so, lo so, non è che non lo so che ti stai innervosendo, sai :) )? Si tratta di ragazze molto vicine alla perfezione, anche in un mondo dove la perfezione non esiste e anche se hanno sette divorzi alle spalle e otto figli da quattro mariti diversi, questo non conta, neh, non pensare di scamparla, tu che pensi di essere scafata e di essere vaccinata contro il virus dell’uomo perfetto, solo perché sei divorziata o sei una mamma single.

L’uomo perfetto e la brava ragazza

In genere queste ragazze come si deve sono state (o sono tuttora) delle brave figlie (fin troppo); delle brave studentesse, un filo secchione e molto diligenti; se sono madri, sono madri impeccabili e dedite; hanno intrapreso una carriera di studio e professionale che ha presentato loro delle sfide e le ha costrette a dei sacrifici, che loro hanno affrontato e superato con dedizione, silenzio e il sorriso sulle labbra e spesso con il solo ed esclusivo supporto di se stesse (oh, vorrai mica lamentarti o chiedere aiuto solo perché fai il tuo dovere, nevvero?); sono istruite e finanche colte, hanno letto e leggono libri importanti, ricercano se stesse e su se stesse ed esplorano il mondo e gli altri analizzando, studiando, valutando. Usando il senso critico e anche l’autocritica. Si mettono in discussione le nostre amiche del mito dell’”uomo perfetto”, cosa credi? Anzi, mettersi in discussione, spesso, è il loro secondo lavoro.

"E poi se dovessimo cercare la perfezione in un uomo, si amerebbero i santi. O. Fallaci"

Magari hanno alle spalle un passato in cui eccellevano (o tuttora eccellono) in altre attività oltre allo studio: lo sport, la danza, la musica. Dài, non è il minimo sindacale, per una brava ragazza? Sono riuscite a emergere (o stanno emergendo) in contesti di studio e professionali difficili, impegnativi, competitivi dovendo magari combattere su più fronti contemporaneamente, perché talvolta hanno dovuto risolvere anche qualche problema di salute, di famiglia o logistico/pratico ed economico. Non riconoscono a se stesse i loro meriti e nemmeno ne parlano facilmente e spontaneamente, dato che, appunto, non li riconoscono (per cui occhio, cara la mia amica che stai leggendo curiosa e distaccata allo stesso tempo: magari sto parlando anche di te e non te ne stai accorgendo. E magari anche tu sei lì a crogiolarti nel mito dell’”uomo perfetto” e della relazione perfetta e non te ne rendi conto). Sul lavoro, pur ricoprendo ruoli importanti o di responsabilità o che richiedono impegno, si costringono a fare l’ago della bilancia tra colleghi boriosi e di gran lunga meno competenti di loro e spesso sono lì a tessere tele e a negoziare su strombate cosmiche con collaboratori uomini che valgono meno della metà della metà di loro. Ma del resto, non è così che si deve comportare una brava ragazza?

Nel caso che ho citato di chi – pur essendo una così brava ragazza e perfetta – ha avuto sette divorzi, si sappia bene che ciascuno di questi divorzi è stato affrontato con la massima dignità e nel massimo rispetto della controparte, anch’esso in doloroso silenzio, anzi, quasi in isolamento e forse nella quasi totale mancanza di solidarietà di amici e parenti. Scusa, già che divorzi, vorrai mica anche avere la solidarietà di chi ti sta intorno? Zitta e pedalare, altroché… E gestisciti da sola i tuoi sensi di colpa e il tuo lutto. E le storture di un sistema di giustizia che fa acqua da tutte le parti e che non sa più cosa inventarsi per tutelare sempre e solo i più forti. Sopportare tutto questo in silenzio e serenità di facciata è il minimo che ci si aspetta da te, cara. Lo sai bene.

L’uomo perfetto: toglierselo dalla testa

Ok, diciamo che questo è l’identikit della portatrice tipica – magari inconsapevole, lo ripeto – dell’ideale dell’uomo perfetto. Lo conosco bene questo tipo di donna, mi ci confronto tutti i giorni, dato che che tante (davvero tante) “brave ragazze” del genere fanno coaching individuale con me.

Non ho fatto questo identikit perché tu ti mettessi a giocare a “celo, manca”, ma per inquadrare il contesto, parlare del brodo di coltura e di cultura in cui si sviluppa e cresce l’ideale dell’uomo perfetto.
Per molte delle brave ragazze che hanno fatto e fanno tutto al meglio nella loro vita, il principe non può essere solo azzurro, come per una principessa qualsiasi. Deve essere azzurrissimo, metalizzato e con i glitter. Un uomo perfetto, un principe perfetto.

"I santi son morti e io non vado a letto col calendario. O. Fallaci"

Ma non perché la nostra principessa-brava ragazza pensi di “meritarsi di più” rispetto al resto del mondo (questo no, ahimé, fosse almeno un po’ così, sarebbe meglio). La brava ragazza con l’ideale dell’uomo perfetto è per davvero una brava ragazza e, anche se ha attraversato la vita compiendo imprese difficili e di tutto rispetto, dentro è rimasta una bimba ingenua, o, meglio, piena di illusioni e di ideali, che non hanno riscontro nella realtà. Brava, bella, intelligente. Idealista. L’ideale dell’uomo perfetto è semplicemente un rispecchiamento, una proiezione del suo ideale non solo di uomo e di relazione, ma di vita, di mondo. Lei ha l’ideale della perfezione, lei persegue l’ideale e gli ideali nella sua vita; dà il massimo per le cause in cui crede. Il suo valore più importante è: “fare sempre tutto al meglio, dare sempre il meglio di me, costi quel che costi”. Non è ovvio, naturale e spontaneo, per lei, pensare a un uomo perfetto?

Il fatto è che, come sappiamo, l’uomo perfetto non esiste, e avere in testa l’ideale dell’uomo perfetto (della vita perfetta, della relazione perfetta) significa vivere all’insegna di un ideale, come credere a babbo Natale e alla fatina dei denti. Significa essere immobilizzate in uno schema che impedisce di allargare le proprie possibilità di fare esperienza della vita, delle relazioni e degli uomini. Significa essere imprigionate in una gabbia costruita per proteggersi dall’imperfezione, considerata come il pericolo più grande che si possa correre e usare la ricerca della perfezione come scusa e come scudo per non mettersi in gioco in un ambito nel quale si crede di non poter esercitare lo stesso controllo che si è esercitato, attraverso l’impegno e il sacrificio, nello studio, nello sport, nell’arte. Significa molto spesso attraversare il mondo con le fette di salame sugli occhi o con degli occhiali rosa pallido, che non permettono di vedere le sfaccettature, sfumature e i colori veri del mondo e delle relazioni.

Che altro significa, secondo te, essere perfezioniste in amore e coltivare il mito dell’uomo perfetto?

Dimmi che cosa ne pensi continuiamo la discussione…

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L’idea dell’uomo “perfetto” è un modo come un altro con il quale in molte si fanno auto sabotaggio, cioè si mettono nella condizione di “evitare l’amore” e quindi di non trovare una relazione sana e appagante, che, anche se molto desiderata, potrebbe in qualche modo mettere paura per la forza dell’impatto emotivo che ha.

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294 Commenti

  1. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (28 Agosto 2015 16:29)

    Bah non lo so...io ormai sono alle eliminatorie. Elimino sposati (può essermi amico e basta), mostri marini (elimino uomini con unghie, capelli, denti in stato di necessità igienica), uomini che non sono autonomi e che vivono nella cameretta in casa con la mamma, uomini che fanno cose strane/stupide (bere troppo, andare ai privee, chattare come pazzi), uomini che vivono più nell' etere che nella vita reale ( parlano di fb, instgram, meetic, siti di dating, come se non facessero quasi altro), uomini che hanno passati pluricomplicati con plurimogli plurifigli pluricase pluridebiti, uomini che hanno passati "insostenibili" e che non si rimetteranno mai perché la moglie li ha traditi.....insomma tanto perfezionista non mi sembra di essere. Elimino e aspetto. Aspetto. Aspetto. Poi a un certo punto smetto di aspettare. Vado avanti e basta. Alcuni che mi piacciono ci sono qualche volta ma sono giovanissimi o sposati o in piena senescenza ( e non hanno più voglia di far niente). Pazienza. Starò senza.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di aurora

      aurora 9 anni fa (30 Agosto 2015 9:59)

      La penso esattamente come.te. Non.credo.che trovero' l uomo.perfetto. Ma fermarsi con.uno eccessivamente "imperfetto" lo.ritengo.solo un.modo.diverso per.essere certamente.infelici. Alla mia eta',49 anni, avvicinare un uomo vuol dire aver colto qualcosa che mi incuriosisce davvero, senza.squassarmi la vita. Oppure mi godo un po.di serenita da sola, alla fine.l astinenza e' il male.minore.rispetto.alla vicinanza di un uomo non.adatto.a me. Ciao! Aurora
      Rispondi a aurora Commenta l’articolo

    • Avatar di Saris60

      Saris60 9 anni fa (30 Agosto 2015 21:05)

      Ciao.....volevo solo dire che purtroppo non hai l'esclusiva...ho smesso di aspettare sto da sola ma con tante amiche. E mi diverto e faccio quello che voglio per me stessa.
      Rispondi a Saris60 Commenta l’articolo

  2. Avatar di Ana

    Ana 9 anni fa (30 Agosto 2015 19:17)

    Purtroppo mi rispecchio molto in quello che ho letto. Questa voglia di cercare la perfezione in me si traduce in una paura di fare nuove conoscenze. In passato ho sbagliato e ho paura di sbagliare di nuovo. Sono frenata da questa paura, sento di non aver bisogno di un uomo in questo momento (ho 26 anni e devo laurearmi il prima possibile), ma temo che questo mio atteggiamento mi porterà a restare sola. Potrei pentirmene, non sto aprendo i miei orizzonti ma ho un blocco interiore che temo di non riuscire a superare.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Agosto 2015 19:28)

      A 26 anni è normale e naturale sentirsi finite. Mi domando come possa essere diversamente. E' a 46 anni che poi una donna davvero intelligente di solito scopre le mille opportunità della vita. Laureati e chiuditi in casa per vent'anni. (E non ditemi che non dò buoni consigli, eh!)
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    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (30 Agosto 2015 19:58)

      Mi sarò espressa male. In riferimento all'articolo, di cui, da quello che ho capito, questa ricerca assoluta della perfezione da parte soprattutto di ragazze che hanno sempre cercato di essere eccellenti in tutto, porta ad un nulla, ho espresso la mia esperienza personale. Non ho detto di sentirmi finita a 26 anni, ho semplicemente detto che ho un blocco dato dalla paura di sbagliare, di non trovare quella perfezione che vorrei trovare. Adesso sono piena di altri impegni che mi occupano tutta la giornata (studio, lavoro, palestra, amici, e altro), non resto tutta la giornata a casa a pensare che sono una fallita perché non ho un uomo e aspetto che lui piova dal cielo. Però ho capito che devo anche aprirmi nei confronti dell'altro sesso, magari accettare un appuntamento, parlare di più con quel ragazzo senza fissarmi sul fatto che "non è l'ideale" senza magari nemmeno conoscerlo. Ecco, questo volevo dire. Non mi stavo lamentando, o di certo volevo dire che bisogna accontentarsi perché poi si diventa troppo grandi. Devo sbloccarmi, non pretendere di uscire subito con l'uomo della mia vita o altro.
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Agosto 2015 20:17)

      @ Ana, io ho fatto una battuta per sdrammatizzare. Mi dispiace che la mia battuta non sia risultata spriritosa. Succede. Grazie per i chiarimenti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (30 Agosto 2015 21:25)

      Allora perdonami Ilaria, temevo di non essere stata chiara perché spesso posso sembrare "frignona". Mi scuso ancora, davvero!
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Agosto 2015 21:30)

      Ma non stare a scusarti, non è il caso, davvero non stare a scusarti per piccole cose. Di questo prendi nota.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  3. Avatar di Alicia

    Alicia 9 anni fa (30 Agosto 2015 21:37)

    Per me l'uomo "perfetto" è in realtà l'uomo quanto più simile possibile a me... con gusti, modi di vedere la vita, livello culturale, passioni ecc...molto compatibili coi miei. Questo probabilmente è improduttivo tanto quanto l'idea di un uomo ideale in senso stretto ma da anni ormai provo reale interesse solo per persone che sento realmente vicine a me o che mi sembrano tali (ho 31 anni e negli ultimi 34 ho accumulato x lo più solo delusioni dalle persone che maggiormente attiravano la mia attenzione). Una me stessa al maschile...impresa impossibile!
    Rispondi a Alicia Commenta l’articolo

  4. Avatar di MERAVIGLIA

    MERAVIGLIA 9 anni fa (31 Agosto 2015 8:46)

    Ciao Ilaria in primis ben tornata!… ...E poi condivido appieno quello che hai scritto. È simpatico credere nel principe azzurro ma diventa pericoloso quando ci rifugiamo in quella zona di "comfort" e non prendiamo in considerazione l'intero "universo"… Altro che "Protezione"...
    Rispondi a MERAVIGLIA Commenta l’articolo

  5. Avatar di Mia

    Mia 9 anni fa (31 Agosto 2015 11:36)

    Ciao Ilaria e tutte/i! Eccomi: una brava bambina DOC. Sono da sempre abituata a fare tutto da sola, ad arrangiarmi, a cercare di migliorarmi, a fare le cose per bene, a non chiedere per non disturbare. Faccio un errore? Minimo minimo mi aspetto di essere fustigata. Me la cavo abbastanza bene (ma mai veramente abbastanza eh! ;) ) in diversi ambiti, ma nelle relazioni sono un disastro. All'attivo, qualche omuncolo inutile, qualche stronzo qui e là e una sola relazione seria (tremenda) conclusasi fortunatamente anni fa e un blocco totale da cui non riesco a smuovermi. La mia reazione: lavorare di più per migliorarmi. E' vero, Ilaria, che per certe donne cercare di migliorare è quasi un secondo lavoro. Tuttavia sono ferma, o peggio, mi sembra di girare in tondo e tornare sempre al punto di partenza. Sono rimasta molto colpita dalla risposta che hai dato a josephine: forse sono una di quelle persone che cercano tutto meno che l'amore. Io credo, in effetti, di non essere nemmeno in grado di riconoscerlo. Sto cercando di aprirmi un po' di più ai contatti con gli altri, ma riconosco di avere grossi problemi a mostrarmi vulnerabile, specie con gli uomini. Ho letteralmente il terrore (ma proprio da attacco di panico) che usino la mia vulnerabilità per farmi del male. Ma per quel poco che ci capisco, io credo che l'amore comporti proprio la condivisione, il riconoscimento e il reciproco rispetto delle proprie imperfezioni e vulnerabilità. Mi sento un po' bloccata in un cortocircuito dove quello che desidero è quello che mi spaventa di più. Un saluto a tutt*!
    Rispondi a Mia Commenta l’articolo

  6. Avatar di Hariael

    Hariael 9 anni fa (31 Agosto 2015 18:05)

    Io cerco solo qualcuno che mi offra una condizione per formarmi un bel ricordodi cosa significhi un rapporto completo(e ci vuole un po di tempo no!?, non tre giorni..) perché le cose belle della vita son piccole, durano poco e finiscono col matrimonio, significa cercare il "principe azzurro? "Dov'e il confine tra il definire/autocontrollare le prorie priorità e lo snobismo?
    Rispondi a Hariael Commenta l’articolo

  7. Avatar di Paola

    Paola 9 anni fa (31 Agosto 2015 20:16)

    Cara Ilaria, io mi ritrovo nella descrizione da te esposta, e forse si, cerco l'uomo perfetto, ma secondo me! Perfetto per me, secondo il mio carattere. Ad esempio, io non sono affettuosa per niente, e il mio uomo dovrebbe esserlo, per compensare un pò. Non cerco l'uomo casalingo-ordinato-elegante-dirigente-perfetto. Ma una persona, coi suoi difetti e pregi che siano ideali alla mia persona. Non sopporto la pigrizia, ad esempio, ma non ho nulla contro il disordine. Io cerco un uomo che mi voglia bene, e che sia perfetto nel volermi bene e desideri starmi accanto. Tuttavia io sono in un periodo molto brutto e ho un dubbio che mi assilla. Un uomo è in grado di voler bene a una donna? Pensare al suo bene, sostenerla, aiutarla se sta male? Te lo chiedo perchè tutti gli uomini con cui ho avuto a che fare ( e anche donne) non mi hanno mai voluto bene. Quindi per me gli uomini non sono in grado di provare affetto...
    Rispondi a Paola Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (1 Settembre 2015 8:40)

      Paola, nell'ultima tua frase hai scordato un pezzo: "gli uomini (con cui ho avuto a che fare fino ad oggi) non sono in grado di provare affetto". Dai affetto a te stessa, sii cordiale e affettuosa (che non significa melensa) con gli altri... e vedrai di gente affettuosa in giro ne troverai.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  8. Avatar di fede

    fede 9 anni fa (31 Agosto 2015 15:36)

    Per la prima volta non mi sento tirata in causa da questo articolo, pur corrispondendo in parte all'identikit della brava ragazza, con in mente un certo tipo di ragazzo ideale (il mio ideale però è tutt'altro rispetto alla perfezione). Ciò che ho sempre cercato è una persona che riesca a stimolarmi in tutti i sensi e che mi accompagni nel mio percorso di crescita e di vita (con cui possa crescere e fare esperienze). Ho collezionato qualche delusione amorosa (mi era fissata su ragazzi "sbagliati"), ho avuto tante altre esperienze minori ma ne ho anche rifiutate tante che non mi convincevano (e spesso i ragazzi in questione avevano tutte le carte in regola per essere "perfetti"). Il "salto" e' stato quello di crescere a livello emotivo. Credo che prima di un anno fa, le mie storie naufragavano anche perché non ero ancora pronta per viverle, molte le sabotavo inconsciamente credo. Crescere e' stato ciò che mi ha permesso di aprire le porte. E non e' un percorso facile. Ora sto bene con una persona. Non è perfetta ma tutto ciò che cercavo lo sto trovando (e scoprendo). Lontana mille miglia dall'accontentarsi.
    Rispondi a fede Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Agosto 2015 19:53)

      I miei sinceri e sentiti complimenti
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di fede

      fede 9 anni fa (1 Settembre 2015 9:46)

      Tra l'altro il "salto" emotivo dello scorso anno c'è stato proprio perché ho accolto nella mia vita e ho deciso di vivere un'esperienza che prima di allora mi ero un po' rifiutata di avere, avevo evitato, non so bene per quali limiti mentali o blocchi psicologi. Cioè quella con un mio amico magari non esteticamente perfetto, ma che ho scoperto poi piacermi un sacco anche a livello fisico. Poi non è andata comunque tra di noi, ma quello che e' stato importante per me e' stato l'aprirsi alla vita e alle esperienze, l'accogliere l'amore nella propria vita, nelle varie forme in cui si può presentare. Ciò mi ha permesso di guardare alla vita con un nuovo slancio vitale diciamo, e di alzare la mia autostima. :) Tutte cose che servono. Credo sia un po' quello di cui parla l'articolo.
      Rispondi a fede Commenta l’articolo

  9. Avatar di Erika

    Erika 9 anni fa (30 Agosto 2015 15:36)

    Carissima Ilaria, carissime amiche, torno a scrivere anche io qui dopo tanto, nonostante abbia sempre continuato a seguirvi in questi mesi! I tuoi articoli, Ilaria, arrivano sempre al momento giusto...Ed è anche grazie a te che sono uscita fuori da due anni di ca..a in cui sono finita! Perché? Proprio per tutto ciò che hai messo dentro quest'articolo! Sono la classica brava ragazza, mi hanno sempre definita 'perfettina' e quanto me la prendevo per questa definizione! Sono cresciuta con le parole di una nonna che mi ha sempre detto: 'tu sei bella, brava e buona' e quindi tutto intorno a me sarebbe dovuto essere 'bello,bravo e buono'... Sono cresciuta con l'idea che avrei sempre dovuto far di più, dimostrando di essere forte, capace, brava..E sempre con il sorriso! Tre anni fa ho conosciuto quello che da fuori sembrava proprio un bravo ragazzo: laureato, ingegnere, proveniente da una brava e tranquilla famiglia....oltretutto molto carino, simpatico, affascinante... Quello che poteva essere proprio il tipo adatto a me!mi dicevo che finalmente l'uomo per Me era arrivato(o forse giusto per quelli intorno a me!)! Che avevo fatto bene a pazientare.. E così è nata e cresciuta la relazione più importante ma anche più disastrosa della mia vita!! Due anni di Inferno... Mi sono annullata completamente per lui, pur di essere sempre meravigliosamente perfetta. Mi sono allontanata da molti amici (per fortuna non del tutto), perché lui sosteneva che l'amicizia non serve e che il partner è la cosa più importante che debba esserci quando si sta insieme a qualcuno. Se qualcuno osava darmi consigli, era assolutamente da allontanare perché non in grado di farlo! Non sono mancati problemi sul lavoro: ai suoi occhi ero diventata un'incapace! E la cosa buffa (oggi dico così!) è che io gli davo sempre ragione..per me era tutto oro ciò che usciva dalla sua bocca! Potrei raccontare molte altre cose..ma diventerei troppo lunga! Mi limito a dire che per due anni ho vissuto come se non fossi più Erika. Sembravo un'automa. Se guardo indietro, penso di aver vissuto due anni in una bolla di sapone..tuttora faccio fatica a ricordare dei pezzi di vita di quel periodo..non ero più me perché dovevo essere sempre ciò che voleva lui..perfetta x i suoi occhi! Come ne sono uscita da questa brutta storia? Sono stata fortunata! All'ennesima discussione (scaturita dal fatto che mi ero iscritta da sola a scuola di caraibici senza il suo parere/consenso), sono stata da lui mollata perché definita - sempre da lui - stronza... Avevo già iniziato ad andare da qualche mese da una bravissima psicologa.. Ho chiesto aiuto, sì! E dopo mesi di disperazione e dopo un brutto incidente stradale da cui sono uscita miracolosamente illesa, mi sono risvegliata.. Ho ripreso in mano la mia vita e oggi sono serena..anzi felice! Consapevole di avere anche io difetti, di non essere perfetta.. Non dico più sempre Sì, rinuncio a cose che non voglio fare davvero! Sono stata in vacanza da sola questa estate, piuttosto che rinunciare come avrei fatto fino ad un anno fa..perché poi..gli altri che dicono di me?! Che sono sfigata se vdo da sola?! Ragazze, donne..io non so se questa mia storia potrà essere d'aiuto a qualcuno.. Ma è realtà.. Non abbiate paura di restare sole o di togliere le vostre maschere.. Magari può far male per un po' perché si è costrette a passare per un piccolo tunnel..ma poi, credetemi, che liberazione! Quante soddisfazioni! Vi abbraccio! Grazie Ilaria.Grazie a voi per avermi dato la possibilità di raccontarmi! ;-)
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Agosto 2015 15:42)

      Brava Erika, brava, brava, brava.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di _elisa_

      _elisa_ 9 anni fa (1 Settembre 2015 11:30)

      Grazie Erika per le tue parole!! Credo che quando una persona sperimenta questo senso di isolamento, di "gabbia dorata", poi ne sente la puzza da 1 km. Credo sia una delle sensazioni più brutte del mondo, rendersi conto di non essere più libere di esser sè stesse e di portare avanti le proprie passioni, la propria vita in generale. Ci si spegne piano piano, e la cosa peggiore è che ci sentiamo in dovere di "non deludere", non dare dispiaceri al partner e alla famiglia e agli amici, che magari poi ti dicono pure "eh ma non ti accontenti mai!! Avessi io quello che hai tu!!". Sono felicissima per te!!
      Rispondi a _elisa_ Commenta l’articolo

    • Avatar di Ross

      Ross 9 anni fa (1 Settembre 2015 22:34)

      Erika le tue parole sono una sferzata di energia, trasmetti solarità e positività, continua così, complimenti!
      Rispondi a Ross Commenta l’articolo

  10. Avatar di lux86

    lux86 9 anni fa (1 Settembre 2015 22:30)

    Tendente alla perfezione e bloccata nella comfort zone senza dare spazio a un uomo imperfetto. Quali segnali di imperfezione dare per dirgli che siamo simili?
    Rispondi a lux86 Commenta l’articolo

  11. Avatar di francesca

    francesca 9 anni fa (2 Settembre 2015 9:25)

    Io rientro in questa categoria. È sto lavorando per uscirne. In ambito sentimentale ,più che uomo perfetto adesso cerco un uomo con cui ci sto bene e che mi fa stare bene ovvero ascolto le mie sensazioni quelle che non ho mai ascoltato. Io cerco la sostanza è quindi un vero figo. È vi dirò care ragazze che ascoltare se stesse e poi fare ciò che è giusto per sé, fa cadere tutti i sensi di colpa e sparisce anche la perfezione . Io non sono perfetta e nemmeno più tanto brava ragazza e la realtà comincio a vederla,ergo voglio l uomo e la vita giusta per me ,non ideale o quella che qualcuno mi vuole far credere essere giusta. All inizio si soffre perché passi da ciò che conoscevi allo sconosciuto ,ma per una volta che vedo la luce in fondo al tunnel ...... così ho cominciato a lasciar perdere gli uomini troppo appariscenti e concentrati su se stessi e ho cominciato a cambiare tipo di uomo per il mio bene. Non sempre è andata bene ma ehi la perfezione non esiste ...e io per una volta mi voglio godere la gioia di sperimentare e di non essere più ingenua e brava ???. Quelle che come noi pensano di dover essere perfette per piacere ,dovrebbero subito cambiar rotta . Ci hanno abituato malsana mente a questo giochino perverso e per chi ha letto donne che amano troppo,sappiamo già dove si va a parare e con chi. Quindi donne uomini ,basta cercare di fare sempre del proprio meglio e di aggiustare tutto e tutti ,che magari se per una volta le persone che frequentiamo ,sono già sane ,non ci farebbe male . Io dal canto mio,non faccio più la crocerossina con nessuno. Amici,parenti e uomini. Risolvere i problemi degli altri ? No grazie . La bimba ingenua sta crescendo . Un bacio a tutti . ?
    Rispondi a francesca Commenta l’articolo

  12. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (3 Settembre 2015 12:31)

    Una persona che ha la terza media che fa l'idraulico o l'elettricista guadagna di piu' che uno che fa il professore (che è laureato)che un infermiere (che è laureato) e spesso anche di un dottore di un ingegnere etc etc... Briatore ha solo un diploma di geometra.Quindi come puoi ben capire il guadagno è indipendente dal titolo di studio. Ho puntualizzato giusto per smentire la tua frase "Io dico "mi impegno all'Università per avere un domani un certo stile di vita, ma perché poi devo stare a mantenere il mio compagno"?" Penso che Briatore come diplomato qualunque potrebbe mantenerti nonostante la non laurea ma anche Valentino Rossi o altri 100000000000 uomini che non ti sto ad elencare (personaggi pubblici o perfetti sconosciuti tipo il fornaio sotto casa mia che è ricchissimo...).
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  13. Avatar di Giu

    Giu 9 anni fa (2 Settembre 2015 12:25)

    ciao Ilaria, ho letto molti articoli scritti da te e ho analizzato la mia situazione sentimentale basandomi sui principi che hai suggerito .Premesso che da ragazza realizzata professionalmente non dico di voler l'uomo ideale , ma nemmeno una persona che non abbia la mia stessa visione del mondo e da cui diciamo posso ancora imparare . Purtroppo non so per quale motivo pur avendo argomenti e pur non essendo una donna bisognosa, faccio fatica a tenere alto l'interesse di un uomo . Mi sto chiedendo se tutta questa vita passata a lavorare non mi renda fredda. La persona che frequento ha iniziato a farsi sentire meno dopo una vacanza insieme . Non lo credevo possibile , credevo fossi stata e fosse stato un viaggio stimolante. Tu dici ovviamente che gli uomini non vanno cercati e non vanno nemmeno trattati come amici , ma pensi che proponendogli un incontro per avere una consulenza sul mio lavoro , potrei aver la possibilità di recuperare l'interesse scemato? non so ho paura che per il fatto che non riesco a lasciarmi andare , sia apparsa come fredda e disinteressata . vorrei usare la tattica di chiedergli un favore per riavvicinarlo e parlargli ... dovrei farlo o non cercarlo più dato che è sparito? grazie mille anticipatamente
    Rispondi a Giu Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (2 Settembre 2015 12:37)

      @ Giu, ma c'è qualcosa di più bisognoso del pensare di invitare un uomo a una consulenza di lavoro per "risvegliare" il suo interesse? Non c'è stato interesse e non c'è interesse? Passa oltre, avanti il prossimo. Dici di non essere bisognosa ma molte cose che hai scritto denotano una visione non molto funzionale dell'amore, dei rapporti di coppia e della percezione dell'altro. Pensa i presupposti non utili che ha per te una frase del genere: "Premesso che da ragazza realizzata professionalmente non dico di voler l’uomo ideale , ma nemmeno una persona che non abbia la mia stessa visione del mondo e da cui diciamo posso ancora imparare." Un abbraccio.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giu

      Giu 9 anni fa (2 Settembre 2015 12:59)

      Grazie Ilaria, effettivamente il mio "bisogno" di invitarlo nasce dalla necessità di capire perché dopo dei bei momenti insieme il risultato sia stato diradare le attenzioni nei miei confronti . Ebbene si ,non riesco a vedermi al fianco una persona che non sia professionalmente alla pari di me o oltre . Non sto parlando economicamente , ma proprio non riesco a provare interesse per un uomo a prescindere dal suo background . Perché tutto questo risulta funzionale ? Voglio un compagno da cui trarre ispirazione e stimare , penso che sia normale o ho davvero una visione distorta dei rapporti di coppia ? So benissimo che la persona perfetta non esiste , ma se anche quella imperfetta riesce a scappare senza motivo mi chiedo per quanti a questo mondo una storia possa risultare prettamente funzionale: per sesso , per noia , perché oggi ci sei tu e domani faccio lo stesso con un altra. Troppe persone vivono in modo funzionale i sentimenti e io a quello non ci sono arrivata . Forze è funzionale la mia scelta e su questo vorrei poter analizzare il perché , ma spegnere le emozioni funzionalmente ai bisogni di quel dato momento ..em io non riesco a farlo e non so come certi uomini ci riescano
      Rispondi a Giu Commenta l’articolo

    • Avatar di emy65

      emy65 9 anni fa (2 Settembre 2015 14:10)

      Perché provano ...nella maggioranza dei casi... perlopiù EMOZIONI..appunto...e non SENTIMENTI. C è a chi bastano quelle e si sa.... le emozioni stanno poco ad esaurirsi. Sarà semplicistico ma sentivo di risponderti così..ciao.
      Rispondi a emy65 Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (2 Settembre 2015 14:23)

      Ciao, Giu. Dici: "Non riesco a vedermi al fianco una persona che non sia professionalmente alla pari di me o oltre". Scusa, ma mi sembra che tu dia troppa importanza all'apparenza: il fatto che qualcuno si sia affermato in ambito professionale non vuol dire necessariamente che sia una bella persona. C'è chi fa carriera non per meriti personali, ma per furbizia, manipolazione... Capisco che tu ci sia rimasta male per il fatto che il tizio è sparito, ma sono cose che succedono. Magari leggiti l'articolo sull'uomo Toy Story, se non l'hai ancora fatto ;-)
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di Elena

      Elena 9 anni fa (3 Settembre 2015 13:59)

      Mah.. Io ho incontrato ingeneri pazzi e avvocati manipolatori, ma anche idraulici colti e muratori veri "signori".. Se cerchi un certo livello secondo me cerchi uno status non un fidanzato ?
      Rispondi a Elena Commenta l’articolo

  14. Avatar di Cassandra

    Cassandra 9 anni fa (3 Settembre 2015 15:18)

    Valeria87 dici "non per fare la maestrina dalla penna rossa ma hai scritto pò anzichè po'"....mmm...si la stai facendo la maestrina dalla penna rossa, altrimenti avresti evitato di puntualizzare un aspetto del tutto inutile se avessi letto con attenzione il mio commento, ossia che a me degli errori di distrazione non interessa niente. Certo tu non puoi sapere che il mio lo fosse, ma nel dubbio, e unitamente a quanto da me scritto, avresti potuto evitare. Points of view
    Rispondi a Cassandra Commenta l’articolo

  15. Avatar di Erika

    Erika 9 anni fa (3 Settembre 2015 16:39)

    Grazie Ross, grazie Ilaria e grazie a tutte! Qualche giorno fa, dopo aver letto con attenzione un altro articolo di Ilaria - e sentendolo così "mio" - mi è venuto proprio spontaneo scrivervi e raccontarmi questa mia piccola storia di vita... se ho strappato un sorriso, se sono riuscita anche solo per poco a far capire quanto noi donne possiamo essere forti, coraggiose e fenomenali, beh, sono più che contenta! In fondo, basta poco ! ;)
    Rispondi a Erika Commenta l’articolo

  16. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (3 Settembre 2015 17:03)

    Dalle mie parti statisticamente il muratore e l 'idraulico parlano in dialetto stretto, intercalano bestemmie e si toccano il pacco. E briatore non mi piace non perché non è laureato, ma perché è greve, bolso e fa cose pacchiane, oltre a essere un pelo maschilista. Ergo statisticamente difficilmente mi accompagnero' a idraulici o a briatori che peraltro hanno molti soldi. Se però scartero' gli idraulici non me ne vorrete vero?? Insomma perché negare che un modo di parlare attraente è un fattore di attrazione? Scusate il gioco di parole.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  17. Avatar di Elena

    Elena 9 anni fa (2 Settembre 2015 22:57)

    Ciao a tutte e ciao Ilaria. Ho letto il tuo (bell')articolo pensando che mi calzasse a pennello, invece non mi riconosco nella brava ragazza buona e bella che cerca di compiacere tutti e non si lamenta.. Al contrario io non sono rimasta a fare la geisha lavorativa dei miei colleghi maschi ma me ne sono andata e ho aperto un'attività mia. Certo di sacrifici ne ho fatti, amici ne ho persi ma lo rifarei. Li riconosco eccome i miei meriti ?quello che sono diventata - lavorativamente parlando - non è niente male.. Ma in amore non è così: ho pagato un po' il prezzo di avere una carriera, ma un altro bel po' è colpa mia.. Ho vissuto anch'io come Erika una parentesi con un "bravo ragazzo" ingegnere che si è rivelato un pazzo manipolatore, ma ne sono uscita ( e ho peggiorato ..) . è vero, ho sempre pensato esistesse l'uomo perfetto .. Ma perfetto per me non perfetto in assoluto..nel senso che mi piacerebbe un uomo che non mi facesse la lista dei difetti dopo due volte che usciamo insieme o che si metta a uscire anche con un'altra dopo due mesi di relazione ?! Le altre ce l'hanno perché non posso averlo anch'io? Insomma esiste l'uomo "perfetto" per ciascuna di noi ? Che ne pensate ?
    Rispondi a Elena Commenta l’articolo

  18. Avatar di Lucrezia

    Lucrezia 9 anni fa (2 Settembre 2015 18:21)

    Io veramente questo problema non l'ho avuto ovvio piacerebbe a tutti incontrare l'uomo perfetto ma non esiste. A mio parere però esiste un uomo destinato a ciascuna di noi che con le sue imperfezioni diventerà l'uomo perfetto della nostra vita . Alla fine nessuno è perfetto nemmeno noi lo siamo perciò non ha alcun senso pretendere ciò da un altro...e poi secondo me un uomo perfetto tenderebbe anche a farmi sentire inferiore più di quanto già non mi senta...
    Rispondi a Lucrezia Commenta l’articolo

  19. Avatar di bianca

    bianca 9 anni fa (3 Settembre 2015 13:33)

    Ciao Ilaria, mi piacerebbe che trattassi maggiormente l'argomento su chi ti "critica". Per critica, però, non intendo quella relativa al fisico o al proprio lavoro, scelta di partner ecc... Ma su chi poco alla volta ti fa notare cose di te rendendoti, alla fine, incapace più di relazionarti con quella persona. Nel recente a me è capitato che un uomo mi abbia spesso fatto notare, criticandomi, che tendo troppo a ragionare sulle cose, a manifestare pensieri quando nessuno me lo chiede ecc.. ecc.. Premetto che è una cosa a cui stavo lavorando di mio.. però credo anche che nessuno abbia il diritto di stare li a bacchettarti come se fossimo a scuola! Mi ha molto ferito, non per la cosa in sé, ma perché mi sono accorta che da diversi mesi mi fa delle critiche. Ho dei difetti e non sono perfetta ma le persone si accettano pure per come sono nella loro diversità. Tu come la pensi in merito? Io so di non essere perfetta, approfitto dell'argomento "dell'uomo perfetto", ma che diritto ha di farmi notare le cose che a lui di me non piacciono? (inoltre è il solo che me lo dice, nessuno mai mi dice queste cose ma, spesso, mi hanno detto che sono una persona profonda e riflessiva).
    Rispondi a bianca Commenta l’articolo

    • Avatar di Gioia

      Gioia 9 anni fa (3 Settembre 2015 21:11)

      Probabilmente lui è in narcisista. Puoi andare a vedere su internet i comportamenti di questo disturbo e vedi se corrisponde.
      Rispondi a Gioia Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (4 Settembre 2015 8:09)

      Quando si diventa intolleranti a volte è semplicemente perché il rapporto è logoro. Senza necessariamente scomodare disturbi narcisistici di personalità. D'altra parte se ti eri già accorta che era un tuo problema e ci stavi lavorando su EVIDENTEMENTE il problema c'era. Anche se non te lo dicevano gli altri. Poi sulla tollerabilità o meno del tuo problema non so dirti, questo lo sai tu e lo sa lui. È intollerabile se diventa pervasivo e continuo, forse. Se ti spiegassi meglio capiremmo di più. Se con critico nei tuoi confronti intendi anche aggressivo no che non va bene. Ma se fosse solo esasperato ? Sto facendo l'avvocato del diavolo. Adesso ogni dissidio di coppia prolungato diventa un match tra un narcisista e noi, ma non è che stiamo esagerando con le etichette?
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Settembre 2015 11:01)

      Ciao Bianca, come hai intuito si tratta di "manipolazione". Questa persona è da tenere alla larga :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di bianca

      bianca 9 anni fa (4 Settembre 2015 13:35)

      grazie Ilaria :) spero che sia positivo il riconoscere queste cose.
      Rispondi a bianca Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Settembre 2015 13:45)

      Certo che lo è.
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  20. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (4 Settembre 2015 11:09)

    Certo, chi se ne frega se uno è stronzo, playboy e/o perditempo, l'importante è che abbia una laurea, qualche nozione culturale a caso, conosca la grammatica italiana e si legga il giornale. Però se non sa nulla di "sociologia del maschilismo", o peggio, ne sa qualcosa ma a giudicare dai fatti è come se non ne sapesse nulla, non ha importanza perché quella branca della cultura non "fa figo" dinanzi alla società. Povero mondo. (Il mio discorso è tutto generale e non è rivolto a nessuna in particolare)
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