Stai attenta all’idea dell’uomo perfetto (parte 1)

uomo perfettoE dài, lo sanno tutte che l’uomo perfetto non esiste. Credere nell’uomo perfetto è come credere alla fatina dei denti o a babbo Natale. E’ credere a una bugia. A una cosa che non esiste e non esisterà. Eppure ci sono in giro un sacco di donne perfezioniste e che ricercano la perfezione in ogni cosa che fanno e che hanno. Non è forse vero che queste cercano l’uomo perfetto? Per esempio non è un po’ vero che anche tu sei alla ricerca dell’uomo perfetto, dato che una vita per essere degna di essere vissuta non può essere meno che perfetta e una relazione, anch’essa, per essere di valore non può non essere perfetta? Smetti di scuotere la testa e pensaci bene.

"Ce ne sono milioni meglio di lui. Ce ne sono milioni anche meglio di me. O.Fallaci"

Intanto un’avvertenza: se ti credi di aver colto già dove questo articolo va a parare e ti senti in un certo qual modo sollevata e ti sei messa a leggere ansiosamente per trovare delle buone ragioni per cui convincerti ulteriormente che puoi continuare a stare in una storia sbagliata, con un uomo sbagliato, ti deludo prima ancora di cominciare. Così, giusto per mettere le mani avanti. Qui non siamo a fornire motivazioni farlocche (false, bugiarde) a chi vive male una relazione e cerca scuse per non schiodarsi facendo appello a ragioni trite e ritrite e tristi e ritristi tipo: “sono io che pretendo troppo”; “lui va capito, “poverino””; “in una coppia bisogna fare dei compromessi, per forza”; “l’uomo perfetto non esiste, bisogna essere realiste”; “va bene, lui non ha un buon carattere, ma alla fine non mi ha mica (ancora) ammazzata…” Ecco, no, non metterti a leggere l’articolo con questo spirito, che non va bene per niente e non è là che voglio arrivare. Anzi.

L’uomo perfetto, perfezione e perfezionismo

A dirla tutta con questo articolo mi voglio rivolgere alla schiera vasta (vastissima, malgrado i tempi, ahimé) di signore e signorine molto perbene, tanto educate, ben studiate, che, per esempio, hanno un buon lavoro e che lo fanno al meglio del meglio. Signore e signorine che hanno fatto dell’inesausta ricerca della perfezione la loro regola di vita, ma che, per una ragione o per l’altra, in un punto o in un altro del loro percorso sentimentale, si sono bloccate, inchiodate, fissate, a causa o con la scusa della ricerca dell’”uomo perfetto” (e della relazione perfetta). O magari si sono prima cacciate nei guai e poi bloccate, inchiodate e fissate. O anche, che, sempre guidate dall’idea dell’”uomo perfetto”, non hanno fatto altro che mettersi con uomini sbagliati.

Mi rivolgo a quelle fanciulle (a qualsiasi fascia di età appartengano e indipendentemente dai fallimenti sentimentali – inclusi separazioni e divorzi – che hanno accumulato) che più o meno consapevolmente vivono con la convinzione che solo l’”uomo perfetto” sia degno di attenzione e soprattutto di fiducia e in preda a questa convinzione (e per colpa di questa convinzione) si stanno impedendo qualsiasi possibilità di relazione reale, soddisfacente, appagante. Mentre le opportunità si presentano e sfuggono senza che nemmeno loro se ne accorgano e gli anni passano, in modo improduttivo e insoddisfacente, perché se non si colgono le opportunità e le occasioni, si perde tempo e si perdono energie e non si gode la vita al suo pieno. E la poca soddisfazione alimenta poca soddisfazione. In un brutto circolo vizioso. Perché così va nella vita.

"Comunque io non conosco quelli meglio di lui e non posso consumar la mia vita ad aspettare di conoscerli. O. Fallaci."

Ma chi sono le fanciulle delle quali parlo e alle quali parlo (facendole anche irritare, lo so, lo so, non è che non lo so che ti stai innervosendo, sai :) )? Si tratta di ragazze molto vicine alla perfezione, anche in un mondo dove la perfezione non esiste e anche se hanno sette divorzi alle spalle e otto figli da quattro mariti diversi, questo non conta, neh, non pensare di scamparla, tu che pensi di essere scafata e di essere vaccinata contro il virus dell’uomo perfetto, solo perché sei divorziata o sei una mamma single.

L’uomo perfetto e la brava ragazza

In genere queste ragazze come si deve sono state (o sono tuttora) delle brave figlie (fin troppo); delle brave studentesse, un filo secchione e molto diligenti; se sono madri, sono madri impeccabili e dedite; hanno intrapreso una carriera di studio e professionale che ha presentato loro delle sfide e le ha costrette a dei sacrifici, che loro hanno affrontato e superato con dedizione, silenzio e il sorriso sulle labbra e spesso con il solo ed esclusivo supporto di se stesse (oh, vorrai mica lamentarti o chiedere aiuto solo perché fai il tuo dovere, nevvero?); sono istruite e finanche colte, hanno letto e leggono libri importanti, ricercano se stesse e su se stesse ed esplorano il mondo e gli altri analizzando, studiando, valutando. Usando il senso critico e anche l’autocritica. Si mettono in discussione le nostre amiche del mito dell’”uomo perfetto”, cosa credi? Anzi, mettersi in discussione, spesso, è il loro secondo lavoro.

"E poi se dovessimo cercare la perfezione in un uomo, si amerebbero i santi. O. Fallaci"

Magari hanno alle spalle un passato in cui eccellevano (o tuttora eccellono) in altre attività oltre allo studio: lo sport, la danza, la musica. Dài, non è il minimo sindacale, per una brava ragazza? Sono riuscite a emergere (o stanno emergendo) in contesti di studio e professionali difficili, impegnativi, competitivi dovendo magari combattere su più fronti contemporaneamente, perché talvolta hanno dovuto risolvere anche qualche problema di salute, di famiglia o logistico/pratico ed economico. Non riconoscono a se stesse i loro meriti e nemmeno ne parlano facilmente e spontaneamente, dato che, appunto, non li riconoscono (per cui occhio, cara la mia amica che stai leggendo curiosa e distaccata allo stesso tempo: magari sto parlando anche di te e non te ne stai accorgendo. E magari anche tu sei lì a crogiolarti nel mito dell’”uomo perfetto” e della relazione perfetta e non te ne rendi conto). Sul lavoro, pur ricoprendo ruoli importanti o di responsabilità o che richiedono impegno, si costringono a fare l’ago della bilancia tra colleghi boriosi e di gran lunga meno competenti di loro e spesso sono lì a tessere tele e a negoziare su strombate cosmiche con collaboratori uomini che valgono meno della metà della metà di loro. Ma del resto, non è così che si deve comportare una brava ragazza?

Nel caso che ho citato di chi – pur essendo una così brava ragazza e perfetta – ha avuto sette divorzi, si sappia bene che ciascuno di questi divorzi è stato affrontato con la massima dignità e nel massimo rispetto della controparte, anch’esso in doloroso silenzio, anzi, quasi in isolamento e forse nella quasi totale mancanza di solidarietà di amici e parenti. Scusa, già che divorzi, vorrai mica anche avere la solidarietà di chi ti sta intorno? Zitta e pedalare, altroché… E gestisciti da sola i tuoi sensi di colpa e il tuo lutto. E le storture di un sistema di giustizia che fa acqua da tutte le parti e che non sa più cosa inventarsi per tutelare sempre e solo i più forti. Sopportare tutto questo in silenzio e serenità di facciata è il minimo che ci si aspetta da te, cara. Lo sai bene.

L’uomo perfetto: toglierselo dalla testa

Ok, diciamo che questo è l’identikit della portatrice tipica – magari inconsapevole, lo ripeto – dell’ideale dell’uomo perfetto. Lo conosco bene questo tipo di donna, mi ci confronto tutti i giorni, dato che che tante (davvero tante) “brave ragazze” del genere fanno coaching individuale con me.

Non ho fatto questo identikit perché tu ti mettessi a giocare a “celo, manca”, ma per inquadrare il contesto, parlare del brodo di coltura e di cultura in cui si sviluppa e cresce l’ideale dell’uomo perfetto.
Per molte delle brave ragazze che hanno fatto e fanno tutto al meglio nella loro vita, il principe non può essere solo azzurro, come per una principessa qualsiasi. Deve essere azzurrissimo, metalizzato e con i glitter. Un uomo perfetto, un principe perfetto.

"I santi son morti e io non vado a letto col calendario. O. Fallaci"

Ma non perché la nostra principessa-brava ragazza pensi di “meritarsi di più” rispetto al resto del mondo (questo no, ahimé, fosse almeno un po’ così, sarebbe meglio). La brava ragazza con l’ideale dell’uomo perfetto è per davvero una brava ragazza e, anche se ha attraversato la vita compiendo imprese difficili e di tutto rispetto, dentro è rimasta una bimba ingenua, o, meglio, piena di illusioni e di ideali, che non hanno riscontro nella realtà. Brava, bella, intelligente. Idealista. L’ideale dell’uomo perfetto è semplicemente un rispecchiamento, una proiezione del suo ideale non solo di uomo e di relazione, ma di vita, di mondo. Lei ha l’ideale della perfezione, lei persegue l’ideale e gli ideali nella sua vita; dà il massimo per le cause in cui crede. Il suo valore più importante è: “fare sempre tutto al meglio, dare sempre il meglio di me, costi quel che costi”. Non è ovvio, naturale e spontaneo, per lei, pensare a un uomo perfetto?

Il fatto è che, come sappiamo, l’uomo perfetto non esiste, e avere in testa l’ideale dell’uomo perfetto (della vita perfetta, della relazione perfetta) significa vivere all’insegna di un ideale, come credere a babbo Natale e alla fatina dei denti. Significa essere immobilizzate in uno schema che impedisce di allargare le proprie possibilità di fare esperienza della vita, delle relazioni e degli uomini. Significa essere imprigionate in una gabbia costruita per proteggersi dall’imperfezione, considerata come il pericolo più grande che si possa correre e usare la ricerca della perfezione come scusa e come scudo per non mettersi in gioco in un ambito nel quale si crede di non poter esercitare lo stesso controllo che si è esercitato, attraverso l’impegno e il sacrificio, nello studio, nello sport, nell’arte. Significa molto spesso attraversare il mondo con le fette di salame sugli occhi o con degli occhiali rosa pallido, che non permettono di vedere le sfaccettature, sfumature e i colori veri del mondo e delle relazioni.

Che altro significa, secondo te, essere perfezioniste in amore e coltivare il mito dell’uomo perfetto?

Dimmi che cosa ne pensi continuiamo la discussione…

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L’idea dell’uomo “perfetto” è un modo come un altro con il quale in molte si fanno auto sabotaggio, cioè si mettono nella condizione di “evitare l’amore” e quindi di non trovare una relazione sana e appagante, che, anche se molto desiderata, potrebbe in qualche modo mettere paura per la forza dell’impatto emotivo che ha.

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294 Commenti

  1. Avatar di Stellina

    Stellina 9 anni fa (11 Settembre 2015 20:23)

    Ciao Laura,scusa ma non avevo letto il tuo messaggio. Lui mi piace molto, la nostra storia sta continuando, sto molto bene:-).Ero un po' spiazzata dal fatto che sembrava troppo bello per essere vero...Della serie"l'amore é una cosa semplice"...Scusa Gnuni se non mi sono spiegata bene ed hai capito che per me un uomo di valore é uno che da "iniziare" un corteggiamento.In realtà non l'ho mai pensato, tanti uomini sanno iniziare perfettamente un corteggiamento ma poi si perdono nel tempo oppure lo fanno x altri scopi.Io ho incontrato un uomo che é di valore ed ha saputo anche iniziare e continuare un corteggiamento e spero che insieme sapremo portare avanti un rapporto di sostanza...Grazie per le risposte!
    Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

  2. Avatar di una

    una 9 anni fa (16 Settembre 2015 14:33)

    A volte nella vita capita che non ci si riesce a prendere le proprie responsabilità per migliorare. Tu dirai, ah ma chi non riesce é perché non vuole. Può darsi, non vuole forse perché ha paura di quello che saranno le conseguenze. ....e tu mi risponderai: "ah, allora rimani li, che me ne frega, peggio per te!" Si può anche vivere in uno stato di indecisione... forse ha a che fare con il controllo... paura di perdere il controllo, benessere, equilibrio..e di non riprendersi più. Perdere il controllo sulle proprie emozioni... io mi sono sempre costretta a fare nella vita perché razionalmente mi dicevo che " va fatto " ma poi emozionalmente ero distrutta. I sentimenti dove li mettiamo!!! Io ho avuto storie di tira e molla !!! Cercavo di lasciare l'uomo che amavo perché la mia ragione mi diceva che non ci andavo d'accordo ed era l'unica soluzione, ma poi ci ritornavo. Ho avuto una storia cosi dal 2002 al 2005, poi sono riuscita a stare sola per un'estate . Avevo 28 anni e non capivo ancora tante cose. Nonostante frequentavo gruppi di auto aiuto e la mia sponsor mi diceva che non ero pronta per una relazione facevo di testa mia e mi buttavo nella ricerca del prossimo. Sapevo quello che non volevo più, quindi scartavo uomini che usavano droga, alcol, ma non ascoltavo il mio istinto...é mi diceva che questo uomo ha problemi con il denaro. Zittivo queste voci interiori e mi dicevo " andrà come andrà, non voglio scartare anche questo e perdere tempo. Il mio intento era di sistemarmi, sposarsi, avere una famiglia. Così ho iniziato la relazione, mia sponsor l'ho persa, diceva che non mi poteva più sponsorizzare...e piano piano ho perso sempre di più. Ora sono passato 10 anni precisi, sono ancora con lui. Il mio istinto aveva visto bene. Ho perso la mia autonomia, ma non immaginavo che la mia vita potrebbe arrivare a questo . Ho paura di allontanarmi da lui, paura di essere abbandonata da lui. Certo, lui ha i suoi difetti, problemi, e quindi non ha mai potuto badare molto a me. Credo di essere diventata dipendente da lui perché mi ha dato mai a sufficienza. Certo, io l'ho idealizzato, quando mi sono messa con lui ho fatto una promessa a me stessa.."di non lasciarlo mai". Anche lui mi aveva promesso la stessa cosa. In più occasioni ho voluto infrangere questa mia promessa,l' ho lasciavo ma ad un certo punto ci ritornavo perché non volevo più stargli lontano. Quindi, ho tentato tante volte, forse non ero mai stata abbastanza forte a resistere poi a quel impellente desiderio di ritornarci con lui. Non so più che fare, il pensiero che me ne "devo" andare é molto presente, direi costante. Ma forse il cuore non é pronto. Per me é molto difficile aprirmi, parlarne, ce tanta vergogna, é vero mi vergogno di non essere forte.
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (16 Settembre 2015 14:46)

      @ Una: aggiungo a proposito del fatto che parli per me e supponi di poter anticipare le mie reazioni: usi il controllo e la manipolazione. Esattamente come ti fai controllare e manipolare, pretendi di controllare e manipolare. Come da manuale, peraltro.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di una

      una 9 anni fa (21 Settembre 2015 12:41)

      Ciao a tutti, buon lunedì! Grazie Ilaria per le tue risposte ai miei commenti. Mi piaci molto Ilaria perché sei cosi diretta e sincera nei tuoi commenti a noi che delle relazioni ne abbiamo da capire, ma ancora veramente tanto. Lo trovo raro incontrare una persona come te, veramente, e come si dice, "tanto di capello" ! È un mese che ho scoperto il tuo blog ed è diventato la mia Bibbia, continuo a leggere tutti giorni i tuoi articoli e anche i commenti. Sai, dopo un'anno che sono senza lavoro e speranza, la settimana scorsa sono stata chiamata (per lavorare) e avevo inviato solo un'unico curriculum poche settimane fa. Ho anche fatto il colloquio e sembra andare bene. Mi chiamerà per una giornata di prova in settimana e se vogliamo parto in ottobre in regola. Sembro fuori tema, ma eccomi qua con un mio progetto tutto mio ad occuparmi di me. Si sono accese le speranze. So che devo stare con i piedi per terra perché, come hai già capito, sono tutto nella testa. (sono nata sotto il segno dei gemelli)! È un lavoro particolare, perché dovrò dormire fuori casa dal martedì al venerdì, e in pratica dovrò aiutare la signora con i lavori domestici, aiutarla a migliorare il suo inglese e fermarmi per dormire perché dice che ha paura a dormire sola in casa. È una bella casa con giardino. Quindi per 4 giorni vivo li e poi da sabato mattina fino a martedì mattina lascio la casa. È da 5 min da dove vivo con il compagno e te ne ho già parlato della storia. Allontanandomi dal compagno ci saranno tutti seguiti del caso. La mia vita con lui e la relazione che abbiamo è difficile, e comunque sono io, che non sono la persona giusta per lui perché ho problemi relazionali che provengono da un vuoto affettivo, che proviene dalla mia infanzia e dai rapporti che ci sono stati con i miei genitori. (Non solo io ma anche mio compagno ha le sue problematiche) Ora a me il compito arduo di lavorare su di me.
      Rispondi a una Commenta l’articolo

  3. Avatar di Stellina

    Stellina 9 anni fa (4 Settembre 2015 16:40)

    Ciao Ilaria, ciao ragazze, io vorrei chiedervi un parere sulla mia storia attuale. Ho consciuto un ragazzo tramite amici comuni e durante la serata mi ha chiesto in numero di cell. Mi ha telefonato il giorno dopo ed invitato a cena la sera stessa solo che io avevo un impegno per 2 sere di fila così la cena è stata fissata per la terza sera.E' andato tutto bene, cena poi passeggiata con gelato poi sono rientrata a casa.Mi ha telefonato lui il giorno dopo, dice di non amare molto i messaggini vari e quindi 2/3 volte al giorno mi telefona.Organizza un cinema.Mi invita a cena di nuovo poi mi chiede di passare il sabato al mare...Sta di fatto che sono 2 settimane che usciamo ed io non ho fatto nulla.Mi telefona lui per primo, mi invita ad uscire lui e ieri sera dopo una pizza mi ha baciata. La mia domanda è: Possibile che io non devo inseguirlo? Possibile che un uomo faccia tutto lui? Io ho 28 anni e lui 33.
    Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gioia

      Gioia 9 anni fa (4 Settembre 2015 19:13)

      Non so, io dico, hai trovato un uomo " normale" e ti preoccupi che sia normale????? Ma le donne veramente sono strane e io ne faccio parte!!!! Non ho parole.....
      Rispondi a Gioia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (4 Settembre 2015 21:00)

      Ciao Stellina, forse sbaglio, ma da quello che racconti, e dal fatto stesso che tu venga a raccontarcelo, mi sembra che a turbarti nella sua intraprendenza siano il "dirigismo" e la rapidità di azione: un'uscita il prima possibile, molte telefonate in una sola giornata, bacio entro due settimane... Chissà entro quante settimane ha programmato la vostra prima volta? A me tutta questa rapidità sa di bisognosità e di una strategia di "love bombing". Poi, mi colpisce (e forse é proprio questo a turbarti) che nel tuo racconto tu appaia come una specie di comprimaria e non come soggetto attivo: sembra che lui abbia pianificato tutto sin dall'inizio. E mi colpisce che tu precisi l'età sua e tua, ma non scrivi se il tizio ti piaccia o no... Se non ti senti sicura, quale che sia la ragione, metti il freno a mano e rifletti, da sola. Non farti convincere da nessuno di nulla che tu non senta veramente. Prendi tempo. In ogni caso, se lui é davvero interessato, non forzerà le cose. E cerca di capire se sei davvero interessata a lui, o se il suo attivismo ti impedisce di ascoltare e seguire i tuoi desideri profondi e autentici. In bocca al lupo! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Stellina

      Stellina 9 anni fa (4 Settembre 2015 21:50)

      No le telefonate sono 2 o 3 tipo la mattina e la sera. Dici che un bacio dopo 2settimane è presto? In realtà ci siamo visti una decina di volte ed io pensavo mi baciasse prima... Non fa tutto lui mi fa scegliere tutto però io non lo chiamo x prima non lo invito per prima e non gli mando sms per prima...
      Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Settembre 2015 9:34)

      Ciao Stellina, non mi permetterei mai di dire se é presto o no per un bacio. Non conosco la tua situazione, ma il fatto che tu ti ponga delle domande mi induce a pensare che tu non sia del tutto sicura. Di cosa, non so: di lui (del suo comportamento)? di te stessa (di piacergli davvero, o che lui ti piaccia davvero)?... Tu sola puoi saperlo. Percio' ti suggerisco di pensarci su, serenamente, ascoltando te stessa, cio' che senti, cio' che vuoi, e come ti senti con lui. Lascia perdere chi ti dice che sei fortunata ad aver trovato uno che mostra intraprendenza... Solo tu puoi dire se lui ti piace e se il suo atteggiamento ti convince o no. Se hai voglia di uscire con lui, esci. Se stai bene con lui perché aggiunge qualcosa di buono al tuo stare già bene da sola, é un buon segnale. Ma se lo senti troppo assillante, non lasciare a lui le redini della relazione (che é, dovrebbe sempre essere una cosa a due), e prendi il tempo che ti serve per fare la scelta che senti veramente tua. Un abbraccio :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (5 Settembre 2015 11:52)

      Brava, Gea! :D
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gioia

      Gioia 9 anni fa (5 Settembre 2015 12:29)

      A me sembra una persona che sta facendo di tutto per essere carino e gentile oltre che molto rispettoso. Se poi hai dei dubbi in proposito e non sei felice di tutto ciò significa che non ti piace più di tanto... per mia esperienza personale quando si comincia a pensare invece di vivere con entusiasmo la storia c'è qualcosa che non va e questo lo puoi sapere solo tu che la stai vivendo.
      Rispondi a Gioia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (6 Settembre 2015 0:08)

      ma la sostanza è.. il corteggiamento è reciproco o no?
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (4 Settembre 2015 21:18)

      Stellina, a te piace o non piace come stanno procedendo le cose fra te e questo tizio? Devi pensare a quello che vuoi tu, non ci sono "leggi universali"... Ognuno ha il suo carattere, il tuo non lo conosciamo... A me ad esempio non piacerebbe un ragazzo che vuole fare "tutto lui".
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Elizabeth

      Elizabeth 9 anni fa (5 Settembre 2015 15:25)

      Si stellina, lascia fare tutto a lui e goditi la pacchia ?
      Rispondi a Elizabeth Commenta l’articolo

    • Avatar di Lara

      Lara 9 anni fa (5 Settembre 2015 19:14)

      Ma lui ti piace o no?
      Rispondi a Lara Commenta l’articolo

    • Avatar di Stellina

      Stellina 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:36)

      Sí, mi piace molto! Ieri sera volevo andare ad una festa qui vicino e mi ha accompagnata ed oggi andremo al mare insieme...Non so come mai sia tutto così semplice.Mi piace gli piaccio, mi chiama mi corteggia mi vuol vedere...Tutto così semplice?
      Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:46)

      Quindi lui corteggia a te ma non viceversa. Per me non è normale. C'è puzza di bruciato quando un ragazzo corteggia ma non gli interessa essere corteggiato a sua volta.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Stellina

      Stellina 9 anni fa (6 Settembre 2015 12:41)

      Non lo corteggio perché non c'è bisogno, mi corteggia lui :-)
      Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Settembre 2015 12:41)

      :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (6 Settembre 2015 13:18)

      Per me corteggiare vuol dire mostrare interesse reciproco; niente di più, niente di meno. Magari tu questo interesse lo mostri ma non lo definisci "corteggiamento". Comunque se ti ha trasmesso un interesse autentico nei tuoi confronti ben venga. Non per essere cinica, ma stai anche attenta che il suo obiettivo non sia solo conquistare il trofeo, ottenere di portarti al letto per poi dirti addio. "Tutto così semplice?" Uhm, boh.. meglio magico forse, no? Non saprei dirti in realtà.
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    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (6 Settembre 2015 16:24)

      Oppure tu sei la "stronza" e lui è lo zerbino: se ti piace una persona, ti viene istintivo corteggiarla, mostrarle interesse, farle apprezzamenti, flirtarci. Non è questione di una gara a chi fa prima a telefonare/proporre di uscire/mandare sms. Tutto può essere, non abbiamo abbastanza elementi per farti gli auguri.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gioia

      Gioia 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:49)

      A volte ci sono i colpi di c..o nella vita! Sembra strano ma succede, goditelo! :-)
      Rispondi a Gioia Commenta l’articolo

    • Avatar di Lara

      Lara 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:57)

      Se ti piace, allora vivitelo, goditelo. "L'amore é una cosa semplice", canta Tiziano Ferro, no? ;-) Ascoltati con attenzione... Forse queste domande che ti fai sono solo alibi perché hai paura a lasciarti andare, o forse il tuo disagio é dovuto al tuo "sesto senso" che vuol metterti in guardia da qualcosa che in lui non ti piace? Questo lo puoi sapere solo tu... E il resto (e questa volta cito Battisti) "lo scopriremo solo vivendo" ;-) In bocca al lupo!
      Rispondi a Lara Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (6 Settembre 2015 13:37)

      Benissimo Stellina, allora se é solo perché ti sembra troppo bello per essere vero... shalla! Goditi serenamente la storia con questo ragazzo! Ad maiora! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  4. Avatar di Nicla

    Nicla 9 anni fa (6 Settembre 2015 8:20)

    Salve a tutte ! Stamattina una mia amica mi ha telefonato e mi ha detto che si sposa ..... Per la seconda volta ! Sono molto contenta per lei ! Lo scrivo perché ne sono rimasta stupita ! Lei 40enne era caduta in depressione per il divorzio, due anni di farmaci , sedute dalla psicologo e psichiatra , altalenante nell'umore , momenti di felicità e momenti di disperazione , gli sono stata accanto ! Un anno fa incontra un uomo e dal quel momento eliminati farmaci e sedute varie , niente più pianti , equilibrata e felice ! Adesso penso che l'amore non guarda se sorridi o piangi , se hai tanti interessi o non ne hai ........capita e basta ! Questa non usciva neanche di casa ,conosciuto sul marciapiede del supermercato perché gli sono caduti 2 euro ,togliendoli dal carrello della spesa ! Essere se stesse anche se non sorridi sempre !
    Rispondi a Nicla Commenta l’articolo

    • Avatar di Gioia

      Gioia 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:16)

      Che bello! Son contenta che succedano queste cose anche nella vita reale e non solo nei film.... allora ho qualche speranza. :-)
      Rispondi a Gioia Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:33)

      Nicla io sono tanto contenta per la tua amica. L' unico passaggio di quello che hai scritto che mi inquieta un po' è che scrivi che ha sospeso farmaci, psichiatra ecc. perché ha incontrato lui. Una dovrebbe essere stabile a prescindere non credi? L' innamoramento dà una bella botta di endorfine (documentato scientificamente) ma poi si ritorna quelli di prima. Spero che la tua amica abbia risolto prima i propri problemi e che poi abbia incontrato l'uomo giusto. Non che abbia risolto i suoi problemi perché ha incontrato un uomo. Sottigliezza eh ma importante credo
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (6 Settembre 2015 11:34)

      Nicla, auguro il meglio alla tua amica, spero che sia felice, ma personalmente non mi sentirei molto tranquilla con un uomo che si e' sentito attratto da me in un mio momento di forte depressione. Mi verrebbe il sospetto che questo signore sguazzi alla grande della negativita', o magari abbia intenzione di approfittarsi della mia debolezza...
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (6 Settembre 2015 12:15)

      Si anche....anche questo film già visto. Due debolezze che si sostengono a vicenda. Se mi immagino un uomo che mi dice:" sai prima andavo dallo psichiatra ora che ci sei tu non ci vado più" potrei anche essere fiera del mio potere salvifico. Per 5 secondi. Poi però non sarei così tranquilla. A meno che io mi senta in una posizione di vantaggio sull'altro perché so che senza di me ripiomberebbe nel baratro. E non ditemi che vado a cercare il pelo nell' uovo. So che è bellissimo trovare una persona che ci corrisponde e lo auguro al mondo intero.
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  5. Avatar di una

    una 9 anni fa (11 Settembre 2015 12:53)

    Ti dico la verità, ci sto provando a momenti e cerco di comprendere perché allora non voglio amare me stessa...certo mi punisco perché sono piena di sensi di colpa. Volersi bene,amarsi, é un impegno continuo ed é più comodo ricevere amore. L'ho ammetto sono ancora bambina. Ma prendermi le responsabilità mi fa paura, scuse? Perché non si vuole crescere? La sindrome di Peter Pan? Il puer eternus? Ecco non sarebbe un buon tema per te Ilaria per confezionare il prossimo articolo?
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  6. Avatar di una

    una 9 anni fa (11 Settembre 2015 12:57)

    L'estate scorsa lavoravo a tempo pieno (e oltre) e quindi tornavo a casa stanca. Poi succedeva che non avevo più pazienza nei confronti del compagno. Ero irritabile, nervosa e stanca di continuare a dare con un compagno che forse non si accorgeva che avrei avuto bisogno di ricevere (forse non aveva niente da dare nemmeno lui). (Sarà che non abbiamo avuto spesso tanto da darci, o qualcosa di buono) Nella nostra copia ad analizzare chi dava e riceveva come e quando mi porta comunque a partire da quando l'ho incontrato per la prima volta. Lui, postino, che passava col motorino sulla strada davanti il mio monolocale, si ferma pochi metri più avanti del mio cancello, scende e posa delle lettere in mezzo alle stecche della ringhiera. Io, che sono in casa e lo vedo dalla finestra mentre scrivo sul mio pc portatile distrattamente e qualcosa mi colpisce. Penso tra me e me, " É carino ! " Mi alzo, esco e mi avvicino a lui e gli spiego che la cassetta della posta é nella stradina di lato, cosi la prossima volta può mettere le lettere dentro. Poi gli ho chiesto se é il postino nuovo e mi spiega e si presenta e abbiamo fatto conoscenza. Poi mi chiede se sono fidanzata al che gli rispondo di no, e mi chiede il mio numero di telefono. Io dico "si" e glielo do, e lui " ti chiamo i prossimi giorni ,possiamo andare a bere qualcosa ". Ecco, questo é stato il nostro primo incontro. Sono ancora emozionata e mi chiedo che cosa mi ha colpito così tanto. Il fatto che era carino, fisico asciutto, ben fatto, occhi belli di color nocciola, ben vestito, simpatico, aperto, socievole. Si mi dava fastidio trovare uno che metteva la posta tra le barre della ringhiera e visto che si trattava della mia posta dovevo intervenire, glielo dovevi insegnare io dove mettere la posta. Intanto in quel primo incontro fatale sono stata io ad avvicinarmi, gper vederlo da vicino ed approfittavo del fatto che gli dovevo insegnare dove mettere la mia posta. Lui maneggiava la mia posta, quindi si potrebbe dire che é stato lui per primo a occuparsi di me e delle mie cose, anche se in malo modo per il mio giudizio. Quindi potrei dire che con le mie cose non si é comportato con il massimo rispetto, non gli ha dato la giusta importanza, il giusto valore. Il tutto ha il suo significato, e avrei potuto capire già da questo momento, vedendo la scena, che non era " la persona giusta per me " anche se personalmente credo che nessuno e giusto per nessuno nella vita ma ad ognuno la vita offre proprio quello di cui più ha bisogno. L'esistenza si occupa dei nostri bisogni mandandoci la persona adatta. Per chi crede nell'esistenza, le leggi dell'universo, sa che siamo amati cosi, dio nel momento giusto ci manda la persona giusta per permetterci di fare quelle esperienze che più abbiamo bisogno di vivere. Tornando al discorso del ricevere e dare...lui mi dava già nel primo incontro poco valore ed io l'ho ricevuto senza rendermene conto. Io ho mostrato il mio interesse per lui dandogli un consiglio non richiesto, gli avrebbe potuto anche dare fastidio perché così l'ho trattato un po' da persona incapace ( che non sa come consegnare delle lettere) ma forse non ne era consapevole di come era stato trattato con poca stima e superiorità. Intanto era attratto da me, dalla mia fisicità. Oggi lo so bene dopo 10 anni di convivenza
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  7. Avatar di Marco

    Marco 9 anni fa (11 Settembre 2015 0:50)

    Non voglio mancare di rispetto a nessuna; è solo la mia opinione. Leggendo tutti questi commenti, mi son messo le mani nei capelli. Quante seghe mentali, quanti ragionamenti. E poi per cosa ? Per finire sempre con la uomini di cui poi ci si lamenta. Mille precauzioni, mille sentori, e tutto ancor prima di fare esperienza con una persona, considerando che Comunque il più delle volte le vostre considerazioni arrivano da esperienze fatte sulla base di attrazioni erronee. Mi vengono in mente molti esempi, metaforicamente potrei dire : immaginate le ferrovie italiane, sfogliate il manuale delle norme sulla sicurezza, sulla gestione delle linee ferroviarie....sono le più complicate al mondo. E bene, chi è famoso per fare sempre ritardi o comunque per inefficienza nel servizio ? Altro esempio: vogliamo parlare della burocrazia ? Qual'è la più complicata? Qual'è la più lenta ed inefficace ? Buone riflessioni Con rispetto
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (11 Settembre 2015 7:31)

      Marco con altrettanto rispetto: se si è qui a parlare è perché evidentemente qualche problema a volte c'è. Non è che non lo sapevamo. A parte la diversa dinamica relazionale (io trovo gli uomini molto più "semplici" nel bene e nel male), il problema sta nel porsi in maniera subdola in modo da dar luogo a fraintendimenti, inganno e manipolazione che a volte è chiaro e lampante, a volte molto meno. A chi si lascia abbagliare da atteggiamenti evidentemente da seduttore da strapazzo si dà un bello strattone, a chi versa in uno stato di confusione perché è stata manipolata ( un esempio su tutti: far vedere un problema quando il problema non c'è per fsr sentire l'altra sbagliata) si fa capire sue dinamiche interne che magari durano dalla notte dei tempi (per educazione, traumi, tendenza alla svalutazione da parte di tutti ecc). Stare alla finestra a indicare come si vede da un punto di vista maschile la situazione mi sta anche bene. Partecipare secondo me significa però anche mettersi in gioco in una discussione. Secondo me eh. Altrimenti ci si limita a dire: vedete quanto sbagliate e finisce lì o a mettere meno e più stando nell'ombra come temo facciano in molti. Gnuni sarà un fiume in piena ma non posso negare che ci mette la faccia ( anche se non capisco come mai, avendo molte valide motivazioni è così alterata). Sei come quello che si mette ai margini della gara e guarda gli altri sudare commentando e non muovendo un passo.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

  8. Avatar di una

    una 9 anni fa (9 Settembre 2015 15:00)

    Ilaria,ti ringrazio e mi ricollego alla tua risposta. Si, da quando ho visto che non riuscivo più a gestire le mie emozioni ed azioni, realizzando di amare troppo - ai tempi, un'uomo con problemi di alcolismo e sopravvissuto alla tossicodipendenza da heroina - trovando i gruppi dei 12 passi, ho iniziato a cercare di correggermi, dato che avevo fatto la scoperta che avevo dei problemi che nemmeno sapevo come mai si potessero risolvere. Sicuramente nell'analizzarmi tralasciavo il fatto di avere anche delle doti, pregi, forze positive nascoste, e cosi ...poi é vero che ho la tendenza a punirmi. É il risultato del darmi le responsabilità per le mie emozioni che provo quando un uomo mi trascura, non mi ascolta, non mi considera, é sgarbato, non ha un comportamento amorevole nei miei confronti. Sentendomi abbandonata reagisco e a mia volta abbandono me stessa. Questo poi sono comportamenti che ho scoperto leggendo " le 5 ferite e come guarirle " di Luise Bourbeau. Inoltre il darsi troppo ovviamente mi appartiene. Il mio titolo di studio é infermiera professionale. Ho fatto esperienza in questa voccazione, che ho scelto per cercare l'approvazione di mio padre. Era lui a suggerirmi questo lavoro - le mie aspirazioni a quei tempi erano diverse - in effetti io gli dicevo che volevo fare la parrucchiera, la visagista, ma me li sconsigliava dicendomi che la parrucchiera guadagna poco e per fare la visagista bisognava essere molto brava per avere un futuro oltre che mi avrebbe dovuto finanziare una scuola privata costosa. ( Ti faccio notare che sono cresciuto in Germania da genitori tedeschi ) Cosi, nonostante la prima esperienza di tirocinio in un'ospedale psichiatrico per me é stato traumatico - dopo la prima mattinata sentendo le urla e disperazioni di una donna in preda alla depressione, addormentandomi il pomeriggio mi svegliavo in un'incubo terrorizzata (non ero mica riuscita a staccare dalla mattinata ) - ho accettato di buttarmi (via) in questo lavoro. Poi, pensa, ero sempre stata "in preda al panico" se mi dovevano fare un prelievo di sangue, pure fino ai 7 anni mia madre non era riuscita a portarmi dal dentista perché scappavo rifiuggiandomi sotto l'auto. Poi a 20 anni innamorata (pazza) del ragazzo italiano a Tenerife in vacanza ho colto l'occasione di venire a vivere con lui e i suoi - loro non sapevano che sarei rimasta perché lui non aveva avuto il coraggio di dirglielo ma per fortuna mi avevano accolto come una figlia - in Italia un anno più tardi. Dopo 10 anni - mi ero già lasciato con questo ragazzo da 6 ed ero già con il mio attuale compagno - ho deciso di lasciare questa professione nell'intenzione di cambiare professionalmente per fare altro. Ero stata mobbizzata pesantemente qualche anno prima e mi aveva portato al non credere più in me stessa al livello professionale. Sempre un'uomo, il dirgente del personale, mi aveva convinto di essere una pessima infermiera - fino a quel momento avevo creduto sempre di essere molto brava - e pure sono stata rifiutata a livello personale e collettivamente. Questo indubbiamente mi ha portato a sentirmi stanca e depressa. Sono riuscita a fuggire da questo uomo (il dirigente cattivo) quando ho avuto un'altra proposta di lavoro in un'altro ospedale ma l'effetto del mobbing non mi lasciava più, lavoravo con la paura di sbagliare e di essere ancora rifiutata. Dopo 6 mesi di contratto ho rifiutato il rinnovo - la caposala era abbastanza aggressiva, minacciandoci che non si poteva fare malattia sotto le festività natalizie e fine anno. Di ferie per me non se ne parlava, ma io avevo bisogno, non riuscivo più a riposare dopo i turni notturni pessanti nel reparto di medicina e mi svegliavo con crisi di pianto. Così, sollevata che il contratto aveva scadenza 2 settimane prima di natale, lasciò anche questo lavoro. Poi mesi a casa, due mesi come cassiera e un'ulteriore lavoro come infermiera a domicilio assistendo un ragazzo tetraplegico di 15 anni, che aveva avuto un'incidente a pochi mesi con questa grave consequenza perché la mamma lo aveva allattato in auto mentre il padre guidava e sono stati tamponati. Pure li questa mamma mi rifiutava pesantemente ed io incassavo il rifiuto ma mai reagendo, si, 1 volta mi ricordo che mentre lei mi aggrediva verbalmente che io ero proprio in stato di shock, immobilizzato dalla paura, era come essere investita, ti ci vuole un po' a riprenderti. Ero sempre stanca e dormendo i pomeriggi liberi e depressa. Poi il contratto scadeva per la pausa estiva e li ho deciso che non volevo più accettare di continuare a lavorare in questa professione, a causa dei tanti rifiuti vissuti. Io il tutto l'ho definito come sindrome di esaurimento e comunque ho capito che dando cercavo di ricevere. La mia era una manipolazione, ho confuso l'ambiente di lavoro come ambiente familiare, tentando inconsciamente di guadagnarmi un po' di attenzione, approvazione ma il mio bisogno si é rivelato un'arma a doppio taglio e ho rivissuto la stessa esperienza dolorosa di rifiuto che in origine ho sperimentato con mia madre.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (9 Settembre 2015 16:23)

      Va bene tutta questa analisi dolorosa. E i progetti per il futuro?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (9 Settembre 2015 18:04)

      Uhm...spesso le donne vogliono la famiglia sul lavoro..la famiglia lavorativa è un grande abbaglio e un grande miraggio. Io ho avuto primarie che gestivano i sottoposti "come dei figli"..risultato un bordello totale. Questioni antropologiche? In alcuni casi,SECONDO ME, abbiamo da imparare qualcosa dagli uomini.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

  9. Avatar di Laura

    Laura 9 anni fa (6 Settembre 2015 12:06)

    Ciao Stellina, ma questo ragazzo perché ti piace? perché fa tutto lui, telefona lui,bacia lui, organizza lui, porta la mare lui, decide lui dove come e quando etc.? sono questi i motivi per cui dici che questa persona ti piace? oppure ti piace per ialtre cose un pò più di sostanza, tipo il suo carattere, la personalità? Non so ma non mi sembri molto convinta quando parli di lui. In realtà mi sembra che questo ragazzo non ti convinca, nonostante il suo modo di fare sia "perfetto" (fa tutto lui per primo). Se non ti convince, anche se fa tutto lui per primo, forse è meglio che tu lo lasci perdere. A volte il sesto senso è difficile da capire, ma ci azzecca quasi sempre. Segui il tuo sesto senso. Dai l'impressione di non essere troppo coinvolta né convinta del tutto. Poi ci sta che mi sbagli...
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (11 Settembre 2015 19:17)

      Son d'accordo! E poi il valore di un uomo non si misura dal fatto che sia o meno uno che sa "iniziare" il corteggiamento. La sostanza di un rapporto di qualsiasi genere è ben altro, e lo stesso vale per l'amore.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  10. Avatar di una

    una 9 anni fa (11 Settembre 2015 12:59)

    Quindi, dare e ricevere: ce stato un reciproco mostrarsi interesse, lui che mi dava comunque poco valore ed io che lo svalutavo pure dandogli il consiglio non richiesto. Si potrebbe dire anche che gli ho dato un'informazione e poi fatto una richiesta rimanendo in stato di bisogno che la richiesta venisse soddisfatta. È non so nemmeno se poi rispondeva positivamente alla mia richiesta di mettere le lettere nella cassetta. E me ne rendo conto che é stato l'inizio del mio controllare i suoi comportamenti quando non andavano bene per me, l'inizio dei miei tentativi di cambiarlo. Ma con quale diritto mi dico oggi. Mi stavo legando a un'uomo che dovevo correggere perché i suoi comportamenti non andavano bene per me. Innamorandomi sempre di più, e sognando il resto della mia vita con lui, ma di cosa mi sono innamorata? Di un'uomo che mi diceva che voleva le stesse cose, perché ci davamo totalmente nel sesso...ma poi le problematiche venivano un po' alla volta, e oggi tanto é cambiato, noi e la relazione che é più inesistente che mai nonostante viviamo ancora insieme.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (11 Settembre 2015 13:16)

      @ Una: tutto nella mente. Tutto nella mente. Lui esiste per caso, per accidente, altroché l'esistenza ti manda le persone per capire. E' tutta una tua costruzione mentale, nonn ultima questa attenzione quasi (quasi?) morbosa e maniacale per dettagli di nessuna importanza che diventano cardi su cui imbastoîre storie (di fantasia), tutte nella mente. E poi non diciamo certe stupidaggini, per favore, per giustificare il nostro stallo e cavarci dalle responsabilità. Che cosa stiamo dicendo? Che quelli che sono stati sfigurati dagli acidi o i bimbi che subiscono le peggio cose per le guerre (o in genere per l'irresponsabilità degli adulti) hanno qualcosa da imparare? Ma non scherziamo. Anche le tue richieste per quello che io posso scrivere: i temi di cui parli sono stati dibattuti, forse non nei termini precisi con cui li esprimi tu. Anche questa voglia di indagare, di investigare di ricercare è solo una fuga dalla realtà e dall'assunzione di responsabilità. Una storia insoddisfacente va tagliata, dopo dieci anni poi non ne parliamo. E ci si deve assumere la responsabilità della propria vita, senza scuse.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Ely

    Ely 9 anni fa (7 Settembre 2015 16:48)

    Grazie ancora per le risposte! Posso chiederti perché hai la sensazione che la mia psicoterapeuta stia cercando di aumentare i miei sensi di colpa? Devo dire che da quando vado in psicoterapia mi sento meglio e mi sembra di conoscermi di più...non mi è mai sembrato che la mia psicoterapeuta abbia in qualche modo "aggravato" la mia situazione. Anzi... Tu da cosa lo desumi? Te lo chiedo perché sono sinceramente curiosa :) Grazie ancora!
    Rispondi a Ely Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (7 Settembre 2015 17:20)

      Ciao Ely, io ho solo detto che mi sembra stia giocando la carta della colpevolizzazione dicendo "lei ha idealizzato", non che stia cercando di aumentare i tuoi sensi di colpa.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ely

      Ely 9 anni fa (7 Settembre 2015 17:50)

      Ho capito...si, lei ha parlato più che altro di creazione di un'immagine perfetta, il quadretto che funziona. Sono proprio curiosa di riprendere la psicoterapia dopo tutte queste suggestioni! Grazie ancora!
      Rispondi a Ely Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (7 Settembre 2015 18:02)

      Indipendentemente da che cosa lei abbia parlato, un conto è mettere le cose "buttando la colpa" su di te ("tu hai idealizzato, creato un quadretto etc"), un conto è cercare di capire che cosa è accaduto ("ti è accaduto questo, poi tu hai fatto questo, che ha dato come conseguenza quest'altro..."). Tutto qui, questa è la sottigliezza da tenere a mente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ely

      Ely 9 anni fa (7 Settembre 2015 18:09)

      Ci farò caso allora...devo dire che lei ha iniziato da poco a interagire con me. All'inizio mi dava poche suggestioni. Adesso però starò più attenta a queste sfumature..
      Rispondi a Ely Commenta l’articolo

  12. Avatar di Stella

    Stella 8 anni fa (8 Aprile 2017 20:09)

    Leggo questo articolo e rivedo me stessa: la brava ragazza, secchiona, super diligente, capace sul lavoro ma una frana completa in ambito sentimentale. Inseguivo anch'io l'uomo perfetto e pensavo di averlo trovato quando ho conosciuto il mio ex: ragazzo di bell'aspetto, brillante, colto, professionalmente impegnato e responsabile, affidabile, romantico ...che nei fatti si è rilevato un narcisista manipolatore. Dalla relazione perfetta sono passata alla perfetta delusione. é passato circa un anno e mezzo dalla fine di questa storia; ci ho messo un po' a capire la sua vera natura ma alla fine mi sono "svegliata". Da allora però niente più relazioni, nessun incontro. Sento di essere cambiata, quello che cerco in questo momento è più profondo e concreto...almeno credo. Spesso ho la sensazione di non sapere più quello che voglio, quello che è giusto per me o quello che posso avere da una relazione. Sono sempre stata affascinata dall'uomo ambizioso e culturalmente preparato ma mi rendo conto che proprio quel tipo di uomo è spesso un inetto sentimentale, totalmente concentrato su di sé e sulla sua carriera, incapace di avere una relazione: oggi cerco di stare alla larga da tipi del genere. Ho smesso di coltivare il mito dell'uomo perfetto e adesso sinceramente mi sento un po' smarrita.
    Rispondi a Stella Commenta l’articolo

  13. Avatar di Silvy

    Silvy 7 anni fa (25 Giugno 2017 18:53)

    Ciao Ilaria, come si fà a distinguere con equlibrio se si hanno pretese perfezioniste o se la persona che si frequenta rientra nella normalità, cioè ha difetti come tutti e non le caratteristiche dell'uomo sbagliato...
    Rispondi a Silvy Commenta l’articolo

  14. Avatar di Michela

    Michela 4 anni fa (31 Agosto 2020 14:43)

    Ciao a tutti: vi seguo da un po', ma è la prima volta che scrivo. Sto frequentando un ragazzo da un mesetto, lui mi piace molto, è una persona dinamica, intelligente, si interessa molto a me, mi rende partecipe e ho anche conosciuto qualche suo amico. Però c'è una cosa che non mi va giù: vedo che su Instagram segue molta gente, anche ragazze che non conosce, e a cui mette mi piace. Anche ragazzi che non conosce, a dirla tutta. Non mi va giù perché io dico: a 24 anni sei un adulto (almeno anagraficamente), con tutti gli impegni (lui studia e si allena molto) che hai, non hai di meglio da fare che andare a seguire gente che non conosci? Lui ripeto, mi piace, mi ascolta, mi è vicino, però poi quando ripenso a questo aspetto "cade" ai miei occhi. Potrebbe essere che io veda difetti inesistenti, parti della mia mente, e sia alla ricerca dell'uomo perfetto? Vi chiedo, se vorrete darmelo, un parere.
    Rispondi a Michela Commenta l’articolo

  15. Avatar di Anto

    Anto 3 anni fa (2 Agosto 2021 11:15)

    Ho trovato una risposta da sola..cambiando la mia domanda con un altra suggerita da Ilaria in un altro articolo: "..quali sono le aree della tua vita che IN QUESTO MOMENTO si meritano il max della tua attenzione e della tua energia?" "...equilibrio significa scegliere e definire quali sono le aree più importanti della tua vita IN CIASCUN MOMENTO del tuo percorso personale e..quando..arriva il momento di cambiare le tue priorità ..spostare la tua attenzione" In questo momento la priorità più vicina alla mia essenza è vivermi la peculiarità di questa intesa...seppur circoscritta ...:)
    Rispondi a Anto Commenta l’articolo

  16. Avatar di Anto

    Anto 3 anni fa (3 Agosto 2021 22:22)

    Infatti Vic adesso non mi pesa: mangiare in casa, fare passeggiate , ridere scherzare.. è tutto bello ora. E vorrei non pensare a ciò che prevedibilmente succederà in futuro e godermi il presente...ma ho paura di non essere onesta con lui e con me stessa... se aspetto che le rinunce diventino pesanti dirà /dirò: l hai /l ho sempre saputo..perché hai/ho continuato a stare con me/ lui?
    Rispondi a Anto Commenta l’articolo

  17. Avatar di Anto

    Anto 3 anni fa (1 Agosto 2021 15:28)

    Ciao a tutte, ho letto con attenzione l articolo consigliatomi da Ilaria. Ho da un po di tempo una relazione "reale, soddisfacente, appagante" con un uomo DAL punto di vista affettivo e fisico ma NON dal punto di vista delle affinità intellettuali culturali e di vita sociale. L estrazione e l ambiente culturale e sociale da cui proveniamo e tuttora apparteniamo sono di fatto completamente differenti. Non c è un inferiore e un superiore : sono differenti punto Non mi sembra di rientrare nell identikit della portatrice tipica dell ideale dell uomo perfetto. Tuttavia è probabile che anch io sia vittima del mito dell uomo e relazione perfetti e che mi stia autosabotando...e non vorrei proprio alla mia età in cui il verbo "costruire" è stato sostituito dal verbo " essere". È quindi con grande umiltà che mi pongo e pongo a voi tutte questa domanda che mi martella in testa: Si può stare dentro un rapporto con un uomo in cui sono soddisfatti i propri bisogni intimi personali di femminilità sensualità affettività ma con cui non si condivide tutto il resto? Il "resto" è sovrastrutturale e secondario o rinunciare ad esso è un chiaro segnale che mi sto facendo trasportare dalla gratificazione emotiva mettendo a tacere razionalità e logica e quindi imboccando una strada sbagliata? Non voglio portare avanti una relazione in cui lui sta dando tutto se stesso dove io invece sto "nascondendo " quella parte di me che ha paura sia di non farlo sentire adeguato sia che non sia effettivamente adeguato. Un abbraccio
    Rispondi a Anto Commenta l’articolo

    • Avatar di Shibumi

      Shibumi 3 anni fa (2 Agosto 2021 9:10)

      Anto, cosa intendi per il "resto?" Non condividete gli stessi interessi culturali? Non si capisce cosa intendi. Comunque io non penso che sia necessario avere per forza gli stessi interessi.
      Rispondi a Shibumi Commenta l’articolo

    • Avatar di Anto

      Anto 3 anni fa (2 Agosto 2021 19:25)

      Ciao shibumi , Intendo estrazione e ambiente sociale e culturale diversi: io con possibilità economiche di fare viaggi, andare fuori a cena etc..lui no; io laureata o meglio, visto che laureata non significa niente, con interessi culturali che condivido coi miei amici( arte etc...) lui no...
      Rispondi a Anto Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (3 Agosto 2021 16:53)

      Ciao @Anto, per esperienza direi che se lui non può permettersi neanche una cena fuori è un problema. Due cuori e una capanna può andar bene all'inizio, col passare del tempo però non poter fare niente pesa. Dover accollarsi le spese per entrambi, rinunciare a vacanze, cene, serate o, al contrario, tirare sempre fuori il portafogli pur di far qualcosa alla lunga genera frustrazione e risentimento. Riguardo gli interessi sono d'accordo con Shibumi, non è fondamentale averne in comune. Non si può non ammettere che aiuti e sia entusiasmante per la coppia avere passioni comuni (ad esempio per i viaggi, o per il teatro, per la musica, per uno sport ecc.), però alla fine sono cose che uno può coltivare anche da solo o col proprio gruppo di amici. Le scarsissime possibilità economiche però influiscono, secondo me. Dover condurre una vita da "vecchi" pesa molto, l'ho provato sulla mia pelle. Alla fine, comunque, la scelta è tua. C'è chi è disposto a rinunciare a qualsiasi divertimento e svago pur di avere l'amore. Sono scelte.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Lali

      Lali 3 anni fa (4 Agosto 2021 13:40)

      Mi trovo in una situazione analoga, ma, nella mia visione delle cose, accade esattamente l'opposto. Abbiamo diversi interessi in comune, tra cui un'unica grande passione che ci lega molto e ci permette di condividere belle esperienze di divertimento e crescita, quindi anche se lui in questo momento ha meno risorse e soprattutto meno tempo libero di me, non mi pesa affatto, perché su questa passione ci ritroviamo e io da lui ho tanto da imparare perché per me è un amore recente, per lui il lavoro di una vita. Mi lascia libera e mi stimola a fare cose in autonomia e con gli amici, ma allo stesso tempo è capace di propormi cose a costo quasi zero ma che mi entusiasmano. Una cena fuori, cosa della quale a nessuno dei due importa più di tanto, è spesso sostituita da cucinare insieme o da un cibo pronto da asporto o una pizza mangiati in spiaggia o al parco. Spesso improvvisiamo e mi piace moltissimo il fatto di non sapere fino all'ultimo cosa faremo; non abbiamo neanche particolari necessità di trucco e parrucco e abbigliamento, ed è un altro modo di intedere la vita che ci unisce. Più che vita da vecchi la definirei una vita da giovani squattrinati 😁 so che non è per tutti, ma a me in questo momento non pare vero di avere trovato un uomo che condivide questi valori e questo stile di vita. Quindi direi, come sempre, che sono i valori profondi a fare la differenza.
      Rispondi a Lali Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (4 Agosto 2021 14:35)

      Anto, Lali, mi pare evidente la necessità in un rapporto che funzioni, di avere una visione sulla vita abbastanza simile. Anto si trova a dover scendere a compromessi pesanti nel proprio modo di vivere e questo non porta gioia, ma frustrazione, al contrario Lali ha una visione diversa della vita e le piace condividerla con il proprio partner, è contenta, si trova bene. Non esiste un modo giusto di vivere, ognuno ha le proprie idee, ma sicuramente non posso per accoddiscendere alla mia partner, rinunciare al mio modo di comportarmi, mi sentirei male, in gabbia, mentre è accettabile pensarla in modo diverso riguardo temi secondari ad esempio politica o religione, gusti artistici o musicali, il tutto non creerebbe alcun problema. Una base in comune deve esistere, in cui il modo di vivere, dei punti di vista diversi, forse, ma il tutto senza crearci disagio o sofferenza, un rapporto valido è tale se entrambi si sentono a proprio agio e contenti, senza zone d'ombra. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (5 Agosto 2021 15:11)

      @Vic: e che ci devi fare con un partner, se non condividere il tempo libero? Quando lavori, sei al lavoro; nel tempo libero, con gli amici. Ti incontri ogni tanto a letto e in cucina. A me darebbe anche inciampo, a quel punto. @Fabio: per me anche religione e politica sono fondamentali, almeno per grandi linee. Non potrei stare con un materialista ateo (altre religioni si), ad esempio, o con un no-vax, o un omofobia, o un razzista. Certo agli uomini i valori e le aspirazioni delle loro compagne interessano poco ... ma non esageriamo. Immagina stare con un’attivista in un campo diametralmente opposto al tuo. Fra l’altro le due cose sono molto collegate. Generalmente persone con valori simili hanno anche gusti simili sul tempo libero, le letture, le vacanze ecc.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (5 Agosto 2021 18:51)

      Vero, @AnnaV, però io mi riferivo agli interessi in comune, non al tempo libero in generale. Non so, un corso di teatro in genere è una/due volte a settimana, la palestra pure, il trekking magari una, il tango o la salsa idem una o due ecc. Ti avanza un sacco di tempo libero da passare insieme, non è che uno si calendarizza ogni ora free (oddio, in effetti ho un'amica che fa proprio così ma è più per riempire i suoi vuoti e poi non lavora). Un conto però è il tempo libero e un altro sono hobby e passioni. Se hai interessi in comune hai anche argomenti di cui parlare. Già del lavoro si dovrebbe parlare il giusto, se no si rischia di ammorbare l'altro, se poi mi metto a raccontare a manetta del corso di Charleston a uno che manco sa cos'è o di come ho affettato bene le cipolle al corso di cucina a uno che non fa neanche l'uovo al tegamino e non gliene può fregare di meno... :D Sono d'accordo con te che anche religione, idee politiche ecc. hanno la loro importanza. Io non potrei stare con un estremista di destra, un no-vax complottaro, un omofobo, un razzista. Non lo stimerei, quindi nada. Poi è vero, valori e gusti spesso coincidono. Io vorrei trovare una persona amante dei viaggi, della conoscenza, curiosa e positiva. Chiedo troppo? :)
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (6 Agosto 2021 11:30)

      Ma no. Merce rara, specie se si cercano queste qualità abbinate al desiderio/capacità di impegno/matrimonio, ma non una mission del tutto impossible :)
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (6 Agosto 2021 12:13)

      Quindi Vic, scusami questa non è una proposta di matrimonio, solo un punto di vista diverso, mettiamo che io abbia valori di: rispetto degli altri, indipendenza, bontà e abbia un atteggiamento positivo in tutti i casi della vita, ami socializzare viaggiare o ascoltare concerti, già qui possiamo escludere omofobia e il razzismo, se poi mettiamo sana curiosità eliminiamo anche i no-vax, ma nel contempo sia convintamente di destra, non estremista, quello lasciamolo agli sciocchi, e ateo, profondamente ateo, ma per questo anche molto tollerante nei confronti della religione, quando conforta le persone e non quando le massacra, basterebbero queste due ultime cose a farti rinunciare a me? Sarebbero così importanti da anteporle alla tua vita? pensi che ti annoieresti con me? non sapresti di che parlare? A quasi dimenticavo, e di bell'aspetto :D. Abbracciatona Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (7 Agosto 2021 12:41)

      @Fabio, hai descritto una persona moderata, non un estremista come avevo scritto io. Comunque, se non sei razzista, non sei omofobo, non sei contro l'aborto, hai una mentalità aperta verso gli stranieri e i diversi da te in generale, non sei contro l'eutanasia, non sei a favore della pena di morte e della guerra, significa che semplicemente non sei un estremista. E se sei profondamente ateo non sei nemmeno di destra, in realtà, anzi viri un po' a sinistra :) Per risponderti, le persone moderate e che sanno argomentare le proprie scelte ideologiche e politiche sono ben accette, non ci rinuncerei. Anche perché non vorrei trovare un mio clone, preferirei una persona che mi stimolasse anche mentalmente.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (8 Agosto 2021 19:53)

      Ecco, uno di destra per una relazione stabile è escluso di sicuro. Un minimo di valori in comune bisogna pur averli. Vabbè che generalmente me vojono mena’ quando me vedono, o, quando sono tolleranti, iniziano a dirmi che dovrei vestirmi da donna, quindi il problema non si pone. Acqua e olio proprio.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (5 Agosto 2021 19:13)

      AnnaV, non mi è chiaro l'assunto ateo-materialista, cosa ti turba in un ateo? forse che sia imprevedibile? che non rientri in schemi preordinati? E' "solo" un modo di affrontare la vita senza il "supporto", la consolazione della religione, senza qualcuno che ti promette un premio nell'aldilà che nessuno ha mai verificato.E' senz'altro più responsabile vivere da ateo, vivere rispettando gli altri: persone, animali o vegetali senza timore di essere sempre osservato e castigato da un Dio. Certo ci sono anche i materialisti, che naturalmente esistono sia atei e sia religiosi, la storia passata e attuale insegna, ed esistono esempi di comportamento cattivo, ripugnante spesso anche nel mondo religioso, nel nome del quale sono stati compiuti le più efferate azioni. Quindi considerare la religione solo per quello che dovrebbe essere cioè un'opinione e basta, mi pare più che altro un comportamento prudente e rispettoso per le idee altrui. Ho delle amiche profondamente religiose, una no-vax e alcune di sinistra e non mi creano alcun fastidio, le voglio bene e quando serve le aiuto, ho anche degli amici e il mio comportamento non cambia, sono amico della persona indipendentemente da come si "veste", certo non deve mancare di rispetto a chicchessia, mi darebbe fastidio, e potrei intervenire. Ti prego AnnaV, non generalizzare, ci sono anche uomini a cui preme l'opinione, le aspirazioni della compagna, non siamo tutti uguali, sarebbe una bella noia, comunque a me piace leggere libri scientifici, di storia, a volte qualche romanzo storico, andare a teatro, all'opera, al cinema e ogni tanto in vacanza all'estero per visitare palazzi, castelli, musei, opere d'arte, però non disdegno nemmeno vedere di cosa è capace la natura, mi piace pure, quando posso, andare a cena fuori per distrarmi un po' e stare in mezzo alla gente, sia nella mia citta, sia sul lago di Garda che ho vicino, poi naturalmente coltivo i miei hobby, ascolto musica e mi costruisco oggetti, oltre a tutte le incombenze di una vita da single con due figlie all'università, ma visto la diversità fra me e te, tu avrai senz'altro altri modi di passare la vita, scherzo Anna, non dispiacertene, voglio solo spiegarti che ognuno di noi lo si conosce solo frequentandolo e non estrapolando due o tre affermazioni. L'amore fra due persone e di molto superiore alle idee su temi "secondari", ti amo e tu mi ami, e possiamo avere punti di vista differenti, nessuno dei due accuserà mai l'altro di sbagliare, dirà solo che si sarebbe comportato in maniera diversa, non giusta o sbagliata, solo diversa, e farà di tutto per aiutarlo. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (5 Agosto 2021 21:43)

      Per quanto riguarda il materialista ateo, il problema è proprio il modo di affrontare tutto ciò che nella vita materiale non è. “L’essenziale è invisibile agli occhi” per me non è solo una frase per far colpo su Facebook. Naturalmente per un materialista, l’essenziale è quello che egli ritiene di vedere o di sapere. Per quanto riguarda la politica ho anche amici (conoscenti di lungo corso) di area estrema destra dei tempi. Ma non ci potrei dividere niente di più che una lunga chiacchierata davanti a una birra. Dividere la vita significa potersi aspettare di trovare qualcuno accanto a noi nel momento delle scelte complicate - che arriva sempre. Quando i valori sono radicalmente diversi, passato il tempo del divertimento, non so cosa ci si ritrova di concreto. E qui arriva il nodo del mio pessimismo: gli uomini si aspettano di avere una compagna, ma non di dover ricambiare l’accompagnamento. Certo è la media. Abbiamo letto di politici che si sono ritirati per lasciare spazio alle carriere delle mogli. Rarità
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 3 anni fa (5 Agosto 2021 22:01)

      Nello specifico anche a me sa un po’ di categorico sia l’accoppiata materialista-ateo e l’ateo tout court. Ci sono atei che proprio in quanto tali sono persone tormentate e tutt’altro che materialiste e credenti o sedicenti tali vergognosamente materialisti. Il mondo è pieno da sempre di coppie affiatate in cui uno dei due è sinceramente credente e praticante e l’altro non può sentire parlare di religione. Io da parte mia so benissimo che vi sono persone con le quali non ho intenzione di condividere nulla per il loro approccio verso svariate tematiche, incluse quelle religiose, ma non certo per il fatto che siano atee o meno.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (6 Agosto 2021 10:19)

      Allora diciamo materialista anti-religioso. Ateo è un termine vago, in effetti. Quelli che ritengono fede e spiritualità (sono due cose differenti: mi riferisco ad entrambe) scemenze irrazionali, o mere preferenze personali, come quelle musicali per intenderci. Cioè non mi è sufficiente la tolleranza voltairiana, in casa. Va bene per parlare del nulla a cena con gli amici. Anzi francamente mi irrita sempre e infatti sono cose di cui non parlo mai :) Ad ogni modo, è qualcosa che a questo punto della mia vita voglio condividere veramente, non un passatempo. Quindi certo va bene una persona di religione o percorso diverso, ma non una persona che non ne abbia uno.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (6 Agosto 2021 10:29)

      @Ilaria: Diciamo meglio materialista + anti-religioso. Ateo è un termine troppo alto, in effetti. Quindi va bene di religione o percorso/pratica diversi, ma non un Odifreddi, per intenderci. Quelli li reggo poco anche al bar (e infatti non parlo mai di queste cose). @Fabio: appunto non parlo di queste cose pour parler. È una frase del piccolo principe,
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (6 Agosto 2021 10:39)

      Scusate è la seconda volta che mi si ricarica la pagina mentre mando il commento. Il capitolo del libro è quello della volpe, sul coltivare le relazioni, secondo me il più bello. @Fabio le idee sono visibilissime, sono prodotti semi-automatico dei neuroni, e sono effettivamente meno rilevanti per la felicità dei processi digestivi propri e altrui. Per questo è così facile essere tolleranti con le idee. La vita è fatta di azioni, e le azioni non sono sempre guidate dalle idee proferite a parole.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (6 Agosto 2021 11:27)

      Perdonami Anna, le idee sono invisibili, possono restare in noi o possono essere condivise oppure imposte, ma quello che vediamo e subiamo sono le azioni, e se queste non sono conseguenza "materiale" di ciò che si professa, allora le idee sono un futile giochino per intortare le persone. La serietà e la convinzione nelle proprie idee porta ad azioni coerenti, viceversa professare una cosa e farne un'altra è una forma di raggiro, e questo purtroppo permea troppi strati della società civile e religiosa. La felicità dei propri "processi digestivi" è ineluttabile se vuoi sopravvivere, alle nostre cellule serve energia per vivere, per questo riceviamo soddisfazione col cibo, il che porta alla sua ricerca, discorso diverso è l'esagerazione, come in tutti i campi del resto. In fondo siamo tutti in parte materialisti, cibo, vestiti, rifugio dove riparare non sono forse materiali e tremendamente necessari? certo puoi cercare di più, sempre, esagerare, ma il necessario, che dipende da persona a persona, te lo devi procurare prima di chiederti cosa siamo e dove andiamo. Comunque parlare con altri che la pensano simile a te, sarà piacevole, ma è anche inutilmente noioso, cosa diversa sono i valori che portiamo dentro, quelli si che bisogna averli simili, il resto può servire solo a rassicurarci un po'. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (6 Agosto 2021 12:44)

      Infatti mi riferivo ai valori. Per materialismo intendevo: pensare che, oltre alla realtà materiale non esista altro e/o che materia e spirito siano cose diverse e separate. E' più che sano invece il materialismo inteso come pragmatismo (devo pagare le bollette quindi mi servono i soldi). Meno l'attaccamento esagerato e/o egoriferito al lavoro, ai soldi, ai beni materiali. Ma alla fine ognuno di noi è esageratamente attaccato a qualcosa. E se uno si vuole comprare la Porsche, affari suoi. Ci sono miliardi di modi meno narcisistici di spendere quella quantità di denaro, ma chi può dirlo? "L'essenziale è invisibile agli occhi" è una frase da tenere presente sia quando quello che gli occhi vedono ci piace sia quando non ci piace :D Uno con lo scassone non è meglio di uno con la Porsche, e neanche il contrario.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (7 Agosto 2021 13:04)

      Cara Anna, permettimi di rivolgermi a te così, ma io che proprio non credo ci sia qualcosa aldilà della nostra vita, solo un rimescolamento di un po' di elementi per formare chissà che altro, e tuttavia dopo aver lasciato la mia casa progettata, arredata, vissuta assieme alla mia ex moglie per venticinque anni non ho provato alcun sentimento, come è successo per tutte le cose materiali che ho lasciato dietro di me, ma viceversa mi commuovo se lascio una persona amica, o se vedo un gesto di bontà oppure persone che si voglion bene, per un brano di musica, io che quasi parlo alle mie piante, non perché son matto, ma perché sono vive, e mi spiace quando un essere vivente soffre, allora io sono un materialista? perche son sicuro che quando morirò, per me sarà la fine di tutto e non esistero' in nessuna forma se non nei ricordi di chi mi ha conosciuto, ma d'altronde non me ne potrò dolere, e lo "spirito" si estinguerà perché solo espressione di neuroni e sinapsi. Tuttavia non voglio fare azioni di cui vergognarmi e piuttosto essere d'esempio alle mie figlie anche senza il timore di un giudizio "supremo". Ma niente paura, ho ancora almeno 80-90 anni davanti. Un abbraccio Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 3 anni fa (8 Agosto 2021 19:40)

      @Fabio molte religioni non prevedono l’anima immortale, e non mi riferivo ai beni materiali. Moltissime persone sono perbene anche se danno molta importanza ai soldi o alle apparenze. L’ho già detto. Anche io do una certa importanza alle bollette pagate, e considero il mio lavoro qualcosa che mi solleva da questa preoccupazione. E d’altra parte un frate francescano o un monaco buddhista hanno fatto voto di castità, quindi chiaramente non mi riferivo neanche a questi. Anzi avendo due figli, tenderei ad escludere anche nullatenenti da mantenere. Non so se sei materialista - non mi interessano le etichette - ma se uscissi con uno che mi dice che dopo la morte non c’è niente e mi parlasse di atomi, approfondirei un attimo, ecco. Ma al limite un ateo serio è meglio di un indifferente. Meglio essersi posto il problema che considerarlo marginale, o riferibile solo alla morale o altre questioni “mondane”. A proposito: quando ho scritto che le idee sono visibili, mi riferivo al fatto che fanno parte dell’esperienza mondana. Per pensare, devi avere dei neuroni. Per formarti delle opinioni, devi confrontarti con fatti e altre idee e altre persone. Non fanno parte dell’invisibile a cui si riferiva la volpe.
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (6 Agosto 2021 0:19)

      Scusami Anna, ma non mi piacciono le frasi tipo "l'essenziale è invisibile agli occhi" estrapolate dal loro contesto. L'essenziale? prima o dopo aver mangiato? prima o dopo una malattia? prima o dopo tante cose o emozioni e per niente banali se non le puoi controllare. La filosofia, i pensieri profondi li fai se hai un buon livello di soddisfazione, altrimenti devi darti da fare per raggiungere un minimo che ti faccia respirare, poi ne possiamo parlare. Atei, religiosi, materialisti sono diversi modi di affrontare la vita, se baso le mie risposte su ciò che vedo o tocco azione reazione probabilmente sono materialista, se ho tante domande troppo difficili e cerco le risposte da solo probabilmente sono ateo, viceversa se mi faccio aiutare dovrei essere religioso, c'è un migliore? c'è un peggiore? forse se tutti ci rispettassimo non se ne parlerebbe nemmeno. I valori? non hanno colore quelli veri, la lealtà ha un colore? la bontà, quella vera non quella bigotta, ha un colore, una religione, un partito? e la serietà, l'affetto, l'amore come anche l'odio la stupidità, l'immaturità, nessuna corrente politica o religiosa o quant'altro è depositaria di questa o quella caratteristica, solo le persone possono fregiarsene o macchiarsene. E allora una persona può avere le proprie idee anche diverse dalle mie, ma quello che cerco, quello che mi serve sono i valori che porta, il resto sono sciocchezze. Buona notte a tutte, Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Anto

      Anto 3 anni fa (5 Agosto 2021 16:15)

      Ciao Lali e Fabio, innanzitutto grazie per il vostro intervento. Lali tu condividi valori interessi passioni stile di vita comuni cioè moltissimo. Io penso che qualsiasi aspetto di condivisione con una persona crei sempre cioè produca sempre automaticamente " attivita" cioè azioni condivise che trovano la loro gratificante strada di espressione anche in presenza di limitate risorse economiche. Vedi anche la mia condivisione di sola attrazione complicità intesa affettiva e valori umani..che non è poi così poco sennò non sarei qui a discutere..si traduce in azioni che non hanno bisogno di avvalersi di grandi risorse economiche: ci baciamo abbracciamo facciamo l amore scherziamo ridiamo camminiamo mano nella mano facciamo spesa e cuciniamo assieme o mangiamo i pesciolini fritti da asporto su una panchina etc etc Ma poiché nel mio caso diversissimo è lo stile di vita in generale quello che mi inquieta è questo: LA LIMITATEZZA DELLE POSSIBILITA' DELLE ESPERIENZE POSSIBILI. Senza ulteriori stimoli di compartecipazione ho paura di spegnermi
      Rispondi a Anto Commenta l’articolo

  18. Avatar di Miriam

    Miriam 3 anni fa (11 Settembre 2021 14:55)

    Ciao Ilaria e ciao a tutt* Trovo che questo articolo tocchi un tema molto delicato, intimo e che molta introspezione. Ma molto importante! Credo ci sia anche un estremo opposto a questa situazione, che sto vivendo in questo momento, su cui cercavo una riflessione (che mi ha portato a questo articolo per "errore") e su cui vi chiedo un parere. Ho conosciuto un uomo che, almeno a una prima fase di conoscenza, ha molte caratteristiche di valore, sulla carta tutto in regola, lo trovo di bell'aspetto...varrebbe la pena approfondire se non che non provo assolutamente nessun tipo di attrazione, né fisica, né mentale. Tanta stima, simpatia, comprensione e affinità ma non di più. Dubito che la situazione possa cambiare con il tempo. Mi rendo conto quindi di quanto sia frustrante "rinunciare alla perfezione" per cercare qualcuno di meno perfetto ma con cui costruire una relazione più appagante. Forse ê un discorso banale ma per me non é scontato.
    Rispondi a Miriam Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (11 Settembre 2021 17:09)

      Ciao Miriam, dalla riflessione che ci proponi sembra che quest'uomo 'ricada nella categoria' di piacevole conoscente. Per qualsiasi motivo sia, a te non fa scattare quel tipo di attrazione. E invece ti senti attratta da piccole imperfezioni, da particolari tratti caratteriali, o magari da una folta barba, che quest'uomo non ha. Ci hai visto giusto tu, e anche secondo me la situazione tra voi non cambierà nel tempo.
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Miriam

      Miriam 3 anni fa (11 Settembre 2021 21:16)

      Ciao Silvia, grazie per la risposta, hai compreso pienamente quello he intendevo!
      Rispondi a Miriam Commenta l’articolo

    • Avatar di Shibumi

      Shibumi 3 anni fa (11 Settembre 2021 17:16)

      Ciao Miriam, mi sembra strano che tu affermi di reputare che quest'uomo sia di bell'aspetto ma di non provare attrazione fisica. Se io penso che un uomo sia carino di solito provo attrazione fisica nei suoi confronti. Ma forse tu intendi che è di bell'aspetto ma non ha quelle caratteristiche fisiche che ti piacciono. Comunque sei convinta che non potra' mai nascere l'attrazione fisica nei confronti di quest'uomo? Non riusciresti neanche a baciarlo? E riguardo l'attrazione mentale tu dici di provare stima ma non ti interessa neppure caratterialmente. Ma allora su cosa è basata questa affinità con lui?
      Rispondi a Shibumi Commenta l’articolo

    • Avatar di Miriam

      Miriam 3 anni fa (11 Settembre 2021 21:14)

      Ciao Shibumi! Grazie per la tua risposta, mi aiuta ancora di più a riflettere. Per quanto riguarda l'attrazione fisica, ha le caratteristiche che di solito mi piacciono ma la postura, il modo di parlare e di gesticolare, l'odore e altri aspetti non fanno scattare in me il desiderio di un contatto fisico...anzi, quando ha tentato un approccio mi sono sentita infastidita. Riguardo all'affinita, secondo c'é, condividiamo valori, principi e punti di vista, ma manca l'attrazione anche in questo caso, perché non percepisco quel qualcosa in più di diverso, di stimolante, di intrigante, di accattivante, nel suo modo di vedere le cose e di pensare. Nel senso... mi manca l'aspetto di "gioco" inteso come spazio di movimento che permette un cambiamento. Va bene essere affini, però secondo me quanto basta per comprendersi e per avere un terreno solido per costruire, se ê troppo poi c'ê ristagno. Almeno questo ê quello che ho ricavato dalla mia esperienza fino ad ora.
      Rispondi a Miriam Commenta l’articolo

    • Avatar di Atolla

      Atolla 3 anni fa (12 Settembre 2021 16:18)

      L'attrazione fisica non scatta in automatico davanti ad un uomo di aspetto piacevole o persino bello. Raul Bova è considerato un sex symbol, un gran bonazzo per dirla colloquialmente, e certo è un bel tipo ma io lo trovo attraente e interessante quanto un comodino. E come ha sottolineato Miriam, tanti altri elementi concorrono a far nascere attrazione fisica, il modo di parlare, l'ODORE corporale (questo per me è fondamentale, saremo anche homo sapiens sapiens ma restiamo animali e l'odore di un nostro simile, se non ci piace, lo fa escludere dalla cerchia di potenziali partner), la voce, la postura eccetera. Poi secondo me dovremmo smettere di considerare e dunque analizzare ogni uomo che conosciamo come possibile fidanzato/marito/chiamatelo come vi pare. Esistono millemila tipi di rapporti fra le persone, quello sentimentale non è quello più importante.
      Rispondi a Atolla Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (12 Settembre 2021 8:13)

      La persona perfetta lo è solo per noi, non può essere descritta da regole valide per ognuno, ho conosciuto alcune signore d'aspetto piacevole, ma prive, a parer mio, di femminilità, di fascino, tutto ciò che fa' scattare il desiderio, eppure erano considerate belle, si! ma per gli altri, mentre altre, forse "bruttine", con la loro voce il portamento, l'atteggiamento risultavano per me, affascinanti.Se una persona non ti attrae, se non desideri un contatto fisico con lei, anche se di aspetto piacevole, ai tuoi occhi risulta scialba, "trasparente", ed è giusto così, perché siamo tutti diversi. La relazione con una persona deve essere piacevole, appagante fisicamente e mentalmente, con regole e valori a noi consoni, non certamente con regole dettate dalla "massa", Miriam, non stai rinunciando alla perfezione, stai rinunciando ad una persona normalissima che non stimola in te nessuna emozione, non perdi nulla, solo tempo, cerca altrove ma con i tuoi parametri. Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

  19. Avatar di Stellina

    Stellina 9 anni fa (6 Settembre 2015 14:33)

    Sí certo io rispondo al suo corteggiamento. Uscendo con lui rispondendo al suo bacio etc etc manifesto il mio interesse.Sul fatto del portarmi a letto e poi salutarmi ci sta ci può stare però se sarà poco posso farci...I suoi comportamenti ora sono corretti...
    Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (7 Settembre 2015 11:51)

      Ops, l'ho vista solo adesso questa risposta.. Si era persa nei meandri dei commenti. Comunque, ok capito. Diciamo che un rapporto in cui la donna "risponde" e basta, senza prendere iniziative, non è il mio genere.. De gustibus. Non condivido la passività, e ancor meno chi la accetta dagli altri.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Stellina

      Stellina 9 anni fa (7 Settembre 2015 15:53)

      Cos'è per te prendere iniziativa?Chiamarlo appena sveglia per riuscire a telefonare per prima?Perchè io me la prendo comoda ma mi chiama lui, dovrei chiamarlo appena sveglia? Prenderlo per il colletto della camicia e baciarlo?Non che non lo faccia, ho solo detto che il primo bacio me l'ha dato lui non vuol dire che io non lo bacio quando mi viene in mente. Pensi che dovrei invitarlo a cena io? Non ho problemi a farlo ma organizziamo le uscite assieme, all'inizio mi ha invitato lui ora ci accordiamo insieme su cosa fare la sera dopo o il weekend... Non sono passiva...Farsi corteggiare non vuol dire essere passive vuol dire farsi corteggiare, fai meno fatica e ti godi i momenti. Parliamoci chiaro, chi è quella donna che sa che lui la chiamerà (parlo di primi appuntamenti ovviamente)e lo fa lei per prima?Naaa aspetta...Quando nei primi appuntamenti la donna chiama per prima è perchè ha l' ansia che lui potrebbe non chiamarla...
      Rispondi a Stellina Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (7 Settembre 2015 16:13)

      Concordo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (7 Settembre 2015 20:37)

      Se per te evitare di corteggiare significa "risparmiare fatica" - fatica???!!! - fai benissimo a non farlo. Comunque, da quanto sembra da ciò che scrivi sei stata passiva - passami il termine - solo all'inizio. E questo pregiudizio di base, donna che fa i primi passi = donna bisognosa per forza, non aiuta la parità dei sessi. Comunque, cosa ti importa di sapere se un ipotetico "lui" chiamerà o no? E' importante? Se tu ti piaci per ciò che sei e "lui" non ti chiama alle prime uscite - e per te è un rifiuto (altra cosa che non condivido) -, l'ansia non la provi perché non ti interessa piacere ad uno a cui non piaci. Se invece provi ansia quando un ragazzo non ti chiama, hai un'insicurezza insensata ed è da risolvere e di sicuro non la risolvi trovando come per magia il ragazzo che ti chiama sempre, il ragazzo che ti dà quella sicurezza che non ti dai da sola. Per quanto riguarda il fatto di prendere l'iniziativa, se di solito ci si fa avanti nel socializzare banalmente con gli altri, non ha senso fare un teatrino con un ragazzo alle prime uscite, visto che l'obiettivo iniziale è conoscersi e basta, quindi che chiami l'uno o l'altra poco cambia. La vediamo in maniera molto diversa :)
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di A

      A 3 anni fa (13 Settembre 2021 15:54)

      Grande articolo! Distrugge con simpatia anche l'ideale "perfetto" [mio] di essere unica, irripetibile, ineguagliabile. Perché mi ritrovo al 200% nella descrizione della "sfortunata" ex bambina (figlia unica) deputata alla dimostrazione perenne di essere perfetta, al sacrificio quotidiano per fare sempre il meglio; verosimilmente pure ingenua; senza alcun supporto nelle piccole delusioni quotidiane né in quelle grandissime.....anzi piuttosto anche parecchio colpevolizzata da parte della famigghia. Il tutto credo abbia portato a una gran rabbia, repressa per cause di forza maggiore, lenta a smaltirsi come i kg di troppo da perdere con la dieta. La mia fortuna è stata che a un certo punto, una serie di batoste tutte insieme mi hanno fatto perdere tutte le buone qualità accumulate, ho iniziato a fregarmene degli ideali perfettini e mi sono "ribellata al [mio] sistema". Questo mi ha fatto fare tante cose "imperfette" ma molto divertenti, appaganti, nuove. Mi ha fatto conoscere una quantità di persone: alcune così così, che non si sono comportate esattamente bene/onestamente con me, ma senza traumi (#chissenefrega), alcune eccezionali, alcune comunque molto divertenti. Ho fatto nuove amicizie con le più disparate, non conosco più il risentimento, vivo e lascio vivere. La descrizione dell'articolo è fin troppo veritiera: quella ex bambina diventa vittima di se stessa, dopo essere stata vittima di un'educazione distorta (colposa, per carità, ma che lascia i segni). Gli errori citati credo di averli fatti tutti, ripetutamente. Ma forse si può uscire dal loop. In ogni caso mi sento meglio, vedo tutto con più distacco e senza patemi. Come dice sempre Ilaria, investire su se stessi è sempre l'investimento migliore: oggi non ho bisogno di nessuno né di niente. Quindi sono libera. Anche di scegliere. Anche di mettermi con un uomo che non è perfetto: perché quello che manca a lui lo attingo da me. Le sue buone qualità sono una aggiunta alla mia vita. Le mancanze non saranno IL problema. E quello che non si potrà tollerare significherà distacco, perché dopo le batoste e una grandissima delusione (peggio di un lutto, quello è destino/nostro Signore/un accidente che capita, qui ci sono la cattiveria e la meschinità delle persone) ho imparato che nessuno vale l'accettazione di dolore e sofferenza. Quindi grazie di tanti articoli e anche di questo, e dei consigli.
      Rispondi a A Commenta l’articolo

  20. Avatar di Daniela

    Daniela 2 anni fa (11 Aprile 2023 17:06)

    Ciao Ilaria, ti volevo chiedere un parere su un fatto che mi ha abbastanza sconvolta. La figlia del mio compagno vive con la madre e il suo compagno, loro sono separati da quando la bimba aveva 4 anni circa, ora 19. In questi quasi 15 anni la madre è stata con questo ragazzo, per il quale è finito il loro matrimonio diciamo. In tutti questi anni lei (la bimba) stava un po’ da noi e principalmente a casa sua con la madre e il compagno e abbiamo sempre pensato fosse tutto tranquillo. Ora pare che loro siano in crisi, tanto è che hanno prenotato una vacanza solo lei e la madre ma lui ancora non sa. Ma a parte questo, la cosa che più mi ha sconvolto sono state certe sue rivelazioni, lei non parla con lui da due mesi, pur vivendoci insieme, non si parlano perché nell’ultimo anno è completamente cambiato, fa sfuriate, va giù pesante verbalmente, una volta sono rientrate ed ha spaccato tutta la casa e attacca lei, la ragazza, dicendo che a causa sua è finito prima il matrimonio ed ora finirà questa relazione. Lei ora dice che l’ha sempre sofferto, mai stato troppo simpatico ma ci conviveva. Ora ha chiuso. Se la madre non c’è lei esce di casa. Lui sarebbe geloso del fidanzato. Insomma mi sembra una descrizione di uno psyco e pensare che lei non si senta libera in casa sua mi fa stare male. Lui dice che va dalla psicologa ma sembra che non ci siano risultati. Lui non vuole uscire di casa pur essendo intestata solo alla madre. Non so come comportarmi, le abbiamo detto che se percepisce qualcosa di strano (+ di questo) di chiamarci ma francamente è una situazione piuttosto particolare. Cosa ne pensi? Grazie.
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      Ilaria Cardani 2 anni fa (11 Aprile 2023 20:22)

      Uhm, la questione è intricata, in quanto attualmente la ragazza è maggiorenne e quindi libera e indipendente e libera di fare ciò che preferisce. Quello che dà da pensare è che questa situazione, come sembra chiaro anche a te, stia andando avanti da parecchio tempo, quindi anche da quando la ragazza era minore. Direi che tu e il padre soprattutto dobbiate indagare con la ragazza, usando discrezione e tatto, che cosa è successo e sta succedendo. Se è vero quello che lei racconta (che costui ad esempio ha spaccato tutto e le lancia accuse insensate e gravissime come quella che lei è responsabile della fine del matrimonio dei genitori e anche di questa relazione), la ragazza in primis e sua madre in secundis vanno messe in salvo. Più facile prendere provvedimenti per la ragazza, la madre probabilmente è restia a lasciare andare perché è in una relazione tossica. L'aggravante qui è che costui abita in una casa che non è nemmeno la sua, ma quella delle sue vittime. Quindi, riassumendo, capire con tatto e rispetto qual è la situazione, far presente alla ragazza che si è disponibili ad aiutarla e valutare se è il caso di esporre denuncia verso il simpaticone che spacca tutto.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Daniela

      Daniela 2 anni fa (13 Aprile 2023 15:46)

      Stiamo indagando anche con la mamma. Grazie mille Ilaria, sei sempre d’aiuto.
      Rispondi a Daniela Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 2 anni fa (13 Aprile 2023 18:05)

      Bravissimi! La cosa vi fa molto onore. Grandi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo