Mi auguro che il mio consulente di marketing non legga questo articolo. Mi continua a ripetere che dovrei affrontare temi “leggeri”, soprattutto in questo periodo estivo, in giornate calde come queste e quando tutti sono in vacanza o stanno pensando alle vacanze. Io quest’estate – finora, perlomeno, – non gli ho dato retta, dato che le mie lettrici mi hanno incalzato con domande relative al figo che sembra sicuro di sé e che forse invece non è per niente sicuro di sé e altre amenità del genere. Poi c’è la cronaca, che racconta storie di coppie che credono di amarsi e invece si odiano. Coppie dove lui recita la parte del figo – bello, ricco, famoso – con la faccia d’angelo, la bocca piena di belle parole d’amore (con le quali fa molti soldi) e alcune pessime abitudini da stronzo doc. Lei invece le prende di santa ragione, un po’ vestendo i panni della vittima sacrificale, un po’ pretendendo di avere il controllo su di lui, magari anche “sputtanandolo” su Facebook.
"Che cosa ha a che fare l’amore con tutto questo? Tina Turner"
Lo stronzo e la donna che ama troppo
Sia ben chiaro: ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti o accadute è puramente casuale. Mica che qualcuno si offenda e faccia dei distinguo o peggio. Ma siccome invito le mie lettrici a osservare la realtà che le circonda per imparare a essere felici, ad attrarre l’uomo giusto e a realizzare la relazione dei loro sogni, ribadisco il concetto: impara a guardare con occhio astuto e intelligente quello che ti accade intorno. E impara a valutare e a soppesare anche quello che leggi sui giornali, su Facebook e anche su questo blog. Nessnuno ha la verità in tasca. Nemmeno io. Però a me piace cercarla questa verità e arrivare il più vicino possibile a quello che può essere utile a me e a chi mi chiede aiuto.
Per esempio osservando la realtà che ci circonda o leggendo le cronache si prende nota del fatto che il figo con la faccia pulita può essere uno stronzo patentato e che, molto spesso, la vittima è vittima perché accetta di stare in un copione malato, nel quale la sua parte è una parte importante.
Lo stronzo e la pantera
Dicevo, le notizie dal mondo incalzano. A quali notizie mi riferisco? Al Royal Baby? In verità no, anche se quasi quasi mi verrebbe da parlarne. Mi riferisco al matrimonio di Tina Turner. Tina Turner è uno dei miei “miti” personali (uh, attenzione ai miti personali, perché dicono molto di noi, anche dei nostri punti di debolezza). Il fatto: lo scorso week end Tina Turner ha sposato, in Svizzera, vicino a Zurigo, dove vive, Erwin Bach, un produttore discografico. Lei ha 73 anni e lui 57. Si conoscono dal 1985. “E chissenefrega!” dirai tu. Mica tanto ti dico io. Lui avrebbe voluto sposarla già anni e anni fa. Ma lei non ha mai voluto. Perché?
Tina Turner ha alle spalle una storia drammatica. E’ stata una donna che ama troppo. Giovanissima ha sposato Ike Turner (un “figo”) che ha usato nei suoi confronti violenza psicologica e fisica. Nella sua autobiografia (Io, Tina) ha raccontato il proprio lunghissimo matrimonio infernale e i tradimenti ripetuti del marito. Le condanne che Ike ha ricevuto dai tribunali americani e numerose dichiarazioni di Tina, che hanno fatto il giro del mondo a suo tempo e che non sono mai state smentite, confermano la verità di quanto lei ha sempre raccontato sul loro rapporto.
Ike e Tina hanno anche avuto un figlio insieme. A causa delle percosse ricevute lei ha perso l’altro figlio che aspettava da lui (ma guarda un po’, certe cose accadono davvero, lo confermano anche le sentenze dei tribunali) e ha dovuto sottoporsi a un’operazione chirurgica di ricostruzione del setto nasale. Ha anche tentato il suicidio. Non solo: quando ha lasciato Ike – improvvisamente, subito dopo l’ennesima lite feroce in un motel di periferia, durante un tour – Tina ha potuto portare con sé due cose sole: una tessera fedeltà di una catena di benzinai e il nome, Turner, appunto. Niente altro. Il che, per un’artista che ai tempi era già piuttosto famosa e aveva già guadagnato molti soldi non è davvero molto.
Lo stronzo e le sue bugie
Poi che è successo? La storia di Tina è molto articolata. Ma noi la facciamo breve: se vuoi la prova scientifica ed estesa di quello che sto raccontando, fai pure le tue ricerche. C’è un sacco di materiale sia in italiano sia in inglese, su internet, nelle librerie e nelle biblioteche.
E’ successo che, finalmente, Tina ha lasciato Ike. Hanno divorziato, lui è stato condannato. Lei, con la sua voce straordinaria e un’enorme tenacia è diventata una delle cantanti più note, pagate e ammirate del mondo. Ha sposato un uomo di 16 anni più giovane di lei, anche lui ricco e affermato. Ma questa del suo secondo matrimonio, davvero è una notizia irrilevante.
Ike Turner è morto nel 2007. Nella sua autobiografia, pubblicata nel 1999 ha scritto, tra l’altro: “Sì, certo, ho preso Tina a schiaffi…. Ci sono state anche delle volte che l’ho sbattuta sul pavimento, senza pensarci. Ma non l’ho mai picchiata.” Uhm… Un ragionamento che non fa una grinza, proprio.
E visse felice e contenta
Bene e qual è la morale di tutta questa bella storia? Mettiamo giù i punti essenziali.
1) Impara a distinguere: l’amore non è fatto di botte, di insulti o anche solo di piccole, sottilissime critiche che ti fiaccano psicologicamente. In un commento al mio articolo della settimana scorsa, una lettrice ha scritto: “….aggiungerei anche che a volte il cosiddetto figo lancia battutine per affossare l’altrui valore (solitamente estetico). Questo l’ho valutato leggendo un po’ di articoli di Ilaria e osservando le mie esperienze con i” fighi”, chissa perché ogni tanto scappava una battuta sul mio modo di vestire, sui miei capelli, su cosa non mettevo per essere più carina ecc. Quando piaci e interessi difficilmente riesci a trovare nei… E se lo fai è per valorizzare ancor di più la persona amata.”
2) Un uomo di valore non ricorre a ricatti psicologici o materiali o, peggio, alle percosse o alla violenza per tenerti legata a lui
3) Se ti rendi conto di essere in una storia d’odio e non in una storia d’amore, prendine atto, costi quel che costi (costa tanto, lo so). Prendi anche consapevolezza che il primo passo per uscire e per cambiare vita devi farlo tu. Non c’è nessuno che può o deve fare quel passo al posto tuo. Il mondo attorno a noi è pieno di storie d’odio, molto più di quanto tu possa lontanamente immaginare. Questa non è una buona ragione perché tu resti in una storia d’odio. Anche se il coprotagonista della tua storia d’odio è un uomo bello, affermato, potente (o che tu credi tale). Le recenti vicende di cronaca testimoniano ancora una volta che uscire da queste storie è difficile, prima di tutto perché chi è coinvolto è immerso fino al collo nel gioco perverso e poi perché la sensibilità “sociale” su questi fenomeni è davvero molto bassa. E’ difficile trovare un aiuto esterno e lo si trova quando lo si vuole avere davvero, con tutte se stesse. Ma vale la pena cercare aiuto, purché sia il genere di aiuto giusto. E Facebook non è il modo giusto di cercare aiuto in casi come questi. No, no, no.
4) Una storia d’odio non è solo una storia lunga ed estenuante con uno stronzo grande e grosso che ti picchia di continuo. Ci sono storie d’odio dove lui è uno stronzetto qualsiasi, che fa piccole stronzatine, ma continue, e tutte cattivelle. Stai attenta.
5) Se non sei in una storia d’odio e hai letto tutto quanto fin qui, bene: hai un sacco di informazioni utili. A) Gli uomini di successo non sono sempre uomini di valore. B) Impara a riconoscere il valore delle persone, indipendetemente dal loro successo esteriore. C) Impara ad amare te stessa e a darti valore prima e senza dover prenderti botte di nessun genere (reali od emotive che siano). E nemmeno piccole, sottilissime critiche.
L’estate è nel suo splendore. Goditela.
ELEONORA 11 anni fa (25 Luglio 2013 0:19)
esatto!!!!:)))))))))))Paola quella vecchia 11 anni fa (25 Luglio 2013 16:44)
vanessa 11 anni fa (26 Luglio 2013 0:21)
Tutto quello che hai scritto è verissimo... l'ho letto con un nodo alla gola. Per fortuna ne sono fuori...Alessandro 11 anni fa (26 Luglio 2013 10:05)
Melania85 11 anni fa (27 Luglio 2013 10:38)
Melania85 11 anni fa (27 Luglio 2013 10:39)
Sally 11 anni fa (27 Luglio 2013 16:31)
ilariacardani 11 anni fa (27 Luglio 2013 17:46)
rosaria 11 anni fa (28 Luglio 2013 8:33)
Madreperla 11 anni fa (28 Luglio 2013 8:53)
mara 11 anni fa (28 Luglio 2013 9:10)
gold 11 anni fa (29 Luglio 2013 11:24)
zara 11 anni fa (29 Luglio 2013 19:53)
zara 11 anni fa (29 Luglio 2013 19:54)
minou 11 anni fa (30 Luglio 2013 11:32)
anna 11 anni fa (3 Agosto 2013 13:59)
anna 11 anni fa (3 Agosto 2013 14:01)
a mollare e ad allontanare piuttosto che mettersi in gioco.Bluwing 11 anni fa (4 Ottobre 2013 17:40)
Bluwing 11 anni fa (4 Ottobre 2013 17:42)
Bluwing 11 anni fa (4 Ottobre 2013 17:43)