Parliamo di sesso e potere. E di manipolatori a vario titolo.
E’ evidente che questo non è un sito di informazione, di cronaca o di gossip e quindi qui non si possono trovare informazioni, cronaca e gossip. Seguire la cronaca e avere le corrette informazioni è importante e se questo ti interessa, come è giusto che sia, ti esorto a far riferimento alle fonti più valide.
Qui si parla di relazioni e ci si impegna a capirle. Le relazioni sono una parte fondamentale della nostra vita e nelle relazioni entrano in gioco componenti le più varie e le più complesse. La vita si sperimenta attraverso le relazioni (prima di tutto quella con se stessi) e nelle relazioni la vita si manifesta.
"L’uomo è un animale sociale. Aristotele"
Nei comportamenti umani e dunque nelle relazioni vi sono costanti che sono indipendenti dai tempi che si vivono e dalle situazioni e possiamo dire che hanno la loro radice nei bisogni umani di base, comuni a esseri umani di ogni tempo e di ogni latitudine, e poi ci sono “variabili” che sono influenzate da contesti e momenti storici.
Impariamo sulle relazioni osservando le persone intorno a noi e come si comportano e in questa osservazione che ci permette di conoscere noi stessi e gli altri non possiamo non includere ciò che ci rimanda e ci dice un mondo “più esteso” rispetto a quello della nostra vita quotidiana, quello dei fatti, degli usi e dei fenomeni che osserviamo nella nostra società anche grazie a formidabili possibilità di connessione e informazione.
Leggere e interpretare la realtà intorno a noi per crescere come persone, diventare più competenti alla vita, imparare e stare meglio è fondamentale.
Fare tesoro dell’esperienza altrui, nei limiti che ci sono possibili, è esaltante in quanto allarga le nostre possibilità di sperimentare il mondo, ci arricchisce, ci rende più profondi e più umani.
Potrebbe addirittura essere una scorciatoia per tagliare via dal nostro percorso esistenziale sofferenze e negatività.
Ecco perché qui di tanto in tanto dobbiamo fare incursioni nell’attualità e prenderci la briga di analizzare e capire che cosa ci sta succedendo intorno. Ci serve a capire le nostre relazioni, le nostre modalità di relazione e ad assumere quello sguardo oggettivo sul mondo, quello sguardo che ci permette di essere consapevoli di quanto sperimentiamo e di lasciar andare ingenuità e favole per vivere in definitiva una vita non che ci accade, ma che facciamo accadere, di fare, di agire sapendo quello che facciamo e perché.
Di essere noi padrone della nostra esistenza, non gli altri o le circostanze.
Questo, lo vedremo nell’articolo, non ci garantisce di essere al riparo da brutture e inganni, ma ci permette di mantenere sempre un sufficiente margine di fiducia in noi stesse e una riserva di risorse per affrontare al meglio tutto ciò che ci accade, anche il peggio.
Sintesi di questa lunga premessa: qui parleremo di attualità senza fare cronaca o informazione, attenendoci al massimo alla verità dei fatti per come li conosciamo, i dettagli e i gossip sono irrilevanti dato che facciamo riferimento ai comportamenti generali e il nostro obiettivo, ohibò, tanto per cambiare, è di aumentare il nostro tasso di furbizia e di introspezione rispetto alle relazioni e alla vita.
Per esempio prendendo atto una volta di più che sotto il grande ombrellone che per via di un malinteso romanticismo chiamiamo “amore” ci sono più cose che non hanno nulla a che fare con l’amore che cose che riguardano l’amore.
Una su tutte, il potere e la sopraffazione.
E’ triste? No. E’ semplicemente vero. Ma da sempre, veh. E una donna intelligente e che si ama deve solo saperlo.
Perché da sveglie (brutte o belle) la vita è molto meglio che da addormentate. E perché in un mondo di addormentati essere svegli è un notevole vantaggio competitivo. Anche se la vita non è una gara.
Ragazze ingenue (che imparano a difendersi)
Eh, niente, siamo nel 2017 e le adolescenti e le post-adolescenti del giorno d’oggi sognano ancora l’amore romantico e si aspettano che arrivi da un povero somaro loro coetaneo, viziato e che come massima aspirazione della vita ha quella di spippolare sullo smartphone di ultima generazione e di andare a disfarsi di alcool a Barcellona o Benidorm e di esercitare il proprio sadismo su qualsiasi soggetto più fragile di lui incontri sulla propria strada
Come dire, già questo è un presupposto non da poco. Un po’ come cercare un diamante nel market orientale, nei pressi della stazione. Dove, soprattutto, ti danno il resto in banconote false.
Geniale, vero?
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’amara avventura occorsa a una giovane inglese, Sophie Stevenson, una ragazza come tante, di sicuro poco disinvolta coi ragazzi e nelle faccende sentimentali perché caricata di complessi che, come tutti i complessi, non hanno ragione di essere.
E quindi un po’ meno affascinante di quel che sarebbe se fosse libera e leggera e vulnerabile quanto può esserlo una ragazza inesperta e di provincia alla quale (maledizione!!!) è stata inculcata, in qualche modo, l’idea dell’amore come medicina per superare le frustrazioni del vivere quotidiano.
Insomma, un filo (ma non tanto) più vulnerabile della media delle sue coetanee.
Per farla breve la scorsa estate questa fanciulla, in vacanza in Spagna incontra in discoteca un bellimbusto olandese, Jesse Mateman, di vent’anni circa anche lui che la corteggia per qualche mezz’ora e poi i due finiscono a letto.
Nei giorni seguenti, ciascuno rientrato in quelle incantevoli e ridenti terre d’origine rispettive che sono l’Olanda e l’Inghilterra, i due continuano a scambiarsi messaggi pseudo romantici.
Finché la nostra Sophie, d’accordo con il suo rospo scambiato per principe, decide di andarlo a trovare prendendosi un aereo per Amsterdam.
Giunta in aeroporto dove ha appuntamento con il suddetto, rimane in attesa un paio d’ore prima di sollecitarlo via sms per avere finalmente la grande rivelazione dal beato somaro sadico.
In sostanza una risposta del genere: “Ma come, cara la mia ingenuotta, non hai capito che sei stata vittima di uno scherzo collettivo – i miei amici sanno tutto, perché se non si è pubblicamente sadici e in branco, che gusto c’è? – lo scherzo si chiama pull-the-pig. Non lo conosci?”
Pensate un po’ l’intrico di perversioni dietro a uno scherzo del genere.
Un aitante ragazzotto concerta con gli amici di sedurre e di portarsi a letto la più brutta della serata (e già qui, ragazzi miei, ne avete di seri e di brutti di problemi, ma brutti brutti veh), recita con lei la parte dell’innamoratino romantico, porta la situazione all’estremo e poi lancia la sua bomba sadica.
Pare che questo scherzo sia il fratello gemello di un altro atroce, the-fat-girl-rodeo che consiste nell’individuare, sulla pista da ballo di una discoteca, la ragazza più grassa, iniziare a ballare con lei in modo coinvolto e coinvolgente e quando lei è presa dalla situazione, avvicinarsi e sussurarle all’orecchio: “Sei grassissima, la più grassa del locale.”
Questo arguto e simpatico scherzo ha una variante che prevede di essere a letto con la fanciulla in questione, nel bel mezzo di un rapporto sessuale e di sussurarle una frasetta magica analoga a quella di cui sopra proprio in quel momento.
Che a me solo l’idea di perdere anche appena un minuto della mia vita a concertare uno scherzo cattivo mi sembra un immenso spreco, così, giusto per stare terra terra.
Questi perversi frustrati bacati si portano a letto una ragazza che ritengono brutta. No, ma cioè…
Con tutte le cose belle che ci sono da fare nella vita. Il fatto è che loro non lo sanno quanto è bella la vita…
Tutta ‘sta storia l’ho raccontata per arrivare dove? Alla considerazione che le relazioni sono l’ambito in cui da sempre e sempre più si eserciteranno le perversioni più inquietanti di soggetti maligni e pericolosi sugli altri.
Sesso e amore sono strumenti per esercitare il potere e il potere è anche il crudele sadismo di questi ragazzotti.
Per chi avesse qualche dubbio 1: la parte ugualmente interessante della vicenda è che Sophie ha denunciato ai media la sua disavventura mostrando coraggio e credibilità (ha rilasciato anche delle interviste in tv ) e che Mister Piccoli Perversi Crescono ha fatto la vittima, poretto.
Mica male, eh?
Su questa storia si potrebbero scrivere 100 articoli, tanto c’è da dire e da considerare. Ma non è possibile.
Per chi avesse qualche dubbio 2: è certo che di storie come quella di Sophie ne avvengono più al giorno un po’ in tutti i nostri civili paesi occidentali, non ultima la bella Italia. Si prenda nota.
Ricchi maiali
I ricchi maiali (e potenti e pure vecchi e anche bavosi) sono sempre esistiti, dovunque e comunque, tant’è che il ricco maiale assomiglia un po’ sempre all’archetipo del vecchio maiale più che a se stesso.
I ricchi maiali, che siano dittatori africani, sudamericani, tedeschi o sovietici, presidenti degli Stati Uniti, biondi o bruni che siano, o della Russia, ex-cavalieri e sedicenti statisti italiani, sedicenti stilisti italiani discendenti di fabbricanti d’auto, re spagnoli in pensione, principi monegaschi in carica, produttori, registi, attori ed editori americani, australiani, inglesi, italiani (mi sta venendo il fiatone), si assomigliano un po’ tutti, nel corpo, nello spirito, nei comportamenti. Nel narcisismo.
Nel senso di onnipotenza e nella volontà di ribadirla sempre la loro onnipotenza.
Per paura dell’impotenza.
Il 27 settembre scorso è morto Hugh Hefner, miliardario americano editore di Playboy e subito al di qua e al di là dell’Oceano schiere di poveri somari (ma tantissimo somari) lo hanno commemorato come colui che ha sfidato il puritanesimo e ha dato un contributo fondamentale alla rivoluzione sessuale.
Seee, come no. E io sono la regina Elisabetta e parlo l’inglese meglio di lei.
Su quello straordinario e immenso catalogo dei somari e dell’ignoranza umana che è Facebook ho letto cose che voi umani…
C’è da dire che al di là e di qua dell’Oceano in molti hanno fatto a pezzi l’idea di del ricco maiale Hefner come rivoluzionario, ma si sa, alcuni intellettuali di vaglia nulla possono contro le masse di somari che popolano il mondo e scrivono su Facebook.
Anche su questa storia si potrebbero scrivere 100 articoli.
Suggerisco di leggere un brevissimo ma efficace ed esaustivo pezzo (qui) di Dacia Maraini, una persona la cui vita ha avuto una ricchezza di fortune, esperienze e opportunità quanto credo quella di pochissimi altri al mondo e che quindi difficilmente i poveri somari possono tacciare di frustrazione e invidia (proprio loro).
E certo non è una conservatrice retrograda. Quindi anni luce lontana da Hugh Hefner.
Questi giorni intensi e densi di narrazioni e di informazioni interessanti per noi, per capirci un po’ di più in fatto di relazioni, non sono finiti qui.
Dalla fantastica Hollywood ci giunge notizia di uno scandalo.
Un potentissimo produttore cinematografico, Harvey Weinstein, che incarna non lo stereotipo ma l’archetipo del ricco maiale, viene accusato da una serie di donne (a ora la conta è di 30) di aver abusato sessualmente di loro.
I media anglosassoni sono letteralmente invasi da aggiornamenti e approfondimenti della notizia; la vicenda è, come prevedibile, di grandissima rilevanza dal punto di vista economico e politico ed è destinata a lasciare il segno nel costume e nella percezione di una nazione. E non solo.
Da parte del mondo anglosassone pochissime le voci fuori dal coro di condanna (peraltro finora tutte ridimensionatesi e rientrate all’interno del coro) del produttore e dei suoi comportamenti.
E’ notizia di oggi che il signore sia stato estromesso dall’associazione degli Oscar, già da qualche giorno il suo stesso fratello ha preso le distanze da lui e Hillary Clinton ha rilasciato chiare dichiarazioni di indignazione verso quello che è stato un importante finanziatore del suo partito.
Solo in Italia è partita la gogna contro le vittime. Non solo sui social (la gogna alle vittime c’è anche da parte dei poveri somari di Facebook anglosassoni, rilassiamoci), ma anche sui media “ufficiali”.
Ecco, torniamo in America e prendiamo spunto dalla rapida presa di posizione di Hillary Clinton (una che di ricchi maiali presidenti ha una variegata esperienza in prima persona e che ha, a suo tempo, preso posizione a favore di un noto ricco maiale, ma, si sa, per il bene della nazione e ancor più per salvare un matrimonio si fa di tutto) per le nostre riflessioni.
Stiamo parlando di un signore nelle cui mani si concentra un immenso potere oggettivo, di influenza (così, per dire, uno al quale fa capo la più imponente industria culturale e quindi persuasiva del mondo e di tutti i tempi, giusto per far riferimento a un dettaglio non tra i più importanti), di relazioni, economico, radicato in decenni di attività e di connessioni e di successi e di conferme.
Questo signore è (era) al centro di un sistema con immense ramificazioni e, caso unico al mondo (ci sono tanti aspetti “unici e irripetibili” nella vicenda e nel contesto dei quali stiamo parlando), con capacità di controllo e di influenza su persone tra le più influenti al mondo.
Non fa riflettere tutto ciò? Non ci deve forse far pensare che questa è materia da valutare con misure un po’ diverse da come valuteremmo situazioni più “ordinarie”?
"No, (Weinstein) non soffre di sesso-dipendenza, è un predatore. Emma Thompson"
Cioè, stiamo parlando di un personaggio che può (poteva) contribuire in modo determinante alle scelte politiche di una nazione o alla carriera di personaggi che sono star mondiali, con una visibilità e una riconoscibilità, tra l’altro, immensamente maggiore rispetto alla sua.
E, in teoria, con una credibilità data dalla popolarità decisamente superiore alla sua.
Cioè, noi comuni mortali conosciamo benissimo Angelina Jolie e per una serie di ragioni (la sua bellezza, il suo carisma, i suoi travagli personali spesso molto “comuni”) sappiamo benissimo chi è, abbiamo quasi confidenza con lei e probabilmente siamo disposti a empatizzare e a solidarizzare con lei (con le eccezioni dei poveri somari ai quali abbiamo già accennato).
Di questo Weinstein, invece, nessuno di noi fino a 10 giorni fa sapeva nulla. E ancora poco sa, di fatto.
Eppure, in teoria (in teoria), lui ha potere sulla Jolie. E su un numero cospicuo di personaggi influenti come lei o anche di più.
Anche questo non dà da pensare?
A me per esempio dà da pensare che per mantenere un equilibrio in una situazione tale si debbano usare con molto, ma molto, ma molto cinismo alcune leve di gestione di quel potere.
Sennò è un attimo perdere tutto (bastano 10 giorni a fronte di decenni di carriera).
Il sesso, il ricatto sessuale, possono essere molto funzionali, seppure possa sembrare controintuitivo, nella costruzione di un sistema di potere efficiente ed efficace.
Poveri somari
Torniamo per un attimo a quello che è successo in Italia, soprattutto a causa delle rivelazioni dell’attrice Asia Argento (purtroppo per lei un personaggio più di altri controverso in un paese arretrato culturalmente e bigotto come il nostro).
Contro di lei si sono scatenati i poveri somari, cioè tutta una categoria di persone che a vario titolo sono lontani anni luce dal potere, dalla ricchezza e dal carisma dei ricchi maiali, ma che in qualche modo raccolgono e metabolizzano le piccolissime briciole dei valori che nutrono la loro filosofia di vita, condividendone porzioni sconnesse in maniera confusa, passiva e priva di qualsiasi filtro critico.
Per cui giornalisti apertamente schierati politicamente hanno dato delle prostitute frignone alle attrici che hanno denunciato tardivamente Weinstein, solo dopo (secondo loro) avere goduto di innegabili privilegi messi a disposizione da lui.
Come se bellezza, preparazione, talento, fatica, fascino e popolarità e il loro valore, in un puro calcolo contabile, possano essere azzerati, in un attimo, dal:
“Tu mi chiedi una prestazione sessuale che io non ti darei se tu non mi ricattassi; io cedo, a causa del ricatto e ho la parte nel film (che probabilmente mi spetterebbe comunque e per la quale sono la migliore candidata, come dice anche il mercato). Alla fine la scorretta e quella che è ancora in debito sono io, che devo tacere. Anche se sono io la bella e di talento e che fa impazzire il mercato e che viene inseguita dai paparazzi e rilascia interviste in mondovisione.” Scusate?!
"Tutto nel mondo è sesso, tranne il sesso. Il sesso è potere. O. Wilde"
Un po’ come le donne che quando il loro compagno fa cilecca gli credono quando lui sostiene che sono loro a non essere affascinanti.
Sono cortocircuiti emotivi. La benzina dell’abuso psicologico.
Oltrettutto dài, come si fa a dire che una ventenne non sia consenziente quando deve andare a letto con ciccione vecchio e bavoso, che chiede prestazioni sessuali un filo egoriferite e anche ributtanti se non stai con Brad Pitt (e oooops, qui, tra l’altro non è nemmeno un nome detto a caso, dato che un paio di queste signore Brad Pitt ce l’hanno avuto fidanzato e anche marito) e che deve scegliere se rinunciare alla propria carrierra o guardare Harvey Weinstein masturbarsi?
E’ evidente che si tratta di rapporti consenzienti, santo cielo, e scelti liberissimamente!
Ma questi signori di giornalisti italiani non troppi anni fa nello stesso modo avevano dato della “velina ingrata” a Veronica Lario, non propriamente un’olgettina, ma moglie per decenni di Silvio Berlusconi e madre di tre dei suoi figli. Cioè, giusto per…
A questo proposito, mi piacerebbe sapere perché Veronica Lario dovrebbe essere una approfittatrice (una che ha iniziato la relazione con il marito vivendo in clandestinità con i primi figli avuti da lui, nascosta in un appartamento dato che ai tempi il signore aveva, come noto, un’altra moglie e dei figli con lei), mentre nessuno si chiede che cosa abbia spinto Berlusconi a sedurla, sposarla, avere da lei tre figli e viverci insieme per anni. O che vantaggi abbia tratto lui da tale rapporto.
Cioè forse che lei non era una donna affascinante che lo amava, gli è rimasta fedele, ha deciso di avere con lui tre figli, li ha allevati, gli è stata accanto in una vita indubbiamente movimentata, gli ha fornito sostegno e conforto anche per mantenere e consolidare il successo raggiunto?
Insomma, non è che i due hanno avuto una relazione affettiva? E da questa, solo lei avrebbe tratto dei vantaggi, tra l’altro materiali, perché, ovvio, nella vita solo quelli contano?
Per favore, spiegatemi.
Ma davvero questo è il livello di comprensione del mondo che certa gente possiede o vuole mostrare di possedere, con l’intento di manipolare gli altri?
Oppure mi piacerebbe sapere che cosa avrebbe fatto Weinstein del proprio impero senza Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Ben Affleck, Brad Pitt, Asia Argento etc etc.
Perché, secondo la logica che qualcuno vorrebbe darci a bere, Weinstein e Berlusconi possono tutto mentre tutti gli altri non possono niente, è così?
Credo che non sia così banale, ahimé. Se lo fosse sarebbe da un certo punto di vista più semplice.
E poi ovvio, sì, ci sono i somari più somari, i poveri più poveri, quelli che da una tastiera di computer tranciano giudizi su tutto e su tutti anche se non sanno leggere le istruzioni della lavatrice.
Costoro hanno dovuto mostrare tutta la loro integrità morale – per interposta persona, dato che sono tutti dei cuor di leone con la vita degli altri – insultando Asia Argento e le altre.
Se dà soddisfazione il sadismo di portarsi a letto la ragazza più grassa della discoteca e dirglielo in faccia, pensa un po’ come può dare soddisfazione il sadismo di insultare le donne più belle del pianeta, quelle che ti sogni di notte e che poi ti devi guardare nella loro versione di un grado più basso sulle pagine di Playboy, soddisfatto dell’avvenuta liberazione sessuale operata dal suo editore.
Ragazze, sveglia, ché se si capiscono i meccanismi mentali delle persone siamo a cavallo.
Anche perché i poveri somari, se si tratta di insultare i belli e i ricchi, si trincerano dietro la giustificazione che sì, in effetti chi è bella e ricca poteva permettersi di denunciare, mentre chi fa la cassiera al supermercato, no, va beh, lei poverina…
Poi me li voglio vedere questi di fronte alla cassiera del supermercato ricattata, in carne e ossa che cosa farebbero.
Mi riesce davvero difficile, avendo contatto continuo con persone (in prevalenza donne ma anche uomini) che mi portano a considerare quanto facilmente si perda la propria lucidità per un sms che arriva in ritardo di un’ora rispetto alle aspettative, per un contatto Facebook che non mette un like alla foto appena postata o per uno sguardo insistente di un uomo un minimo piacente al bar, sostenere la tesi che queste donne “dovevano” denunciare.
Non parliamo poi di coloro che dichiarano di non lasciare un matrimonio per amore dei figli e creano vite di inferno per sé e per tutti quelli intorno; di donne che restano con uomini che le insultano e le avviliscono in ogni modo e che, se si considerassero semplici condizioni pratiche e materiali, potrebbero lasciare nel giro di poche minuti; di donne nella cui vita non manca niente, che si struggono nel ricordo e rimangono invischiate per tempo infinito in una storia sbagliata passata.
E tralasciamo delle tante persone che hanno sperimentato storie abusive e che ci mettono anni a recuperare un minimo di vivibilità nel loro quotidiano o non lo recuperano mai o dei tanti (uomini in particolare, ormai è un cliché che suscita sospetto e ironie) che sostengono di essere stati delusi da una storia precedente e tengono in scacco nuovi partner ribadendo che “non se la sentono di impegnarsi.”
"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei. Gv 8,7"
Vogliamo riflettere sulla serie infinita di scorrettezze, illegalità anche e di abusi che noi italiani di certo più che i cittadini di altri paesi avanzati constatiamo ogni giorno semplicemente girando per strada, entrando in un ufficio pubblico o nell’ambiente di lavoro e di fronte ai quali siamo quasi insensibili e ciechi e sordi?
Sono ben lontana dal voler fare la giustiziera o dal voler colpevolizzare o accusare qualcuno. Il mio invito alle mie lettrici, sensibili a un certo tipo di argomentazioni e di sensazioni, è alla ponderazione delle proprie valutazioni, all’empatia, alla comprensione del comportamento altrui.
Non tanto per generosità, solidarietà e altruismo, che sarebbero di per sé cose buonissime, ma per andare più a fondo nel capire che cosa è giusto fare per la propria vita (non per quella di Asia Argento, la propria, a lei contiamo ci pensi lei) e che cosa è abuso (la maggioranza delle persone non hanno consapevolezza di che cosa sia l’abuso), che cosa è diritto e che cosa è dovere.
Quali sono i confini da porre a noi stesse e quali agli altri.
Sesso e potere
Come possiamo tralasciare la complessità della vicenda delle donne che in questi giorni hanno denunciato Weinstein e prendere posizione certa sostenendo che loro dovevano denunciare per tempo, anche per tutelare le altre prossime potenziali vittime?
Ma davvero proprio noi possiamo sostenere che dopo che un uomo di potere ha anche solo provato ad esercitare violenza fisica e psicologica su una giovane donna piena di speranze, costei possa essere in grado di fare in piena libertà una scelta che certamente la porta a distruggere non solo la propria vita professionale, ma anche emotiva e sociale?
Ma siamo serie?
In un video pubblicato da The Telegraph viene proposta un’analisi delle possibili ragioni per le quali le vittime di Weinstein (e di altri) non hanno denunciato subito.
Quasi certamente erano in preda alla confusione, alla vergogna e all’imbarazzo, al senso di colpa, alla paura, al senso di solitudine e di isolamento, al senso di impotenza: non sembra per nulla assurdo, giusto?
In una toccante intervista di Christiane Amanpour (una delle più autorevoli giornaliste al mondo) a Jane Fonda, la famosa attrice, ormai ottantenne, dichiara di aver conosciuto, per ovvi motivi anagrafici Andrew Weinstein ormai già avanti negli anni e che lui si astenne dal farle avance, sia per l’età di lei, sia per la sua maggiore esperienza.
Fa notare che, come nel caso della Paltrow, dell’Argento e della Jolie, il produttore sceglieva le proprie prede tra donne giovani, perché più vulnerabili.
Già le giovani donne piacciono più di quelle in età sia perché sono carne giovane e meno deteriorata dal tempo (si dice anche che i tanti frequentatori italiani di prostitute minorenni le preferiscano a quelle più grandicelle in quanto dovrebbero essere meno a rischio di portare malattie, non avendo accumulato troppe esperienze), hanno l’ingenuità di coloro che non hanno sperimentato molto e soprattutto sono molto più vulnerabili.
Anche questa è bella.
E poi pretendiamo che denuncino, veh.
Le ferite dell’anima sono ferite che lasciano cicatrici per sempre, immaginiamoci se inferte su persone giovani e/o vulnerabili.
Ci sono coloro che in base a una logica inesistente e a una poverissima filosofia di vita oltre a insinuare che queste signore si siano comportate da prostitute portano avanti la tesi che siccome si tratta di privilegiate, belle, ricche già di loro e spesso figlie di papà (Paltrow, Jolie, Argento per esempio e anche Fonda, dato che l’abbiamo citata) potevano benissimo e a maggior ragione denunciare.
Già, perché una donna ambiziosa che si ritrova tra le mani tanti privilegi non ha forse il diritto di tutelarli e di usarli legittimamente come punto di partenza per ulteriori traguardi? Ne ha tutto il diritto.
Anzi, non è inquietante che persone che, per una ragione e per l’altra, tutte lecite peraltro, dato che l’essere figlie di papà e la bellezza non sono certo colpe, hanno tutte le carte in regola per sfondare in un determinato campo, inclusi lo studio, il talento e la passione, dico, non è inquietante che per colpa di uno stronzo che tiene le chiavi del regno, debbano rischiare di esserne estromesse?
Cioè, invece di considerare loro come prostitute, perché non pensiamo all’ulteriore abuso di costui che si arroga il diritto di distruggere professionalmente qualcuno solo perché non gli ha detto di sì?
Certo stiamo parlando di un sistema malato, corrotto, non di un ambiente idilliaco e ideale.
Di un sistema che riproduce in maniera ingigantita dinamiche comuni a molti altri ambienti (vogliamo parlare dei sorrisi dell’impiegata media di un ufficio medio al manager di riferimento?), comuni a certo diffuso vivere umano.
Il punto di tutto quanto ho presentato fin qui è quello di analizzare le modalità di interpretazione e di narrazione di certi fenomeni.
Queste modalità sono spesso erronee e fuorvianti per chi invece vuole raggiungere uno stile di vita più consapevole e quindi più utile per sé.
Per chi vuole evitare di essere un ricco maiale e un povero somaro.
La vicenda della quale abbiamo parlato ha molto da insegnarci sul legame tra sesso e potere e soprattutto tra bisogni emotivi e pressioni psicologiche e potere.
Io sono convinta che il potere di Weinstein fosse funzionale alle sue maialate impunite ma che le sue maialate in quanto maialate e proprio perché impunite fossero estremamente funzionali al raggiungimento di un potere sempre maggiore e al suo lungo mantenimento.
Perché non c’è potere maggiore che controllare le emozioni e le psicologie altrui. E non c’è niente che faccia sentire più potenti.
Emanuela T 7 anni fa (15 Ottobre 2017 15:04)
Angela L 7 anni fa (15 Ottobre 2017 18:06)
Articolo eccezionale.Elena 7 anni fa (15 Ottobre 2017 21:26)
Serena 7 anni fa (15 Ottobre 2017 21:10)
Erika 7 anni fa (15 Ottobre 2017 23:34)
Sae 7 anni fa (16 Ottobre 2017 10:43)
Grandissimo articolo! Ho il vomito per gli osannamenti a hefner e ancora di più per lo slut shaming contro l argento (che nemmeno mi piace). GrazieGea 7 anni fa (16 Ottobre 2017 13:01)
Elisa 7 anni fa (16 Ottobre 2017 13:02)
Ilaria Cardani 7 anni fa (16 Ottobre 2017 13:10)
Elisa 7 anni fa (17 Ottobre 2017 8:01)
Grazie ! Perfetto ora provo a leggerlo da lì!Gea 7 anni fa (16 Ottobre 2017 23:00)
Anna A. 7 anni fa (16 Ottobre 2017 22:58)
Ilaria Cardani 7 anni fa (17 Ottobre 2017 13:13)
Colossal mi sa che è appropriato visto il tema :D :D :DEleonora 7 anni fa (18 Ottobre 2017 7:27)
patrizia 7 anni fa (18 Ottobre 2017 17:21)
Grazie Ilaria, non so che altro dirti. Grazie dal profondo del cuore. (e, per alleggerire la cosa citerò Fantozzi) "92 minuti di applausi". Te li meriti tuttiEmanuela T 7 anni fa (18 Ottobre 2017 11:44)
Emanuela T 7 anni fa (18 Ottobre 2017 12:31)
max 7 anni fa (18 Ottobre 2017 17:22)
Claudine 7 anni fa (18 Ottobre 2017 22:02)
Cla 7 anni fa (18 Ottobre 2017 23:30)
Laura 7 anni fa (19 Ottobre 2017 14:02)
Ilaria Cardani 7 anni fa (19 Ottobre 2017 16:02)
Claudine 7 anni fa (19 Ottobre 2017 22:45)
Laura 7 anni fa (20 Ottobre 2017 12:18)
Claudine 7 anni fa (20 Ottobre 2017 19:48)
Gea 7 anni fa (20 Ottobre 2017 9:05)
Ilaria Cardani 7 anni fa (20 Ottobre 2017 16:40)
Gea 7 anni fa (20 Ottobre 2017 19:48)
Ilaria Cardani 7 anni fa (20 Ottobre 2017 20:15)
Gea 7 anni fa (20 Ottobre 2017 22:12)
Grazie ancora a te, Ilaria.Gea 7 anni fa (11 Novembre 2017 19:23)
Emilia 7 anni fa (12 Novembre 2017 15:41)
Ciao Gea, articolo interessante quello che hai suggerito. Mi tornano in mente le parole di un noto politico italiano... "Il potere logora chi non ce l'ha".Gea 7 anni fa (13 Novembre 2017 9:37)
Gea 7 anni fa (13 Novembre 2017 9:44)
Viviana 7 anni fa (2 Febbraio 2018 21:40)
Viviana 7 anni fa (2 Febbraio 2018 16:19)
Ilaria Cardani 7 anni fa (2 Febbraio 2018 18:57)
Mi sono profondamente commossa, ma non certo per i complimenti che mi hai rivolto. Brava, vorrei che quante più persone leggessero il tuo commento. Un abbraccio.Gea 7 anni fa (2 Febbraio 2018 20:43)
Carlotta 7 anni fa (2 Febbraio 2018 21:53)
Viviana 7 anni fa (2 Febbraio 2018 23:23)
Carlotta 7 anni fa (3 Febbraio 2018 11:49)
Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Febbraio 2018 12:13)
Carlotta 7 anni fa (3 Febbraio 2018 12:51)
Viviana 7 anni fa (3 Febbraio 2018 13:07)
Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Febbraio 2018 13:25)
Carlotta 7 anni fa (3 Febbraio 2018 15:24)
Sì, sono assolutamente d’accordo. Peccato che non ci siano posti in specialità...mia sorella è entrata quest’anno in specialità e per 6.700 posti si sono presentati in 15.000....Emanuela T 7 anni fa (3 Febbraio 2018 14:23)
Ilaria Cardani 7 anni fa (3 Febbraio 2018 15:06)
Emanuela T 7 anni fa (3 Febbraio 2018 9:14)
Emanuela T 7 anni fa (3 Febbraio 2018 7:39)
Viviana 7 anni fa (3 Febbraio 2018 11:55)
Emanuela T 7 anni fa (3 Febbraio 2018 13:25)
Ciao Viviana, il libro si intitola “i volti della menzogna”. Ne ho presi anche altri suoi, ma ho iniziato da questo. Buon week end :)Viviana 7 anni fa (3 Febbraio 2018 14:32)
Grazie Emanuela. Buon week-end anche a te :)Chiara 7 anni fa (25 Febbraio 2018 13:38)