Rapporto di coppia, felicità ed equilibrio: che cosa c’è di speciale?

rapporto di coppiaChe differenza c’è tra un rapporto di coppia e un altro genere di rapporto, per esempio di amicizia, tra fratello e sorella, tra sorelle o tra fratelli? Che differenza c’è tra l’amore che unisce a un partner e quello che unisce a un figlio o a un genitore? Che cosa c’è di diverso, per esempio, tra due persone che escono insieme per conoscersi ed esplorarsi perché attratti l’una dall’altra e due persone che si incontrano per ragioni di interesse professionale, per condividere un hobby comune o perseguire un obiettivo condiviso? Che differenza c’è in quello che “scorre”, – tanto per fare un esempio “estremo” – , tra due persone che si incontrano perché sono attratte reciprocamente e due persone che si incontrano per un colloquio di lavoro o la stesura di un contratto?

"Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola. Massimo Gramellini"

Ti sei mai posta tutte queste domande? In sintesi: che cosa fa di una relazione tra due persone un rapporto di coppia? Perché una storia d’amore è “d’amore” e non d’amicizia o di conoscenza o di semplice simpatia?

Che dici? E’ solo il sesso a fare la differenza o c’è qualcosa d’altro? Il rapporto con un partner è diverso da un rapporto con l’amica o l’amico del cuore solo perché con il partner si condivide l’intimità dei corpi e la sessualità? E’ così o c’è di più, magari molto di più? O in un rapporto di coppia l’unico elemento che fa la differenza è il sesso?

Rapporto di coppia: primi approcci e corteggiamento

Qualche giorno fa stavo facendo una sessione di coaching con una mia cliente e sono emerse certe questioni proprio sul rapporto di coppia e su che cosa fa di una relazione una relazione d’amore. E sul corteggiamento. La persona con la quale stavo facendo questo percorso individuale è una donna sulla quarantina, intelligente, brillante e davvero molto simpatica: sempre aperta al sorriso e incredibilmente ironica e autoironica. E molto positiva. Una donna che ha ottenuto tanto dalla vita – perché si è fatta un mazzo così, si intenda – e che, come molte “brave ragazze” tende a sottovalutarsi (davvero troppo), a non darsi il giusto valore e a non “prendersi” ciò che le spetta. In realtà subito dopo le prime sessioni del nostro percorso insieme, la nostra amica, che chiameremo Paola, è “uscita alla scoperto” in ambito professionale, chiedendo di ricoprire ufficialmente un incarico per il quale già da qualche hanno lavorava – con ottimi risultati – dietro le quinte. Ha “osato” ed è stata ripagata con grande soddisfazione, una soddisfazione proprio dovuta principalmente all’essersi presa ciò che le spettava e per cui aveva lavorato (e sta lavorando) tanto e bene. La soddisfazione di riconoscere che “ci si merita” ciò a cui si aspira e che si è in grado di ottenerlo.

E va bene: questi sono elementi su cui riflettere. L’essere consapevoli di meritarsi ciò che si desidera, darsi da fare per, chiedere e prendersi ciò che si merita e che spetta e, soprattutto, considerare quanto è importante realizzare se stesse per aumentare la propria autostima ed avere forza, sicurezza ed energia in tutti gli ambiti della vita. Incluso quello sentimentale, del rapporto di coppia.

"Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa. E. Brontë"

Oggi in realtà ci focalizziamo su altro, seguendo la storia di Paola. La nostra amica, guarda un po’, ha ricevuto qualche delusione dalle sue storie d’amore, forse è anche un po’ delusa dagli uomini e ha molte amiche che – pur non avendo, di loro, una gran vita sentimentale – la bombardano di consigli perché ci tengono – almeno così pare – a vederla in un rapporto di coppia e accasata quanto prima. Uno scenario sorprendente, nevvero? Molto originale, soprattutto.

Nella sessione di cui ti dicevo, Paola mi racconta che “si sta vedendo” con un ragazzo che le pare interessante. Sottolineo: le pare. Mi dice che sono usciti insieme una volta, sono stati insieme per circa un pomeriggio, sono stati bene, si sono divertiti. Lei si è sentita tranquilla, sicura, serena. Si è percepita disinvolta. Vorrebbe farmi capire – forse – che lei sta valutando la situazione e se ne esce con un dubbio: “Le mie amiche mi dicono che aspetto troppo”. “Troppo per che cosa? Per fare che cosa?”. Come sempre le risposte non arrivano per via diretta, ma per via indiretta e viene “tirata fuori” la questione che assilla Paola: “Sai mi è capitato spesso di uscire con ragazzi che mi piacevano, ci piacevamo, stavamo bene e poi loro si mettevano con un’altra…” Il dubbio è: “Non è che io aspetto troppo, faccio aspettare troppo?” “Aspetti troppo e fai aspettare troppo per che cosa?” chiedo. “…il sesso…?” azzarda Paola. “Okay”, dico io, “è il sesso che fa la differenza e che trasforma un corteggiamento in un rapporto di coppia? E’ così? E’ questo che intendono le tue amiche e che intendi tu?”

Rapporto di coppia, esclusività, segnali

Uhm… E qui c’è lo stallo. Bene, cogliamo l’opportunità dello stallo e facciamo una riflessione. Un uomo, come una donna, quando comincia a uscire con qualcuno di norma è perché è interessato, aperto, disponibile ad avere una relazione a “prescindere”. Cioè è in un momento della sua vita in cui pensa e/o sente che desidera avere un rapporto di coppia ed è predisposto a una relazione. Bene. Quindi è probabile che si stia guardando intorno e tenda a uscire con più partner potenziali. Giusto? E anche che sia interessato a “concludere”, a iniziare una relazione. Del resto, se si desidera per davvero avere accanto a sé la persona giusta e iniziare un rapporto di coppia e si trova qualcuno con cui si ha una vera intesa, perché mai aspettare, perché mai temporeggiare?

"Baciare qualcuno per la prima volta è una specie di miracolo un viaggio inebriante lungo le rapide di uno strano fiume.P.Cameron"

Allo stesso tempo è utile considerare che una persona sana ed equilibrata di norma non perde tempo con chi non è interessato/a a lei (sembra strano ma è così: chi ama se stesso e rispetta la propria vita e il proprio tempo non consuma energie “dietro” a chi gli fa perdere tempo e non gli dà riscontri positivi). Per cui, se un uomo esce contemporaneamente o incontra nello stesso momento della propria vita – quel momento in cui si sente aperto a iniziare un rapporto di coppia – due/tre donne che lo interessano è molto probabile che diventi rapidamente più esclusivo e inizi una relazione non solo con quella che gli piace di più, ma soprattutto con quella che gli dà maggiori segnali di reciprocità, di interesse ricambiato, diciamo pure di incoraggiamento. Per inciso: di quanto sia importante incoraggiare un uomo all’inizio della conoscenza e del corteggiamento parlo ampiamente, con esempi pratici nel percorso Come Sedurre un Uomo senza Stress.

Rapporto di coppia: che cosa lo rende unico?

Il fatto è che nel pensiero di Paola – e più probabilmente nel pensiero delle sue amiche – per far capire a un uomo che si è interessate a lui, per metterci sopra la “bandierina” della territorialità e della proprietà “privata ed esclusiva” e arrivare quanto prima all’agognato traguardo dell’inizio di una relazione, bisogna andarci a letto quanto prima. Farci sesso. Così si è sicure che la “preda” non ha scampo. E che finalmente si è in un rapporto di coppia. Già, chissà mai quale rapporto di coppia, se si parte da questi presupposti…

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Ti amo. Tre secondi per dirlo. Tre ore per spiegarlo. E una vita intera per provarlo. Anonimo"

Ma tutto questo è vero? E’ vero che basta andarci a letto per velocizzare il processo e arrivare allo scopo? Che ti dice la tua esperienza? E’ così che parte sul serio un rapporto di coppia che possa essere bello e duraturo? Se questo ragionamento vale, significa che tutti coloro che hanno rapporti sessuali hanno anche un rapporto di coppia? E’ così?

Riepiloghiamo le questioni aperte: Paola riporta la propria esperienza “complicata” per la quale succede che lei inizia a frequentare un uomo e poi lui si mette con un’altra; dice che le sue amiche sostengono che lei sia troppo “lenta”, probabilmente a iniziare a fare sesso con l’uomo che frequenta per cui lui molla il colpo e di fatto si mette con una donna presumibilmente più compiacente. Con la quale inizia un rapporto di coppia.

Nello stesso tempo sappiamo che un uomo interessato ad avere un rapporto di coppia, non solo si guarda intorno e frequenta probabilmente più donne contemporaneamente (è normale, no?), ma anche che preferisce non insistere con chi non lo ricambia di un interesse reciproco.

E Paola ammette anche che si muove con una certa circospezione (potremmo anche chiamarla “paura” o “diffidenza”) e che ci mette un po’ a decidere se l’uomo che sta frequentando davvero le interessa. Il che non ha l’aria di essere un atteggiamento mentale poi favorevole a lanciare segnali e richiami “speciali” di attrazione reciproca. Che ne pensi?

La domanda da porsi a questo punto è se l’unico vero e importante segnale di incoraggiamento e di attrazione che si può lanciare a un uomo è “voglio/sono disponibile a fare sesso con te e quindi a iniziare un rapporto di coppia insieme”. O se, invece, nella fase dei primi approcci e dei primi incontri ci siano segnali più importanti, autentici ed efficaci da lanciare a un uomo.

Perché la questione è questa: una relazione tra persone e un rapporto di coppia è destinato a evolversi sulle basi dalle quali è partito. L’inizio dà l’impronta per il seguito. Quindi se si vuole avere un rapporto di coppia di un certo tipo, bisognerà, fin dal primo approccio e dal corteggiamento, puntare su alcuni aspetti rispetto ad altri.

Ma quali? Tu che idea ti sei fatta, che cosa ne pensi?

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261 Commenti

  1. Avatar di Vera

    Vera 9 anni fa (26 Ottobre 2015 19:01)

    @Ilaria Cardani +Ilaria Cardani Come fare per incoraggiarlo? Qualche esempio pratico? Troppa teoria
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Ottobre 2015 20:49)

      A parte che non capisco il senso di quell'@ e dei quel +, poi l'atteggiamento spiccio e senza formule di cortesia non mi fa impazzire - e magari non fa diventare matti nemmeno gli uomini anche se le cafoncelle spesso di fronte agli uomini si zerbinano, perché si sa com'è - poi che dire? La teoria l'hai un po' capita o niente? :) Gli esempi pratici, ci sono anche quelli, in particolare nel percorso "Come Sedurre un Uomo senza Stress". E' pieno pieno di esempi pratici: lo sguardo, le chiamate, i messaggi... Ecco.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di Lili

    Lili 9 anni fa (25 Ottobre 2015 22:34)

    A me solitamente capita che finché provano a corteggiare un po' loro ok... poi appena si sentono ricambiati e vedono che mi affezziono scappano. .. come bisogna agire?
    Rispondi a Lili Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Ottobre 2015 22:47)

      Lasciarli scappare.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Vany

      Vany 9 anni fa (26 Ottobre 2015 2:41)

      @lili esattamente successo anche a me cosi,sempre e solo cosi,e almeno una dozzina di volte.un copione praticamente.Quando mostri che "ci sei" scappano.Mi domando:la soluzione sarebbe sempre e solo schermarsi?non affezionarsi?mai crederci?mostrarsi disinteressate?eh no,,,"perche poi se non lanci messaggi di interesse anche tu mollano la presa..." Qualcosa non quadra.
      Rispondi a Vany Commenta l’articolo

    • Avatar di Vale

      Vale 9 anni fa (26 Ottobre 2015 6:19)

      cara Lili, questa è la stessa identica cosa che succede a me. Appena si sentono ricambiati scappano. cosa sbagliamo???
      Rispondi a Vale Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (26 Ottobre 2015 16:57)

      Ho una lunga lista di frequentazioni finite in questo modo, purtroppo. Forse sbagliamo nel mostrarci troppo disponibili, sbagliamo nel cercare di essere perfette pensando che lui così ci trovi uniche ed insostituibili? Forse in questo modo lanciamo, senza accorgercene, segnali di bisognosità? Ma poi, mi domando, la percepiscono davvero questa bisognosità che lanciamo attraverso questi nostri atteggiamenti da "geishe"?
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (26 Ottobre 2015 19:54)

      Cercare di essere "perfette".. cioè?! Cosa intendi, Ana?
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (26 Ottobre 2015 20:06)

      Gnuni, intendo cercare di compiacerlo in ogni caso! Devo ammettere che tempo fa lo facevo, adesso ho smesso.
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (26 Ottobre 2015 20:28)

      Aaahh!! O addirittura, fingere una personalità che non si ha, capitano anche cose del genere quando si ha paura.. e magari non si vuole accettare questa paura.. Comunque prima o poi uno/a ci sbatte la testa e ne esce fuori!
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (26 Ottobre 2015 21:28)

      Già, paura di rimanere sola, ancora, perché finalmente avevo trovato uno che aveva scelto me. Questo era quello che pensavo, lo so è allucinante! Come dici tu, dopo averci sbattuto la testa ho imparato! Mi è servito a molto :) i miei errori mi servono a molto!
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (26 Ottobre 2015 11:30)

      Ma voi cosa intendete per "mostrare interesse"? Io penso ci sia una netta distinzione fra prendere l'iniziativa per primi e "aprirsi" per primi.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di bianca

      bianca 9 anni fa (26 Ottobre 2015 15:37)

      tutti uguali... evidentemente è la sfida che li attrae e basta.
      Rispondi a bianca Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (26 Ottobre 2015 16:27)

      la sfida in cosa? magari cercano conferme al proprio fascino o qualcosa del genere.. Però tutti così non direi proprio.. Ad esempio ci sono anche quelli che non pensano di avere alcun fascino e quindi non chiedono neanche conferma ahaha scherzo xD
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Lili

      Lili 9 anni fa (26 Ottobre 2015 15:48)

      Io intendo entrambe le cose... sia mostrare interesse che iniziare a prendere iniziative. .. anche una più banale del tipo un appuntamento. ..
      Rispondi a Lili Commenta l’articolo

  3. Avatar di Sara

    Sara 9 anni fa (25 Ottobre 2015 16:55)

    Nel tempo ho capito di lanciare all'altro segnali piuttosto contraddittori, che mandano in confusione. Di solito si riassumono in: "vorrei ma ho paura". La mia maschera preferita è quella della tipa sicura di sè, sessualmente disinibita e disponibile, che non si innamora facilmente e che prende tutto con leggerezza e facilità. Poi in realtà sono tutto il contrario. Ma non credo che riuscirò mai a mostrare la vera me: sarebbe un colpo troppo duro per il mio ego se il lui di turno scappasse spaventato. Meglio che scappi prima io.
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

  4. Avatar di Irene

    Irene 9 anni fa (27 Ottobre 2015 8:24)

    Argomento interessate, da approfondire. In questo periodo mi sto facendo un sacco di domande su cosa sia il rapporto di coppia, perché sto vivendo una relazione, che non è né di amicizia né d'amore, con un ragazzo al quale sono molto legata ma di cui non sono innamorata. Questo rapporto poco chiaro, nonostante ci dia tanto (siamo sempre presenti l'uno per l'altra è condividiamo molte cose belle), è fonte di insicurezze per entrambi. Non mi era mai capitata una situazione del genere e non so come risolverla. Finora ho lasciato che le cose evolvessero da sole in un modo o nell'altro, ma se non dovesse succedere (cosa molto probabilmente) mi chiedo: come potremmo rimanere in una relazione così, che ha i suoi lati positivi, ma che ci impedisce di uscire con altre persone e trovare la persona giusta per noi?
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo

  5. Avatar di Fid

    Fid 9 anni fa (26 Ottobre 2015 10:46)

    Questo post mi piace molto. Faccio le mie osservazioni. L'idea di aspettare perchè agli uomini piacciano le ragazze serie è finita da un po'...non esiste più...se si vuole farlo subito o aspettare dipende solo da noi donne...da ciò che vogliono provare in quel momento in quella relazione...la scelta è nostra, riportare il potere a noi...e non per far godere un altro o per tenercelo stretto. Gli uomini non scelgono le donne sulla base "ci è stata subito, la mollo...non ci è stata subito allora me la sposo" , per come la vedo io questa visione è finita da un pezzo, forse un tempo si sceglieva sulla base di questo criterio.. non lo so... ma oggi di sicuro no. Io sono d'accordo con Ilaria sul fatto che gli uomini entrano in una relazione quando si sono fissati che vogliono trovare una compagna per la vita e allora, come ha scritto Helen giocano a punti...puntano sui cavalli vincenti! Frequentano un po' di donne e valutano...quella è brava in cucina...7 punti, quest'altra ha 10 punti nel lavoro e 6 in cucina ma quell'altra ancora è servizievole 11 punti+ 7 in cucina+ 8 nel sesso, giovane e bella 10 ecc ecc ..va bene, vada per l'ultima!!! Anche se, voglio precisare, per me ogni uomo ha una propria scala di valutazione...cioè per un uomo che la donna sappia preparare da mangiare è fondamentale magari per un altro invece è fondamentale che faccia bene la crocerossina...che ne so...ma comunque giocano a punti! Per me funziona così...perchè gli uomini sono PRATICI e badano ai propri INTERESSI PERSONALI..solo in seguito aggiungono la componente affetto, bene, amore ma solo dopo...dopo...Ovviamente se si trovano bene allora si sposano altrimenti cambiano quando sono stanchi oppure se si sentono troppo vecchi per fare ancora gli sciupafemmine allora si accasano con quella che trovano e che ha più punti. Solo gli uomini che si fidanzano durante il periodo dell'adolescenza o da giovincelli...forse...forse... rimangono innamorati davvero di una ragazza e dopo anni se la sposano ma solo perchè non hanno avuto modo (o non lo hanno voluto) di conoscere altre ragazze...anche se non è detto...non funziona sempre così...ma per gli uomini "adulti", almeno secondo l'anagrafe, non funziona così! Io condivido anche l'accezione che Ilaria ha dato al significato di "brava ragazza" però non ho mai capito cosa intendono dire sul serio gli uomini quando ti definiscono cattiva. Per es. ti dicono: ho scelto lei, perchè tu sei cattiva ma lei è troppo buona...è davvero buona...cioè capisci è buona" non capisco cosa se intendono per buona...intendono che è servizievole o intendo bona. Chi mi illumina su questo? Complimenti Ilaria, perchè con i tuoi articoli ci porti sempre a riflettere e a prendere consapevolezza di tante sfumature che a volte non vediamo o vogliamo negare a noi stesse. Buona giornata
    Rispondi a Fid Commenta l’articolo

    • Avatar di eh si...

      eh si... 9 anni fa (27 Ottobre 2015 11:39)

      "perchè gli uomini sono PRATICI e badano ai propri INTERESSI PERSONALI..solo in seguito aggiungono la componente affetto, bene, amore ma solo dopo...dopo...Ovviamente se si trovano bene allora si sposano altrimenti cambiano quando sono stanchi oppure se si sentono troppo vecchi per fare ancora gli sciupafemmine allora si accasano con quella che trovano e che ha più punti. Solo gli uomini che si fidanzano durante il periodo dell'adolescenza o da giovincelli...forse...forse... rimangono innamorati davvero di una ragazza e dopo anni se la sposano ma solo perchè non hanno avuto modo (o non lo hanno voluto) di conoscere altre ragazze...anche se non è detto...non funziona sempre così...ma per gli uomini "adulti", almeno secondo l'anagrafe, non funziona così" d'accordissimo..la media nazionale maschile italiana e' fatta di questo..con le dovute eccezioni ma la regola e' questa..e piu' invecchio e piu' purtroppo la devo riscontrare. aggiungo che di media chi si fidanza da giovanissimo poi verso i 40 raggiunge la solita crisi esistenziale che porta allo sfacelo di matrimoni & c. (donne e uomini in questo caso..) che fare? ritengo che la prossima vita sentimental-sessuale degli umani sara' fatta di 2-3 relazioni significative (leggi matrimoni/convivenze) intervallata da diverse avventure fini a se stesse e alcune storie , anche importanti, ma che non sfoceranno mai nel primo tipo.. e' solo questione di ..adeguarsi. ;-) (auguri ai posteri).
      Rispondi a eh si... Commenta l’articolo

  6. Avatar di Fid

    Fid 9 anni fa (27 Ottobre 2015 13:12)

    ok, vero sono stata troppo baci perugina...anche perchè in effetti ne mangio di cioccolatini perugina spesso... il cuore degli uomini batte solo perchè respirano ancora....
    Rispondi a Fid Commenta l’articolo

  7. Avatar di Elizabeth

    Elizabeth 9 anni fa (26 Ottobre 2015 15:31)

    Ma vi rendete conto di quanto sia squallido il pragmatismo nei rapporti di coppia? Un intesa tra due persone deve nascere sulla base di altro. Altrimenti saremo intercambiabili e ad un minimo nostro cedimento il "pratico" ci scaricherà per una che sa fare meglio di noi la spesa...Ma dai, si sa che esistono queste cose ma voi davvero volete essere questo? Oltretutto questi sono i rapporti in cui ci sono molte corna, proprio perché non c'è l'amore (da parte sua). Infatti il furbastro si assicurerà che da parte vostra ci sia, il sentimento. Occhi super aperti.
    Rispondi a Elizabeth Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 15:58)

      Beh ci sono vari target nel non coltivare l'aspetto emotivo. C'è il materialone che cerca la giovanissima fresca perché una donna ha valore per quello e basta. Ci sono persone che hanno valori e mettono quelli davanti all'aspetto emotivo. Cioè pensano e scrivono nell'annuncio: io sono serio, onesto e lavoratore cerco una donna con pari requisiti. Non so come risolvano poi l 'aspetto emotivo, confidano in una sorta di affezione che sorgerebbe nel tempo. Come si usava una volta. Non so se siano "squallidi". D'altra parte non è che con la scelta "emotiva" non si piglino colossali cantonate. L'aspetto emotivo dovrebbe andare a braccetto coi valori e da quel che leggo qui molti sui valori si interrogano solo alla fine quando l'han presa abbondantemente nei denti (vedi frequentazioni con uomini sposati).
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:11)

      Non so che cosa ti serva questa analisi: sociologia? Credo che a un certo punto la sociologia debba essere abbandonata. Cioè, appreso e tenuto presente quel che si deve apprendere e che VA TENUTO presente poi si torna a vivere la propria vita, come la si vuole in base ai propri valori. La giustificazione per stare con un uomo sposato è la "forza dell'amore" e si sa l'"amore vince su tutto" secondo il pensiero tradizionale. E poi, se lui è un filo abile, si mette in gioco anche l'"io ti salverò" da un amore sfortunato (quello con tua moglie). Del resto quante donne stanno in relazioni di melma e vorrebbero solo essere salvate da uno migliore? Il giochino mentale è elemantare. *** A parte tutto, mi chiedo (ed è la ragione per cui ho messo su questo po' po' di blog e di lavoro e mi faccio un mazzo tanto): ma il primo e più importante valore non dovrebbe essere la propria dignità e la propria persona (con tutto quel che implica)? Cioè inutile menarsela con la questione dell'uomo sposato: se una donna contraddice il primo imperativo morale che è quello del rispetto di sé, poi può pure sacrificarsi per i figli, fare la vegetariana e salvare cani e gatti tenendone dozzine in casa, ma il suo comportamento non sarà mai limpido, dato che non protegge se stessa (parliamo di uomini sposati, abusanti, dongiovanni, che alzano le mani, perversi di ogni genere etc etc).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:19)

      Stavo solo facendo notare che dietro questioni "pratiche" non si trovano necessariamente situazioni squallide. Non più di tante altre. Rispondevo in questo senso a E. che collegava la praticità allo squallore. Tutto qui.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:24)

      Sono abbastanza d'accordo, infatti. E il mio messaggio originario andava in questa direzione. In quest'ultimo ho aggiunto una considerazione che ritengo fondamentale, mi auguro venga colta. :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:41)

      Posso chiederti i tre asterischi se li hai messi al posto di una parola? Non ho capito bene.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:41)

      Li ho messi per staccare il pensiero e possibilmente per renderlo evidente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:44)

      Credevo avessi lanciato un porcone e l 'avessi occultato con degli asterischi ahahah sono sollevata
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:47)

      Perché avrei dovuto? Oltrettutto non mi pare che sia nel mio stile :)
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:52)

      L'asterisco di solito serve in quel senso. ..ho pensato oddio è arrabbiatissima. Comunque preso secondo step, in fase digestione, assimilazione ecc
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:04)

      Ma se fossi arrabbiatissima forse non sarei tanto giusta... Anche se un po' arrabbiata sono, perché il secondo step, che è il primo, il principio, il verbo, viene sistematicamente ingnorato, ma si tratta di una rabbia filosofica, di una missione di vita più che altro :D . Comunque ai "miei tempi", quando la gente leggeva i libri, nei libri tre asterischi servivano a separare i sottocapitoli o a prendere (e a far prendere) fiato ai lettori. Io li uso ancora molto nelle email, a quello scopo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:15)

      Io comunque quando sollevo la questione degli annunci... "pratici" non lo faccio così, diciamo pour parler. In certi momenti mi son detta anche io : ma perché star qui a menarsela tanto, magari c'è qualche brava persona che ha voglia di costruire, non dissimile a me in tante cose che mette un annuncio e magari... Naturalmente il risultato non è garantito, non è come dire un automatismo, poi deve piacere. Ma almeno un minimo di selezione iniziale si fa, poi ci si riserva di valutare il resto. Questo l' ho pensato in vari momenti, adesso sono in tutt'altra fase, addirittura mi sto chiedendo se veramente sono interessata ad avere relazioni. Mi piglia la stanchezza solo a pensarci, forse perché collego la cosa a una sorta di fatica. Non so perché son così, sono in fase evolutiva.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

  8. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (25 Ottobre 2015 17:08)

    Non vorrei essere fuori luogo.. ma se un uomo vuole trovare l'amore a prescindere io lo prendo per un bisognoso.. E ho l'ansia che possa cominciare a mandarmi messaggi al cell assillando (non perché sia interessato a me, ma perché la sua vita è noiosa e non ha di meglio da fare) e partire dal presupposto "o sei la ragazza giusta per me o addio" mi sembra irrispettoso nei miei confronti (come se fossi un oggetto da usare per suoi bisogni mancati o qualcosa del genere).. Se io esco con qualcuno è solo per conoscerlo e le strade da percorrere possono essere tante fra due sconosciuti che si stanno conoscendo: la via dell'amicizia, della conoscenza reciproca che non sfocia in altro, dell'amore, del "a non rivederci mai più".. Comunque la differenza fra l'amore e gli altri rapporti umani penso sia il desiderio reciproco di contiguità fra i due partner.. (se un amico non lo vedi per giorni non ti manca, il partner sì).
    Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Ottobre 2015 17:25)

      @ Gnuni, porta pazienza: avevo pensato che quel "a prescindere" potesse dar adito a fraintendimenti tant'è che ho riflettuto se spiegarlo o meno. Poi, il contesto mi sembrava tanto chiaro che ho evitato: ho specificato che sto parlando di una persona sana ed equilibrata, la quale desidera crearsi una relazione duratura; capita sai alle persone sane che non hanno una relazione a un certo punto della vita di sentire il bisogno di averla e di attivarsi per crearla: in questo senso era il "a prescindere". Non vorrai mica credere alla storia di babbo Natale che un uomo è destinato a te e prima ancora di sapere che esisti, se è destino debba scegliere te, vero, e non muoversi, giusto? Io credo che funziona di più come ho spiegato nell'articolo. C'è un desiderio, un'aspirazione e una ricerca che si concretizzano anche in base ai contesti e alle risposte. Ogni tanto colgo una concentrazione esclusiva sulla negatività. Oltrettutto mi fai tutto sto preambolo sull'"a prescindere" e sui bisogni mancati e concludi dicendo che la differenza tra un amico e un partner è che se il partner non lo vedi per giorni ti manca, l'amico no (che paura, dico).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:05)

      @Ilaria, io credo di non avere mai attratto un uomo sano ed equilibrato che volesse una relazione sana ed equilibrata. E certamente non ero - e forse non sono (ancora del tutto) - sana ed equilibrata. Credo che in effetti, stando così le cose, almeno per me sia difficile rispondere alle domande poste dal post senza finire per raccontare dinamiche assurde che mandano ancora più in confusione... nel senso: io magari penso di essere nel giusto se faccio una cosa, ma l'altro reagisce male. Allora mi chiedo: ho sbagliato io o è sbagliato lui? Magari poi nel tempo capisco che era un dongiovanni, un confuso cronico, un perditempo... ma il dubbio resta: e io non ho sbagliato proprio niente? Insomma, ho individuato tanti miei errori e cerco di non ripeterli. Bene. Ma ho poca esperienza di mie iniziative che abbiano funzionato per avere una relazione sana. Per ora è già tanto se riesco a mettere in atto azioni per difendermi dalle malsane, per non cacciarmi in qualche guaio... le dinamiche sane le conosco poco, sono un'analfabeta... ho un po' di teoria e poca pratica. Penso che la negatività mia e di molte venga da questo passato che è difficile dimenticare, per immaginare un futuro diverso! Uffa, devo superare la paura di sbagliare e soffrire e sperimentarmi... o non ne verrò fuori :-( Alcune cose che ha scritto Gnuni le sento anche io... però... @Gnuni: a me mancano gli amici, come no!
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:15)

      Va beh, lo shampoo a Gnuni ci stava a prescindere ( :D )... Si tratta di un fatto personale, come dire, per cui a Gnuni penso che il richiamo all'ordine faccia bene ;). Capisco anch'io che un certo modo di ragionare sia utile e motivato: difendersi anche dai bisognosi che sono pericolosi è importante. Nello stesso tempo vorrei che si rimanesse sui temi che propongo, accettando le opzioni che offro in ogni singolo articolo - mi sembra che di uomini "disfunzionali" di solito ne parliamo in abbondanza - e accettando le distinzioni: non tutti gli uomini e tutte le dinamiche sono disfunzionali. Per il resto mi complimento per la visione lucida e l'autoconsapevolezza quasi spietata. Devo dire che aver imparato a non cacciarsi nei guai è un grandissimo risultato. Il passo successivo sarà molto più facile. Per il resto ho presente le criticità di cui mi parlate, vedo di chiarire, passo passo e questi vostri commenti mi sono d'aiuto, come le sessioni di coaching che faccio di persona.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:39)

      Che bello sentire che il passo successivo sarà molto più facile!!! E grazie per il sostegno post dopo post. :-)
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (25 Ottobre 2015 19:19)

      Pensa che io credevo fosse il più difficile:) Praticamente l'Everest e il K2 messi assieme.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:14)

      Diciamo che un amico ti manca in maniera diversa da come ti può mancare un partner. Comunque prendile come "riflessioni ad alta voce", perciò per certe cose che non sono chiare nemmeno a me potrei contraddirmi o dire cose che in fin dei conti non penso sul serio!
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:15)

      Eh, non per niente ti rispondo. Metto i sacchi di sabbia, ecco.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (25 Ottobre 2015 18:17)

      :)
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (27 Ottobre 2015 23:28)

      Ciao Ilaria...perché dici quando una persona sana ed equilibrata ad un certo punto della vita vuole avere una relazione duratura...sembra cosí facile...un uomo si sveglia e zac inizia a uscire qua e là e la prima tra le tante che lo ispira vince...magari fosse così...il mio ad un certo punto della vita che ho deciso dura da 11 anni...per gli uomini è diverso forse? O io non sono sana ed equilibrata? Potrebbe anche essere, ma non mi sembra. Vorrei capire. Grazie! :-)
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  9. Avatar di Tina

    Tina 9 anni fa (28 Ottobre 2015 20:19)

    @Cla secondo me si dovrebbero indagare meglio i motivi per i quali un uomo rifiuta una potenziale partner per un'altra... cioè: non limitarsi solo alla considerazione di essere state scartate perchè poco attraenti. Le scelte di ognuno sono dettate da una serie di motivi ,forse bisognerebbe spingere l'intuito verso l'indagine di questi motivi.... in altri casi potrebbe essere davvero solo questione di chimica... la questione resta affidata alla nostra arguzia....
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    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (28 Ottobre 2015 23:33)

      ...io credo che dipenda molto anche da come uno considera e vive l'ambito affettivo, magari sí, lui mi scarta, ma perché non fa valore al fatto di stare bene, fare cose divertenti insieme, ma è fermo alle farfalle allo stomaco per non dire altro o semplicemente non cerca una cosa seria, mentre io sì è si percepisce...sí, lo smacco all'improprio c'è, ma sotto questa luce, in ogni caso se non era lui a mollare poi sarei stata io...
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    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (28 Ottobre 2015 23:35)

      Oops volevo dire smacco all'amore proprio...
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (29 Ottobre 2015 17:23)

      Ribadisco e consiglio la lettura di :" donne che pensano troppo" :)
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  10. Avatar di josephine

    josephine 9 anni fa (25 Ottobre 2015 22:18)

    Ci siamo conosciuti su una chat. Ci siamo visti un paio di volte, forse tre, poi abbiamo fatto sesso. Io sono in una fase di scoperta, di curiosità di conoscerlo meglio, desidero una relazione stabile, ma non ne ho la smania, ho avuto molte delusioni, ho 42 anni, e ho avuto storie inconcludenti, spesso con uomini "brillantoni" e narcisisti ai quali per scarsa autostima ho permesso di saccheggiare la mia vita senza lasciarmi niente. Credo di essere migliorata, e il tipo che frequento adesso potrebbe essere un uomo più meritevole e meno banale degli altri, con più valori e più attratto dalle cose semplici. Mi piace molto fisicamente. Il problema é che, mentre io mi sentivo ancora in fase di esplorazione, dopo circa un paio di volte, lui mi ha praticamente detto che dubita che gli possa scoccare la scintilla per me, perché conoscendosi sa che se una donna lo prende davvero, lui se ne accorge immediatamente. Che voleva provare comunque, ma che voleva essere sincero e che non poteva garantirmi l'esclusività che sa che io pretendo quando un rapporto si fa serio. Io gli ho detto che a me andava di vedere cosa succedeva, e che non avevo alcuna certezza su come sarebbe evoluta la relazione. L'esclusività, dopo due volte, non la potevo pretendere e nemmeno garantirla. Ogni tanto torno su quella chat e lo vedo online, evidentemente in cerca di altro. Io stessa ci vado, mi guardo attorno e non rinuncio alle avances di altri uomini. Il fatto é che non so cosa fare. Lui non mi ha fatto un bel discorso, lo so. Ma secondo me ha detto ad alta voce quello che é stato anche un mio pensiero, pur prevalendo in me la voglia di approfondire. Lui ha detto che non poteva garantire esclusività prima di capire quanto fossi importante, io già non gliela stavo dando, ma me lo sono tenuto per me, dando per scontato che all'inizio-inizio é naturale, anche per capire meglio, provare alternative. Poi abitiamo lontano, lo stare seriamente insieme comporterebbe importanti questioni logistiche, insomma, si potrebbe fare ma non sarebbe semplice, e dunque credo che anche per questo sia normale far maturare le cose. Vengo al punto, scusatemi se mi sono dilungata, ma avrei bisogno di un consiglio. Il fatto é che la premessa con la quale lui ha esordito, mi ha non poco smontata, ovviamente, ma non me la sono sentita di troncare perché come dicevo prevaleva la voglia di approfondire, visto che capita di rado che qualcuno mi interessi. Abbiamo continuato a vederci, l'iniziativa é quasi sempre stata sua (io da questo punto di vista ho cercato di trattenermi, per capire se lui sentiva o meno il bisogno di incontrarmi), e ci siamo visti con le difficoltà della distanza, tutti i sabati da quando ci conosciamo, una volta durante la settimana (si sposta lui), e ciò anche solo per cenare insieme o andare al cinema, senza sesso. Lui mi chiama tutte le sere e stiamo più di un'ora al telefono, quando é arrivato il mio compleanno io ho fissato con le mie amiche, ma lui mi aveva chiesto di passarlo insieme. Insomma, non mi pare che il suo sia l'atteggiamento di uno che fa tanto per fare o che cerca solo appagamento sessuale. Io, da parte mia, mi sento ancora la voglia di approfondire (ora é un mesetto che dura questo menage), ma continuo ad essere frenata dalla sua precisazione iniziale, e dalla sensazione che siamo partiti male. E mi comincia a rompere le scatole sapere che lui si guarda attorno. Vorrei affrontare il discorso, ma non so come, non so neanche cosa dirgli, perché credo che se fosse cambiato il suo modo di sentire me lo avrebbe detto. Però é anche vero che non si sta comportando esattamente di conseguenza rispetto al suo discorso. Ilaria, é da bisognose chiedergli cosa intende fare? Ed é giusto fare una domanda del genere quando nemmeno io sono in grado di dirgli qualcosa di certo? Non so, una cosa così non mi é mai capitata, da una parte ho paura di perdere tempo, dall'altra mi dispiace tagliare una cosa che é appena partita senza essere veramente sicura, e rinunciare a una persona nella quale trovo qualcosa che mi interessa.
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    • Avatar di cindy

      cindy 9 anni fa (26 Ottobre 2015 5:35)

      Ciao Josephine, se hai desiderio di una relazione appagante l'ultimo posto dove trovarla è in chat. Il soggetto da te descritto è il tipico utilizzatore di chat. Sono li per uscire e andare a letto con il numero maggiore possibile di donne. Delle donne a questi soggetti non interessa nulla, una vale l'altra per questo frequentano i siti. Leggo tra le righe di quello che scrivi che nemmeno a te interessa veramente una relazione altrimenti non cercheresti uno lontano e nemmeno frequenteresti tipi del genere. Se continui a leggere gli articoli passati di Ilaria e i relativi posts, troverai le risposte al "modus operandi" di questi tipi. Anche io mi sarei smontata come hai fatto tu. rispetto alla sua reazione. Tu eri interessata e volevi conoscerlo, Lui invece solo portarti a letto. E' qui il nodo di tutto, se tu vuoi una cosa differente dall'altro, l'unica cosa logica è intelligente, è girare i tacchi senza troppe domande..
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    • Avatar di isolde

      isolde 9 anni fa (26 Ottobre 2015 7:20)

      Cara Josephine, secondo me ti stai comportando bene ed inoltre credo che lui si guardi intorno o solo x abitudine o x capire quanto possa essere ' speciale' tu riguardo ad altre o ancora forse perche' a lui scatta la scintilla, come lui afferma, x le str.... Devi solo avere pazienza..non mollare e abbi la forza di non controllarlo sulla chat visto che ti fa star male. Cerca di caricarti d energia positiva e ricorda che la conoscenza in chat non vale quanto i vostri incontri reali settimanali che sono un elemento davvero promettente a mio umile parere
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    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (26 Ottobre 2015 9:01)

      @Josephine, anche se lo hai chiesto a Ilaria, mi permetto di darti la mia visione, sulla base della mia esperienza, poi vedi tu che farne... Naturalmente io non sono te, però mi sembra di vedere una dinamica familiare in quel che racconti e fin dalla premessa sui narcisisti incontrati (ci ho perso il conto dei miei)... Mi sono immedesimata molto, insomma. Io ho notato che le donne attratte da questa tipologia di uomini (non sai quante amiche) hanno molti elementi in comune, ovvero la facilità a cadere in un meccanismo di malsana dipendenza (perché si sta tanto male), che si attiva e più l'altro scappa e non ci vuole più si fa forte e resistente. Poi mi hanno acceso lampadine in testa i primi passi di questa storia che racconti. Nasce via chat e quindi largo spazio all'immaginazione prima dell'incontro vero e proprio... con il pericolo dell'idealizzazione, di un innamoramento poco aderente alla realtà, a cui poi si fa fatica a rinunciare per ricalarsi su un piano di realtà. Anche se mi pare che tu in fondo la realtà la veda, anche se non ti piace e la vorresti diversa. E' così? Quante volte ci sono passata! Siccome il sesso è solo una delle tante componenti e lui ha dichiarato subito e sinceramente di non essere innamorato e che non succederà, possiamo dire che è una relazione di amicizia e sesso, giusto? Senza prospettive condivise... o meglio, lui ha la sua, che è una non-prospettiva (non si innamorerà) e tu gli hai dato ragione, ti è andata bene, ma intanto quella che scrive qui sei tu... forse proprio bene non va... nel tempo ti stai accorgendo di no. Ricordando che le relazioni si fanno insieme, si costruiscono insieme, la sua "premessa" è da tenere ben presente. Peccato che mi pare di capire che la sua "premessa" sul fatto che è innamorato e non si innamorerà sia arrivata dopo il sesso (viene da pensare che prudentemente l'ha fatta DOPO avere ottenuto il suo scopo, cioè la conquista) e il sesso spesso lega le persone in qualche modo... in particolare le donne, credo, forse per cultura (ma ci sono anche spiegazioni biologiche al riguardo). Il sesso e il bisogno di conferme, sicurezza, attenzioni... La fregatura con queste persone è che da un lato sono sincere, dall'altro lo sono nei tempi in cui fa comodo loro. Ambiguità. Paraculi. Lui ti dice questa cosa, tu la trovi buona e giusta, perché in fondo nemmeno tu... questo è quello che ci dici e penso tu ti sia detta. Poi la cosa procede, lui è coerente e frequenta altre. Tu non attivi vere e proprie relazioni con altri, giusto? Mi pare che da un lato tu sia tentata e razionalmente lo trovi giusto, dall'altro di fatto è a lui che pensi e di lui ci parli. E vai avanti pensando "non mi pare che il suo sia l'atteggiamento di uno che fa tanto per fare o che cerca solo appagamento sessuale". No, sicuramente lui ha trovato anche una donna che lo ascolta (in quelle ore, la sera, chi parla? di cosa si parla? di lui e delle sue gesta? di lui e dei suoi problemi? di emozioni? ti senti considerata?), un'amica, una con cui passare un po' di tempo. E questo, mi pare, ti faccia sperare... cosa? Che piano piano si innamori, cambi idea nonostante le sue premesse, nonostante le altre frequentazioni? Ecco, questa secondo me è la trappola... la gabbia mentale di questa relazione. Però guarda che le chiavi per uscirne sono nelle tue mani... e hanno tanti nomi, uno è consapevolezza, un altro è autostima... :-) Questa è la mia impressione sulla situazione, ma mi pare che in fondo anche tu l'abbia chiara. Però mi è sembrato importante ripetere e rivedere la storia, per vedere se avevo capito bene. Per rispondere quindi alle tue domande: "é da bisognose chiedergli cosa intende fare?" Questo dubbio (che io ho avuto decine di volte in vita mia) la dice lunga... ovvero mi pare che sia come se tu avessi paura di chiedere qualcosa che è un tuo diritto chiedere: sapere dove ti trovi, a che punto è la relazione, visto che dopo certe premesse il suo comportamento ti sembra coerente, eppure vedi altri spiragli. Tieni però presente che ce li vedi tu e che la risposta potrebbe non piacerti... e che potrebbe anche esserci una bella fuga al posto della risposta. Allora che fare? Non chiedere, così te lo tieni in questa relazione che è esattamente ciò che va bene a lui e non quello che vorresti tu? "Ed é giusto fare una domanda del genere quando nemmeno io sono in grado di dirgli qualcosa di certo?" Ah, questi dubbi su cosa sia giusto/sbagliato... come li conosco bene! Sempre preoccupata delle regole, della correttezza e di essere perfetta... questa sono io! Credo che la domanda più utile da farsi sarebbe: quanto è importante e utile per me fargli questa domanda? Riflettendo sul fatto che di CERTO a questo mondo c'è ben poco, la sicurezza che tutti cerchiamo è sempre relativa, ma ciò non toglie che si possa rispondere comunque e chiedere comunque. E poi... pensi che lui ti chiederebbe che cosa intendi fare tu? Gli importa, lo ha mai chiesto? A parte questo, sicura di non saperlo? Se ti senti così confusa, potresti provare a chiarirti le idee tu: come ti fa stare che frequenti altre donne, le porti a cena, al cinema, ci faccia sesso? Come ti fa stare che intanto che cerca quella giusta continui a frequentare te? State costruendo qualcosa o è un eterno presente? Volete le stesse cose? Condividete obiettivi? Ma soprattutto: tu cosa vuoi? Prova a pensare a cosa sognavi quando parlavi in chat o prima di incontrarlo... perché dopo ho l'impressione che tu abbia sposato la sua volontà, con quella compiacenza così tipica di noi donne a facile incastro col narcisista. Una compiacenza finalizzata a tenerci l'uomo, sperando sempre di cambiarlo o che cambi idea, che si innamori di noi e solo di noi. Josephine, te lo ha anche detto: non si innamorerà, forse non lo vuole o forse lo sa già senza ombra di dubbio, magari è innamorato di un'altra poco disponibile, magari c'è qualcosa di te che non gli piace e non gli piacerà mai. Ma richiediglielo, se ti serve... hai tutto il diritto di usare le tue chiavi. Prendi in mano la tua vita!
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    • Avatar di Marty

      Marty 9 anni fa (26 Ottobre 2015 10:53)

      Un'analisi davvero lucida, Bea.. credo che molte donne, me compresa, si riconoscono in questo tipo di situazioni.. compiacere un uomo e farsi andare bene quello che è disposto a darci in quel preciso istante, con il timore di chiedere di più per non farlo scappare via.. E' un meccanismo perverso, lo so bene, e rischia di stritolarci sempre di più, di farci cadere sempre nei soliti clichè, di avere storie "fotocopia" in cui ci sei tu che hai voglia di costruire qualcosa di diverso e il lui di turno che prende ciò che gli serve (e che tu gli dai) senza preoccuparsi di ciò che serve a te. Qualsiasi segnale si invia, non è mai quello giusto finchè non cambia il nostro attegiamento mentale nei confronti di un uomo e finchè lasciamo che per riempire se stesso, svuoti noi. Questo lo dico prima di tutto a me stessa!
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    • Avatar di Josephine

      Josephine 9 anni fa (26 Ottobre 2015 13:08)

      Accidenti, Bea, se hai capito bene. Ti ringrazio dal profondo del cuore per le tue parole, che condivido. Penso che gli parlerò, anche se è difficile, perché so che molto probabilmente determinerò la chiusura. Ma in una delle ultime storie tremende che ho avuto con il narcisista di turno ho promesso a me stessa che non sarei più rimasta ad aspettare risposte da qualcuno che non sarebbero mai arrivate, non mi sarei più costretta a stare in situazioni di attesa, perché a questo punto della mia vita, ogni giorno in più trascorso nel limbo emotivo si traduce in un danno irreparabile. La cosa difficile qui è che non sarebbe ancora il tempo delle pretese, e che lui secondo me non è stato in malafede come gli altri nei miei confronti, ha avuto semplicemente un eccesso di sincerità, che non era da esplicitare (banalmente, doveva verificare da solo e decidere se proseguire o meno, ma sappiamo che sarebbe stato molto più scomodo), e forse anche indotto dai miei discorsi, perché prima di incontrarci abbiamo parlato molte volte al telefono della nostra visione dei rapporti, ed io avevo più volte manifestato, in relazione ad alcune situazioni sentimentali sulle quali ci eravamo confrontati, che non sono una che tollererebbe ambiguità o di non essere messa al primo posto dal proprio uomo. Lui ha assolutizzato quello che io ho detto e ritenuto, forse ingenuamente, che al terzo appuntamento fosse doveroso dirmi che non aveva perso la testa, o non l'aveva persa ancora, con ogni evidente conseguenza. Ci parlerò, dicendogli che io mi ero approcciata a lui con la voglia di conoscerlo meglio e vedere cosa sarebbe successo, perché lo ritenevo un tipo interessante e forse giusto per me, ma che quello che mi ha detto mi ha indotta a tirare il freno a mano, e - a mia volta - a stare in questa situazione senza aspettative e a non prendere la cosa seriamente. Che nonostante per molti aspetti lui mi piaccia, non mi pare che ci siano le premesse per un rapporto sano, e che se non ci sono, non ha nemmeno senso continuare. Certo, poteva essere un'amicizia di letto senza impegni da nessuna parte, come a volte mi è capitato (ed anche tuttora, ad essere sincera), ma il modo con cui abbiamo nonostante tutto iniziato a frequentarci, è del tutto incompatibile con una storia "easy": io con gli amici di letto non festeggio il mio compleanno, non li sento ogni giorno, non faccio chilometri per incontrarli e non mi tengo libera da impegni per loro nel weekend, se capita di vederci bene, altrimenti sarà per un'altra volta. Questo ibrido assurdo rischia di farmi del male, perché abbiamo adottato le consuetudini di una coppia senza esserlo, e dalle consuetudini con una persona che ci entra nell'occhio si ha difficoltà ad allontanarsi, specie quando è da tanto tempo che si aspettava che nuovamente arrivasse l'interesse per qualcuno. Sarà molto difficile, ma lo farò. Dovrà essere lui a sporcarsi le mani, e dire se nel frattempo era cambiato qualcosa. Ma non credo che lo farà, gli anni persi dietro a uomini inconcludenti, e - in senso esattamente contrario - l'atteggiamento degli uomini che mi hanno davvero amata, e che io non ho degnato di attenzione, mi hanno insegnato che quando uno vuole qualcosa smuove le montagne per ottenerla, e non aspetta certo la nostra domandina. Un abbraccio a tutte, e a te, Bea, che mi hai profondamente toccato nella tua dimostrazione di affinità.
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    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (26 Ottobre 2015 13:49)

      Josephine ricambio l'abbraccio! Solo una cosa ancora sul tuo "La cosa difficile qui è che non sarebbe ancora il tempo delle pretese". Penso che non sia mai il tempo delle pretese, in un rapporto di coppia. Ma penso anche che le tue non siano pretese. Stiamo parlando semplicemente del DIRITTO (non pretesa, non merito, non premio) a essere felice, avere una vera relazione di coppia con un uomo deciso e non ambiguo. Una dà 1, 2, 3 possibilità, poi basta. Finché te la vivi bene è un conto, ma quando cominci a stare male... basta. Bisogna tutelarsi, auto-tutelarsi (gli altri non lo faranno per noi) sentire di valere e di avere il diritto a ciò che si desidera. Averne il diritto non significa fissarsi su una persona e costringerla. Significa che se quella persona non fa per te, tu cambi aria. E come dici tu, il prima possibile perché "ogni giorno in più trascorso nel limbo emotivo si traduce in un danno irreparabile". E' proprio come scrivi, per me è stato proprio così (o meglio, si ripara, ma quanta sofferenza, quanti anni per farlo)... a forza di lasciarsi picconare nell'autostima ci si riduce sempre peggio e diventa sempre più difficile risalire la china. So bene quanto sarà difficile affrontarlo, che starai male, che avrai la tentazione di tornare indietro e mille ripensamenti, soprattutto se lui proverà a usare certi argomenti... ma tu guarda i fatti, tu pensa che oggi in fondo rinunci a qualcosa che non è quello che vuoi e ti tieni le energie e il tempo per altro! Pensa, io questa estate ho dato una seconda possibilità a un corteggiatore intermittente... e ad una cena con 70 persone gli ho permesso di corteggiarmi di nuovo... mi ha monopolizzato tutta sera. Non ho ceduto, non mi sono fidata... e ho fatto bene, perché poi ho scoperto che c'era un'altra e c'era da tempo, da prima che cominciasse a corteggiare me nella tarda primavera! Se a quella cena non gli avessi permesso di corteggiarmi così, magari avrei conosciuto altri uomini più interessanti e meglio intenzionati. E non avrei passato nel "limbo" (chissà come mai dopo una serata così è sparito... dove sarà? starà bene?) le settimane successive, per poi sentirlo dire, a fine estate, che lui con me non ci aveva mai provato!!! La mia unica fortuna, in tutta questa storia, è essere riuscita a stare alla finestra a guardare, senza precipitare le cose, senza darmi da fare per lui, restando coi piedi per terra e restando aperta ad altre conoscenze. Ma soprattutto mai pensando di cambiarlo o che stesse nascendo davvero qualcosa... il mio atteggiamento era più quello "ti osservo, dimostrami che vali". E non ha intaccato la mia autostima in tutti quei mesi, non mi ha convinto né adulandomi né coi ricatti, non mi ha fatto pensare di doverlo compiacere, di dover cambiare per lui. Diciamo che sapevo che non faceva per me, ma siccome mi cercava lui, ho messo la cosa in stand by, aspettando a vedere cosa combinava, se cambiava qualcosa. Un po' come te ma senza cominciare alcuna relazione... con ancora meno illusioni, con un prudente distacco. L'unica cosa che mi era chiara fin dall'inizio era che non fosse pronto a impegnarsi... non lo aveva detto lui, tutt'altro, ma spariva e ricompariva continuamente e io non mi fidavo. lo attribuivo al suo lutto recente. Invece il vedovo allegro se la faceva da mesi con un'altra... E io, in un certo senso, ho perso tempo... ma in modo molto diverso da quanto facevo in passato, non avendo cominciato una pseudo-relazione. Anzi, mi sono ascoltata molto, ho misurato e guardato le tentazioni che avevo, i pensieri che facevo, le dinamiche che scattavano. E' stato un "collaudo" fondamentale di quanto appreso durante la terapia che avevo appena concluso.
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (26 Ottobre 2015 17:13)

      Ma sai il corteggiamento "pubblico" è un modo per darsi lustro davanti agli altri, per creare voci, per instillare qualche diceria. Se ci sono donne nelle vicinanze si attiva la modalità competizione, se ci sono uomini idem. E il bello è che molti abboccano. Quindi le scene in pubblico sono sempre molto sospette. Il segreto e la riservatezza nelle persone sono doti impagabili. Chi strepita troppo, pubblica foto ecc ha qualcosa che non va. Non sono affatto "innocenti" tante foto pubblicate su FB. Poche parole, molti fatti, tendenza a proteggere la relazione nascente dalla curiosità sono indizi che formano una prova.
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    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (26 Ottobre 2015 20:34)

      @helen, sai che ci ho pensato anche io che lo scopo del corteggiamento pubblico alla cena fosse quello? Però il mese prima aveva invece fatto tutto in modo riservato (preparava il terreno? boh?) e anche nel mese successivo mi ha cercata privatamente. E di nuovo un mese dopo ci ha provato, privatamente. Per cui mi sa che le componenti, intanto che c'era, ci sono entrambe (farsi vedere in compagnia di una donna e provare a convincerla a lasciarsi andare al sesso), unificate sotto il segno del disimpegno. Foto sui social no, zero. Invece quelle con la moglie comparivano in abbondanza. Quelle di questi mesi con la nuova compagna sono state invece puntualmente nascoste dopo essere comparse, ogni volta... e questa non credo sia riservatezza, ma altro... devo dire cosa??? Questo lo racconto anche perché non vorrei che qualcuna credesse poi alla classica bugia che suona più o meno "non mi piace far sapere su fb i fatti miei, mettere lo status di impegnato, mostrare le foto...". L'ho sentita troppe volte e da uomini che magari nella relazione precedente lo facevano o lo hanno fatto in quella successiva.
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    • Avatar di Josephine

      Josephine 9 anni fa (27 Ottobre 2015 0:26)

      Penso che i mille lambiccamenti che noi ci facciamo per arrivare a dare razionalità a comportamenti incoerenti di certi maschi, o per trovare possibili giustificazioni al loro operato quando non ce n'è nemmeno una che tenga (se non l'opportunismo puro e semplice) sono uno dei tanti aspetti di cui si compone la nostra scarsa autostima. Quante volte se lui non telefona, prima verifichiamo che non sia per caso il nostro telefono a non funzionare, a non avere campo (io qualche volta, mi sono anche autotelefonata, e lo dico non senza vergogna). Quante volte, se lui si dilegua, lo pensiamo in preda a chissà quali problemi esistenziali (la moglie avida e cattiva, la fidanzata isterica, la mamma che sta male o che lo prevarica) o di lavoro, o temiamo che sia rimasto protagonista di incidenti da giorno dell'apocalisse tali da non avergli proprio consentito di avvisarci. Salvo scoprire, che mentre noi stiamo da cani ad inseguire questi pensieri, lui stava veramente bene ed anzi era in tutt'altre faccende affaccendato. Salvo scoprire che tutto quello che si lamentava di non poter fare con noi, poi l'ha fatto, e senza alcun ostacolo, con un'altra...... Quando stava con me, il mio ex, che mi accusava di controllarlo troppo (chissà perché), aveva due numeri di telefono e due whatsapp corrispondenti. Per quello che usava quotidianamente aveva nascosto l'orario dell'ultimo collegamento, cosicché non potessi stare a vedere che chattava tutto il giorno. L'altro lo lasciava visibile, tanto non lo usava mai. Con la fidanzata di adesso, un solo telefono e whatsapp controllabile. Ma del resto, questa non è isterica e si merita trasparenza..... Sentite, stiamo alla larga e basta, non ci mettiamo in queste situazioni, e se ci capitano usciamone, possibilmente non a pezzi. Non ne vale mai la pena.
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    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (28 Ottobre 2015 9:53)

      @Josephine... ritrovo me stessa nella questione "lambiccamenti". Secondo me nascono dalla necessità di raccontarsi spiegazioni che ci piacciono, al posto della verità che non si vuole accettare. Sul controllo, poi, bisogna distinguere tra il legittimo controllo per capire se l'altro ci mente (e di solito controlliamo perché abbiamo questa sensazione, ma l'altro continua a mentirci e noi non sappiamo a chi credere, se all'altro o a noi) e l'ossessione paranoica... ma direi che spesso è l'altro che vorrebbe farci credere che siamo paranoiche. Anche se... bisogna dire che l'insicurezza fa venire la mania del controllo... e a volte eccediamo. Perché prima ci raccontiamo spiegazioni inverosimili o crediamo a bugie assurde e poi il nostro intuito continua a instillarci il dubbio... e lì c'è da impazzire e diventiamo ancora più insicure. Insomma, alla fine si è sempre in due a determinare certe situazioni... e noi possiamo migliorare noi stesse e uscire dal circolo vizioso. Credo che con l'esperienza e meno paura a restare soli, ce la si racconta meno e diventa più facile darsi subito la spiegazione giusta senza cercargli scuse o credere alle sue. Almeno per me è stato così. Quando, nella mia ultima esperienza, lui ha cominciato a sparire, ho detto alle mie amiche che secondo me aveva un interesse superficiale per me e ci doveva essere un'altra. Loro invece mi hanno proposto mille spiegazioni diverse, che andavano dal lutto recente a questioni professionali... io ho tenuto presente questa possibilità, ma non ho mai dimenticato la mia ipotesi e, fidandomi più del mio intuito, ho fatto un controllo che mi ha fatto scoprire la verità, confermando la mia ipotesi. Alla mia età, con tante esperienze e un po' di consapevolezza della tipologia di uomini da cui più facilmente mi sento attratta... non ci vuole poi molto a inquadrare un personaggio e un comportamento. Penso che questo possa diventare ancora più automatico con l'allenamento :-). C'era qualcosa che non tornava ed era il suo strafare quando si relazionava con me (complimenti, promesse, presenza, attenzioni... tutto all'ennesima potenza), per poi sparire del tutto per settimane. Questo è tipico del bisognoso che si divide su più ancore di salvezza, ma che non ha un interesse profondo e vero per nessuna... solo strumentale. Penso che la prossima volta, non appena vedrò questo atteggiamento, non darò nemmeno la seconda possibilità e non perderò tempo neanche a rimanerci male o arrabbiarmi. Questa volta ho reagito abbastanza bene e me lo sono scrollata di dosso senza rimetterci troppo in autostima, la prossima volta vorrei non perderci neanche un pensiero (se poi fossi attratta da una tiplogia diversa ancora meglio!). L'importante credo sia restare sempre concentrate su ciò che si sente, come ci fa stare, che sensazioni ci dà... e fidarci di quelle... stiamo bene o stiamo male? Invece di andare a tirare fuori spiegazioni più o meno logiche (anche perché in realtà i loro comportamenti una logica ce l'hanno ma una logica emotiva, ovvero sono coerenti coi problemi di queste persone), credo che dovremmo restare concentrate su di noi. Perché siamo noi che scegliamo se l'altro ci piace e fa per noi o meno. Dovremmo pensare che siamo in una fase precedente, di scelta, e che la scelta la facciamo noi, non siamo in balia dell'altro, in attesa che ci premi scegliendoci... siamo lì a verificare da parte nostra se lui fa davvero per noi. E lui è altrettanto libero di fare le sue considerazioni. E' una fase, dove entrambi verificano se ci sono le condizioni per proseguire un discorso... è solo quello. E non un concorso di bellezza, simpatia o un esame all'università. Non so se mi sono spiegata, ma per me entrare in questa logica diversa è stato fondamentale!
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    • Avatar di josephine

      josephine 9 anni fa (29 Ottobre 2015 17:50)

      Ciao, tutto chiaro. Per quanto mi riguarda il vero scoglio é "iniziare ad essere attratta da altro": per ora sto solo imparando (quasi) a lasciarli, bisognerebbe invece imparare a non attrarli, a non mettercisi insieme. Questa perversione non mi ha ancora lasciato, ed é una di quelle cose su cui mi piacerebbe che Ilaria si concentrasse. Per il resto, ho bisogno di dire questo, visto che vi avavo investite della questione: l'ho fatto! Ieri sera mi ha chiamata per dirmi che questo weekend non ci sarà (chissà perché) e io ho colto l'occasione per dirgli che non mi sembra il caso di proseguire, perché cerco più entusiasmo e coinvolgimento, e il fatto che lui mi abbia detto che percepiva di non essere molto coinvolto mi ha dapprima spiazzata, poi frenata, poi mi ha indotta a pensare che non fosse opportuno proseguire. Lui é rimasto un po' in silenzio, poi ha detto che lui proponeva di "fare un passo indietro", vederci un po' meno, accettare che non saremmo diventati una coppia, e frequantarci così, ogni tanto. Io gli ho detto che la marcia indietro non la so mettere, io guardo solo avanti!!! E l'ho salutato. Un abbraccio....
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (29 Ottobre 2015 19:17)

      Sei stata fin troppo prolissa ahaha Ma noi siamo fatte perbenino e diamo le nostre brave rispostine persino a degli orangutan con due neuroni collegati. Eh un bel confronto finale chi ce lo toglie. Se vuoi sapere cosa farei io in questa situazione è non lasciarlo proprio parlare. Chiudere comunicazioni stop Vedrai che arriva anche questa fase.
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  11. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (29 Ottobre 2015 21:47)

    Che bella sorpresa questo articolo, Ilaria! L'ho letto ieri notte, mentre rientravo a casa mia (all'estero), dopo una settimana di vacanza a casa in Italia, dove non ho Internet. L'ho riletto stasera e mi piace davvero tanto, a cominciare dal titolo. Equilibrio e Felicità sono indispensabili per la vita di chiunque. Essere in coppia é solo un dettaglio aggiuntivo - e, appunto, deve aggiungere, non colmare un vuoto né tantomeno togliere (sicurezza, serenità, etc.) alla vita di qualcuno. Per me una coppia vera si fonda su quattro pilastri: l'affinità di valori e idee e le tre forme d'amore, Eros, Philia e Agape, cioé Passione, Amicizia e Amore coniugale, nel senso di un'unione costruttiva. Come nasce una coppia cosi? Credo sia fondamentale il fattore T (tempo): tempo di crescita personale (capire chi siamo e cosa ci fa bene, e dunque cosa e chi vogliamo intorno a noi); tempo di conoscenza dell'altro; tempo di costruzione di una vita insieme. Focalizzarsi sul sesso (che sia per inibirlo oppure per imporlo, a se stessi e all'altro, orologio e calendario alla mano per deciderne i tempi) é un falso problema. Il punto non é quando fare sesso con uno, ma piuttosto se sia il caso di far sesso con uno. Non bisogna confondere l'istinto dell'accoppiamento con il desiderio di formare una coppia. D'altro canto, lasciarsi paralizzare dal timore di essere "usata" e poi "gettata" puo' essere altrettanto controproducente. Il sesso é un elemento che va collocato e analizzato in un insieme più complesso. Credo sia importante ascoltarsi di più, sentire se con quella data persona si sta davvero bene: ci piace? ci interessa? ci fa sentire a nostro agio? rispecchia i nostri valori? ci rispetta? ci stimola a 360°? ci dà voglia di costruire qualcosa insieme? oppure é un mero surrogato ai nostri bisogni erotici e/o affettivi e, in realtà, ci stiamo raccontando la favoletta della buonanotte per poi ritrovarci in un incubo? Buona serata e un abbraccio a Ilaria e a tutti :-)
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  12. Avatar di Cla

    Cla 9 anni fa (28 Ottobre 2015 19:40)

    Ciao! L'argomento è notevole e continua suscitarmi delle questioni che vorrei condividere con voi tutte. Quale l'atteggiamento mentale giusto quando il tipo che ti piace sceglie l'altra? Quello della volpe con l'uva o accettare la cosa e tirare dritto dando al fatto meno spazio mentale possibile facendo altro è con altri? E se il tipo in questione vuole comunque uscire con me, che si fa? Io di solito mi nego perché con me sta bene e con l'altra si eccita...buon per lui...ma io sparisco. Poi torna single...le cosa è dura per tutti. Torna a farsi vivo...si riprova per un pò sperando che si innamori oppure si fa come fanno gli uomini che se li scarti una volta non ci sono più possibilità di recupero finché campi? Ogni lasciata è persa? Il tipo in questione che ha scelto un'altra non avrà mai altri sentimenti per te? A mio avviso il giusto equilibrio sarebbe che lui dovrebbe sudare 4 camice per riacciuffarmi , ma questo in un mondo giusto in cui io intanto ho fatto ben altro, mentre nel mondo reale, io mi sono molto guardata attorno, ma sono comunque single. Vorrei avere qualche parere al riguardo. Grazie
    Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (28 Ottobre 2015 20:21)

      Cla scusami ma già tutte queste giravolte mentali indicano che si deve pianificare una strategia militare che manco Rommel vorrebbe vivere nel peggiore dei suoi incubi. Ci son troppi: se io penso, se lui pensa, ma se dopo aver pensato ecc (mi sono stancata solo a leggere la sfilza delle ipotesi figurati a viverle). Una faticaccia porca del genere mi fa passare qualsiasi velleità di accoppiarmi. Credo che qualsiasi - dico qualsiasi- altra situazione sia augurabile compreso quella di stare sola in questa vita e pure in quella successiva. Comunque vuoi una risposta sintetica? Lui si ripresenta perché cambia idea tu lo ripigli? La risposta è no. Secco, chiaro, lampante. Ho altro da fare.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (28 Ottobre 2015 22:34)

      ...in effetti rimugino molto sulle situazioni per vedere di cambiare le cose, ma di solito scelgo la via della serenità e 'poto'. Detto fatto, infatti non lo riprendo. Volevo avere un parere oltre il mio sulla linea giusta da seguire. Grazie!
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (28 Ottobre 2015 22:48)

      P.s. sul fatto di 'piuttosto sola che tutte queste giravolte', è quello che sono: sola, propensa a situazioni più vere e chiare, ma aimè, nel mentre capita anche altro fino al momento (fortuna poco tempo) in cui tronco o poto e tiro dritto sola.
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (29 Ottobre 2015 17:00)

      Cla prova a questo punto a riflettere sul perché ti si presentano tutte queste situazioni che richiedono una potatura. Non voglio fare della dietrologia a tutti i costi. Un atteggiamento interiore di insicurezza si trasmette all'esterno. Ma è solo un'ipotesi. Non ti conosco così bene. Ma certe espressioni che usi a volte mi ci fanno pensare. Tipo : hai usato l' espressione la volpe e l'uva. Non c'è volpe e non c'è uva se sei tranquilla e serena, non avresti dovuto neanche tirarla fuori. Comunque non tutti sanno che oltre al notissimo " donne che amano troppo" è stato scritto anche"donne che pensano troppo" :) Parla della ruminazione (sport molto praticato dal sesso femminile)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (29 Ottobre 2015 21:02)

      Io ho anche quello, donne che pensano troppo.... :)
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (29 Ottobre 2015 22:23)

      Ciao Helen...non sono insicura...adesso meno che mai e so bene quello che voglio, ma forse sono solo un pò stanca delle cose 'malate' e delle mezze calzette :-D...comunque grazie per il consiglio, credo che lo leggerò.
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

  13. Avatar di Claudia

    Claudia 9 anni fa (30 Ottobre 2015 13:25)

    Ciao, dopo aver letto questo articolo mi sono interrogata molto sui primi approcci e sui segnali che lancio ad un uomo, poi mi è venuta in mente una mia amica che conosco da poco ma che ha una capacità di “attrazione” notevole e neanche a farlo apposta mi è capitato di osservarla direttamente all’opera l’altra sera: Premetto che è una ragazza fisicamente carina ma nulla di particolare, ne è una che si trucca o veste in modo appariscente. La situazione era molto tranquilla un dopocena con persone con cui frequentiamo un corso tra cui c’era questo ragazzo. Hanno parlato di argomenti piuttosto leggeri e divertenti, lei gli sorrideva molto e scherzosamente gli toccava un braccio. Quello che però mi ha colpito di più era la sua sicurezza! Le cose che diceva e il modo in cui le diceva davano l’idea di una persona sicura delle sue opinioni e perfettamente a suo agio. Penso che mi abbia colpito perché io invece quando esprimo le mie opinioni e il mio modo di essere sono sempre un po’ trattenuta per la paura di essere giudicata per chissà quale assurdo motivo oppure per la paura che il ragazzo con cui esco abbia qualcosa che non va. Insomma quello che ho visto è un modo di fare che Ilaria ha descritto tante volte nelle sue guide ma vederlo messo in pratica mi ha aiutato molto a capire alcune cose. E’ ovvio che ognuno ha il suo carattere e le sue insicurezze ma si può sempre fare qualcosa per migliorare. Ora proviamo a mettere in pratica!
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Ottobre 2015 13:37)

      Bingooo! Basta un passo alla volta: ci si potrebbe per esempio concentrare, per un periodo di tempo, sull'esprimere opinioni - magari non particolarmente "forti", ma arricchite da una storia personale (il commento che hai scritto qui è calzante: hai espresso una tua idea con chiarezza e l'hai suffragata con un altrettanto chiaro esempio personale) e insistere su quell'aspetto fino a che non si sente di padroneggiarlo, vedendo quali sono gli effetti sugli altri. Oppure ci si può concentrare su un uso efficace del contatto fisico. Sono tutti aspetti importanti perché con la pratica "tornano indietro" nel profondo dell'inconscio aumentando l'autostima e il senso della propria autoefficacia. Fatemi altri commenti del genere e ditemi se il tema interessa (anche solo con il solito "+" a questo mio commento).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (30 Ottobre 2015 15:58)

      Ciao a tutte, sì l'argomento mi interessa molto. Parlando della mia esperienza, di solito mi capita di avere questo atteggiamento sicuro e brillante quando sono serena e felice, e/o quando lo è la persona con cui sto parlando. :-) Vedo che la serenità attrae e si trasmette, cambiando ciò che ci circonda. Mi farebbe molto piacere se si approfondisse l'argomento per iniziare a mettere in pratica e magari ci confrontiamo qui sul blog sui risultati! :-) Grazie
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (30 Ottobre 2015 18:08)

      Sì, Ilaria, anche a me piacerebbe avere esempi simili, che poi io potrei anche tramutare in esercizi, per allenarmi. Mi piace l'idea!!! :-)
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

  14. Avatar di Sari

    Sari 9 anni fa (27 Ottobre 2015 12:13)

    Sono consapevole che sia normale che un uomo si guardi intorno ed esca contemporaneamente con più ragazze, ma questo mi crea un forte disagio e quando il ragazzo in questione comincia a interessarmi davvero, sapendo di non essere l'unica comincio a soffrire. Cerco di non dimostrare questo mio stato d'animo ma inevitabilmente mi irrigidisco e smetto di essere spontanea. Ovvio che cosi... addio segnali positivi! È che in passato mi è sempre successo che lui scegliesse un'altra. Ora sto rivivendo questa cosa. Il ragazzo che mi piace si sta allontanando ed esce spessissimo con un'altra che a quanto pare è riuscita a creare un legame più stretto con lui e a stargli vicina in un momento molto difficile della sua vita. A me non l'ha permesso. Ci sto malissimo e non so cosa fare. Credo sia inutile affrontare l'argomento con lui o cercare in qualche modo di vederlo più spesso. Evidentemente sente maggiore spinta a stare con lei. A questo punto vorrei sparire. Solo che ci ho già provato... ma se mi cerca ho difficoltà a non rispondere. Penso che non avrei dovuto permettere ai miei sentimenti di crescere. Come fare a interrompere questo schema? Come fare a non essere sempre quella scartata?
    Rispondi a Sari Commenta l’articolo

    • Avatar di Fid

      Fid 9 anni fa (27 Ottobre 2015 12:50)

      Il mio commento forse non ti piacerà non so se sei troppo giovane e non vorrei crearti un dispiacere...di solito io non rispondo mai ai commenti delle altre... però il tuo messaggio l'ho appena letto dopo aver inviato un messaggio a Ilaria e/o a tutti in cui anch'io chiedo spiegazioni su una definizione...e mi è venuto spontaneo risponderti...Io lascerei il campo libero se tu lo vedi già preso dall'altra e sei davvero obiettiva...per me gli uomini sanno subito dall'inizio quale donna fa battere il loro cuore e spesso sono così sempliciotti da farsene accorgere. Se è preso da te, è lui che deve scoprirlo dentro di sè...tra l'altro se pensa che l'altra lo ha aiutato in momento difficile, Amen è perso ormai...sarà sempre grato a lei...il problema degli uomini è che non chiedono aiuto...se davvero un uomo si definisce tale è lui che nel momento del bisogno doveva permetterti di entrare nella sua vita ad aiutarlo e chiedere esplicitamente il tuo aiuto perchè in questo modo dimostrava a te di fidarsi di te, del tuo aiuto e non aspettarsi chissà cosa da parte tua...se non lo ha fatto non dipende da te...ma da lui (ovviamente per come la vedo io) che ha preferito l'altra strada + semplice cioè un'altra...così poteva dirti che la colpa era tua e che lei lo ha compreso di più, lo ha compreso solo perchè lui ha lasciato che lei comprendesse....se fossi in te io comincerei ad evitarlo...però la scelta è solo tua...fa ciò che senti..In bocca al lupo e buona giornata.
      Rispondi a Fid Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 12:59)

      "Battere il loro cuore"... Mah... Bisogna affrancarsi da sta mitologia da Baci Perugina. Urge, urge, urge...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (27 Ottobre 2015 13:10)

      Ciao Ilaria, Sari ha fatto una domanda, la quale la risposta interesse molto anche me: come si fa a non essere sempre quelle scartate? Si ritorna sempre al discorso di non essere bisognose o qui c'è poco da fare perché evidentemente l'altra è più adatta a lui di noi?
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:13)

      @ Ana, scusa: cosa vuol dire "essere sempre quelle scartate"? Che vuol dire "scartate"?! A te quanti milioni di volte è successo di "essere scartata"?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:20)

      Intendo quando un lui preferisce un'altra a noi e sceglie di intraprendere una relazione con un'altra "scartando" noi. Mi è successo un po' di volte, per questo mi chiedevo se è dovuto a qualche mio errore di seduzione o semplicemente l'altra è più adatta a lui! Porsi questa domanda è controproducente o è utile ad acquisire consapevolezza e conoscenza di noi stesse?
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 16:25)

      Infatti: a che ti serve la domanda? E ripeto: quanti milioni di volte ti è accaduto?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:08)

      Dire milioni ovviamente è esagerato :) Pensavo fosse una domanda utile ad essere più consapevoli dei nostro errori, a comprendere i nostri atteggiamenti nelle relazioni finite male, a capire il perché li abbiamo messo in atto e se c'è la possibilità che questi atteggiamenti lancino segnali di bisognositá, in modo poi da non ripeterli più!
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:22)

      Eh, appunto: tu sei nel tunnel del pensare di essere stata scartata e di aver commesso degli errori. Un'altra persona della stessa cosa penserebbe che ha rifiutato lei, che non erano fatti l'una per l'altra e che lei ha agito solo per il proprio bene e per autoprotezione. E' il nostro modo di pensare che fa la nostra realtà: se a te è capitato un due tre facciamo anche cinque volte che un ragazzo si sia messo con un'altra e lo chiami "essere sempre scartata", in realtà è solo una prospettiva, una interpretazione, non è la verità. In più, sempre per parlare di atteggiamento mentale "essere scartata" presuppone che ci sia uno che sceglie e che scarta e una che è scelta e/o scartata, che si deve sbattere per essere scelta e non scartata. Una posizione che dà potere a uno e lo toglie a un altro. Ti sembra un buon presupposto? Da queste radici che albero di pensieri si può sviluppare, secondo te?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:35)

      No, non è affatto un buon presupposto e io non voglio lottare con le unghie e con i denti per tenermi stretta un uomo, preferisco lottare per la mia serenità e per i miei obiettivi. In questo modo scaturiscono solo pensieri negativi ed un attaggiamento mentale negativo e non è quello che voglio. Grazie Ilaria, ho capito dove volevi portami con questo tuo ragionamento. Era quello che volevo sapere :)
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Ottobre 2015 18:41)

      Ah ecco, pensavo la stessa cosa di Ilaria ma non sapevo esprimerla così bene come ha fatto Ilaria xD
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ana

      Ana 9 anni fa (27 Ottobre 2015 19:17)

      Ahaha perfetto Gnuni, grazie lo stesso per il tuo aiuto! :) Per me le vostre rilfessioni e gli articoli di Ilaria stanno diventando fonte di grande ispirazione, oltre ad aiutarmi a mantenere la serenità giorno dopo giorno non uscendo fuori da binari! Le mie domande, curiosità, perplessità sono ancora tante e spero di poterle chiarire insieme a voi!
      Rispondi a Ana Commenta l’articolo

    • Avatar di Sari

      Sari 9 anni fa (28 Ottobre 2015 1:01)

      Grazie ad Ana per aver ripreso la mia domanda e grazie a te Ilaria per aver risposto. In effetto si, sono proprio nel tunnel del pensare di essere stata scartata. Hai ragione. La mia è una prospettiva controproducente. Ma mi è successo tre volte in un anno e mezzo e questo mi fa soffrire e mi fa pensare a volte di essere sbagliata. Vorrei riuscire a pensare di aver rifiutato io. Ma non è facile cambiare un atteggiamento mentale. Mi impegnerò in tal senso
      Rispondi a Sari Commenta l’articolo

    • Avatar di Sari

      Sari 9 anni fa (28 Ottobre 2015 0:29)

      Grazie Fid della tua risposta. Non sono troppo giovane, ho 34 anni... ;) Hai ragione, in fin dei conti la scelta è stata sua. Questo mi addolora molto. Ma non ci posso fare niente. Solo lasciarlo andare.
      Rispondi a Sari Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Ottobre 2015 12:55)

      Perché tu invece ti fissi su uno e non pensi a conoscerne anche altri? Paura di essere giudicata.. "male"? O ti giudicheresti "male" da sola?
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 17:38)

      Magari non si giudicherebbe male in senso morale. Magari pensa che per fare le cose perbenino bisogna stare sul pezzo senza troppe distrazioni. Insomma come dire: valuto una persona alla volta. Mi interessa la tua opinione in tal senso Gnuni.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Ottobre 2015 18:34)

      Ah! potrebbe essere! Però ad esempio in un contesto dove persone dell'altro sesso ce ne sono più di una, penso possa capitare eccome di essere incuriosite da più di un ragazzo/uomo.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Ottobre 2015 19:59)

      Questo forse accade più facilmente in una certa fascia d'età. Ci si trova in gruppo, si è tutti giovanissimi senza impegni sentimentali, varie persone si guardano e ci incuriosiscono. Poi la piramide si stringe. Si diventa single di ritorno dopo una separazione e occasioni e persone si riducono. A volte drasticamente. Quindi fai conoscenze limitate, hai molti impegni, molti doveri e quando ritagli del tempo per approfondire è molto prezioso. Naturalmente esistono i prestigiatori che riescono ad interagire con 10 donne, intrallazzare con 6, scoparsene 3 .( Io mi chiedo quando c.cchio lavorano, fanno la spesa, guardano i compiti dei figli, fanno le lavatrici, fanno attività fisica).
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Ottobre 2015 21:12)

      Forse hanno la moglie in casa che gli fa da schiava ... Cmq io nella vita voglio pensare prima di tutto a realizzarmi, oltre che studiando e lavorando, anche con delle passioni, e a imparare cose che non ho mai imparato (es. imparare a nuotare iscrivendomi a nuoto..), vorrei viaggiare nel mondo (anche per questo ultimamente sto dando la priorità a migliorare l'inglese!), magari in futuro non escludo l'idea di prendermi una seconda laurea (per ora sto per avere la prima xD) visto che mi piace molto la psicologia.. Andando magari al nord Italia, visto che in Sardegna ci sono meno possibilità (anche per quanto riguarda le attività da svolgere e la socializzazione!).. Ho introdotto questo per dire che delle "persone giuste" magari le incontrerò così, durante questi miei potenziali obiettivi.. Così come ho conosciuto persone "piacevoli" all'università (e anche in treno?) anche se son stata normalmente delusa.. Fra l'altro ho notato una chiusura e una mancanza di voglia di socializzare da parte degli altri che.. O son persone che hanno già le "persone giuste" attorno oppure son solo degli snob cinici ? Per non parlare delle amiche fidanzate che "a volte ritornano". Comunque ho imparato a farne a meno degli altri!
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Ottobre 2015 21:22)

      p.s. poi penso che "le persone giuste" siano infinite, perciò non mi spiego cmq il fatto di essere asociali di questi che ho incontrato sinceramente..
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (28 Ottobre 2015 9:43)

      p.p.s. Per non parlare delle persone che ti frequentano e poi ti buttano senza avvisarti, quanto rispetto per i sentimenti della gente! Bisogna imparare a fare a meno degli altri.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (28 Ottobre 2015 10:21)

      Ciao, Helen. Premetto che l'espressione "single di ritorno" non mi piace per nulla, ma capisco che sia una mia idiosincrasia. Ti confesso che non condivido molto il discorso sulla "piramide". Ricordo benissimo che quando facevo il primo anno di università la quasi totalità delle mie amiche e compagne era in una "storia importante", quindi già allora avevo la sensazione che i ragazzi liberi fossero pochi. In più, studiavo moltissimo (frequentavo una facoltà tecnica e ci tenevo a laurearmi in corso), facevo qualche lavoretto, cercavo di imparare l'inglese, facevo attività fisica... insomma, già allora non è che avessi poi tutto questo tempo da dedicare agli uomini (quelli liberi, che non erano già "presi" da altre). Le occasioni ci sono a tutte le età, secondo me. Si tratta solo di avere pazienza. E' un po' come la ricerca di lavoro: io adesso, dopo la fine dell'ultimo contratto, sono disoccupata da quasi sei mesi. Pazienza, so di valere, ma so anche che gli altri non stanno certo lì ad aspettare me. A furia di continuare a cercare (e di studiare per acquisire nuove competenze), prima o poi avrò la mia occasione :)
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (29 Ottobre 2015 17:20)

      Scusa valeria abbi pazienza se una è stata sposata/convivente e a un certo punto non lo è più, che diventa? Di nuovo single. Non so cosa tu ci abbia letto nel "di ritorno", mah Per ciò che attiene occasioni varie è chiaro nei momenti della vita superimpegnati manca il tempo, io credo che puoi mandare a ranare tutti tranne i figli, quelli spesso richiedono grande tempismo nella presenza. Mi fa piacere il tuo messaggio di ottimismo, io confido più che altro nel fatto che la vita sorprende, molto spesso lascia di stucco proprio; questo l'ho sperimentato tante volte. Che il domani sia per forza uguale all'oggi è assolutamente un pensiero senza senso. Avendo questa "scorta di viveri" mentale risorgo periodicamente dalle mie ceneri. Salvo per la stanchezza fisica, quella è proprio una brutta bestia. Molto subdola oltretutto.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (29 Ottobre 2015 21:00)

      Helen, non voleva essere una critica a te, anche perché è un'espressione molto usata, quindi semmai dovrei prendermela con chi l'ha inventata, ahah :D Non mi piace perché mi sembra sottintendere una certa idea sul rapporto di coppia, vedendolo come una sorta di punto d'arrivo. Un po' come quando a me chiedono come mai a 28 anni sono ANCORA single: cosa intendono con quell' "ANCORA"? Vogliono dire che bisogna trovare la persona giusta a 20 anni, altrimenti sei un fallito?
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (29 Ottobre 2015 21:53)

      Cara Valeria87, cosa intendano certuni con quell' "ancora single" non ha importanza. Rispecchia il LORO punto di vista. Tu hai il TUO. Tientelo stretto e vai avanti per la tua strada! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (29 Ottobre 2015 22:54)

      Puoi dirlo forte, Gea ;-)
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (29 Ottobre 2015 22:05)

      Ciao Helen, sono d'accordo su tutto, e hai ragione anche a ricordare che i figli sono una priorità, con tutto quel che ne consegue in gioie, dolori, soddisfazioni e rotture di c...oni. Il che, unito al lavoro, porta inevitabilmente a periodi di grande fatica, anche in chi ha energia fisica e mentale da vendere, come nel tuo caso (lo deduco da cio' che scrivi... e mi complimento con te!). Se posso permettermi un consiglio salutista, la pappa reale é un vero toccasana per reggere la fatica e rafforzare le difese immunitarie. Buona serata.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (30 Ottobre 2015 18:20)

      Vado a trangugiare la pappa reale:)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Sari

      Sari 9 anni fa (28 Ottobre 2015 0:38)

      No non mi giudicherei male... Non è che nel frattempo non abbia conosciuto altri ragazzi. Per lui però avevo un interesse più forte e speravo che la cosa fosse reciproca. Vero anche che come dice Helen con il tempo le occasioni e le persone si riducono
      Rispondi a Sari Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (28 Ottobre 2015 11:33)

      Non penso si riducano le occasioni.. E' che impari a conoscerti meglio e allora sai anche selezionare meglio e si evitano più delusioni da parte di persone che non hanno rispettato i tuoi sentimenti e che magari idealizzavi (non conoscendo né TE né loro).. Impari a non sentire la mancanza di pseudo-amicizie che credevi amicizie, ecc.. (idem per quanto riguarda l'amore, se una persona già da giovanissima lo desidera)
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (28 Ottobre 2015 11:38)

      p.s. Ilaria, perché non ce la dici tu la differenza tra amore e amicizia? (che non è il sesso, appunto). Io ho risposto che chi ami ti manca di più rispetto a una persona a cui vuoi bene, poi non lo so, e di certo non sono sicura di ciò che sto dicendo.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (28 Ottobre 2015 15:14)

      Sari, scrivi: "un'altra che a quanto pare è riuscita a creare un legame più stretto con lui e a stargli vicina in un momento molto difficile della sua vita". Io qui ci vedo la classica crocerossina che ha soccorso l'uomo bisognoso, che quindi l'ha scelta. Se tu non hai fatto altrettanto, meglio per te! E basta con questi uomini che si attaccano alle gonne della prima donna materna che incontrano! Voglio dire che quando le persone sono in momenti molto difficili della loro vita, cercano spesso qualcuno che li ami, consoli, sostenga, più che qualcuno da amare. Quindi scelgono con quell'obiettivo, scelgono chi "offre di più", salvo poi accorgersi che non gli piace poi tanto questa persona e cambiare (o tradire) appena stanno meglio. Non discuto che si sia attaccato a lei, ma chi ti dice come sia davvero fatta questa relazione, cosa vivono, se lei è felice o fa rinunce sperando nel premio, prima o poi? Tra l'altro dici che si è attaccato a lei, ma ti cerca? Mah... mi pare un po' confuso... da quanto va avanti questa storia? Vabbeh valutare più di una persona nelle fasi iniziali, ma attenzione a certe compresenze... tra l'altro a me uno che ne deve valutare tante assieme ed esce con tutte pare un po' un disperato alla ricerca di una donna ad ogni costo! Insomma, in definitiva: se non ha funzionato, si vede che cerca altro. E quest'altro non è detto che sia il meglio in assoluto, ma è il meglio per lui ora, in questa fase della sua vita, fosse anche una crocerossina. Non farti intaccare nella tua autostima. Magari lui, meglio di te, si rende conto di cosa gli mancherebbe con te e ha trovato nell'altra. Ma se l'incastro non c'è, è meglio che non ci sia... perché accanirsi con chi non ci vuole e non ci farebbe felici? Non si può piacere a tutti e in fondo non credo ci sia da tormentarsi se una persona in difficoltà non si incastra bene con noi... non preferiresti incontrare qualcuno che sta bene? Qualcuno che ha anche da darti tanto e non solo da prendere? Qualcuno che non si attacca a una solo perché "gli sa stare vicino"? Insomma, secondo me se rovesci la prospettiva finisce che ti consideri fortunata! :-) E' solo la mia opinione, eh? Sicuramente filtrata dalle mie esperienze. Il fatto è che leggendo quel "in un momento molto difficile della sua vita" mi sono partite tante di quelle sirene, tanti di quegli allarmi... prima si sta bene con se stessi, poi si incontra gli altri in un regime di libertà e non bisognosità. Diversamente non funziona mai, non è mai una relazione felice alla lunga, nemmeno per la donna più oblativa, sacrificale e crocerossina del mondo...
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

    • Avatar di Sari

      Sari 9 anni fa (29 Ottobre 2015 0:29)

      Ho visto il tuo commento in un momento di particolare sconforto e devo dirti che leggerti mi ha fatto davvero un gran bene. Penso che tu abbia fatto un'analisi obiettiva e più che corretta della situazione e delle dinamiche implicate, cosa che io non ero riuscita a fare essendo coinvolta. Mi hai fatto vedere il tutto da un punto di vista diverso e decisamente migliore. Effettivamente voglio accanto una persona che mi possa anche dare, non solo prendere. Con il mio comportamento credo di averglielo trasmesso e ripensando ora ad alcune cose che mi ha detto, lui decisamente l'aveva capito. Non sono quello di cui ha bisogno. L'incastro non c'è. Non per questo devo abbattermi o pensare di essere sbagliata come in alcuni momenti mi accade. Grazie per aver espresso la tua, per me illuminante, opinione
      Rispondi a Sari Commenta l’articolo

    • Avatar di Fid

      Fid 9 anni fa (29 Ottobre 2015 10:41)

      Cara Sari, Bea ha espresso il concetto molto bene meglio di quanto ho fatto io nel mio con te e infatti io la penso alla stessa maniera e condivido in pieno. "in un momento molto difficile della sua vita" mi sono partite tante di quelle sirene, tanti di quegli allarmi... " è proprio come Bea...questa frase... è stata la stessa che mi ha sollecitato a scriverti. "Quindi scelgono con quell'obiettivo, scelgono chi "offre di più", salvo poi accorgersi che non gli piace poi tanto questa persona e cambiare (o tradire) appena stanno meglio" Ti assicuro che funziona proprio così come ha commentato Bea e come dice lei pensa a te e non buttarti giù. E' meglio così. In bocca al lupo. ciao
      Rispondi a Fid Commenta l’articolo

    • Avatar di Fid

      Fid 9 anni fa (29 Ottobre 2015 9:08)

      Mai stata più d'accordo, brava Bea!
      Rispondi a Fid Commenta l’articolo

  15. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (30 Ottobre 2015 12:04)

    Ho delle possibili soluzioni per evitare una volta per tutte gli "uomini sbagliati": - Evitate di avere pregiudizi sugli uomini. Essere belli non significa essere cattivi, essere timidi non significa essere buoni, essere brutti non significa essere buoni, essere intellettuali non significa essere buoni, non essere intellettuali non significa essere cattivi, eccetera eccetera... - Parlate di sesso il più possibile. Parlatene, parlatene, parlatene e agite, agite, agite tutte le volte che volete fare sesso per il piacere di farlo. Si stancheranno di avere il pregiudizio della donna a cui piace il sesso (cioè TUTTE le donne) come donna cattiva/troi* e della donna repressa come donna "buona". - Evitate come la peste chi ha pregiudizi assurdi sulle donne. Chi dice che le donne non hanno interessi, chi dice che le donne non coltivano amicizie, che le donne sono complicate, e tanti altri luoghi comuni maschilisti. Son solo pregiudizi per sminuire le donne e donne di quel genere esistono solo nella testa di chi ne parla. - Prendete l'iniziativa tutte le volte che vi incuriosisce un uomo. Gli uomini smetteranno una volta per tutte di considerarci prede sessuali come hanno fatto per secoli e secoli e non li subiremo mai più. Non vedo l'ora di vedere tutti i segni in giù che prenderò, forza! ;)
    Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (30 Ottobre 2015 13:55)

      Gnuni, mi spiace deluderti, ma... ti ho messo un più! ;-) In sintesi estrema, quando si è davvero se stessi, naturalmente si respingono tutte le persone a cui non piacciamo (e che dunque non fanno per noi) e si attraggono quelle a cui piacciamo e che fanno per noi. E, se pure capita che gente non adatta a noi e "malintenzionata" (cioé gente opportunista, invidiosa, frustrata e manipolatrice, che attenta al benessere altrui) ci si avvicini, l'autostima, la consapevolezza e il rispetto di sé sono uno scudo efficacissimo. :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Nicla

      Nicla 9 anni fa (31 Ottobre 2015 5:01)

      Un scudo talmente efficace , che alla fine elimini troppo ! Io sono circondata da amicizie praticamente solo femminili ! Gli uomini non mi si avvicinano ! L' unico che si è' avvicinato e mi ha parlato , quando è' passata la mamma figa di turno si è girato e ha parlato con lei e poi è andato via senza salutare ! Che dire ! Maleducato lui ma anche io , a questo punto , poco interessante !
      Rispondi a Nicla Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (31 Ottobre 2015 10:36)

      Cara Nicla, lo scudo di cui parlo vale per qualsiasi tipo di relazione, nel lavoro, nello studio, nell'amicizia, con donne e uomini... e nelle relazioni sentimentali. Capisco tu sia rimasta delusa da quel tizio, mi spiace che si sia comportato cosi, ma il problema é solo e soltanto suo. Non sei tu a essere poco interessante, ma lui ad essere un gran cafone, nonché un superficialone. Peraltro, certi ometti lo fanno proprio apposta a guardare altre donne mentre parlano con una donna, per vedere se l'interlocutrice ci resta male. Ricordo ancora la faccia basita di un ex collega pirlacchione che non si capacitava della mia totale indifferenza (per di più condita da un sorriso! :-D ), all'occhiata da lui rivolta a una collega che passava in sala prof. Peraltro, io ero molto più giovane sia di lui sia di lei, e lei era una carina ma niente di più. Lo preciso solo perché questi giochetti li fanno a prescindere dall'età o dalla "figaggine"... ed entrare nel pernicioso gioco dei confronti dipende solo dalla poca autostima, che é il punto debole che questi stronzoni sperano di trovare e colpire nelle donne. Che il tipo di cui parli sia un semplice "fimminaro" cafone o (peggio ancora) un manipolatore perverso, ti giuro che non ci hai perso proprio nulla a non "interessare" un tizio simile. Anzi, buon per te che si sia fatto sgamare subito! ;-) Un abbraccio e un buon week-end :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 12:22)

      La mia teoria è che quelli che non si avvicinano a Nicla o sono degli asociali o hanno paura che se le si avvicinino, lei possa pensare subito che loro ci stanno "provando" (in giro c'è qualche donna disperata di attenzioni che ha diffuso questa voce che se un uomo approccia una donna debba significare per forza che lui "se la stia tentando" con lei). Ma Nicla (carino il nickname, complimenti!) vuole che le si avvicinino per "provarci" subito o per socializzare banalmente? Il suo desiderio è scoprire di essere anch'ella donna "sessualmente appetibile" oppure conoscere normalmente il sesso maschile o entrambe le cose?
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:53)

      Ciao! L'uomo che mentre ti parla si volta per guardare la g...ca che passa, per me è maleducato a prescindere, sia che possa essere un amico, che qualcosa di più...io vedo che, grazie a Dio, ci sono persone che sanno darti tutta l'attenzione che meriti quando parli. Si notano subito e le trov molto attraenti, poi magari possono essere dei volponi che ci sanno fare, ma credo che si capisca quando uno ti da attenzione per vero interesse alla tua persona da quello che lo fanno per altri scopi
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Tina

      Tina 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:18)

      bellissime riflrssioni Gea complimenti!
      Rispondi a Tina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 12:37)

      volevo avvisare l'unica persona che ha messo il segno meno al mio intervento sulle soluzioni per evitare gli "uomini sbagliati" (solo una?) che è una persona maschilista è che quindi gli "uomini giusti" solo per lei hanno valori maschilisti come i suoi e naturalmente sono "uomini sbagliati" di per sé.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 14:39)

      senza *solo.. gli uomini giusti per lei sarebbero i maschilisti, volevo dire..
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  16. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (31 Ottobre 2015 15:57)

    Non lo so....quest articolo mi ha lasciato perplessa. Un uomo che esce con piu donne "a prescindere" per trovare quella giusta(e gia qua...mi fa pensare di non essere interessato a me, ma a una relazione). E poi sceglie un'altra? La parte insicura di me si chiederebbe "dove ho sbagliato?? Perche??che segnali brutti ho mandato?che ha lei che io non ho??" Scusate...sono molto diretta...
    Rispondi a Cris83 Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 16:47)

      "e gia qua...mi fa pensare di non essere interessato a me, ma a una relazione", YOOOOOO! Quello che intendevo io fin dall'nizio :D
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (31 Ottobre 2015 17:23)

      E infatti gia' l'avevo spiegato a te: si tratta di una situazione ipotetica ma realistica, cioe' di una persona che e' in una fase della vita in cui desidera una relazione. Come a dire, all'opposto, che tutte le persone single devono rimanere tali finche' non trovano la persona predestinata. Ha senso questo?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 18:05)

      Certo che non ha senso quello di aspettare da single che il destino agisca, non ci credo nell'esistenza del destino.. Comunque banalmente diciamo che, per come la vedo io, uno/a socializza, poi può capitare qualsiasi cosa.. Di sicuro uno/a non si innamora "a comando".. L'anno scorso al secondo incontro con un ragazzo lui mi ha fatto intendere che tra di noi o nasceva un sentimento d'amore oppure non avrebbe più voluto avere a che fare con me (!).. Non mi sembra sensato, visto che al secondo incontro con una persona sai poco e niente di lei e può nascere anche amicizia o niente, o passare una serata piacevole e finirla cmq lì. Poi a questo ragazzo non devo per forza definirlo.. bisognoso o meno, normale o non normale, non lo so com'è e non mi interessa definirlo.. Se a me capita di incontrare qualche ragazzo interessante cerco di farmi avanti (la timidezza talvolta blocca, ma è normale, e pian piano si può superare), ma non so se tra noi nascerà qualcosa, o cosa nascerà se nascerà qualcosa (amicizia? amore? niente?), ma cmq mi interessa conoscere lui, non avere una relazione a prescindere.. A me sembra di vederla così per ora, poi potrei cambiare idea certamente.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 18:12)

      Comunque sicuramente mi sfugge qualcosa XD
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (31 Ottobre 2015 18:29)

      @Gnuni il fatto e' come ti ho gia' spiegato che io portavo un esempio all'interno di in contesto che e' molto piu' semplice di quanto lo consideri tu: un uomo un mattino si alza con una predisposizione a creare una relazione. Esce nel mondo e non ha un Dna o il codice fiscale della prescelta in tasca e incrocia tre fanciulle che lo attraggono. Essendo sano ed equilibrato dedichera' piu' energie a quella che lo considera con sufficienza o a quella che gli invia segnali di reciproco interesse? E' tanto complicato?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 18:52)

      Gnuni non vede la "predisposizione alla relazione" come cosa buona e giusta. O mi sbaglio?
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (31 Ottobre 2015 19:44)

      Lo sospetto anch'io e' che allora ci dovrebbe spiegare come secondo lei avviene un incontro tra due persone.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:01)

      Potrebbe essere che confonde il desiderio con il bisogno?
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:30)

      Ciao Helen, certo che vedo la predisposizione alla relazione come cosa buona e giusta. A me interessa prima di tutto trovare persone affini a me, a posto e in gamba (secondo i miei valori), poi se scatta l'innamoramento con un uomo ci può stare, ma di certo non "a comando". Ti sto esprimendo a mie parole il banalissimo Se son rose fioriranno xD
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:05)

      Si d'accordo ma allora se non vuoi chiamarlo destino chiamalo fatalità chiamalo come vuoi tu, ci credi. Ilaria forse dice una cosa un po' diversa: il destino va aiutato con atteggiamenti che non sono andare a forzare le cose, semplicemente sintonizzarsi con la predisposizione dell'altro visto che a un certo punto siete in due ad averla. La predisposizione significa: non mi chiudo, faccio fluire. Non: vado a caccia. Facile a dirsi. Chi è bisognoso schizza da una posizione all'altra: prima si butta e si gira i film , poi rimane scottato e diventa sospettoso-paranoico.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:38)

      Ah ok Helen, ho capito cosa vuoi dire xD
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:20)

      Ciao Ilaria, per me lo è. Come è possibile che questo accade, è veramente così improvviso per gli uomini? Da adesso mi va di sistemarmi...e prima a cosa si dedicavano? e per le donne? Quel momento c'è da sempre e se vogliamo una relazione stabile dobbiamo puntare a quelli a cui si è acceso il desiderio?... Scusa le mille domande...
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:23)

      mah, se una donna è interessata a un uomo e "lo tratta con sufficienza", magari tirandosela come ci dice di fare la società da secoli a noi donne (il classico "in amor vince chi fugge"), direi che è abbastanza stupida, chiaro che un uomo un minimo intelligente la manda a quel paese.. Però penso che tutte le donne (esclusa chi ha seri problemi di timidezza) sappiano mandare segnali di interesse in maniera NATURALE, magari inconscia e senza nemmeno accorgersene. Penso sia più problematico il fatto che con facebook, cellulari, etc, ormai tra i segnali di interesse sia uomini che donne ci inseriscano cose che non c'entrano nulla (che spesso vengono usati per manipolare), invece penso che i segnali siano una cosa più istintiva e naturale che altro, lo sguardo, il linguaggio del corpo, il tono di voce, etc...
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:10)

      Sono d'accordissimo! Solo bisogna che il segnale positivo non oltrepassi il limite. Parlo per me. Tempo fa l'entusiasmo mi ha giocato brutti scherzi, cioè mi faceva apparire bisognosa. Mentre invece l'amica che se la tirava e stava sulle sue riscuoteva un gran successo. Per cui mi riusciva di essere molto interessante per quelli che non mi piacevano perché avevo un contegno distaccato e invece un pò psicolabile con quelli che mi piacevano, cioè autoammutinamento da entusiasmo :-/...adesso ho imparato ad essere più contenuta e celare i guizzi se no si spaventano :-)
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:26)

      Vero vero Cla autoammutinamento hai detto bene. Quelli che ti fanno proprio schifo ti rompono più le scatole alla fine, quelli papabili te li giochi con lo sguardo da cagnolino.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:08)

      Sai se nell'indecisione scegliesse te e anche le altre tu faresti parte di un harem:)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (31 Ottobre 2015 21:21)

      Se seguite la riga scoprirete che ho risposto a Cris83:) Cioè ci si lamenta che un uomo deve scegliere e deve essere deciso e quando alla fine lo fa -scegliendo un'altra d'accordo- la cosa ci getta nel panico? Cosa avrò di meno? Beh non penso di essere la donna per tutti, magari fa anche bene a scegliersi una più affine, no? Per fortuna uno si chiarisce le idee da solo, pensa che pizza averceli tutti dietro a prescindere.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Ottobre 2015 23:52)

      Infatti, se uno "sceglie" "l'altra", è anzi un ottimo modo per conoscerlo meglio e conoscere i suoi gusti.. e così chiarisco subito che lui non fa per me se ha scelto "l'altra".
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  17. Avatar di Ailuig

    Ailuig 9 anni fa (1 Novembre 2015 12:30)

    mi interessa, vorrei davvero che approfondissi. L'ho trovato davvero un bell'articolo, e dato che personalmente sono un 'analfabeta delle emozioni, vorrei che specificassi quali segnali autentici, efficaci e veri si dovrebbero trasmettere a un uomo che ci interessa, per non rovinare tutto sempre dal principio, e soprattutto per non passare per donne di facile conquista, il che svaluta davvero tanto e lascia solo l'amaro in bocca.
    Rispondi a Ailuig Commenta l’articolo

  18. Avatar di Francesca

    Francesca 9 anni fa (1 Novembre 2015 9:15)

    Bah... io ho il problema di non sapere affatto lanciare i cosidetti "segnali positivi" e se mi piace un ragazzo tendo a chiudermi o a trattarlo male. Anche perchè visto che la mia vita sentimentale è un'dramma e mi piacciono persone che spesso sono incoerenti o comunque complicate o stronze per non soffrire mi riduco ad essere più stronza di loro. Vorrei sapere come sbloccarmi... Comunque non credo che il sesso sia la chiava di un rapporto altrimenti si è scopamici e nulla più.. Ci deve essere una buona carica sessuale, e questo è certo, ma anche un equilibrio tra i caratteri delle persone nella reazione altrimenti è quasi sicuro che essa sarà autodistruttiva. E infine penso che credere che andare a letto con un persona "non le lasci scampo" e che esso sia un modo sicuro per avere una relazione, sia un'idea sbagliata. Vuoi trovare la persona giusta? Quella che amarei tutta la vita? Allora inizia a ragionare con il cuore. Questo ti dirà che non devi intrappolare una persona: l'amore dovrebbe essere libertà non prigionia. Se senti sia giunto il momento fallo ma se no non dare retta a delle amiche che non conoscono davvero la situazione e non sanno cosa provi tu.
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (1 Novembre 2015 13:07)

      c'è qualcosa che non mi torna, che io sappia comportarsi da stronzi, trattare male qualcuno, significa proprio soffrire.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  19. Avatar di Sole

    Sole 9 anni fa (31 Ottobre 2015 19:34)

    Ciao Ilaria e ciao a tutte! Questo articolo mi ha fatto fare una riflessione che volevo condividere con voi. Osservando i miei comportamenti mi sono resa conto che certe volte mi è capitato di non approfondire alcune conoscenze perché magari avevo la sensazione che dall'altra parte ci fosse un interesse molto maggiore rispetto al mio e, quindi, ho deciso di non andare oltre perché non ero sicura, non volevo creare illusioni e perché 'sotto pressione' per il maggiore interesse dell'altro. Oppure altre volte, io per prima, mi sono buttata in una conoscenza facendomi mille filmini e, quindi, con troppe aspettative..con tutte le conseguenze che potete immaginare.. E ho osservato che, invece, mi avvicino con autenticità, serenità, spigliatezza all'altro quando non ho retro pensieri e sono tranquilla che non ci siano neppure da parte sua.. Questo per dire che forse all'inizio della conoscenza bisognerebbe affacciarsi all'altro nella maniera più neutra possibile, essere aperti a conoscere, senza retro pensieri o la necessità di incasellare la relazione nel cassetto dell'amicizia o dell'amore. Insomma, vedere pian piano come va. Certo poi non è semplice procedere con gli stessi tempi e quindi può verificarsi la situazione di cui Ilaria racconta nell'articolo..
    Rispondi a Sole Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (1 Novembre 2015 14:53)

      Ciao Sole (sei il personaggio del film "500 giorni insieme"? ahaha xD)... Ecco, c'è l'ansia che l'altro si illuda. Diversi uomini son più superficiali delle donne, perciò si innamorano più facilmente e in base a cose superficiali (cioè la IDEALIZZANO più facilmente, e non c'entra nulla con l'amore vero e i sentimenti autentici, sia chiaro!).. Essendo appunto alcuni di essi maschilisti, e cioè inventandosi lo stereotipo di donna interessata solo all'amore, ai figli, alla cucina, a curarsi esteticamente e vedendo questi interessi come qualcosa di male (le donne FANNO BENE a interessarsi a queste cose SE LO VOGLIONO!), non esistendo invece donne del genere nel mondo reale, si innamorano della prima donna CHE CONOSCONO ("sei diversa da tutte le altre", "le altre" che esistono solo nella testa del maschilista di turno appunto). Invece una donna fin da giovane è educata a buoni valori, alla sensibilità, all'empatia, e non di certo ad avere pregiudizi sugli altri, a discriminarli e a credersi superiore, e naturalmente si sceglie uomini coi suoi stessi valori, uomini come lei (che son più rari). (ho generalizzato per far capire cosa intendessi). Infatti mi chiedo come mai gli uomini non abbiano mai fatto "associazioni" contro il maschilismo, visto che il maschilismo discrimina moltissimo gli uomini: qualche uomo si svegli e si accorga che bisogna essere dei buoni padri, dei buoni genitori (SE LO SI SCEGLIE di esserli, se non lo si sceglie la questione non sussiste naturalmente), delle persone capaci di procurare piacere sessuale (non solo di riceverlo), avere dei sentimenti (e non essere "machi"), etc, per essere degli uomini di valore. Uomini "veri", SVEGLIAAAA!! Dai dai dai, cari uomini, mostrate che siete contro al maschilismo che vi discrimina: un leader a caso si faccia avanti e COINVOLGA GLI ALTRI UOMINI; per secoli e secoli, il maschilismo vi ha detto che dovete essere machi senza sentimenti, che la violenza è forza e l'amore debolezza (!), che siete in grado di ragionare solo con la terza gamba (le pubblicità intendono questo quando vi mostrano i corpi seminudi femminili), ma è giunta l'ora di ribellarvi e comportarvi finalmente da veri uomini, uomini con sentimenti verso amici, moglie e figli. E' vero che avete dei sentimenti no? O il maschilismo ha ragione? Io non credo, e allora dai, FATE VEDERE CHI SIETE finalmente.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  20. Avatar di Bea

    Bea 9 anni fa (29 Ottobre 2015 23:09)

    @Helen, con il tuo "ruminazione (sport molto praticato dal sesso femminile)" mi hai fatto scompisciare! Ruminatrice presente!!! Anche se sempre meno, mi pare (figurati prima cosa dovevo essere). @Cla: In effetti sì, Cla, hai espresso una serie di ruminamenti e razionalizzazioni (quella della volpe e l'uva è il classico esempio che si fa in psicologia, di razionalizzazione proprio) e ipotesi strategiche varie degne di una qualche mia pagina di diario segreto, almeno fino ad un po' di tempo fa. :-D Un sacco di energie spese a capire l'altro e capire cosa fare... mannaggia! Penso che porti a tutto questo il fatto di avere poca autostima o l'averla persa (perché siamo state amate poco o male, da bimbe e da grandi e siamo cadute sempre più in basso... ma si può risalire, eh?): ci sentiamo insicure e abbiamo bisogno di controllare, capire, non fidandoci di quello che - semplicemente - sentiamo. In realtà tutto potrebbe essere molto più semplice: tu cosa senti di fare? Non cosa pensi, ma cosa senti... correndo il rischio di sbagliare, ma almeno lasciando agire la parte più vera e profonda di te. E' da lì che ci si ritrova, ci si capisce a livello emotivo... finché agisci con la razionalità e la strategia difficilmente ti capirai, perché è come se coprissi tutto con razionalizzazioni varie... e non sei consapevole dei tuoi veri bisogni, delle tue vere emozioni. Certo, andare lì sotto a vedere che in realtà soffriamo, stiamo male, agiamo per bisogni e desideri insoddisfatti può fare male, però è l'inizio della fine del tunnel. Cioè è l'unico modo per riconoscere i propri schemi, quelli che ci fanno ricadere sempre nella stessa infelicità. E, dopo, cambiarli. Ci vuole del tempo e si passa attraverso qualche frustrazione, qualche rabbia... però alla lunga paga. Per cui, se vuoi un consiglio, io direi: non smettere di farti domande, ma fattele su di te. Non sul cosa fare, non cercare le istruzioni per l'uso, ma rifletti sul cosa senti. Non so se ti sono stata utile e sono stata chiara, è difficile scrivendo. Tu chiedi cosa sia "giusto", ma tu cosa senti di fare? Per le altre domande, se proprio: D: E se il tipo in questione vuole comunque uscire con me, che si fa? R: cosa senti di fare? D: Torna a farsi vivo...si riprova per un pò sperando che si innamori oppure si fa come fanno gli uomini che se li scarti una volta non ci sono più possibilità di recupero finché campi? R: nella mia esperienza lo sperare che qualcuno si innamorasse non ha mai portato nulla di buono... è il famoso "speriamo che cambi". D: Ogni lasciata è persa? R: ma che domanda è? Siamo sicuri che l'amore sia questione di conquistare? D: Il tipo in questione che ha scelto un'altra non avrà mai altri sentimenti per te? R: e chi lo sa? Ma se e quando avrà sentimenti te ne accorgerai e non ci sarà nulla da conquistare!
    Rispondi a Bea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (30 Ottobre 2015 8:57)

      Ciao Bea, mi piacciono molto i tuoi commenti pieni di lucidità e di brio, segno di autoconsapevolezza costruita riflettendo sulle tue esperienze e di un bell'approccio autoironico. Sono d'accordo su tutte le risposte che dai a Cla, tranne l'ultima. L'ultima domanda di Cla mi sembra pericolosissima, perché proietta le fantasie sul tipo in un ipotetico quanto improbabile futuro, qualora costui, dopo essersi messo con un'altra, potesse sviluppare algrie sentimenti verso Cla. Su questo punto io sono categorica: la domanda non va posta, e se ci si pone la domanda, la risposta per me é una sola: pensa al tuo futuro senza ipotizzare alcunché sul futuro altrui né dipendere dalle scelte degli altri. Passare oltre, subito! Non credo tu pensi che Cla debba aspettare lui, ma nella seconda parte della tua risposta vedo un tenue appiglio a una speranza che non va coltivata. Penso fosse involontario da parte tua... Buona giornata! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (30 Ottobre 2015 18:06)

      Ciao Gea, sì, involontario... non volevo spingere in nessuna direzione, semplicemente. Né conquistare, né aspettare... vivere e basta, senza troppe domande sull'altro, ma ascoltandosi. Il "e chi lo sa?" poteva anche essere un "e che ci frega?". Forse sarebbe stato più chiaro! Grazie di avere chiarito il mio pensiero!
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (31 Ottobre 2015 20:05)

      Grazie Bea della tua risposta, sí è molto utile...la tentazione di capire è sempre in me, non tanto perché mi sento insicura, ma per imparare a non ricadere negli stessi errori, perché se faccio quello che sento e basta sarei portata a dare sempre delle shans ai perdi tempo...e non è una buona cosa. Comunque come dici tu devo imparare a rivolgere le domande a me. Mi piace? come stò quando sono con lui? Cosa desidero per me? Grazie.
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (1 Novembre 2015 12:04)

      Ciao Cla, capisco bene l'inghippo perché ci sono passata tante volte anche io. Mi dicevano: "fai quello che senti". Lo facevo e sbagliavo. Razionalizzavo e i miei ragionamenti mi portavano comunque a sbagliare. Intuivo la verità e l'unica via di salvezza possibile, ma non la volevo seguire, perché sentivo nel cuore di andare altrove e alla fine razionalizzavo per andare proprio lì dove il cuore mi diceva... e sbagliavo. In effetti, pensandoci ora, le mie erano più reazioni che azioni. Ovvero erano reazioni emotive e abitudini consolidate. Non gestivo le emozioni, non distinguevo... etc... Provo a spiegarmi meglio, allora, su quanto scritto prima. "Sentirsi, ascoltare come si sta, cosa si vuole e desidera" non significa poi fare semplicemente quello che si sente. Non in un primo momento. OK? Sono due passaggi diversi, nella mia esperienza. Il "sentirsi/ascoltarsi emotivamente", rispetto ad una situazione, serve per capirsi a livello emotivo. Io ho imparato a non ricadere sempre negli stessi errori non solo perché li ho compresi a livello di pensiero, a livello razionale, cognitivo, ma perché ho capito quali emozioni ci stavano dietro e mi guidavano con una forza invincibile a fare quella cosa (che era una reazione più che un'azione, ripeto). Per capire quali emozioni ti guidano, ti devi sentire/ascoltare. Poi ci ragioni su. Io, almeno, funziono così. Invece poi il "fare davvero quello che si sente" credo diventi valido in un momento successivo, quando le emozioni sono meno malsane e semplicemente reattive... Provo a fare un esempio di una cosa che è capitata a me. Uomo che mi vuole tanto perché ha bisogno di me, sta male etc... uomo in crisi a causa del lavoro, della compagna, degli studi, di un lutto, quel che vuoi. Quest'uomo sta male, mi cerca, poi scompare perché sta male (dice, magari intanto va anche con un'altra), è intermittente, inaffidabile, etc. Mia emozione istintiva, reattiva, abituale: "poverino, sta male, devo aiutarlo (e così una volta che l'ho guarito, mi amerà e vivremo per sempre felici e contenti)". Dopo diverse situazioni di questo tipo, siccome andava sempre a finire male, ho cominciato a sviluppare il pensiero che ne dovevo stare alla larga. Quindi all'ennesimo uomo che sta male, la mia testa dice "stai alla larga, va a finire male". Riuscivo a farlo? No. Perché? Perché partiva una nuova emozione istintiva, reattiva, abituale (sulla quale l'uomo di turno faceva magari leva capendo il mio punto debole): "mi sento in colpa, sono una stronza, potrei aiutarlo, da amica, generosamente e poi chissà...". Ovviamente l'uomo di turno può marciarci, facendo la vittima, inventando balle e scuse, criticandoti per il tuo essere dura, insensibile, poco amorevole, femminile... insomma, non una brava bambina. Può la sola ragione, il rendersi conto di questo "schema", di questa "trappola", tenerti davvero lontana dal cascarci? Puoi con la ragione difenderti e auto-tutelarti rispetto a queste emozioni che ti spingono in quella malsana direzione, sacrificando te stessa, ogni sogno e ogni energia per la salvezza dell'altro? In realtà è alla tua salvezza che punti ("lo guarisco così mi amerà"). La mia risposta, dopo anni di tentativi, era che no, la ragione, la comprensione razionale non mi salvava. Anche perché era una comprensione relativa, spesso tardiva, rispetto allo scattare della trappola. E poi dovevo fare la brava bambina. O nessuno mi avrebbe mai voluto bene. In fondo così ero cresciuta in famiglia... Come sono arrivata a non cadere più in questa trappola? Quando ho capito che da sola non ce la facevo, che era più forte di me, che non riuscivo a smettere, che ero, forse, una dipendente affettiva... ed è stato poco più di due anni fa... ho preso il coraggio a due mani, ho messo da parte l'orgoglio, ho smesso di pensare all'altro e ho pensato a me, davvero a me per la prima volta in vita mia... ho fatto quella telefonata, ho preso un appuntamento, ho cominciato una psicoterapia. 20 mesi, collaudo di 6 mesi, ora da un mese incontri di controllo e verifica, per chiudere. E mese dopo mese ho capito cosa mi muoveva emotivamente e perché. Ho imparato a riconoscere le mie emozioni, come funziono emotivamente, cosa sento e cosa mi dico di quel che sento. Ho imparato a prendermi tempo per farlo, di fronte a situazioni che mi puzzano di marcio (di manipolazione, di sfruttamento, di fregatura). E in questo tempo mi ascolto intimamente e profondamente, riconosco situazioni già vissute, distinguo, ma soprattutto sento come sto. All'inizio mi dovevo sforzare, dopo è diventato abituale. Non reagisco più, ma gestisco le mie emozioni: le riconosco, le controllo se sono malsane, se mi riportano a una mia debolezza, al mio bisogno di essere una brava bambina per essere amata ad ogni costo da quella persona che non mi vuole o non mi ha voluta. Questa cosa, nei mesi, è diventata la mia nuova abitudine. Anche nei rapporto di amicizia, sul lavoro, in qualunque situazione dall'altra parte ci sia qualcuno che facendo leva sulle mie debolezze/ferite emotive, su vecchi schemi... prova a portarmi dove vuole lui, nel suo interesse. Per fare questo ho dovuto avere chiaro il mio passato, come sono fatta, com'ero e cosa sono oggi, cosa voglio per me oggi, cosa voglio davvero, cosa sogno, cosa mi piace... e ho dovuto affrontare l'immensa paura di stare da sola, di essere abbandonata, rifiutata... Cla... e tutte le altre... pareva una missione impossibile. 40 anni in gabbia, non vedevo via d'uscita, camminavo in un tunnel nero, senza vedere mai la luce... quanta sofferenza, quanta disperazione. Ad ogni delusione, ad ogni caduta, ad ogni mancanza di rispetto, ad ogni sbaglio! Alle volte ho desiderato morire o non essere mai nata... poter rinunciare del tutto. Ci sono stati momenti in cui ho fantastico di non dovermi mai più relazionare con nessuno, momenti in cui tutti mi sembravano nemici. Una gran rabbia in ogni settore della mia vita. Ho visto davvero nero... Se ci penso ora, io non so dove ho trovato la forza per aggrapparmi due anni fa. Ero così dimagrita, trascurata... mi stavo lasciando andare. Ma poi, una volta che cominci quel cammino, se ti fai l'immenso regalo di una guida che ti incoraggia, ti sostiene, illumina il tuo percorso... e forse sì, ti fa anche sentire meno sola, ti dà quelle attenzioni e quell'ascolto che ti sono sempre mancati, come una mamma (ma una mamma buona, comprensiva, che ti accetta come sei, che non pretende la perfezione, che ti scarica di ogni colpa, ma ti fa vedere che puoi scegliere tu cosa fare della vita)... ecco, se cominci quel cammino e ti fidi di chi ti guida, accetti anche di dipenderne un po' finché non diventi più forte e cammini con le tue gambe... ecco, allora poi compare la luce in fondo al tunnel e impari via via a camminare da sola. Non è facile, ma non è neanche impossibile. Quando arrivi in fondo è tutto molto più chiaro... e allora puoi fidarti di nuovo del tuo intuito, del tuo semplice sentire... non si smette magari di avvertire quel leggero senso di colpa, il bisogno di essere perfetta... ma è tutto meno impellente, automatico... lo controlli, distingui tra emozioni malsane che ti portano alla rovina e quelle buone. Soprattutto sei libera, hai alternative, ti puoi prendere tempo per stare a guardare e valutare la situazione... non hai più tutta quella fretta. E la fretta dell'altro non ti tocca, non ti senti più in obbligo di "lasciarti andare" per essere una brava bambina, per essere scelta. Lo perdi? Chi se ne frega, che hai perso in fondo? Tu hai ritrovato te stessa... e noi stesse siamo l'unica cosa veramente nostra, stabile e sicura per tutta la vita, l'unica su cui contare e da mettere al centro della propria vita. Tutto il resto sono satelliti. Non per questo si rinuncerà alle relazioni, ma sarà un punto di vista molto diverso. In quei due anni, ho cercato tante volte testimonianza di persone che ce l'avessero fatta. Avevo bisogno di sapere che lottavo per un obiettivo possibile. Non so quante volte alla terapeuta ho chiesto quando sarei davvero cambiata (perché io volevo cambiare, ad ogni costo) e come funzionava, perché rifacevo vecchi errori, quindi continuamente avevo bisogno di andare a vedere a che punto ero, di valutare con lei, che mi spiegasse come funzionasse il mio cervello, in modo scientifico proprio. Ho letto un sacco di libri, ma non c'erano mai storie, testimonianze di donne che fossero uscite dalla dipendenza emotiva. Ho promesso a me stessa che se un giorno ne fossi uscita, se fossi arrivata a qualche punto fermo, lo avrei raccontato a tutti, avrei dato agli altri quello di cui avevo sentito tanto bisogno. A tutti quelli che avevano voglia e bisogno di sentirselo dire... perché non voglio certo andare in giro a cambiare le persone. Ma offrire una testimonianza, un faro nella tempesta a chi ha voglia di capire, a chi viene qui e altrove con mille domande, a chi sta male come sono stata male io... quello sì. Del resto è un cammino che non finisce mai, perché anche ora ho bisogno di imparare, allenarmi a nuove consuetudini mentali o a usare tutte le alternative, questa ritrovata libertà di scelta... e il confronto con altre persone è fondamentale. Io scrivo qui dal 2010, negli anni questo blog è cresciuto tantissimo come seguito, ma soprattutto è cresciuto il livello di consapevolezza delle persone che lo seguono. Non solo il mio... si respira proprio una diversa atmosfera, ora c'è una bella comunità di persone che sanno darsi una mano. Questo per me (pensando anche a tutti i problemi che avevo con la femminilità, la competizione con altre donne etc...) è un valore immenso. E cercherò di fare la mia parte. Quindi grazie a tutte della possibilità di questo confronto. Per quanto spesso mi facciate complimenti, io sento di avere ancora tanto da imparare e stare qui mi aiuta moltissimo. Buona domenica.
      Rispondi a Bea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (1 Novembre 2015 14:13)

      Grazie Bea per averci raccontato la tua storia! Complimenti e... avanti tutta verso il bello e il buono della vita! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 9 anni fa (1 Novembre 2015 14:31)

      Bea, ho visto solo adesso il tuo intervento, leggendolo mi sono commossa. Ti ringrazio di cuore per la tua testimonianza, mi fa riflettere tantissimo... Grazie e buona domenica anche a te e a tutte!
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (1 Novembre 2015 15:42)

      Bea diciamo che sei stata parecchio fortunata a trovare un terapeuta che fa il suo mestiere. Non è certo scontato. Diciamolo.
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    • Avatar di Bea

      Bea 9 anni fa (1 Novembre 2015 18:03)

      Ciao Helen, guarda... non lo so, mi è andata bene al primo colpo, anche se è stato un colpo "meditato". Nel senso che sono arrivata a quella terapeuta su consiglio di un altro, a cui mi ero rivolta e che avevo inizialmente scelto perché avevo avuto modo di parlarci in un'altra situazione... e mi era piaciuto molto. In quel primo caso non ero stata io a richiedere la consulenza, non ero io quella in terapia, ma ero stata "interpellata" in quanto parente del "paziente". E parlando con lui del mio rapporto con il paziente, vedendo come mi ascoltava e capiva, come con poche parole era riuscito a farmi sentire meglio, accettata, compresa e non così sbagliata come credevo... mi ero messa a piangere. Una cosa che io - davanti ad un estraneo - non avevo mai fatto in vita mia. Ma mi aveva mosso, sbloccato, qualcosa, dentro, mi aveva dato in quell'ora qualcosa che mi era mancato per tutta la vita: attenzione, ascolto, accettazione. A quel punto, informandomi poi meglio sulla mia problematica e ciò di cui avevo bisogno, ho cominciato a pensare di chiedergli aiuto. E' un professionista di grandissima esperienza, in età da pensione ormai, molto stimato... ci ho messo un anno, ma alla fine l'ho chiamato. Lui però non poteva aiutarmi, avendo avuto in cura questo parente, perché - mi ha detto - la sua visione era compromessa da ciò che sapeva di me dall'altra persona. Abbiamo avuto comunque un colloquio di un'ora (che di nuovo mi ha fatto quell'effetto) e poi mi ha indirizzata verso questa terapeuta più giovane, più giovane di me addirittura, e donna. Mi fidavo di lui, ma ero molto perplessa. E i primi mesi sono stati difficili... faticavo a fidarmi di questa ragazza, anche se dovevo riconoscerle grande empatia... ora so che in buona parte era perché si trattava di una donna e per me le donne erano tutte nemiche, a partire da mia madre. A pensarci ora, invece è stato molto meglio così perché questa terapeuta (che alla fine è stata un po' come una seconda mamma) mi ha fatto un gran bene anche come esempio, vivente e concreto, di una femminilità diversa e positiva. Adesso la vivo come una mia pari e le sono infinitamente grata. Comunque sì, non è scontato. Si deve fare l'incontro giusto e soprattutto essere pronti.
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    • Avatar di Sari

      Sari 9 anni fa (1 Novembre 2015 16:58)

      E' proprio vero. Razionalizzare non basta, perché si è comunque spinti dalle emozioni. A me succede questo: riesco razionalizzando a capire cosa è sbagliato per me e ad evitarlo anche, ma di stare male nel non assecondare le mie emozioni, non facendo ciò che sento. Quindi pur facendo ciò che è 'giusto', soffro. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Comunque Bea ci tengo a dirti che apprezzo molto i tuoi commenti. Sono davvero illuminanti e denotano una gran consapevolezza. Leggendoti ho la sensazione di riordinare i miei pensieri, a volte così confusi. Ora capisco anche il perché. Complimenti per il percorso che hai fatto e grazie del tempo che dedichi per rispondere e condividere la tua esperienza. Buona domenica!
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