Mi sa che già solo con il titolo mi sono persa qualche migliaio di lettrici di questo articolo e forse anche dell’intero blog. Ci sono persone che sono totalmente allergiche ai pensieri positivi – li detestano proprio – e che soprattutto si imbufaliscono qaundo si suggerisce loro di pensare positivo, almeno qualche volta. Se si cerca di indirizzarle a coltivare l’ottimismo, a vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto. Guai a dire a queste persone che è utile essere piu positive e concentrarsi su quello che c’è e non sempre su quello che non c’è, su quello che hanno e non sempre su quello che non hanno.
"L’ottimista è una persona che ordina una dozzina di ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla che troverà in una di loro. T. Fontane"
Ci sono persone che fanno del lamentarsi, del frignare o, peggio ancora, del piangersi addosso, un vero e proprio stile di vita, un sistema filosofico, una religione. E, poi, stupite e sorprese, si lamentano a gran voce anche del fatto che non hanno un partner e che, sul loro percorso, trovano solo rospi. E non si riferiscono solo alla loro vita sentimentale, si intenda. Non avere pensieri positivi rovina la vita, in tutti i suoi aspetti.
Facciamolo presente subito, qualora fosse necessario: non c’è niente di meno attraente e di piu respingente di chi si lamenta di continuo. Lamentarsi avvelena il lamentatore (o la lamentatrice) e avvelena tutti quelli intorno. E’ per questo che coltivare pensieri positivi, coltivare l’ottimismo e osservare la vita dal lato migliore è indispensabile e necessario. E può cambiarti la vita.
Pensieri positivi: puoi e devi coltivarli
I pensieri negativi avvelenano perché sono contagiosi: se stai con una persona negativa, diventi una persona negativa anche tu. Non solo, come ha dimostrato una ricerca condotta dal professor Gerald Haeffel della Notre Dame University, stare con persone che hanno pensieri “depressivi” durante un momento di difficoltà della propria vita potrebbe addirittura portare alla depressione. I pensieri negativi sono veleni. I pensieri positivi sono medicine.
E questo ci conduce ad almeno 6 considerazioni importanti. Pronta per la lista? :)
1) nessuna persona sana vuole stare con qualcuno che si lamenta sempre e ha pensieri depressivi, perché “sente” che questo lo/la porterà a star male. Quindi: vuoi attrarre persone sane? Combatti i pensieri negativi e coltiva pensieri positivi. Se no il rischio è che tu attragga persone alle quali piace la negatività, perché sono negative anche loro, perché sono complessate e problematizzate o perché ne vogliono trarre profitto.
2) Dopo che – per esempio – hai avuto una delusione sentimentale non rifugiarti nel gruppo delle tue amiche lamentose a tentare di farti consolare. Potrebbero farti stare peggio. E infatti spesso capita: il circolo di amiche lamentose è un circolo depressivo. Dal quale ognuna esce più depressa di prima. E alimenta la depressione delle altre.
3) Smettila di lamentarti, perché stai solo scendendo attraverso una spirale che ti farà sentire sempre peggio e creerà attorno a te solo situazioni negative. Hanno ragione coloro che sostengono che la positività attira positività e la negatività attira negatività.
"Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono. Romano Battaglia"
4) Smettila di lamentarti anche su Facebook, sui social media o su Whatsapp: l’aura che crei attorno a te e gli amici e i commenti che attiri rispecchieranno esattamente il tuo umore e non ti permetteranno di uscire dalla negatività e dai tuoi problemi, ma ti ci riccacceranno dentro ancora più forte. I pensieri positivi, al contrario ti salveranno.
5) (Confidenziale: oh, ma quanto sono fastidiose le signore e signorine che vengono qui su questo blog, non leggono una parola di quello che scrivo, vanno cercando solo i commenti più lamentosi e poi vi ci si attaccano come cozze solo per lamentarsi. Poi, senza dare nessun altro contributo agli altri o se ne escono o insistono sulle loro lamentele. Non hanno la minima intenzione di concentrarsi su pensieri positivi o sul pensare positivamente.
No, dico: ma secondo te, queste sanno amare, sanno amarsi, sanno farsi amare? La lamentela è l’antitesi dell’amore, ecco. Il senso della condivisione con chi sta attraversando le tue stesse sfide nella vita – una separazione, un rifiuto, incontrare solo e sempre stronzi e mai una vera brava persona – è quello di comunicare sì la difficoltà che si sta affrontando (che è ben diversa dalla lamentela) e allo stesso tempo serve a condividere il “pensiero positivo”.
Cioè, per esempio, comunicare al mondo la decisione di voler cambiare la propria vita in meglio, raccontare qual è la propria personale soluzione ai problemi che si sperimentano e rafforzare, nel confronto, la fiducia nella propria capacità di uscire dalla melma. Ti dirò di più: questa condivisione costruttiva tra donne è riconosciuta come la più efficace dagli orientamenti psicologici più diversi. Non per niente ho messo a disposizione un blog con commenti aperti a tutti ed esorto alla condivisione delle esperienze. E’ un’opportunità che va colta e goduta in modo positivo, propositivo, attivo, appunto).
6) Smetti di frequentare persone e ambienti negativi, lamentosi, distruttivi. Avvelenano anche te e non ti sollevano dai tuoi guai anche se in superficie sembrerebbe il contrario. Sono gli inganni della mente, delle emozioni a fartelo credere.
Perché certe persone continuano a lamentarsi?
Oltre a questo c’è di più: come abbiamo detto, coltivare pensieri positivi è importante perché con una visione più serena e solare della vita evitiamo di avvelenare noi stessi e gli altri. Il che ci permette di diventare realmente più attraenti e affascinanti ed evitare di essere quel tipo di persone dalle quali gli altri girano al largo. Il pensare positivo serve anche a rafforzare la nostra emotività, a farci stare meglio fisicamente e soprattutto a “costruire pezzo a pezzo” una struttura psicologica che porta al successo, in ogni ambito della vita, incluso quello sentimentale. Ma di questo, magari, parleremo un’altra volta.
Ora facciamo un passo indietro e torniamo a quelli che si lamentano di continuo. Prima informazione: vivere è abbastanza complicato per tutti. Per nessuno la vita è stata o è un letto di rose. Eppure non tutti fanno della lamentela continua il proprio stile di vita. C’è chi, al proposito, ha un atteggiamento mentale diverso. C’è chi accetta quel che accade o per lo meno non se ne lamenta e prende provvedimenti. Forse coltivando l’ottimismo e i pensieri positivi, forse semplicemente guardando in faccia la realtà per come essa è. E, spesso, mettendo in atto una serie di “contromisure” sia per cambiare le condizioni in cui vive, sia, soprattutto, per cambiare il proprio approccio a quel che gli succede.
Non traiamo subito le conclusioni, però, come a dire che tutto dipende sempre dall’atteggiamento mentale di ciascuno. Per la verità la propensione umana al “negativo” e alla “negatività” è del tutto naturale, cioè ci appartiene dal punto di vista biologico, anzi, neurologico. I pensieri positivi ci vengono molto meno naturali di quelli negativi.
Siamo più attenti a quello che di brutto ci accade e ci ricordiamo con più facilità gli eventi negativi del passato rispetto a quelli positivi semplicemente perché il nostro cervello è strutturato proprio per questo: per difenderci dai pericoli e dai rsichi. Nel nostro cervello ha sede l’amigdala, una parte di sostanza grigia che ha la forma di una mandorla (amigdala in greco significa proprio mandorla). L’amigdala è l’archivio della nostra memoria emozionale. Ci collega emotivamente con i nostri ricordi negativi in modo che siamo in grado di difenderci da eventuali pericoli analoghi nel presente (e nel futuro, ovvio).
Eprimendoci più terra a terra: per i nostri antenati e le nostre antenate che vivevano nella giungla e nella savana o nelle terre ghiacciate (dipende dalle situazioni) era molto più importante ricordarsi e tenere bene a mente quella volta che avevano visto un leone sbranare una gazzella o un mammut che si ingoiava una foca, che non quanto fosse bello il panorama primaverile dei ciliegi in fiore. I pensieri positivi non erano (non sono, non sarebbero) di primaria importanza per la sopravvivenza su questa terra.
Grazie a questa “attitudine” i nostri antenati non rischiavano di “dimenticarsi” di scappare alla vista di un leone o di un mammut. E si ricordavano anche di raccontarlo agli amici, di modo che tutti stessero attenti. I nostri antenati, naturalmente, erano meno portati a pensieri positivi e di più a quelli negativi. Esattamente come lo siamo noi.
Perché nel nostro cervello le cose non sono cambiate di molto, a livello neurologico. I pensieri positivi sono più difficili, mooolto più difficili, ma tanto difficili (come scrivono le lamentose su Facebook).
Anzi, già che ci siamo ti dò un’altra brutta notizia, che potrebbe riguardarti da vicino: se è vero che i pensieri negativi hanno la loro radice nel passato, cioè nei ricordi, o in un’educazione impostata più sulla negatività che sulla positività, è anche vero che la loro “potenza” è legata alle aspettative sul futuro.
Alcuni ricercatori della New York University e della Carnegie Mellon University hanno dimostrato che si attribuisce un valore ancora più negativo a quel tipo di esperienze deludenti del passato che in qualche modo ci si aspetta di rivivere in futuro. Alla faccia dei pensieri positivi e del sentirsi motivate, eh? Hai già capito dove voglio arrivare? Ora vediamo.
"L’ottimista vive nella penisola delle infinite possibilità. Il pessimista è incagliato nell’isola della perpetua indecisione. W.A. Ward"
Se tu stai soffrendo per amore, perché lui per esempio è sparito nel nulla, se hai paura di rivivere quell’esperienza di nuovo in futuro, ecco che tendi a ritenerla ancora più negativa di quanto sia stata in realtà.
Ecco perché in molti (uomini e donne) hanno paura di amare di nuovo o hanno paura di innamorarsi. La paura di innamorarsi non è altro che la paura che si possa ripetere un’esperienza molto dolorosa già sperimentata. Che però giudichiamo ancora più dolorosa proprio perché temiamo di riviverla, proiettando la negatività nel futuro. E’ un incantesimo malefico della mente che fa incontrare il ricordo del passato e l’aspettativa del futuro (nulla di legato alla realtà della vita vera) in un presente emotivo angosciante per cui vivaimo di melma ecco, anche se nei fatti non esiste niente di reale e di negativo, in questo presente. Vedi un po’ che ‘sta storia dei pensieri positivi non è poi tanto campata in aria, dal punto di vista della pratica quotidiana.
Da dove arrivano i pensieri negativi? Come si eliminano?
Ora, tu ti starai chiedendo: “accipicchia Ilaria, doveva essere un articolo dedicato ai pensieri positivi e ci hai spiegato solo perché pensiamo in modo negativo. E che me ne faccio di tutte queste belle spiegazioni documentate, quando sto male e ho paura?”
Ti dirò: l’ottimismo – o almeno l’obiettività, uno sguardo distaccato ed equilibrato sulla realtà – non è un mestiere facile per nessuno e nemmeno per me, guarda un po’. Per cui spesso mi sono interrogata e continuo a interrogarmi su come migliorare la qualità dei miei pensieri e della mia prospettiva sulla vita per vivere con più aderenza alla realtà ed essere più serena.
Capire il per come e il perché la nostra mente ci porta a pensarla in un certo modo è fondamentale per acquisire consapevolezza: spesso la nostra natura, la nostra mente, nell’incontro con le problematiche del mondo contemporaneo e con quelle delle relazioni, crea alcuni “cortocircuiti” che è importante comprendere.
Perché una volta che si sono compresi questi “inganni mentali”, è possibile aggirarli e guidare la nostra mente nella direzione del raggiungimento del nostro equilibrio e della nostra serenità.
"Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose. A. Lincoln"
Un percorso utilissimo per scoprire di più su di te (e anche sulla psicologia maschile) è I 7 Pilastri dell’Attrazione: scopri quali sono i tuoi bisogni – quelli che ti spingono verso un partner e non verso un altro – e quali sono i bisogni degli uomini quando cercano una partner.
Ritorneremo presto sul tema dei pensieri positivi e di quanto pensare positivo è importante e praticabile nella realtà di tutti i giorni.
Per ora, quello che ti devi portare a casa da questa lettura è un nuovo grande senso di possibilità: se tu vuoi cambiare i tuoi pensieri e assumere i comportamenti che ti rendano una persona davvero felice puoi farlo, ci sono gli strumenti e sono alla tua portata.
Quello che ti è utile fare, per ora, è prendere una decisione: fare piazza pulita dei pensieri negativi, a vantaggio dei pensieri positivi.
Giorgia 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:08)
Davide 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:33)
Articolo scritto molto bene, equilibrato nella sua positivitàFrancesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:04)
Vale 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:12)
Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:23)
Margherita 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:59)
Margherita 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:10)
Michelle 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:45)
Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:52)
Michelle 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:06)
Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:10)
Sara Ann 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:27)
Fernanda 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:16)
questo era davvero interessante! Spero sia realistico!Anna 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:40)
Livia 9 anni fa (6 Marzo 2016 21:29)
Francesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:46)
Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:42)
E' la tortura mentale che ti rende impacciata e fa scappare gli uomini, lo hai detto :)Francesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 22:58)
Lili 9 anni fa (6 Marzo 2016 23:36)
Goldie 9 anni fa (6 Marzo 2016 12:07)
Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 12:44)
Forse è il caso di smetterla di lottare :)Monichina 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:27)
Claudine 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:48)
Gea 9 anni fa (6 Marzo 2016 22:29)
Claudine 9 anni fa (6 Marzo 2016 23:55)
Entela 9 anni fa (6 Marzo 2016 21:22)
Sembra che tu scappi da qualcosa.... il senso di solitudine forse? accetta che sei sola e comprenderai il momento giusto per uscire, andare al cinema e viaggiare. Un salutograzia 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:15)
Nico 9 anni fa (7 Marzo 2016 1:33)
Pienamente d'accordo, lo yoga aiuta tantissimo!Lisa 9 anni fa (7 Marzo 2016 1:47)
helen 9 anni fa (7 Marzo 2016 7:37)
sienne 9 anni fa (6 Marzo 2016 9:06)
Manu 9 anni fa (6 Marzo 2016 10:50)
sienne 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:04)
Manu 9 anni fa (7 Marzo 2016 7:52)
debora tripodi 9 anni fa (7 Marzo 2016 9:24)
Grazie Ilaria, quello che fai è molto bello...e utile...un'abbraccio.Sara2 9 anni fa (7 Marzo 2016 10:38)