Pensieri positivi: perché ti cambiano la vita

pensieri positiviMi sa che già solo con il titolo mi sono persa qualche migliaio di lettrici di questo articolo e forse anche dell’intero blog. Ci sono persone che sono totalmente allergiche ai pensieri positivi – li detestano proprio – e che soprattutto si imbufaliscono qaundo si suggerisce loro di pensare positivo, almeno qualche volta. Se si cerca di indirizzarle a coltivare l’ottimismo, a vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto. Guai a dire a queste persone che è utile essere piu positive e concentrarsi su quello che c’è e non sempre su quello che non c’è, su quello che hanno e non sempre su quello che non hanno.

"L’ottimista è una persona che ordina una dozzina di ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla che troverà in una di loro. T. Fontane"

Ci sono persone che fanno del lamentarsi, del frignare o, peggio ancora, del piangersi addosso, un vero e proprio stile di vita, un sistema filosofico, una religione. E, poi, stupite e sorprese, si lamentano a gran voce anche del fatto che non hanno un partner e che, sul loro percorso, trovano solo rospi. E non si riferiscono solo alla loro vita sentimentale, si intenda. Non avere pensieri positivi rovina la vita, in tutti i suoi aspetti.

Facciamolo presente subito, qualora fosse necessario: non c’è niente di meno attraente e di piu respingente di chi si lamenta di continuo. Lamentarsi avvelena il lamentatore (o la lamentatrice) e avvelena tutti quelli intorno. E’ per questo che coltivare pensieri positivi, coltivare l’ottimismo e osservare la vita dal lato migliore è indispensabile e necessario. E può cambiarti la vita.

Pensieri positivi: puoi e devi coltivarli

I pensieri negativi avvelenano perché sono contagiosi: se stai con una persona negativa, diventi una persona negativa anche tu. Non solo, come ha dimostrato una ricerca condotta dal professor Gerald Haeffel della Notre Dame University, stare con persone che hanno pensieri “depressivi” durante un momento di difficoltà della propria vita potrebbe addirittura portare alla depressione. I pensieri negativi sono veleni. I pensieri positivi sono medicine.

E questo ci conduce ad almeno 6 considerazioni importanti. Pronta per la lista? :)

1) nessuna persona sana vuole stare con qualcuno che si lamenta sempre e ha pensieri depressivi, perché “sente” che questo lo/la porterà a star male. Quindi: vuoi attrarre persone sane? Combatti i pensieri negativi e coltiva pensieri positivi. Se no il rischio è che tu attragga persone alle quali piace la negatività, perché sono negative anche loro, perché sono complessate e problematizzate o perché ne vogliono trarre profitto.

2) Dopo che – per esempio – hai avuto una delusione sentimentale non rifugiarti nel gruppo delle tue amiche lamentose a tentare di farti consolare. Potrebbero farti stare peggio. E infatti spesso capita: il circolo di amiche lamentose è un circolo depressivo. Dal quale ognuna esce più depressa di prima. E alimenta la depressione delle altre.

3) Smettila di lamentarti, perché stai solo scendendo attraverso una spirale che ti farà sentire sempre peggio e creerà attorno a te solo situazioni negative. Hanno ragione coloro che sostengono che la positività attira positività e la negatività attira negatività.

"Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono. Romano Battaglia"

4) Smettila di lamentarti anche su Facebook, sui social media o su Whatsapp: l’aura che crei attorno a te e gli amici e i commenti che attiri rispecchieranno esattamente il tuo umore e non ti permetteranno di uscire dalla negatività e dai tuoi problemi, ma ti ci riccacceranno dentro ancora più forte. I pensieri positivi, al contrario ti salveranno.

5) (Confidenziale: oh, ma quanto sono fastidiose le signore e signorine che vengono qui su questo blog, non leggono una parola di quello che scrivo, vanno cercando solo i commenti più lamentosi e poi vi ci si attaccano come cozze solo per lamentarsi. Poi, senza dare nessun altro contributo agli altri o se ne escono o insistono sulle loro lamentele. Non hanno la minima intenzione di concentrarsi su pensieri positivi o sul pensare positivamente.

No, dico: ma secondo te, queste sanno amare, sanno amarsi, sanno farsi amare? La lamentela è l’antitesi dell’amore, ecco. Il senso della condivisione con chi sta attraversando le tue stesse sfide nella vita – una separazione, un rifiuto, incontrare solo e sempre stronzi e mai una vera brava persona – è quello di comunicare sì la difficoltà che si sta affrontando (che è ben diversa dalla lamentela) e allo stesso tempo serve a condividere il “pensiero positivo”.

Cioè, per esempio, comunicare al mondo la decisione di voler cambiare la propria vita in meglio, raccontare qual è la propria personale soluzione ai problemi che si sperimentano e rafforzare, nel confronto, la fiducia nella propria capacità di uscire dalla melma. Ti dirò di più: questa condivisione costruttiva tra donne è riconosciuta come la più efficace dagli orientamenti psicologici più diversi. Non per niente ho messo a disposizione un blog con commenti aperti a tutti ed esorto alla condivisione delle esperienze. E’ un’opportunità che va colta e goduta in modo positivo, propositivo, attivo, appunto).

6) Smetti di frequentare persone e ambienti negativi, lamentosi, distruttivi. Avvelenano anche te e non ti sollevano dai tuoi guai anche se in superficie sembrerebbe il contrario. Sono gli inganni della mente, delle emozioni a fartelo credere.

Perché certe persone continuano a lamentarsi?

Oltre a questo c’è di più: come abbiamo detto, coltivare pensieri positivi è importante perché con una visione più serena e solare della vita evitiamo di avvelenare noi stessi e gli altri. Il che ci permette di diventare realmente più attraenti e affascinanti ed evitare di essere quel tipo di persone dalle quali gli altri girano al largo. Il pensare positivo serve anche a rafforzare la nostra emotività, a farci stare meglio fisicamente e soprattutto a “costruire pezzo a pezzo” una struttura psicologica che porta al successo, in ogni ambito della vita, incluso quello sentimentale. Ma di questo, magari, parleremo un’altra volta.

Ora facciamo un passo indietro e torniamo a quelli che si lamentano di continuo. Prima informazione: vivere è abbastanza complicato per tutti. Per nessuno la vita è stata o è un letto di rose. Eppure non tutti fanno della lamentela continua il proprio stile di vita. C’è chi, al proposito, ha un atteggiamento mentale diverso. C’è chi accetta quel che accade o per lo meno non se ne lamenta e prende provvedimenti. Forse coltivando l’ottimismo e i pensieri positivi, forse semplicemente guardando in faccia la realtà per come essa è. E, spesso, mettendo in atto una serie di “contromisure” sia per cambiare le condizioni in cui vive, sia, soprattutto, per cambiare il proprio approccio a quel che gli succede.

Non traiamo subito le conclusioni, però, come a dire che tutto dipende sempre dall’atteggiamento mentale di ciascuno. Per la verità la propensione umana al “negativo” e alla “negatività” è del tutto naturale, cioè ci appartiene dal punto di vista biologico, anzi, neurologico. I pensieri positivi ci vengono molto meno naturali di quelli negativi.

Siamo più attenti a quello che di brutto ci accade e ci ricordiamo con più facilità gli eventi negativi del passato rispetto a quelli positivi semplicemente perché il nostro cervello è strutturato proprio per questo: per difenderci dai pericoli e dai rsichi. Nel nostro cervello ha sede l’amigdala, una parte di sostanza grigia che ha la forma di una mandorla (amigdala in greco significa proprio mandorla). L’amigdala è l’archivio della nostra memoria emozionale. Ci collega emotivamente con i nostri ricordi negativi in modo che siamo in grado di difenderci da eventuali pericoli analoghi nel presente (e nel futuro, ovvio).

Eprimendoci più terra a terra: per i nostri antenati e le nostre antenate che vivevano nella giungla e nella savana o nelle terre ghiacciate (dipende dalle situazioni) era molto più importante ricordarsi e tenere bene a mente quella volta che avevano visto un leone sbranare una gazzella o un mammut che si ingoiava una foca, che non quanto fosse bello il panorama primaverile dei ciliegi in fiore. I pensieri positivi non erano (non sono, non sarebbero) di primaria importanza per la sopravvivenza su questa terra.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Grazie a questa “attitudine” i nostri antenati non rischiavano di “dimenticarsi” di scappare alla vista di un leone o di un mammut. E si ricordavano anche di raccontarlo agli amici, di modo che tutti stessero attenti. I nostri antenati, naturalmente, erano meno portati a pensieri positivi e di più a quelli negativi. Esattamente come lo siamo noi.

Perché nel nostro cervello le cose non sono cambiate di molto, a livello neurologico. I pensieri positivi sono più difficili, mooolto più difficili, ma tanto difficili (come scrivono le lamentose su Facebook).

Anzi, già che ci siamo ti dò un’altra brutta notizia, che potrebbe riguardarti da vicino: se è vero che i pensieri negativi hanno la loro radice nel passato, cioè nei ricordi, o in un’educazione impostata più sulla negatività che sulla positività, è anche vero che la loro “potenza” è legata alle aspettative sul futuro.

Alcuni ricercatori della New York University e della Carnegie Mellon University hanno dimostrato che si attribuisce un valore ancora più negativo a quel tipo di esperienze deludenti del passato che in qualche modo ci si aspetta di rivivere in futuro. Alla faccia dei pensieri positivi e del sentirsi motivate, eh? Hai già capito dove voglio arrivare? Ora vediamo.

"L’ottimista vive nella penisola delle infinite possibilità. Il pessimista è incagliato nell’isola della perpetua indecisione. W.A. Ward"

Se tu stai soffrendo per amore, perché lui per esempio è sparito nel nulla, se hai paura di rivivere quell’esperienza di nuovo in futuro, ecco che tendi a ritenerla ancora più negativa di quanto sia stata in realtà.

Ecco perché in molti (uomini e donne) hanno paura di amare di nuovo o hanno paura di innamorarsi. La paura di innamorarsi non è altro che la paura che si possa ripetere un’esperienza molto dolorosa già sperimentata. Che però giudichiamo ancora più dolorosa proprio perché temiamo di riviverla, proiettando la negatività nel futuro. E’ un incantesimo malefico della mente che fa incontrare il ricordo del passato e l’aspettativa del futuro (nulla di legato alla realtà della vita vera) in un presente emotivo angosciante per cui vivaimo di melma ecco, anche se nei fatti non esiste niente di reale e di negativo, in questo presente. Vedi un po’ che ‘sta storia dei pensieri positivi non è poi tanto campata in aria, dal punto di vista della pratica quotidiana.

Da dove arrivano i pensieri negativi? Come si eliminano?

Ora, tu ti starai chiedendo: “accipicchia Ilaria, doveva essere un articolo dedicato ai pensieri positivi e ci hai spiegato solo perché pensiamo in modo negativo. E che me ne faccio di tutte queste belle spiegazioni documentate, quando sto male e ho paura?”

Ti dirò: l’ottimismo – o almeno l’obiettività, uno sguardo distaccato ed equilibrato sulla realtà – non è un mestiere facile per nessuno e nemmeno per me, guarda un po’. Per cui spesso mi sono interrogata e continuo a interrogarmi su come migliorare la qualità dei miei pensieri e della mia prospettiva sulla vita per vivere con più aderenza alla realtà ed essere più serena.

Capire il per come e il perché la nostra mente ci porta a pensarla in un certo modo è fondamentale per acquisire consapevolezza: spesso la nostra natura, la nostra mente, nell’incontro con le problematiche del mondo contemporaneo e con quelle delle relazioni, crea alcuni “cortocircuiti” che è importante comprendere.

Perché una volta che si sono compresi questi “inganni mentali”, è possibile aggirarli e guidare la nostra mente nella direzione del raggiungimento del nostro equilibrio e della nostra serenità.

"Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose. A. Lincoln"

Un percorso utilissimo per scoprire di più su di te (e anche sulla psicologia maschile) è I 7 Pilastri dell’Attrazione: scopri quali sono i tuoi bisogni – quelli che ti spingono verso un partner e non verso un altro – e quali sono i bisogni degli uomini quando cercano una partner.

Ritorneremo presto sul tema dei pensieri positivi e di quanto pensare positivo è importante e praticabile nella realtà di tutti i giorni.

Per ora, quello che ti devi portare a casa da questa lettura è un nuovo grande senso di possibilità: se tu vuoi cambiare i tuoi pensieri e assumere i comportamenti che ti rendano una persona davvero felice puoi farlo, ci sono gli strumenti e sono alla tua portata.

Quello che ti è utile fare, per ora, è prendere una decisione: fare piazza pulita dei pensieri negativi, a vantaggio dei pensieri positivi.

 

 

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112 Commenti

  1. Avatar di Giorgia

    Giorgia 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:08)

    Ciao Ilaria, trovo i tuoi consigli molto utili. Condivido in pieno il tuo articolo e la necessità di pensare sempre positivo. Io mi sforzo di esserlo sempre e di mettere da parte i problemi che a volte ci portano a pensare negativo.
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  2. Avatar di Davide

    Davide 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:33)

    Articolo scritto molto bene, equilibrato nella sua positività
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  3. Avatar di Francesca

    Francesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:04)

    Ciao Ilaria, mi è piaciuto molto questo articolo. E' vero a distanza di tempo mi rendo conto che conoscendo persone negative, chiuse, senza nessuna voglia di vivere in qualche modo ti coivolge in una maniera impressionante. Mi fermo molte volte a pensare a come ero prima e come ero fino a poco fa e continuavo a dire che il mio carattere forte si era andato a nascondere per fare spazio a quello debole e infelice. Bisogna reagire alle situazioni brutte o negative sempre ed eliminare da subito le persone o le situazioni che non ci fanno sentire bene. Ho riscontrato che sono diventata lamentosa, ora sto cercando di ritornare in me stessa perchè ho preso parte di un carattere che non mi appartiene per niente e che mi da anche fastidio pensa un pò! Dalle situazioni passate e dolorose si esce sempre più forti anche se all'inizio non è per niente facile e soprattutto si impara sempre, l'importante è rimanere ferme sulle nostre decisioni. Forza Donne!!
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  4. Avatar di Vale

    Vale 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:12)

    Io dico solo una cosa: ok restare positive se va male solo una cosa ( per esempio l'amore), ma quando vedi che OGNI COSA che fai ti va male, quando vedi che nonostante ti accanisci per far andare bene le cose, ti dai da fare, resti ottimista ecc. e poi vedi che comunque non hai l'amore, non hai un soldo, non hai lavoro, non hai la salute, non hai famiglia, alla fine diventa impossibile restare positivi. Qualcuno dice di accontentarsi di quanto si ha: e se non si ha niente??? Bisogna accontentarsi di non avere niente?? :(
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 15:23)

      Complimenti Vale, hai capito perfettamente il senso dell'articolo: soprattutto la parte che la negatività è un veleno per sé e per gli altri e non hai resistito alla tentazione di spargere un po' di veleno. Mi chiedo come mai le cose ti vadano così male, in effetti :)
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  5. Avatar di Margherita

    Margherita 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:59)

    Bello questo articolo è la stessa cosa che penso io, ho incontrato anche io persone negative amiche che ho cercato di aiutare in qualche modo facendo notare il lato positivo delle cose e condizioni che la vita ci offre e pensando che dalle esperienze negative dovremmo farne tesoro perché ci aiutano grazie Ilaria
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  6. Avatar di Margherita

    Margherita 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:10)

    Grazie Ilaria articolo molto bello condivido quello che dici che bisogna circondarsi di persone positive che ti fanno anche ridere con qualche battuta ma soprattutto nella vita cercare di essere impegnati anche nel volontariato e ti posso garantire che ti passano tutti i pensieri negativi
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  7. Avatar di Michelle

    Michelle 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:45)

    Bello quanto scrivi ed anche veritiero. Io sono riuscita e sto riuscendo a vedere il bicchiere mezzo pieno per combattere il tumore al seno che mi ha colpita. Ma non riesco ad avere tanto ottimismo nella mia relazione. E meno ottimismo ho più discussioni accadono....è più tutto diventa pesante e difficile. Per mia fortuna in queste situazioni evito amicizie tristi o negative ma ciò non basta a farmi vedere il bello della mia relazione....come mai? Help
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 16:52)

      Brava Michelle, il bicchiere mezzo pieno per vincere sulla malattia. Complimenti. Non riesci a vedere il bello della tua relazione perché evidentemente non c'è: questo è il piano di realtà. E tu ti stai sentendo in colpa perché ci sono discussioni. Non è colpa tua. E le discussioni non ti fanno bene, a prescindere.
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    • Avatar di Michelle

      Michelle 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:06)

      Cara Ilaria ci sono tanti motivi per vedere anche nella mia relazione il bicchiere colmo .... Però quanto mi è accaduto con la malattia ha minato la fiducia in me stessa ed è questo il punto delle discussioni perchè questa poca fiducia che ho in me diventa gelosia e la gelosia diventano discussioni..... Devo ritrovare la fiducia anche ora che mi ritrovo con un corpo che non è più il mio
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:10)

      Cara Michelle, non sono qui per convincere nessuno. E' pieno di donne che sono in storie sbagliate, si lamentano, ma si priverebbero di tutto - e si privano di tutto - ma non mollano la loro storia sbagliata a nessun costo. Io non sono qui per convincere nessuno ma non mi va nemmeno che qualcuno scriva per convincere me che la sua storia sbagliata è giusta: a me non interessa e a loro fa male insistere. Ci sono storie sbagliate in cui si continua a stare. Ma continuano a essere sbagliate. Anche se ci si assume tutte le colpe, anzi, forse soprattutto per quello. In bocca al lupo per la tua guargigione.
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  8. Avatar di Sara Ann

    Sara Ann 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:27)

    "Non c’è niente di meno attraente e di piu respingente di chi si lamenta di continuo. Lamentarsi avvelena il lamentatore (o la lamentatrice) e avvelena tutti quelli intorno." Parole verissime! E' uno splendido articolo e anche molto chiaro, grazie!
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  9. Avatar di Fernanda

    Fernanda 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:16)

    questo era davvero interessante! Spero sia realistico!
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  10. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:40)

    Cara Ilaria, vuoi farti due risate? È da oltre un anno che seguo il tuo blog, da due anni e mezzo che sono in terapia. La mia vita va decisamente meglio, E QUINDI mi dico "ma chi me lo fa fare a mettermi in gioco in una relazione, visto e considerato che i miei figli e io stiamo bene, mentre il 99% degli uomini sono una devastazione?". Lato positivo: l'1% degli uomini che potrebbero non esserlo. Valutazione costi/benefici del correre il rischio ... Insomma c'è un retropensiero veramente negativo (probabilmente arriva dall'amigdala: mi sento come uno di quei cani che oramai si sono spaventati e che se ne stanno al caldo della cuccia... E ciccia!)
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  11. Avatar di Livia

    Livia 9 anni fa (6 Marzo 2016 21:29)

    Le domeniche con i tuoi articoli che mi arrivano in posta, sono sempre una festa! Li aspetto con ansia e controllo assiduamente che arrivino ed ecco che stamane proprio 2 minuti aver aperto la casella di posta, ecco arrivare il tuo nuovo articolo. Un tema che mi rispecchia molto: sono una pessimista cronica secondo le linguacciute delle mie ex compagne e le ex prof della scuola perché frignavo e mi lamentavo di cose banali. Io invece mi definisco più realista che pessimista anche se è vero che mi lamento spesso perché ho paura di non riuscire a finire il programma prima dell'esame, di non riuscirlo a passare con un bel voto, di non riuscirmi a laureare in tempo per non pagare la tassa dei fuoricorso e dulcis in fundo, di non avere amiche sincere, che mi rispettano e con le quali condividere non solo lamentele ma anche cose belle. Crescendo ecco le mie lamentele, da piccolina mi lamentavo perché volevo il ragazzo ma ora come ora riesco a stare bene senza uomini ed è vero! Riguardo le amicizie, frequentando Napoli per studio, ho stretto amicizia con un mio compagno di università e con lui mi sfogo spesso sui miei problemi però per farmi perdonare, quando usciamo ridiamo seduti ad un bar e ci godiamo lunghe passeggiate nella movida napoletana ed ho anche un'amica più piccola di me di 5 anni che studia medicina, è ottimista, non ama giudicare e soprattutto mi trova simpatica, cosa che molti miei compaesani e le mie ex compagne di scuola e le insegnanti non avevano trovato in me. E un po' di speranza e di contentezza pare piano piano stando qui mi stia venendo e mi piace. Continua a mandare articoli Ilaria, non fermarti! ?
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  12. Avatar di Francesca

    Francesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 17:46)

    Ciao Ilaria! Ti ho scritto giorni fa descrivendoti un pò la mia situazione "deprimente" e solitaria. Ebbene, da allora ho riflettuto molto e in effetti... non c'è un rimedio o un modo preciso di pormi, quando ero felice e sorridente le persone lo notavano, quando mi sono incupita...anche :) Dopotutto, essendo "intimidita" da me stessa, spesso mi capita di non compiere gesti disinvolti ma di essere molto impacciata, quasi tra le nuvole, quando invece semplicemtne mi torturo mentalmente su cosa fare o cosa dire, o su cosa ho sbagliato a fare o a dire, e gli uomini che cinque minuti prima mi trovavano carina e interessante, poi scappano! Ha senso questa mia supposizione? Questo post capita a pennello e conferma quello che pensavo! Ti lascio un feedback super positivo per il blog, lo ho spulciato un pò e scrivi cose davvero interessanti, inoltre, mi piace molto il modo di porti, spesso una risposta secca fa riflettere di più di una buonista e melensa, mi piace! Spero di tornare a scriverti per qualche consiglio più "pertinente" e interessante... un abbraccio!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:42)

      E' la tortura mentale che ti rende impacciata e fa scappare gli uomini, lo hai detto :)
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    • Avatar di Francesca

      Francesca 9 anni fa (6 Marzo 2016 22:58)

      Devo lavorarci su, sarà un lavoraccio, chi come me è abituato a rimuginare lo fa davvero in ogni occasione, di più se c'è un uomo su cui far colpo! In quel caso scatta il loop: ho fatto bene cosi? Son stata troppo spavalda, o troppo insicura? E ora?... Forse è per questo che le donne "svampite" attirano di più :)Per me ci vuole misura tra l'essere senza pensieri e riflessiva quando serve, è dura trovare un equilibrio ma una volta raggiunto può dare soddisfazioni! Ah, ho una esperienza pratica riguardo al tuo post, in passato desideravo fortemente andare a ballare,uscire, divertirmi, pensavo solo a voler essere libera e spensierata ed in pochissimo tempo ho incontrato esattamente la comitiva che cercavo, son stati i tre anni più intensi e belli della mia vita, ero corteggiata e agli uomini interessavo... Poi c'è stato il periodo "nero", i miei pensieri erano rivolti solo alle cose negative che avevo vissuto,ero sempre depressa e arrabbiata, pensavo continuamente alla mia sfiga ed ho attirato una sola amica: stava messa peggio di me. Influenza negativa all'ennesima potenza, più lei si lamentava di quanto fosse infelice e deprimente la sua vita, più io mi incupivo e mi attiravo negatività intorno, l'unico uomo che ho conosciuto in quel periodo è stato forse il più falso e di poco valore che mi sia capitato. Ora sono libera da entrambe le figure... e da domani magari incomincio ad essere solo positiva e soprattutto a credere in me, che magari ne esce qualcosa di buono! A presto e grazie la risposta :)
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  13. Avatar di Lili

    Lili 9 anni fa (6 Marzo 2016 23:36)

    Grazie a questo blog e ai vostri consigli, soprattutto tuoi Ilaria, riesco a uscire dalla negatività che a volte si fa sentire. Ho superato in poco tempo una delusione amorosa e adesso ho capito che l'amore bisogna per prima cosa darlo a noi stesse. Un bacio:)
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  14. Avatar di Goldie

    Goldie 9 anni fa (6 Marzo 2016 12:07)

    lavoro tantissimo su me stessa, con la psicologa, con gli esercizi cognitivi, con un nuovo lavoro, con le nuove conoscenze, con il mio cane, con la figlia ormai 18enne che fa la sua vita. il senso di vuoto mi circonda sempre e la solitudine (quella profonda) mi attanagliano, ma RESISTO, e ogni giorno mi dico che ce l'ho fatta. e mi faccio anche dei regalini, un pranzo con una amica, un vestito, una uscita al cinema...insomma, si lotta! presto un viaggio...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Marzo 2016 12:44)

      Forse è il caso di smetterla di lottare :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Monichina

      Monichina 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:27)

      @Ilaria, mi ha colpita e mi interessa questa tua frase! "Forse è il caso di smetterla di lottare" Potresti spiegarti meglio? Bellissimo come sempre l'articolo, lo sto rileggendo di continuo come un mantra positivo. :)
      Rispondi a Monichina Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (6 Marzo 2016 18:48)

      Buonasera Ilaria! Ho letto con entusiasmo il tuo articolo e tutti i commenti. Non ho capito cosa intendi quando dici che forse è il caso di smettere di lottare...se farlo significa non lasciarsi andare al deprimersi o rimuginare?
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (6 Marzo 2016 22:29)

      @ Claudine & Monichina: ciao, l'idea di lotta implica un conflitto, una tensione. Una cosa che fa bene non va considerata come un sacrificio, un male necessario o una lotta, per l'appunto. Per es. chi pensa che fare qualcosa da sola sia da sfigate non farà un'uscita da sola a cuor leggero, perché le sue idee negative (e dunque limitanti) le impediscono di vedere la cosa come normale e benefica in sé, e invece la fanno sentire come Ercole alle prese con le dodici fatiche. Vivere non é una punizione, ma un'occasione. I pensieri negativi sono come una benda davanti agli occhi: si vede nero e al buio é impossibile vedere le cose buone e piacevoli della vita. Buona serata e un abbraccio a tutte e due :-)
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    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (6 Marzo 2016 23:55)

      Grazie Gea. Sì, è proprio come tu dici. Occorre 'marinare' la cosa... quando mi è capitato, lo spirito era quello di uscire per non rimanere imbrigliata dai pensieri negativi, non sempre di facile gestione, soprattutto quando la causa è recente. Una boccata d'aria, una passeggiata, una bella amicizia, aiutano ad alleggerirsi e assumere uno sguardo più obbiettivo...il concetto di battaglia mi faceva sentire più viva e in movimento per superare, ma non è il modo giusto per raggiungere la consapevolezza di sè e riconoscere le cose che mi fanno bene, forse fa parte solo di una fase che deve evolvere in un rapporto con la propria persona più sereno e maturo :-)
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    • Avatar di Entela

      Entela 9 anni fa (6 Marzo 2016 21:22)

      Sembra che tu scappi da qualcosa.... il senso di solitudine forse? accetta che sei sola e comprenderai il momento giusto per uscire, andare al cinema e viaggiare. Un saluto
      Rispondi a Entela Commenta l’articolo

  15. Avatar di grazia

    grazia 9 anni fa (6 Marzo 2016 20:15)

    Sono basita. È un articolo splendido... Condivido molte delle opinioni espresse. Dirò di più ... Per la prima volta nella mia vita ho trovato il coraggio di allontanarmi da una amica "poco positiva' perché sono riuscita a percepire che mi avrebbe spinta verso un baratro. W i pensieri positivi ora e sempre perché tutto può sempre succedere. Un abbraccio forte a tutti !!! Piccolo consiglio : ho iniziato da un po' a fare yoga e posso dire che aiuta molto.
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  16. Avatar di Lisa

    Lisa 9 anni fa (7 Marzo 2016 1:47)

    Interessante, ho letto tutto l'articolo e l'ho trovato piacevole. Solo un'appunto: a nessuno piace trascorrere il tempo con una persona che non fa altro che lamentarsi ma è pur vero che pensare di trovare qualcuno senza problemi e con una vita perfetta è solo un'utopia o peggio ancora, qualcuno che indossa una maschera. I veri amici sono quelli che ti sopportano e non chi se ne lava le mani e ti cerca quando è tornato il sereno.
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  17. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (7 Marzo 2016 7:37)

    Dunque vi riporto una testimonianza. Quando mi son separata ho elaborato il meglio possibile quanto accaduto curandomi molto. Per cui il primo rompic. che incontrai a varie riprese incominciò a dirmi che io ero una donna troppo "forte". Gli rugava che fossi sorridente, propositiva, per lui era inconcepibile, dovevo esser depressa insomma. A varie riprese mi diceva che ero troppo forte, un "robot". Lui viveva male da separato, si viveva come un fallito, soprattutto davanti agli occhi del mondo. Invece la sofferenza c'era stata ed era stata devastante. Insomma dietro un sorriso c'è stata una fatica.Ora il rischio quando sei così è che tutti ti passino addosso tanto sei forte, tanto sopporti qualsiasi cosa. Invece quella fatica c'è nel momento del travaglio e va rispettata. Non è che una persona sorridente è disponibile a subire qualsiasi cosa, non è di acciaio. Ora mandare a stendere il soggetto è stata una mossa intelligente ad un certo punto, va da sé. Quindi va bene essere forti, attenzione però perché l'invidia alligna, non tutti ti prenderanno a pacche sulle spalle. Anzi alcuni sentenzieranno che hai qualcosa che non quadra. Quando sei depressa sei più "giusta".
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  18. Avatar di sienne

    sienne 9 anni fa (6 Marzo 2016 9:06)

    Ciao a tutti. Non so se ho capito bene, cosa si intende realmente con pensieri positivi. Quello che mi attira è una visione realistica delle possibilità che le varie situazioni della vita ci offrono e che ciò ci spinge a giocare bene le nostre carte. Vedere le rose, invece delle spine, per me, non mette ancora nulla in moto. Una persona che mi parla solo di cose belle, tende a farmi scappare, sinceramente. La percepisco poco realistica. La medaglia ha due facce ed è un'analisi delle due facce che mi permette di muovermi di conseguenza. La rosa la vedo, ma anche le spine. Infatti tenterò di coglierla senza ferirmi. Mi sa, che non ho capito ... scusate.
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    • Avatar di Manu

      Manu 9 anni fa (6 Marzo 2016 10:50)

      Ciao Sienne, per quanto mi riguarda è un atteggiamento mentale e non la perdita di contatto con la realtà o una determinata situazione. Se una persona avesse sempre e solo pensieri positivi avrebbe lo stesso un problema, come dice Ilaria, non scapparebbe davanti al leone, ma penserebbe di poterlo far diventare il suo nuovo animaletto. È l'atteggiamento lamentoso che però invece non fa bene. Ho una cara amica che davvero passa la vita a lamentarsi: dal fornaio che non gli ha dato il pane buono alle discussioni su i massimi sistemi. È talmente invischiata in questa sua strategia di sopravvivenza che: 1) non da mai valore alle cose belle che vede o che le accadono, mai 2) fa allontanare tutti, corteggiatori e non. Anche io, che la conosco da tempo e riesco a gestirla meglio, dopo le nostre conversazioni mi sento davvero svuotata e rischio di entrare nel suo circolo vizioso. Alzarmi ottimista e sorridente dipende solo da me, non dall'altra persona che incontro sul mio cammino. I pensieri negativi li abbiamo tutti, io ad esempio faccio solo in modo che non monopolizzino tutto il mio sentire e tutta la mia giornata e tengo ben aperti occhi e orecchie su quanto di bello incontro in giro per ricaricarmi, per rendere il pensiero negativo piccino piccio', levandogli il potere. Non se il mio punto di vista può esserti utile.
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    • Avatar di sienne

      sienne 9 anni fa (6 Marzo 2016 14:04)

      Grazie Manu. Ora credo di aver capito. Si tratta di una forma mentis, come chi è polemico o chi sente il bisogno di criticare sempre tutto. Visto così, concordo pienamente. Certo. Anche se prenderci del tempo e sviscerare il male che ci è accaduto, può essere molto importante per capire cosa ci è accaduto. Ma questo, se ho capito bene, è tutt'un altro discorso. Grazie!
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    • Avatar di Manu

      Manu 9 anni fa (7 Marzo 2016 7:52)

      Sviscerare? Presente! Cerco però dopo aver analizzato nei più singoli dettagli la situazione che mi è accaduta cerco di tenerla a bada. Credo che al pensiero positivo automaticamente si associ una certa leggerezza di pensiero, quasi di stupidità. Invece a meno che uno non abbia in circolo un solo neurone, e quindi ci sia portato per natura, è un lavoro molto difficile e tortuoso perché prevede tra le altre cose di smettere di pensare che il mondo è cattivo e di rendersi conto che dipende da te e solo da te. Prendersi la responsabilità di sé stessi. Da lì poi parte tutto il resto del percorso che inizia anche solo nel cambiare fornaio ;) ma anche questo è un altro discorso.
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  19. Avatar di debora tripodi

    debora tripodi 9 anni fa (7 Marzo 2016 9:24)

    Grazie Ilaria, quello che fai è molto bello...e utile...un'abbraccio.
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  20. Avatar di Sara2

    Sara2 9 anni fa (7 Marzo 2016 10:38)

    Grazie, Ilaria. E grazie anche a tutte le donne che con i loro commenti mi aiutano a riflettere molto perché anch'io, soprattutto in questo momento, mi sto lasciando andare alla negatività e non vedo le cose belle che mi accadono ogni giorno. Sarà che in famiglia mi hanno sempre abituata a vedere il peggio, ma a volte mi tiro la zappa sui piedi da sola. E invece da quando due mesi fa ho deciso di allontanare da me un uomo falso e negativo, ho conquistato molte cose. Ho cominciato a frequentare più gente, ad avere delle amiche, a non avere paura a sentirmi indipendente, e a essere contenta anche per le piccole cose. Mi fido di più del mio istinto e ho deciso di portarmi rispetto. E la positività mi può aiutare molto. Spero solo di tenere duro, anche se non è semplice, spesso ci si attacca all'idea di qualcosa che non può essere, e non si vede la realtà per ciò che è realmente, e si soffre tanto, e per niente. Grazie infinite ancora.
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