Paura degli altri e voglia di legami forti: come le metti d’accordo?

paura degli altriIncominciamo con il considerare una delle tante stranezze umane, uno dei tanti paradossi del comportamento degli esseri umani: è possibile avere un forte desiderio di connessione con le persone, è possibile avere una gran voglia di costruire legami e di instaurare belle relazioni (che siano d’amore o di amicizia) e nel contempo avere una terribile paura degli altri? Eh, sì è possibile. Eccome.

Anzi, spesso, quanta più paura si ha delle relazioni, tanto più si desiderano. Immagino bene che se ci rifletti, questo non ti stupisce e non ti impressiona. Perché probabilmente questa contraddizione la vivi anche tu o ti è capitato di viverla in passato o ti succede di sperimentarla in diverse fasi della tua vita, magari quelle dove sei un po’ in crisi e in difficoltà. Ma come dire? Niente paura! Le contraddizioni interiori e i paradossi emotivi si possono superare, basta avere la giusta consapevolezza e concentrare la propria attenzione sui piccoli nodi da sciogliere.

Detto in altre parole: se hai paura degli altri, ma in realtà la vorresti superare per creare delle relazioni e dei rapporti gratificanti, costruttivi e pieni d’amore (anche quando non si tratta solo di un rapporto di coppia), puoi farlo. Puoi diventare un’esperta delle relazioni. Puoi superare la tua insicurezza, puoi superare la tua timidezza e raggiungere sicurezza e disinvoltura e puoi liberarti una volta per tutte dell’imbarazzo.

Seguimi, arriviamo fino in fondo, insieme.

Già, perché c’è molto di più: superare la paura degli altri ti permette di avere anche più successo nella tua vita professionale, ti permette di ricostruire e rendere più appaganti i rapporti (magari al momento un po’ “incrinati”) con la tua famiglia d’origine, con i vicini di casa, magari con amici di vecchia data che hai un po’ perso di vista.

"L’amicizia nasce nel momento in cui una persona dice a un’altra: “Cosa? Anche tu? Credevo di essere l’unica”. C.S. Lewis"

Infatti, eccola qui la prima faccia della medaglia; se il paradosso è che la paura degli altri in realtà cela per bene una gran voglia di avere relazioni gratificanti, vediamo di prestare ascolto e attenzione proprio a quel che ci dice questo desiderio positivo che ti spinge verso l’esterno. Che è: dentro di te hai una grande forza di connessione e una spinta d’amore che è semplicemente “ostacolata” dalla paura degli altri, ma non per questo annullata. Anzi. E’ un po’ come se la tua voglia di connetterti all’esterno fosse così forte da trasformarsi in paura degli altri. Partiamo dal desiderio, che vince sulla paura. Sempre. (Ehi, questo, che il desiderio vince sulla paura è un bello spunto di riflessione, non solo in questo specifico ambito).

Paura degli altri e primo passo verso l’esterno

E poi, oltre al fatto che il desiderio vince sulla paura, dato che il desiderio viene prima, è sano e naturale e appartiene al lato positivo della tua natura, devi considerare che il desiderio, se lo ascolti, è quello che ti consente di andare nella direzione giusta: quella di uscire (realmente e metaforicamente), andare incontro agli altri, espandere le tue conoscenze e vivere una vita più piena.

La paura degli altri invece ti blocca e ti dà un contrordine. Quello di non uscire, di non muoverti di non fare mai passi incontro e verso gli altri. Che cosa credi? Certe serate passate sul divano non sono causate dalla stanchezza, dalla pigrizia, dal fatto che piove e tira vento o dal fatto che ci sia annoia molto quando si esce, negli ultimi tempi. Il legame stretto con il divano nasce dalla paura degli altri, che porta a evitare le occasioni di incontro o addirittura di rapporti sentimentali. Sì, perché diciamolo ancora una volta: molte donne (e molti uomini) sono single non perché non possono trovare la persona giusta o perché nessuno li vuole o perché in giro ci sono solo persone brutte e cattive. No. Molti sono single perché hanno una paura davvero puntuta di una relazione. Non stiamo troppo a girarci intorno. Ed eccoci di nuovo qui, a parlare della nostra paura degli altri, che tanto ci tormenta ma è anche un simpatico scudo di protezione. Ma davvero, fino a che punto ci vogliamo stare attaccate a ‘sta paura? Non è arrivato forse il momento di sbarazzarsene?

"L’antidoto per cinquanta nemici è un amico. Aristotele"

Non dimentichiamo che lasciare andare la paura degli altri vuol dire aggiungere alla propria vita uno dei più grandi piaceri possibili: quello della condivisione, del sostegno reciproco, della socialità. Mi spiego meglio e dico di più: se lasci andare la tua paura degli altri, non solo ti eviti di star male tutte le volte che devi stare con gli altri (evenienza frequente, se si vuole vivere in questo mondo), ma stare con gli altri, oltre a portarti un sacco di vantaggi e di piacere, diventa un piacere di per sé. Invece di angosciarti e di stare inchiodata al divano, farai di tutto per uscire e stare con gli altri.

Paura degli altri: perché ce l’hai?

Allora, posto che a noi gli attorcigliamenti mentali non ci piacciono – anche perché, diciamocelo sinceramente, gli attorcigliamenti mentali, così come le paturnie e così come le convinzioni limitanti – bloccano e sono tra l’altro alla base della paura degli altri, vediamo com’è e come non è che succede che una persona venga colpita dalla paura degli altri. Perché detto onestamente, come consideravamo poco sopra, la paura degli altri non è innata e naturale, dato che innato e naturale è socializzare e stare con gli altri con sicurezza e rilassatezza.

Una lettrice ha lasciato un commento al mio articolo dedicato a come essere simpatica al primo incontro. Il suo commento, dice: “”Non permettere agli altri di monopolizzare la conversazione e di tenere banco: intervieni, interrompi, chiedi precisazioni, esprimi la tua opinione. Insomma: fai un passo avanti”(nota: questo l’avevo scritto io nell’articolo citato). È proprio quello che non so fare. Quando sono con gli altri tento di intervenire ma alla fine mi limito ad ascoltare e questo atteggiamento non mi rende né simpatica, né attraente. Come faccio a fare un passo avanti se sono bloccata dalla paura?”

Ben detto: essere bloccate dalla paura degli altri non rende né simpatici, né attraenti, dato che non “partecipare” al processo della socializzazione e delle relazioni viene interpreato dagli altri come innaturale, come poco generoso e in qualche modo come un sabotaggio di quel che potrebbe tenere unita la compagnia o la relazione. E su questo siamo d’accordo, giusto?

"Solo i veri amici ti diranno quando il tuo viso è sporco. Proverbio siciliano"

E allora, a proposito di paradossi, rieccoci qua: chi ha paura degli altri in realtà ha paura perché ha una gran voglia di connessione, ma la sua paura lo blocca al tal punto che senza volere si rende poco attraente e poco simpatico. Un gran brutto paradosso, un orribile circolo vizioso. Non credi?

Paura degli altri: cause e soluzioni

Che cosa significa avere paura degli altri? Significa essenzialmente temere che gli altri ci giudichino male, pensino che noi valiamo poco o niente, che noi non siamo all’altezza. O, anche, significa temere che ci prendano in giro, si prendano gioco di noi, ridano di noi. E vivere con una tale paura addosso non è simpatico. Perché la paura crea ansia e stare in ansia è una condizione che può diventare intollerabile. Molto bene. Cioè molto male.

Dunque la paura degli altri è paura del giudizio e paura del rifiuto, giusto? Ma in realtà, anche se è difficile crederlo, gli altri non vivono in funzione di giudicare e di rifiutare. In un mondo sano, in un ambiente sano, gli altri hanno desiderio e bisogno di noi tanto quanto noi abbiamo bisogno e desiderio degli altri. E in un mondo sano e in un ambiente sano, si accetta, si accoglie e non si giudica. Si accetta, si accoglie e non si giudica. Alla faccia della paura degli altri.

Se sei proprio certa che le persone che ti stanno intorno passano il loro tempo a giudicare, beh, sei nell’ambiente sbagliato e devi abbandonarlo quanto prima, perché gli ambienti sbagliati, come i lavori sbagliati e gli uomini sbagliati si lasciano. Per sempre, non ci si torna più. Mica ci si sta tutta la vita. Sennò altroché paura degli altri.

E sai perché probabilmente hai tutta questa paura degli altri e ansia per i rapporti con le persone? Perché hai vissuto per troppo tempo, magari da quando eri piccola, in ambienti dove il senso del giudizio e il senso di colpa erano veramente preponderanti. O magari sei reduce dal rapporto con un uomo sbagliato che ha contribuito a non darti valore e a farti sentire una nullità.

"Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto. Anonimo"

Ok, queste è la motivazione, la radice della tua paura degli altri: la tua convinzione a) di non valere nulla b) di non valere nulla in relazione agli altri c) che per questo gli altri ti puniscano e ti giudichino d) che per questo gli altri ti emarginino, isolino e rifiutino.

Tutto questo ha come conseguenza:  e) che tu hai una paura degli altri così puntuta che ti isoli e ti comporti da antipatica senza accorgertene. Il risultato è che alla fine, girala come vuoi, sei davvero isolata.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Paura degli altri: i modi per superarla

E allora come si esce dall’isolamento e dalla paura degli altri? In due modi.

1) Si riflette su tutte le convinzioni limitanti su se stessi e sugli altri, quelle del tipo “Gli altri mi giudicano”. “Io non valgo niente, gli altri valgono più di me e mi isolano per questo”. “Io posso solo fare brutta figura”. Si distruggono tutte queste convinzioni limitanti una a una e si sostituiscono con convinzioni potenzianti, che aprono al mondo e alle sue infinite possibilità “Gli altri sono persone come me, con punti di forza e punti di debolezza e io posso connettermi a loro per dare e avere, per donare e per ricevere”.

2) Ci si dà da fare, si muove il mulo e, passo passo, a poco a poco si fa come non si avesse paura degli altri, ma solo desiderio di stare con loro: ci si alza da quel divano – anche se non se ne ha nessuna voglia – si esce di casa e si va incontro agli altri. Senza pretendere di fare l’effetto di una Marylin Monroe incrociata con Carlo Conti incrociato con Arisa: quelle sono fantasie infantili. Si approcciano gli altri per quello che si è in quel momento, certi che le abilità relazionali cresceranno con il tempo, l’esercizio e la pratica.

Stare bene con gli altri significa partecipare, collaborare, fare la propria parte, mettersi in gioco. Mica sempre stare fermi e aspettare che gli altri scoprano quanto siamo straordinari e magnifici e se non lo scoprono pensare che sono tutti brutti e cattivi.
Nei rapporti umani, come in tutte le cose della vita, si riceve quel che si dà (se c’è qualche signora o signorina con lo spirito della crocerossina che ha messo la propria vita al servizio di un imbecille che non merita, non prenda questa frase come una buona scusa per continuare il proprio calvario).

Ora una breve storiellina, della quale alcuni attribuiscono la paternità o almeno la pubblicità a Gandhi.

Un uomo buono e saggio muore (succede) e si ritrova nell’anticamera del paradiso. Vedendolo un po’ perplesso, l’angelo che lo sta aspettando gli chiede se c’è qualcosa che non va. L’uomo saggio risponde. “Vedi caro Angelo, per tutta la vita ho sentito parlare di inferno e paradiso e a essere sincero, vorrei sapere come sono fatti tutti e due.” No problem” risponde l’Angelo, “andiamo a visitare l’inferno”. I due salgono su un ascensore supersonico, fanno due milioni di piani verso il basso e arrivano all’inferno. Il nostro uomo saggio è impressionato: l’inferno è un luogo bellissimo, pieno di tutte le meraviglie.

E, al centro, come se non bastasse, bolle in continuazione una zuppa che emana un profumo delizioso. Ma, guarda un po’, in coda ci sono centinaia di persone, smagrite e affamate. Non mangiano. Mai. Perché per mangiare quella zuppa squisita hanno a disposizione un cucchiaio dal manico così lungo che nessuno è in grado di portarselo alla bocca.

Il nostro uomo saggio rimane sotto shock e i due risalgono sull’ascensore supersonico, ripercorrono milioni di piani e si ritrovano in paradiso. Il paradiso è un posto magnifico, proprio come l’inferno. E in mezzo c’è una zuppa dal profumo squisito che bolle. Ma, a differenza di quel che accade all’inferno ci sono centinaia di persone sedute a tavola, che conversano piacevolmente. Anche loro hanno a disposizione un cucchiaio dal manico troppo lungo per riuscire a portarselo alla bocca. Ma hanno capito che se non possono imboccare se stessi con un un cucchiaio dal manico così lungo, possono imboccare facilmente tutti coloro che stanno intorno. Così ciascuno di loro dà e riceve cibo dagli altri…

Se pensi di avere paura degli altri, non stare nell’angoscia e non rimanere chiusa dentro di te. La paura degli altri è un sentimento diffuso, più di quanto tu possa immaginare. Liberartene ti permette di vivere una vita molto più felice e serena e di incontrare le persone giuste per te. Non per niente, i percorsi che ho preparato per le mie lettrici sono studiati apposta per raggiungere una maggiore consapevolezza e aumentare la propria capacità di capire se stesse per avvicinarsi a chi ci circonda e  agli uomini, con sicurezza e determinazione:

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188 Commenti

  1. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (22 Febbraio 2015 15:41)

    @Minou...lasciala parlare tua madre...purtroppo certe persone, hanno una mentalita' limitata...e non si puo' fare molto per cambiarle. L'importante e' essere sicure di se stesse, degli errori fatti e non lasciarsi influenzare da visioni distorte altrui. Proprio ieri, ho conosciuto per lavoro, una bella donna in carriera di 44 anni...molto intelligente..ha vissuto a Dubai e negli Usa, affermata nel suo lavoro...ci credete si sentiva triste e fallita perche' era zitella?? I genitori la spingevano per forza verso qualcuno...sono rimasta senza parole. Mi chiedo...ma hai una bella vita..un bel lavoro...belle esperienze alle spalle e ti autocriti perche' sei sola?? Evidentemente per lei, le parole dei suoi genitori hanno un peso...e' qui che ci si sbaglia!! ;)
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  2. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (22 Febbraio 2015 23:15)

    forse riflettendo noto che in me è stata da sempre presente la paura del giudizio altrui. Studentessa modello, a detta di tutti bella e sensibile,intellettualmente stimolante... ma per me no, non mi sono mai considerata tale e mi sono sempre sentita troppo sensibile, troppo fuori dal contesto. A parte la persona molto più grande di me con cui sono stata, una mi cara amica e le mie nonne non ho nessuno di cui mi fido ciecamente. ho il timore costante di essere tradita e non rispettata. e questa paura si rispecchia anche nella possibilità di incontrare un uomo che mi giudica in malomodo rispetto a questa precedente relazione. si scandalizzerà? non verrà accettata?che la vada a raccontare ad amici, o che si faccia pregiudizi su di me. o che se mi accetti non sopporti il mio passato, mi faccia tagliare i buoni rapporti con questo mio ex. perchè questa perdita totale di fiducia verso il mondo che mi circonda?
    Rispondi a lety13mi Commenta l’articolo

  3. Avatar di Tina

    Tina 10 anni fa (23 Febbraio 2015 11:49)

    Vorrei un uomo con il quale passare il tempo piacevolmente e che abbia qualche interesse in comune con me...magari anche gradevole nell'aspetto...secondo voi chiedo troppo?
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

  4. Avatar di carla.castellarin

    carla.castellarin 10 anni fa (23 Febbraio 2015 12:32)

    CARA lena ti posso assicurare che le donne sopra i 40,soprattutto MILF,sono estremamente attraenti . interessanti e soprattutto piu' ricercate dal punto di vista maschile delle piccoline di 20 anni. certo si parla di uomini che abbiano una certa personalita', capace di reggere,il confronto ed il dialogo e senza paura delle donne,si' perche' anche loro immaturi e piccoli e puo' essere anche un discorso indipendente dall'eta',hanno paura del confronto e sono bloccati.ma ho notato che sanno essere molto cattivi se tu ti fissi sull'eta' perche' sanno che e' una cosa oggettiva dove si credono superiori ,senza loro meriti, e che ferisce. In realta' superiore sei tu in ogni senso. e tranquilla che i figli arrivano oggi anche ben oltre i 40....beata te che lavori in un ambiente giovane, quest'aura ti mantiene giovane...
    Rispondi a carla.castellarin Commenta l’articolo

  5. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (23 Febbraio 2015 19:26)

    come dice Kikka : " A volte la paura degli altri nasce da atteggiamenti che si ricevono e che portano ad isolarsi". è vero.. chi giudica senza conoscere certe situazioni e lo fa in malomodo ti rovina il rapporto con gli altri... e il giudizio degli altri, l'idea che questi si possano fare di te diventa una paura incombente. Ho visto ricevere un diversi di pollici in giù ai miei post, non so il motivo, forse la mia situazione pare tanto surreale? Sono legati a cosa? A me sconvolge vedere quanto questa dimensione "social" abbia influenzato anche il mondo che ci circonda, tutti sono giudici di tutti, pronti a scagliare la pietra e nel caso, se serve a loro, nascondersi dietro la propria mano. Tutti che spettegolano per forza, anche di chi si conosce per vie indirette e si è visto di sfuggita una volta ad una festa.. Ecco, io mi sento fuori luogo in tutto ciò e mi chiedo per questo se troverò almeno un uomo che non mi giudichi per il mio trascorso sentimentale...
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  6. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (23 Febbraio 2015 22:25)

    Brava Tina a volte sembra di chiedere la luna nel desiderare cose basilari come questa ...
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  7. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (23 Febbraio 2015 22:27)

    Grande Clara Castellarin posso adottarti come motivatRice personale? :)
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  8. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (24 Febbraio 2015 11:53)

    Lety, sono stata molto incerta se scrivere o meno. Non sono sicura sia utile farlo, per dire quello che ho da dire. Però poi ho pensato che la tua insistenza si aspetta un riscontro. E, se le mie risposte non ti serviranno a niente, almeno, con i meno che si attireranno, ti faranno sentire meno sola :-) Scherzi a parte, esternare alcune cose della mia vita è per me piacevole come un pugno nello stomaco. Mi chiedo se sia davvero una brillante idea tirarle fuori, se può essere un modo per esorcizzarle, o non sia meglio evitare di dirle, come del resto faccio sempre. Io vengo da una famiglia di spose bambine e di mariti anziani. Una tradizione ancestrale, in pratica. Unioni non passeggere, perché sono state portate avanti fino alla morte e ne sono nati figli. Il divario fra uomini e donne è sempre stato molto marcato in termini anagrafici (con differenze tra i 20 e i 40 anni), ma anche (come inevitabile) in termini di istruzione e professionalità. Eh grazie, un uomo nato 40 anni prima avrà quanto meno studiato di più, sarà arrivato professionalmente, avrà una posizione. Già, e la donna? No, lei no. So di cosa stiamo parlando. Ebbene, io non approvo queste unioni. Sai cosa non approvo di queste unioni? Gli uomini. Mentre una donna, per ovvi motivi, attira la mia comprensione, capisco le sue paure e le sue necessità, un uomo mi fa una rabbia che riflette intera intera la mia storia. E non riesco ad emanciparmene. Io sono figlia di un uomo anziano e di una madre bambina. E questa cosa mi ha marchiato a sangue. Non per il giudizio o la riprovazione di chissà chi. No, no. Macché! Solo ed esclusivamente per le dinamiche cui mi ha inevitabilmente sottoposta. Il padre anziano è per definizione "saggio", lui sa, lui può, lui decide, no, anzi, lui si impone in virtù della sua "saggezza". Lui ha i titoli, lui ha già fatto tutto e già sa tutto. Lui, con la sua sola presenza, nobilita l’umile dimora della sua moglie bambina (e serva) che non ha avuto bisogno di continuare a studiare e a crescere. No, tanto c’era già lui di istruito e cresciuto a elargire le sue personali perle di saggezza. Lui per una vita si è sentito migliore di lei. Lei non l’ha mai contraddetto, nemmeno di fronte all’assurdità. Quella che si è fatta carico di tutte le battaglie sono stata io. Ho lottato per me, per lei, per le sorelle. E sono anche l’unica contro cui si è inevitabilmente scagliata l’ira di tutti. Ho gareggiato con lui in tutto. Ho studiato e accumulato titoli solo per stracciarlo. Ho intrapreso attività e fatto scelte solo per dimostrare il mio potere e la mia volontà di ferro. Ho gestito rapporti sentimentali in maniera strumentale per colpirlo. A 12 anni ho frequentato, per poi denunciarlo, un uomo di 30, solo per piegare mio padre e fargli vedere che io avevo più potere di lui. Che io, a differenza di mia madre, un uomo più grande lo dominavo e ne facevo quello che volevo e lo rovinavo per il pervertito che era. Questa cosa, Lety, è orrenda. Eppure, io ti devo dire, viene dritta dritta dalla reazione al potere assoluto di mio padre. Negli anni poi ho capito tante cose, c’è stata tanta vita, tante battaglie, tanta sofferenza pure. Ma nei rapporti ho sempre trascinato questa eredità, questa necessità di sconfiggere il tiranno, di riscattare un rapporto paritario. Io adesso, a domanda secca, ti rispondo che un uomo che si mette con una donna molto più giovane per me è il male. Io non lo vorrei mai. Ne fossi anche attratta a livello intellettuale, a livello inconscio so che mi rigenererebbe quella volontà distruttiva di cui vorrei solo dimenticarmi. Perché un uomo deve volere una donna tanto più giovane? Da cosa è attratto? La purezza, la giovinezza, l’inesperienza, l’ignoranza, la sudditanza psicologica e materiale? Cosa? Non è impossibile in assoluto, ma è molto difficile che ci sia una parità emozionale, strumentale, professionale tra due persone separate anagraficamente da decadi di anni. Una delle due subisce. E non vorrei mai essere io. Un caro saluto. PS: naturalmente non sono stata io, ma i meno che qualcuno ti ha messo, forse, non hanno proprio niente a che vedere con la tua storia, quanto col senso di colpa che comunichi e che non ha ragione di essere!
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  9. Avatar di Morettina76

    Morettina76 10 anni fa (24 Febbraio 2015 13:19)

    Ciao lety13mi, come ho già detto nel mio precedente commento, la gente giudica sempre e comunque, quindi non crucciarti troppo del giudizio altrui,... Se tu fossi stata troppo bella rispetto al tuo ragazzo, avrebbero avuto modo comunque di dire qualcosa di negativo, come se fosse stato troppo bello lui rispetto a te, oppure se fossi stata tu più giovane di lui, o ancora se fossi stata più alta di lui... Dobbiamo capirlo, tutti quanti ci permettiamo di giudicare il prossimo, lo facciamo forse per consolarci riguardo ai nostri problemi o per noia, per cattiveria... chi lo sa! Bisognerebbe cambiare la mentalità generale e penso che, nel breve periodo, questo sia impossibile! Siamo costretti ad imparare a conviverci! Soprattutto cara lety13mi non devi avere paura di raccontare ad un tuo eventuale nuovo partner la tua esperienza precedente (scusa, non sei mica un ex prostituta? Lì capirei che avresti qualche difficoltà a raccontarglielo!!!), perché dovrebbe scandalizzarlo??? Anzi, se lo scandalizza e se ne va per la sua strada, meglio per te, vuol dire che non ti ama.... Vedila come un modo per valutare se un uomo ti vuole veramente bene! ... Guarda, te lo dico con il cuore, un ragazzo non ti giudica certo per questa cosa! Gli uomini sono meno complicati di noi!!! Pensa a questa cosa...E se avesse avuto lui una relazione con una donna più vecchia di 28 anni? Qualora dovessi valutarlo in maniera negativa, vorrebbe dire che sei tu la prima che si permette di giudicare malevolmemte gli altri!... Ma sicuramente non potrebbe accadere, perché se ami veramente, non giudichi! Io pollici versi non te ne ho messi,... ma cara, sorvola! Penso che te li abbiano messi, perché non condividono quanto tu hai scritto o la tua negatività, ... Credo che la maggir parte di noi sia qui per condividere, non per condannare! Buona vita a tutti!
    Rispondi a Morettina76 Commenta l’articolo

  10. Avatar di Morettina76

    Morettina76 10 anni fa (24 Febbraio 2015 14:15)

    Ciao minou, il tuo commento mi ha colpita fortemente, in modo particolare per l'intensità delle tue parole... In parte sicuramente posso condividerlo... Il mio primo ragazzo aveva di 10 anni più di me, non sono molti, ma da allora ho sempre detto che non avrei più voluto avere storie con uomini molto più grandi di me! Lo so che molti diranno che dipende dalla spirito di una persona, ma un uomo molto più grande ti fa invecchiare prima... Questa è la mia esperienza e la mia idea, c'è chi si ama indifferentemente dall'età!...Beati loro! La manipolazione e il predominio sono una cosa completamente diversa! Il mio ultimo ragazzo ha solo due anni più di me, eppure ha tentato di manipolarmi e predominarmi in ogni modo... è anche culturalmente inferiore a me, è insicuro e cattivo... Nonostante questo, io non ho mai cercato di imormi sui di lui, ma nemmeno voglio essere io calpestata!!! Amare non vuol dire dominare e una persona intelligente, acculturata e con esperienza lo sa benissimo. Il predominio è un gioco perverso utilizzato delle persone insicure! E nemmeno l'insicurezza è tipica di una certa età! Ci sono uomini che stuprano le proprie compagne, che le umiliano e le picchiano, indipendentemente dagli anni che hanno in piu... Questi sono uomini schifosi e sicuramente quello di 30 anni che va con la bambina di 12 lo è pure lui,... scusate, ma mi permetto di giudicare! Qui si parla di pedofilia... E non si tratta di amore tra persone adulte e consenzienti! Condanno totalmente questo aspetto, condivido e comprendo il tuo rancore! Minou, concordo anche con il tuo PS. Un abbraccio!
    Rispondi a Morettina76 Commenta l’articolo

  11. Avatar di antonio

    antonio 10 anni fa (24 Febbraio 2015 15:31)

    Lety nel mondo ci sono i moralisti quelli che ti dicono quello che si deve fare perchè loro hanno la verità in bocca noi no.Tu ti stai rovinando la vita ascoltando questa gente che agisce per interesse. Chi può stabilire che una grande differenza d'età nelle relazioni sia una cosa riprovevole? Ci sono e ci sono state tantissime unioni di questo tipo che vanno o sono andate alla grande. Lety tu hai avuto la tua relazione rovinata da gente crudele ed ignorante e dalle tue paure. Sii orgogliosa della relazione che hai avuto è stata una cosa bellissima! Minou tu stai facendo del male con i tuoi ingiusti giudizi, la situazione che hai avuto tu è unica come è unica la vita di ognuno di noi. Non credo che i figli di Charlie Chaplin abbiano l'odio che hai tu per il tuo genitore.
    Rispondi a antonio Commenta l’articolo

  12. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (24 Febbraio 2015 17:38)

    Antonio grazie per le parole! Per fortuna la mia storia è stata protetta e dopo i primi giudizi violenti e moralisti, l'abbiamo vissuta in modo intimo e nascosto...Ai nuovi amici non ho avuto il coraggio di dirlo, troppa paura di rivivere quelle situazioni di puro terrore psicologico e invidia, sapevano del grande rapporto di amicizia/affetto con quest'uomo ma nulla più. Io sono una persona estremamente sincera e se incontrassi un uomo che fa scattare in me qualcosa, che mi fa sentire amata e mi mostra la sua fiducia.. beh mi pare giusto e corretto raccontare di questa mia precedente storia. Anche perchè il rapporto con quest'uomo molto più grande di me continua con grande affetto, tramutato in quell'amore profondo che ci lega alle persone importanti, quelle che come amiche vorremmo per la vita. Non potrei sopportare accanto a me qualcuno che non accetti il mio passato, non lo accetti o lo disprezzi. capisci? è chiedere troppo? Ps= ho scritto un commento a Minou ma nin riesco a capire se è stato pubblicato o meno, nel caso lo riscriverò.Minou ti mando un abbraccio e se posso ti chiedo, di queste tue situazione passate, hai mai raccontato ai tuoi nuovi partner?
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  13. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (24 Febbraio 2015 17:12)

    Minou, la tua storia mi ha letteralmente sconquassato l'animo... mi spiace averti portato a sfogarti così, qui, su questa "pagine virtuali. Comprendo la tua storia e i tuoi forti sentimenti nei confronti di tuo padre. l'unione dei tuoi genitori pare essere un unione senza amore, forse sto giudicando in modo eccessivo, però è questa mancanza di sentimento nel tuo racconto che mi ha lasciata senza parole. il mio non è stato un rapporto del genere, c'era sentimento e anche tanto e lui per primo si è chiesto più e più e più volte cosa cercava in una giovane donna, più e più volte a sofferto all'idea che potesse essere catalogato in chissà quale malo modo, ma ha più volte cancellato questa paura sapendo di agire seguendo un forte e sincero sentimento.io non sono stata mai sottomessa a nessuno, schiava di nessuno, anzi ho fatto sentire forte e chiaro la mia voce e le mie ragioni sempre, è anche grazie a questo rapporto che sono maturata e cambiata. La mia paura è proprio quella della reazione altrui... hai centrato in pieno, non vorrei mai raccontarlo alla persona sbagliata e mai vorrei scandalizzare o allontanare da me un possibile uomo di cui mi sto innamorando per questa mia storia... Soffrirei molto se per rapporto d'amore , ora diventato un forte legame d'affetto e amicizie e soprattutto stima, si generasse sfascio e abbandono... forse il mio desiderio è di trovare qualcuno di comprensivo, qualcuno che non abbia una mente becera e chiusa nel pregiudizio...pronto a catalogare e a schifarmi
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Febbraio 2015 18:22)

    @ Minou, il tuo commento mi ha colpito, a dirti la verità, non tanto per la storia che racconti, ma per la profondità e l'intelligenza con la quale la racconti. Non ho molto da dire - o forse ne avrei troppo o, meglio, ci sarebbe molto da discutere e andare nel profondo e questo non ritengo di poterlo fare nel commento -. Mi viene in mente un romanzo che personalmente considero un capolavoro (lo lessi quando venne pubblicato, piu' di una ventina di anni fa): "La lunga vita di Marianna Ucria" di Dacia Maraini. L'hai letto? :)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di federica

    federica 10 anni fa (24 Febbraio 2015 19:37)

    @ilariacardani : ma no si esprima! è la moderatrice del sito giusto? sinceramente son curiosissima di sentire la sua in merito a questa discussione! davvero! Comunque la stessa grande autrice,Dacia Maraini, da lei citata fu compagna di uno scrittore molto più grande di lei, Moravia. una bella storia d'amore da quanto ho letto., i loro viaggi, le loro passioni, la storia finì e lasciò tra i due un bellissimo rapporto d'affetto e amicizia. Il racconto di minou è di una sincerità e uno sconvolgente... profondo davvero.
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  16. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (24 Febbraio 2015 19:45)

    @ Federica, grazie per l'incoraggiamento ;) . Ho citato il libro che ho citato non per fare delle analogie con la vita dell'autrice (mi fosse interessato farle, le avrei fatte esplicitamente), ma perché lo considero un capolavoro con un messaggio molto importante.
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  17. Avatar di _al_

    _al_ 10 anni fa (24 Febbraio 2015 20:37)

    Beh anche io preferisco gli uomini più grandi, di solito di una decina d'anni più di me. Non c'è chissà quale spiegazione, semplimente mi sono sempre sentita diversa e più vecchia della mia età. Quindi a 14 anni gli altri ascoltavano la musica pop e io ascoltavo Guccini. A sedici gli altri leggevano Moccia e io Marcuse, e così via in una escalation contro-culturale, che negli anni 2000 suonava un po' retrò. Io mi sentivo una diversa: più brutta, più grassa e tutti gli attributi di un piccolo calimero che ascoltava in beatles in un modo patinato che amava i backstreet boys. Fondamentalmente preferivo i ragazzi più grandi perché anche loro ascoltavano la musica che ascoltavo io, avevano visto i film che guardavo io e lo stesso per i libri. E poi mi piaceva ascoltare le loro storie, i loro viaggi, i loro concerti. Mi piaceva pensare di essere esonerata dal compiere le mie scelte perché loro avevano già fatto tutto e potevano raccontarmelo. Potevo vivere della loro "luce" riflessa senza bisogno di muovermi dal divano e prendermi le mie responsabilità. Ora mi sento sempre attratta da questi uomini pieni di passato ma allo stesso tempo non mi fido più delle mie attrazioni astratte, basate solo su ciò che rappresenta una persona in base a questi fatti superficiali. E nel frattempo faccio le mie esperienze, senza rimanere più vincolata al racconto di uno che ha già fatto tutto, soprattutto perché poi questi uomini che avevano già fatto tutto, non avevano più voglia di fare le cose, dopo che si erano messi con me : /
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  18. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (24 Febbraio 2015 21:18)

    Cara Ilaria, grazie per le tue parole. Quello che mi dici per me ha un valore enorme. Ti confesso che la mia vita la sto rimettendo a posto qui, con te, un pezzettino dopo l'altro. Non ho mai fatto il punto prima di aver trovato te. E per la prima volta qua ho tirato fuori cose di cui mai avrei avuto coraggio di parlare. Voglio liberarmi delle zavorre, amica mia, e vivere felice. E credimi se ti dico che sei la sola persona con cui sento di poter abbassare la guardia e smettere di difendermi. Sì, il romanzo l'ho letto, tanti anni fa :-)
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  19. Avatar di federica

    federica 10 anni fa (24 Febbraio 2015 22:47)

    @ilariacardani l'analogia con la vita dell'autrice è venuta a me, spontaneamente :) sarà l'animo da letterata. non la condivide? forse per mostrare anche qualcosa di costruttivo e non distruttivo in un rapporto del genere, ma quella di Minou è una storia a parte, il mio era un'indicazione a Lety. che ne pensa?
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  20. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (24 Febbraio 2015 22:51)

    Lety, delle mie storie, da un punto di vista oggettivo, non ho mai fatto grande mistero. Ho anche sempre teso a sdrammatizzarle. Dico solo qui ora e a voi la portata emotiva che hanno avuto per me. Io è su quello che ho messo la maschera ed è su questo che non mi sono sentita libera ma perennemente giudicata. E il giudizio parte già da mia madre che mi ha sempre accusato di non aver compreso l'amore di mio padre. Io da questo giudizio ho avuto seri problemi a sganciarmi
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