Paura degli altri e voglia di legami forti: come le metti d’accordo?

paura degli altriIncominciamo con il considerare una delle tante stranezze umane, uno dei tanti paradossi del comportamento degli esseri umani: è possibile avere un forte desiderio di connessione con le persone, è possibile avere una gran voglia di costruire legami e di instaurare belle relazioni (che siano d’amore o di amicizia) e nel contempo avere una terribile paura degli altri? Eh, sì è possibile. Eccome.

Anzi, spesso, quanta più paura si ha delle relazioni, tanto più si desiderano. Immagino bene che se ci rifletti, questo non ti stupisce e non ti impressiona. Perché probabilmente questa contraddizione la vivi anche tu o ti è capitato di viverla in passato o ti succede di sperimentarla in diverse fasi della tua vita, magari quelle dove sei un po’ in crisi e in difficoltà. Ma come dire? Niente paura! Le contraddizioni interiori e i paradossi emotivi si possono superare, basta avere la giusta consapevolezza e concentrare la propria attenzione sui piccoli nodi da sciogliere.

Detto in altre parole: se hai paura degli altri, ma in realtà la vorresti superare per creare delle relazioni e dei rapporti gratificanti, costruttivi e pieni d’amore (anche quando non si tratta solo di un rapporto di coppia), puoi farlo. Puoi diventare un’esperta delle relazioni. Puoi superare la tua insicurezza, puoi superare la tua timidezza e raggiungere sicurezza e disinvoltura e puoi liberarti una volta per tutte dell’imbarazzo.

Seguimi, arriviamo fino in fondo, insieme.

Già, perché c’è molto di più: superare la paura degli altri ti permette di avere anche più successo nella tua vita professionale, ti permette di ricostruire e rendere più appaganti i rapporti (magari al momento un po’ “incrinati”) con la tua famiglia d’origine, con i vicini di casa, magari con amici di vecchia data che hai un po’ perso di vista.

"L’amicizia nasce nel momento in cui una persona dice a un’altra: “Cosa? Anche tu? Credevo di essere l’unica”. C.S. Lewis"

Infatti, eccola qui la prima faccia della medaglia; se il paradosso è che la paura degli altri in realtà cela per bene una gran voglia di avere relazioni gratificanti, vediamo di prestare ascolto e attenzione proprio a quel che ci dice questo desiderio positivo che ti spinge verso l’esterno. Che è: dentro di te hai una grande forza di connessione e una spinta d’amore che è semplicemente “ostacolata” dalla paura degli altri, ma non per questo annullata. Anzi. E’ un po’ come se la tua voglia di connetterti all’esterno fosse così forte da trasformarsi in paura degli altri. Partiamo dal desiderio, che vince sulla paura. Sempre. (Ehi, questo, che il desiderio vince sulla paura è un bello spunto di riflessione, non solo in questo specifico ambito).

Paura degli altri e primo passo verso l’esterno

E poi, oltre al fatto che il desiderio vince sulla paura, dato che il desiderio viene prima, è sano e naturale e appartiene al lato positivo della tua natura, devi considerare che il desiderio, se lo ascolti, è quello che ti consente di andare nella direzione giusta: quella di uscire (realmente e metaforicamente), andare incontro agli altri, espandere le tue conoscenze e vivere una vita più piena.

La paura degli altri invece ti blocca e ti dà un contrordine. Quello di non uscire, di non muoverti di non fare mai passi incontro e verso gli altri. Che cosa credi? Certe serate passate sul divano non sono causate dalla stanchezza, dalla pigrizia, dal fatto che piove e tira vento o dal fatto che ci sia annoia molto quando si esce, negli ultimi tempi. Il legame stretto con il divano nasce dalla paura degli altri, che porta a evitare le occasioni di incontro o addirittura di rapporti sentimentali. Sì, perché diciamolo ancora una volta: molte donne (e molti uomini) sono single non perché non possono trovare la persona giusta o perché nessuno li vuole o perché in giro ci sono solo persone brutte e cattive. No. Molti sono single perché hanno una paura davvero puntuta di una relazione. Non stiamo troppo a girarci intorno. Ed eccoci di nuovo qui, a parlare della nostra paura degli altri, che tanto ci tormenta ma è anche un simpatico scudo di protezione. Ma davvero, fino a che punto ci vogliamo stare attaccate a ‘sta paura? Non è arrivato forse il momento di sbarazzarsene?

"L’antidoto per cinquanta nemici è un amico. Aristotele"

Non dimentichiamo che lasciare andare la paura degli altri vuol dire aggiungere alla propria vita uno dei più grandi piaceri possibili: quello della condivisione, del sostegno reciproco, della socialità. Mi spiego meglio e dico di più: se lasci andare la tua paura degli altri, non solo ti eviti di star male tutte le volte che devi stare con gli altri (evenienza frequente, se si vuole vivere in questo mondo), ma stare con gli altri, oltre a portarti un sacco di vantaggi e di piacere, diventa un piacere di per sé. Invece di angosciarti e di stare inchiodata al divano, farai di tutto per uscire e stare con gli altri.

Paura degli altri: perché ce l’hai?

Allora, posto che a noi gli attorcigliamenti mentali non ci piacciono – anche perché, diciamocelo sinceramente, gli attorcigliamenti mentali, così come le paturnie e così come le convinzioni limitanti – bloccano e sono tra l’altro alla base della paura degli altri, vediamo com’è e come non è che succede che una persona venga colpita dalla paura degli altri. Perché detto onestamente, come consideravamo poco sopra, la paura degli altri non è innata e naturale, dato che innato e naturale è socializzare e stare con gli altri con sicurezza e rilassatezza.

Una lettrice ha lasciato un commento al mio articolo dedicato a come essere simpatica al primo incontro. Il suo commento, dice: “”Non permettere agli altri di monopolizzare la conversazione e di tenere banco: intervieni, interrompi, chiedi precisazioni, esprimi la tua opinione. Insomma: fai un passo avanti”(nota: questo l’avevo scritto io nell’articolo citato). È proprio quello che non so fare. Quando sono con gli altri tento di intervenire ma alla fine mi limito ad ascoltare e questo atteggiamento non mi rende né simpatica, né attraente. Come faccio a fare un passo avanti se sono bloccata dalla paura?”

Ben detto: essere bloccate dalla paura degli altri non rende né simpatici, né attraenti, dato che non “partecipare” al processo della socializzazione e delle relazioni viene interpreato dagli altri come innaturale, come poco generoso e in qualche modo come un sabotaggio di quel che potrebbe tenere unita la compagnia o la relazione. E su questo siamo d’accordo, giusto?

"Solo i veri amici ti diranno quando il tuo viso è sporco. Proverbio siciliano"

E allora, a proposito di paradossi, rieccoci qua: chi ha paura degli altri in realtà ha paura perché ha una gran voglia di connessione, ma la sua paura lo blocca al tal punto che senza volere si rende poco attraente e poco simpatico. Un gran brutto paradosso, un orribile circolo vizioso. Non credi?

Paura degli altri: cause e soluzioni

Che cosa significa avere paura degli altri? Significa essenzialmente temere che gli altri ci giudichino male, pensino che noi valiamo poco o niente, che noi non siamo all’altezza. O, anche, significa temere che ci prendano in giro, si prendano gioco di noi, ridano di noi. E vivere con una tale paura addosso non è simpatico. Perché la paura crea ansia e stare in ansia è una condizione che può diventare intollerabile. Molto bene. Cioè molto male.

Dunque la paura degli altri è paura del giudizio e paura del rifiuto, giusto? Ma in realtà, anche se è difficile crederlo, gli altri non vivono in funzione di giudicare e di rifiutare. In un mondo sano, in un ambiente sano, gli altri hanno desiderio e bisogno di noi tanto quanto noi abbiamo bisogno e desiderio degli altri. E in un mondo sano e in un ambiente sano, si accetta, si accoglie e non si giudica. Si accetta, si accoglie e non si giudica. Alla faccia della paura degli altri.

Se sei proprio certa che le persone che ti stanno intorno passano il loro tempo a giudicare, beh, sei nell’ambiente sbagliato e devi abbandonarlo quanto prima, perché gli ambienti sbagliati, come i lavori sbagliati e gli uomini sbagliati si lasciano. Per sempre, non ci si torna più. Mica ci si sta tutta la vita. Sennò altroché paura degli altri.

E sai perché probabilmente hai tutta questa paura degli altri e ansia per i rapporti con le persone? Perché hai vissuto per troppo tempo, magari da quando eri piccola, in ambienti dove il senso del giudizio e il senso di colpa erano veramente preponderanti. O magari sei reduce dal rapporto con un uomo sbagliato che ha contribuito a non darti valore e a farti sentire una nullità.

"Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto. Anonimo"

Ok, queste è la motivazione, la radice della tua paura degli altri: la tua convinzione a) di non valere nulla b) di non valere nulla in relazione agli altri c) che per questo gli altri ti puniscano e ti giudichino d) che per questo gli altri ti emarginino, isolino e rifiutino.

Tutto questo ha come conseguenza:  e) che tu hai una paura degli altri così puntuta che ti isoli e ti comporti da antipatica senza accorgertene. Il risultato è che alla fine, girala come vuoi, sei davvero isolata.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Paura degli altri: i modi per superarla

E allora come si esce dall’isolamento e dalla paura degli altri? In due modi.

1) Si riflette su tutte le convinzioni limitanti su se stessi e sugli altri, quelle del tipo “Gli altri mi giudicano”. “Io non valgo niente, gli altri valgono più di me e mi isolano per questo”. “Io posso solo fare brutta figura”. Si distruggono tutte queste convinzioni limitanti una a una e si sostituiscono con convinzioni potenzianti, che aprono al mondo e alle sue infinite possibilità “Gli altri sono persone come me, con punti di forza e punti di debolezza e io posso connettermi a loro per dare e avere, per donare e per ricevere”.

2) Ci si dà da fare, si muove il mulo e, passo passo, a poco a poco si fa come non si avesse paura degli altri, ma solo desiderio di stare con loro: ci si alza da quel divano – anche se non se ne ha nessuna voglia – si esce di casa e si va incontro agli altri. Senza pretendere di fare l’effetto di una Marylin Monroe incrociata con Carlo Conti incrociato con Arisa: quelle sono fantasie infantili. Si approcciano gli altri per quello che si è in quel momento, certi che le abilità relazionali cresceranno con il tempo, l’esercizio e la pratica.

Stare bene con gli altri significa partecipare, collaborare, fare la propria parte, mettersi in gioco. Mica sempre stare fermi e aspettare che gli altri scoprano quanto siamo straordinari e magnifici e se non lo scoprono pensare che sono tutti brutti e cattivi.
Nei rapporti umani, come in tutte le cose della vita, si riceve quel che si dà (se c’è qualche signora o signorina con lo spirito della crocerossina che ha messo la propria vita al servizio di un imbecille che non merita, non prenda questa frase come una buona scusa per continuare il proprio calvario).

Ora una breve storiellina, della quale alcuni attribuiscono la paternità o almeno la pubblicità a Gandhi.

Un uomo buono e saggio muore (succede) e si ritrova nell’anticamera del paradiso. Vedendolo un po’ perplesso, l’angelo che lo sta aspettando gli chiede se c’è qualcosa che non va. L’uomo saggio risponde. “Vedi caro Angelo, per tutta la vita ho sentito parlare di inferno e paradiso e a essere sincero, vorrei sapere come sono fatti tutti e due.” No problem” risponde l’Angelo, “andiamo a visitare l’inferno”. I due salgono su un ascensore supersonico, fanno due milioni di piani verso il basso e arrivano all’inferno. Il nostro uomo saggio è impressionato: l’inferno è un luogo bellissimo, pieno di tutte le meraviglie.

E, al centro, come se non bastasse, bolle in continuazione una zuppa che emana un profumo delizioso. Ma, guarda un po’, in coda ci sono centinaia di persone, smagrite e affamate. Non mangiano. Mai. Perché per mangiare quella zuppa squisita hanno a disposizione un cucchiaio dal manico così lungo che nessuno è in grado di portarselo alla bocca.

Il nostro uomo saggio rimane sotto shock e i due risalgono sull’ascensore supersonico, ripercorrono milioni di piani e si ritrovano in paradiso. Il paradiso è un posto magnifico, proprio come l’inferno. E in mezzo c’è una zuppa dal profumo squisito che bolle. Ma, a differenza di quel che accade all’inferno ci sono centinaia di persone sedute a tavola, che conversano piacevolmente. Anche loro hanno a disposizione un cucchiaio dal manico troppo lungo per riuscire a portarselo alla bocca. Ma hanno capito che se non possono imboccare se stessi con un un cucchiaio dal manico così lungo, possono imboccare facilmente tutti coloro che stanno intorno. Così ciascuno di loro dà e riceve cibo dagli altri…

Se pensi di avere paura degli altri, non stare nell’angoscia e non rimanere chiusa dentro di te. La paura degli altri è un sentimento diffuso, più di quanto tu possa immaginare. Liberartene ti permette di vivere una vita molto più felice e serena e di incontrare le persone giuste per te. Non per niente, i percorsi che ho preparato per le mie lettrici sono studiati apposta per raggiungere una maggiore consapevolezza e aumentare la propria capacità di capire se stesse per avvicinarsi a chi ci circonda e  agli uomini, con sicurezza e determinazione:

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188 Commenti

  1. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (20 Febbraio 2015 12:23)

    @minou:continua a faticare ma "non ricadere nella tentazione di giustificare la mancanza di rispetto e la violenza" ,con buona pace di tua madre. Spesso proprio chi ci ha generato ci ferisce di più anche se inconsapevolmente(forse). Lotta per te e i tuoi figli.
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  2. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (20 Febbraio 2015 14:54)

    Valeria effettivamente dire a una donna "sei troppo vecchia "è proprio una frase da imbecilli. .. ma io mi riferivo un po'in generale a quella sensazione di essere fuori dai giochi che secondo me non è facile da gestire e cHe tu con tutto il rispetto dato il tuo Nick sicuramente ancora non provi :) Rossella dai così mi sembra esagerato ... non esisterebbeRo le coppie se fosse così ... però io credo che spesso quando un uomo libero cerca una compagna per una storia seria è raro che la cerchi tra le over 40 ... voi che ne pensate...?
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  3. Avatar di zara

    zara 10 anni fa (20 Febbraio 2015 14:46)

    Ciao Ilaria, grazie per il tuo articolo, colpisci sempre nel segno, almeno per quanto mi riguarda. Hai già dato i tuoi consigli e le possibili soluzioni, e forse devo solo rileggere, ma anche solo scrivere di solito mi è di aiuto. Forse è proprio paura degli altri la mia anche se credevo di averla superata. Dopo una storia con l'uomo sbagliato mi sono riuscita a risollevare, con tanta pazienza, con buone letture e con buone amiche. Io credo molto in ciò che loro sono state per me e in ciò che anche io sono per loro, ma tutto prima o poi cambia. Una delle mie migliori amiche è partita per andare a vivere in Germania. Ci sentiamo, anche se manca l'occadione di vederci a causa del mio lavoro. Mia mamma, che è una gran donna e una grande amica, non sta troppo bene, le sto accanto come posso, ma capisco che non posso gravare su di lei emotivamente, in questo momento è così.
    Rispondi a zara Commenta l’articolo

  4. Avatar di zara

    zara 10 anni fa (20 Febbraio 2015 14:47)

    Un'altra mia amica ha un momento no, la cerco, la chiamo, mi dice sempre che sono una delle poche persone che riesce a vedere ed è contenta quando ci vediamo, ma non possiamo vederci nè sentirci spesso perchè ha bisogno di stare per conto suo. Ho altri amici, che vedo sporadicamente, con i quali mi diverto, ma con i quali parlare di cose più serie on è il caso, ci ho provato, ma non siamo sulla stessa lunghezza d'onda per certe cose. Il mio lavoro assorbe quasi tutte le mie energie ultimamente e il fatto di non poter condividere la mia esistenza con un partner o con le mie amiche mi fa sentire terribilmente sola. Il mio giorno llbero cerco di passarlo fuori casa, ho un buon carattere e mi piace fermarmi a chiacchierare anche con chi non conosco, ma resta tutto superficiale(premetto che anche il mio lavoro è fondato sulla comunicazione, quindi anche lì mi soffermo a parlare con molte pesone). Ma è proprio condividere le cose in un legame sincero che mi manca, e sta andando avanti da mesi questa situazione. So che prima o poi tutto passa, ma intanto cosa posso fare?
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  5. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (20 Febbraio 2015 15:31)

    @minou la domanda sorge spontanea. Ma per quale cavolo di motivo tu a tua madre racconti le tue cose? Lei ti chiede, ok stoppala sul nascere. Sintetica. Se lei reagisce criticandoti sulla base di ciò che tu le hai raccontato è ovvio che ti incavoli!!! Se tu invece le rispondi sinteticamente, almeno di fronte alla sua reazione di critica potrai sempre dire "va beh, lo sta facendo perchè è lei così e almeno non le ho raccontato i fatti miei". Mi sembra che tu sia legata ancora al bisogno infantile di dover trovare l'approvazione di "mammina" (come dici tu) e sentirti capita e accolta da lei. Mbah io certe cose non le capirò mai. Sei tu che, perfettamente consapevole, ti autoinfliggi questi nervosismi. Non capisco perchè te ne lamenti.
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  6. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (20 Febbraio 2015 15:35)

    Ragazze...vecchia...giovane...sono tutte cavolate. Come dice Valeria87, quello che dice vecchia a una...con una piu' giovane non si trasformera' in un principe. Purtoppo di uomini inutili ne e' pieno il mondo. Sono stata scartata perche' ero piccola...e guarda caso lui e' ancora solo..perche?? perche' il problema non ero io che ero piccola, ma lui che voleva scappare e ha trovato una scusa. Un altro invece mi ha detto.che ero.vecchia perche' voleva ragazze dell'85(sono dell'83....c'e' TANTA differenza SI!) Quello che vorrei farvi capire(ci sono passata)non permettete a questi omuncoli di farvi sentire "sbagliate" in qualche modo. Il problema e' LORO..non VOSTRO.
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  7. Avatar di Lena

    Lena 10 anni fa (20 Febbraio 2015 19:22)

    Già,Cleo,tu mi fai pensare a quello che sono sempre stata e che solo negli ultimi anni ho cercato di scrollarmi di dosso.Un ragazza seria,concentrata nello studio,assennata, spesso silenziosa,che stava lontana dai ragazzi stupidi e che voleva affermarsi nella vita.Questo,su grosse linee è il mio ritratto. Lo sai invece chi si è alla fine affermata o continua tranquillamente a riciclarsi sul piano affettivo a qualsiasi età? Quelle che facevano stragi di uomini,che avevano il ragazzo ma intanto lo tradivano,quelle che erano amanti di uomini sposati ma che al momento giusto facevano le santarelline.Insomma quelle che con gli uomini ci sanno fare.Io,tutta impegnata a conservare la reputazione,perchè,che diamine! certe cose non si fanno!, ecco,non mi sono trovata niente.Soprattutto non ci so fare.Ho di nuovo indossato i panni della signora castigata e compita. E fin quando me li tengo,credo che neanche un settantenne mi troverà interessante....
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  8. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2015 21:32)

    Tu riesci a farne a meno, Cassandra? Dell'approvazione e dell'accoglienza di chi ami? Io non molto. Forse è un desiderio infantile e quando si capisce che non c'è speranza, è più sano lasciar perdere del tutto. Eppure è una cosa che continua a condizionarmi. Vivo da tanto lontano e ho tenuto lontano anche lei. Cerco di proteggermi. Non ho raccontato dettagli, figurati non avrei potuto nemmeno volendo. Ma è proprio il suo dare per scontato, a prescindere, il mio errore che mi sgomenta. E per lei il mio errore non è un rapporto sbagliato, è rinunciare definitivamente ai suoi possibili vantaggi. Buon fine settimana
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  9. Avatar di antonio

    antonio 10 anni fa (20 Febbraio 2015 22:26)

    Buonasera a tutte/i in merito al sentirsi vecchi la mia opinione è che l'età che abbiamo siamo noi a deciderla non gli altri. Se ci comportiamo da vecchi nel vestire, nella postura, nei ragionamenti, nei nostri intimi pensieri, la gente ci tratterà da vecchi. Provate ad avere un sorriso smagliante ogni volta che incontrate qualcuno, chiamatelo per nome , testa alta e petto in fuori e vedrete che molte cose cambiano.
    Rispondi a antonio Commenta l’articolo

  10. Avatar di cristiana

    cristiana 10 anni fa (20 Febbraio 2015 23:20)

    Credo ke dipenda dall eta' dell'uomo...e da cosa vuole la donna.Una donna over 40 se cerca una storia seria dovrebbe "cercare fra gli ver 50.Gli uomini piu' giovani cercano storie serie con le piu' giovani appetibili e fertili.E'molto raro ke tale dinamica sia sovvertita,certo puo' accadere ma sporadicamente.Personalmente,io ke ho 48 anni non provo attrazione x gli uomini piu' maturi e questo scatena una serie di difficolta'a ritrivare un compagno.Con quelli piu' giovani ho un discreto successo ma loro da me non cercano nulla di serio.La mia sensazione e': senza via di scampo!!
    Rispondi a cristiana Commenta l’articolo

  11. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (21 Febbraio 2015 11:36)

    @minou è difficile vivere senza approvazione degli altri, difficile se non impossibile, però in questo caso non si tratta di rinunciare all'approvazione "degli altri" ma all'approvazione di una persona specifica, che oggettivamente non merita. Consapevole del fatto che non sia semplice.
    Rispondi a Cassandra Commenta l’articolo

  12. Avatar di cristiana

    cristiana 10 anni fa (21 Febbraio 2015 15:41)

    Credo ke dipenda dall eta' dell'uomo...e da cosa vuole la donna.Una donna over 40 se cerca una storia seria dovrebbe "cercare fra gli ver 50.Gli uomini piu' giovani cercano storie serie con le piu' giovani appetibili e fertili.E'molto raro ke tale dinamica sia sovvertita,certo puo' accadere ma sporadicamente.Personalmente,io ke ho 48 anni non provo attrazione x gli uomini piu' maturi e questo scatena una serie di difficolta'a ritrivare un compagno.Con quelli piu' giovani ho un discreto successo ma loro da me non cercano nulla di serio.La mia sensazione e': senza via di scampo!!
    Rispondi a cristiana Commenta l’articolo

  13. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (21 Febbraio 2015 18:31)

    Ho scritto in un altea pagina del sito, ma siccome il mio problema riguarda anche questa sfera della paura, scrivo anche qui:io ho timore, che gli uomini futuri si scandalizzino per la mia storia durata anni con un uomo più grande di me (sì della serie "potrebbe essere tuo padre"). Non riesco a fidarmi di chi incontro, ho aura di scandalizzare e di sentirmi dire che quell'uomo era un "vecchio marpione" che mi ha circuita, essere derisa o schifata! Quando in realtà le cose non sono affatto così!io ho amato follemente e ora siamo in ottimi rapporti, c'è un profondo affetto! se non fossero insorti alcuni problemi.. sarebbe stato l'uomo della mia vita, una persona meravigliosa!ho davvero paura di raccontarlo alla persona sbagliata, che si prenda gioco di me e faccia diventare il mio segreto un pettegolezzo. Ho paura non mi possano più volere per via di questa storia impegnativa e particolare... qualche uomo che dica la sua? lo accetterebbe o meno? si scandalizzerebbe??qualche altra donna? sta diventando un abisso per me questo problema...
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  14. Avatar di Simo

    Simo 10 anni fa (21 Febbraio 2015 19:37)

    @lety13mi,non riesco a capire questo timore che hai da doverlo proprio manifestare in due articoli.Dove sta scritto che tu debba raccontare a "futuri uomini"le tue cose,ma stiamo scherzando???ma che uomini pensi di frequentare che si scandalizzerebbero del tuo passato?? Penso che quando arriverà il momento,capirai da sola quale sarà la persona giusta con la quale aprirti. Ps:il tuo uomo che descrivi con tanta passione,non era l'uomo della tua vita,credimi,altrimenti non ci sarebbero stati problemi,questo è il mio modesto parere,auguroni per il futuro. S.
    Rispondi a Simo Commenta l’articolo

  15. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (21 Febbraio 2015 23:29)

    Vedo che ci sono opinioni molto diverse . Io tenderei di più a pensarla come Cristiana mio malgrado...ovvero che sopra i 40 si può cercare una storia seria con uno molto più grande.
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  16. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (22 Febbraio 2015 10:25)

    @lety13mi guarda due sono le cose secondo me, o tu ti giudichi per questa scelta oppure tu giudicheresti chi avesse compiuto la stessa tua scelta. Io credo che davvero non ti debba preoccupare di nulla, :) ma scherzi? Davvero! I sentimenti non hanno età e se davvero qualcuno ti giudicasse per questo allora meglio perderlo. Stai tranquilla ;) @Simo non sta scritto da nessuna parte ma è uno degli atteggiamenti più naturali del mondo. Se una persona ha il bisogno, il piacere, la voglia di raccontarsi in toto è semplicemente perché ha voglia di trovare una persona che la accetti in tutto ciò che è e che ha fatto secondo me. Il tuo svonvolgimento a me pare un pó fuori luogo onestamente. Se tu non hai l'esigenza di condividere tutto col tuo partner va bene, fatti tuoi. Ma non shocckiamoci se le persone la pensano in maniera diversa da noi. Su su un pó di apertura eddai
    Rispondi a Cassandra Commenta l’articolo

  17. Avatar di michela

    michela 10 anni fa (22 Febbraio 2015 9:44)

    Voglio bene alle mie amiche ma la realtà è che a volte proprio non le sopporto e per questo penso che non riesco ad avere un legame fortissimo con loro..chi non fa altro che lamentarsi, chi si e' calcolatrice (quello che fai/dai a me, faccio/do a te..ad esempio le ho fatto un pensierino a natale ma per vari motivi non ci siamo viste così glielo dovuto dare dopo. .io l'ho fatto perché mi faceva piacere..la sua reazione? Ma io non ti ho fatto nuente! Qualche giorno dopo mi scrive che babbo natale è arrivato anche per me anche se in ritardo e mi porta un pensierino..che palesemente l'ha fatto per non sentirsi "in debito" con me), chi non si fa sentire se non quando la cerchi tu o quando si ricorda. ora mi chiedo..sono superficiale? Consigliami Ilaria..
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  18. Avatar di lety13mi

    lety13mi 10 anni fa (22 Febbraio 2015 12:10)

    ho lasciato quell'uomo perché l'età e le esigenze diverse sono iniziate a pesare, perchè non è mai stato accettato dalla mia famiglia... la relazione è stata vissuta per anni in modo nascosto, solo pochi intimi lo sapevano. questo perchè i primi mesi di relazione, quando la cosa è diventata "pubblica", siamo stati attaccati in modo accanito, con vere e proprie violenze. avevamo/abbiamo 28 anni di differenza, sono tantissimi, lo so bene, ma volevamo viverla lo stesso, giorno per giorno, non pensando al futuro con ansia e paura. Forse è raccontare di questa storia , con questa grande differenza d'età che mi fa paura.. io non l'ho raccontata mai ad amici ed amiche, anche se qualcuno aveva intuito e conosceva la nostra relazione come un bel rapporto di affetto e amicizia. Raccontarlo in futuro ad un uomo, parlargli della differenza d'età e della segretezza di questa storia. non lo scandalizzerà? non penserà di me che sono una bugiarda?
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  19. Avatar di Simo

    Simo 10 anni fa (22 Febbraio 2015 12:14)

    Sinceramenre mi sembra fuori luogo il tuo attacco nei miei confronti Cassandra,anche perché mi sembra che la pensiamo allo stesso modo.Infatti io ho scritto che si deve aprire,ma non a chiunque. Poi detto da te che consiglii di non parlare alla madre...mi sembra un controsenso.Cmq io sono aperta,tranquilla!!!!
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  20. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (22 Febbraio 2015 14:10)

    @simo a parte il fatto che non ti ho attaccato ma ho semplicemente espresso il mio punto di vista, perché accade anche questo, che le persone si esprimano e nel farlo manifestino un punto di vista diverso dal nostro. In secondo luogo o mamma, ma che c'entra quanto ho scritto a minou! Decontestualizzare non è appropriato! Stiam parlando di cose totalmente differenti. Se ti dico che di mattina non mangio la pasta al sugo non vuol dire che la pasta al sugo non mi piace e pertanto non la mangio mai. Ecco tu hai fatto esattamente questa associazione prendendo un mio commento a caso e riportandolo qui, in un contesto totalmente differente.
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