Articolo Successivo >>

Passato ed errori del passato: a che cosa ti servono?

passatoChe ce ne dobbiamo fare del passato? Dei nostri errori del passato e – soprattutto! –  del ricordo, della tracce e delle percezioni che abbiamo riguardo il passato? Dell'”eterno ritorno” del passato nelle nostra mente, nelle nostre sensazioni, nella nostra emotività? Dell’orribile senso di colpa? Son tutte delle domandone, vero?

Quando siamo bambini abbiamo poco passato o abbiamo un passato molto “corto”, che, bello o brutto che sia, percepiamo come il nostro presente, anche perché il senso del tempo dei bambini è ben diverso da quello degli adulti. Spesso il passato ce l’abbiamo ben presente da bambini (il gioco di parole è voluto: i bambini vivono nel presente, anche a livello mentale), ed è accompagnato da una forte prospettiva e da un grande slancio verso il futuro. Oppure è presto dimenticato.

Man mano che si cresce, si “struttura” anche il nostro passato, diventa ovviamente più grande, ampio e anche, spesso, molto invadente. Diventa presente anche quando non deve esserlo, quando emozioni e concentrazione devono essere, di nuovo e davvero, sul presente. Si arriva a una certa età e ci si accorge di aver accumulato esperienze, fatto incontri, superato ostacoli. E ci si accorge anche di aver commesso errori. Gli errori del passato. I famosi errori del passato che ciascuno di noi ha commesso e che in molti casi sono ben presenti. E dei quali in molti (soprattutto donne), non riescono a liberarsi mentre in molti altri, invece, sì, riescono a liberarsi, nemmeno ce li hanno in mente i propri errori (ed è tipico degli stronzi, questo atteggiamento, si pensi a politici e agli uomini di potere).

"Il passato ha il peso che decidi di dargli. Non è lui che sbuca nel futuro e incasina la vita della gente, nossignore. Hitman"

Come “interpretiamo” emotivamente gli errori del passato? Di solito sotto forma di rimpianti (“Accidenti, ma perché cavolo quando ero bella, libera e tranquilla me la sono tirata troppo e alla fine non l’ho data a Giacomino che mi moriva dietro ed era pure un gran figo?”), di rimorsi (“Ma porca miseria, ma perché cavolo quando ero bella, libera e tranquilla e potevo gestire me e le mie cose come più mi pareva e mi poteva essere utile, l’ho data via a destra a manca, anche a soggetti davvero-davvero improponibili, invece di fare selezione?”) E, ovviamente, interpretiamo tutti gli errori del passato come colpe imperdonabili, che nemmeno centocinquatraquattro triliardi di anni in purgatorio serviranno a scontare. Tanto vale rassegnarsi e tenere rigida e salda la posizione già in questa vita e farne una vita d’inferno emotivo e rimuginare a randa, senza sosta. Espiare, ecco dobbiamo espiare le nostre colpe per gli errori passati, per i rimorsi e per i rimpianti e per i danni irreparabili arrecati agli altri. Il futuro serve proprio a quello: a espiare le carrate commesse nel passato, altroché. Questo sì che è una pianificazione produttiva della propria vita…

Passato ed errori del passato: che cosa sono?

Tu ti starai domandando a questo punto: “Bella roba, Ilaria, tu e le tue teorie sul passato e gli errori del passato. Forse non hai idea di che cosa ho fatto io nella mia vita: ho litigato con mia madre e me ne sono andata via di casa a 15 anni e 9 mesi (lei me lo rinfaccia ancora adesso e non riesco a perdonarmelo, così le sono rimasta succube e faccio sempre quello che mi chiede); a diciotto anni mi sono sposata con il mio primo marito e ho avuto due figli. Mi ha fatto fare una vita orribile, a me e ai miei figli; non l’ho lasciato per amore dei figli (eh, non fa una piega), ma quando i figli erano già andati via di casa da 5 anni mi sono decisa a lasciarlo e mi sono sposata con il mio secondo marito, che, guarda, lasciamo perdere… Pensa che è addirittura violento. Il peggio è che per seguire questi due uomini che non mi hanno dato niente, ho pure lasciato il lavoro e adesso sono in difficoltà economiche… E tutto questo ha anche avuto pesanti ripercussioni sulla mia salute. Ma quello che mi fa soffrire di più è che ho ben presente che per stare dietro a chi non mi amava ho fatto dei danni a chi mi amava.”

"Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti. Gabriele D’Annunzio"

Già eccoci qua: i rimorsi e i rimpianti, gli orribili sensi di colpa che si provano per i propri errori del passato fanno male perché spesso si è convinti di aver danneggiato gli altri o avere danneggiato delle cose o dei patrimoni o aver “rovinato” irrimediabilmente situazioni che sembrano funzionare perfettamente.

Soprattutto c’è un ambito sul quale i sensi di colpa, la rabbia e l’accoppiata rimpianti+rimorsi riguardo il passato pesano come macigni raddoppiati: quest’ambito riguarda gli errori che abbiamo commesso verso noi stesse, riguarda il non aver voluto o non aver potuto proteggerci, l’aver concesso e permesso ad altri (cattivi, malintenzionati, incapaci di amare e invece desiderosi di fare del male) di danneggiarci, in quello che per noi contava di più.

Questi sono gli errori del passato che bruciano di più e dei quali davvero sembra sia impossibile perdonarsi. E se è così, questo è un aspetto al quale prestare attenzione, molta attenzione, perché può essere rilevatore di uno schema fondamentale, che cambiato quello, cambia tutto.

Insomma: riguardo gli errori del passato ci sentiamo di essere state le cause di danni agli altri, alle cose, a noi stessi. E magari così è successo davvero, è proprio così: le nostre azioni hanno sempre degli esiti, danno sempre dei risultati e non è improbabile che azioni sbagliate abbiano fatto danni. Non scherziamo dài: non siamo innocenti. Non in modo totale. Darsi degli innocenti contro ogni evidenza significa darsi degli stupidi, degli in-coscienti, significa definirsi gente senza coscienza. Invece se certe cazzolate sono successe è perché le abbiamo fatte succedere. Non la meniamo troppo con la retorica falsamente consolatoria che “non dobbiamo colpevolizzarci” per gli errori del passato. Non è mica utile.

Passato ed errori del passato: colpa e responsabilità

Però, però, però… Consideriamo la questione per bene e analizziamo da tre diversi punti vista, da tre diverse posizioni, utili per noi, utili per te. Punto primo: se hai fatto delle strombate sonore (i mitici errori del passato) nella tua vita significa che qualcosa sai anche fare. Non ti sto prendendo in giro o sminuendo, tutt’altro. Sono seria. Spesso per commettere gravi errori è necessario avere grande energia, un certo tipo di “forza d’impatto”, alcune risorse – emotive, personali e anche materiali – per compiere azioni. Ancora più spesso, dietro certi errori del passato ci sono un sacco di buone intenzioni (lo conosci il detto: “l’inferno è lastricato di buone intenzioni”?). I tuoi errori del passato ti segnalano insomma che eri viva e vitale anche quando sei stata distruttiva. Ovvio che non ti devi fermare qui. Procedi. In una direzione diversa, ovvio.

"Il passato non può essere trasformato in una condanna che esclude ogni riscatto. Stefano Rodotà"

Punto secondo: fatte le considerazioni di cui sopra è necessario distinguere tra colpa e responsabilità. Se ti senti in colpa ti blocchi, ti sminuisci, perdi in autostima. In concreto: non combini nulla di buono né per te né per gli altri e rischi di cadere negli stessi inganni “ir-razionali” ed emotivi che ti hanno condotto a commettere gli errori del passato. E a fare di nuovo strombate sonorissime. Non riesci ad acquisire la consapevolezza che ti serve (e che ti salva) su cause e conseguenze, su che cosa ti ha spinto a fare quello che hai fatto e soprattutto sul come cambiare direzione e investire le energie e le risorse che hanno prodotto cavolate nel passato nel produrre, invece, cose buone, nel futuro.

Se invece ti prendi la responsabilità di quanto è successo (“respons-abilità” letteralmente significa capacità di rispondere, abilità a rispondere), quando e se è (o è stata) davvero tua responsabilità, dài valore a te stessa riconoscendoti, come dicevo al punto uno, una vera capacità di agire e di produrre risultati. Risultati che per il presente e per il futuro saranno positivi per te, per la tua vita, per chi ti sta intorno. Risultati che ti avvicineranno al tuo ideale di serenità e di felicità.

Passato ed errori del passato: riconoscere il dono

Il nostro passato e i nostri errori del passato portano in realtà con loro un dono prezioso, se lo accettaimo e lo sappiamo riconoscere (accettare e riconoscere, non sono mica verbi scelti a caso, neh…). Siccome le cavolate commesse le abbiamo commesse noi e ce ne dobbiamo assumere la responsabilità – sempre che vogliamo fare della nostra vita qualcosa di valore e di sensato, se no, no, lasciamo perdere e andiamo a casaccio e vicacchiamo, a nessuno interesserà niente – dobbiamo anche tenere ben presente che le cavolate di cui sopra sono frutto di nostri pensieri, decisioni e azioni che non è che spuntano nella nostra vita come i funghi in montagna all’alba di una fine d’estate dopo un bel temporalone. Il fatto è che molti dei nostri comportamenti sono risultato di schemi che si ripetono.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Il passato può fare male. Ma a mio modo di vedere dal passato puoi scappare… oppure imparare qualcosa. da Il Re Leone"

Schemi che possono essere distruttivi (errori ed errori del passato) o costruttivi (risultati positivi e desiderati). La questione è questa: se non si cambiano gli schemi che condizionano risposte e comportamenti, non si possono cambiare i risultati. Per cui se non si cambiano gli schemi all’origine degli errori del passato, c’è il rischio di ricommettere gli stessi errori. Cioè, per esempio innamorarsi sempre dello stesso tipo d’uomo (apparentemente diverso ma uguale) anche se si era giurato a se stesse che mai più sarebbe accaduto o non riuscire a spezzare la catena della storie sbagliate.

Quindi eccoci al punto tre dell’analisi del passato e degli errori del passato. C’è un dono che dobbiamo accettare e riconoscere ed è la spinta a distinguere gli schemi vitali e produttivi da quelli distruttivi.

E’ un articolo cicciotto quello che stai finendo di leggere, lo so. Ed è importante.

Il succo delle lezioni e della applicazioni pratiche che ti puoi portare a casa da questo articolo sono: 1) impara a identificare la potenza d’impatto che ti appartiene e che hai dimostrato di avere anche quando hai commesso errori; 2) fai “fruttare” i tuoi errori del passato distinguendo e scegliendo senza esitazione responsabilità da senso di colpa; 3) Identifica e cambia gli schemi che non ti hanno dato risultati.

Vuoi una mano nel fare tutto questo? Segui il blog (è gratis), iscriviti alla newsletter ( è gratis anche quella e “vinci facile” dato che ti becchi in regalo la guida gratuita Come Attrarre la Persona Giusta per Te in 11 Passi, che già quella, a leggersela e a rileggersela sul treno e prima di addormentarsi ti cambia la vita sentimentale, e non solo quella, solo che siccome è “aggratis” in molti la snobbano e non se la leggono. Errore…) e apri le mail che ti mando, leggendole.

Fa’ i percorsi che ho preparato per te

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

Ti serve a esplorare i tuoi bisogni e i modi per soddisfarli.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso de I 7 Pilastri dell’Attrazione adesso.

Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso spiego come sedurre senza lasciarsi “intrappolare” dalla paura, dall’ossessione e dal senso di inadeguatezza.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso Come Sedurre un  Uomo senza Stress adesso.

Mini guida: PRONTO SOCCORSO AUTOSTIMA
Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
Articolo Successivo >>

Lascia un Commento!

208 Commenti

  1. Avatar di Marzia

    Marzia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 19:29)

    Avendo io 25 e lui 20, più che uno stronzo credo che sia solo immaturo. E io non ho nessuna intenzione di fare da balia a nessuno ;-)
    Rispondi a Marzia Commenta l’articolo

  2. Avatar di Marzia

    Marzia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 9:02)

    Buonasera Ilaria, mi chiamo Marzia e da poco sono una nuova lettrice del tuo sito. Trovo i tuoi articoli molto interessanti e vorrei io stessa chiederti un consiglio, per appurare se il mio ragionamento sia possa essere giusto o se mi faccio sopraffare dalla rigidità del mio carattere. Scusami il preambolo lungo ma penso sia giusto spiegare esattamente i fatti. Qualche mese fa, ho conosciuto un ragazzo, che lavora in un autolavaggio dove vado spesso, in quanto gestito da amici di lunga data di famiglia. Se capita ci scambio due parole, essendo una persona ( da quel poco che vedo) tranquilla e a modo. Avendo i contatti di sua madre e sua sorella, su facebook qualche tempo fa ho aggiunto anche lui, pensando senza malizia o secondi fini: " dopotutto, nei contatti ho molte persone che, se capita, per strada fanno fatica pure a salutarmi ( ma che io tengo perchè penso che comunque la ruota della vita giri, e non si sa mai possano tornare utili), quindi perchè non dovrei avere il suo, che più di una volta ha chiesto ai miei che andavano ad es. a lavare la macchina, come stavo ecc." Non ci ho visto niente di strano dato che ho sempre avuto molte conoscenze e amicizie maschili ed essendo io una persona tranquilla ed educata. Solo due volte è capitato che ci scrivessimo: io dopo averlo aggiunto per chiedergli come andava al lavoro, e lui un po dopo per ringraziarmi di avergli fatto gli auguri di compleanno. Il tutto senza frasi equivoche non avendo io intenzioni seduttive nei suoi confronti. Fatto sta che la sera di capodanno, di punto in bianco mi scrive che tornato dalle vacanze avrebbe voluto uscire con me, sapendo che sono una ragazza seria e che gli piaccio. Ora, questo a me ha un po sconvolto, sia perchè improvvisa sia perchè nonostante abbia già 25 anni, non mi sono mai trovata nella situazione di ricevere una dichiarazione. Gli ho quindi detto che con calma avrei voluto parlare a quattr'occhi e non in chat o per telefono di queste cose. Si scusa, dicendo di aver preso la rincorsa dopo avere festeggiato e bevuto un po troppo. Ora la cosa istintivamente mi ha dato fastidio (il fatto che abbia dovuto bere per sciogliersi) però sono consapevole che ognuno ha il proprio carattere e ho sorvolato. Sono in attesa della risposta sul dove e quando vederci. Io nei suoi confronti sono mentalmente lucida con i sentimenti, ovvero: è un ragazzo carino sì, a modo e "di casa". E apprezzo il fatto (tralasciando il fatto che era ubriaco) suo pensar di me come una ragazza a posto, questo mi ha lusingata. Ma non provo per lui quell'attrazione fisica che mi faccia pensare "non vedo l'ora di rivederlo, ecc." Avrei voluto conoscerlo come amico, ma ormai questo non credo sia più possibile,se è invaghito di me. E non mi va di illuderlo ulteriormente se gli proponessi di conoscerlo più con calma, mi sembrerebbe di "tenerlo in prova". Avendo una delusione forte alle spalle, dove l'oggetto del mio cuore era un tipo oggettivamente brutto (se ci penso ora) so che ci si può perdere dietro a che canonicamente bello non è, insomma "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace." Io vorrei seguire l'istinto primario del mio cuore ma il cervello continua a chiedersi: potrei invaghirmi in seguito, anche se non mi piace esteticamente, ma spiritualmente si? Continuo a rispondermi di no, che sarebbe solo una piacevole amicizia. E per questo gli dirò che non sono interessata. Vorrei chiederti quindi se, secondo te, il mio ragionamento è giusto. Dopotutto credo che se da subito ho avuto dei dubbi, è necessario che io li ascolti. Scusami per la lunga mail, spero di non averti annoiata e attendo con fiducia la tua risposta. Cordialmente Marzia Ps: buon anno nuovo!
    Rispondi a Marzia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 9:44)

      Ti piace "spiritualmente"? Che cosa vorrebbe dire?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marzia

      Marzia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 10:38)

      Sempre da quel poco che vedo, l'essere persona tranquilla e rispettosa, se dopo nel profondo sia tutto altro non lo so.
      Rispondi a Marzia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (4 Gennaio 2016 11:34)

      Ciao Marzia, uno che a Capodanno (forse col proposito infantile di accasarsi, forse per celia) ti scrive (più o meno) "mi piaci... usciamo?", poi "scusa, ero ubriaco"... ti pare rispettoso? Penso meriti di meglio di un giovanotto confuso, e forse stronzo o solo stupido, in ogni caso inutile e potenzialmente dannoso. Buon anno!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (4 Gennaio 2016 11:56)

      Ciao Marzia, scusa se mi permetto. Se può esserti utile, prima di tutto ascolta te stessa; non i ricami della mente, ma la tua persona. Mi spiego. Il fatto che ti abbia fatto una dichiarazione post bevuta ecc...non è così di valore come può sembrare; spesso gli uomini lo fanno come stile a prescindere, cioè, tu gli piaci, ma da lì a impegnarsi, a mio avviso occorre prima conoscersi, quindi frequentarsi. I ricami sono il porsi troppo domande e tirate somme prima ancora di esserci uscita. Ascoltare te stessa conduci tu la cosa, cioè, ok lui si è buttato, bene, tu esci, ma coi tuoi ritmi, non avere premura di illuderlo. Secondo me dirgli apertamente che esci con lui perché lo ritieni un ragazzo a modo e che desideri conoscerlo meglio, è un modo molto onesto verso te stessa prima di tutto e verso lui. Se è un minimo intelligente vedrà in questo una opportunità anche per lui di conoscerti meglio e magari di non saltarti addosso. Se invece è quel genere di persona, beh allora dipende da te cosa cerchi, se fisicamente non provi attrazione, non fare comunque nulla per compiacerlo. Hai te sola a cui rendere conto e forzarsi la mano non porta a nulla di buono. Rispettare i propri ritmi invece porta che le persone sbagliate, perché stanche, si allontanano, mentre quelle a te affini, rimangono, soprattutto perché ti vuoi bene e quindi sai volere bene in modo sano anche agli altri. Se è una persona di valore, vorrà conoscerti e farsi conoscere, se non lo è, perderlo è poca cosa, però lo sai solo vivendo e frequentandola, se un pò ti interessa ;-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Marzia

      Marzia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 19:33)

      Io se solo avverto un segnale che non mi convince non riesco più a dare fiducia. Ha capito di aver sbagliato, se vorrà rimediare ci vorrà tempo e impegno da parte sua, perchè io non mi scomodo più per nessuno, ho troppe cose importanti da fare :-)
      Rispondi a Marzia Commenta l’articolo

  3. Avatar di Silvia

    Silvia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 2:55)

    Innanzitutto Buon 2016 a tutte ! Un Grazie a te Ilaria per il bel regalo di Natale che hai fatto a tutte noi. Rilassarsi per 30 minuti al giorno equivale a dormire 3 ore di sonno profondo. Conosco questo particolare perchè da anni pratico tecniche di rilassamento psicofisico che ho imparato molti anni fa quando seguivo corsi di sviluppo personale. Devo dirti Ilaria che il tuo rilassamento non è niente male (rispetto alle tecniche da me conosciute), sarebbe interessante approfondire il discorso. Detto questo, trovo il tuo articolo molto utile e sono pienamente convinta che le esperienze dolorose del passato ci temprano e possono fare di noi delle persone migliori se considerate come delle esperienze dalle quali imparare. Il senso di colpa non serve davvero a niente e molte persone lo usano per autocommiserarsi all'infinito e come scusa per non fare più nulla. Se ripenso agli errori del passato, non posso che ritenermi fortunata perchè mi hanno dato la possibilità di diventare sempre più forte. Se avessi avuto solo esperienze positive mi sarei rafforzata in questo modo? Sono caduta e mi sono rialzata centinaia di volte, ma ogni singola volta, ho acquisito un po' più forza e saggezza interiori. Ora quando ho un problema da risolvere, lo affronto con maggiore coraggio e determinazione tenendo presenti proprio gli errori del passato che mi ricordano cosa fare o non fare e che quindi si stanno rivelando una grande ricchezza personale. Il grande Napoleon Hill che di atteggiamento mentale positivo ne sapeva qualcosa....,dice in un suo famoso libro: "Ogni dolore porta con sè il seme di una gioia equivalente ! " Ma sta a noi cercare quel seme e farlo germogliare...
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 9:47)

      Ciao Silvia, ti ringrazio per il messaggio e per aver valutato come "niente male" il mio rilassamento ;). Di base si tratta di 3 rilassamenti semplici semplici, studiati appositamente in questo modo dato che si trattava di un regalo che serve anche da test sia per le lettrici sia per me. Di fatto i contenuti li ho studiati ad hoc per voi, per chi mi segue e di sicuro molta dell'efficacia e anche dell'unicità è data da questo. Se avrò un riscontro positivo da molte, di sicuro approfondiremo il discorso.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 19:34)

      Grazie Ilaria, per quanto mi riguarda il riscontro è senz'altro positivo, se approfondirai il discorso ti seguirò con grande interesse ! Grazie ancora, un saluto Silvia
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

  4. Avatar di Irene

    Irene 9 anni fa (4 Gennaio 2016 17:02)

    ciao a tutti, ciò che sto per scrivere non è molto pertinente con i messaggi precedenti, ma ho bisogno di un consiglio: ho notato un ragazzo che mi piace, non gli ho mai parlato e lo conosco solo di vista, vorrei dunque iniziare a conoscerlo attraverso facebook, come dovrei "approcciare"?
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 17:31)

      Ciao Irene, sei davvero a questo livello di desperation? Sul serio?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (4 Gennaio 2016 20:02)

      ...riguardo all'approccio, penso anch'io che i social non siano una garanzia per un buon esito. Però notare qualcuno che colpisca, è già grande cosa, la desperation viene quando sei sempre approcciata da persone che non interessano, oppure mai, come da un pò succede a me. Per cui, visto che non è bene fare il primo passo...moh che si fa? Io sarei per lanciare un segnale e poi vedere; se l'altro coglie, ok, si fa la conoscenza, se no amen. Il tutto con molta serenità e senza mai perdere di vista il rispetto per se stesse. Il segnale però è a scelta libera. Io di mio evito i social ;-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

  5. Avatar di sabrina

    sabrina 9 anni fa (5 Gennaio 2016 11:53)

    ok quando si ha a che fare con stronzi violenti, traditori ecc ecc, ala fine non ci perdi niete a mollarli, ma quando finisci con un bravo ragazzo che ti adoro e lo tratto, causa esperienze passate, come fosse come tutti gli altri, con atteggiamenti di diffidenza, astio, controllo, rabbia xche agari frequenta anche altre persone durante la vita, e nonostante cio resiste ancora a stare con te ma lo annienti con sms supplichevoli..finoa che non scappa definitivamente..insomma...qua poco da fare hai...si col prossimo non lo farò piu.e chi te lo dice ce ci sarà un prossimo proprio come lui? purtroppo nella vit si fanno errori che paghi x sempre
    Rispondi a sabrina Commenta l’articolo

  6. Avatar di Irene

    Irene 9 anni fa (4 Gennaio 2016 23:45)

    grazie Claudine, comunque io credo che il social sia l'unico modo per iniziare a conoscerci,non ho alcun pretesto per avvicinarmi a lui di persona, e poi sono estremamente timida con i ragazzi, quello che intendevo chiedere però è come iniziare la conversazione, su quali argomenti puntare e cosa iniziare a raccontargli di me.
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (5 Gennaio 2016 19:27)

      ciao Irene, non ho capito una cosa, come lo hai notato? Te lo chiedo perché io sono un pò lenta a percepire le persone, per cui se noto un uomo è perché ho avuto modo di osservarlo più volte in posti che frequento, o comunque di parlargli, oppure perché amico di amici. Non so quale sia il tuo caso, ma il pretesto può essere di trovarsi nuovamente nel posto in cui lo hai notato e magari attaccare discorso, se lui coglie ok, se lascia cadere, amen. Sereni come prima! Scusa ma i social continuano a non piacermi, magari mentre ti lancia il contentino, sta conversando con una ragazza o facendo i fatti suoi; di persona inveve lo vedi subito, e ti fai subito un'idea reale se è come sembrava oppure no. ;-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (5 Gennaio 2016 19:34)

      P.s. L'ideale sarebbe indurre lui a fare il primo passo. Magari con uno sguardo e un sorriso di simpatia, seguendo i consigli riportati dal libro di Ilaria 'come sedurre un uomo senza stress ne per lui ne per te' ;-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

  7. Avatar di Laura

    Laura 9 anni fa (5 Gennaio 2016 0:20)

    Buonasera Ilaria, ho letto con attenzione il suo ultimo articolo e, anche se quello che scrivo, non ha un’attinenza specifica con il tema trattato, vorrei approfittare di questo spazio per chiederle un consiglio perché ho bisogno di raccontare la mia storia a qualcuno che sia al di fuori della mia cerchia di amicizie e, soprattutto, che abbia competenza in materia. Sono una donna di 40 anni e da circa un anno e mezzo nutro dei sentimenti per una persona che conosco da ragazzina ma che ultimamente vedo solo in rarissime occasioni. In particolare, si tratta di un amico di mio fratello, il quale, purtroppo si trova in una condizione di salute particolare. La persona in questione svolge da parecchi anni attività di volontariato per ragazzi che soffrono di questo tipo di problematiche. Non ho mai esternato a questa persona quello che provo per vari motivi; in passato è stato per molti anni legato ad una ragazza che nel tempo io e i miei familiari abbiamo avuto modo di frequentare, quindi, per una questione di rispetto nei loro confronti, non ho mai tentato di manifestare in alcun modo i miei sentimenti. Dopo molti anni di fidanzamento e, ad un passo dal matrimonio, qualche anno fa si sono lasciati (c'è chi sostiene sia stata lei ma ignoro la causa) e dopo questo avvenimento ho notato in lui dei cambiamenti. Il rapporto d'amicizia con mio fratello e il legame con la mia famiglia si è affievolito molto e lui, da quanto ho potuto appurare negli ultimi anni, non ha più avuto una storia stabile, in particolare, ho saputo che ha avuto delle relazioni con due donne separate con figli ma, in entrambi i casi, la storia è stata portata avanti da lui in modo alquanto superficiale. Sono rimasta colpita, soprattutto, dalla differenza che intercorre fra questo "tipo" di donne e la sua ex. Quest'ultima, infatti, è una persona abbastanza colta e intelligente mentre le altre due, e in special modo, la "più recente", mi sembra abbastanza immatura e intellettualmente poco interessante. Inoltre, di recente mi è capitato di sentire da amici in comune battute su di lui del tipo "si dà da fare con le donne" o, peggio, "ormai la dà a tutte". Io sto male, gli voglio molto bene e mi spiace perché non lo riconosco più. In questi ultimi anni non ho mai tentato di manifestare quello che provo in modo esplicito perché non è nelle mie corde, perché penso sia "strategicamente sbagliato", perché in fondo non ho molta confidenza con lui, perché quelle rare volte che lo vedo mi blocco e dico poco o nulla (sono molto timida e ansiosa) e, inoltre, la fortuna non mi ha mai aiutata (sono una fatalista, penso che la vita sia determinata dal caso e non dal destino). Sono abbastanza "corteggiata" dagli altri uomini ma non riesco ad interessarmi a nessun altro. Lui con me non si è mai sbilanciato ma io negli ultimi anni ho avvertito qualcosa, ad esempio nel suo modo di salutarmi, o nel tono basso della sua voce quelle rarissime volte in cui mi è capitato di parlare da sola con lui per qualche minuto, nel suo modo di guardarmi (naturalmente spero non sia una mia impressione !). Noto anche una forma di rispetto da parte sua nei miei confronti e penso sia motivata dal fatto che conosce i miei familiari e che, nel nostro giro di amicizie, io sia considerata, volendo utilizzare una definizione semplicistica, come la classica "ragazza seria". L'ho visto per l'ultima volta un paio di mesi fa e, notando questi suoi atteggiamenti, ho pensato volesse essere incoraggiato. Come suddetto non ho la possibilità di vederlo e quindi di recente ho pensato di inviargli la mia "richiesta d'amicizia" su Facebook accompagnata da un breve messaggio di benvenuto, messaggio al quale lui (pur accettando la mia richiesta) però, non ha mai risposto e la cosa mi ha molto scoraggiata anche se continuo a pensarlo ugualmente e... continuamente. In ogni caso non mi va proprio di tentare (o ritentare) un approccio "virtuale", non ho un buon rapporto con i social. D’altro canto mi sto rendendo conto che tenere nascosto quello che provo mi fa stare malississimo anche perché questa situazione mi sta persino inducendo a trascurare i miei interessi (riguardo a quest’ultimo punto, cara Ilaria, so già come la pensa!). A volte penso che l’unica soluzione sia quella di mandargli un messaggio per chiedergli di incontrarlo e parlargli chiaramente. Ma ci vorrebbe una bella dose di coraggio e, nei miei momenti di “lucidità”, penso che questo mio atteggiamento possa essere assolutamente controproducente. Infondo lui ha la sua vita. Quindi, che fare ? Mi scuso per essermi dilungata. Spero in una sua cortese risposta e colgo l'occasione per fare a lei e ai lettori del suo blog i miei migliori auguri per il nuovo anno, grazie.
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (5 Gennaio 2016 20:22)

      Scusa Laura ma quando tu non sei particolarmente interessata a una persona come fai? Lasci cadere la cosa. Cioè quello che ha fatto lui. Poi io sono molto infastidita da tutte le chiacchere di paese che hai riportato: su di lui, sulle sue frequentazioni, sul tuo definirti seria a differenza di altre. Forse bypassare tutto questo ciarpame non ti farebbe male e ti metterebbe in un'ottica diversa. Non ho capito, terza cosa, se i vari uomini che ti si propongono tu li abbia effettivamente conosciuti e considerati o li abbia lasciati al palo persa dietro alle tue fantasticherie. Meglio sprecare mesi o anni inseguendo un miraggio?
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

  8. Avatar di melita

    melita 9 anni fa (7 Gennaio 2016 10:38)

    grazie ancora per il regalo di natale l'ho già detto è bellissimo. Ho ascoltato l'audio almeno 10 volte e anche la sera prima di dormire. Le tue parole, la voce ferma e dolce, le note del pianoforte tutte suonate col pedale delle abbassato, mi sono entrate veramente nel cuore e finalmente dopo anni ho di nuovo respirato profondamente: mi ha fatto bene. E per bene intendo molto bene, figurati che mi si sono acquetati i dolori per i calcoli biliari e non credo affatto che sia una coincidenza! un caro abbraccio.
    Rispondi a melita Commenta l’articolo

  9. Avatar di Pensierosamente

    Pensierosamente 9 anni fa (7 Gennaio 2016 14:36)

    Buongiorno a tutte, è da molto che seguo con interesse il forum...e avrei necessità di pareri femminili.... Sono ultimamente impegnato in una relazione incredibile, nel senso che sono attratto dalla sua mente e dal suo corpo,dai sui modi di fare, e ad oggi è quasi un anno che ci vediamo, con alti e bassi..... Lei è una persona straordinaria, incredibile con me, ma anche molto, ma molto, sofisticata... e io sono innamorato, penso che lei lo sappia...! Ho commesso degli errori nella fase iniziale del rapporto, che hanno marchiato il suo modo di vedermi.. ma ad oggi non potrei commetterli nuovamente... dopo tanto tempo dal misfatto, per quasi 6 mesi, ho provato a ricostruire tutto, con grande difficoltà e forse lei mi è sfuggita di mano, con qualcuno credo...ma non ho la certezza e lei non vuole dirmelo...poi è tornata, meno presa di prima, ma è tornata dichiarandomi amore.... Ad oggi il rapporto è parzialmente stabile, purtroppo con la sua consapevolezza di non volere guardare troppo oltre, e la cosa nuoce ad entrambe.. Sono consapevole dell'amore che provo per lei,ma non posso dire lo stesso di lei.... anche perchè è molto evasiva, la maggior parte delle volte... Oltre alle tante dimostrazioni di affetto e costante volontà di vederci, cosa altro posso fare per convincerla di quanto provo? Sembra quasi che non voglia allontanarsi da me...e non so perchè....forse è solo forte affetto.... attendo vostre. Pensieroso
    Rispondi a Pensierosamente Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (7 Gennaio 2016 14:44)

      Ehilà, la fata turchina...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (7 Gennaio 2016 20:16)

      Ciao...la donna sfuggente, confusa e molto sofisticata, chissà perché, continua a mietere vittime...ma a lungo termine, perderá anche lei il suo fascino? Se no che che ci stiamo a fare noi qui? :-D...Scherzo. Magari lo sbaglio che hai commesso all'inizio ha fatto perdere la sus fiducia per te, magari vuole prendere tempo per recuperarla, magari è il tipo che ti vuole tenere sulle spine per vendicarsi. Sono mille le opzioni, ma come ti hanno già scritto, focalizzati su cosa vuoi tu, poi siete adulti, parlagliene. Da donna ti posso dire che lo apprezzerei molto un confronto serio da persone adulte. Vedi tu. In bocca al lupo!
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (7 Gennaio 2016 22:27)

      Ciao Pensieroso, hai già fatto alla tua Sofistichella la domanda fatidica: "Mi vuoi mettere una scopa in cubo cosi ti ramazzo la stanza?" Ho sempre pensato che "Servi della gleba" di Elio & c. sia il paradigma perfetto dell'inzerbinamento consapevole e masochista... e funziona benissimo anche rovesciando le parti (donne "anestetizzate da uno stronzo"). Se ci ridi e ci pensi su... magari ti svegli e ti togli la scopa dal cubo! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  10. Avatar di Michela

    Michela 9 anni fa (7 Gennaio 2016 15:00)

    Sei pensieroso? Allora pensa a quanto hai scritto: "è tornata meno presa di prima, ma è tornata dichiarandomi amore". A parte che dissento dall'espressione "essere presi" (da chi? da cosa? l'hai cacciata?) e se intendi dire "meno interessata", beh allora c'è poco da aggiungere. Tu hai mai amato qualcosa o qualcuno che ti è sembrato poco interessante o proprio per nulla interessante? Qualche riga dopo dici "Sono consapevole dell'amore che provo per lei, ma non posso dire lo stesso di lei", noi l'abbiamo capito, tu? Una persona che chiami "meno presa" , una persona che a parole tue, dici "di non volere guardare troppo oltre" ma che "sembra quasi che non voglia allontanarsi da me", non sembra una persona equilibrata che sa ciò che vuole e che quindi si comporta di conseguenza. A te tutto questo sembra crearti qualche confusione, più che confusione su di lei, sembra che sei in confusione totale con te stesso, con ciò che vuoi, e ciò che non vuoi. Tu che ne pensi? Continua a essere pensieroso..
    Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (7 Gennaio 2016 23:29)

      Ottima risposta, Michela! Mai lasciarsi destabilizzare e indebolire dall'altrui confusione: che sia involontaria oppure "costruita" per manipolare, in ogni caso é deleteria.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  11. Avatar di Gold

    Gold 9 anni fa (8 Gennaio 2016 17:17)

    E cmq, non l'ho specificato prima, ma tra noi ci sono state solo delle telefonate per commentare cose accadute al lavoro, se qualche complimento per un abito o un'acconciatura me l'ha fatto, c'erano anche critiche e scontri per scelte differenti nel nostro campo e davvero l'avevo preso per un rapporto diretto, di quelli in cui dici le cose senza mascherarti... Ma insomma il punto è: decidi cosa vuoi e dillo! Io avrei voluto fino ad ora trovare un ragazzo, come lui, ma single! Adesso mi ritrovo lui, impegnato, e che si propone!! E adesso mi sembra difficile continuare a lavorare assieme...
    Rispondi a Gold Commenta l’articolo

  12. Avatar di Fede

    Fede 9 anni fa (9 Gennaio 2016 10:15)

    Ciao Ilaria, grazie per i tuoi articoli davvero. :) I tuoi insegnamenti sono giustissimi e veri, leggo il tuo blog da un annetto circa e pian pianino mi sto accorgendo di averli interiorizzati e di percepire le cose in modo diverso. Mi sento più fiduciosa nel futuro, più sicura di me e più leggera. Volevo ringraziarti di cuore. Non so se questo vorrà dire combinare meno pasticci in amore, ma spero di essere sulla buona strada :) Riguardo al tema delle donne che amano troppo, e dopo questo articolo, volevo chiederti: che ne pensi delle "donne che pensano troppo"? Quando il pensare troppo può essere un ostacolo alla realizzazione di relazioni appaganti e felici? Non dico il rimuginare sul passato e sui propri errori nello specifico, ma proprio il pensare tanto come tratto caratteriale, l'essere portati per la riflessione puntigliosa e per l'analisi quasi ossessiva delle cose che ci succedono. Io penso di avere questo tratto caratteriale fin da quando sono piccola, sono una persona iper-riflessiva. Solo a volte mi piacerebbe prendere la vita un po' più alla leggera, agire di più come dice mia mamma, invece di farmi le menate per ogni cosa. Ho visto che esiste anche un libro con il titolo "Donne che pensano troppo". Magari esiste già un tuo articolo sul tema, in caso contrario mi piacerebbe se riuscissi a trattare questo tema nei prossimi articoli. Grazie mille :)
    Rispondi a Fede Commenta l’articolo

  13. Avatar di Gold

    Gold 9 anni fa (9 Gennaio 2016 19:08)

    Ciao a tutte, ragazze grazie d'essere intervenute. Mi aiutate a scoprire quante di noi si sono trovate o si trovano in situazioni simili e quanti sono i dongiovanni da strapazzo. Michela a proposito del dualismo: indubbiamente l'ho trovato interessante. "Mi era piaciuto" significa che mi era piaciuto il suo comportamento gentile ma rispettoso. Forse sono stata troppo lenta ad afferrare il motivo di tanta gentilezza! Ma, alla fine, con oggi sono due giorni che non riesce a guardarmi in faccia. Io entro in sala, dico buongiorno, ho un sorriso per tutti e mi dedico al mio lavoro.
    Rispondi a Gold Commenta l’articolo

  14. Avatar di Gold

    Gold 9 anni fa (9 Gennaio 2016 19:18)

    E comunque Helen dici bene: sfruttiamo le competenze e cerchiamo di fare un buon lavoro. Se sono una che abbocca? Ma si, la verità è che sembro appena scesa da una nuvoletta, e su questa cosa devo lavorare di più. Alle volte mi riempio di parole, me ne canto di santa ragione!! Mi dico che sono troppo stupida. Poi mi mortifico e sto anche peggio. E' per questo che frequento questo blog, per imparare ad essere più accorta, più "stronza". Desidero, dentro di me, essere una donna dalla risposta pronta, che non ti permetti di prendere in giro, che attira solo uomini che fanno sul serio. Ma lo vogliamo tutte, e c'è da impegnarsi.
    Rispondi a Gold Commenta l’articolo

  15. Avatar di Gold

    Gold 9 anni fa (9 Gennaio 2016 19:24)

    Per la cronaca. Sono andata a rileggermelo https://www.lapersonagiusta.com/essere-felici/stronza-seduzione-attrazione/
    Rispondi a Gold Commenta l’articolo

  16. Avatar di Adri

    Adri 9 anni fa (9 Gennaio 2016 23:40)

    Voglio condividere con voi questo articolo, mi è piaciuto molto. "Ora è tempo di raccontare il racconto di donne-autrici talmente innamorate del proprio lavoro e del proprio posto o responsabilità nel mondo da essersi sottratte alla sottomissione che nasce dal bisogno di approvazione. Sganciate dallo sguardo altrui, sono donne che guardano e restituiscono lo sguardo." http://www.doppiozero.com/rubriche/297/201306/restituire-lo-sguardo
    Rispondi a Adri Commenta l’articolo

  17. Avatar di Anna87

    Anna87 9 anni fa (9 Gennaio 2016 23:25)

    Infatti i dongiovanni non hanno cuore.. passano da una donna all'altra come se cambiassero le mutande! Devo imparare ad essere definitivamente una stronza a tutti gli effetti... con uomini del genere non voglio più averci a che fare!
    Rispondi a Anna87 Commenta l’articolo

    • Avatar di Lavinia

      Lavinia 9 anni fa (10 Gennaio 2016 13:36)

      Ricordati anche che "Dongiovanni" è spesso e volentieri sinonimo di "narcisista", dunque psicopatico. Chi cambia le donne come fossero indumenti, comunque, non mi pare certo una gran persona....
      Rispondi a Lavinia Commenta l’articolo

  18. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (1 Gennaio 2016 21:56)

    Sentaaa signora Ilaria da quant'è che mi pedina e mi mette in giro le cimici? Lei sa troppe cose, non c'è altra spiegazione. Oppure conosce i suoi chicken?
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (1 Gennaio 2016 22:12)

      Sono un supereroe, ho i superpoteri, signora Helen. Si rassegni.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di un ragazzo

      un ragazzo 9 anni fa (10 Gennaio 2016 20:53)

      ciao ce un mio amico che fa l'attore l'ultima volta che ci siamo visti mi ha preso dai fianchi,mi ha abbracciato e mi ha accarezzato i fianchi,poi mi ha chiesto sei fidanzata,perche mi ha visto con un altro ragazzo,io lo detto di no,e lui per assicurarsi ha ripetuto e un amico?ed io si e un amico e mi ha guardato negli occhi,poi mi ha detto mi ha fatto piacere rivederti,poi mi ha detto che ero la prima a saperlo del l'uscita del suo film,quando lo detto buon viaggio perche ritornava a roma dove lavora lui era contentissimo.io mi chiedo perche non fa il primo passo??e' insicuro??
      Rispondi a un ragazzo Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (10 Gennaio 2016 21:40)

      Come no, insicurissimo. Senti un po', a scuola come va? Ci vai? Studi?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  19. Avatar di Maria Caterina

    Maria Caterina 9 anni fa (10 Gennaio 2016 22:26)

    Ciao! Ilaria e' da un po' che non ti scrivo, ma questa volta non potevo esimermi dal farlo per ringraziarti perché' ancora una volta ci stupisci con i tuoi articoli sempre fantastici e il regalo super prezioso. Grazie! Io lo sto già' mettendo in pratica e sinceramente trovo che sia veramente efficace. Cate
    Rispondi a Maria Caterina Commenta l’articolo

  20. Avatar di Gold

    Gold 9 anni fa (8 Gennaio 2016 17:11)

    Ciao ragazze, bello ritrovarvi qui! E ritrovarmi! Cosa vi ha portato il nuovo anno? A me vecchie situazioni e ci stavo proprio rimuginando su quando ho letto il blog. La storia in breve. Caro ragazzo, collega di lavoro, simpatico, capace nel suo campo, sempre disponibile nel presentarti ai nuovi colleghi, darti una mano, risolverti piccole e grandi difficoltà. Ahimè fidanzato. "Va bene, mi dico, almeno onesto, l'ha detto subito". Mi metto l'anima in pace e mi tuffo nei miei impegni, anche perché dopo un lungo periodo da disoccupata... Il lavoro procede bene, giorno dopo giorno, ed è anche piacevole avere un collega simpatico che di tanto in tanto ti chiama, scambia due parole, si confronta con te in modo diretto. Non mancano scontri, discussioni... Poi ieri mi chiama, m dice un "ti amo" a mo' di battuta e mi chiede perché non dovremmo iniziare una relazione mentre la sua ragazza vive a chilometri di distanza. Sorpresa, indecisa se pensare ad uno scherzo o attacco di follia, gli rispondo che i ragazzi fidanzati non mi piacciono, ma faccio una risatina (perché ero imbarazzata!). Lui mi chiede dove sta il problema, visto che lui non se lo fa. Ora... la verità, lui mi era piaciuto fino a questo momento, ma adesso... mah!! E' l'esatta replica della mia storia precedente, in cui io pensavo che lui (quello di prima) si sarebbe innamorato di me. Come mai mi trovo allo stesso punto? E ora che faccio: lo prendo a quattr'occhi e lo insulto o lo evito come la peste? Sono... avvilita. E mi sento colpevole di qualcosa che non so.
    Rispondi a Gold Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (8 Gennaio 2016 18:28)

      Digli subito e semplicemente che siete su binari morali diversi. Un modo elegante e rispettoso di te stessa per mandarlo a calare senza rogne sul lavoro, visto che purtroppo é un collega.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (8 Gennaio 2016 20:31)

      Risposta perfetta Gea! :-D Domanda che pongo a tutte. Come mai sono più gli uomini impegnati a farsi avanti e sentirsi in dovere di fare 'doppio turno', mentre quelli single sono spesso persi e molto presi dai hobby da non notare neanche ad un elefante che vola? È una caso che negli ambienti che frequento (forse sbagliato per me) riscontro spesso. Mentre gli ambienti che magari sono più affini a me sono popolati da persone ok, ma già impegnate...oppure da single che ti considerano in quanto tale è brava ragazza, ma perché respiri, non per come sei...è una gran faticaccia. Spesso quelli che sono affini a me li riconosco a pelle, anzi ci riconosciamo, ma aimè per ora sono sempre impegnati. Uffaaaa! Scusate lo sbotto :-D
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (8 Gennaio 2016 19:58)

      Ciao Gold, inizialmente dici "Mi metto l'anima in pace e mi tuffo nei miei impegni" ma poi ti smentisci dicendo con la rivelazione "Ora... la verità, lui mi era piaciuto fino a questo momento". Io più che sentirmi in colpa rifletterei su questa dualità. :)
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (8 Gennaio 2016 20:28)

      Gold guarda il bicchiere mezzo pieno. Ha svelato la sua infingardaggine. Pensa se era libero. Tu ci cascavi e scoprivi dopo che non era poi così pulito. Così sai che con lui mai. Poi perché si attirino tipi così è una bella domanda. Non si diceva che con la stronza3 manco ci provano? Dai l'idea di una che abbocca? A volte me lo chiedo anch'io. Ecco una domanda che non mi sarei mai posta mesi fa. Ho scritto in fronte qualcosa di sbagliato? Adesso sfrutta sue competenze e basta. Visto che le ha. No perché ti capita anche il bavoso che non sa far nulla e al lavoro è un peso morto. Altro bicchiere mezzo pieno.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (8 Gennaio 2016 22:29)

      Ciao Helen! Penso che le stronze numero 3 non sono esonerate dall'attirare i perditempo. Non perché hanno la faccia di una che abbocca, ma perché molto interessanti, caratteristica che stuzzica il neurone maschile incline alla sfida...quindi la stronza del tipo 3 deve essere anche molto molto accorta e prudente...insomma wonder woman!
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (8 Gennaio 2016 23:00)

      Sai Helen, credo che gli stronzi seduttori da strapazzo ci provino con tutte, sperando che abbocchino. Poi la difficoltà di conquista scoraggia alcuni e "attizza" altri. Non credo sia importante sapere se siamo noi che li attiriamo, ma piuttosto non esserne attratte e fare in modo che girino al largo il prima possibile.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (9 Gennaio 2016 9:39)

      Esatto Gea, secondo me la soluzione, in ogni caso, sta nel tenerli alla larga. Nel caso di Gold a questo punto, di non cadere nella trappola visto che ha potuto vedere il tipo che è, cosa che si scopre solo dopo che una è invischiata, o non si vuole vedere o è tardi e per recuperare occorre tempo. Bene, ti ha dato proprio il biglietto da visita Gold con su scritto Mr Stronzo quindi, dato che comunque ci devi avere a che fare x lavoro, metterei le cose in chiaro, e continuerei il rapporto SOLO di lavoro. Stai attenta perché te l'ha detto chiaramente che è disposto ad avere relazioni extra e tu saresti solo l'extra....
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (9 Gennaio 2016 9:46)

      Hai ragione, la difficoltà di conquista scoraggia alcuni e "attizza" altri, i secondi sono i peggiori perché non mollano e si fa una gran fatica ad uscire da certe situazioni malate proprio perché sono insistenti ma lo sono per un loro tornaconto ma le donne scambiano questo interesse per amore, cioè se la raccontano e se la cantano con tanto di fantasia a cuoricini rosa e vari colori e si rischia di rimanere infangata in una situazione che non cambierà mai, doppia ragione x starne alla larga e non considerare i loro mediocri tentativi di contatto. Per esempio, anche questo "Ti amo" buttato la A modi battuta la dice lunga.....
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (9 Gennaio 2016 11:58)

      Beh con uno che butta lì un ti amo come se stesse ruttando e dice pure che c'è la fidanzata ad aspettarlo vincere è facile. Ci sono situazioni molto più perverse e diaboliche. Su dai, bisogna imparare anche a riderci su. Pensa se era il datore di lavoro che poi ti mette in condizioni critiche. Niente di grave: si fa un bel sorriso di circostanza(magari con qualche battutina sarcastica), si parla di lavoro e non si raccontano i fatti propri.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (9 Gennaio 2016 12:08)

      Si Gea e da quel che ho capito molti ci provano perché hanno avuto parecchi riscontri femminili con il loro modo di fare.Spiace dirlo ma è così. A volte ho persino notato che ci sono delle tattiche ... tipo ostentare interesse, elogi per un'altra quando tu sei un muro di gomma. Come per mettere in competizione le donne e devo dire che spesso funziona. Basti leggere i commenti delle amanti sulle mogli degli sposati.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (9 Gennaio 2016 14:34)

      Ciao Helen, forse per smascherare questi serpentelli occorre guardare ai fatti e non alle parole. Perché aimé, la gentilezza è talmente rara che chi ne sa dispensare in modo tattico fa presto vittime, mi ci metto anche io in mezzo. Quindi le buone maniere, i complimenti, le piccole attenzioni, ok vanno benissimo, ma bisogna confrontarle coi fatti e con la presenza o no di quelle cose che veramente ci fanno bene. E rieccoci al punto, non dobbiamo mai perdere di vista il nostro interese ed il nostro bene e ascoltare il famoso intuito e quel non so che che talvolta ci tiene sul chi va là e razionalmente non ce lo spieghiamo. Non è mai infondato.
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 9 anni fa (9 Gennaio 2016 14:42)

      ...riguardo invece alla tattica del metterci a confronto con altre, sì è vero, fa leva sull'orgoglio femminile ed il senso di rivalsa, motore potentissimo! Per fortuna su questo aspetto adesso mi so controllare, anzi ho ribaltato il modo di vedere e lo considero un buon motivo per mettere subito croce sopra e tenermi alla larga, per il mio bene. Basta giochetti. ;-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (9 Gennaio 2016 14:53)

      Proprio cosi, Helen! Infatti, appena i dongiovanni da strapazzo si accorgono che non ce li filiamo, siamo immuni ai complimenti e non entriamo nella ridicola competizione da galline nel pollaio, hanno un dolorino all'ego. Magari se lo fanno passare pensando che siamo bigotte/frigide/fighedilegno/lesbiche/etc... comunque di quello che pensano non ce ne puo' fregar di meno. :-D Non abbiamo spezzato nessun cuoricino e abbiamo avuto rispetto di noi stesse e delle povere criste che hanno la "fortuna" di stare con omuncoli simili.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (9 Gennaio 2016 17:01)

      Non abbiamo spezzato nessun cuoricino, perchè i dongiovanni hanno un cuoricino?:D Anche questa espressione di "spezzare il cuore", non mi quadra ultimamente. Io credo che gli omuncoli non si avvicinano alla stronza n3. Gli omuncoli sono terorrizzati dalla stronza n3, le stanno alla larga come la iena attorno al leone quando il leone ruggisce. E la stronza n3 "ruggisce" in ogni cosa che fa, da un idea chiara di se, forse persino attraverso la sua camminata. Sono del parere che questi omuncoli che si presentano dalla mattina alla sera bisbigliando un vergognoso "ti amo", abbiano sondato il terreno prima. Per quanto riguarda al pensare che siamo bigotte/frigide ecc, credo che è un modo di raccontarselo più che a loro stessi, agli altri, così giusto per sentirsi un pò meno in basso.
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (10 Gennaio 2016 12:53)

      Michela, ti rispondo per evitare equivoci e inutili digressioni sul lessico amoroso e sulla questione oziosa dell'esistenza o meno di un cuore nel petto dei dongiovanni. Non hai colto l'ironia nel mio commento a proposito di "cuoricino spezzato": avevo usato apposta quest'espressione melensa. E, alla fine, nel mio commento scrivo esattamente quello che poi hai commentato: le loro ipotesi sul nostro rifiuto gli servono a consolare il loro ego, ma, mentre loro sono li a etichettarci come più gli aggrada, noi siamo già a mille miglia di distanza... e pensiamo a ben altro che a loro e al loro squallido corteggiamento. ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di michela

      michela 9 anni fa (10 Gennaio 2016 14:03)

      Certo che ho colto l'ironia, e ho commentato con altrettanta ironia. Io non credo che le "digressioni sul lessico amoroso" siano inutili, anzi. Penso che tu "senta" il mio commento troppo indirizzato e rivolto a te quando invece è una mia riflessione personale. Vedi, il fatto che io dica "Anche questa espressione di "spezzare il cuore", non mi quadra ultimamente", è una mia opinione, una mia riflessione, non credo che bisogna stare sull'attenti a cogliere qualsisi commento come una critica o una minaccia al proprio modo di pensare. Per quanto riguarda "E, alla fine, nel mio commento scrivo esattamente quello che poi hai commentato", Gea davvero, non devi dimostrare niente e nessuno, tantomeno a me .:)
      Rispondi a michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (10 Gennaio 2016 15:03)

      Grazie Michela, se l'ironia é arrivata tanto meglio! :-) Comunque non ho preso il tuo commento come qualcosa di personale. Avevo solo sentito l'esigenza di chiarire perché, come purtroppo accade su un blog, a parte eventuali equivoci innocenti, c'è gente (non tu e chi, come te, commenta in modo pacato e costruttivo) che si appiglia alle parole, travisandole o traendone pretesto per andare fuori tema o, peggio ancora, lanciare polemiche. Sarà che in questo periodo sento sempre più pressante l'esigenza di chiarezza e di discorsi lineari, e che il recente scambio di commenti col 35enne acido e misogino mi fa sentire con urgenza ancora maggiore la necessità di sfoltire, eliminare, pensare solo all'essenziale... In questo senso mi pare inutile parlare ancora del cuore di un dongiovanni: sappiamo che non ce l'ha. Idem per il linguaggio melenso. L'ho usato ironicamente e peraltro non l'ho mai sopportato, nemmeno da ragazzina. Sappiamo che é fuffa zuccherata, allora non discutiamoci sopra. Almeno, cosi sento la cosa io, ma se tu e altri sentite il bisogno di approfondire il tema prima di passare oltre, ok. Ognuno ha il suo percorso. Ciao! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di michela

      michela 9 anni fa (10 Gennaio 2016 18:05)

      Siccome, non si sa mai, spariamo a zero su tutto quel che non mi quadra (prima di verificare se rappresenta davvero una minaccia o no) che si trova all'orizzonte, così non entra nel mio perimetro vitale (che è ovvio che è essenziale) :). Infatti hai usato parole come "sfoltire, eliminare". :) Almeno, è questo quel che mi arriva. Ma io più che manovre di guerra contro noi stessi o contro il mondo, manovra contro chi si esprime su tematiche che tu spegni con "In questo senso mi pare inutile parlare ancora del cuore di un dongiovanni: sappiamo che non ce l'ha" (parlare ancora? ma non dicevi che ne parlavi con ironia? perchè hai l'esigenza ti appuntare che ti sembra inutile parlare del cuore o non cuore? si analizzava o si ironizzava? io ironizzavo e se tu pensi che per te è inutile ironizzare sul cuore del dongiovanni ok :)), lascerei il campo di bataglia fantasma. Se a te sembra inutile parlare del linguaggio "malenso" (può essere melenso ma ancora tante ci cascano nella sua melensità) ok, ma per me hai sollevato una tematica che personalemente mi interessa poichè mi sembra simile alle tematiche delle favole (le favole che si racconta(va)no ai/alle bambini/e)e che inducono mentalità e atteggiamenti fuorvianti. Ho l'impressione che siccome hai ricordato tu questa tematica del "linguaggio malenso", pensi che ti spetta il diritto di ripetere ciò che pensi a riguardo e che autorizi te e gli altri a parlarne o meno sul tema, e questo mi viene da pensare dal fatto che continui a ripetere che per te è:" inutile parlare ancora del cuore di un dongiovanni: sappiamo che non ce l'ha. Idem per il linguaggio melenso. L'ho usato ironicamente e peraltro non l'ho mai sopportato, nemmeno da ragazzina. Sappiamo che é fuffa zuccherata, allora non discutiamoci sopra. " E continuando a ripeterlo (a me è arrivato benissimo anche dal commento precedente) cerchi in qualche modo di giustificarti e rafforzare nuovamente ciò che pensi. "Sappiamo che é fuffa zuccherata, allora non discutiamoci sopra." Sappiamo chi? Tu e qualcun'altra/o ma non tutte/i. C'è ancora chi si sente dire una frase del tipo "sei tutta la mia vita, senza te, morirei" e non sa come prenderla. Non sa perchè prova sollievo, o non sa perchè si sente impaurita/o o a disagio ecc. "Almeno, cosi sento la cosa io, ma se tu e altri sentite il bisogno di approfondire il tema prima di passare oltre, ok." Mi sembra che mi/ci stai dando l'autorizzazione di continuare, grazie :) Ciao
      Rispondi a michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (10 Gennaio 2016 20:02)

      Michela, non mi arrogo il diritto di vietare o autorizzare i temi di discussione sul blog e non cerco di convincere nessuno, né voi né me stessa, né conduco battaglie. Ho solo espresso il mio punto di vista. Sfoltire significa, per me, andare all'essenziale, senza perdersi in lunghissime discussioni che fanno perdere di vista l'obiettivo principale. Nel caso specifico, si trattava di consigliare a Gold un modo efficace di tenere a distanza il collega marpione e tutti gli eventuali marpioni che lei (e noi tutte) possiamo incontrare sul nostro cammino. Per esperienza, ho notato che l'eccessiva riflessione nuoce all'azione. Buona serata :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (11 Gennaio 2016 1:43)

      Per esperienza ho notato che si tende a chiamare una riflessione eccessiva, quando non si è abbastanza spietati dal considerare la vita per quel ed agire di conseguenza. La giusta "eccessiva riflessione" e' a mio avviso, quando ci si perde in labirinti mentali , costruiti per misura per perdersi e avere una scusa proprio per non agire. L'"eccessiva riflessione" è quella che la maggior parte delle persone e delle donne mettono tutti i giorni in atto , sotto il nome della così detta paturnia. Buona serata anche a te!
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Cloe

      Cloe 9 anni fa (10 Gennaio 2016 21:16)

      Evitalo come la peste.
      Rispondi a Cloe Commenta l’articolo