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Passato ed errori del passato: a che cosa ti servono?

passatoChe ce ne dobbiamo fare del passato? Dei nostri errori del passato e – soprattutto! –  del ricordo, della tracce e delle percezioni che abbiamo riguardo il passato? Dell'”eterno ritorno” del passato nelle nostra mente, nelle nostre sensazioni, nella nostra emotività? Dell’orribile senso di colpa? Son tutte delle domandone, vero?

Quando siamo bambini abbiamo poco passato o abbiamo un passato molto “corto”, che, bello o brutto che sia, percepiamo come il nostro presente, anche perché il senso del tempo dei bambini è ben diverso da quello degli adulti. Spesso il passato ce l’abbiamo ben presente da bambini (il gioco di parole è voluto: i bambini vivono nel presente, anche a livello mentale), ed è accompagnato da una forte prospettiva e da un grande slancio verso il futuro. Oppure è presto dimenticato.

Man mano che si cresce, si “struttura” anche il nostro passato, diventa ovviamente più grande, ampio e anche, spesso, molto invadente. Diventa presente anche quando non deve esserlo, quando emozioni e concentrazione devono essere, di nuovo e davvero, sul presente. Si arriva a una certa età e ci si accorge di aver accumulato esperienze, fatto incontri, superato ostacoli. E ci si accorge anche di aver commesso errori. Gli errori del passato. I famosi errori del passato che ciascuno di noi ha commesso e che in molti casi sono ben presenti. E dei quali in molti (soprattutto donne), non riescono a liberarsi mentre in molti altri, invece, sì, riescono a liberarsi, nemmeno ce li hanno in mente i propri errori (ed è tipico degli stronzi, questo atteggiamento, si pensi a politici e agli uomini di potere).

"Il passato ha il peso che decidi di dargli. Non è lui che sbuca nel futuro e incasina la vita della gente, nossignore. Hitman"

Come “interpretiamo” emotivamente gli errori del passato? Di solito sotto forma di rimpianti (“Accidenti, ma perché cavolo quando ero bella, libera e tranquilla me la sono tirata troppo e alla fine non l’ho data a Giacomino che mi moriva dietro ed era pure un gran figo?”), di rimorsi (“Ma porca miseria, ma perché cavolo quando ero bella, libera e tranquilla e potevo gestire me e le mie cose come più mi pareva e mi poteva essere utile, l’ho data via a destra a manca, anche a soggetti davvero-davvero improponibili, invece di fare selezione?”) E, ovviamente, interpretiamo tutti gli errori del passato come colpe imperdonabili, che nemmeno centocinquatraquattro triliardi di anni in purgatorio serviranno a scontare. Tanto vale rassegnarsi e tenere rigida e salda la posizione già in questa vita e farne una vita d’inferno emotivo e rimuginare a randa, senza sosta. Espiare, ecco dobbiamo espiare le nostre colpe per gli errori passati, per i rimorsi e per i rimpianti e per i danni irreparabili arrecati agli altri. Il futuro serve proprio a quello: a espiare le carrate commesse nel passato, altroché. Questo sì che è una pianificazione produttiva della propria vita…

Passato ed errori del passato: che cosa sono?

Tu ti starai domandando a questo punto: “Bella roba, Ilaria, tu e le tue teorie sul passato e gli errori del passato. Forse non hai idea di che cosa ho fatto io nella mia vita: ho litigato con mia madre e me ne sono andata via di casa a 15 anni e 9 mesi (lei me lo rinfaccia ancora adesso e non riesco a perdonarmelo, così le sono rimasta succube e faccio sempre quello che mi chiede); a diciotto anni mi sono sposata con il mio primo marito e ho avuto due figli. Mi ha fatto fare una vita orribile, a me e ai miei figli; non l’ho lasciato per amore dei figli (eh, non fa una piega), ma quando i figli erano già andati via di casa da 5 anni mi sono decisa a lasciarlo e mi sono sposata con il mio secondo marito, che, guarda, lasciamo perdere… Pensa che è addirittura violento. Il peggio è che per seguire questi due uomini che non mi hanno dato niente, ho pure lasciato il lavoro e adesso sono in difficoltà economiche… E tutto questo ha anche avuto pesanti ripercussioni sulla mia salute. Ma quello che mi fa soffrire di più è che ho ben presente che per stare dietro a chi non mi amava ho fatto dei danni a chi mi amava.”

"Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti. Gabriele D’Annunzio"

Già eccoci qua: i rimorsi e i rimpianti, gli orribili sensi di colpa che si provano per i propri errori del passato fanno male perché spesso si è convinti di aver danneggiato gli altri o avere danneggiato delle cose o dei patrimoni o aver “rovinato” irrimediabilmente situazioni che sembrano funzionare perfettamente.

Soprattutto c’è un ambito sul quale i sensi di colpa, la rabbia e l’accoppiata rimpianti+rimorsi riguardo il passato pesano come macigni raddoppiati: quest’ambito riguarda gli errori che abbiamo commesso verso noi stesse, riguarda il non aver voluto o non aver potuto proteggerci, l’aver concesso e permesso ad altri (cattivi, malintenzionati, incapaci di amare e invece desiderosi di fare del male) di danneggiarci, in quello che per noi contava di più.

Questi sono gli errori del passato che bruciano di più e dei quali davvero sembra sia impossibile perdonarsi. E se è così, questo è un aspetto al quale prestare attenzione, molta attenzione, perché può essere rilevatore di uno schema fondamentale, che cambiato quello, cambia tutto.

Insomma: riguardo gli errori del passato ci sentiamo di essere state le cause di danni agli altri, alle cose, a noi stessi. E magari così è successo davvero, è proprio così: le nostre azioni hanno sempre degli esiti, danno sempre dei risultati e non è improbabile che azioni sbagliate abbiano fatto danni. Non scherziamo dài: non siamo innocenti. Non in modo totale. Darsi degli innocenti contro ogni evidenza significa darsi degli stupidi, degli in-coscienti, significa definirsi gente senza coscienza. Invece se certe cazzolate sono successe è perché le abbiamo fatte succedere. Non la meniamo troppo con la retorica falsamente consolatoria che “non dobbiamo colpevolizzarci” per gli errori del passato. Non è mica utile.

Passato ed errori del passato: colpa e responsabilità

Però, però, però… Consideriamo la questione per bene e analizziamo da tre diversi punti vista, da tre diverse posizioni, utili per noi, utili per te. Punto primo: se hai fatto delle strombate sonore (i mitici errori del passato) nella tua vita significa che qualcosa sai anche fare. Non ti sto prendendo in giro o sminuendo, tutt’altro. Sono seria. Spesso per commettere gravi errori è necessario avere grande energia, un certo tipo di “forza d’impatto”, alcune risorse – emotive, personali e anche materiali – per compiere azioni. Ancora più spesso, dietro certi errori del passato ci sono un sacco di buone intenzioni (lo conosci il detto: “l’inferno è lastricato di buone intenzioni”?). I tuoi errori del passato ti segnalano insomma che eri viva e vitale anche quando sei stata distruttiva. Ovvio che non ti devi fermare qui. Procedi. In una direzione diversa, ovvio.

"Il passato non può essere trasformato in una condanna che esclude ogni riscatto. Stefano Rodotà"

Punto secondo: fatte le considerazioni di cui sopra è necessario distinguere tra colpa e responsabilità. Se ti senti in colpa ti blocchi, ti sminuisci, perdi in autostima. In concreto: non combini nulla di buono né per te né per gli altri e rischi di cadere negli stessi inganni “ir-razionali” ed emotivi che ti hanno condotto a commettere gli errori del passato. E a fare di nuovo strombate sonorissime. Non riesci ad acquisire la consapevolezza che ti serve (e che ti salva) su cause e conseguenze, su che cosa ti ha spinto a fare quello che hai fatto e soprattutto sul come cambiare direzione e investire le energie e le risorse che hanno prodotto cavolate nel passato nel produrre, invece, cose buone, nel futuro.

Se invece ti prendi la responsabilità di quanto è successo (“respons-abilità” letteralmente significa capacità di rispondere, abilità a rispondere), quando e se è (o è stata) davvero tua responsabilità, dài valore a te stessa riconoscendoti, come dicevo al punto uno, una vera capacità di agire e di produrre risultati. Risultati che per il presente e per il futuro saranno positivi per te, per la tua vita, per chi ti sta intorno. Risultati che ti avvicineranno al tuo ideale di serenità e di felicità.

Passato ed errori del passato: riconoscere il dono

Il nostro passato e i nostri errori del passato portano in realtà con loro un dono prezioso, se lo accettaimo e lo sappiamo riconoscere (accettare e riconoscere, non sono mica verbi scelti a caso, neh…). Siccome le cavolate commesse le abbiamo commesse noi e ce ne dobbiamo assumere la responsabilità – sempre che vogliamo fare della nostra vita qualcosa di valore e di sensato, se no, no, lasciamo perdere e andiamo a casaccio e vicacchiamo, a nessuno interesserà niente – dobbiamo anche tenere ben presente che le cavolate di cui sopra sono frutto di nostri pensieri, decisioni e azioni che non è che spuntano nella nostra vita come i funghi in montagna all’alba di una fine d’estate dopo un bel temporalone. Il fatto è che molti dei nostri comportamenti sono risultato di schemi che si ripetono.

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"Il passato può fare male. Ma a mio modo di vedere dal passato puoi scappare… oppure imparare qualcosa. da Il Re Leone"

Schemi che possono essere distruttivi (errori ed errori del passato) o costruttivi (risultati positivi e desiderati). La questione è questa: se non si cambiano gli schemi che condizionano risposte e comportamenti, non si possono cambiare i risultati. Per cui se non si cambiano gli schemi all’origine degli errori del passato, c’è il rischio di ricommettere gli stessi errori. Cioè, per esempio innamorarsi sempre dello stesso tipo d’uomo (apparentemente diverso ma uguale) anche se si era giurato a se stesse che mai più sarebbe accaduto o non riuscire a spezzare la catena della storie sbagliate.

Quindi eccoci al punto tre dell’analisi del passato e degli errori del passato. C’è un dono che dobbiamo accettare e riconoscere ed è la spinta a distinguere gli schemi vitali e produttivi da quelli distruttivi.

E’ un articolo cicciotto quello che stai finendo di leggere, lo so. Ed è importante.

Il succo delle lezioni e della applicazioni pratiche che ti puoi portare a casa da questo articolo sono: 1) impara a identificare la potenza d’impatto che ti appartiene e che hai dimostrato di avere anche quando hai commesso errori; 2) fai “fruttare” i tuoi errori del passato distinguendo e scegliendo senza esitazione responsabilità da senso di colpa; 3) Identifica e cambia gli schemi che non ti hanno dato risultati.

Vuoi una mano nel fare tutto questo? Segui il blog (è gratis), iscriviti alla newsletter ( è gratis anche quella e “vinci facile” dato che ti becchi in regalo la guida gratuita Come Attrarre la Persona Giusta per Te in 11 Passi, che già quella, a leggersela e a rileggersela sul treno e prima di addormentarsi ti cambia la vita sentimentale, e non solo quella, solo che siccome è “aggratis” in molti la snobbano e non se la leggono. Errore…) e apri le mail che ti mando, leggendole.

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208 Commenti

  1. Avatar di Ela

    Ela 9 anni fa (1 Gennaio 2016 22:53)

    questione con mia madre: - lei mi ha detto che tanto da grande sicuramente sarò una poco di buono senza successo (intorno agli anni 10) - io a 19 anni ho pensato: non lo amo ma tanto sono una poco di buono come dice mia madre quindi lo posso fare. Avevo proprio problemi a relazionarmi con le persone in generale, mi consideravo diversa, senza speranza, non mi consideravo assolutamente una persona carina o particolarmente interessante. A liceo i miei compagni hanno fatto amicizia tra di loro, scherzano parlano, facevo le uscite insieme studiavano insieme... addirittura li detestavo. Era un po' come se io vivessi una forte separazione dagli altri e vivessi molto i sentimenti e le emozioni solo dentro la mia testa, e gli altri non potevano capire. Per me è stato utile uscire un po' dai miei pensieri, che per giunta erano piuttosto negativi, quando mi sono fidanzata con lui. Ho cominciato a concentrarmi sugli altri, alzavo lo sguardo verso quel che mi succedeva intorno. E all'improvviso erano tutti come me, con sicurezze e insicurezze come me, con pregi e difetti, con difficoltà o non difficoltà, esattamente come me. Osservavo le cose e le persone che mi stavano intorno, lasciando perdere i giudizi e la negatività. Per me è stato liberatorio. Avevo finalmente anch'io la mia famiglia alle spalle che mi diceva che non ero sola, che non avevo più bisogno di sentirmi sola, che se avevo bisogno di qualsiasi cosa, lo avrei avuto senza dover andare a lavorare, l'avrei avuto perché lo meritavo, perché i miei compagni non facevano nulla per averlo, lo ricevevano perché lo meritavano. Cosi mi sono fidanzata con un uomo infantile/mammone/bambinone/bravo ragazzo/cattivo ragazzo e che soffriva di eiaculazione precoce (sì, ho vinto alla lotteria) che mi amava ma pur di illudermi di avere una famiglia alle spalle su cui contare, tolleravo con poco margine di sopportazione. Forse la potenza d'impatto che posso riscuotere, è il tempo che ho impiegato in questa relazione aberrante, se ho impiegato 4 anni della mia gioventù in questa cosa, posso impiegare altrettanto tempo per provare a riscattare me stessa. Grazie davvero di cuore per questo articolo che capita a fagiolo. Proprio in questo periodo stavo facendo 2 conti con me stessa, ho letto il blog, l'ho approfondito, ho comprato 2 percorsi, mi sentivo come un atleta di corsa pronto per iniziare la corsa ma con una zavorra al piede: il senso di colpa e la responsabilità. Mi sembrava che se mi lasciavo indietro questi 4 anni, archiviandoli semplicemente nel passato, mi sentivo troppo leggera e senza coscienza verso ciò che è stato. Al contrario, mi sembrava che se mi prendevo la responsabilità di ciò che è stato, avrei pensato spesso finché non mi sarei rifugiata in un pensiero sul passato sbagliato, che non mi avrebbe fatto bene nel presente.
    Rispondi a Ela Commenta l’articolo

  2. Avatar di Claudia

    Claudia 9 anni fa (2 Gennaio 2016 1:45)

    Ciao Ilaria, a volte ho la netta sensazione che lei legga nel pensiero... Grazie e buon 2016 :)
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

  3. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (2 Gennaio 2016 8:00)

    Dunque stavo pensando che: distinguere schemi distruttivi e costruttivi non è sempre facile. Perché in definitiva si arriva a definirli tali dai risultati. E quindi uno deve aspettare il risultato per dire: ok ho fatto una cavolata oppure bene ho imbroccato la strada giusta. Lo schema distruttivo muta come i virus e uno pensa di aver cambiato schema, in realtà sempre distruttivo è. Cioè bisogna andare molto indietro, molto alla radice, all'adamo ed eva dei comportamenti distruttivi per disinnescarli. Ora dopo una serie di comportamenti apparentementi diversi in realtà forse uguali io sto come quello che pensa di evitare di morire avvelenato da un eventuale gas trattenendo il fiato. In realtà uno alla fine muore perché non respira.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  4. Avatar di Valeria87

    Valeria87 9 anni fa (2 Gennaio 2016 12:01)

    Ciao, Ilaria. Prima di leggere il tuo blog, non avevo mai riflettutto sulla differenza tra i termini "colpa" e "responsabilità". E' una delle scoperte più entusiasmanti che ho fatto grazie a te :) Pensare al nostro passato in termini di "colpe" è distruttivo, perché ci carica di negatività e ci deprime. Considerare le "responsabilità", invece, è potenziante, perché ci aiuta a scoprire le nostre risorse, e quindi a prendere il controllo della nostra vita. Buon anno a te e a tutte le lettrici :)
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

  5. Avatar di Ela

    Ela 9 anni fa (2 Gennaio 2016 12:52)

    Ho l'impressione che il mio commento starà in moderazione per un po', poi verrà cancellato. Chiedo scusa se sono stata inappropriata, nel caso mi farebbe piacere sapere su cosa esattamente. Mi sono messa d'impegno a scriverlo, a cercare le parole che de descrivessero esattamente la mia situazione, non mi è piaciuto riconoscere certe cose ma l'ho fatto. Grazie per l'opportunità di aver fatto questa riflessione.
    Rispondi a Ela Commenta l’articolo

  6. Avatar di Ela

    Ela 9 anni fa (2 Gennaio 2016 12:53)

    Come non detto, è stato pubblicato. chiedo scusa e grazie :)
    Rispondi a Ela Commenta l’articolo

  7. Avatar di isolde

    isolde 9 anni fa (3 Gennaio 2016 14:15)

    Grazie, Ilaria! Questo tuo articolo e' fondamentale per me e, credo, per tutti: grazie dell utilissimo regalo per le feste natalizie. E da qualche anno che metto in pratica, non sempre in modo egregio ma migliorando gradualmente, la mia ribellione-recupero agli errori del passato ( aver dato sempre e solo la priorita' a studio, carriera ed una mamma insoddisfatta per la propria carriera e plasmatrice della mia vita). Rileggero' questo tuo articolo almeno 2 volte a settimana..me lo sento ;) Un augurio speciale per Te!
    Rispondi a isolde Commenta l’articolo

  8. Avatar di Nefer

    Nefer 9 anni fa (3 Gennaio 2016 14:29)

    Quello dei rimpianti e errori passati mi ha accompagnato da sempre. Li affronto con più calma e serenità da quando, ormai 7 anni fa, avevo fatto una cura e mi ero resa conto di come nel periodo precedente all'effetto gran parte dei miei pensieri e delle mie energie erano rivolte verso rimorsi, rimpianti ed errori su cui non potevo più avere nessun potere. Allo stesso tempo mi sono resa conto di come siano una grande scusa per rimanere passivi e non prendere decisioni su se stessi o la propria vita. Anche ora che non ho più quel potere che deriva dal farmaco, sono riuscita a cambiare prospettiva: tutto va affrontato e deciso nel presente e una volta che agisco per me e secondo quello che veramente voglio (senza condizionamenti) anche ciò che dopo può sembrare un errore, lo affronto senza più darmi giudizi severi e definitivi (prima tendevo a considerarmi io stessa un'incapace o una stupida a seconda della situazione).
    Rispondi a Nefer Commenta l’articolo

  9. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (3 Gennaio 2016 14:38)

    Ciao Ilaria, sono in treno e valicata la frontiera posso di nuovo leggerti. Grazie di cuore per il nuovo, bellissimo articolo, che commentero' a mente fresca, dopo una buona notte di riposo. Ma per intanto volevo scrivere per augurare a te e a tutti i lettori del blog un 2016 pieno di "bonnes ondes" (come si dice oltralpe), cioe', come lo intendo io, onde buone di positività, coraggio, entusiasmo e determinazione verso cio' che amiamo davvero e ci fa star bene sul serio. Un abbraccio, a presto :-) P.S. entro domani scarico il tuo regalo, cosi festeggero' degnamente l'Epifania anche se mi toccherà lavorare! ;-)
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  10. Avatar di Claudine

    Claudine 9 anni fa (3 Gennaio 2016 16:09)

    Buongiorno Ilaria! Articolo molto interessante. Guardando il passato posso dire che l'errore maggiore che mi attribuisco è quello di aver con ostinazione voluto perdere tempo ed energie con persone che non amavo. 2 storie fra i 20 e 30 anni 4+6 anni, totali 10 anni dei migliori sprecati. La forza di impatto che mi ha sostenuto in questo: volere a tutti costi che la relazione fosse autentica (anche se non erano le persone giuste o io non ero ancora giusta per una storia autentica) e anche nutrirmi di affetto. Mi prendo la responsabilità di questo spreco, non posso modificare il passato, ma posso approfondire il rapporto con me stessa per capirmi. Questa ostinazione poi mi ha seguito anche in altre sporadiche storie che ho avuto negli anni successivi con la differenza che non mi legavo più per così tanto tempo, anche se il desideravo di lasciare un segno. (Altro aspetto che devo approfondire) Lo schema mentale sbagliato è quello di voler fare tutto io, cioè non attendere l'azione dell'altro o semplicemente lasciare che le cose vengano o non vengano da se, serenamente. Brucio invece le tappe, volendo comunque avere ciò che non c'è per mille ragioni,(è la vita) convinta che se le cose non me le vado a prendere io, a me non succederanno come succedono alle altre persone. Penso che questo mio pensiero disfunzionale sia la causa di mille insuccessi e la fine di rapporti che potevano essere belle amicizie. Ora vorrei capire perché considero me stessa così diversa da non poter avere la felicità. Mi alterno su due pensieri: io valgo, ma agli altri non importa per cui sono sola...oppure, io non piaccio punto è basta. Seguendo il blog ho capito che per poter stare bene, devo volermi bene e prendermi cura di me, poi fare scelte coerenti alla cura di me: frequentare ambienti e persone che mi fanno stare bene e non considerare gli altri come 'mezzo' per la mia serenità, quindi comportarmi di conseguenza: con più serenità e rispettando la mia libertà e quella degli altri, prendendo le cose come vengono, senza troppi ricami sopra. Grazie Ilaria e a tutte!
    Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

  11. Avatar di Michela

    Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 16:40)

    Io sto rimediando ai miei errori del passato. Ho chiuso con il fidanzato, sto allontanando le amiche stronze..a una a una..sto vedendo il deserto intorno a me. Sto vedendo la libertà. Lotto con i sensi di colpa e le convinzioni radicate dentro di me, il deserto che c'è attorno a me sta diventando spazio di manovra per ciò che mi pare e piace. Prima pensavo se faccio così, cosa pensare x, y? Adesso li sto allontanando tutti, una a uno. E se non lo faccio da un giorno all'altro mi relaziono con loro guardando sempre la x immaginaria che ho messo loro sopra le testa. Al momento questo sito, questo blog, questi articoli e i commenti soddisfano il mio bisogno psicologico di sentirmi accettata e appartenente ad un gruppo. A volte penso che è triste, a volte penso che è vincente invece. Ci sono alti e bassi ma mi sento sempre più leggera e carica. Grazie
    Rispondi a Michela Commenta l’articolo

  12. Avatar di London

    London 9 anni fa (3 Gennaio 2016 17:22)

    Buon anno a tutti e Ilaria, grazie del favoloso regalo. Gli audio mi rilassano più di una bella dormita, mi tranquillizzano, mi rasserenano, mi fanno sorridere, mi fanno meglio di un massaggio. Mi fanno focalizzare sulla persona più importante della mia vita, IO! E via tutto il resto :) Grazie mille :-)
    Rispondi a London Commenta l’articolo

  13. Avatar di Nico

    Nico 9 anni fa (3 Gennaio 2016 14:26)

    Articolo molto bello ed azzeccato. Io ho fatto grandi errori ed è vero ho molta energia. Ma Ilaria non riesco a perdonarmi, non riesco ad accettare i miei errori e le mie rigidità. Non riesco a liberare la mente da uomini e situazioni sbagliate ed incanalare le energie nella giusta direzione. E lo so, fin quando non ci riuscirò farò del male solo a me stessa.
    Rispondi a Nico Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 14:36)

      Nico, il fatto è che ti tocca perdonarti, ti tocca proprio. Non hai molta scelta, se non di fare una vita che non ti meriti. Ti suggerisco di scaricare e ascoltare gli audio del mio regalo di Natale e trascrivere su un quaderno le frasi che ti colpiscono di più. Poi ascolta regolarmente gli audio e leggi le frasi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Nico

      Nico 9 anni fa (3 Gennaio 2016 20:50)

      Grazie. Lo farò. Un abbraccio
      Rispondi a Nico Commenta l’articolo

  14. Avatar di Vania

    Vania 9 anni fa (3 Gennaio 2016 21:08)

    Cara Ilaria,grazie anche di questo articolo, oltre che degli audio-regalo di Natale che continuano,lo confermo,a produrre effetti meravigliosi su autostima, calma e consapevolezza.Solo un problema,non possiedo piu la guida gratuita "gli 11 passi "che avevo ricevuto piu di un anno fa,ma essendo già iscritta,non la posso riscaricare...come posso fare? un abbraccio pieno di affetto e buon 2016 Ilaria!
    Rispondi a Vania Commenta l’articolo

  15. Avatar di Mita

    Mita 9 anni fa (3 Gennaio 2016 21:52)

    Ottimo per il mio stato attuale questo articolo. Sono al punto 3 cambiare gli schemi, il punto è : riuscirò a farlo nel tempo? O ricadrò nei vecchi schemi?
    Rispondi a Mita Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 22:20)

      Mita, la posta in gioco la conosci tu meglio di qualunque altro. Gli schemi si cambiano, con la consapevolezza, nuove abitudini, nuovi comportamenti. Ricadrai nei vecchi schemi? Succederà, certo, come per ogni percorso di cambiamento. E' l'obiettivo finale che conta, non credi?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 22:45)

      E quando dura questa oscillazione di cadere negli vecchi schemi e poi cercare di costruirne altri nuovi? 4 anni sono tanti? Da 4 anni che cerco di abbandorne alcuni, alcuni ci riesco, ma poi escono così altri, abbandono anche questi ma ne escono sempre di più cavolo..mi capita di vivere certi schemi di quando avevo 13/14 anni! :D
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 22:49)

      Sei sicura che siano altri e non sempre gli stessi? :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 22:57)

      Dipende dal punto di vista. Se ho una rete allargata di topolini che vivono sotto la mia casa, sotto la terra, che io non posso vedere, allora mi sembrerà che chiudere un metro di tunnel, equivalera' ad una soluzione. E se mi capita di scopire altri topolini, ad un'altra distanza, forse mi sembrerà di scoprire un'altro tunnel quando invece fa parte dello stesso rete e quindi dello stesso sistema. :) Personalente mi concentro a cambiare lo schema in correlazione ai concetti. Devo pur avere un inizio no? Una crepa dalla quale cominciare. Quindi sono sicura che c'è un ampio ,complesso e disteso sistema/schema da cambiare.
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:06)

      Michela, il tuo ragionamento è troppo complesso per me :). Gli schemi sono "modelli" di comportamento/risposta ripetitivi di fronte a situazioni differenti. Se individui due/tre situazioni o esiti significativi nella tua vita che ti hanno dato risultati analoghi, quelli sono gli schemi: se vuoi mantenerli li ripeti pari pari o addirittura li rendi ancora più efficaci. Se non vuoi mantenerli, intraprendi un percorso per cambiarli. L'importante è identificarli e decidere che cosa farne.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:20)

      Mi capita di reagire alla vita in base a certi schemi..ad esempio nelle relazioni sentimentali ho agito 2/3 volte secondo lo stesso schema. Per esempio sceglievo solo partner coi quali non mi dovevo mettere in discussione, persone che io consideravo "alla mia portata" o addirittura inferiori. Mi sono resa conto e l'ho cambiato. Nelle amicizie ho seguito un'altro schema..sto cercando di cambiare anche quello. Le amiche che sceglievo corrispondevano ad agli criteri. Ma forse questi schemi che sto "spezzettando" hanno un comune denominatore. Per esempio un comune denominatore può essere la mancanza di autostima per la quale percorro schemi sbagliati, anche se si tratta di aspetti sociali diversi tra di loro.
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:25)

      Ecco. Nel mentre bisogna anche vivere, non mettersi in stand by.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:33)

      Ma io la casa piena di topi..se esco mi rovinano i mobili e mi mangiano il pavimento. :D Scherzo. Sto in stand by (a proposito che intuizione!) ma solo relativamente..sto progettando..
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:35)

      Tu riesci a stare a casa con i topi? E se tu sei a casa non ti rovinano i mobili e non ti mangiano il pavimento? Sono topi superaddomesticati :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:44)

      Beh si sa..quando il gatto sta a casa..i topi stanno al loro posto :D So esattamente cosa farò, cosa proverò quando uscirò di casa, so esattamente quale strada percorrere e in quale direzione. Sto lavorando in questo senso. Sarà una sorpresa il paesaggio. Sono topi suoerdammesticati, sto insegnando a loro di mettere in ordine il bagno invece di rosichiare il pavimento. :D .. così al mio ritorno sarà tutto in ordine. :D
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Mita

      Mita 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:02)

      Giusto! Certo sarebbe bello avere tale consapevolezza e forza e determinazione verso l'obiettivo finale da non cadere più
      Rispondi a Mita Commenta l’articolo

  16. Avatar di Ale

    Ale 9 anni fa (2 Gennaio 2016 0:17)

    Ciao Ilaria... Grazie, bell'articolo. Ci sono molti concetti che già avevo interiorizzato e che letti per esteso si fortificano. Non avevo mai guardato agli errori dal punto di vista della "potenza d'impatto": sarà un ottimo spunto di riflessione! Avrei una domanda: Come posso allontanare un pensiero negativo dalla testa? Mi considero brutto (esteticamente). Non so se questo effettivamente sia vero. Sicuramente non sono "il bello della situazione", visto che non ho la fila di ragazze appresso, ma ho avuto varie relazioni e alcune avventure occasionali con ragazze che considero (ad oggi, senza il "filtro innamorato" negli occhi) carine e alcune molto carine, e questo mi fa pensare di non essere "il brutto della situazione". Questa considerazione di me, che purtroppo non ho modo di appurare al 100%, visto che nessuno sarà mai abbastanza obiettivo e freddo e onesto da dirmelo, mi rende insicuro e fa si che mi bombardi di pensieri negativi ogni volta che penso di approcciarmi nuovamente ad una ragazza. Si crea così un circolo vizioso: "sono brutto, sono insicuro, sono più brutto e più insicuro". Non riuscire a darmi una risposta mi logora. So per certo però, che quando sono stato più sicuro di me, ho conquistato ragazze esteticamente più belle, probabilmente perché rischiavo maggiormente e mi fidavo di più di me stesso... Come posso ritrovare (e magari aumentare ancora più di prima) la sicurezza, allontanare questi brutti pensieri, e trovare la persona giusta per me?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 11:28)

      Ale credo che la tua domanda possa collocarsi più opportunamente in quei blog rivolti a ragazzi/uomini molto insicuri interessati a conquistare sciampiste appariscenti e nulla più, blog nei quali viene spiegato come rafforzare la propria autostima usando metodi finto-testosteronici e magari infilando qualche kleenex sotto la cerniera dei pantaloni. :)
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    • Avatar di Ale

      Ale 9 anni fa (3 Gennaio 2016 18:22)

      MI dispiace di aver dato l'impressione sbagliata. Non è mia intenzione rimorchiare a destra e a manca, bensì avere la sicurezza e il coraggio di trovare la persona giusta con cui passare la mia vita. Probabilmente ho sbagliato nelle parole, nel contesto e nel blog. Quello che volevo mi chiarissi è come poter superare un problema di sicurezza personale, e ti assicuro che non è stato facile parlarne. Speravo che la domanda finale chiarisse il mio intento, che non è assolutamente quello che avete inteso. Non me ne viene nulla a spiegare queste cose, non sono in un sito di incontri (in cui mai ho messo "piede") e non cerco la parola magica per rimorchiare. Probabilmente la mia ricerca di sicurezza e i vostri commenti mi hanno già dato la risposta che cercavo: non posso cercare la sicurezza negli altri. Mi scuso ancora se con le mie parole posso aver offeso qualcuno. Buon proseguimento
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 18:34)

      Ciao Ale, rilassati, non hai offeso nessuno.
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    • Avatar di Serena

      Serena 9 anni fa (3 Gennaio 2016 13:12)

      Scusa Ale ma questa tua visione delle donne è fortemente retrograda, maschilista e un tantino offensiva. Prima di mettermi in gioco per trovare la persona giusta, fossi in te, cercherei di approfondire questo aspetto. Ciao
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    • Avatar di Ale

      Ale 9 anni fa (3 Gennaio 2016 18:26)

      Mi spiace di aver dato questa impressione. Ma quale visione delle donne ho trasmesso? Credevo di aver parlato della visione di me stesso... Facendo riferimento alla bellezza estetica, non volevo intendere che io miri alla bellezza estetica, ma che questa mi spaventa. Ogni volta che una ragazza mi attrae per come è, per il carattere e la personalità, se è anche bella esteticamente (ovviamente parlo della mia visione soggettiva, non dico che la bellezza estetica sia universale) allora me ne spavento, divento insicuro. Tutto qui, non volevo offendere nessuno. Quindi il problema è che quando incontro una ragazza che mi piace, non riesco a "sbloccarmi".
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (3 Gennaio 2016 18:58)

      "Quando ero più sicuro di me conquistavo ragazze esteticamente più belle" , l'hai scritto tu o il fantasma formaggino:)? Quindi dopo aver stabilito una graduatoria (basata sulla bellezza), ti lamenti di entrare a far parte di una graduatoria (basata sulla bellezza). E che consigli vuoi? Andare tutti dal chirurgo plastico? Chi di spada ferisce....
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    • Avatar di Serena

      Serena 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:17)

      Mitica Helen! :-D
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    • Avatar di Adri

      Adri 9 anni fa (4 Gennaio 2016 2:46)

      Ale, ti risponde una bella ragazza. Me lo dicono soprattutto gli altri, io mi vedo come una nasona piena di difetti. E la sai una cosa? I miei ex sono tutti bruttarelli. Chi aveva la panza, chi era più basso di me, chi i denti storti. Mi dicevano che ero sprecata, che mi ci voleva uno alto, col fisico, "bello bello in modo assurdo". Ma se mi dicessero di scegliere tra il perfetto Brad Pitt o il nasone Adrien Brody, io uscirei col nasone Adrien Brody. Che ha un naso brutto, oggettivamente brutto. Il non bello che piace, il brutto con un perché, chiamalo come ti pare. E sai chi adoro? Steve Buscemi. Mica tanto bello. E Vincent Cassel? O Woody Allen? E Roman Polanski, che stava con quella donna stupenda di Sharon Tate? Logicamente, un volto simmetrico, un bel fisico, il portamento elegante e un certo gusto nel vestire sono le prime cose che attirano. Ma se il soggetto ha il cervello come quello di tacchino (adesso mi denunciassero come Sgarbi per la capra), sono le prime cose che dimentichi. Almeno io. Chi è bello e basta, chi punta tutto su quello, diventa di una noia mortale dopo due uscite. Non deve faticare per attirare l'attenzione, ce l'ha già. Sarò banale, ma la personalità conta. La cultura, l'educazione e l'igiene personale. La bellezza non è un merito, come l'età. (Hai letto del recente tweet di Carrie Fisher?) Il resto però si.
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    • Avatar di carla

      carla 9 anni fa (4 Gennaio 2016 9:48)

      Caro ALE da quello che scrivi mi sembri molto giovane,mi fai tenerezza perché anche mio figlio di 12 anni ieri mi ha detto mamma :"io mi vedo cosi'brutto",io invece dalla distanza da lui di 30 anni lo vedo bellissimo.Credo che gli adolescenti non abbiano una reale percezione di sé, perche' il loro se e'in trasformazione costante ma anche questo e' bellissimo,sappi che anche le ragazze che tu vedi belle si sentono brutte,e'capitato anche a me, ora se riguardo le mie foto da adolescente mi stupisco trovandomi davvero carina,e' tutto relativo al proprio punto di vista e sappi che chi ti vuole bene e ti conosce profondamente ti trova bellissimo,davvero se inizi a conoscere e a frequentare una persona e ti piace il suo modo di fare anche il suo aspetto fisico non ti appare piu'come al primo impatto questo per dirti che l'involucro esteriore e' in continua trasformazione la tua gioia di vivere e'quello che gli da' forma......
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  17. Avatar di Olin

    Olin 9 anni fa (4 Gennaio 2016 12:11)

    Il passato il più delle volte lo consideriamo un errore vero e proprio il più delle volte. Poche sono le persone che vanno fieri di ciò che hanno fatto. Io sono una di quelle che spesso ha sentito e visto il senso di colpa abbuffarsi col mio stomaco. Forse ci piace stare lì a sfogliare le pagine del nostro passato,esclamando ad ogni capitolo :"Qui avrei dovuto...". Sì,ci piace,specialmente quando ci rendiamo conto che non ci va di prendere le nostre forze e dirci di spenderle almeno per qualche altra avventura che potrebbe svelarsi positiva. Siamo tutti dei gran pigri,il più delle volte. Poi,ci lasciamo passare altre nuove possibilità davanti,ed ecco che di nuovo prendiamo il librone del passato e iniziamo a sfogliare nuove pagine. Il tuo articolo l'ho sentito molto mio,Ilaria,e di questo ti ringrazio. Si ha bisogno di qualcuno,ogni tanto,che ti dica: " ti capisco,ci sono passata,c'è soluzione!" . E' proprio vero,negli errori ci si mette tanta energia,ma solo perchè,prima di farli,crediamo che siano scelte e azioni giuste. Mica prevediamo il futuro? Se sapessimo in anticipo di stare in errore,saremmo tutti perfetti e,concedimelo, cheppalle! Io ho capito una cosa: gli errori fatti,non li dimenticherò mai;ricorderò anche i sensi di colpa,sicuramente,ma basta con i freni...Ho frequentato un uomo/un'amicizia sbagliata? ok,mi prendo il mio momento di massima riflessione,ma poi scendo in campo. Ci sono stata dall'altra parte;dalla parte di chi si circonda solo delle quattro mura domestiche e...anche loro risultano antipatiche ad un certo punto.
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  18. Avatar di sofia

    sofia 9 anni fa (3 Gennaio 2016 20:41)

    ciao Ilaria. Il ragazzo di cui sono innamorata mi ha lasciata una settimana fa circa-dopo un banale litigio che però è andato avanti per quattro cinque giorni-dicendomi che lui vuole stare sereno,che sono troppo difficile e non riesce a starmi dietro. Stavamo insieme solo da un mese perchè a causa dell\'insicurezza di entrambi per un anno ci siamo nascosti a vicenda i nostri sentimenti. Lui nell\'arco del mese diceva di essere innamorato perso. Ora,io sono consapevole di essermi comportata in maniera troppo paranoica per paura di perderlo e vorrei chiederti,come posso rimediare per farlo tornare da me?secondo te è possibile che ora lui non provi più niente per me così dal nulla? grazie in anticipo
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 20:52)

      Ciao Sofia, era una relazione di un mese, successiva - a quanto dici - a "fantasticherie" di un anno. Davvero fragili, molto fragili presupposti per una rapporto minimamente serio.
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    • Avatar di Mita

      Mita 9 anni fa (3 Gennaio 2016 21:58)

      Anche io come Sofia ho ricevuto richiesta di un periodo di pausa. Siamo insieme da quasi un anno ma nell'ultimo mese in particolare, oltre ai problemi di soldi, precariato e molti importanti cambiamenti nelle famiglie d'origine, ci siamo visti pochissimo perdendo intimità e benefici dello stare insieme. Tuttavia in questi tre giorni di pausa mi ha scritto una lettera per chiarirsi alla quale ho risposto per confronto e tutti i giorni gli ho sms per fargli sentire che ero presente in un momento difficile per lui, per rimediare all'assenza forzata degli ultimi giorni che l'ha offeso è fatto sentire abbandonato. Lui mi ha sempre risposto anche se più freddamente. Come capire se e quanto è una vera pausa di riflessione e la durata è se devo sparire o no?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 22:50)

      Mita la domanda utile da porsi è: "sono sicura di voler tollerare tutta questa "menata", il prima, il dopo, le "messe in pausa"? Tutte queste "menate" che genere di segnali sono?"
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    • Avatar di Mita

      Mita 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:06)

      Si sono sicura perché la posta in gioco è alta e valida. Sono segnali di crescita non menate. La strada non è mai dritta. Secondo te invece queste cosiddette menate che segnali sono?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:09)

      Una menata è una menata, non è chiaro? Che vuoi Mita, tante donne perdono anni di vita dietro amori presunti che sono solo calessi...
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    • Avatar di Mita

      Mita 9 anni fa (3 Gennaio 2016 23:17)

      Non è a mio avviso un calesse. Ma una coppia non può avere crisi?
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (4 Gennaio 2016 11:25)

      Ciao Mita, io non ho avuto pause di riflessione, ma ho convissuto per oltre 7 anni con un tritacoglioni (versione maschile di alcuni difetti comunemente attribuiti alle donne e che io invece non ho) che mi colpevolizzava di non saper comunicare, di non essere mai chiara, quando manco stava ad ascoltarmi. A volte prendeva e usciva di casa per camminare intorno come una furia silenziosa, un grumo di collera e negatività. A volte mi coinvolgeva in queste sue camminate silenziose e colleriche serali, nel senso che siccome stavo male mi decidevo a seguirlo, anche se era tardi, fuori faceva freddo ed ero stanca... Solo a ripensarci mi sento male. Nel tempo le modalità sono cambiate, ma la follia e la crudeltà di fondo no. Era distruttivo e autodistruttivo. Ha avuto gioco facile perché purtroppo ero depressa di mio e lui ha aggravato la situazione, sguazzandoci per suo tornaconto, ma anche perché, come te, pensavo che le crisi fossero normali in una coppia. Ma queste non sono crisi, sono stati disfunzionali che alla lunga ti avvelenano l'anima. Il mio ex era distruttivo e autodistruttivo. Si era persino fatto la profezia autorealizzante che lo avrei lasciato... e cosi é stato. Sono circa due anni che l'ho lasciato e l'unico rimpianto che ho é di essermi impantanata cosi tanti anni in una storia di non-amore solo perché volevo impegnarmi a farla funzionare. Non avevo paura della solitudine, ero solo ostinata. Non voglio male al mio ex, voglio solo star bene io. E dal passato traggo lezioni utili per il mio presente e per il mio futuro, che é solo e soltanto mio. Magari puoi pensare che la tua storia é diversa, ma quando uno dei due comincia a tirare in ballo problemi (che sono mere scuse: che c'entrano il precariato e le famiglie con due che si amano?) la storia é bella che finita. Ed é meglio cosi, perché uno che imputa ai massimi sistemi i suoi problemi di coppia é un povero stronzo. Tenere in piedi una storia morta é sano e salutare come tenersi il cadavere del nonno in casa.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 11:35)

      Con rispetto del nonno. Nota tecnica, Gea: il tuo amico ha tutta l'aria di essere uno stronzo, un abusivo, uno con atteggiamenti passivo-aggressivi (manipolatore) e forse qualcosa di più (tipo perverso narcisista, definizione che va tanto di moda e fa tanta audience). Concordo su tutto il resto, in particolare, nello specifico su "che c'entrano il precariato e le famiglie con due che si amano?").
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (4 Gennaio 2016 11:53)

      Grazie Ilaria, la metafora macabra era per dire che tu puoi pure tenere a qualcuno (il nonno), ma tenersi il cadavere non é sano. Il manipolatore, come giustamente lo qualifichi (e tale lo ritengo anch'io) non era un amico: é stato mio compagno fisso, in una relazione monogama con tanto di alcuni anni di "unione civile"... e, fosse stato per lui, ci sarebbe pure scappato il matrimonio, se non avessi una certa allergia alla cosa suddetta... allergia che mi passerà senz'altro se e quando qualcuno meriterà ch'io faccia il grande passo ;-) Spero che la mia storia e le mie riflessioni possano servire a Mita e a tutti quelli che restano impantanati in storie di non-amore che fanno male dentro e fuori... e bruciano anni che si potrebbero invece vivere davvero.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 12:08)

      Va beh, dài Gea, i dettagli del legame li avevo capiti, sai che a me i giovanotti, soprattutto abusanti e manipolatori, mi piace chiamarli "amici", che vuoi è il mio senso dell'umorismo da bar con flipper e senza slot machine. Lo stesso per il nonno. Portate pazienza e fate finta di divertirvi alle mie spiritosaggini da patata, su... ;)
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (4 Gennaio 2016 12:21)

      Si, lo so che scherzi e grazie al cielo che lo fai! :-) la tua ironia, insieme ai contenuti di grande valore dei tuoi articoli apprezzo tanto, mi hanno fatta restare sul tuo blog, a dispetto del format in viola e coi cuoricini ;- C'è troppa gente intorno che mette pesantezza nella propria e nell'altrui vita. Io che mi son sempre confidata con pochissime persone sui miei fatti di cuore, e ho consigliato (solo se richiesta) amiche afflitte, ho sempre cercato e dato lucidità anziché la compassione piagnona. Grazie ancora! :-)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 12:02)

      Ciao Mita, capita spesso che su questo blog intervengano lettrici che hanno uno scopo: ricevere non una risposta sincera, più o meno obiettiva, più o meno sensata, ma la risposta che già hanno in mente e che possibilmente le rafforzi nella fantasia che si sono già create e alla quale non vogliono rinunciare. E' il meccanismo che si crea tipicamente attorno ai temi delle relazioni e dei sentimenti, dove tutti possiedono un modo di pensare e un atteggiamento mentale piuttosto tradizionale e standard, fatto di pregiudizi, pensieri e considerazioni preconfezionati, frasi fatte. Che non tengono conto della realtà della psicologia umana e dei veri schemi in base ai quali le persone si relazionano. E' in questo immenso spazio di convinzioni senza base che si muovono il 99% e forse più delle persone riguardo ai sentimenti. E' su queste convinzioni dissennate e dure a morire che ci si costruisce idee dell'amore che non hanno nessuna base reale (e che portano davvero immensa sofferenza, purtroppo e guarda caso nella stragrande maggioranza e in modo sovrabbondante soprattutto alle donne). E' in questo ambito che trovano spazio i consigli delle madri, delle zie, del parentame vario e ficcanaso, delle amiche, le manipolazioni delle donne sugli uomini e degli uomini sulle donne. E' in questo ambito che trovano spazio, ancora, i consigli trash delle varie poste del cuore, che siano tenute da astrologhe che vendono il sale miracoloso o da filosofi che discettano di postmodernismo o di rivalutazione del complesso di Edipo. Siccome questo è un sito rosa con i cuoricini e frequentato da donne, sito che per giunta parla di relazioni e di persona giusta, in molte si sentono autorizzate a rivolgersi qui come se si fosse a una posta del cuore, una delle tante disponibili in internet o fuori da internet. E in molte si sentono di tirar fuori lo "stupidario-malefico", l'elenco della spesa preconfezionato dei preconcetti vecchi di millenni sulle relazioni. Il fatto è che io qui non mi occupo di quello, ma di tutto il contrario. Io mi occupo, lo dico in un modo che sembra davvero che me la tiri, di creare una nuova consapevolezza nelle donne che vogliono davvero avere relazioni autentiche, che tengano viva la loro fiamma vitale e non, come spesso accade, che la spengano. Diciamo pure che io spiego una cruda e utile verità sulla seduzione, l'attrazione e le relazioni. Una cruda e utile verità che è sgombra da romanticume/pattume, ma che permette a chi la vede finalmente di realizzare un amore degno del proprio livello. Fatte queste premesse capita alle lettrici che mi scambiano per la consigliera del cuore di "innervosirsi" rispetto alle mie risposte che non sono in linea con le loro apsettative. Aspettative che invece sono costruite in base al sapere tramandato da madri malsposate e insoddisfatte, amiche scontente e inappagate, fidanzati immaturi, viziati, sfruttatori, abusanti e manipolatori e consigliere delle poste del cuore un tanto al metro che infestano ogni mezzo di comunicazione. Le lettrici che arrivano qui con l'aspettativa che io mi allinei alla posta del cuore della laqualunque oltre a irritarsi, insistono nell'avere da me sempre quella risposta che avevano in mente già da prima (nel tuo caso, nello specifico, qualcosa del tipo: "Cara Mita - pacca sulla spalla virtuale - coraggio. Lui ti ha chiesto una pausa di riflessione, è un suo diritto. Devi comprenderlo. Che vuoi? Capita che le coppie vivano delle crisi. Accetta, stagli vicino, sopporta, sorridi e vedrai che lui tornerà da te"). E se questa risposta, come ovviamente succede, non arriva, ecco che inizia un braccio di ferro in cui la lettrice in questione si dispiace sinceramente che io non sia allineata e vuole a tutti i costi che io mi allinei oppure si sente presa dall'ansia e per placarla, di nuovo fa di tutto per convicermi ad allinearmi. A queste lettrici dico: la vita è vostra, mica la mia. Per fare quello che volete della vostra vita non avete bisogno dell'autorizzazione dei vostri genitori, dei vostri zii, delle vostre amiche e tanto meno della mia o di quella delle altre lettrici del blog. Siete libere di fare quello che volete, senza bisogno di convertire me né nesssun altro. Se invece, davvero, volete scoprire un modo esaltante (nel senso esaltante di voi e di quel che siete) di amare e di farvi amare, rimanete in contatto, che è quello che facciamo qui. Punto.
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    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (4 Gennaio 2016 13:01)

      Brava.Bene. Bis no te lo risparmio, basta una volta.
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  19. Avatar di francesca

    francesca 9 anni fa (4 Gennaio 2016 14:18)

    salve a tutti Ciao Ilaria desideravo sapere se è possibile superati i 50 annni , io ne ho 52 se è ancora possibile incontrare un amore profondo reciproco dove non c'è disparità alcuna?. MI domando come riuscire ad attrarre l'attenzione di un uomo che piace, inducendolo a corteggiarci senza forzare o pressare in alcun modo, io sono una che ha paura di fare il primo passo se non ci sono segnali chiari non mi espongo se non ho la sensazione netta , che un uomo provi interesse per me. Alla luce di questo e rispetto a quanto detto nell'articolo molto confacente alla mia situazione di inguaribile rimuginatrice vorrei capire se è possibile ancora avere la speranza di vivere una relazione equilibrata serena e appagante nonostante magari le cose in passato non siano sempre andate bene grazie
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 14:32)

      Ti ho risposto Francesca. Che cosa non ti convince della mia risposta?
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    • Avatar di francesca

      francesca 9 anni fa (4 Gennaio 2016 15:18)

      Scusami non riesco a trovare la risposta ti ringrazio ci tengo assolutamente a leggerla
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Gennaio 2016 15:34)

      Francesca, abbi pazienza e vediamo di capirci: oggi mi hai scritto due messaggi su Facebook, 3 o 4 in email privata e mi pare due commenti sul blog. Ho risposto articolatamente in email e anche sul blog. Ora, tu vuoi essere rassicurata e vuoi la ricetta in due parole. La ricetta in due parole non esiste o per lo meno io non ce l'ho. Detto questo, mi sa che il tuo atteggiamento va almeno portato alla consapevolezza.
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  20. Avatar di Silvia

    Silvia 9 anni fa (4 Gennaio 2016 15:54)

    Batti il 5 sorella! Anche io, ahimè, ho passato buona parte della mia vita a non fare altro se non studiare e ogni volta che ci penso mi viene davvero il male di vivere...da un paio di anni però sto cercando di riprendere la mia vita in mano e fare finalmente spazio anche alle passioni e agli hobby! E' difficile anche perchè uno non è abituato e fa fatica (ancora ne faccio moltissima ed ho la tendenza a procrastinare o pensieri di sconfitta)...spero di giungere ad un equilibrio prima o poi, sarebbe bello sentirsi finalmente soddisfatti di se stessi!
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