Lui mi tratta male. (E’ semplicemente inaccettabile)

lui mi tratta male
Lui mi tratta male
. E’ una delle frasi più cercate su Google, pensa un po’. Centinaia di donne ogni giorno, ogni mese, cercano un aiuto e un conforto sul web a un problema molto diffuso. Quello di stare con un partner scostante, maleducato, violento verbalmente e chissà che altro. Uno che le tratta male.

E questa cosa non va bene, per niente. Nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno), spiego chiaramente che nessun legame giustifica il fatto di stare con un uomo sbagliato, sbagliatissimo.

"Di qualunque tipo di relazione si parli, i sorrisi devono essere sempre maggiori delle lacrime. Mauro Soldano"

Già, perché dietro quell’orribile frase, lui mi tratta male, c’è un universo infinito e drammatico di atteggiamenti svalutanti, parole offensive, promesse tradite.

E ogni donna che è trattata male dal proprio compagno lo sa bene anche se non lo vuole riconoscere; e così in molte vanno su Google a cercare aiuto, perché si vergognano a chiedere aiuto ad altri (per non rivelare come è davvero la loro relazione) e non hanno il coraggio di rompere con chi le tratta male. Come se su internet ci fosse la soluzione “magica” a un problema che ha un’unica soluzione: andarsene.

La maleducazione, la prepotenza e l’arroganza di certi uomini si possono manifestare nelle forme e nei modi più vari all’interno di una coppia e nei confronti di una donna.

Sai qual è il vero problema in un rapporto nel quale lui la tratta male?

Il problema è che lei non lo lascia. Il problema è che lei lo giustifica. Con le solite stupide scuse trite e ritrite: “Poverino, è stanco, è nervoso; ha problemi sul lavoro; sta affrontando una crisi personale; gli mancano i suoi figli (ai quali non passa l’assegno); la moglie lo ha lasciato solo trent’anni fa e lui si deve riprendere dal trauma; alla scuola materna al terzo giorno del secondo anno gli hanno rubato la merenda; ha perso la partita a calcetto; la moto non gli parte; il padre ha subito un’operazione per un’unghia incarnita e lui è entrato in depressione (anche se manco si ricorda più dove il padre stia di casa)”.

E ancora: “Se lui mi tratta male avrà le sue buone ragioni… Sono io che me lo merito, perché sono consapevole di avere i miei difetti, di commettere degli errori, sono io che non faccio abbastanza per capirlo e per andargli incontro”.

Non esiste proprio: nelle relazioni bisogna stare solo se sono buone relazioni. Che si tratti di relazioni sentimentali, professionali, famigliari. E invece c’è questo disperante malinteso. Si resiste e si sta con persone tossiche: capi, colleghi, partner, “amici”, famigliari. Non è assurdo?

Quanto tempo e quanta vita trascorriamo tollerando persone intollerabili? Chi te lo fa fare di sopportare un partner che ti maltratta, che non è più che rispettoso, più che gentile? Ogni minuto della nostra vita, della tua vita è prezioso, preziosissimo, perché mai devi sprecare i tuoi giorni a farti trattare male da qualcuno, un partner per giunta?

In ogni situazione del tipo lui mi tratta male l’ostacolo consiste nelle mille giustificazioni che lei si racconta a cominciare dalla celebre “Ma lui prima era diverso”.

E poi c’è la sua paura di rimanere sola insieme alla paura di lasciarlo, per le possibili ritorsioni.

“E se poi lui me la fa pagare?” “E se fossi io a sbagliare tutto?” “E se poi non trovo un altro come lui?” (Beh, questa in effetti mi piace un sacco: non trovare mai più un altro come lui…. Mai più.)

Quando si trovano in una situazione del tipo lui mi tratta male, molte donne si colpevolizzano e danno ragione al compagno. Molte donne, quando vengono trattate male non pensano di stare con una bestia di partner, ma anzi si interrogano sui propri errori e sui propri sbagli. Un cortocircuito assurdo della mente e dell’emotività. Eppure accade, soprattutto a chi è stata cresciuta a pane e colpevolizzazione. A pane e svalutazione di sé, a pane e briciole di amore, concesse sempre “a condizione che…”.

Lui mi tratta male.  Mille modi diversi per fare gli stronzi

“Se mi tratta male è perché IO ho sbagliato in qualcosa. Non sono stata abbastanza comprensiva, tollerante e gentile. In effetti lui ha tutte le ragioni di essere arrabbiato e di trattarmi male. Devo correggermi e imparare a comportarmi meglio”.

Perché, si sa, lo dicono anche le famose nonne e lo ripetono le madri: gli uomini sono fatti così, sono aggressivi, irritabili violenti, è nella loro natura. Non sono cattivi. Sono semplicemente fatti così e bisogna accettarli.

La brutalità, la maleducazione e l’aggressività, dopo tutto, non sono i tratti tipici di un maschio, di un vero uomo?

Col cavolo.

Brutalità, maleducazione e aggressività sono tratti tipici di persone tossiche, di persone pericolose, di gente che va evitata. Altroché virilità.

"Il vero signore è simile ad un arciere: se manca il bersaglio, ne cerca la causa in sé stesso. Confucio"

Il fatto è che ci sono donne che non vedono o non vogliono vedere i comportamenti orribilmente tossici dei loro partner e dei loro corteggiatori e assumono il classico atteggiamento da zerbini.

E tale atteggiamento non fa altro che rinforzare i comportamenti maltrattanti del cafone di turno. Questo è. Perché chi maltratta, di base è un codardo e i codardi quando colgono la disponibilità altrui (o, peggio, la fragilità), ci danno dentro. Trattano sempre peggio. Se lui ti tratta male è una gran brutta persona ed è pure codardo. C’è di che andarne orgogliose, veh. Dico, di avere un partner del genere.

In che modo un uomo ti tratta male?

Ci sono un’infinità di modi diversi. Per esempio ti critica apertamente (per il tuo carattere, per il tuo aspetto fisico, per quello che fai e che ami), giudicandoti, dandoti dei “buoni consigli” o prendendoti in giro, senza alcuna benevolenza e magari in presenza di altri.

Non risponde alle tue chiamate o ai tuoi sms; non ti chiama; critica la tua famiglia; non ti tratta bene a letto e non si preoccupa del tuo piacere; usa un linguaggio insultante e un tono di voce alterato; urla; alza le mani; fa scenate; è bugiardo; usa atteggiamenti passivo-aggressivi; quando è con te è molto chiuso e taciturno o parla troppo, solo di sé e quando è con altri cambia dal “giorno alla notte”; minaccia (di lasciarti, di sputtanarti, di danneggiarti); ti sfrutta economicamente o semplicemente ti sfrutta per l’aiuto che gli dài, il supporto che gli offri, le opportunità che gli metti a disposizione.

Magari anche solo perché cucini e pulisci. Il maltrattatamento è spesso molto basico. Anche chi non usa le famose formule di cortesia “buongiorno”, “buonasera”, “per favore”, “grazie” maltratta. O chi le usa con i modi e i toni sbagliati.

Molti trattano male gli altri senza fare o parlare, semplicemente con un linguaggio del corpo, che in realtà dice tutto. Altroché.

"Per sempre non si dice, si fa. Mauro Soldano"

E ancora, l’elenco dei tanti modi in cui si compie il lui mi tratta male è infinito.

Ti tratta male quando non presta attenzione ai tuoi bisogni ma semplicemente ai suoi. Quando non ti aiuta in casa. Quando parla senza guardarti in faccia (a proposito di linguaggio del corpo). O, ancora, parla con un volume della voce inadatto alle circostanze, bofonchia, sussurra non completa le frasi.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Ti tratta male quando a letto è frettoloso e non si preoccupa di un prima o di un dopo.

Oppure quando assume comportamenti opposti a seconda delle circostanze: se è con te trascura il proprio aspetto fisico e invece si cura in modo maniacale se esce con altre persone.

Ti tratta male se son gliene importa niente di come stai e di cosa fai e non ti chiede mai: “Come stai?”, “Che cosa fai / hai fatto?”. “Come va il lavoro? La salute? La tua famiglia?”

Non ti sorride mai, non ti abbraccia mai almeno che abbia bisogno di qualcosa. Ti sta accanto solo quando le cose ti vanno bene e se ne va quando cominciano a non andare più tanto bene.

Se ti tratta male non è l’uomo per te

Un uomo che tratta male la propria compagna è un uomo da non frequentare. Perché mai sarebbe da frequentare, poi? Per avere una relazione d’odio? Ma tu sei così disperata da accettare e volere una relazione d’odio anziché una relazione d’amore?

Che amore può esserci in una relazione che si costruisce attorno al lui mi tratta male? Che te ne fai di un uomo del genere? Di una relazione del genere?

Cerchi forse una buona opportunità per metterti in luce in base al principio del contrasto: mi faccio trattare male e sopporto, così vesto i panni della vittima e della martire, di fronte al comportamento di uno stronzo di tal fatta? E’ questo che ti serve nella vita? O ti serve rispecchiarti nei maltrattamenti per avere una continua conferma esterna di quel che tu pensi dentro di te, cioè di non valere nulla?

"Nei tempi moderni sono spariti via via i gentiluomini, i valentuomini, i galantuomini, e finalmente son quasi scomparsi perfino gli uomini. G. Papini"

Vi è un altro motivo mortifero per il quale molte donne stanno in una relazione all’insegna del lui mi tratta male e subiscono sempre di più. Sono convinte che subendo convinceranno il proprio partner a cambare, a trasformarsi, a diventare rispettoso, affettuoso e generoso.

Non c’è speranza invece: nessuno cambia perché qualcun altro decide o desidera di cambiarlo.

Di più il pensiero e l’atteggiamento distruttivi che si basano sul ragionamento “Lui mi tratta male e io subisco, sopporto, paziento perché così lui cambierà” aumentano le possibilità che il “lui” in questione i propri comportamenti li peggiori.

Perché percepisce quanto infinitamente si può allargare e contrasta la volontà di controllo che la partner vuole mettere in atto su di lui.

Chiaro il concetto? Tu perdi sempre. Anche quando credi di poter vincere.

Una persona che tratta male gli altri non è una persona degna di considerazione. Non è degno di affetto e di attenzione un uomo che tratta male te e tratta bene gli altri. Così come non è degno di attenzione chi tratta male te e gli altri o chi tratta bene te e tratta male gli altri.

Il principio base è che nessuno ha diritto di trattare male nessuno. Un uomo (come pure una donna) che tratta male qualcun altro manca di un valore basilare dell’esistenza e delle relazioni umane. Va lasciato al suo orribile destino di persona maltrattante.

E per una ragione importante: la situazione lui mi tratta male è una situazione di abuso.

Se non alza le mani e non c’è violenza fisica. Ma c’è molta violenza psicologica, in frasi, comportamenti, gesti e sguardi.

Accettare e sottoporsi alla violenza sia essa fisica o psicologica è come continuare a nutrirsi di veleno.

Non permettere a un uomo che ti tratta male di avvelenare te e la tua vita.

Lui mi tratta male: che non accada mai più!

Essere maltrattate, bistrattate o non riconosciute nel proprio valore da una persona (chiunque essa sia), da un uomo o, peggio, dal proprio compagno è intollerabile e non deve capitare nella vita di nessuno.

Soprattutto, dato che per te tu sei la persona più importante, non deve capitare nella tua vita, non ti deve capitare mai più.

Nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno) spiego come riconoscere gli uomini sbagliati e come fare a proteggersi da chi è cattivo o ti fa del male.

All’interno del percorso c’è anche un intero ebook (libro elettronico), bonus, che è intitolato: Giocatori, truffatori, bari, giocolieri, saltimbanchi, prestigiatori, sciacalli. Come riconoscere i bugiardi, gli imbroglioni, i manipolatori che usano la seduzione per prenderti in giro e come evitarli.

Non solo, sempre all’interno del percorso ci sono due interi audio dedicati a come incontrare uomini di valore e a come creare con loro relazioni sane, basate sulla fiducia e sul pieno rispetto reciproco.

Guarda le anteprime video e inizia il percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno).

 

 

Lascia un Commento!

629 Commenti

  1. Avatar di Gea

    Gea 8 anni fa (17 Dicembre 2016 23:39)

    Cara Ilaria, chapeau ! Parto tra poche ore e non ho tempo di commentare in dettaglio, ma voglio dirti subito GRAZIE di cuore. Sottoscrivo ogni parola, punteggiatura e spazio di questo tuo articolo. Ancora auguri e un abbraccio!
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  2. Avatar di Pincollo

    Pincollo 8 anni fa (18 Dicembre 2016 10:32)

    Ciao Ilaria.. ci vorrebbe anche un articolo visto dall'altra prosettiva: perché le donne non piace il bravo ragazzo(e stanno invece con chi le tratta male) Saluti
    Rispondi a Pincollo Commenta l’articolo

  3. Avatar di Vesper

    Vesper 8 anni fa (18 Dicembre 2016 9:19)

    Buongiorno Ilaria! Grazie mille per questo graditissimo regalo di Natale! Come sempre,hai centrato in pieno il bersaglio! Auguri a te e a tutte!!
    Rispondi a Vesper Commenta l’articolo

  4. Avatar di MERAVIGLIA

    MERAVIGLIA 8 anni fa (18 Dicembre 2016 9:03)

    CIAO ILARIA! Che aticolo!… Mi ha fatto tornare di nuovo i brividi... Ho vissuto x tredici anni una situazione del genere...poi fortunatamente ho trovato il coraggio e la forza di spezzare la catena. Adesso dopo quasi sette anni dalla separazione sono sola con me stessa ma sicuramente più sensibile a determinati atteggiamenti. Auguro a te e a tutta la comunità i miei più sinceri auguri di BUON NATALE!::-*
    Rispondi a MERAVIGLIA Commenta l’articolo

  5. Avatar di Francesca

    Francesca 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:42)

    Il bello dei tuoi articoli è che si possono applicare non solo agli uomini. E letto così come è devo dedurre che mia madre è una persona da non frequentare . Letto così anche le mie amicizie sono infrequentabili. Triste, ma la verità non sempre fa bene. Forse sono un po ' negativa in questo periodo ma ho l'impressione che le persone ben disposte non sono molte in giro. O la diffidenza fra le persone che serpeggia . Chissà . O forse non riesco a riconoscere le brave persone . Domanda :come si riconoscono le brave persone ? Buon natale a tutte ?
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Dicembre 2016 13:09)

      E' tutto collegato Francesca. Tutto torna, sai? Sulle mamme non è ancora stato detto abbastanza. La domanda che mi poni mi sembra abbastanza diffusa, ne parleremo, ma se spulci tra gli articoli trovi molto sul tema ;) Buon Natale :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  6. Avatar di Luce

    Luce 8 anni fa (18 Dicembre 2016 14:12)

    Questo articolo mi tocca sul vivo purtroppo. Sono stata per anni con un uomo che giorno dopo giorno, sottilmente, poi sempre più apertamente, ha tentato di minare la mia identità, il senso del mio valore, screditandomi, prendendomi in giro (lui è ironico...dicevo...non lo dice per cattiveria), togliendomi attenzioni, criticando chiunque fosse intorno a me e stimassi..la lista potrebbe essere infinita. L'ho anche sposato. Per lunghi anni sono stata dedita a lui, lo giustificavo a causa della sua infanzia, mi dicevo "sono io che sono immatura, capricciosa, intollerante..", mi addossavo le responsabilità dei nostri litigi, non ero mai abbastanza, non ero degna mai di una parola dolce. Il problema è che quando sei dentro non sei consapevole che la violenza, quella che normalmente senti alla tv o leggi, tocchi proprio te. Il dramma è che il nostro buonsenso (!) dice "non è possibile che proprio lui, che con gli altri è cosi buono e che all'inizio mi amava, possa essere così crudele...devo essere io che non vado bene". E' una manipolazione senza fine, una forma di plagio sottile, in cui non sai più chi sei, in cui ti senti stordita, alla deriva. Ad un certo punto, sono implosa ed ho deciso di lasciarlo. E lui ha commesso l'ultimo atto di violenza: si è suicidato. Inutile raccontare il senso di colpa che ho vissuto. Mi sembrava di averlo ucciso io. Ma non è così. Nessuno è responsabile delle scelte e della vita degli altri. Nessuno. Ho voluto raccontare uno stralcio della mia storia, nella speranza che chiunque di voi legga e vive una situazione di violenza psicologica e/o fisica, senta un campanello di allarme. Parlate con gli altri, non vi vegognate di raccontare ciò che non va nella vostra relazione, rendete reale il vostro disagio, chi vi vuole bene, chi vi circonda vi darà strumenti per guardare la realtà con un occhio diverso. Ed è a quel punto che bisogna avere il coraggio di prendere in mano la propria vita e recuperare la propria identità. Ascoltate la voce dell'istinto, non reprimetela giustificando lui e colpevolizzando voi. Quella voce vi dice la verità. Abbiate la forza di ascoltarla. Un abbraccio.
    Rispondi a Luce Commenta l’articolo

  7. Avatar di Spice

    Spice 8 anni fa (18 Dicembre 2016 10:48)

    Bellissimo articolo, GRAZIE! Sono sempre stata con uomini maltrattanti... il motivo lo conosco bene purtroppo: è la convinzione di non valere nulla. La presa di coscienza non è servita a ribaltare la situazione, c'è ancora tanto lavoro da fare! L'unico risultato che sono riuscita ad ottenere è quello di mantenermi ben lontana da "uomini" del genere e, quindi, la solitudine dato che mi terrorizzano le relazioni sane... paradossalmente conosco e riesco a gestire solo gli specchi della mia immagine distorta. L'uomo maltrattante è, a sua volta, un debole privo di identità forte e strutturata ma questa non è e non deve essere una giustificazione, abbiamo tutti le risorse per lavorare su noi stessi e un cervello per riflettere, o no?!
    Rispondi a Spice Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:12)

      Beh, Spice, fregatene di fare la psicologa agli uomini maltrattanti e anche un po' a te stessa e comincia a rimetterti in gioco, un passo alla volta :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Spice

      Spice 8 anni fa (18 Dicembre 2016 14:32)

      Carissima Ilaria, hai perfettamente ragione! So anche io che dovrei agire, "sporcarmi le mani" , ma il blocco è totale... Confido al più presto in un tuo articolo destinato, come dici tu, a chi le ha prese e non riesce a uscire dal guscio :) Buon Natale a tutti!
      Rispondi a Spice Commenta l’articolo

  8. Avatar di Erika

    Erika 8 anni fa (18 Dicembre 2016 14:32)

    .... Ahh, se avessi potuto leggere questo articolo giusto, giusto due anni fa!!! Proprio quando ero nella c...ca! Io ci sono incappata in pieno in questo tipo di relazione... Però, grazie a questo blog e a te Ilaria (già vi seguivo!), grazie a tanta lettura, alla meditazione (pochi minuti la sera, prima di addormentarmi) e ad un buon anno e mezzo di sedute con una bravissima psicologa (soldi ben spesi!!), ne sono uscita!!! :-) Eccomi! Piu forte, più sana, più bella! Mi dispiace solo di aver perso un po di quella leggerezza e ingenuità nel vivere la vita...ho i piedi ben piantati a terra e mi manca un po' lo spirito leggero con cui affrontavo la vita qualche anno fa (ma poi, a pensarci bene, è ciò che oggi mi tiene lontana dai codardi e dagli stronzi - e non parlo solo di 'partner', ma di persone tossiche in generale!) .... Insomma, a tutte voi che avete letto l'articolo di Ilaria... Ilaria ha ancora una volta fatto centro! E sono sicura che avrà toccato le corde più profonde di molte donne. Beh, non fate finta di niente, guardatevi allo specchio e affrontate voi stesse con coraggio e Amore per Voi! Poi, ricordatevi le parole di Ilaria e allontanate sti codardi, vigliacchi che non vogliono il nostro bene e non ci amano neanche un po'! La serenità e la gioia vi stanno aspettando!!! In bocca al lupo e auguri di buon Natale a tutte!!! :-* PS. Grazie ancora Ilaria!
    Rispondi a Erika Commenta l’articolo

  9. Avatar di GLORIA

    GLORIA 8 anni fa (18 Dicembre 2016 14:46)

    Ho letto questo argomento sul Blog di Ilaria, che seguo molto volentieri tramite mail ed essendo molto restia nel relazionarmi su internet, volevo rispondere comunaue a questo argomento, in quanto vissuto in PRIMISSIMA persona dopo tantissimi anni di matrimonio, ed un figliolo che mi ha dato e che mi da tutt 'ora le soddisfazioni piu' grandi che un buon genitore puo' ricevere...,ebbene...mi rispecchio totalmente in ogni singola situazione elencata da Ilaria, in quanto ho vissuto TUTTO il male possibile..ora sono divorziata ma.....e' stata davvero dura, non a caso ho avuto difficolta' nel riprendere una vita diciamo....NORMALE...ora posso dire di essere sulla buonissima strada, ma non nascondo sempre un certo timore nel relazionarsi con il genere maschile, anche e se so perfettamente che gli uomini non sono tutti uguali, ma credetemi, non e' mai facile trovare ciò che si desidera che poi alla fine si desidera solo pace serenità tranquillità e soprattutto amore e rispetto, invece di urlare botte e altre cose che ritengo......indegne per una donna.....ho sempre avuto un carattere tranquillo fon troppo oserei aggiungere e credevo fosse una situazione....passeggera, temporanea, magari causata dal troppo lavoro o dallo stress della vita quotidiana...invece.....era un uomo dalla doppia vita, infatti ha lasciato me ed il ragazzo alla mercé di noi stessi ed ancora oggi a distanza di tempo non sopporto nemmeno vederlo in fotografia o nelle poche che mi sono rimaste....ma ormai e' tutto morto e sepolto, infatti consiglio a chiunque viva situazioni del genere di allontanarsi quanto ,prima perche' questi non sono AMORI MALATI...sono persone malate...e dire che io mi ero anche presa a cuore dopo ogni maltrattamento il pensiero di farlo vedere da qualcuno competente e parlo di medici...ma....nulla da fare....ci ha lasciati in una barca di debiti che la sottoscritta e'riuscita a tamponare anche con il valido aiuto della mia famiglia e ora cerco con tutta la serenità possibile di rifarmi una nuova vita, chissa' che certi sogni, desideri possano un giorno esaurirsi e darmi ciò che in ventuno anni di.............inferno avevo perso. Intanto ho riguadagnare il sorriso ed e' già un ottimo inizio.....chissà che non mi porti la tanto attesa felicità. Ho letto ora i vari commenti e dopotutto credo che la mia reticenza possa pian piano cedere....buona giornata a tutte
    Rispondi a GLORIA Commenta l’articolo

  10. Avatar di Camelia

    Camelia 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:27)

    Grazie Ilaria come solito molto esplicito devi essere proprio una capra per non capire quello che stai spiegando per tutte noi,io sono riuscita a smascherarlo anche grazie a tutto quello che leggo e sto scappando anche senza nessuna spiegazione comunque sempre lui a ragione sono io la bimba che crede nelle favole (dice lui)grazie di cuore che ci sei qui per aprire la nostra mente abbiamo bisogno davvero
    Rispondi a Camelia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:58)

      Sai Camelia perché è nato questo blog? Perché io che sono una persona mediamente intelligente (normale ecco, due concetti li capisco, se mi impegno) ho passato un lunghissimo periodo di capritudine in cui non capivo nemmeno i concetti più semplici in questo ambito. Nemmeno con i disegnini. Ho studiato come una bestia (capra) e facendo il famoso "percorso personale" alla fine cominciavo a capire. E mi son detta che certo io ero capra perché ci sono situazioni della vita in cui ti "incapretti" (il doppio senso vale moltissimo) e quindi non vedi nemmeno un elefante nella tua doccia. E d'altra parte non c'è nessuno che ti prende per mano e ti spiega le cose facili-facili-facili tanto da rompere il muro dell'incaprettamento (che come si è capito è difficile da buttare giù). Ecco perché io ripeto e ripeto e spiego e rispiego perché so che tra le mie lettrici ci sono donne istruite, colte, che hanno fatto grandi cose nella vita (cioè dimmi, in quale posto su internet leggi una media di commenti di livello - anche solo per l'uso dell'italiano - come questo?) ma di fronte a certi concetti si smarriscono. Io scrivo quello che avrei voluto leggere quando ero incaprettata, ecco. E adesso basta con le capre che sai che poi gli animalisti si offendono ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di max

      max 8 anni fa (18 Dicembre 2016 13:53)

      Colgo l'occasione di questo post per farti i complimenti, hai creato un qualcosa di molto particolare rispetto alla moltitudine di blog e siti che trattano di sentimenti, non so se c'è da augurarti un successo planetario, o che rimanga una un'isoletta diversa fra tutte..qua la qualità degli articoli, la varietà e l'utilità delle tematiche, dei commenti, è davvero alta, utilissimi anche per un uomo che legge...e poi c'è una certa selezione naturale, di chi passa, scrive 4 parole in un linguaggio da sms, e se ne va, che penso non sia casuale...ad ogni modo, brava Ilaria.
      Rispondi a max Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Dicembre 2016 15:15)

      Ti ringrazio Max.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Simona

    Simona 8 anni fa (18 Dicembre 2016 15:29)

    Ilaria, grazie per questo articolo meraviglioso! Questo ulteriore "concentrato" è per me utilissimo: grazie a questo blog sto assimilando bene il concetto che '..chi maltratta, di base è un codardo e i codardi quando colgono la disponibilità altrui (o, peggio, la fragilità), ci danno dentro.'. Nel mio caso, il soggetto ci ha dato dentro verbalmente e psicologicamente. Ora sono in fase no contact e, se mi incontra, non ha più il coraggio di parlarmi e pontificare e si nasconde. E fa bene! Grazie ancora, sto capendo cose utili su di me. Buone feste!
    Rispondi a Simona Commenta l’articolo

  12. Avatar di Fayrouz Achour

    Fayrouz Achour 8 anni fa (18 Dicembre 2016 16:28)

    Cara Ilaria, Complimenti per questo articolo quanto gli altri, fa sempre del bene leggere il suo blog. Non ho mai permesso a nessuno di maltrattarmi, per me un uomo che non mi rispetta, non merità la mia presenza, non merità far parte della mia vità, un uomo che non mi rispetta non è un uomo, è solo un miserabile codardo e un codardo va lasciato e mandato al diavolo senza m
    Rispondi a Fayrouz Achour Commenta l’articolo

  13. Avatar di Serena

    Serena 8 anni fa (18 Dicembre 2016 15:47)

    Luce, Gloria e tutte le altre: posso dire che siete delle grandi Donne? Avete così tanto coraggio e forza che con le vostre testimonianze sapete infonderne anche a chi vi legge. Siete una grande fonte di ispirazione, grazie di cuore.
    Rispondi a Serena Commenta l’articolo

    • Avatar di GLORIA

      GLORIA 8 anni fa (18 Dicembre 2016 17:25)

      Grazie di cuore a te Serena, anzi se la cosa può aiutare chi sta vivendo o peggio vive queste tristi situazioni, ben venga.....anzi ti dirò di più.....C'È LA SI PUÒ FARE BENISSIMO...ringrazio Ilaria per darci questa bellissima possibilità....anche solo di sfogare la nostra rabbia quando c'è...io personalmente..non ho più NULLA da sfogare se non donare un sorriso dove occorre e a chi ne ha bisogno.....
      Rispondi a GLORIA Commenta l’articolo

  14. Avatar di STEFY

    STEFY 8 anni fa (18 Dicembre 2016 22:44)

    Buonasera a tutte!!! Come sempre un articolo super!!! Mi sono accorta tardi che lui mi trattava male...Mi sono accorta tardi che quello che diceva mi faceva spegnere giorno dopo giorno, che le sue mancanze di rispetto verbali fatte di frasette e battutine mi avevano fatto perdere tutta la mia vitalità ed energia. Me ne sono accorta tardi...ma ci sono uscita...è che quando ci sei dentro non ti accorgi che ti sei spenta, che non sei più tu, che non brilli più!! Adesso brillo, ho riacquistato la mia vita, la mia libertà, la mia vitalità e sono felice... Grazie Ilaria, mi hai fatto aprire gli occhi, mi hai fatto vedere il mondo con occhi diversi e con una nuova prospettiva, mi hai aiutato a essere indipendentemente felice!! Buon Natale a tutte!!!
    Rispondi a STEFY Commenta l’articolo

  15. Avatar di Serena

    Serena 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:22)

    Cara Ilaria e care tutte, ieri sera guardavo la trasmissione di Gramellini, e Roberto Saviano ha trattato un argomento importante di cronaca che in verità non vedo trattare quasi mai dai media (salvo un reportage su l'Espresso di parecchi mesi fa e mai più ripreso). Ovvero quello dei ragazzini reclutati dalla mafia e disposti a tutto per quattro soldi facili, la cosiddetta "paranza", costituita da pesci piccoli e piccolissimi - quel che avanza dalla pesca, diciamo - e che raccolti tutti assieme regalano un'ottima frittura. Il vero problema è che questa piaga non si arresta per la potente fascinazione che la vita criminale opera sulle menti giovani e manipolabili: questi ragazzini si sentono "fighi" (o spacchiusi, dipende dalla provenienza geografica) grazie anche al tacito consenso femminile... Può forse sembrare un esempio estremo ma non è così lontano dalle realtà che viviamo: innanzitutto perché, anche se se ne parla pochissimo, questa è una realtà che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, anche se viviamo a Milano e non a Scampia; in secondo luogo perché, in diverse declinazioni e sfumature, sono convinta che molto spesso siamo proprio noi donne ad avallare, tollerare e quasi strizzare l'occhio alla violenza e alla prepotenza, caratteristiche che ci appaiono tanto virili. Non credo di esagerare purtroppo. Ricordo perfettamente quando andavo alle scuole medie la cotta terribile per il bullo di turno... un mafiosetto in miniatura, nelle cui grazie tutti ambivano a entrare... una fascinazione potente e terribile, che non ricordo venisse nemmeno particolarmente arginata dagli insegnanti. Anzi. Certi padri ancora oggi accompagnano i figli agli allenamenti di calcio incoraggiando scorrettezze, falli, cattiveria... al solo scopo di imporsi come maschi. Un uomo che consideravo evoluto e intelligente (!) proprio qualche giorno fa l'ho sentito dire al figlioletto: "non devi farti mettere i piedi in testa da lei perché tu sei un maschio"... credo di aver detto tutto.
    Rispondi a Serena Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Dicembre 2016 12:33)

      Eh già. Hai detto tutto. Grazie. Io sono molto golosa di gelato. Un tardo pomeriggio di qualche anno fa giravo per impegni in bici a Milano e mi fermo in una gelateria a prendere la ciotolina più piccola come faccio spesso d'estate per far pausa e cedere al mio peccato di gola. Fuori dalla gelateria ci sono delle panchinette per fermarsi giusto il tempo di mangiare il gelatino e guardare chi passa. Mi siedo per i miei 3 minuti di relax. Di fianco a me un giovane padre con una bambina molto piccola (aveva ancora il pannolino per dire e non sapeva parlare). Lui di un nervosismo disturbante. Lei a un certo punto scoppia a piangere (chissà perché eh?) e lui urla infuriato: "Adesso non metterti a fare l'isterica!" Ho dovuto andarmene. Ora il modello padre furioso e impaziente alla panchinetta del gelato (se è una festa per me, cosa può essere per una bimba o un bimbo?) che cataloga la bimbetta maltrattata e quindi che piange, come isterica, come lo dobbiamo catalogare? Avete idea di quanti stronzi diventano ancora più stronzi nei momenti più belli della vita? Avete idea che tracce lascia tutto ciò a livello psicologico, proprio neuronale?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (19 Dicembre 2016 3:35)

      Eh purtroppo si ... un successone infatti questo post, Ilaria :( Grazie di tutto
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  16. Avatar di Federica

    Federica 8 anni fa (19 Dicembre 2016 7:44)

    Grazie perché vedo che la pensate come me. Non c'è niente che mi lega a lui ed infatti io non lo volevo. Credo che ad un certo punto i suoi comportamenti abbiano scatenato il mio orgoglio ferito ed io dovevo dimostrare a me stessa che avrei avuto ragione. Ma adesso mi sta scivolando tutto tra le mani.
    Rispondi a Federica Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Dicembre 2016 10:23)

      Interessante in effetti. Il tuo orgoglio adesso come sta? Hai dimostrato a te stessa di aver avuto ragione? Aspettiamo che "si scateni" in te un po' di sana dignità ("andare a letto con un vecchio stronzo che mi disprezza e mi ricatta (riguardo il lavoro) è terribilmente umiliante") e anche di amore per te stessa? Che dici?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  17. Avatar di Federica

    Federica 8 anni fa (18 Dicembre 2016 8:36)

    Buongiorno ho letto l'articolo e lo condivido. Eppure ho un problema l'uomo con cui vivo ora (sta divorziando da una giapponese) mi ha detto che lui per me non prova attrazione sessuale, che io sono troppo grassa (1.70 per 58 kg, taglia 42-44). Nonostante ciò vuole fare sesso con me. Io sono profondamente ferita visto che ho 32 anni (lui 67) e vorrei trovare l'amore della mia vita. Inoltre non riesco a mettere insieme i pezzi di un comportamento così ambivalente (voglio che vivi con me etc etc)
    Rispondi a Federica Commenta l’articolo

    • Avatar di Serena

      Serena 8 anni fa (18 Dicembre 2016 11:50)

      Scusami la brutalità Federica, ma cosa ti tratterebbe accanto a questo vecchio mostro perverso e patetico? Esiste anche una sola buona ragione per rovinarsi la vita così?
      Rispondi a Serena Commenta l’articolo

    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (18 Dicembre 2016 13:27)

      Cara Federica, se posso permettermi, scappa!! Non aspettare di cambiarlo, non aspettare di cambiare te stessa( magari penserai, ora dimagrisco qualche kg e poi gli andró bene...sicura che non troverà altro da criticare?!), non aspettare altro e scappa da questa relazione malsana. E poi hai 32 anni, non 67, e sono sicura che sei bellissima, non ti curare di Lui...troverai tanti altri che ti apprezzeranno per come sei!!
      Rispondi a Emma Commenta l’articolo

    • Avatar di Federica

      Federica 8 anni fa (19 Dicembre 2016 7:56)

      Io non penso di poterlo cambiare ma non so come uscirne visti i rapporti di lavoro che ci sono tra di noi.
      Rispondi a Federica Commenta l’articolo

    • Avatar di Luce

      Luce 8 anni fa (18 Dicembre 2016 14:19)

      Piuttosto che concentrami su di lui, io mi chiederei cosa mi spinge questa tipologia di "uomo".
      Rispondi a Luce Commenta l’articolo

    • Avatar di Lu

      Lu 8 anni fa (18 Dicembre 2016 15:07)

      Sono d'accordo con Serena. Sto soggetto è un 'vecchio mostro perverso e patetico'. Vali di più di questo!
      Rispondi a Lu Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (19 Dicembre 2016 2:47)

      Quando dice che TU non attrai lui, sta mettendo le mani avanti per non cadere indietro. E ho evitato di usare l'espressione colorita che mi sembrava più adatta. Comunque alla tua età ti puoi anche permettere un settantenne, quando morirà avrai tutto il tempo di rifarti una vita. Io comincerei subito, però vedi tu
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Dicembre 2016 10:03)

      Ah ah ah :D Ma il repellamento e lo schifo sono terribili anche se a tempo determinato.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (19 Dicembre 2016 11:32)

      Infatti, consiglierei di iniziare subito a vivere la sua vita ... a tempo determinato vanno bene i tuoi trainer, Ilaria! ci si può accontentare/accomodare, ogni tanto ... :))) è quando ci si accontenta in situazioni scomode e sgradevoli, che c'è palesemente qualcosa che non va
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Dicembre 2016 11:56)

      Ehm, non vorrei essere stata fraintesa a proposito dei trainer... E, scherzi a parte, quel che non va nella storia di Federica è che lei si è messa in questa storia per una serie di ragioni sbagliate, che peraltro ha anche spiegato, e ci rimane non per quelle ragioni, ma per l'azione di lavaggio di cervello e di plagio che il simpaticone sta facendo su di lei. Cioè è dentro una trappola manipolativa nella quale più si sta dentro, più è difficile uscire.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 8 anni fa (19 Dicembre 2016 12:13)

      Eh sì! Scherzi a parte, infatti, quello che fa sempre impressione constatare è chi ci sta dentro non riesca a vedere i fatti che sono sotto i suoi occhi. Sono macroscopici, ma i manipolatori fanno un reframing pazzesco. L'ironia era appunto su quello: un vecchio che ti maltratta, che riversa il calo di desiderio/potenza sessuale su di te, e che - se capisco bene - abusa anche del suo potere sul lavoro. Che aspetti a scappare? (Il tempo di una vacanza all'insegna del benessere, con o senza un simpatico trainer, sarebbe arrivato ...)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  18. Avatar di Annalisa

    Annalisa 8 anni fa (19 Dicembre 2016 12:38)

    Grazie Ilaria davvero di cuore,per tutto ciò che fai.Questo articolo mi tocca dentro,sei davvero in grado di arrivare nel vivo di ognuna d noi.Spesso leggo i tuoi articoli,il tuo blog mi hai aiutato a vedere la realtà con occhi diversi...a capire i miei errori e a non comportarmi più da vittima,colpevolizzandomi inutilmente.Bisogna reagire ed essere più forti di prima!è davvero illuminante leggere esperienze,pensieri,emozioni di ognuno/a di voi!grazie a tutte!Buon Natale
    Rispondi a Annalisa Commenta l’articolo

  19. Avatar di carla

    carla 8 anni fa (19 Dicembre 2016 13:22)

    CIAO a tutti questo articolo insegna molto.Ti rende consapevole delle cose che spesso hai subito senza metabolizzarle.IO CONCORDO ASSOLUTAMENTE CON MAURA e' l'ambiente in cui viviamo le abitudini e le credenze culturali purtroppo ancora molto forti. In particolare nel nord ITALIA c'e' una strana cultura misogina e maschilista. Dove e' assutamente normale trattare male le donne di casa.Io sono nata in una famiglia maltrattante. erano friulani esisteva il patriarca ,il padre e guai a contraddire il padre.Per fortuna eravamo tutte donne:la nonna ,la mamma e 3 sorelle.e come famiglia ci siamo isolati trasferendoci a Padova.IL papa' ha sempre e comunque maltrattato la mamma e se la pigliava poi con molta cattiveria con la nonna ,che viveva con noi e che era diventata praticamente la donna di servizio.La mamma insegnava e lavorava nonostante cio' ,il padre non alzava un dito in casa era servito e riverito come un re.Lui dirigeva pontificava e criticava ,soprattutto criticava . Criticava e offendeva tutto e tutti.la mamma era molto sottomessa aveva paura. ribatteva si' ma in modo flebile , e mai. mai. dava a lui torto soprattutto di fronte a noi. Poi la cosa strana era che lui e solo lui poteva criticare e sminuire la mamma se lo faceva qualcun altro erano guai . NON l'avrebbe mai lasciata e guai a chi gliela toccava.e viceversa anche per mamma . IO ho imparato presto a rispondere urlando. perche' con il papa' il dialogo era basato sulle urla perche'con noi per lui non esisteva un contraddittorio solo cio' che decideva lui si faceva.La mia fortuna e' stata che non ho mai avuto paura di lui,rispondevo e mi ribellavo,urlando. un'altra fortuna e' stata che la mia nonna invece era forte. e quando poteva tornava in friuli dove ha sempre vissuto da sola (era ragazza madre),io seguivo lei e lei mi diceva :devi rispettare tuo padre perche' e'tuo padre e un maschio,ma non farti mai mettere i piedi in testa. Da nessuno. si sta meglio sole che con un padrone.IO sono cresciuta ribelle con un rifiuto profondo per ogni forma di servilismo e prevaricazione. Mi ha causato problemi sempre perche' non sopporto che mi si critichi,e mi si prenda a parole,anche sul lavoro io rispondo .mi ribello e preferisco essere licenziata che sottomessa e non sopporto restrizioni alla mia liberta'. Con gli uomini uguale ,qui son cosi' lo vedo e lo sento sempre . con amici accoppiati e con singoli,io riesco a farmi scivolare le cose addosso,fino ad un puto di sopportazione e poi faccio scoppiare il rapporto,e me ne vado. Ora come prevedibile sono sola , non voglio padroni in casa se trovo un compagno, ognuno a casa sua e si puo' ragionare. sono contenta di aver avuto un bambino maschio perche'capisco che e' solo la mamma che puo' insegnarli come trattare le donne di casa.Anzi non c'e' bisogno di insegnarglielo lo assorbe quotidianamente.
    Rispondi a carla Commenta l’articolo

  20. Avatar di Fabiola

    Fabiola 8 anni fa (19 Dicembre 2016 17:32)

    Ciao Ilaria le hai chiamate persone tossiche. Non c'è parola più azzeccata, tali persone sono ovunque, sul lavoro, nella coppia o in famiglia. L'unica soluzione è eliminarli dalla tua vita pur pagando il prezzo della solitudine. Io certe soluzioni le ho adottato ed eliminando il tossico vicinoho notato che, alla lunga, stai meglio e che ti cercano persone affini a te che ti amano e capiscono senza fatica e giri di parole. Allora forza a tutte quelle che vogliono cambiare la propria vita
    Rispondi a Fabiola Commenta l’articolo