Perché una relazione non può fare a meno della gentilezza (e nemmeno tu)

gentilezzaSiamo in un mondo carente di gentilezza. In molti si lamentano della mancanza di gentilezza e sono profondamente convinti che se ci fosse più gentilezza tutti saremmo più felici e forse ci sarebbe più serenità a questo mondo. In fondo al nostro cuore siamo in tanti a pensare che se ci fosse più gentilezza le cose funzionerebbero meglio (tipo la scuola, la sanità, i trasporti) e forse forse anche l’economia girerebbe più veloce e saremmo tutti più ricchi. Ti sembra una esagerazione?

Gentilezza fa rima con ricchezza e non è una battuta. Di sicuro la gentilezza arrichisce le relazioni, arricchisce la vita di tutti noi e di certo, se si sta meglio emotivamente, si riesce a lavorare meglio, ad avere  idee migliori e a trovare più facilmente soluzioni utili ai problemi che nella vita inevitabilmente si presentano.

"Sii gentile perché ogni persona che incontri sta conducendo una battaglia. Sophia Loren"

Eppure anche se tutti concordiamo sul fatto che la gentilezza è un lubrificante fondamentale delle relazioni e dei rapporti umani, non ci facciamo poi molto caso, non ci impegniamo per essere gentili o per usare la gentilezza, noi, in prima persona.

Strana la vita, eh? Diciamocela tutta: al giorno d’oggi abbiamo tutti troppo cose da fare e siamo tutti troppo impegnati e troppo stressati per  metterci “anche” a essere gentili. Con i livelli di stress e gli impegni che abbiamo oggi non possiamo di certo chiedere a noi stessi di andare oltre a dei grugniti e a dei musi lunghi. Perché mai essere gentili con gli altri? Con tutti i pensieri importanti che abbiamo, che non ci venga chiesto anche di essere gentili, perbacco! Ancora  che alla signora anziana che sale sul tram incerta e smarrita non facciamo lo sgambetto, con il tempo che ci fa perdere con la sua lentezza, altroché usare la gentilezza. Non c’è tempo, non c’è modo. Non è che non vogliamo, non possiamo proprio metterci anche un po’ di gentilezza nella nostra vita.

"I gesti gentili sono le migliori carezze. Stephen Littleword"

Se proprio proprio dobbiamo, usiamo la variante brutta della gentilezza. L’ipocrisia, la falsità. Da mostri quali siamo, di colpo ci trasformiamo in angeli quando abbiamo bisogno di qualcosa da qualcuno, quando vogliamo che qualcuno faccia qualcosa per noi, quando, per esempio, senza confessarlo nemmeno a noi stessi, vogliamo usare la manipolazione.

Quando vogliamo sedurre.

Gentilezza, ipocrisia e manipolazione

Il dongiovanni che è  cortese, comprensivo  e addirittura “buono” con te, non sta usando la gentilezza autentica. Ti dice solo delle grandi bugie. E’ sempre e comunque uno stronzo. Sta giocando sporco, sporchissimo. Mica ti bevi tutte le belle paroline che ti dice, vero?

E anche tu, quando diventi dolce e accogliente con un uomo per fargli fare quello che vuoi tu, perché lui rimanga legato a te o perché vuoi cambiarlo, non ti stai comportando in modo gentile per davvero: anche tu stai manipolando. Anche tu stai usando l’altra persona. Anche tu non stai usando la gentilezza autentica.

Molte donne che amano troppo, manipolano e non usano la gentilezza autentica, anche se pensano di essere le uniche capaci di amore vero.

E’ incredibile come le persone ce la mettano tutta per imparare a usare  il nuovo I-pad che si sono comprati pagando il fantastico abbonamento a rate decennali della Telefone, della Vodacom o di Giga 4, Via col Vento etc. o per passare al livello successivo del loro videogioco preferito o per trovare la nuance di colore giusta per la tinta lo smalto, la pashmina e poi trovino impegnativa e surperflua la gentilezza autentica.

E’ troppo divertente viaggiare sui mezzi pubblici nelle ore di punta: vedere tutti questi impiegati che vanno e tornano dal lavoro e fissano con aria concentratissima lo schermo del calciobalilla portatile che hanno in mano.

E io penso: “accidenti, chissà quale importantissima questione sta affrontando il tipo con tutto quello spremere di meningi che gli si legge in faccia!”. Per caso gli capito alle spalle, lancio uno sguardo e vedo lo schermo colorato su cui si muovono strane navicelle e improbabili personaggi. Saranno forse i cartoni animati che io guardavo a otto anni?

Eh, no. I neuroni  del nostro sono impegnati nella sfida di un videogioco. Ecco svelato l’arcano. Ecco il mistero di tanto coinvolgimente cerebrale finalmente risolto. E’ evidente che di fronte a tale sforzo intellettuale non si può chiedere un maggiore impegno nei confronti  degli altri e della gentilezza.

"È sempre facile essere gentili con la gente di cui non ci importa nulla. Oscar Wilde"

E così che la questione della (mancanza di) gentilezza rischia di diventare una di quelle spirali negative,un circolo vizioso.  Per il quale ci sono mille validissime giustificazioni. Gli altri non sono gentili con me? Bene, io non lo sarò con loro.

E in tutto questo che cosa  succede? Succede che nessuno è più gentile con nessuno, dato che con gli estranei si usano le bugie e la falsità. Perché degli altri si può avere bisogno e se manca la confidenza, si può sopperire con una falsa gentilezza.

Perché, per un motivo quasi misterioso, si teme di più il giudizio degli estranei che quello dei famigliari (sarà forse perché con i famigliari si pensa di essersi già giocati tutto, di essersi già sputtanati completamente?). Perché, degli estranei, sostanzialmente si ha più paura che dei famigliari e degli amici.

Gentilezza, amore e amicizia

E in famiglia e in coppia la gentilezza si annienta. Scompare.

A chi si dovrebbe amare di più, si riserva il trattamento peggiore. Ma com’è questa storia, dov’è la logica?

"Però… per essere una parente è gentile… sembra un’estranea. Totò"

Ci sono due generi di persone che mi colpiscono e mi stupiscono e mi destano molti sospetti: gli uomini scortesi con le proprie compagne e le donne scortesi con i propri compagni. Io credo che la mancanza di gentilezza non si possa tollerare, in un rapporto di coppia.

E questo perché la gentilezza non è forma, ma è contenuto. La gentilezza è una declinazione dell’amore e non vi può essere amore senza gentilezza. La gentilezza contiene sempre amore.

La gentilezza dice: “Io sono un essere umano come te e riconosco in te la stessa umanità che ho io, la medesima fragilità e debolezza che ci rende umani e che ci accomuna. Io ti capisco e ti voglio bene, anche se non ti ho mai visto prima e magari non ti vedrò mai più.”

Le gentilezza in una relazione dice: “Io riconosco in te un uomo/una donna al quale/alla quale voglio bene a prescindere. E in più, nel mio caso e nel nostro caso, io ho scelto te come il mio uomo preferito/la mia donna preferita. E riconosco e ti sono grato/a che tu hai scelto me come la tua donna preferita/il tuo uomo preferito.”

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Bisogna pretendere di comportarsi in modo gentile e che gli altri si comportino in modo gentile nei nostri confronti. Alziamo gli standard, smettiamola di vivere in un mondo sciatto. Non permettiamo che gli altri si spremano le meningi per superare il livello dello stupido-cretinissimo-debilitante videogioco e invece ci trattino con poca gentilezza.

“Vuoi avere a che  fare con me? Quanti punti fai in gentilezza? A che livello sei arrivato di gentilezza? Sai io voglio solo il Campione del Mondo.”

"La gentilezza è l’arma dei più forti. Stephen Littleword"

Non buttiamo via i nostri neuroni cercando di vincere a uno stupidissimo e insensato videogioco, pretendiamo da noi stessi la capacità di essere il più possibile gentili con gli altri e in coppia.

Perché è importante dare e ricevere gentilezza

Mi piacerebbe che le lettrici di questo blog diventassero più esigenti. Sempre più esigenti. Mi piacerebbe che le donne non si accontentassero di  “un uomo purchessia”, ma che pretendessero da lui la massima gentilezza. Mi piacerebbe che le donne imparassero a leggere i segnali e a capire che gli uomini sbagliati sono quelli che non sanno usare la gentilezza né nei loro confronti, né nei confronti delle altre persone.

Il fatto che un uomo non usi la gentilezza è un segnale forte, che non va ignorato. E la gentilezza deve essere una costante, non un episodio, non un giorno sì e venti no. Perché quella si chiama perversione, non gentilezza, e chi è perverso è molto pericoloso.

E poi perché è così importante la gentilezza in una relazione?

Perché senza gentilezza non c’è amore e non c’è rispetto per se stessi e per gli altri. Non c’è il senso del valore di sé e non c’è il senso del piacere della vita.

Coloro che augurano la morte a personaggi famosi e meno famosi attraverso internet o in mille altri modi sono persone che non conoscono la vita, non sanno nulla del piacere e del godimento, sono persone che vivono per niente e senza niente. Poveri. Poverissimi in spirito. Disperati. Disperatissimi.

La gentilezza – ancora se la vuoi interpretare come segnale – è sintomo di equilibrio interiore, di capacità di padroneggiare le proprie emozioni, di maturità, di intelligenza.

Di virilità.

Di modernità.

Chi è gentile ha capito. Ha capito che cosa è importante nella vita e che cosa non è importante.

"Compiendo  atti di gentilezza nei confronti degli altri, non possiamo fare a meno di elevare noi stessi. A, Robbins"

La gentilezza è essenziale per il piacere, è essenziale per la crescita personale, è essenziale per dare e ricevere amore.

La gentilezza è fondamentale anche per fare l’amore con soddisfazione.

Dico bene? :)

***

La comunità de La Persona giusta per Te è attiva anche su Facebook.

Partecipa anche tu. 

Metti il tuo “mi piace” alla pagina.

***

Sei stufa di essere in ansia per amore e vuoi finalmente la tranquillità interiore per essere davvero interessante e realizzare una relazione felice  e serena, con l’uomo giusto per te?

Inizia subito il percorso: I 7 Pilastri dell’Attrazione

***

Ti senti sempre insicura e allora ti fai prendere dalla mania del controllo quando sei con un uomo? Vuoi finalmente liberarti dell’insicurezza e scoprire come capire un uomo per sedurlo e tenerlo legato a te?

Fai adesso il percorso: Come sedurre un uomo senza stress, né per te né per lui

***

Lascia un Commento!

43 Commenti

  1. Avatar di Stefania

    Stefania 11 anni fa (23 Marzo 2014 12:08)

    Cara Ilaria, come si fa a comprendere la differenza tra gentilezza autentica e l'ipocrisia?io per 12 anni ho vissuto una storia con un uomo gentile...un cavaliere dei modi..coccole, abbracci, paroline dolci..sempre disponibile ad aiutarmi quando mi vedeva stanca...lettere d'amore..poi dopo il matrimonio ho scoperto che lo stesso matrimonio era per lui un obiettivo...sempre sessualmente attento e presente, sempre gentile e coccolone..disposto a scusarsi quando ho scoperto che mi rubava soldi e oro...quando spudoratamente ha iniziato a bere davanti a me...io l'ho subito lasciato...ma che delusione! Mi sono sentita, e forse mi sento ancora, una stupida....e ho paura di non capire di nuovo visto che già sono stata terreno fertile per un disonesto! E che dire anche dei parenti e degli amici che nonostante avessero saputo da me cosa era accaduto per mandare all'aria un matrimonio, dopo tutto giustificano lui? Mi hanno detto: poverino sarà stata la depressione... Dopo tutto dove lo trovi uno che ti ama così? Accipicchia...
    Rispondi a Stefania Commenta l’articolo

  2. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (23 Marzo 2014 12:19)

    Cara Ilaria, buona domenica prima di tutto. Gentilezza e rispetto fondamentali in ogni relazione. Se non ci sono, per me cadono i presupposti per una relazione. La gentilezza dei manipolatori, narcisisti, opportunisti... potrei scriverci un libro. Ma ho di meglio da fare.... C'è il sole, sono una donna felice, vado a fare la spesa e a comprarmi cose buone. :-) Un abbraccio a te e a tutte le lettrici!
    Rispondi a Paolaquellanuova Commenta l’articolo

  3. Avatar di Pentesilea

    Pentesilea 11 anni fa (23 Marzo 2014 14:25)

    Dici bene, Ilaria. Aggiungo: le persone capaci di atti di gentilezza sono persone di valore che amano se stesse perchè non hanno problemi ad accettare la loro vulnerabilità. Sono una regista e come ben saprete di donne nel panorama cinematografico ce ne sono ben poche. Lavoro, quindi, con parecchi uomini e l'occasione per osservare il dongiovanni ipocrita di cui parla Ilaria, non mi è di certo mai mancata, anzi: all'inizio quando cerca di far colpo sulla fanciulla di turno, le tiene la porta aperta, l'ascolta con attenzione, la tratta come una principessa. Nel momento in cui si accorge che lei non è la cappuccetto rosso di turno e non ha la benchè minima intenzione di farsi mangiare, il trattamento cambia. Guardiamoci bene da questi individui. Per riconoscere a priori un uomo gentile da uno ipocrita, esiste un trucco molto semplice: osservare. Come si comporta con chiunque che non sia te? Come si comporta con i suoi amici? E con i suoi colleghi di lavoro? E con i suoi genitori? Se noti che è rude con tutti tranne che con te, qualche campanello d'allarme dovrebbe suonare. Generazioni di film - tra l'altro pessimi- ci hanno insegnato che l'uomo rozzo e villano - il classico cinico che non perde mai l'occasione di deridere o di ferire gli altri- una volta incontrata la sua bella si trasforma e, puf, grazie alla magica forza dell'amore diventa un pezzo di pane, l'uomo più gentile e magnanimo che ci sia. Solo con lei, si intende. Nella realtà un uomo rude e scortese che si comporta con te in maniera gentile ed affettata, ha qualche progetto in serbo per te. Vuole qualcosa da te - che sia sesso, soldi o quant'altro- e pur di ottenerla è disposto a giocare carte false. Altro che amore. Buona domenica a tutte! Pentesilea.
    Rispondi a Pentesilea Commenta l’articolo

  4. Avatar di Stefania

    Stefania 11 anni fa (23 Marzo 2014 16:07)

    Pentasilea parole sante! A volte gli errori che ho fatto sono stati quelli di pensare che io ero speciale per meritare tanta gentilezza! Pensa tu che scema che sono stata!
    Rispondi a Stefania Commenta l’articolo

  5. Avatar di Laura

    Laura 11 anni fa (23 Marzo 2014 15:17)

    "Gli altri non sono gentili con me? Bene, io non lo sarò con loro."...non mi sembra sbagliato come ragionamento! Perchè io dovrei essere gentile con una persona che con me non lo è affatto?! Io sono sempre stata una persona molto gentile e altruista ma, da quello che ho potuto notare per esperienza personale, più si è gentili e più la gente se ne approfitta!
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

  6. Avatar di fiore

    fiore 11 anni fa (23 Marzo 2014 16:20)

    La gentilezza certo che è importante però a me è capitato un uomo gentile, che diceva scusa, prego.. però mi feriva con i suoi comportamenti da indeciso e dicendo sempre di essere confuso e di non sapere bene ciò che provava per me.. in questo caso la sua gentilezza mi offuscava la vista facendomelo vedere migliore di come era nel profondo. Con questo voglio dire che la mancanza di rispetto al di la delle forme, si avverte soprattutto nei comportamenti, un uomo può essere gentile ma ferirti in altro modo e molto di più di uno dai modi un po' bruschi ma più schietto e sincero. Infatti talvolta la gentilezza non è segno di bontà d'animo e di un equilibrio che si è conquistato, ma dall'educazione che si è ricevuta in famiglia e comunque può essere un valore aggiunto che però non serve a coprire la mancanza di altre più profonde qualità.
    Rispondi a fiore Commenta l’articolo

  7. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (23 Marzo 2014 16:42)

    Per me la gentilezza è la svolta della vita. Sorridere, dire grazie, salutare, accettare la gentilezza degli altri, che è anche questa una cosa difficile. Soprattutto se sei sempre stata abituata a "meritarti l'amore". Invece essere gentili e accettare le gentilezze degli altri è bello, è una cosa che può cambiare davvero la propria vita e quella di chi ti sta intorno.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  8. Avatar di Alessia

    Alessia 11 anni fa (23 Marzo 2014 16:56)

    Come si fa ad inculcare in uomo l'ideale della gentilezza? Se questo è ormai formato credi che si possa recuperare in qualche modo? A mio parere questi valori te li porti dentro fin da subito e, a meno che ci sia un percorso personale volto alla crescita e alla consapevolezza, è difficile poter "ri-educare" alla gentilezza.
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

  9. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (23 Marzo 2014 17:54)

    Secondo me non si tratta di inculcare (anche perché noi non possiamo inculcare niente a nessuno...) ma di cambiare atteggiamento. Io da quando sono gentile gli altri sono genitli con me. Semplice. Sorrido alla vita e lei mi sorride, anche se non è facile, sorrido e sorrido.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  10. Avatar di elizabeth

    elizabeth 11 anni fa (23 Marzo 2014 19:30)

    @Pentesilea.Ho avuto la sfortuna di conoscere un uomo di"spettacolo".Cattivissimo con gli altri,mentre io ero la sua regina.allora ero più giovane e ingenua e non badavo a queste cose,credevo mi amasse.per più di due anni mi ha sfruttato,ma non solo sessualmente...mi ha rubato l'anima! Vampiro,sanguisuga,accattone! Gli auguro di vivere a lungo all'inferno
    Rispondi a elizabeth Commenta l’articolo

  11. Avatar di Attila

    Attila 11 anni fa (23 Marzo 2014 20:30)

    Trovo molto interessante questo argomento, Ilaria! :) Penso che la gentilezza, quella vera e non formale, sia davvero importante, e renda piu' piacevole e serena la vita. Io sono molto spesso sorridente e cordiale con gli altri, e' il mio modo di essere (nonostante riesca ad arrabbiarmi e a farmi valere pure io, se necessario!), e per me e' sempre molto bello ricevere un sorriso sincero, anche da una persona sconosciuta. Mi e' piaciuto il tuo sottolineare la differenza tra gentilezza e ipocrisia... ci sono persone capaci di mostrarsi estremamente gentili e galanti fintanto che li spinge una particolare motivazione, per poi pero' rivelarsi ben altro! A questo proposito ho trovato utile anche il suggerimento di Pentesilea: osservare! Osservare se un uomo (o una qualsiasi altra persona) si comporta gentilmente non solo con noi, ma anche con gli amici, i familiari, il cameriere al ristorante, gli sconosciuti... se la gentilezza fa parte di lui, lo si noterà! Per quanto riguarda me, posso dire che per fortuna ho imparato a non tollerare mai di non essere trattata con gentilezza ed educazione: se capita che qualcuno si mostri cafone con me sono capace di alzarmi, salutare e andarmene, senza crucciarmi troppo. Nessuno si merita di subire gesti o parole conditi da malagrazia, sciatteria o aggressività! :) Grazie ancora, ciao!
    Rispondi a Attila Commenta l’articolo

  12. Avatar di elizabeth

    elizabeth 11 anni fa (23 Marzo 2014 22:54)

    Però è anche vero il contrario,cioè uomini adorabili con tutti e spietati con la loro compagna.I classici dr.j & mr.h...
    Rispondi a elizabeth Commenta l’articolo

  13. Avatar di Lea

    Lea 11 anni fa (23 Marzo 2014 23:38)

    Ciao Ilaria, come hai potuto in un articolo ripetere per 45 (quarantacinque) volte la parola "gentilezza"? Anche solo fisicamente è provante!
    Rispondi a Lea Commenta l’articolo

    • Avatar di ilariacardani

      ilariacardani 11 anni fa (24 Marzo 2014 11:40)

      @ Lea, immagino che molte cose possano provare fisicamente chi si prende la briga di leggere un articolo, contare le parole e commentare al riguardo. Farsi una passeggiata al parco o ascoltarsi Beethoven forse potrebbe essere di giovamento e arginare tanto masochismo.
      Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di cristina

    cristina 11 anni fa (24 Marzo 2014 1:20)

    sono Cristina purtroppo da mia esperienza riscontro che l' uomo la gentilezza non sa nemmeno che cosa e', non rientra nel loro vocabolario questa parola purtroppo .sono freddi calcolatori e circuiscono le donne solo quando decidono che e' l' ora di portarsele a letto . non offrono un caffe' , non regalano un fiore neanche per amicizia . un giorno ho chiesto cosi' tanto per dire ad un amico se mi regalava un fiore del suo giardino mi piaceva molto cosa che giudicherete banale ma che per me ha un grande significato sono piccoli gesti che denotano grande sensibilita' e che sono segno di amicizia profonda . ebbene e' un anno che aspetto non ho visto nulla desideravo prendere un caffe' con lui ma nemmeno quello si e' realizzato . lui ci vede la malizia dice che se lo vedono ci scambiano per fidanzati .io non la penso cosi', io vedo solo gentilezza e un bel gesto di amicizia ,in finale un dono piccolino si puo' fare non e' impegnativo un caffe' poi si prende anche con un amica non c'e' bisogno di diventare amanti o fidanzati penso .io lo vedo un gesto carino e normalissimo tutto qui. ho fatto varie ipotesi a dir la verita' se avesse come si dice scusate la parola il braccino corto ma non so che pensare . comunque queste persone che prendono solo non sono neanche da prendere in considerazione. puntualizzo che il regalo si fa con il cuore con animo gentile e se uno se la sente senza nulla pretendere .io qualche regalino a lui l' ho fatto sempre con affetto nessuno mi ha costretto non lavoro ho rinunciato a comprare qualcosa per me in nome dell' amicizia ma anche per il compleanno francamente mi aspettavo un gesto carino ma come constato nulla di nulla purtroppo . si vede che non se la sente comunque rispetto le sue scelte anche se mi dispiace forse non mi considera abbastanza amica.....
    Rispondi a cristina Commenta l’articolo

  15. Avatar di fid

    fid 11 anni fa (24 Marzo 2014 11:14)

    Un post davvero bello, Ilaria! La gentilezza è amore. E' una qualità superiore dell'anima. Ancor più importante in coppia o in famiglia con i figli...non dimentichiamoci che i bambini di oggi saranno le donne e gli uomini del domani. A volte quando ti rendi conto che il mondo è ancora lontano dalla vera essenza dell'amore vorresti solo fuggire da tanta bruttezza. Sono della stessa idea di Pentesilea. Siamo stati educati dai film o dai racconti che gli uomini si trasformano quando incontrano la fatina, la creatura angelica ecc e per amore trattano la donna di turno come una principessa ma è solo illusione..fin quando non si rendono conto che la donna non è cappuccetto rosso (anche se poi ci sono quelle brave che sanno giocare e sanno essere cappuccetto rosso in quel momento per manipolarlo e poi si trasformano nel lupo cattivo in altre occasioni). Una volta ho sentito un guru della formazione che diceva che gli uomini scelgono la donna che riuscirà a trasformarli in re e viceversa cioè le donne cercano uomini che devono trasformarle in regine...perchè dobbiamo aspettare di incontrare l'altro per essere re o regine? ma intendiamoci re e regine con la R maiuscola quelli dotati delle qualità superiori dell'anima non egoisti, narcisi, egocentrici...o il re sole di turno. Se penso di essere una regina e coltivo in me le qualità che vorrei trovare nel mio re saprò riconoscerle..ma se non so cosa sia es. la gentilezza come faccio a riconoscerla nel mio re? Ciao e grazie Ilaria.
    Rispondi a fid Commenta l’articolo

  16. Avatar di Lou

    Lou 11 anni fa (24 Marzo 2014 12:33)

    Penso che dobbiamo sì diventare più esigenti, ma anche più attenti a dare agli altri quello che noi stessi desideriamo ricevere. E la gentilezza autentica è qualcosa che molto spesso si trascura (non la si pretende dagli altri né da se stessi), perché come è giustamente sottolineato nell'articolo, la si considera "forma"... ma come si può non considerare "sostanza" ciò che è in grado di arricchire le relazioni, migliorare gli ambienti di lavoro e l'umore di chi ci circonda?
    Rispondi a Lou Commenta l’articolo

  17. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (24 Marzo 2014 12:41)

    @cristina La gentilezza si basa sul dare. Perché se si impara a dare allo stesso tempo si è in grado di ricevere. Se si dà nulla, cosa si può ricevere in cambio?
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  18. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (24 Marzo 2014 13:31)

    @Ilaria, Ho riletto più volte questo articolo perché è davvero meraviglioso. Da quando abbiamo ed ho internet tra le mani ho visto di tutto. Ho trascorso un quarto di secolo ignorando molte cose che non è detto che si faccia bene a conoscere, poi d' improvviso tutto era a portata di mano. Se la mia educazione famigliare mi aveva portato a crescere e a muovermi solo negli ambienti più curati, poi sono scesa virtualmente in tutti gli altri. Ho visto è conosciuto di tutto, ma soprattutto mi sono resa conto che questa conoscenza globale del bene e del male senza distinguo è disorientante. Si perde l' aspetto selettivo a favore di quello quantitativo. Se prima appartenere ad un determinato ambiente comportava l' agire in un determinato modo, oggi qualunque sia l' ambiente di provenienza si finisce tutti nello stesso contenitore virtuale dove ci si omologa ad uno standard medio basso. Inoltre la continua ripetizione di informazioni sbagliate influenzano il modo di agire. Es: Le ragazze che sono abituate a vedere altre ragazze fare dei selfie audaci, finiscono per ritenere normale fare dei selfie audaci. La quantità delle azioni sopra la qualità delle stesse. Se più persone fanno così ( non importa chi lo faccia ), vuol dire che è giusto, con le conseguenze misere che sappiamo. Questo articolo riporta indietro le cose, a ciò che dovrebbe essere un punto fisso nell' educazione di ognuno di noi. Porta serenità e buona educazione. La gentilezza prima di cercarla in altre persone e di portare ad esempio i vari casi vissuti, chiediamoci se ancora ci ricordiamo di cosa sia fatta. Gentilezza = empatia. Grazie Ilaria
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  19. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (24 Marzo 2014 15:57)

    Io non sono d'accordo con chi dice che gli uomini non sono gentili. I miei colleghi mi hanno offerto caffè, mi hanno aiutato nel lavoro, mi hanno ascoltato come io ho ascoltato loro. Una parentesi sulla gentilezza che mi riguarda: ogni giorno prendo l'autostrada e saluto solo i casellanti che conosco. Con quelli sconosciuti mi limito ad un buongiorno anche un po' scontroso visti gli orari la fretta...etc! L'altro giorno ho pensato di provare a dare confidenza ad un casellante e gli dico: Ciao!! Mamma mia questi spiccioli...e sorrido contenta, lui mi risponde sorridendo e contento. Il giorno dopo lui al casello mi sorride e mi dice: Ehi ciao!!! Beh...gentilezza VS scontrosità 1 a 0. Besos
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  20. Avatar di romi

    romi 11 anni fa (24 Marzo 2014 19:46)

    @Al: dare non per avere che sarebbero seno' relazioni utilitaristiche,ma per la gioia di dare!
    Rispondi a romi Commenta l’articolo