"Un cane è prosa. Un gatto è poesia. Jean Burden"
Che c’entrano cane e gatto con le relazioni sentimentali tra gli umani e con il rapporto di coppia? Ok, lo so, questo titolo suona un po’ come quelli dei test di personalità che si fanno giusto per impegnare il tragitto da casa al lavoro. Non ho intenzione di fare qualcosa del genere, ma mi interessa affrontare in modo un po’ inedito e leggero l’atteggiamento mentale tipico di molte donne verso le relazioni e il confronto cane-gatto cade proprio a fagiolo.
"I cani vivono con te, i gatti sono a pensione da te. Pam Brown"
Premetto che non sono una super appassionata di animali – so che rischio di perdere migliaia di lettrici facendo questa affermazione -, ma confesso che li amo, come amo tutto quello che fa parte della natura, e mi incuriosiscono. Poi, nell’antico e immortale dibattito “preferisci il cane e il gatto?” devo dire – e adesso rischio di perdere altre migliaia di lettrici indignate – che ho sempre di gran lunga preferito il cane al gatto. Per la solita vecchia storia: un cane è più prevedibile, più fedele, più attaccato. Non solo: dei gatti non mi sono mai fidata troppo e, anzi, fin da bambina ne ho avuto paura. Deve essere successo che un gattino una volta mi ha graffiato mentre lo tenevo in braccio (io avrò avuto 5 anni o forse meno) e mi ha fatto male: è un episodio di cui quasi non mi ricordo – è tutto appannato nella mia memoria, come capita con gli eventi traumatici – ma sono convinta che fosse per quello che io e il gatto non ci siamo mai troppo presi.
"I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall’alto. Winston Churchill"
Il gatto e la sicurezza di sé
Poi, quando già ero adulta, mi sono ritrovata circondata da persone a me care tutte con gatti e amanti dei gatti, che non mi hanno mai voluto forzare a condividere le loro passioni feline. E questo è stato utile a riavvicinarmi all’amico gatto. Il passo definitivo è avvenuto mentre ho soggiornato per un periodo in uno dei monasteri buddhisti di Thich Nhat Hahn in Francia (ne ho parlato in questo articolo intitolato Lezioni d’amore e di sesso da un monaco buddhista). Alloggiavo in un bel cascinale antico e per accedere al piano dove c’era la mia camera bisognava salire su una scala di legno un po’ pericolante, con piccoli scalini, stretti e corti. Nel cascinale viveva un gatto (il cascinale era “suo”) e questo gatto, un bel giorno, si sdraiò a dormire su uno dei gradini della scala, occupandolo del tutto in largo e in lungo. Io tentai di parlagli. Niente. Lo toccai. Niente. Lo presi in braccio e lo spostai. Ok.
"Gli uomini hanno rifatto i cani per adattarli alle loro esigenze. I gatti sono identici a come erano diecimila anni fa. M.C.Garretty"
Da allora il gatto decise di occupare quel gradino permanentemente: non si mosse più di lì. Era un chiaro segnale di sfida. La cosa mi costrinse a salire e scendere la scala (già di per sé non agevolissima) e ogni volta a stare ben attenta per evitare di urtare Sua Signoria Il Gatto. In compenso ogni volta non perdevo l’occasione di fare ad alta voce (in modo che lui mi sentisse bene) qualche considerazione su di lui, sul suo carattere, sulla sua ostinazione. Era il mio modo di rifarmi. Ma alla fine, la paura dei gatti mi passò del tutto. E avevo anche imparato a fare un po’ l’acrobata.
Il cane, il gatto e l’autostima
Torniamo a bomba alla domanda iniziale. Che c’entrano il cane e il gatto con le relazioni? Beh, lo sanno tutti che il cane e il gatto sono considerati i rappresentanti di due psicologie “opposte” e ben diverse e che il loro modo di relazionarsi con gli umani è diversissimo. L’altro giorno, sulla bacheca Facebook di una mia amica amante degli animali, ho trovato un vignetta ironica e divertentissima che spiegava i modi di pensare ben differenti del cane e del gatto in rapporto al proprio padrone. Il cane pensa: “Questa persona mi nutre, mi dà una casa e mi ama. Deve essere dio.” Il gatto invece è convinto: “Questa persona mi nutre, mi dà una casa e mi ama. DEVO essere dio.”. E mentre nella vignetta il cane è rappresentato con atteggiamento cordiale e rilassato, il gatto è tronfio e con una bella corona in testa.
"I gatti sono infinitamente più amichevoli dei cani. Avete mai visto un cartello: – Attenti al gatto – ? Leonard Grainger"
Ho riso molto vedendo la vignetta, ho apprezzato la grande sintesi e la grande capacità di fare emergere concetti che possiamo definire “complessi”. Mi sono venute in mente anche molte somiglianze tra le psicologie di alcune donne e le psicologie del cane o del gatto.
Il cane, il gatto e l’amore
Vediamo un po’: il gatto è il classico tipo che ha come priorità assoluta se stesso, i propri interessi, il proprio piacere. Ha in mente i suoi obiettivi con grande chiarezza e niente e nessuno lo distoglie da quegli obiettivi. E’ dotato di una giusta dose di cinismo e se fosse una donna, qualcuno direbbe che si comporta un po’ da stronza. Il gatto ha una visione del mondo nel quale considera se stesso importante, ricco di risorse e sa di meritarsi gioia, benessere e fortuna. Non è bisognoso, è autonomo e indipendente, consapevole del proprio fascino e ha una buona autostima. Sa che per essere apprezzato è sufficiente “essere”, esistere, comportarsi con naturalezza e spontaneità e vivere la propria vita con intensità.
"I cani mangiano. I gatti pranzano. Ann Taylor"
Il gatto sa che non bisogna sbattersi e “darsi da fare” per ricevere amore. Anzi, sbattersi e fare per avere amore può trasfomare persone e animali in rompiscatole ed essere controproducente. Il gatto è un po’ ambiguo, nel senso che non ha bisogno di esprimere ogni volta quello che prova o sente con chiunque incontri e la sua ambiguità moltiplica il suo fascino che è già altissimo. Perché è vero che il gatto si fa gli affari suoi per la maggioranza del tempo, non c’è, ed è distante, ma quando c’è, ragazzi, grazie alla sua imprevedibilità, non lascia spazio a un attimo di noia.
"Un cane ti lusinga, ma sei tu a dover lusingare un gatto. Gorge Mikes"
Il cane, il gatto, la dipendenza e l’indipendenza
Il cane invece è quello che il pensiero comune definirebbe una “brava personcina”. Sempre accanto al proprio padrone, gli fa ben capire che è dipendente da lui, in tutto è per tutto. Il cane si fa mettere il guinzaglio – provaci con un gatto – e scondinzola ogni volta che vede il suo padrone, anche se questi si è assentato per soli 5 minuti. Il cane tiene a rimarcare la propria dipendenza, il proprio bisogno e il proprio apprezzamento per un appoggio esterno e pur di sentirsi accettato e protetto diventa sottomesso, obbediente e baratta la propria libertà per un po’ di sicurezza, di protezione e di affetto. Il cane teme di soffrire per amore ed è abituato a compiacere per piacere, per essere accettato, per essere amato. Il cane accetta anche di essere messo in castigo, di essere punito, di essere percosso, per imparare le regole in base alle quali essere accettato. Il cane subisce di buon grado la manipolazione da parte del suo padrone.
"Il gatto permette che l’uomo lo aiuti ma, a differenza del cane, non lecca la sua mano. Vance Packard"
Il gatto non si pone il problema di essere accettato: si comporta come vuole ed è accettato. Punto. E se non è accettato, chi se ne frega? Il rifiuto non lo preoccupa. I gatti sanno di avere sufficienti risorse in sé per essere felici e ottenere quello che desiderano.
E secondo te, quali sono le caratteristiche che si possono prendere a prestito da un cane e da un gatto e che rendono più facili o più difficili le relazioni tra un uomo e una donna?
valentina 11 anni fa (23 Dicembre 2013 20:43)
ora so di essere un gattoo.,,,,non l avrei mai detto...mi stavano sulle scatoleAmbra 10 anni fa (28 Settembre 2014 22:10)
Laura 10 anni fa (24 Marzo 2015 9:16)
alessia 10 anni fa (17 Maggio 2015 11:17)
Barbara 9 anni fa (18 Ottobre 2015 23:00)
Ok ...(si fa per dire), sono una donna "cane" ...anche se il mio animale preferito è il gatto/felino.Tania 9 anni fa (5 Aprile 2016 0:59)
Giulia 9 anni fa (29 Maggio 2016 12:08)
Ilaria Cardani 9 anni fa (29 Maggio 2016 12:27)
Certo che si può fare. Si chiama "trasformazione". E siamo qui - su questa terra e su questo blog - per questo ;)Silvana 9 anni fa (19 Gennaio 2016 8:32)
...ma se 'fai di tutto per farti voler bene, tanto 'gatto' non potresti essere o sbaglio? ;-) 9 anni fa (29 Maggio 2016 19:08)
...ma se 'fai di tutto per farti voler bene, tanto 'gatto' non potresti essere o sbaglio? ;-)Sophie 8 anni fa (10 Marzo 2017 12:33)
Ahimè sono un cane che ama molto circondarsi di gatti. Ecco, ho detto tutto di me :-)Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Marzo 2017 18:35)
Ottima consapevolezza :)Mau 8 anni fa (10 Marzo 2017 10:26)
Anche se capisco e approvo la metafora, sono esperta di gatti e tutta sta indipendenza è più un luogo comune che la realtà. I miei sono appiccicosi, gelosi del cane, ecc.Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Marzo 2017 18:39)
Gatti nevrotici? ;)Gretel 7 anni fa (19 Luglio 2017 13:27)
Mau 7 anni fa (19 Luglio 2017 11:37)
Emanuela T 7 anni fa (19 Luglio 2017 13:55)
Bene, l'importante è saperlo e fregarsene quando si prende un bel calcio nel di dietro e si va su google a cercare tecniche per comprendere come beccare la persona giusta.valentina.maidiremai 10 anni fa (17 Dicembre 2014 19:39)
cara Valentina, non devi vergognarti affatto. Sei splendida ed interessante così. 4 anni fa (8 Agosto 2020 22:45)
Ciao