Smettila di rimuginare sui tuoi errori e vai nella direzione giusta

erroriCapita spesso, soprattutto nei momenti di crisi, soprattutto quando le cose non vanno nel verso giusto, soprattutto quando le cose stentano a mettersi a posto, di concentrarsi sui propri errori, presenti, recenti o passati e pensare di aver fallito tutto, di essere degli incapaci e di non essere in grado di combinare nulla di buono e di non poter realizzare nulla di positivo per sé e per la propria vita.

Ci si concentra talmente tanto sui propri errori da farli diventare il “tutto” della propria esistenza e dei propri risultati, tanto da percepire se stessi non come persone (che come tutto e tutti) hanno sperimentato il fallimento (uno o più fallimenti anche), ma come persone che sono quello stesso fallimento che hanno sperimentato. Scommetto che anche tu, a furia di rimuginare sui tuoi errori pensi di essere una fallita e che la tua vita sia tutto un fallimento. Eppure questa non è la realtà. E’ solo la conseguenza di un atteggiamento mentale che non è utile e non è funzionale.

"Dimentica gli errori del passato.Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora e fallo.W. Durant"

Perché, molto semplicemente, tu non sei i tuoi errori e i tuoi errori nemmeno ti rispecchiano. I tuoi errori non rispecchiano la tua vera natura. I tuoi errori sono semplicemente le conseguenze di modi pensare, comportamenti e azioni che ti sono di certo appartenuti, ma in un momento circoscritto della tua vita, in determinati circostanze e contesti e in determinati stati emotivi, stati d’animo. Insomma, gli errori sono proprio questo: errori, nulla più. Ora spieghiamo.

Faccio un esempio semplice semplice. Credo che tutti sappiamo che una delle regole base della grammatica italiana sia distinguere il termine “a” (lettera dell’alfabeto o preposizione) dal termine “ha” terza persona del verbo avere, presente indicativo. Dico credo, perché con i tempi che corrono… Ma va beh, diamo per scontato che a scuola a tutti noi abbiano inculcato ben bene che scrivere “a” invece di “ha” sia un errore gravissimo e madornale che ci può definire come persona completamente illetterata o persona con le minime basi di istruzione. Eppure, anch’io, che amo esprimermi correttamente e pongo alla cosa molto attenzione, mi accorgo che, magari scrivendo un SMS, rispondendo a un What’sapp o anche rispondendo ai commenti sul blog, ogni tanto cado nell’errore e scrivo “ha”, come “a”, senz’acca. E’ perché gli strumenti non mi aiutano (i famigerati correttori che non correggono), perché ho fretta, perché sono presa dall’entusiasmo di comunicare. Perché non rileggo e non correggo.

Errori, contesti e circostanze

Ora, se qualcuno me lo chiede, so ben spiegare perché scrivere “a” senza l’acca invece di “ha” con l’acca è un errore madornale e ignominoso. Non è che non lo so. E io detesto fare quel genere di errore, non mi piacciono gli errori di grammatica, ci tengo che tutto sia corretto. Il fatto è che per la fretta, gli strumenti e l’entusiasmo io quell’errore lo commetto lo stesso, talvolta. La fretta, gli strumenti e l’entusiasmo sono una giustificazione sufficiente che mi autorizza a ripetere quell’errore? No di certo. E’ sotto la mia responsabilità e nel pieno delle mie possibilità non sbagliare e correggere.

Considerando la fretta e gli strumenti che non aiutano, dato che sono consapevole che la fretta e gli strumenti che non aiutano possono essere ostacoli sulla mia strada verso la “scrittura perfetta”. Le condizioni e il contesto non mi autorizzano a sbagliare. Anzi, nel pieno delle mie responsabilità e delle mie possibilità e adottando un atteggiamento consapevole, nei miei confronti e nei confronti degli altri, so bene che per evitare danni (ed errori) devo fare un respiro, prendermela con calma, rileggere e correggere. Che ci vuole, in fin dei conti? Si tratta, appunto di prendersi le proprie responsabilità, di vivere in modo consapevole le diverse situazioni della vita. (Quest’ultimo è un concetto molto importante, anche se non è il principale, questa volta, ma è molto importante).

Quindi se confondo “a” con “ha” c’è l’errore, l’errore è mio, rientra nella mia responsabilità (in questo caso a maggior ragione, dato che la regola grammaticale la conosco bene), ma io non sono quell’errore. Io non sono sbagliata. Io non sono i miei errori.

"Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. G.Rodari"

Tu mi dirai: “Cara la mia Ilaria, sai che cosa me ne frega a me dei tuoi “a” e dei tuoi “ha”?! Chiamali pure errori, ma io ho tredici matrimoni falliti alle spalle, sono stata licenziata 26 volte, ho fatto 11 figli tutti con uomini sbagliati, ho perso la casa e ora sto con un uomo che mi picchia e che non riesco a lasciare… Che mi dici, rispetto alla mia situazione?”

Ora, so bene che ci sono delle maratonete dell’errore (anche dei maratoneti eh!) quelli che ripetono errori su errori e magari sempre dello stesso genere, fanno solo leggere variazioni sul tema. So anche che ci sono errori, nella vita, che lasciano strascichi e complicazioni e conseguenze che poi per “sistemare” ci vuole il doppio del tempo o il triplo o il quadruplo di quello che hai impiegato a fare l’errore. Errori le cui conseguenze ti perseguitano peggio che Titti e Silvestro. Cioè peggio di quanto Titti perseguiti Silvestro e Silvestro Titti.

Cioè, infatti, diciamocelo sinceramente: poniamo che a qualcuna sia successo di sposare l’uomo sbagliato. Uno degli errori ben più comune di quanto si pensi. Come ben si sa, a sposarsi non ci vuole nulla, anzi, è la cosa più semplice del mondo, estremamente apprezzata socialmente e con problematiche burocratiche zero. Vogliamo parlare dell’esaltazione emotiva, tra l’altro? Poi, dopo, quando sei nel mezzo del casino, prova un po’ a uscirne: prima ti devi accorgere veramente che hai sbagliato, e devi accettare il fatto; poi devi cominciare a pensare che forse puoi lasciare tuo marito. Forse. Poi devi iniziare a lasciarlo.

Poi ci sono un infinità di fasi e di passaggi, quasi tutti traumatici, in cui nel 99% dei casi non hai il sostegno di nessuno, nemmeno del tuo avvocato, che peraltro è l’unico che ci guadagna davvero nella storia senza perderci nulla. E poi, poi, poi, dopo mille poi, ancora quel matrimonio fallito ti perseguita. Credi che tutto sia finito e invece, ogni giorno c’è una grana che si presenta, un problema con i figli, la cresima del pronipote, un ricordo del cavolo che fa capolino nella tua memoria quando meno te l’aspetti e tu e il tuo errore siete ancora lì faccia a faccia. E nel frattempo tu hai solo attraversato una serie di stati emotivi uno dopo l’altro, tutti di melma però. E magari hai accumulato altri errori.

Te credo che poi una si sente una fallita, te credo che poi una si identifica con i propri errori e pensa di essere lei i suoi propri errori, di essere sbagliata, di essere un errore vivente. Diverso sarebbe se il giorno dopo che ti sei accorta di aver sposato uno stronzo suonasse alla porta un postino bellissimo in smoking e ti dicesse: “Buongiorno Signora sono dell’Ufficio Ufficiale Riparaerrori. Ora siccome ci siamo accorti che lei ha sposato l’uomo sbagliato, sono qui a occuparmi della pratica, di modo che lei non debba avere nessuna conseguenza che la distragga dal suo percorso verso la felicità: lei parta per 6 mesi in un giro di tutte le spiagge tropicali del pianeta, pagato da noi, ovviamente.

Nel frattempo noi ci occupiamo di tutto: quando sarà tornata, lei sarà divorziata, alle condizioni che vuole lei, nessuna tristezza, rimpianto o ricordo lacrimevole, un ottimo lavoro, una casa bellissima, i suoi bimbi più felici di prima, le sue amiche piene di ammirazione per lei, sua mamma che finalmente si è accorta di quanto vale e che non le rompe più le scatole e dieci uomini sceltissimi e con il bollino blu della garanzia tra i quali scegliere, finalmente, l’uomo giusto per lei con il quale iniziare una nuova relazione a prova di intoppo! Intanto io rimango qui con lei, per non lasciarla sola e per prepararle le valigie. Tutto a prova di errori e di dolori.”

Errori, quel che ti è successo e tu: c’è differenza

Sono sicura che con un approccio del genere gli errori verrebbero percepiti come molto, ma molto meno traumatici e che tu, come tutte le altre persone che camminano su questa terra, tenderesti meno, ma molto meno, a identificarti con i tuoi errori, a personalizzarli.

"Gli errori rendono l’uomo amabile. Goethe"

Il fatto è che la realtà è molto più reale di quanto io ho descritto nel mio quadretto ideale e fantasioso. Gli errori si commettono, sono inevitabili, hanno delle conseguenze e talvolta queste conseguenze durano per molto tempo e sono molto pesanti. Il che influisce sul tuo stato d’animo, tanto da farti assumere un atteggiamento mentale del tipo: “sono una fallita, fallirò sempre, non sono capace di nulla e di fare nulla”.

Il problema è che questo atteggiamento di colpevolizzazione e di autodistruzione emotiva non porta a nulla di buono, se non ad altri errori. Cioè, rende più facile che si commettano nuovi errori e spesso dello stesso genere dei precedenti, creando una catena senza fine, che non si interrompe mai.

Come fare allora per soffrire il meno possibile, liberarsi dalle ombre che gli errori passati “insistono” nel voler proiettare sulla tua vita e ricominciare a vivere una vita autentica e vera, facendo tesoro dell’esperienza accumulata attraverso l’errore e nel contempo non facendosene limitare e inibire?

Come si fa a liberarsi degli errori del passato e conquistare quella libertà (anche e soprattutto dagli errori) che poi è la stessa cosa della felicità?

E’ necessario usare la ragione e modificare il proprio atteggiamento mentale, assumendo una consapevolezza molto definita rispetto a quel che è successo, rispetto a quel che ti è successo.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. S.Tamaro"

E’ vero infatti che c’è una responsabilità personale. Nell’esempio del matrimonio con un uomo sbagliato possiamo dire che sei tu che ti sei sposata, non la tua compagna di banco, certo. Sei tu che ti sei caccaiata nel guaio. Ripensa però a quando è successo: quale era il contesto? Quale le condizioni? Quale il tuo stato d’animo? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali avevi dato attenzione? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali non avevi dato attenzione? Ripensaci. Ripensa alle condizioni nelle quali hai “commesso quell’errore”, se lo hai commesso, o altri errori dai quali non riesci a distaccarti, per i quali non riesci a perdonarti.

Errori e obiettività

Probabilmente, con uno stato d’animo diverso, con informazioni diverse, con una concentrazione posta su qualcosa di diverso, quegli errori che hai commesso nel passato e con i quali tanto ti identifichi, oggi o domani non li faresti più.

Ecco perché possiamo dire che tu non sei i tuoi errori: tu sei qualcosa di diverso, di lontano dai tuoi errori e sei molto di più. Tu hai la capacità di andare oltre i tuoi errori, di superarli, di assumere decisioni diverse rispetto a quegli errori. Di prendere consapevolezza delle condizioni, delle circostanze, dei contesti. Delle tue emozioni e dei tuoi stati d’animo. Del tuo atteggiamento mentale.

Non solo, sempre nel percorso di consapevolezza che ti permette di prendere la distanza dai tuoi errori, di liberarti del senso di colpa e, soprattutto, dal senso di non valere nulla, puoi includere benissimo la capacità di distinguere quel che sei, da quel che fai e che hai fatto (i tuoi errori per esempio) e da quel che ti è accaduto.

Ora, ci sono filoni della psicologia e anche della crescita personale – coi quali peraltro, in via generale, mi trovo abbastanza d’accordo – che tendono a far rientrare tutto o la gran maggioranza di quel che accade a un individuo all’interno della responsabilità personale. Cioè, esasperando: se sei sulla spiaggia e c’è uno tsunami, il fatto che tu sia sulla spiaggia e sia investito dall’onda rientra nella tua responsabilità, magari anche “solo” per ragioni inconsce.

E’ ovvio che io non mi ritrovo in questa interpretazione estrema. Tanto che, a proposito di errori considero che sia sempre importante non perdere di vista anche l’influenza degli altri e degli accadimenti esterni (in questo senso c’è un po’ di differenza rispetto alle circostanze e ai contesti).

Detto papale papale, riguardo un tema che ruota intorno a quello degli uomini sbagliati e di cui spesso parliamo qui, cioè la manipolazione: accade talvolta che una serie di accadimenti e le loro conseguenze portino le persone a essere vittime di altre persone. Quando si è manipolate (o manipolati) si è vittime. E spesso, da vittime si compiono errori.

Ovvio che possiamo ribattere – e ci tocca farlo – che non possiamo pensare di essere vittime tutta la vita e dunque che non possiamo non sentirci coinvolti rispetto alla nostra responsabilità personale. Ma nel momento in cui ti fai tante paturnie e tanti rimuginamenti rispetto agli errori passati e al sentirti un fallimento di donna, per onestà e completezza di informazioni non puoi non considerare l’eventualità di essere stata vittima di altre persone o, anche, perché no, di un accadimento sfortunato.

Nel momento in cui fai una chiara distinzione tra quello che sei, quello che fai (o hai fatto) o quello che ti è successo, il tuo livello di consapevolezza aumenta enormemente e anche il tuo livello di autodeterminazione.

Questo ovviamente riguarda anche quelli che molte considerano errori di seduzione e di attrazione: se talvolta hai commesso errori nella seduzione, questo non significa che tu non sia capace di sedurre.

Certo, tanti sono i dettagli da tenere in considerazione e si può fare, con semplicità. Per questo, per tutte coloro che vogliono liberarsi dai pesi del passato e ritrovare la serenità personale necessaria a iniziare una relazione piena e appagante ho preparato dei percorsi specifici:

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312 Commenti

  1. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (9 Maggio 2015 10:12)

    care ragazze a tutte.noi ci facciamo un sacco di problemi e rimuginiamo a volte sul nulla.fresca fresca di ora.un mio parente e'svenuto in mezzo alla gente.nessuno e dico nessuno si e'avvicinato.questa e'la societa'in cui viviamo.e di gente ce n era.questi sono esempi per selezionare le persone di valore.credo che al mondo ce ne siano poche.ecco io sono una di quelle al netto delle mie disfunzionalita'.che pena questa societa'. un abbraccio a tutte.
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  2. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (9 Maggio 2015 10:32)

    @alessandra: sul precariato capisco, immagino non sia facile in italia farsi assumere, specie se c'è un bimbo e se per giunta il bimbo non sta bene. Capisco benissimo la voglia di un lavoro soddisfacente... però magari nel mentre non riesci a trovare qualcosa anche in un negozio o pizzeria, anche poche ore, magari quando tuo marito torna e può gestire la bambina? anche perché la figlia è di entrambi, che anche lui se ne occupi come fai te. Dai stai su vedrai che tutto si sistema!
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  3. Avatar di Adri

    Adri 10 anni fa (9 Maggio 2015 18:58)

    @ilaria tra gli errori più comuni che si fanno quando si è innamorati (io direi anestetizzati!) c'è quello di sottovalutare la famiglia del/della fidanzato/a. Sono convinta che quello che siamo (carattere, personalità, convinzioni, abitudini ecc) sia dovuto parecchio all'ambiente in cui abbiamo vissuto più a lungo e per molti è la famiglia di origine (specie oggi con la crisi). Ci sono le eccezioni, naturalmente, ma ho notato che quello che di solito non mi piace in un uomo lo ritrovo nella famiglia di origine. E ho imparato che forse forse, il farsi presentare i genitori e parentado non è mai troppo presto... perché poi può diventare troppo tardi scappare dopo! E voi che ne pensate ragazzuole? Baci e buon sabato sera.
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  4. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (9 Maggio 2015 20:58)

    Helen, bella la metafora delle rose :) Alessia, mi hai incuriosita: adoro le rose, mi piacerebbe riuscire a coltivarle. Ma le coltivi sul balcone o hai un giardino? :)
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  5. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (9 Maggio 2015 20:59)

    Mah, Adri. E' vero che la famiglia ci influenza molto, ma è anche vero che ognuno di noi poi fa il suo percorso, e non di rado si fanno scelte di vita diametralmente opposte a quelle dei genitori. Ma il punto è ancora un altro: una volta appurato che un uomo ha diversi aspetti che non ci convincono (leggi: non è adatto a noi), cosa ce ne facciamo di conoscere la sua famiglia? Vogliamo forse fare uno studio psico-socio-antropologico, per indagare l'origine della sua bambinonaggine/stronzaggine/pirlaggine? :D :D :D
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  6. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (9 Maggio 2015 21:53)

    Di solito è meglio tenerli fuori all inizio. Tanto il verme salta fuori lo stesso. Soprattutto se il verme è grosso. Le mamme italiche di solito sono terribili a prescindere. Rarissime quelle che dicono fai quello che vuoi frequenta chi ti pare. Di solito fanno la radiografia col doppio mezzo di contrasto.
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  7. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (10 Maggio 2015 9:19)

    Valeria sulle rose.Alcune hanno raggiunto tali livelli di bellezza e di grazia che ti perdi dentro ai loro petali. Ho un giardino ma si possono coltivare in vaso purché sia capiente, con un drenaggjo corretto e una concimazione abbondante. Comprati il libro dedicato della Royal Horticoltural Society. Chi è in Inghilterra ha solo l imbarazzo della scelta: ci sono giardini famosi, a tema per ogni periodo dell' anno. Paradiso viene dal persiano pairideieza che vuol dire appunto giardino. Un giretto in paradiso ogni tanto fa bene all anima.
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  8. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (10 Maggio 2015 9:45)

    @Valeria87: fuori in giardino. gli acari arrivano sia che le tieni fuori che in casa, tocca che le proteggi con lo spray (basta andare in vivaio, ti danno loro l'occorrente). La mia tira fuori rose da maggio a dicembre inoltrato, finché poi non la poto :)
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  9. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (10 Maggio 2015 10:16)

    Alessandra la maternità è da sempre fatta di lati oscuri. È proprio il dimenticarcene che paradossalmente crea drammi o anche tragedie. Sei costretta in un ruolo che è quello della mamma gioiosa e canterina e sotto sotto sai che non sei così e te ne vergogni. Tranquilla sei normale. Un essere che esce da te è in qualche modo una parte di te perlomeno nei primi anni. Io credo che il ruolo materno sia sovraccaricato di aspettative e di colpe. Ti chiedono subito alla nascita quanto pesa il bambino e se è piccolino si mettono a fare confronti e storcono il naso. Figuriamoci se è imperfetto. Un padre non avrà mai un carico così spaventoso di proiezioni. Allora condividi con altre mamme le tue ansie, fa molto bene. Non isolarti. Soprattutto non isolare troppo tua figlia. Informati su quello che è indicato farle fare e lascia che si stanchi anche un pochino.Distoglila dal solito tran tran di controlli medici e comunicale il tuo piacere nel fare le cose. Ti piace cucinare? Cucinate assieme. Ha bisogno di vedere una mamma propositiva non preoccupata o crucciata per la sua salute. Deve già affrontare il dolore o la stanchezza. E poi conta le ore di sonno che fai e imponiti di non andare sotto a un certo limite, piuttosto alterna le notti con qualcuno. Il burn out è dietro l angolo.
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  10. Avatar di _Alessandra_

    _Alessandra_ 10 anni fa (10 Maggio 2015 14:07)

    Grazie helen per il tuo parere e i tuoi suggerimenti.
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  11. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (10 Maggio 2015 14:22)

    No no gli acari si tolgono con le dita, se l infestazione è più forte con il sapone di marsiglia diluito e sciolto nell acqua e quindi spruzzato (scioglie la melata che è la sostanza zuccherina con la quale stanno attaccati alle foglie) gli acari a quel punto cadono a terra. solo se l infestazione è fortissima si usa insetticida
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  12. Avatar di Alessia

    Alessia 10 anni fa (10 Maggio 2015 22:32)

    @helen io ero piebald lo scorso anno, insetticida per forza (o coccinelle)
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  13. Avatar di Sasa

    Sasa 10 anni fa (29 Maggio 2015 15:45)

    Rimurginare è un gran spreco di tempo... L'ho capito anche se con ritardo. La paura è ricommette gli stessi errori. Come fare? Passo dalla sincerità acuta e a volte rabbiosa...tactacere e lasciar correre... Come migliorare?
    Rispondi a Sasa Commenta l’articolo

  14. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (31 Maggio 2015 13:14)

    parlavo prima con un mio amico (quello che mi ha presentato l'ex) che si è lasciato con la ragazza (una bella manipolatrice, che lo ha usato per uscire da una storia lunga con uno che la maltrattava e a due anni di storia ancora diceva roba tipo "speriamo che lui non ci veda" "lo amo ancora" etc) che mi ha detto che la sente ogni giorno (lei è tornata in italia per un periodo). Gli ho suggerito di chiudere anche la comunicazione perché, visto che tra l'altro lui non è in un momento stabile anche per altri motivi e si sente giù (ha anche attacchi di panico) non mi pare gli faccia bene, dicendo appunto se si chiude si chiude... mi ha risposto "senti chi parla" ridendo. Sono rimasta di sasso e devo dire che mi sta infastidendo. Il mio amico sa bene tutto quello che è successo con il mio ex, incluse tutte le volte che ho chiesto chiarezza anche dopo essersi lasciati perché l'ex mi continuava a dire "beh si puoi giocartela per salvare il rapporto" e affini - fino a gennaio di quest'anno. Ho chiuso definitivamente i contatti una volta appurato che mi stava solo tenendo calda per rendere felice il proprio ego (avere una che è innamorata e lavora sodo per chiarire e recuperare è una botta di autostima per un narcisista). Ma al di là di questo, sono rimasta malissimo che mi abbia detto cosi. ho risposto come sopra e in tutta risposta mi ha detto "vabeh ci hai messo un anno e mezzo (nota in questo tempo ci eravamo anche rimessi insieme) per chiudere una cosa che lui aveva già chiuso". già, solo che a me non lo comunicava né coi fatti né a parole (e di questo ho avuto conferma anche domenica scorsa da un'altra persona). Mi sento ferita. Non so bene perché, ma mi sento proprio ferita adesso. Non dal mio ex - quella è solo una ferita che sarà lunga rimarginare e basta - ma proprio dal mio amico, con il quale cerco di essere disponibile e proattiva per non farlo sprofondare nella depressione. Non me l'aspettavo. E non ho ben capito cosa ho fatto di sbagliato. Idee? Questa cosa mi ha fatto prendere male e ho paura di fare passi indietro adesso che era qualche settimana che mi sentivo serena e felice...
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    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (2 Luglio 2015 11:34)

      Alessia non prendertela più di tanto, piuttosto, fai appello a tutta la compassione ( e uso questa parola nella sua accezione migliore) che possiedi nei confronti di quest'amico. Sta soffrendo da cani, si ritrova in un pantano da cui tu cerchi a fatica, da quello che scrivi, di farlo uscire e lui che fa? cerca di tirare a fondo anche te. Tu hai fatto il tuo percorso, hai pianto le tue lacrime e poi sei andata avanti, stai andando avanti. Non farti fermare, da nessuno. Se questa persona in qualche modo ti "blocca" o peggio di trascina indietro, allontanala. Nel mio di percorso ho imparato che devo circondarmi di gente positiva, solare che porta luce nella mia vita.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (2 Luglio 2015 11:38)

      ...scusami, il messaggio è andato prima di completarlo.... Non è egoismo il mio, diciamo interesse personale illuminato :-) :-) come credo ( ma non ne sono certa) l'abbia definito la nostra Ilaria.... Nel buio si brancola, solo nella luce si possono scorgere le infinite possibilità che la vita ci regala. ti abbraccio e ti auguro di cuore un grande in bocca a lupo.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (31 Maggio 2015 17:15)

    @ Alessia, beh l'amico si è sentito punto sul vivo e come una biscia disturbata ti ha lanciato un colpo basso. Bisogna sapere scegliere gli amici oltre che i partner. Costui è colui che ti ha presentato quel simpaticone del tuo ex? Questo non ti dice nulla? Fatti passare la frustrazione (davvero non ne vale la pena e bisogna imparare che non vale la pena di soffrire per le frasi e le stuoidaggini altrui), prendi nota, scegli di cambiare percorso e soprattutto vedi di metabolizzare in fretta, dato che la vita è tua e di nessun altro.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (2 Luglio 2015 11:42)

      cara Ilaria, leggendo la risposta che hai dato ad Alessia ho scorto delle "somiglianze" con la mia. Ne sono contenta, significa che i tuoi articoli non sono rimaste parole, ma sono entrati dentro, divenendo "fari" che gettano luce sul mio cammino. Ti ringrazio.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (2 Luglio 2015 19:53)

      Ciao Anna. Grazie per il commento. Beh si, poi quando cerchi di risalire inevitabilmente smuovi alcune cose e agli altri non va bene perché magari abituati a vederti in un certo modo. Piano piano ;)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (2 Luglio 2015 20:01)

      @ Anna: ne sono felice :)
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  16. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (31 Maggio 2015 17:41)

    Grazie Ilaria - sei un'amica (posso dirlo? D) si è il solito. So che è buono, molto naive in realtà, ma buono di base, passa un periodaccio (lo scorso anno ha avuto 4 malattie gravi in famiglia) e si, gli è uscita molto bassa. Specie perché sa tutto e anche troppo bene (sentiva sia la mia che la sua di campane, nonostante non siamo amici, più colleghi,ma si, vivono insieme... e questa cosa mi spaventa perché l'ex è un fenomeno di manipolatore e lui molto naive e credulone). Me la sono fatta passare: bagno caldo, telefonata a casa e all'amico appena diventato padre e ora serie TV. Mi sono anche regalata un nuovo telefono, che ho riempito solo di foto di momenti felici, anche vecchi, perché sia un nuovo inizio davvero
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (31 Maggio 2015 17:50)

    @ Alessia, la psicologia dell'"eh, poverino!" è deleteria. Diventane consapevole.
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  18. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (31 Maggio 2015 17:53)

    hai ragione Ilaria. Devo imparare a farmi meno scrupoli e a mettermi un po' meno nei panni degli altri, visto che nei miei non molti ci si mettono alla fine. Grazie! :)
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  19. Avatar di Mikela

    Mikela 9 anni fa (2 Luglio 2015 10:31)

    Ho una relazione da un anno e tre mesi con un ragazzo piú grande di me, all' inizio tutto era perfetto, ci vedevamo ci divertivamo insieme.Ho iniziato questa relazione per dimenticare un vecchio amore per non soffrire più,con il passare dei mesi ho iniziato ad amare sempre più questa persona e a scordare l'altro solo che questo portó a mutare il mio comportamento e la mia personalità.Abbiamo avuto tanti litigi e incomprensioni a causa della mia eccessiva gelosia anche se lui non mi dava ovvi motivi, avevo paura ed ho paura tuttora che lui guardi le altre ragazze e che un giorno mi possa lasciare, ho anche disattivato il mio account Facebook e ho chiesto anche a lui di farlo.Mi rendo conto che la situazione mi è sfuggita di mano ma non riesco proprio a cambiare. Mi capita spesso di piangere e di disperarmi, lui è stufo di questo mio comportamento e dei miei capricci. Come posso rimediare ?Qual è il mio problema? Perché penso sempre che lui possa tradirmi o guardare altre?
    Rispondi a Mikela Commenta l’articolo

    • Avatar di gaia

      gaia 9 anni fa (2 Luglio 2015 21:15)

      Come ti capisco ! Io sono come te :-( dobbiamo metterci in testa di acquisire più fiducia in noi stesse,anche perché ho constatato di persona che quando credo in me stessa e mostro sicurezza le cose vanno bene. Purtroppo sono più le volte in cui non riesco. Bisogna avere pazienza e lavorarci su
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Luglio 2015 10:24)

      @ Mikela ovviamente si tratta di una questione che non riguarda lui e nemmeno la relazione, ma il tuo modo di intendere e di vivere l'amore e i rapporti di coppia. Ho anche la sensazione che tu non ti goda per nulla il vostro amore e che ti rovini parecchio la vita. Fino a che punto pensi di poter imparare a controllarti e fino a che punto pensi di essere completamente in balìa delle tue sensazioni e ossessioni?
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    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (3 Luglio 2015 10:35)

      Ma sei certa che la tua 'gelosia' sia del tutto immotivata? i tuoi capricci, come li definisci tu, le scenate, la richiesta di disattivazione del profilo fb, non pensi possano nascere dalla di essere trascurata o comunque non amata come tu vorresti? questa paura di essere lasciata non credi nasca da atteggiamenti di lui che tu percepisci solo a livello inconscio e che scatenano in te questa sofferenza? Se ti dico tutto ciò, è solo perché leggendoti ho rivisto me un paio di anni fà. Non voglio forzatamente, trovare delle somiglianze tra la storia che stai vivendo e la mia, ma anch'io facevo "scenate", ero profondamente gelosa, non mi fidavo; e alla luce di quanto è accaduto dopo, avevo tutte le ragioni per non farlo. L'unico "consiglio" che possa darti è quindi, di riguadagnare un po' di lucidità e serenità e parlargli, con calma e con tranquillità. Spiegagli i motivi del tuo disagio, io credo che se un uomo è realmente innamorato tenta di rassicurare la propria donna, con le parole e con i fatti. Dal canto tuo, guardati dentro e cerca di capire sino a che punto tu sei un' ' insicura' e lui è la "persona giusta per te".
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    • Avatar di Mikela

      Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 14:49)

      @Anna tutti ció è iniziato un paio di mesi fa, da quando ho iniziato ad amarlo profondamente.Lui non mi ha mai dato ovvi motivi per essere gelosa, l'ho sempre controllato sul cellulare, sul computer perche non mi fidavo di nessuno e nemmeno di lui. Mi è successo qualche volta di beccarlo a guardare certe ragazze e io l' avevo notato ma non penso che questo significhi qualcosa.L'ultima volta abbiamo litigato perchè lui va sempre in un bar dove c'è è una sua vecchia amica ma lui dice di andarci per pura abitudine che anche quando non era con me lo faceva.A volte mi capita di essere gelosa sulle sue colleghe di lavoro, va molto d'accordo con loro. Anche adesso ho sempre la tentazione di controllarlo ma fino adesso non ho trovato niente di strano.Cosa dovrei fare?
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    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (6 Luglio 2015 12:12)

      Mikaela ma tu ti stimi? Ti vuoi bene? qual è il valore che attribuisci a te stessa come persona e come donna? Se lui frequenta un bar dove andava anche prima di voi, se va d'accordo con le sue colleghe, dov'è il problema? Se ciò a livello razionale non ti desta alcun sospetto, allora questo irrefrenabile bisogno del controllo, perché? Forse sei un po' insicura ma non rispetto a lui, ma rispetto all'idea che tu stessa hai di te. Dedicati a qualcosa che ti piace, che ti fa stare bene, a prescindere da lui. Vivi i tuoi spazi di relazione, con le amiche, con i colleghi, con il mondo che ti circonda. Recupera la gioia di una passeggiata da sola, l'entusiasmo dello shopping, distogli l'attenzione da lui e dal vostro rapporto. Solo così potrai guadagnare un po' di serenità, pensando a te e solo a te. E Forse non pensi di essere alla sua "altezza" e temi che lui possa invaghirsi di qualcun altra?
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    • Avatar di Anna

      Anna 9 anni fa (6 Luglio 2015 12:14)

      ....se non inizi ad amare te stessa come pensi di poter amare un'altra persona?
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    • Avatar di Mikela

      Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 14:52)

      Da quando sono con lui L 'ho sognato 5 6 volte che mi tradisce con altre e stavo malissimo, mi svegliavo piangendo.Lui dice solo che sono io il problema che mi preoccupo per niente.
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (3 Luglio 2015 18:00)

      Idem con patate pure per me. Per Lui ero bisognosa e le richieste di chiarezza (Mai scenate) erano infondate anzi un sintomo di quanto Io fossi malata e insicura Sul nulla. Come no, mi mentiva, giocava alla corda con le mie emozioni e mi ha mollato via facebook attivandosi subito per Il rimpiazzo. Mikela mi puzza di bruciato, cerca di parlargli chiaramente e se si altera e Ti accusa di essere Tu Il problema hai Gia la tua risposta.
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  20. Avatar di Mikela

    Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 13:27)

    Io vorrei tanto cambiare ma è più forte di me.Non capisco da dove provengano queste mie insicurezze e questi miei dubbi.Ho sempre l'impressione di non essere abbastanza per lui e A volte penso che lui preferisca stare solo.Forse non ho fiducia in me stessa?
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (3 Luglio 2015 19:03)

      Mikela, che lui sia al di sopra di ogni sospetto o che invece i tuoi dubbi siano fondati, da quello che scrivi mi pare che, almeno per iniziare a rinascere, tu abbia bisogno di un sostegno psicologico per sbarazzarti di questa insicurezza. Quando si manca di autostima si è portati, o a mettersi con gente sbagliata e manipolatrice che sfrutta la debolezza altrui, o a sbagliare atteggiamento con gente che andrebbe anche bene, ma che prima o poi finisce per stufarsi. In entrambi i casi, si innesca un circolo vizioso... ma si puo' spezzarlo. Coraggio! :-)
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    • Avatar di Mikela

      Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 20:43)

      Quindi cosa dovrei fare? Se parlo con lui si innervosisce dicendomi che non ne puó più di sentire le stesse cose. Non vi ho detto però che molte volte si è messo a piangere e vedevo che stava male ora però si è Abituato , forse e non ci fa più caso
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Luglio 2015 21:36)

      @ Mikela, accidenti se siamo arrivati che lui si è messo a piangere ho la sensazione che questa relazione abbia molti punti aperti: io propendo a credere che tu sia ossessionata e che lui sia un po' in "trappola". Mi domando: oltre a questa gelosia ossessiva e ai litigi per gelosia, di che cosa è fatta la vostra relazione? Che cosa vi unisce? Che cosa c'è di bello, di sano e di divertente nel vostro stare insieme? E' la tua ossessione e il suo subirti a unirvi? E soprattutto tu dici di "amarlo profondamente"? Ne sei sicura? Qui c'è di tutto, ma di amore ben poco.
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    • Avatar di Mikela

      Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 23:19)

      Ultimamente la relazione è un po' monotona, ci vediamo quasi ogni giorno , e lui lavora tanto e non facciamo più quasi niente perché è sempre stanco .Forse litighiamo perché ci vediamo spesso? Grazie per il tuo commento , ma se questo non è amore allora cos'è?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (3 Luglio 2015 23:47)

      Beh, se litigate perché vi vedete spesso, mi chiedi anche che cos'è se non è amore? Cioè, spiegami, due persone si amano e litigano perché si vedono spesso? Qual è l'idea dell'amore che hai? O che avete?
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Luglio 2015 9:19)

      Ciao Ilaria. Quindi secondo te è Mikela che lo soffoca, dici che lui non potrebbe aver dato modo alla sua insicurezza di uscire prorompente?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Luglio 2015 11:13)

      @Alessia io non ho detto che è Mikela che lo soffoca: non mettete in testa e in bocca a me e ad altri pensieri, opinioni e parole che non sono nostri ma vostri, perché altrimenti non vedrete mai il mondo in modo diverso e piu' utile per voi. Lui ha dato modo alla sua insicurezza di uscire prorompente? Bah... Non lo so... 'Sto poveretto che si mette a piangere, lavora troppo ed è troppo stanco? Lei ha una insicurezza che è uscita in modo prorompente per causa di lui? Uhm... In realtà sta emergendo il quadro di un rapporto davvero poco sereno e soddisfacente, dove mi pare che quel che domini siano gli egoismi e gli infantilismi di entrambi. E direi prepotenza e controllo da parte di Mikela. Ripeto, perché vi ostinate a scambiare litigi, sofferenza e star male con l'amore? Questo è uno dei punti davvero importanti.
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