Smettila di rimuginare sui tuoi errori e vai nella direzione giusta

erroriCapita spesso, soprattutto nei momenti di crisi, soprattutto quando le cose non vanno nel verso giusto, soprattutto quando le cose stentano a mettersi a posto, di concentrarsi sui propri errori, presenti, recenti o passati e pensare di aver fallito tutto, di essere degli incapaci e di non essere in grado di combinare nulla di buono e di non poter realizzare nulla di positivo per sé e per la propria vita.

Ci si concentra talmente tanto sui propri errori da farli diventare il “tutto” della propria esistenza e dei propri risultati, tanto da percepire se stessi non come persone (che come tutto e tutti) hanno sperimentato il fallimento (uno o più fallimenti anche), ma come persone che sono quello stesso fallimento che hanno sperimentato. Scommetto che anche tu, a furia di rimuginare sui tuoi errori pensi di essere una fallita e che la tua vita sia tutto un fallimento. Eppure questa non è la realtà. E’ solo la conseguenza di un atteggiamento mentale che non è utile e non è funzionale.

"Dimentica gli errori del passato.Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora e fallo.W. Durant"

Perché, molto semplicemente, tu non sei i tuoi errori e i tuoi errori nemmeno ti rispecchiano. I tuoi errori non rispecchiano la tua vera natura. I tuoi errori sono semplicemente le conseguenze di modi pensare, comportamenti e azioni che ti sono di certo appartenuti, ma in un momento circoscritto della tua vita, in determinati circostanze e contesti e in determinati stati emotivi, stati d’animo. Insomma, gli errori sono proprio questo: errori, nulla più. Ora spieghiamo.

Faccio un esempio semplice semplice. Credo che tutti sappiamo che una delle regole base della grammatica italiana sia distinguere il termine “a” (lettera dell’alfabeto o preposizione) dal termine “ha” terza persona del verbo avere, presente indicativo. Dico credo, perché con i tempi che corrono… Ma va beh, diamo per scontato che a scuola a tutti noi abbiano inculcato ben bene che scrivere “a” invece di “ha” sia un errore gravissimo e madornale che ci può definire come persona completamente illetterata o persona con le minime basi di istruzione. Eppure, anch’io, che amo esprimermi correttamente e pongo alla cosa molto attenzione, mi accorgo che, magari scrivendo un SMS, rispondendo a un What’sapp o anche rispondendo ai commenti sul blog, ogni tanto cado nell’errore e scrivo “ha”, come “a”, senz’acca. E’ perché gli strumenti non mi aiutano (i famigerati correttori che non correggono), perché ho fretta, perché sono presa dall’entusiasmo di comunicare. Perché non rileggo e non correggo.

Errori, contesti e circostanze

Ora, se qualcuno me lo chiede, so ben spiegare perché scrivere “a” senza l’acca invece di “ha” con l’acca è un errore madornale e ignominoso. Non è che non lo so. E io detesto fare quel genere di errore, non mi piacciono gli errori di grammatica, ci tengo che tutto sia corretto. Il fatto è che per la fretta, gli strumenti e l’entusiasmo io quell’errore lo commetto lo stesso, talvolta. La fretta, gli strumenti e l’entusiasmo sono una giustificazione sufficiente che mi autorizza a ripetere quell’errore? No di certo. E’ sotto la mia responsabilità e nel pieno delle mie possibilità non sbagliare e correggere.

Considerando la fretta e gli strumenti che non aiutano, dato che sono consapevole che la fretta e gli strumenti che non aiutano possono essere ostacoli sulla mia strada verso la “scrittura perfetta”. Le condizioni e il contesto non mi autorizzano a sbagliare. Anzi, nel pieno delle mie responsabilità e delle mie possibilità e adottando un atteggiamento consapevole, nei miei confronti e nei confronti degli altri, so bene che per evitare danni (ed errori) devo fare un respiro, prendermela con calma, rileggere e correggere. Che ci vuole, in fin dei conti? Si tratta, appunto di prendersi le proprie responsabilità, di vivere in modo consapevole le diverse situazioni della vita. (Quest’ultimo è un concetto molto importante, anche se non è il principale, questa volta, ma è molto importante).

Quindi se confondo “a” con “ha” c’è l’errore, l’errore è mio, rientra nella mia responsabilità (in questo caso a maggior ragione, dato che la regola grammaticale la conosco bene), ma io non sono quell’errore. Io non sono sbagliata. Io non sono i miei errori.

"Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. G.Rodari"

Tu mi dirai: “Cara la mia Ilaria, sai che cosa me ne frega a me dei tuoi “a” e dei tuoi “ha”?! Chiamali pure errori, ma io ho tredici matrimoni falliti alle spalle, sono stata licenziata 26 volte, ho fatto 11 figli tutti con uomini sbagliati, ho perso la casa e ora sto con un uomo che mi picchia e che non riesco a lasciare… Che mi dici, rispetto alla mia situazione?”

Ora, so bene che ci sono delle maratonete dell’errore (anche dei maratoneti eh!) quelli che ripetono errori su errori e magari sempre dello stesso genere, fanno solo leggere variazioni sul tema. So anche che ci sono errori, nella vita, che lasciano strascichi e complicazioni e conseguenze che poi per “sistemare” ci vuole il doppio del tempo o il triplo o il quadruplo di quello che hai impiegato a fare l’errore. Errori le cui conseguenze ti perseguitano peggio che Titti e Silvestro. Cioè peggio di quanto Titti perseguiti Silvestro e Silvestro Titti.

Cioè, infatti, diciamocelo sinceramente: poniamo che a qualcuna sia successo di sposare l’uomo sbagliato. Uno degli errori ben più comune di quanto si pensi. Come ben si sa, a sposarsi non ci vuole nulla, anzi, è la cosa più semplice del mondo, estremamente apprezzata socialmente e con problematiche burocratiche zero. Vogliamo parlare dell’esaltazione emotiva, tra l’altro? Poi, dopo, quando sei nel mezzo del casino, prova un po’ a uscirne: prima ti devi accorgere veramente che hai sbagliato, e devi accettare il fatto; poi devi cominciare a pensare che forse puoi lasciare tuo marito. Forse. Poi devi iniziare a lasciarlo.

Poi ci sono un infinità di fasi e di passaggi, quasi tutti traumatici, in cui nel 99% dei casi non hai il sostegno di nessuno, nemmeno del tuo avvocato, che peraltro è l’unico che ci guadagna davvero nella storia senza perderci nulla. E poi, poi, poi, dopo mille poi, ancora quel matrimonio fallito ti perseguita. Credi che tutto sia finito e invece, ogni giorno c’è una grana che si presenta, un problema con i figli, la cresima del pronipote, un ricordo del cavolo che fa capolino nella tua memoria quando meno te l’aspetti e tu e il tuo errore siete ancora lì faccia a faccia. E nel frattempo tu hai solo attraversato una serie di stati emotivi uno dopo l’altro, tutti di melma però. E magari hai accumulato altri errori.

Te credo che poi una si sente una fallita, te credo che poi una si identifica con i propri errori e pensa di essere lei i suoi propri errori, di essere sbagliata, di essere un errore vivente. Diverso sarebbe se il giorno dopo che ti sei accorta di aver sposato uno stronzo suonasse alla porta un postino bellissimo in smoking e ti dicesse: “Buongiorno Signora sono dell’Ufficio Ufficiale Riparaerrori. Ora siccome ci siamo accorti che lei ha sposato l’uomo sbagliato, sono qui a occuparmi della pratica, di modo che lei non debba avere nessuna conseguenza che la distragga dal suo percorso verso la felicità: lei parta per 6 mesi in un giro di tutte le spiagge tropicali del pianeta, pagato da noi, ovviamente.

Nel frattempo noi ci occupiamo di tutto: quando sarà tornata, lei sarà divorziata, alle condizioni che vuole lei, nessuna tristezza, rimpianto o ricordo lacrimevole, un ottimo lavoro, una casa bellissima, i suoi bimbi più felici di prima, le sue amiche piene di ammirazione per lei, sua mamma che finalmente si è accorta di quanto vale e che non le rompe più le scatole e dieci uomini sceltissimi e con il bollino blu della garanzia tra i quali scegliere, finalmente, l’uomo giusto per lei con il quale iniziare una nuova relazione a prova di intoppo! Intanto io rimango qui con lei, per non lasciarla sola e per prepararle le valigie. Tutto a prova di errori e di dolori.”

Errori, quel che ti è successo e tu: c’è differenza

Sono sicura che con un approccio del genere gli errori verrebbero percepiti come molto, ma molto meno traumatici e che tu, come tutte le altre persone che camminano su questa terra, tenderesti meno, ma molto meno, a identificarti con i tuoi errori, a personalizzarli.

"Gli errori rendono l’uomo amabile. Goethe"

Il fatto è che la realtà è molto più reale di quanto io ho descritto nel mio quadretto ideale e fantasioso. Gli errori si commettono, sono inevitabili, hanno delle conseguenze e talvolta queste conseguenze durano per molto tempo e sono molto pesanti. Il che influisce sul tuo stato d’animo, tanto da farti assumere un atteggiamento mentale del tipo: “sono una fallita, fallirò sempre, non sono capace di nulla e di fare nulla”.

Il problema è che questo atteggiamento di colpevolizzazione e di autodistruzione emotiva non porta a nulla di buono, se non ad altri errori. Cioè, rende più facile che si commettano nuovi errori e spesso dello stesso genere dei precedenti, creando una catena senza fine, che non si interrompe mai.

Come fare allora per soffrire il meno possibile, liberarsi dalle ombre che gli errori passati “insistono” nel voler proiettare sulla tua vita e ricominciare a vivere una vita autentica e vera, facendo tesoro dell’esperienza accumulata attraverso l’errore e nel contempo non facendosene limitare e inibire?

Come si fa a liberarsi degli errori del passato e conquistare quella libertà (anche e soprattutto dagli errori) che poi è la stessa cosa della felicità?

E’ necessario usare la ragione e modificare il proprio atteggiamento mentale, assumendo una consapevolezza molto definita rispetto a quel che è successo, rispetto a quel che ti è successo.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. S.Tamaro"

E’ vero infatti che c’è una responsabilità personale. Nell’esempio del matrimonio con un uomo sbagliato possiamo dire che sei tu che ti sei sposata, non la tua compagna di banco, certo. Sei tu che ti sei caccaiata nel guaio. Ripensa però a quando è successo: quale era il contesto? Quale le condizioni? Quale il tuo stato d’animo? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali avevi dato attenzione? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali non avevi dato attenzione? Ripensaci. Ripensa alle condizioni nelle quali hai “commesso quell’errore”, se lo hai commesso, o altri errori dai quali non riesci a distaccarti, per i quali non riesci a perdonarti.

Errori e obiettività

Probabilmente, con uno stato d’animo diverso, con informazioni diverse, con una concentrazione posta su qualcosa di diverso, quegli errori che hai commesso nel passato e con i quali tanto ti identifichi, oggi o domani non li faresti più.

Ecco perché possiamo dire che tu non sei i tuoi errori: tu sei qualcosa di diverso, di lontano dai tuoi errori e sei molto di più. Tu hai la capacità di andare oltre i tuoi errori, di superarli, di assumere decisioni diverse rispetto a quegli errori. Di prendere consapevolezza delle condizioni, delle circostanze, dei contesti. Delle tue emozioni e dei tuoi stati d’animo. Del tuo atteggiamento mentale.

Non solo, sempre nel percorso di consapevolezza che ti permette di prendere la distanza dai tuoi errori, di liberarti del senso di colpa e, soprattutto, dal senso di non valere nulla, puoi includere benissimo la capacità di distinguere quel che sei, da quel che fai e che hai fatto (i tuoi errori per esempio) e da quel che ti è accaduto.

Ora, ci sono filoni della psicologia e anche della crescita personale – coi quali peraltro, in via generale, mi trovo abbastanza d’accordo – che tendono a far rientrare tutto o la gran maggioranza di quel che accade a un individuo all’interno della responsabilità personale. Cioè, esasperando: se sei sulla spiaggia e c’è uno tsunami, il fatto che tu sia sulla spiaggia e sia investito dall’onda rientra nella tua responsabilità, magari anche “solo” per ragioni inconsce.

E’ ovvio che io non mi ritrovo in questa interpretazione estrema. Tanto che, a proposito di errori considero che sia sempre importante non perdere di vista anche l’influenza degli altri e degli accadimenti esterni (in questo senso c’è un po’ di differenza rispetto alle circostanze e ai contesti).

Detto papale papale, riguardo un tema che ruota intorno a quello degli uomini sbagliati e di cui spesso parliamo qui, cioè la manipolazione: accade talvolta che una serie di accadimenti e le loro conseguenze portino le persone a essere vittime di altre persone. Quando si è manipolate (o manipolati) si è vittime. E spesso, da vittime si compiono errori.

Ovvio che possiamo ribattere – e ci tocca farlo – che non possiamo pensare di essere vittime tutta la vita e dunque che non possiamo non sentirci coinvolti rispetto alla nostra responsabilità personale. Ma nel momento in cui ti fai tante paturnie e tanti rimuginamenti rispetto agli errori passati e al sentirti un fallimento di donna, per onestà e completezza di informazioni non puoi non considerare l’eventualità di essere stata vittima di altre persone o, anche, perché no, di un accadimento sfortunato.

Nel momento in cui fai una chiara distinzione tra quello che sei, quello che fai (o hai fatto) o quello che ti è successo, il tuo livello di consapevolezza aumenta enormemente e anche il tuo livello di autodeterminazione.

Questo ovviamente riguarda anche quelli che molte considerano errori di seduzione e di attrazione: se talvolta hai commesso errori nella seduzione, questo non significa che tu non sia capace di sedurre.

Certo, tanti sono i dettagli da tenere in considerazione e si può fare, con semplicità. Per questo, per tutte coloro che vogliono liberarsi dai pesi del passato e ritrovare la serenità personale necessaria a iniziare una relazione piena e appagante ho preparato dei percorsi specifici:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

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Come Sedurre un Uomo senza Stress

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312 Commenti

  1. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 10:57)

    Ilaria@ tornando sulla selezione ....per un po' ho pensato fosse una soluzione ma non regge con me perché mi piacciono le serate eleganti ma anche mangiare la porchetta allo stadio.Mi piace leggere e leggo tantissimo e ho mille interessi ma poi guardo una telenovela da anni (la maratona della domenica).Mi trovo bene in tenda se il paesaggio merita ma non faccio discorsi anticapitalisti (non voglio enrare inbeghe politiche ma descrivere cosa succede) di fronte alla perfezione di un tre stelle michelin.Mi piacciono le cose raffinate ma non disprezzo quelle semplici.Insomma io vorrei fare tutto ma senza essere animata dal sacro fuoco di coloro che antepongono l'attivitá di turno a se stessi.Mi piace non perdere il peso forma ma non sono gym addicted...Non sono dispista a rinunciare agli interessi e alla varietá delmondo a causa degli altri .I miei sono sempre stati cosí ....e soprattutto mio padre era versatile cosí ma un po' fuori dal coro. Uno dei motivi per cui ho amato mio marito é proprio perché era la prima persona normale (in senso buono) che conoscevo.Con me ha fatto cose che non aveva mai fatto (e viceversa) dimostrando di essere uomo dal multiforme ingegno e non incasellabile.Lui peró vive questa cosa facendosi senza sforzo amare da tutti. Venendo al dunque coda mi consigli per vincere questa ansia di rivalsa e questa (di fondo) insicurezza? Grazie!!!!
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  2. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (7 Maggio 2015 11:29)

    """vivi e lascia vivere". Sul quale poi innestarne un altro che credo sia a buon diritto uno dei capisaldi del mio "sistema filosfico": fare selezione e frequentare solo persone con le quali troviamo corrispondenza"". Negli anni ho imparato a farlo, essendo io una VIVI E LASCIA VIVERE, a fare selezione quindi una grossa pulizia di persone da frequentare e questa selezione continua. Preferisco spesso stare sola che partecipare a certe cene per esempio di colleghi. Ecco appunto, la selezione che qui farei è pari a zero, cioè ne frequenterei tra circa 18 , zero! e tutti i giorni mi tocca condividere con loro anche lo spazio con 5 donne che non stanno zitte un attimo e parlano di niente. Avranno qualcosa di buono anche loro, non lo metto in dubbio, ma alla lunga non riesco più a percepirlo tanto sono pettegole e di una stupidità ed immaturità da brivido. Non so , avete presente quando pensate di non c'entrare assolutamente niente con la gente che vi sta attorno? mi sa che l'unico modo per liberarmene è un bel licenziamento.
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  3. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (7 Maggio 2015 11:35)

    Ciao Lella posso chiederti una cosa? da meno di un mese fa ad oggi sembra che il tuo matrimonio sia passato dalle stalle alle stelle...Com'è possibile in meno di un mese?Com'è possibile che solo parlando tutto è passato in cosi' poco tempo? Io ci ho messo 3 mesi ad accettare la mia gravidanza (che oltre tutto desideravo prima) forse oggi e dico forse ne sono felice... Di solito la frustrazione lo smarrimento nel rapporto a 2 puo' essere superato con il tempo e con dei cambiamenti quotidiani ma tu dopo 2 giorni dalle cose che avevi scritto avevi già cambiato linea e sembrava volessi convincere Ilaria e noi... E' per questo che sembra che te la racconti...
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  4. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 12:29)

    Michela 2@ hai ragione nel dire che ognuno vive come vuole.Sono una fan della libertá mia e altrui.A volte capita però che non tutte le manifestazioni di libertá siano accettate dalla massa.E' quello che nota Helen e quello che noto io e molte mie amiche...Non parlo di atti criminosi o asociali ma proprio di scelte personali o modi di fare.Allora io impareró a farmi gli affari miei per sentirmi meglio io ma credo ci voglia impegno per riuscire a rimanere se stessi quando non si é omologati.Persino nelle sciocchezze ci vuole impegno.Faccio un esempio frivolo.Per il matrimonio volevo e ho avuto i capelli sciolti lasciati liberi sulle spalle e sulla schiena.Per riuscirci ho discusso con una parrucchiera, non dato retta alle indicazioni della suocera e, infine, sono andata da un'altra parrucchiera che non é capace a fare acconciature e decidere tutto da sola.Questo perché in provincia la sposa "deve" avere i capelli puntati o almeno semiraccolti. Fare di testa propria é piú faticoso ma paga di piú alla fine.E' piú facile fare di testa tua se rientri in uno schema...diversamente ci vuole coraggio.La vera rivoluzione sará per me non fare ció che faccio con orgoglio e rivalsa ma fare le stesse identiche cose con piú armonia pensando che le persone non lo fanno apposta per dare fastidio a me ma parlano nell'esercizio a loro volta del diritto di pensiero e parola....
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  5. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (7 Maggio 2015 16:52)

    Quella dei capelli sciolti o raccolti io proprio non la sapevo, ho visto spose con i capelli in tutti i modi... Onestamente Lella, non tutte le manifestazioni di libertà sono accettate, ok, ma tu sei la prima a giudicare quelli che non la pensano come te o quelli che probabilmente per alcune tue scelte ti criticheranno (ancora prima di farle poi le scelte). Hai scritto che provi fastidio per le persone scontate e con un'etichetta in fronte,che sono a mio avviso la maggioranza, non è una critica verso una tipologia di persone?Un giudizio? "Quelli che fanno il viaggio avventura e non ammettano che in realtá sentono la mancanza di un letto al posto della tenda"...Invece magari sono sinceri, oppure ci sono dei motivi che li spingono a "raccontarsela" ma a te che importa?Non fare quei viaggi se non ti piacciono. "Poi ci sono gli intellettuali che leggono solo Kant e non leggerebbero mai la Kinsella"..Ognuno puo' leggere quello che gli pare anche solo i fotoromanzi...
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  6. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (7 Maggio 2015 16:59)

    ...Quando leggo quello che scrivi trovo da parte tua dei giudizi su persone x che hanno dei comportamenti diversi dai tuoi, gli stessi atteggiamenti (quando solo degli altri) sui quali punti il dito. Io non ho mai dormito in tenda, solo in Kenya ma non era una tenda vera e propria, non mi piace la tenda.Dormo bene solo in un letto, penso agli animaletti, mi piacciono i confort. Se piacesse a qualche mio amico o al mio uomo lo farei ma probabilmente non sarebbe il mio viaggio ideale.Quando vado a Gardaland faccio il raptor e non il blu tornado anche se forse fa paura piu' il primo ma io ho paura del secondo...!!! Io se mi sposerò mi vestirò di rosso ma dopo che sono andata a vivere da sola che dopo 8 mesi di storia sono rimasta incinta e tra tanti uomini ho scelto il fratello di una delle mie migliori amiche che ha un po' di anni piu' di me...Boh io sono di un comune di 10.000 persone ho già stupito con effetti speciali ;-)))
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  7. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 17:02)

    Michela2 grazie per la tua domanda...Cercheró di chiarire.E' stato possibile perché era un problema superficiale basato su un sentimento reciproco solido.Il 29 marzo é successa una cosa (apparentemente futile) che ha portato i tentativi di dialogo ad una piena espressione.E' stato come lavare la superficie di un vetro sporco.Lui ha cambiato un sacco di comportamenti,abbiamo iniziato a dedicarci piú anoi che al prossimo come nei primi giorni,siamo piú comprensivi.I problemi piú difficili da risolvere sono quelli incancreniti, glk altri sono come i chili presi nelle feste che si smaltiscono facilmente con la collaborazione di un frigo vuoto...Inoltre il mio disperarmi era giá la ricerca di una soluzione e anche lui soffriva nel non rendermi felice.Gli brillano gli occhi quando gli dico che sono tanto felice...Insomma non é stato cosí dalla sera alla mattina....
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  8. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 17:11)

    @Michela non ho interesse a convincervi ma voglio comunicare ancora con voi e finalmente in modo schietto. Mi ero anche accorta che nella mia visione deformata delle cose avevo dipinto mio marito come un mostro.Ilaria mi rispose come se con un individuo simile non ci fossero speranze ed io compresi che aveva ragione in teoria ma alla luce di una ricostruzione deviata dei fatti fatta di me.Tendo ad abbattermi facilmente alle volte e sto lavorando anche su questo a livello personale mio percvé ció non influisca piú sul mio matrimonio.
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  9. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 17:24)

    @Michela 2 ...rifletteró anche su questo perché sono qui per vincere questa cosa.La differenza tra me e loro é una sola cioé che io non mi permetterei mai di criticarli in faccia,metterli in imbarazzo con domande o commenti o criticarli dietri con persone che li conoscono o possono conoscerli o isolarli.Li rispetto con il mio comportamento...Le opinioni poi sono mie ma non esternate.Circa iviaggi ora viaggio con mio marito e scegliamo i nostri giri ma per principio vorrei poter fare tutto rimanendo me stessa...Era un viaggio di 10 anni fa che rifarei 1000 volte per i posti.( l'ho scritto in una risposta a Ilaria)
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  10. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (7 Maggio 2015 18:37)

    Forse non mi sono spiegata: a me non interessa disquisire su chi preferisce la tenda al 5 stelle, non me ne frega nulla, fatti altrui. Quello che mi colpiva è che a volte noto rinunce continue perchè compare un uomo, progetti che salatno, desideri che si annullano, adeguamenti improvvisi. Alle volte mi chiedo dove siano finite certe amiche. Son sparite variamente malamente accoppiate (soliti copioni: lui che promette separazione dalla moglie e non lo fa ecc.) e le ritrovo di pessimo umore, con un dispendio grandioso di energia per risolvere situazioni intricate e poco soddisfacenti. Almeno mi dicessero che sono contente, non sarebbero venute per un buon motivo. Per quel che riguarda le pressioni e il fregarsene altro capitolo: se non mi rompessero le scatole in continuazione con frasi fatte starei meglio. Il fatto è che ne registro una media di almeno 5 al giorno. Non sono poche. Ci si intristisce. Io vivo in questo mondo non nell'aldilà.
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  11. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 19:33)

    Helen @ credo tutto sia partito dal conformismo e che poi da un esempio sia partito per la tangente rispetto alle premesse....A te volevo solo dire che ci sono troppe persone conformiste e che ero d'accordo.
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  12. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (7 Maggio 2015 19:48)

    Sono d'accordo con te, Helen: anch'io noto rinunce continue in diverse mie amiche accoppiate (non tutte, eh, ma alcune sì). E infatti, nei momenti in cui la singletudine mi pesa, mi metto a stendere degli elenchi di tutte le cose che il mio stato di single mi sta permettendo di fare. Penso ad esempio che sono potuta andare a lavorare un anno a Parigi, dove ho conosciuto delle persone splendide e fatto un'esperienza che mi è servita tantissimo per dare una bella botta alla mia autostima ;) Un'amica che convive da diversi anni, invece, ha rinunciato al lavoro che amava tanto (la ricerca), perché per poterlo continuare avrebbe dovuto andare anche lei all'estero e il suo compagno non vuole saperne di spostarsi. A me ha detto: "In questo momento la carriera non è al primo posto per me, preferisco la famiglia. A te invece, Vale, l'amore non interessa". Mah. Come se una dovesse scegliere tra amore e realizzazione di sè. Forse che gli uomini rinunciano a realizzarsi in nome dell'amore e della famiglia?
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  13. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (7 Maggio 2015 20:07)

    @Lella:sembra molto da quello che scrivi che ti hanno messo in una gabbia d oro per creare la famiglia del mulino bianco davanti al paese di provincia dove vivi.io ribadisco che secondo me non e'quello che tu desideravi sotto sotto.se ti hanno stressato per i capelli al matrimonio,immagino l intrusione di quese persone in altri settori della vita. anche io percepisco agressivita'nel giudicare gli altri nei tuoi commenti.a me sembra che ti autoconvinci della tua situazione e che magari quelli che non hanno una realta'come la tua sono di serie B. perche'devi continuamente difendere tuo marito,nessuno lo ha descritto come un mostro.secondo me gli sei grata li vorrai bene,ma desideri altro. @Helen,mi chiedevo solo per curiosita'...mi sembra che hai trovato un equilibrio,come mai sei capitata su questo blog? a me non interessa viaggiare,leggere,mi piace molto ascoltare storie di vita e cosi mi va bene intanto.piuttosto di leggere cose culturali mi piacciono i fiori.magari non saro'interessante amen!
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  14. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (7 Maggio 2015 20:26)

    @Lella:rileggendo,a me sembra che tra di noi sei la piu'omologata.sposata,casa,maritino.non so dove abiti ma io per non convenzionale immagino un altro tipo di persona.cosa dovrebbero dire di noi nel tuo paese!?!io fossi in te farei un viaggio con una mia amica non con il marito!;)
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  15. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 20:52)

    Romi@ Di fronte ad un caffé o conoscendomi canbieresti idea...Non é la famiglia che mi ha stressato sui capelli ma la parrucchiera...Se parlo di conformismo in generale mi riferisco ai conoscenti. Difficile riassumere una vita in tre righe...Il paese di provincia era appunto solo in contrappisizione, in fatto di look, a cittá come Torino Roma o Milano. Sulla gabbia non sono d'accordo.Potremmo discutere per anni senza conoscerci.Tu avevi scritto che non ti piace essere sola e stai male e questa é una delle mille sfaccettature tue.Le altre non le conosco...In ogni caso scrivere é stato bello in questi mesi ed accetto i limiti di questo mezzo di comunicazione...
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  16. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Maggio 2015 21:00)

    Romi @ ho letto solo ora il nuovo commento.Dunque...faccio week end con le amiche...Ho scritto che quest'estate trascorreró un mesetto da sola all'estero per approfondire l'inglese che mi serve per lavoro.I viaggi piú lunghi finora li avevo fatti con lui anche per condividere esperienze.I problemi di omologazione li ho sempre avuti con i coetanei non con le comari da " paese". Sono le mie opinioni,i miei gusti ....etc....
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (7 Maggio 2015 21:35)

    @ Lella: confesso che mi fai moltissima tenerezza. Detto questo, due osservazioni che possono essere utili a tutte: la parrucchiera ti ha stressato per i capelli? Primo: sicura che la parrucchiera ti abbia stressato o che semplicemente tu sia facile a farti stressare? Secondo: non è una parrucchiera all'altezza della situazione? Ma quante persone - che spesso paghiamo pure profumatamente - non sono all'altezza della situazione si incontrano nella vita (dentisti, medici, commercialisti, professionisti di ogni genere, negozianti di vario tipo)? Si riconosce di non aver a che fare con l'interlocutore giusto, lo si paga, si girano i tacchi e ci si rivolge ad altri. Una persona equilibrata il massimo della soddisfazione che si può togliere è andare dal proprio migliore amico e dire:"Hai bisogno di un commercialista? Non andare da Tizio che ha già fregato ben bene anche me, non voglio che freghi anche te." Punto e chiuso. Altro che generalizzare e farne un trattato di sociologia sul conformismo, la provincia e la vita metropolitana... Per una parrucchiera che probabilmente voleva venderti un servizio? Ma se noi ragionassimo tutti così saremmo tutti pazzi, dato che ogni cento metri e anche a casa ti vengono a cercare per venderti qualcosa e convincerti che manchi di qualcosa e che qualcos'altro sarebbe meglio. Su dài, almeno della parrucchiera dimenticatene...Per quanto riguarda la selezione, non si fa selezione in base a chi ama le cene eleganti o a chi va in trattoria al MacDonald's, la selezione si fa in base a valori profondi ed esistenziali, a visioni di vita, rispetto a quel che ci fa sentire vicine al cuore e alla mente delle persone.
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  18. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (7 Maggio 2015 21:59)

    in effetti sono un po giudicante generalizzando...si io sono un po contradittoria (conflitti non risolti penso).comunque io non avrei mai la spinta di fare un viaggio da sola,non per la vergogna,ma perche'non mi attira.l importante e'fare qualcosa che gratifica.comunque leggendo mi pare che quella messa male e'la sottoscritta:vivo nel mio piccolo mondo di piccole certezze,di poche cose ma che tutto sommato mi tiene in equilibrio.non riuscirei a lasciare il certo per l incerto.non sono una donna interessante,ma non e'che voglio compassione e'la verita'!si dovrei essere l ultima a dare consigli,ma anche se non ho grosse esperienze di vita,credo di avere una mente aperta!o anche qui mi contraddico?:(.sono contenta di avere scoperto questo blog. buon riposo a tutte!
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  19. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (7 Maggio 2015 22:09)

    Perché son finita qui? Dopo un lungo periodo in cui me ne stavo bene per i fatti miei facendone di ogni, inspiegabilmente mi sono innamorata di nuovo. Ma ho proprio perso la zucca per strada. Una intensità paurosa fatta di attrazione di pelle. Poi ho capito che non c era verso di venirne fuori perché lui diceva sto bene, passiamo momenti magici ma io devo mantenere intatte le mie abitudini compresa la fagocitante famiglia d origine. Anzi magari me lo avesse detto chiaramente, era tutto molto confuso, passi avanti e indietro. Sono rimasta appesa così per un po'. Ho ricominciato persino a fumare. Gran brutta cosa. Dormivo male, mangiavo peggio. Non mi riconoscevo più. Non ero più la stessa. Non so perché sia successo. Non lo so. Non riesco a darmi una spiegazione. So solo che un dolore così sordo l ho sentito poche volte nella vita. Mi manca l odore della pelle, l inflessione della voce. Non credo che se lo reincontrassi rimarrei indifferente. Credo che trasalirei comunque anche se adesso lo associo a qualcosa di doloroso da tenere lontano. Forse è troppo fresca. Sotto alcuni punti di vista era il mio uomo ideale. Purtroppo era anche in crisi con tutto e l ultima volta che l ho visto era invecchiato di colpo. Una cosa impressionante. Certe cose (voce, suoni, ecc) rimangono incistate dentro la testa. Passerà ma mi è costata cara. Non riesco a capire come ho fatto.Ho rasentato la follia. Anzi a un certo punto ero proprio folle. Se me lo avessero detto prima non ci avrei creduto.
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  20. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (7 Maggio 2015 22:21)

    Romi io vado pazza per i fiori, SCHERZI. Mi sono fatta anni di raduni con altri fans del giardinaggio. La mia piccola consolazione quotidiana è il giro in giardino. Donna marella agnelli diceva che non c'è dolore che un giardino non può lenire (vabbe lei aveva un parco ghgh). Ed è vero la natura mi commuove fino alle lacrime.Oggi ho visto molte api sui miei fiori. Sono molto indaffarate. Mi hanno trasmesso un senso di allegria.
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