Smettila di rimuginare sui tuoi errori e vai nella direzione giusta

erroriCapita spesso, soprattutto nei momenti di crisi, soprattutto quando le cose non vanno nel verso giusto, soprattutto quando le cose stentano a mettersi a posto, di concentrarsi sui propri errori, presenti, recenti o passati e pensare di aver fallito tutto, di essere degli incapaci e di non essere in grado di combinare nulla di buono e di non poter realizzare nulla di positivo per sé e per la propria vita.

Ci si concentra talmente tanto sui propri errori da farli diventare il “tutto” della propria esistenza e dei propri risultati, tanto da percepire se stessi non come persone (che come tutto e tutti) hanno sperimentato il fallimento (uno o più fallimenti anche), ma come persone che sono quello stesso fallimento che hanno sperimentato. Scommetto che anche tu, a furia di rimuginare sui tuoi errori pensi di essere una fallita e che la tua vita sia tutto un fallimento. Eppure questa non è la realtà. E’ solo la conseguenza di un atteggiamento mentale che non è utile e non è funzionale.

"Dimentica gli errori del passato.Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora e fallo.W. Durant"

Perché, molto semplicemente, tu non sei i tuoi errori e i tuoi errori nemmeno ti rispecchiano. I tuoi errori non rispecchiano la tua vera natura. I tuoi errori sono semplicemente le conseguenze di modi pensare, comportamenti e azioni che ti sono di certo appartenuti, ma in un momento circoscritto della tua vita, in determinati circostanze e contesti e in determinati stati emotivi, stati d’animo. Insomma, gli errori sono proprio questo: errori, nulla più. Ora spieghiamo.

Faccio un esempio semplice semplice. Credo che tutti sappiamo che una delle regole base della grammatica italiana sia distinguere il termine “a” (lettera dell’alfabeto o preposizione) dal termine “ha” terza persona del verbo avere, presente indicativo. Dico credo, perché con i tempi che corrono… Ma va beh, diamo per scontato che a scuola a tutti noi abbiano inculcato ben bene che scrivere “a” invece di “ha” sia un errore gravissimo e madornale che ci può definire come persona completamente illetterata o persona con le minime basi di istruzione. Eppure, anch’io, che amo esprimermi correttamente e pongo alla cosa molto attenzione, mi accorgo che, magari scrivendo un SMS, rispondendo a un What’sapp o anche rispondendo ai commenti sul blog, ogni tanto cado nell’errore e scrivo “ha”, come “a”, senz’acca. E’ perché gli strumenti non mi aiutano (i famigerati correttori che non correggono), perché ho fretta, perché sono presa dall’entusiasmo di comunicare. Perché non rileggo e non correggo.

Errori, contesti e circostanze

Ora, se qualcuno me lo chiede, so ben spiegare perché scrivere “a” senza l’acca invece di “ha” con l’acca è un errore madornale e ignominoso. Non è che non lo so. E io detesto fare quel genere di errore, non mi piacciono gli errori di grammatica, ci tengo che tutto sia corretto. Il fatto è che per la fretta, gli strumenti e l’entusiasmo io quell’errore lo commetto lo stesso, talvolta. La fretta, gli strumenti e l’entusiasmo sono una giustificazione sufficiente che mi autorizza a ripetere quell’errore? No di certo. E’ sotto la mia responsabilità e nel pieno delle mie possibilità non sbagliare e correggere.

Considerando la fretta e gli strumenti che non aiutano, dato che sono consapevole che la fretta e gli strumenti che non aiutano possono essere ostacoli sulla mia strada verso la “scrittura perfetta”. Le condizioni e il contesto non mi autorizzano a sbagliare. Anzi, nel pieno delle mie responsabilità e delle mie possibilità e adottando un atteggiamento consapevole, nei miei confronti e nei confronti degli altri, so bene che per evitare danni (ed errori) devo fare un respiro, prendermela con calma, rileggere e correggere. Che ci vuole, in fin dei conti? Si tratta, appunto di prendersi le proprie responsabilità, di vivere in modo consapevole le diverse situazioni della vita. (Quest’ultimo è un concetto molto importante, anche se non è il principale, questa volta, ma è molto importante).

Quindi se confondo “a” con “ha” c’è l’errore, l’errore è mio, rientra nella mia responsabilità (in questo caso a maggior ragione, dato che la regola grammaticale la conosco bene), ma io non sono quell’errore. Io non sono sbagliata. Io non sono i miei errori.

"Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. G.Rodari"

Tu mi dirai: “Cara la mia Ilaria, sai che cosa me ne frega a me dei tuoi “a” e dei tuoi “ha”?! Chiamali pure errori, ma io ho tredici matrimoni falliti alle spalle, sono stata licenziata 26 volte, ho fatto 11 figli tutti con uomini sbagliati, ho perso la casa e ora sto con un uomo che mi picchia e che non riesco a lasciare… Che mi dici, rispetto alla mia situazione?”

Ora, so bene che ci sono delle maratonete dell’errore (anche dei maratoneti eh!) quelli che ripetono errori su errori e magari sempre dello stesso genere, fanno solo leggere variazioni sul tema. So anche che ci sono errori, nella vita, che lasciano strascichi e complicazioni e conseguenze che poi per “sistemare” ci vuole il doppio del tempo o il triplo o il quadruplo di quello che hai impiegato a fare l’errore. Errori le cui conseguenze ti perseguitano peggio che Titti e Silvestro. Cioè peggio di quanto Titti perseguiti Silvestro e Silvestro Titti.

Cioè, infatti, diciamocelo sinceramente: poniamo che a qualcuna sia successo di sposare l’uomo sbagliato. Uno degli errori ben più comune di quanto si pensi. Come ben si sa, a sposarsi non ci vuole nulla, anzi, è la cosa più semplice del mondo, estremamente apprezzata socialmente e con problematiche burocratiche zero. Vogliamo parlare dell’esaltazione emotiva, tra l’altro? Poi, dopo, quando sei nel mezzo del casino, prova un po’ a uscirne: prima ti devi accorgere veramente che hai sbagliato, e devi accettare il fatto; poi devi cominciare a pensare che forse puoi lasciare tuo marito. Forse. Poi devi iniziare a lasciarlo.

Poi ci sono un infinità di fasi e di passaggi, quasi tutti traumatici, in cui nel 99% dei casi non hai il sostegno di nessuno, nemmeno del tuo avvocato, che peraltro è l’unico che ci guadagna davvero nella storia senza perderci nulla. E poi, poi, poi, dopo mille poi, ancora quel matrimonio fallito ti perseguita. Credi che tutto sia finito e invece, ogni giorno c’è una grana che si presenta, un problema con i figli, la cresima del pronipote, un ricordo del cavolo che fa capolino nella tua memoria quando meno te l’aspetti e tu e il tuo errore siete ancora lì faccia a faccia. E nel frattempo tu hai solo attraversato una serie di stati emotivi uno dopo l’altro, tutti di melma però. E magari hai accumulato altri errori.

Te credo che poi una si sente una fallita, te credo che poi una si identifica con i propri errori e pensa di essere lei i suoi propri errori, di essere sbagliata, di essere un errore vivente. Diverso sarebbe se il giorno dopo che ti sei accorta di aver sposato uno stronzo suonasse alla porta un postino bellissimo in smoking e ti dicesse: “Buongiorno Signora sono dell’Ufficio Ufficiale Riparaerrori. Ora siccome ci siamo accorti che lei ha sposato l’uomo sbagliato, sono qui a occuparmi della pratica, di modo che lei non debba avere nessuna conseguenza che la distragga dal suo percorso verso la felicità: lei parta per 6 mesi in un giro di tutte le spiagge tropicali del pianeta, pagato da noi, ovviamente.

Nel frattempo noi ci occupiamo di tutto: quando sarà tornata, lei sarà divorziata, alle condizioni che vuole lei, nessuna tristezza, rimpianto o ricordo lacrimevole, un ottimo lavoro, una casa bellissima, i suoi bimbi più felici di prima, le sue amiche piene di ammirazione per lei, sua mamma che finalmente si è accorta di quanto vale e che non le rompe più le scatole e dieci uomini sceltissimi e con il bollino blu della garanzia tra i quali scegliere, finalmente, l’uomo giusto per lei con il quale iniziare una nuova relazione a prova di intoppo! Intanto io rimango qui con lei, per non lasciarla sola e per prepararle le valigie. Tutto a prova di errori e di dolori.”

Errori, quel che ti è successo e tu: c’è differenza

Sono sicura che con un approccio del genere gli errori verrebbero percepiti come molto, ma molto meno traumatici e che tu, come tutte le altre persone che camminano su questa terra, tenderesti meno, ma molto meno, a identificarti con i tuoi errori, a personalizzarli.

"Gli errori rendono l’uomo amabile. Goethe"

Il fatto è che la realtà è molto più reale di quanto io ho descritto nel mio quadretto ideale e fantasioso. Gli errori si commettono, sono inevitabili, hanno delle conseguenze e talvolta queste conseguenze durano per molto tempo e sono molto pesanti. Il che influisce sul tuo stato d’animo, tanto da farti assumere un atteggiamento mentale del tipo: “sono una fallita, fallirò sempre, non sono capace di nulla e di fare nulla”.

Il problema è che questo atteggiamento di colpevolizzazione e di autodistruzione emotiva non porta a nulla di buono, se non ad altri errori. Cioè, rende più facile che si commettano nuovi errori e spesso dello stesso genere dei precedenti, creando una catena senza fine, che non si interrompe mai.

Come fare allora per soffrire il meno possibile, liberarsi dalle ombre che gli errori passati “insistono” nel voler proiettare sulla tua vita e ricominciare a vivere una vita autentica e vera, facendo tesoro dell’esperienza accumulata attraverso l’errore e nel contempo non facendosene limitare e inibire?

Come si fa a liberarsi degli errori del passato e conquistare quella libertà (anche e soprattutto dagli errori) che poi è la stessa cosa della felicità?

E’ necessario usare la ragione e modificare il proprio atteggiamento mentale, assumendo una consapevolezza molto definita rispetto a quel che è successo, rispetto a quel che ti è successo.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. S.Tamaro"

E’ vero infatti che c’è una responsabilità personale. Nell’esempio del matrimonio con un uomo sbagliato possiamo dire che sei tu che ti sei sposata, non la tua compagna di banco, certo. Sei tu che ti sei caccaiata nel guaio. Ripensa però a quando è successo: quale era il contesto? Quale le condizioni? Quale il tuo stato d’animo? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali avevi dato attenzione? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali non avevi dato attenzione? Ripensaci. Ripensa alle condizioni nelle quali hai “commesso quell’errore”, se lo hai commesso, o altri errori dai quali non riesci a distaccarti, per i quali non riesci a perdonarti.

Errori e obiettività

Probabilmente, con uno stato d’animo diverso, con informazioni diverse, con una concentrazione posta su qualcosa di diverso, quegli errori che hai commesso nel passato e con i quali tanto ti identifichi, oggi o domani non li faresti più.

Ecco perché possiamo dire che tu non sei i tuoi errori: tu sei qualcosa di diverso, di lontano dai tuoi errori e sei molto di più. Tu hai la capacità di andare oltre i tuoi errori, di superarli, di assumere decisioni diverse rispetto a quegli errori. Di prendere consapevolezza delle condizioni, delle circostanze, dei contesti. Delle tue emozioni e dei tuoi stati d’animo. Del tuo atteggiamento mentale.

Non solo, sempre nel percorso di consapevolezza che ti permette di prendere la distanza dai tuoi errori, di liberarti del senso di colpa e, soprattutto, dal senso di non valere nulla, puoi includere benissimo la capacità di distinguere quel che sei, da quel che fai e che hai fatto (i tuoi errori per esempio) e da quel che ti è accaduto.

Ora, ci sono filoni della psicologia e anche della crescita personale – coi quali peraltro, in via generale, mi trovo abbastanza d’accordo – che tendono a far rientrare tutto o la gran maggioranza di quel che accade a un individuo all’interno della responsabilità personale. Cioè, esasperando: se sei sulla spiaggia e c’è uno tsunami, il fatto che tu sia sulla spiaggia e sia investito dall’onda rientra nella tua responsabilità, magari anche “solo” per ragioni inconsce.

E’ ovvio che io non mi ritrovo in questa interpretazione estrema. Tanto che, a proposito di errori considero che sia sempre importante non perdere di vista anche l’influenza degli altri e degli accadimenti esterni (in questo senso c’è un po’ di differenza rispetto alle circostanze e ai contesti).

Detto papale papale, riguardo un tema che ruota intorno a quello degli uomini sbagliati e di cui spesso parliamo qui, cioè la manipolazione: accade talvolta che una serie di accadimenti e le loro conseguenze portino le persone a essere vittime di altre persone. Quando si è manipolate (o manipolati) si è vittime. E spesso, da vittime si compiono errori.

Ovvio che possiamo ribattere – e ci tocca farlo – che non possiamo pensare di essere vittime tutta la vita e dunque che non possiamo non sentirci coinvolti rispetto alla nostra responsabilità personale. Ma nel momento in cui ti fai tante paturnie e tanti rimuginamenti rispetto agli errori passati e al sentirti un fallimento di donna, per onestà e completezza di informazioni non puoi non considerare l’eventualità di essere stata vittima di altre persone o, anche, perché no, di un accadimento sfortunato.

Nel momento in cui fai una chiara distinzione tra quello che sei, quello che fai (o hai fatto) o quello che ti è successo, il tuo livello di consapevolezza aumenta enormemente e anche il tuo livello di autodeterminazione.

Questo ovviamente riguarda anche quelli che molte considerano errori di seduzione e di attrazione: se talvolta hai commesso errori nella seduzione, questo non significa che tu non sia capace di sedurre.

Certo, tanti sono i dettagli da tenere in considerazione e si può fare, con semplicità. Per questo, per tutte coloro che vogliono liberarsi dai pesi del passato e ritrovare la serenità personale necessaria a iniziare una relazione piena e appagante ho preparato dei percorsi specifici:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

è il primo passo verso la conoscenza di te e del tuo potenziale di attrazione.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso de I 7 Pilastri dell’Attrazione adesso.

Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso si spiegano i passi dell’attrazione “autentica”, quella attraverso la quale ti dài valore, smetti di essere bisognosa e rompiscatole e riesci davvero a realizzare una relazione appagante e duratura.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso Come Sedurre un  Uomo senza Stress adesso.

 

Lascia un Commento!

312 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:30)

    @ Goldie: urca, ho sbagliato. E non ho neanche fatto apposta. Ora rimane il dubbio se correggere oppure lasciare lì, quale esempio lampante dell'imperfezione umana. Quanto al tuo mobbing, mi sembra tutto verosimile e al di là di quello mi sembra più importante che ora tu trovi la tua strada. Perché credo che sia ora.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:31)

    @Michela2: no hai frainteso. Io con il ragazzo in questione (che e' il mio ex) sono stata insieme per 7 mesi. Ci siamo lasciati e ci siamo riavvicinati lo scorso ottobre, abbiamo riprovato a stare insieme, in esclusiva, cosa che ho messo bene in chiaro. Non sapevo che avesse questa idea del poliamoroso anche perche' quando ne avevamo parlato in merito al suo amico che si professa tale entrambi avevamo detto che era una cavolata. Succede che mi stava raccontando di una sua amica che e' bisex e non sa come dirlo ai genitori, e mi dice solo "anche io fatico ad accettare la mia sessualita'". Ovviamente chiedo delucidazioni e mi dice di aver capito di essere poliamoroso. In quel momento gli dico subito io no, visto che vogliamo cose diverse quella e' la porta. Ha fatto il pianto vittimista classico del manipolatore quando mi ha visto ferma nella decisione, ne abbiamo parlato ma dopo 3 giorni mi ha lasciato dicendo che IO ero troppo possessiva e insicura. Il mio concetto era appunto il mettere le carte in tavola da subito, fare chiarezza, non nascondere, professarsi altro e poi cambiare le carte in tavola quando conviene, come nel mio caso
    Rispondi a alessia Commenta l’articolo

  3. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:33)

    @Michela2: ti ho messo negativo per sbaglio, che scema, scusa! :) si ma infatti, ci si mette tempo ma mi riprendero'. adesso che ho spiegato meglio l'episodio credo sia piu' semplice capire perche' rimugino e perche' del dolore, dato anche al fatto che di anni ne ho 32 e ci credevo davvero. Ma passera', per me e ti auguro felicita' quanto prima pure a te!
    Rispondi a alessia Commenta l’articolo

  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:36)

    @ ele i politici sono persone ciniche, narcisiste e profondamente incapaci di empatia, se non verso se stessi. Ecco perché loro di notte dormono bene: sono compiaciuti e orgogliosi del male che fanno, li fa sentire ancora più potenti.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  5. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:37)

    Cioé non ho piú avuto storie per anni dopo quella...
    Rispondi a Lella Commenta l’articolo

  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:38)

    @ Adri: non ho ancora aperto un forum perché per il momento le attuali modalità di scambio mi sembrano efficaci. In futuro vedremo.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (5 Maggio 2015 12:47)

    @ Marco, le porte in faccia fanno male di certo. Ma, sai, io non credo alla favola dell'amore incondizionato, come non credo a quella del perdono incondizionato. Bisognerebbe capire contesto e situazioni, perché io sono convinta che non tutto si debba perdonare e dimenticare e soprattutto che si debba resistere accanto a una persona che, per molteplici ragioni, non merita la nostra fiducia e con la quale non condividiamo etica e valori. Bisogna imparare a distinguere, anche quando si parla di sé.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  8. Avatar di Anna87

    Anna87 10 anni fa (5 Maggio 2015 13:27)

    Io rimugino sui miei errori e mi sembra di commetterne sempre gli stessi. Ora non so se sono io sbagliata o vedo le cose nel senso sbagliato. Un uomo che mi dice che vuole vedermi ma sottolinea che oltre me vede e frequenta anche altre, è da ritenersi un comportamento suo sbagliato?! Mi sono sentita dire dal tizio in questione che io sono una vittima, che sono bloccata e mi faccio mille problemi. Ma come posso io lasciarmi andare con uno che mi dice queste cose? Io la vedo come un modo per rendermi insicura.. Sono io ad essere pesante o è chiedere troppo voler conoscere un a persona senza tutte queste "precisazioni" (chiamamole così)? Ecco che mi pongo mille domande e la vivo male!
    Rispondi a Anna87 Commenta l’articolo

  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (5 Maggio 2015 13:33)

    @Anna87 ma certo queste persone sono persone da NON frequentare MAI e per NESSUNA RAGIONE e il motivo principale per cui non vanno frequentate è che sono dannose, principalmente - ma non solo - per il fatto che denigrano, manipolano e vogliono controllare. La domanda che ti devi porre è: come faccio a interrompere lo schema sbagliato che mi spinge a frequentare persone che NON vanno frequentato, che mi danneggiano e che mi fanno del male?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di _Alessandra_

    _Alessandra_ 10 anni fa (5 Maggio 2015 13:37)

    Grazie Ilaria per il tuo commento, il tuo incoraggiamento e la tua fiducia.
    Rispondi a _Alessandra_ Commenta l’articolo

  11. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (5 Maggio 2015 14:43)

    Ciao Anna, quella persona è da archiviare (alla veloce e alla grande). Per quanto riguarda il ripetersi dei soliti schemi io mi ci ritrovo molto perchè alla fine li ripetevo.Un mio amico una volta mi disse: "una volta che prendi il binario sbagliato poi...rimani sempre li".Io ci rimasi male pensando che era uno stupido ed io non avrei sbagliato sempre.Con il senno di poi non aveva ragione si puo' deragliare ed ho deragliato...Ma con il senno di quel momento effettivamente io ripetevo gli stessi schemi.Uomo che non aveva ancora chiuso con la ex, uomo che tronca per rimettersi con l'ex ma poi mi ricerca,uomo che esce con me un po' e poi mi dice che si è accorto di volere una sua ex di 10 anni prima,uomo che conviveva,uomo che spariva e riappariva a suo piacimento e mi parlava sempre sempre sempre della ex...E pensare che io non ho mai avuto il fantasma delle ex...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  12. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (5 Maggio 2015 14:49)

    La ex spesso è una scusa per uomini senza attributi,spesso è l'idealizzazione di quella che ti ha scaricato tempo prima, comunque in qualsiasi caso poco interesse. In mezzo a questi uomini sbagliati c'erano quelli di valore,che mi volevano,mi corteggiavano mi stavano dietro ed io...Non li volevo per stare dietro allo str... di turno.Era uno schema che ripetevo, se sceglievo di uscire con una persona e poi pensavo: "beh, mi piace" dopo questa persona non mi voleva piu' ed io il piu' delle volte la rincorrevo. Ora, l'unico consiglio che posso dare in base alla mia esperienza quello che mi ha fatto poi "deragliare" è stato comprarmi una bella macchina,andare a vivere da sola,ed andare in terapia (che è quella che mi ha fatto compiere i passi prima)...Un po' mandare in c... quell'immagine di brava ragazza che mi ero costruita,sempre puntuale,lavoratrice,in famiglia,bellina...E, per gli uomini ho imparato a non essere scelta ma ha scegliere...Ho scelto...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  13. Avatar di Tiziana Dada

    Tiziana Dada 10 anni fa (5 Maggio 2015 15:50)

    Salve a voi, esco da pochi giorni da una rivelazione clamorosa, dopo 6 anni di una relazione a distanza con molti bassi e pochi alti, dove le promesse di lui non si compivano mai, dove l'ho lasciato più volte e più volte mi è venuto a riprendere, mi arriva una mail da una donna che mi chiede spiegazioni riguardo il mio compagno, con cui sta instaurando da poco una relazione. La rabbia per questo affronto la consapevolezza di tutte le bugie, subite e le percezioni a cui non ho dato retta, io mi chiedo possibile che trovo o attiro persone mentalmente malate, dato che secondo me è un narciso manipolatore e il mio ex marito asperger, possibile che io sia così tonta?? Perché credo sempre nell'amore e invece la fuori c'è un acquario alquanto vasto di vari pesci e squali, perché il mio innamoramento mi acceca.
    Rispondi a Tiziana Dada Commenta l’articolo

  14. Avatar di Anna87

    Anna87 10 anni fa (5 Maggio 2015 17:08)

    Ilaria come faccio ad interrompere questo schema? Io so che ho delle insicurezze, sono molto sensibile e queste caratteristiche non mi hanno portato sempre a buoni risultati. Spero sempre che l'altro dinanzi ad un mio atteggiamento abbia comprensione. Faccio un esempio semplicissimo: il tizio di cui ho scritto sopra, non mi ha mai e dico mai chiamata per nome, né quando mi salutava, né nei messaggi, né in una conversazione. Glielo feci notare, in maniera tranquilla, mi sono beccata della paranoica, bambina e pesante. Ovviamente il mio intento non era trasmettere pesantezza, ho fatto un'osservazione. Allora mi chiedo: mi pongo io male nei confronti dell'altro? Perché se magari glielo avesse fatto notare qualcun altra non avrebbe avuto il medesimo atteggiamento? Perché c'è da dire che dopo di me, magari cominciano pure una relazione. Ed ecco che le mie insicurezze aumentano ancora di più e io commetto degli errori.
    Rispondi a Anna87 Commenta l’articolo

  15. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (5 Maggio 2015 18:33)

    Anna, un uomo che si permette di darti della "paranoica, bambina e pesante" non è un uomo con cui avviare una relazione. Punto. Ti chiedi: "Perché se magari glielo avesse fatto notare qualcun altra non avrebbe avuto il medesimo atteggiamento?". Be', magari un'altra gli avrebbe risposto con una pernacchia, al che lui avrebbe capito che non era possibile manipolarla e si sarebbe diretto verso altri lidi. Tu invece, con tutti 'sti rimuginamenti, ti presti al suo gioco perverso, esattamente come mi sono prestata io in passato. E lasciamoli perdere, 'sti sfigati! ;)
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

  16. Avatar di Nicla

    Nicla 10 anni fa (5 Maggio 2015 19:04)

    Ciao a tutte ! Leggo sempre i post di Ilaria e i vari commenti .... ed alcuni mi sono d'aiuto ! Ma oggi , ascoltando una canzone della primavera dello scorso anno, mi è tornato in mente quanto dolore e in che condizioni ero un anno fa , dopo essere stata lasciata ! Ho 43 anni ,ho due figli , separata nella primavera di due anni fa e nella primavera dell'anno scorso rilasciata da un'altro uomo ! Diciamo che le primavere non mi giovano ! Ecco ,questa canzone di oggi , che ancora mi circola in mente ,mi ha fatto rinvenire in mente tutto quanto ! Quanto dopo un anno ancora ritenga che la mia vita non vada avanti , mentre quella dei due uomini in questione si ( sono stata lasciata sempre per altre ) , sono d'accordo con quelle che dicono che non conoscono nessun uomo perché sono nella stessa situazione e ritengo che alla mia età nessuno sia interessato a conoscermi , sono tra quelle che credono che avere accanto una persona sia importante , importante per me stessa per essere realizzata anche come donna !! Errori , si come tutti ne ho commessi anch'io ma sbagliando s'impara ! Ma attualmente sembra che per me non ci sia più niente ! Inutile che mi scriviate di fare ciò che piace , perché già lo faccio ma quello che vorrei veramente realizzare non arriva , non riesco ad averlo e in conto devo pur mettere il tempo , quel tempo che passa ...... si sa che l'estetica conta è , come da esperienza diretta , gli uomini vogliono le giovani ( il mio ex marito quando ci siamo incontrati io avevo 26 anni lui 37 e mi ha lasciato per una di 35 e lui ne ha 54 e l'ultimo uomo ....... Si in effetti mi ha lasciata per una della mia età' ma questa nulla facente è piena di soldi , diciamo che quest'ultimi compensano ! Scusate lo sfogo ma oggi rivedo nero dopo molti mesi ! Mi sembra di sopravvivere e che tutto sia piatto ! Si ci sono i miei figli ma loro fanno parte della sfera mamma e le emozioni che ti danno sono diverse !
    Rispondi a Nicla Commenta l’articolo

  17. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (6 Maggio 2015 2:24)

    Nicla@ io ho sempre pensato che fosse importante avere qualcuno accanto...ma non ho mai voluto pensare che fosse la realizzazione piú alta di tutte anche perché temevo la fretta fosse cattiva consigliera.Non capisco una cosa comunque.L'ho letto nel tuo ed in altri messaggi e riscontrato a volte nella vita di conoscenti.Come fate ad un anno da una separazione ad avere il cuore libero per una nuova storia importante o a macerarvi per il fatto di essere sole??Io sono slow nei sentimenti.Forse dopo una grossa delusione potrei fare una cosa nuova tipo essere piú facile di costumi per un periodo (lo immagino) ma una nuova storia importante dovrebbe proprio cadermi addosso....Invece pare che i tempi di recupero siano piú brevi....Tu poi parli come fossi Matusalemme e invece sei giovaneeeee!!!Magari non lo sei per avere figli ma ne hai giá Conosco cinquantenni che si innamorano . ...Le persone fuggono se si sentono l'unico scopo di un'altra persona...Io fuggirei...personalmente...Vale per tutte @ questa mia riflessione...
    Rispondi a Lella Commenta l’articolo

  18. Avatar di Gea

    Gea 10 anni fa (6 Maggio 2015 8:15)

    @Nicla Mi dispiace molto per la tua sofferenza. Essere lasciati dopo un matrimonio e due figli é sicuramente doloroso, specialmente se la persona che lascia ha subito pronto un "rimpiazzo". E capisco che si possa sentire il bisogno di trovare un altro, per dirsi che non si è indegni di essere amati e che si puo' ricominciare... é umano! Pero' la seconda relazione é iniziata troppo presto, probabilmente perché volevi curare il prima possibile lq tua ferita. Ma le nostre ferite non puo' curarle nessun altro a parte noi stessi. É da noi stessi che riparte tutto, solo noi possiamo trovare, in noi stessi, la forza e il piacere di star bene. Lascia ai tuoi ex il bisogno di conferme e mettiti bene in testa che loro appartengono a una categoria di uomini, ma non rappresentano il genere maschile intero. Il mio ex amava ripetere che nell'avanzare dell'età gli uomini si prendevano la rivincita sulle donne, perché avevano più possibilità di scelta rispetto alle donne, che secondo lui solo da giovani possono permettersi di scartare i pretendenti. Gli dicevo che era una grandissima stronzata... e lo é!!! :-D Lui amava dirlo per mettermi paura (se mi lasci, chi ti si piglia poi?), ma non ha funzionato. E so che in realtà se la raccontava a se stesso per consolarsi di non aver trovato nessuna fino a 32 anni, quando ha trovato me... Il problema era suo, non mio. Abbandona questa inutile e perniciosa "sindrome della scarpa vecchia" e riparti da te. La mancanza che provi adesso ti rovina il piacere autentico delle cose che ami e dell'essere madre. Giovane, vecchia, sono parole vuote. Siamo noi a riempirle... o a farci riempire da esse. Stai serena! Ti auguro di riprendere presto in mano la tua felicità. Gea
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  19. Avatar di _al_

    _al_ 10 anni fa (6 Maggio 2015 12:45)

    Ciao! Posso raccontarvi una cosa? Dopo anni e anni, sto vedendo una persona. Ora l'unica cosa che voglio fare è vivere il presente, Però sono molto felice di essermi sbloccata, di sapere che i miei mostri sono qui con me, ma che li sto addomesticando. Ripeto, voglio vivere questa cosa e anche quando finirà, sapere che almeno per una volta sto vivendo.
    Rispondi a _al_ Commenta l’articolo

  20. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (6 Maggio 2015 13:55)

    @Tiziana Dada. mi sembra che tu abbia capito il nocciolo, non hai dato retta alle tue - giuste - percezioni. E perché mai? Mancanza di amore verso te stessa e disperata ricerca di amore verso l'esterno (che, per definizione, non te lo può dare)?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo