Smettila di rimuginare sui tuoi errori e vai nella direzione giusta

erroriCapita spesso, soprattutto nei momenti di crisi, soprattutto quando le cose non vanno nel verso giusto, soprattutto quando le cose stentano a mettersi a posto, di concentrarsi sui propri errori, presenti, recenti o passati e pensare di aver fallito tutto, di essere degli incapaci e di non essere in grado di combinare nulla di buono e di non poter realizzare nulla di positivo per sé e per la propria vita.

Ci si concentra talmente tanto sui propri errori da farli diventare il “tutto” della propria esistenza e dei propri risultati, tanto da percepire se stessi non come persone (che come tutto e tutti) hanno sperimentato il fallimento (uno o più fallimenti anche), ma come persone che sono quello stesso fallimento che hanno sperimentato. Scommetto che anche tu, a furia di rimuginare sui tuoi errori pensi di essere una fallita e che la tua vita sia tutto un fallimento. Eppure questa non è la realtà. E’ solo la conseguenza di un atteggiamento mentale che non è utile e non è funzionale.

"Dimentica gli errori del passato.Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora e fallo.W. Durant"

Perché, molto semplicemente, tu non sei i tuoi errori e i tuoi errori nemmeno ti rispecchiano. I tuoi errori non rispecchiano la tua vera natura. I tuoi errori sono semplicemente le conseguenze di modi pensare, comportamenti e azioni che ti sono di certo appartenuti, ma in un momento circoscritto della tua vita, in determinati circostanze e contesti e in determinati stati emotivi, stati d’animo. Insomma, gli errori sono proprio questo: errori, nulla più. Ora spieghiamo.

Faccio un esempio semplice semplice. Credo che tutti sappiamo che una delle regole base della grammatica italiana sia distinguere il termine “a” (lettera dell’alfabeto o preposizione) dal termine “ha” terza persona del verbo avere, presente indicativo. Dico credo, perché con i tempi che corrono… Ma va beh, diamo per scontato che a scuola a tutti noi abbiano inculcato ben bene che scrivere “a” invece di “ha” sia un errore gravissimo e madornale che ci può definire come persona completamente illetterata o persona con le minime basi di istruzione. Eppure, anch’io, che amo esprimermi correttamente e pongo alla cosa molto attenzione, mi accorgo che, magari scrivendo un SMS, rispondendo a un What’sapp o anche rispondendo ai commenti sul blog, ogni tanto cado nell’errore e scrivo “ha”, come “a”, senz’acca. E’ perché gli strumenti non mi aiutano (i famigerati correttori che non correggono), perché ho fretta, perché sono presa dall’entusiasmo di comunicare. Perché non rileggo e non correggo.

Errori, contesti e circostanze

Ora, se qualcuno me lo chiede, so ben spiegare perché scrivere “a” senza l’acca invece di “ha” con l’acca è un errore madornale e ignominoso. Non è che non lo so. E io detesto fare quel genere di errore, non mi piacciono gli errori di grammatica, ci tengo che tutto sia corretto. Il fatto è che per la fretta, gli strumenti e l’entusiasmo io quell’errore lo commetto lo stesso, talvolta. La fretta, gli strumenti e l’entusiasmo sono una giustificazione sufficiente che mi autorizza a ripetere quell’errore? No di certo. E’ sotto la mia responsabilità e nel pieno delle mie possibilità non sbagliare e correggere.

Considerando la fretta e gli strumenti che non aiutano, dato che sono consapevole che la fretta e gli strumenti che non aiutano possono essere ostacoli sulla mia strada verso la “scrittura perfetta”. Le condizioni e il contesto non mi autorizzano a sbagliare. Anzi, nel pieno delle mie responsabilità e delle mie possibilità e adottando un atteggiamento consapevole, nei miei confronti e nei confronti degli altri, so bene che per evitare danni (ed errori) devo fare un respiro, prendermela con calma, rileggere e correggere. Che ci vuole, in fin dei conti? Si tratta, appunto di prendersi le proprie responsabilità, di vivere in modo consapevole le diverse situazioni della vita. (Quest’ultimo è un concetto molto importante, anche se non è il principale, questa volta, ma è molto importante).

Quindi se confondo “a” con “ha” c’è l’errore, l’errore è mio, rientra nella mia responsabilità (in questo caso a maggior ragione, dato che la regola grammaticale la conosco bene), ma io non sono quell’errore. Io non sono sbagliata. Io non sono i miei errori.

"Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. G.Rodari"

Tu mi dirai: “Cara la mia Ilaria, sai che cosa me ne frega a me dei tuoi “a” e dei tuoi “ha”?! Chiamali pure errori, ma io ho tredici matrimoni falliti alle spalle, sono stata licenziata 26 volte, ho fatto 11 figli tutti con uomini sbagliati, ho perso la casa e ora sto con un uomo che mi picchia e che non riesco a lasciare… Che mi dici, rispetto alla mia situazione?”

Ora, so bene che ci sono delle maratonete dell’errore (anche dei maratoneti eh!) quelli che ripetono errori su errori e magari sempre dello stesso genere, fanno solo leggere variazioni sul tema. So anche che ci sono errori, nella vita, che lasciano strascichi e complicazioni e conseguenze che poi per “sistemare” ci vuole il doppio del tempo o il triplo o il quadruplo di quello che hai impiegato a fare l’errore. Errori le cui conseguenze ti perseguitano peggio che Titti e Silvestro. Cioè peggio di quanto Titti perseguiti Silvestro e Silvestro Titti.

Cioè, infatti, diciamocelo sinceramente: poniamo che a qualcuna sia successo di sposare l’uomo sbagliato. Uno degli errori ben più comune di quanto si pensi. Come ben si sa, a sposarsi non ci vuole nulla, anzi, è la cosa più semplice del mondo, estremamente apprezzata socialmente e con problematiche burocratiche zero. Vogliamo parlare dell’esaltazione emotiva, tra l’altro? Poi, dopo, quando sei nel mezzo del casino, prova un po’ a uscirne: prima ti devi accorgere veramente che hai sbagliato, e devi accettare il fatto; poi devi cominciare a pensare che forse puoi lasciare tuo marito. Forse. Poi devi iniziare a lasciarlo.

Poi ci sono un infinità di fasi e di passaggi, quasi tutti traumatici, in cui nel 99% dei casi non hai il sostegno di nessuno, nemmeno del tuo avvocato, che peraltro è l’unico che ci guadagna davvero nella storia senza perderci nulla. E poi, poi, poi, dopo mille poi, ancora quel matrimonio fallito ti perseguita. Credi che tutto sia finito e invece, ogni giorno c’è una grana che si presenta, un problema con i figli, la cresima del pronipote, un ricordo del cavolo che fa capolino nella tua memoria quando meno te l’aspetti e tu e il tuo errore siete ancora lì faccia a faccia. E nel frattempo tu hai solo attraversato una serie di stati emotivi uno dopo l’altro, tutti di melma però. E magari hai accumulato altri errori.

Te credo che poi una si sente una fallita, te credo che poi una si identifica con i propri errori e pensa di essere lei i suoi propri errori, di essere sbagliata, di essere un errore vivente. Diverso sarebbe se il giorno dopo che ti sei accorta di aver sposato uno stronzo suonasse alla porta un postino bellissimo in smoking e ti dicesse: “Buongiorno Signora sono dell’Ufficio Ufficiale Riparaerrori. Ora siccome ci siamo accorti che lei ha sposato l’uomo sbagliato, sono qui a occuparmi della pratica, di modo che lei non debba avere nessuna conseguenza che la distragga dal suo percorso verso la felicità: lei parta per 6 mesi in un giro di tutte le spiagge tropicali del pianeta, pagato da noi, ovviamente.

Nel frattempo noi ci occupiamo di tutto: quando sarà tornata, lei sarà divorziata, alle condizioni che vuole lei, nessuna tristezza, rimpianto o ricordo lacrimevole, un ottimo lavoro, una casa bellissima, i suoi bimbi più felici di prima, le sue amiche piene di ammirazione per lei, sua mamma che finalmente si è accorta di quanto vale e che non le rompe più le scatole e dieci uomini sceltissimi e con il bollino blu della garanzia tra i quali scegliere, finalmente, l’uomo giusto per lei con il quale iniziare una nuova relazione a prova di intoppo! Intanto io rimango qui con lei, per non lasciarla sola e per prepararle le valigie. Tutto a prova di errori e di dolori.”

Errori, quel che ti è successo e tu: c’è differenza

Sono sicura che con un approccio del genere gli errori verrebbero percepiti come molto, ma molto meno traumatici e che tu, come tutte le altre persone che camminano su questa terra, tenderesti meno, ma molto meno, a identificarti con i tuoi errori, a personalizzarli.

"Gli errori rendono l’uomo amabile. Goethe"

Il fatto è che la realtà è molto più reale di quanto io ho descritto nel mio quadretto ideale e fantasioso. Gli errori si commettono, sono inevitabili, hanno delle conseguenze e talvolta queste conseguenze durano per molto tempo e sono molto pesanti. Il che influisce sul tuo stato d’animo, tanto da farti assumere un atteggiamento mentale del tipo: “sono una fallita, fallirò sempre, non sono capace di nulla e di fare nulla”.

Il problema è che questo atteggiamento di colpevolizzazione e di autodistruzione emotiva non porta a nulla di buono, se non ad altri errori. Cioè, rende più facile che si commettano nuovi errori e spesso dello stesso genere dei precedenti, creando una catena senza fine, che non si interrompe mai.

Come fare allora per soffrire il meno possibile, liberarsi dalle ombre che gli errori passati “insistono” nel voler proiettare sulla tua vita e ricominciare a vivere una vita autentica e vera, facendo tesoro dell’esperienza accumulata attraverso l’errore e nel contempo non facendosene limitare e inibire?

Come si fa a liberarsi degli errori del passato e conquistare quella libertà (anche e soprattutto dagli errori) che poi è la stessa cosa della felicità?

E’ necessario usare la ragione e modificare il proprio atteggiamento mentale, assumendo una consapevolezza molto definita rispetto a quel che è successo, rispetto a quel che ti è successo.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. S.Tamaro"

E’ vero infatti che c’è una responsabilità personale. Nell’esempio del matrimonio con un uomo sbagliato possiamo dire che sei tu che ti sei sposata, non la tua compagna di banco, certo. Sei tu che ti sei caccaiata nel guaio. Ripensa però a quando è successo: quale era il contesto? Quale le condizioni? Quale il tuo stato d’animo? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali avevi dato attenzione? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali non avevi dato attenzione? Ripensaci. Ripensa alle condizioni nelle quali hai “commesso quell’errore”, se lo hai commesso, o altri errori dai quali non riesci a distaccarti, per i quali non riesci a perdonarti.

Errori e obiettività

Probabilmente, con uno stato d’animo diverso, con informazioni diverse, con una concentrazione posta su qualcosa di diverso, quegli errori che hai commesso nel passato e con i quali tanto ti identifichi, oggi o domani non li faresti più.

Ecco perché possiamo dire che tu non sei i tuoi errori: tu sei qualcosa di diverso, di lontano dai tuoi errori e sei molto di più. Tu hai la capacità di andare oltre i tuoi errori, di superarli, di assumere decisioni diverse rispetto a quegli errori. Di prendere consapevolezza delle condizioni, delle circostanze, dei contesti. Delle tue emozioni e dei tuoi stati d’animo. Del tuo atteggiamento mentale.

Non solo, sempre nel percorso di consapevolezza che ti permette di prendere la distanza dai tuoi errori, di liberarti del senso di colpa e, soprattutto, dal senso di non valere nulla, puoi includere benissimo la capacità di distinguere quel che sei, da quel che fai e che hai fatto (i tuoi errori per esempio) e da quel che ti è accaduto.

Ora, ci sono filoni della psicologia e anche della crescita personale – coi quali peraltro, in via generale, mi trovo abbastanza d’accordo – che tendono a far rientrare tutto o la gran maggioranza di quel che accade a un individuo all’interno della responsabilità personale. Cioè, esasperando: se sei sulla spiaggia e c’è uno tsunami, il fatto che tu sia sulla spiaggia e sia investito dall’onda rientra nella tua responsabilità, magari anche “solo” per ragioni inconsce.

E’ ovvio che io non mi ritrovo in questa interpretazione estrema. Tanto che, a proposito di errori considero che sia sempre importante non perdere di vista anche l’influenza degli altri e degli accadimenti esterni (in questo senso c’è un po’ di differenza rispetto alle circostanze e ai contesti).

Detto papale papale, riguardo un tema che ruota intorno a quello degli uomini sbagliati e di cui spesso parliamo qui, cioè la manipolazione: accade talvolta che una serie di accadimenti e le loro conseguenze portino le persone a essere vittime di altre persone. Quando si è manipolate (o manipolati) si è vittime. E spesso, da vittime si compiono errori.

Ovvio che possiamo ribattere – e ci tocca farlo – che non possiamo pensare di essere vittime tutta la vita e dunque che non possiamo non sentirci coinvolti rispetto alla nostra responsabilità personale. Ma nel momento in cui ti fai tante paturnie e tanti rimuginamenti rispetto agli errori passati e al sentirti un fallimento di donna, per onestà e completezza di informazioni non puoi non considerare l’eventualità di essere stata vittima di altre persone o, anche, perché no, di un accadimento sfortunato.

Nel momento in cui fai una chiara distinzione tra quello che sei, quello che fai (o hai fatto) o quello che ti è successo, il tuo livello di consapevolezza aumenta enormemente e anche il tuo livello di autodeterminazione.

Questo ovviamente riguarda anche quelli che molte considerano errori di seduzione e di attrazione: se talvolta hai commesso errori nella seduzione, questo non significa che tu non sia capace di sedurre.

Certo, tanti sono i dettagli da tenere in considerazione e si può fare, con semplicità. Per questo, per tutte coloro che vogliono liberarsi dai pesi del passato e ritrovare la serenità personale necessaria a iniziare una relazione piena e appagante ho preparato dei percorsi specifici:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

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312 Commenti

  1. Avatar di Francesca

    Francesca 10 anni fa (3 Maggio 2015 16:28)

    Dice bene Susanna Tamaro, andarsene senza capire il senso degli errori che si son fatti, vanifica il senso stesso della vita. Eh si perchè, pur riconoscendo che anche io, nei momenti di sconforto e di depressione nera, mi sono identificata negli errori, è pure vero che i cosiddetti errori, rientrano in quel percorso di vita che è proprio, personale di ognuno di noi. In altre parole, senza quegli episodi, talvolta molto pesanti della vita di ognuno, non avremmo percorso quella strada e non avremmo capito quelle cose....Fanno parte delnostro cammino, ci aiutano a capire dove stiamo andando e il senso stesso della vita.....Poi certo che alcuni di essi sono molto dolorosi.....ma è la vita stessa a non essere una passeggiata fra le viole e i tulipani....comunque, non solo.
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  2. Avatar di Lavinia

    Lavinia 10 anni fa (3 Maggio 2015 16:57)

    Sono ossessionata dal rimuginamento sul passato e sugli errori. Il fatto è che tutto questo gran riflettere mi blocca e mi toglie energia
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  3. Avatar di _Alessandra_

    _Alessandra_ 10 anni fa (3 Maggio 2015 17:05)

    Mi identifico completamente in questo articolo. Proprio oggi mi sono detta (e l'ho scritto a un'amica): "Mi sto rendendo conto della portata del cambiamento che devo affrontare se voglio realmente migliorare la mia esistenza. Ho perso molte occasioni e più temporeggio più le cose peggiorano. E' un ottimo stimolo a iniziare subito questo cambiamento". Mi trovo in una situazione difficile e dolorosa, e me ne voglio perché in passato non ho avuto il coraggio di intraprendere la mia strada in autonomia (da famiglia, fidanzati, maestri, amici ecc.) ma oggi come oggi mi rendo conto che a causa di questa mia debolezza ora mi trovo a dover fare non uno sforzo, ma una fatica immensa. E questo perché appunto certi errori non è che rimangono nel passato e se ne stanno lì più o meno buoni, ma ti accompagnano ogni singolo giorno del presente e nel mio caso, sono una garanzia di difficoltà e problemi anche nel futuro (perché nel mio caso riguardano mia figlia). ll che non aiuta a essere ottimisti. Eppure, diventare consapevoli di sé e del mondo è proprio l'unico atto positivo che mi resta da fare.
    Rispondi a _Alessandra_ Commenta l’articolo

  4. Avatar di zaffiro

    zaffiro 10 anni fa (3 Maggio 2015 17:40)

    Per fortuna è tanto tempo che non mi identifico più con i miei errori. Gli ultimi che ho fatto (negli ultimi due anni) dopo aver analizzato le origini (perché ripetevo certi meccanismi) ho fatto davvero un grande salto di consapevolezza. Ma.. perché c'è un ma e sono sempre lì. Perché non riesco a capire ed accettare perché certi rapporti non funzionano? E' come se avessi la pretesa che dovesse andare come voglio io e siccome l'ultima storia non è andata come volevo io (è sempre la stessa di cui parlo da un anno) anche se ho chiuso (da un mese e mezzo) anche se mi sono distaccata, anche se razionalmente ho capito, una parte di me continua ad essere lì con il pensiero. Quindi vorrei capire come si fa a superare uno stadio del genere. Quando sai per certo che purtroppo non ci sono i presupposti, perché i personaggi in questione vogliono cose diverse, percepiscono il rapporto in modo diverso hanno un concetto dell'amore stesso, diverso.. A tal proposito l'altra sera ho visto al cinema un film bellissimo "Sarà il mio tipo?" di Lucas Belvaux che consiglio a tutte!!!!!! L'hai visto Ilaria??? Ora non dico che la mia storia fosse uguale, ma ci è andata molto ma molto vicino. Comunque sia io credo che l'amore sia semplice, l'amore non ha dubbi, quando è complicato e ci sono troppi mi mu ma... bisogna scappare a gambe levate :-D
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  5. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (3 Maggio 2015 17:52)

    Io penso che ci sia molta ipocrisia in giro, sugli errori. Molti "si vendono" come impeccabili e non lo sono. Siamo obbligati ad aderire a un modello e a proporci sempre al top, i panni sporchi si lavano al chiuso. Così quando sbagliamo e la cosa emerge in tutta la sua veridicità non incontriamo né la comprensione da parte degli altri né la nostra matura riflessione. Siamo troppo occupati a sotterrare il cadavere nottetempo sperando che non se ne accorga nessuno. Poi c'è tutto un coro di voci che spinge a non elaborare, a scuotersi, a voltare pagina il più in fretta possibile.In una corsa cieca verso l ostacolo successivo. Io ho sempre molta difficoltà a trovare orecchie attente e mature disposte a investire tempo ascoltandomi.
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  6. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (3 Maggio 2015 19:53)

    non so Ilaria mi sembrano frasi per autoconvincersi.io sono l errore,come fai a togliermelo dalla testa?si possono fare hobbies,e tutte le cose che ci ricordiamo sempre,ma sono paliativi inutili.la convinzione che io sono sbagliata alla base rimane.sono onesta con me stessa.e'cosi.poi per carita'si cerca di sopravvivere in questa realta'ma non e'vita.scusate.oggi giornata ko,ma e'ol pensiero di fondo.vedi il problema non soni gli altri ma io.
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  7. Avatar di Gea

    Gea 10 anni fa (3 Maggio 2015 20:57)

    Grazie Ilaria, con la tua esperienza e la riflessione non sbagli un colpo nel tuo blog, ma questo persino é uno dei tuoi articoli migliori. Gli errori vanno capiti contestualizzandoli... e poi lasciati andare, nel passato al quale appartengono, anziché riattualizzarli in una coazione a ripetere. Basta con le variazioni sul tema dell'infelicità: c'è molto di più e di meglio da vivere. Per quanto mi riguarda, da quando ho chiuso una lunga storia di quasi otto anni con un uomo al quale ho permesso di avvelenarmi la vita, mi sono riappropriata di me stessa e soprattutto ho ripreso a godermi la solitudine che ho sempre amato (non ero rimasta col tizio in questione per paura di stare da sola, ma per una mia personale tendenza a punirmi) e ho capito dove avevo sbagliato. Ho verificato tutta una serie di circostanze (anche in contesti estranei alla vita di coppia) e ho capito che ogni volta che ho sbagliato é stato perché, per educazione o per far piacere a qualcuno, o in un periodo di depressione (di cui il mio ex ha approfittato alla grandissima), non ho ascoltato me stessa e agito di testa mia. Da oltre un anno faccio moltissime cose da sola, come facevo prima, e sono serena. Certo, ho ancora dei problemi da risolvere, ma un mio personale vantaggio é che sono sempre stata indifferente al diktat sociale dello stare in coppia (il tizio voleva sposarmi, e meno male che a me del matrimonio non mi é importato mai nulla e che ho sempre rinviato alle calende greche! :-D ). So che non per tutte é cosi (ognuna di noi ha la sua storia e i suoi fantasmi personali da sconfiggere), ma se posso dare un consiglio, credo sia importante "osare" la solitudine. Non parlo di una solitudine triste, ma di uno spazio fisico, temporale e mentale in cui si è davvero sole con se stesse, in cui si mandano a quel paese tutti (famiglia, amici, colleghi, compagni-mariti-amanti-etc) e ci si ascolta. Si ascoltano i propri reali bisogni e desideri. Ho una cara amica alla quale ho smesso di raccontare fatti miei perché il suo punto di vista non coincide col mio modo di pensare e di sentire. Mi spiego: per lei, se un bel collega mi corteggia, dovrei "buttarmi a pesce". Da quando é in coppia (male assortita, visto che il tizio non la rispetta né la aiuta, nonostante i suoi problemi di salute), le é venuto il complesso della zitella e lo proietta su di me, per cui, secondo lei, devo trovarmi un nuovo compagno. Siccome non condivido il suo punto di vista, e preferisco ascoltare me stessa, con lei parlo d'altro. Spesso esco da sola per il piacere della mia compagnia. ;-) É una solitudine sana, che aiuta a guardarsi dentro e a godersi dei momenti tutti per sé. Non so se mi sono spiegata... Coraggio a tutte e a tutti! Gea
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  8. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (3 Maggio 2015 21:22)

    Zaffiro si..film molto..educativo. Molto equilibrato. Lei e lui sono diversissimi e ciascuno dei due cerca di rendere l altro il più possibile simile a se. Ovviamente sbagliando. Però alla fine lei canta: "I will survive" cioè sopravvivero'(. Se dico la fine non andate più a vederlo????)La domandona è: è valsa comunque la pena di viverlo questo amore squilibrato? Cioè gli amori sbagliati servono? Non è forse vero che noi attiriamo ciò di cui abbiamo bisogno in quel momento? E che questo è un gradino in più verso la strada della consapevolezza?
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  9. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (3 Maggio 2015 21:30)

    ma ha è terza persona singolare del verbo avere, non seconda! :-) mi è andata male la mia esperienza di lavoro. ho accumulato diversi errori e lavorato sotto controllo e stress notevoli. alcuni mi hanno parlato di mobbing latente. fatto sta che ho dato le dimissioni ed ora devo ricominciare da capo. non mi sono sentita adeguata fin da subito e non sono riuscita ad impormi in una squadra in piedi da decenni. mentre io, nuova arrivata ma navigata, non sono riuscita ad inserirmi e mi hanno continuamente corretto perché il mio modo di lavorare non era adeguato. sono abbastanza a pezzi, ma m sento liberata e credo sia stato un sollievo sia per le ex-colleghe sia per me stessa. mi resta da affrontare le ultime procedure per lasciare tutto...sono ansiosissima
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  10. Avatar di Zoe

    Zoe 10 anni fa (3 Maggio 2015 21:31)

    Tutti facciamo degli errori nella vita, ma penso che se non ci fossero l'esistenza sarebbe decisamente più noiosa. Dagli errori a volte vengono fuori le esperienze più belle e inattese. Rimuginare non serve, piuttosto cerchiamo di analizzare i motivi di fondo per capire cosa è stato funzionale per noi e cosa no. @Romi vuoi a tutti i costi avere ragione? Vuoi che ti diciamo che sei sbagliata? La verità è che non è così, ma con la scusa "dell'essere sbagliati" ci si giustifica..
    Rispondi a Zoe Commenta l’articolo

  11. Avatar di katia

    katia 10 anni fa (3 Maggio 2015 21:44)

    Benedetto è l'errore. E' colui che ti insegna. Mentre lo scrivo me ne rendo conto. Lasciare andare. Come le lanterne sull'acqua. Salutatelo e salutiamolo l'errore, andrà per la sua strada. Si Si Si. VA bene anche quello.
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  12. Avatar di ele

    ele 10 anni fa (3 Maggio 2015 22:07)

    ottimo articolo. x i miei errori non dormo la notte almeno finche'non trovo soluzione idonea! credo sia carattere...pensate ai casini dei ns.politici!!!altro che consapevolezza...
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  13. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (3 Maggio 2015 22:09)

    Helen@ hai ragione...gli errori o anche solo le brutte esperienze pesano solo quando vengono fuori.Ci sono persone molto sensibili che si flagellano ed altre occupate a sotterrare il cadavere pur essendosi perdonate ed avendo giá espiato.É colpa della societá ( da sempre). Non parlo di errori soltanto ma di esperienze.Eri timida ? Se anche migliori rimarrai la ex timida ma se cambi lidi ( come avevo fatto io) puoi ripartire da capo...Hai perso 100 kg? Rimarrai sempre la ex obesa.Piú facile ricominciare come carina altrove...La vergogna é un grosso problema ma lo é anche l"indice puntato della gente.Nel mio paese avevano aperto una mensa per le persone in difficoltá che peró é fallita miseramente perché pochi avevano il coraggio di farsi vedere lí.Se avessi ucciso qualcuno sconterei la mia pena...e poi cambierei stato per ricominciare. L'esempio del divorzio rende l'idea ma secondo me ormai non c'é piú sanzione sociale per il divorzio...Fa notizia rimanere insieme invece....Peró é vero...Sono le conseguenze a spaventare...In generale é cosí.Io sono brava ad affrontarle ma l"occhio degli altri ti impedisce di dimenticare e ti etichetta per sempre come un cv tatuato in fronte. Per evitare questo bisogna cambiare il cervello delle persone.Io amo chi cade e si rialza ...ma non sono tutti cosí...
    Rispondi a Lella Commenta l’articolo

  14. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (3 Maggio 2015 22:40)

    Helen @ Quanto poi al trovare spalle e orecchie.Io ne trovo anche volendo ma una volta affidate le confidenze queste non sono piú tue e ci sará qualcuno che penserá di leggerti la vita.Esempi...Perché non hai ancora cambiato quel lavoro dato che qualche volta te ne lamenti? Forse perché ho piú motivi per rimanere,no?? Le persone non cambiano. Se ieri ti sei lamentata di tuo marito non puoi essere felice nemmeno oggi.Ma vah? E chi lo dice? Ne riparleremo quando non ti inviteró alle nozze d'argento. Hai sempre odiato il mare...perché ora ci vai? Forse perché bisogna provare tutto??! E potrei andare avanti fino a domani.Io sono diversa e per questo la gente si confida con me.Ho una cara amica che dopo la nascita della bimba ha avuto problemi con il marito nella gestione del cambiamento di vita.Ora li vedo di nuovo felici e per me quell'episodio fa parte della loro coppia ma non é la loro coppia.Sono felice per loro.Un'altra voleva come minimo uscire con uno scienziato della nasa ed ora sta con uno molto piú normale.Io penso si sia innamorata altri che si sia accontentata. Una mia conoscente ha avuto un uomo sposato.Ne ho comorese le ragioni e per me lei non é il suo errore!! Per gli altri é ormai su una china di disonore manco fosse Moll Flanders. Non mi é neppure simpatica ma la capisco..Finché il mondo sará cosí gretto meglio fare grandi lavatrici di panni sporchi in casa.... o errori ed episodi ci seguiranno come una gomma attaccata alla scarpa ovunque andremo....
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  15. Avatar di alessia

    alessia 10 anni fa (3 Maggio 2015 22:51)

    Io condivido molto il pensiero di Helen. Poi sono una che rimugina,che analizza e cerca di capire e si, spesso non serve cercare di capire qualcosa senza senso però come lo stoppi? Io sono una che si mette in discussione,a rischio rimuginii, e che cerca di soprassedere su certe cose, a rischio farsi calpestare se dai un opinione su qualsiasi cosa, sentendosi dire "stai tranquilla" perché certo se una volta ti esprimi hai torto. E ripartono i rimuginii, sensi di colpa etc. E ti identifichi con l'errore... E' un circolo vizioso
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  16. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (3 Maggio 2015 23:19)

    Lella..questione di pigrizia mentale? È faticoso star dietro ai propri cambiamenti figurati a quelli degli altri. Bollare una persona è rassicurante. È comodo. È fast. Se si rinuncia ad aprirsi con chichessia però perdiamo un pezzo irrinunciabile della propria esistenza che è la condivisione. Moriamo con una maschera ancora attaccata alla faccia.
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  17. Avatar di Adri

    Adri 10 anni fa (3 Maggio 2015 23:32)

    Ogni tanto è benefico fermarsi a pensare che splendido disastro siamo noi esseri umani. Provo tenerezza verso di noi, verso i nostri tentativi andati male, gli scongiuri, i propositi non mantenuti, le liste di cose da leggere fare e vedere che si allungano con gli anni, le gaffe, le preghiere, i domani che non diventano mai altri giorni. Eppure siamo qui. E parafrasando il buon Riccardo, se siamo qui (sul blog) ci sarà un perché. (ed è un gran perché!) :) Ps Ilaria perché non apri un forum? Così, curiosità. Pps grazie per ciò che fai.
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  18. Avatar di Adri

    Adri 10 anni fa (3 Maggio 2015 23:39)

    @alessia Lo stoppi focalizzandoti su altro. È uno stato mentale, un atteggiamento che si può cambiare ricollocando ogni cosa secondo la reale (o più oggettiva possibile) importanza. Io ho ridefinito tutte le priorità della mia vita e ti posso garantire che di bruciarti i neuroni a rimuginare ti passerà totalmente la voglia. ;)
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  19. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (3 Maggio 2015 23:44)

    Helen @ ....Si tratta di pigrizia mentale ma forse anche di cattiveria ed invidia.In fondo chi sta peggio di noi serve per confortarci circa il nostro posto nel mondo Se gli altri si evolvono ci spiazzano....Quanto all'aprirsi bisogna trovare un buon compromesso.Per ora io l'ho trovato parlando con le amiche ma solo circa gli argomenti che possono davvero capire o le cose che hanno vissuto loro di recente. Di recente ho parlato di una cosa molto intima con una nuova conoscenza e spero futura amica.Il sesto senso mi diceva che potevo ed é venuto fuori che non solo capiva ma é moltoo simile a me. Ho due persone che mi conoscono in toto e con loro posso aprirmi e mi fido m valuto caso per caso.Per esempio nel momento di fragilitá di una delle due ho preferito ascoltare che parlare di me. Quanto alle maschere...credo che alcuni di noi non sappiano neanche volendo portarne.Io per esempio offro al mondo, in metafora, un volto truccato al meglio ma gli occhi delle persone vere e le loro espressioni dicono molto..Un minimo di difesa non fa mai male comunque...
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  20. Avatar di simona

    simona 10 anni fa (3 Maggio 2015 23:50)

    Articolo interessante penso che errare appartiene ale persone riconoscere di aver errato ed attivare un nuovo modo di affrontare vita problemi e quant'altro non e' da tutti. Ci vuole tanto amore per accettare l'errore ed e' da qui che io sto' cercando di partire amando me con i miei pregi e i miei difetti che proprio grazie agli errori sono diventati piu visibili ai miei occhi. Io trovo bellissima la canzone di marco mengoni "esseri umani" se vi va ascoltatela a me ha fatto pensare molto un abbraccio alle persone che seppur con fatica hanni saputo vedere i proprie errori
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