Come gestire le tue emozioni?
“Come faccio a gestire le mie emozioni?” “Se sono con un uomo che mi piace o se voglio sedurre un uomo, mi faccio prendere dalle emozioni e non riesco a capire più niente. Come faccio? Eppure di norma sono una persona lucida e razionale.” Queste sono le tipiche domande che mi fa chi mi scrive email, chi lascia commenti sul blog o fa coaching con me. Le emozioni per molti sono un mistero, un fenomeno incontrollabile, un gigantesco punto interrogativo. Eppure le emozioni sono tra le nostre più grandi risorse, dato che ci fanno da bussola, da guida, ci proteggono da quel che non va bene e ci spronano a fare quel che va bene.
"Ogni emozione è un messaggio, il vostro compito è ascoltare. Gary Zukav"
Non ci credi? Le emozioni negative servono a dirci:“ehi, non stai andando dalla parte giusta per te”. Quelle positive ci stanno dicendo: “Brava, avanti così, questo è bene per te”. Solo che le emozioni vanno ascoltate e riconosciute: molto spesso le persone fanno confusione tra emozioni negative ed emozioni positive e quindi “perdono la bussola” e si vanno a cacciare nei guai…
Le emozioni: come ascoltarle, come farsele amiche
E allora come si fa a usare a proprio vantaggio questa risorsa straordinaria che sono le emozioni in modo da godere appieno di quel che la vita ha da offrire ed essere felici per davvero?
Non ignorare e non respingere con sdegno le piccole sofferenze emotive che ti “accadono” ogni giorno.
Sopportare “ciecamente” il dolore come se fosse ineluttabile non è un segno di forza e di potere, ma spesso solo di caparbietà e di masochismo.
D’altra parte, non pensare che soffrire sia una segno di debolezza o di eccessiva fragilità o di sfiga cosmica. Il dolore è una sorta di termometro. E’ il termometro del benessere interiore. Provare dolore, entro certi limiti, è indice di buona salute emotiva e di equilibrio. Se tocchi la fiamma con una mano provi dolore, giusto? Se non lo provassi, la tua mano andrebbe a fuoco, senza che tu te ne possa accorgere.
Il dolore emotivo ha lo stesso scopo di quello fisico. Quindi, voler entrare in contatto con le proprie emozioni negative, cercare di sapere che cosa ti fa soffrire e desiderare di eliminare sia le emozioni negative, sia la loro causa non è un fatto di cui vergognarsi o per il quale sentirsi inadeguata: tutt’altro.
"Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee. Diego De Silva"
Non pensare di essere debole o sciocca o non all’altezza per il fatto che le emozioni legate a un rifiuto non ti fanno star bene.
Non pensare che soffrire per il fatto di sentirti sola sia da sfigata.
Spazza via il senso di colpa
Non arrabbiarti con te stessa se talvolta ti senti oppressa dal senso di colpa.
Se qualche volta fallisci – in amore, in famiglia, nel lavoro – non significa di certo che sei una fallita.
Non sentirti “disgraziata” per il fatto che una separazione o la fine di una storia ti fanno provare emozioni sgradevoli. Non entrare in una spirale negativa per la quale soffri e ti detesti per il fatto che soffri e ti detesti (mamma mia, che catena!).
E, quando la tua autostima non è altissima, non insultare te stessa e non arrabbiarti per il fatto che – accidenti! – dovresti avere una autostima più alta. Questo atteggiamento mentale – rimproverarsi per il fatto di provare emozioni negative – deriva dal poco amore di sé, dallo scarso ascolto della propria interiorità e alla fin fine dimostra anche un po’ di mancanza di… furbizia.
Come gestire le tue emozioni: utili misteri svelati
Diventa consapevole che la capacità di provare emozioni negative è una caratteristica “intelligente” dell’essere umano. E che la tua abilità sta nel riconoscere che questa caratteristica non è indice di debolezza, ma di forza. Accettare e riconoscere le emozioni negative è la via più facile per superarle e per diventare più forti, in modo autentico e genuino. Accettare, riconoscere e superare le emozioni negative per diventare più forti è un’abitudine che puoi fare tua, con l’attenzione e con l’esercizio.
Sii consapevole per esempio che la pessima sensazione che provi dopo essere stata rifiutata da qualcuno ha delle motivazioni “fisiologiche” tali da provocarti un dolore fisico: ma questo dolore lo puoi curare in modo tale che, dopo, il senso che hai del valore di te è più vivo e più forte, non meno. Dopo un rifiuto, di fatto, sei più forte.
Il senso di solitudine che ogni tanto ti prende è una forma di autodifesa “istintiva” rispetto alla paura naturale che si prova verso gli altri. Se ne diventi consapevole, la accogli con naturalezza e fai quel passo in più per avvicinarti alle persone con cui ti trovi bene per davvero.
Il fallimento è solo un punto di vista
Se ti senti spesso in colpa è perché sei stata abituata e sei abituata ad essere troppo severa con te stessa e con gli altri. Comincia a darti dei piccoli “perdoncini” quotidiani e poi concedili anche agli altri. Verifica come ti senti più rilassata, dopo. Quella è la vera vittoria.
"Anche nei cuori dei più sfrenati ci sono corde che non possono essere toccate senza dare forti emozioni. Edgar Allan Poe"
Il senso del fallimento è solo un punto di vista su un fatto neutro. Se non sei riuscita in qualcosa – capita a tutti, in tutti gli ambiti, decine di volte al giorno – non concentrarti su colpe e colpevoli, ma su soluzioni e aspetti positivi (c’è sempre una soluzione, c’è sempre un aspetto positivo, l’intelligenza sta a investire lì le proprie energie). Il pensiero positivo ha una sua utilità, anche per accogliere le emozioni negative.
Dopo un distacco, il senso di perdita ti fa soffrire per amore in modo terribile. Ma raggiunto il livello “totale” di sofferenza, arriva il punto di svolta e con lui la scoperta di nuove motivazioni, di nuove opportunità e anche di nuove… persone. La felicità, che sembrava lontanissima, diventa a portata di mano.
Basta rimuginare e “ruminare” sul passato
Ruminare sul passato e come correre nella ruota del criceto: stanca e non porta a niente. Immagina di saltare fuori dalla ruota e fare la rivoluzione della tua vita: concentrati su pensieri nuovi, mettiti a correre negli spazi aperti della realtà, anziché rimanere a faticare in quelli angusti dei ricordi cattivi.
"Senza emozioni il tempo è solo un orologio che fa tic-tac. Equilibrium"
Tieni presente che la tua autostima è il sistema immunitario della tua emotività: prenditene cura sempre, cominciando a parlare con te stessa e di te stessa con tenerezza, pazienza, amore. Questo è un impegno da prendere e, vivaddio, prendilo!
Abbi fiducia in te, nella tua forza emotiva e nella tua capacità di affrontare il futuro e la vita. Tutti siamo sulla strada, tutti stiamo facendo il nostro percorso. Un passo alla volta raggiungerai quello che desideri, prima ancora di accorgertene.
Procediamo con fiducia. E allegria.
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ilariacardani 10 anni fa (11 Febbraio 2015 18:47)
LuK 10 anni fa (12 Febbraio 2015 11:33)
si chiaro :) grazie milleRoss 10 anni fa (31 Gennaio 2015 20:47)
Barbara 9 anni fa (18 Ottobre 2015 22:48)
Rexely 5 anni fa (16 Luglio 2019 13:37)
Emilia 5 anni fa (16 Luglio 2019 15:11)
Emanuele 5 anni fa (16 Luglio 2019 21:09)
GIUSI 10 anni fa (31 Marzo 2015 10:49)
Emanuele 5 anni fa (16 Luglio 2019 21:26)