Questo non è un articolo per persone con un cervello debole, per poveri di spirito e per chi è alla ricerca sempre di una prova scientifica per tutto, anche del fatto che la carta igienica è meglio usarla una sola volta e nemmeno due e che la pipì è meglio farla nel chiuso di una toilette e non nella piazza principale del paese o della città. Che poi, ci sia qualcuno che continua a fare pipì nella piazza principale del paese o della città, ahimé questo è notorio. Che ci sia qualcuno che usa due volte lo stesso pezzo di cartaigienica, francamente non saprei dire, non ho “prove scientifiche” al riguardo. Ok. Lasciando perdere chi mi chiede sempre la “prova scientifica”, qualora non si fosse capito parliamo di che cosa fa la differenza tra il dongiovanni e la poco di buono.
"Una ragazza non dovrebbe aspettarsi privilegi per il suo sesso, ma neppure adattarsi al pregiudizio.B.Friedan"
Tutto nasce dal commento di una lettrice all’articolo di Claudio Belotti, dedicato a come capire un uomo. Il commento dice: “A me l’articolo è piaciuto tanto, ma soprattutto una frase mi ha colpita, visto che rispecchia il momento della vita in cui mi trovo ed è: “le donne dovrebbero cercare l’uomo giusto ma nel frattempo dovrebbero divertirsi con quelli sbagliati.” Ora, io non sono mai stata contraria a scappatelle e avventure, ma mi ritrovo spesso a scontrarmi con il luogo comune che se un uomo è “libertino” è considerato un don Giovanni, un grande!! Mentre se ad esserlo è una donna… allora è una tr…., una poco di buono insomma, e di certo non potrà mai essere la donna giusta con la quale accasarsi…. Ma perché nel 2013 la maggior parte della persone (uomini e donne!!) fa ancora queste differenze?? Ilaria…forse questo argomento meriterebbe uno spazio in più in uno dei tuoi articoli??”
Ringrazio la lettrice per il commento, i puntini di sospensione, i punti esclamativi e i punti interrogativi. Faccio subito una precisazione importante, Claudio ha scritto divertirsi, non soffrire, e spero che sia chiara a tutti la differenza.
Qui si parla, appunto di stare bene. Si parla della tua felicità, autentica e genuina, perché tutto quello che non ti fa stare davvero bene, va evitato.
Il dongiovanni è un figo
La nostra lettrice non ci dice nulla di nuovo, non ci dice nulla che una qualsiasi donna o un qualsiasi uomo dotati di un minimo di intelligenza (il minimo sindacale) e di un briciolo di spirito di osservazione non sappiano perfettamente: la parità dei sessi è al di là da venire. E’ qualcosa che nella forma viene decantata da mille voci e propalata ai quattro venti , ma nella sostanza non esiste. Non c’entra affatto che siamo nel 2013 (questa data non ha nessun senso da questo punto di vista o ne ha ben poco) o che viviamo in uno dei paesi più avanzati del mondo: il maschilismo è una condizione culturale diffusa e, come giustamente fa notare la nostra lettrice, è una condizione culturale diffusa sia presso gli uomini, sia presso le donne.
Perché viviamo in un mondo maschilista? Perché il maschilismo ha radici culturali, storiche e sociali profondissime, estese e antichissime e perché il maschilismo è una forma di controllo sociale potente. Non solo, nel nostro paese, quella che è la cultura “tradizionale”, cioè quella che viene trasmessa dalla famiglia, il maschilismo è profondamente radicato e, in un certo qual modo, sta vivendo un periodo di “risorgimento”, di “rafforzamento”. Fin da bambini si è immersi in una cultura che vede il maschio in qualche modo “superiore” alla donna.
Non solo: l’innegabile “emancipazione femminile” che si è realizzata nel mondo occidentale a partire dall’inizio del ‘900 e che ha cambiato profondamente le regole del rapporto tra uomo e donna e gli equilibri di relazione tra i due generi, ha avuto come conseguenza l’indebolimento del ruolo maschile e la cosiddetta “crisi del maschio” (ecco perché è così difficile incontrare “uomini veri” ed è tanto facile incontrare perditempo, bugiardi e maschi inconcludenti).
Di fronte al proprio indebolimento il genere maschile reagisce con una maggiore aggressività. Detto ancora più semplicemente: è l’emancipazione femminile che provoca un rafforzamento degli atteggiamenti maschilisti.
E questo avviene nel “grande” (la società) e nel piccolo (i tuoi rapporti con gli uomini che frequenti). Di fronte a una minaccia, chi si sente minacciato, aggredisce.
Per chi non ha occhi per vedere questo nella vita di tutti i giorni e nelle cronache dei giornali, segnalo per esempio che il 20 giugno scorso è stato presentato a Ginevra il «primo studio sistematico» mai condotto con dati globali, redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la London School of Hygiene and Tropical Medicine e con il Consiglio Sudafricano della Ricerca Medica. Tale studio dice che la violenza degli uomini sulle donne è in aumento in tutti i paesi.
In che modo chi si sente minacciato aggredisce? Pescando alla disperata tra gli strumenti a sua immediata disposizione. In questo caso uno dei più semplici strumenti a disposizione riguarda quello che è il giudizio (ho scritto giudizio, eh, non l’ho scritto a caso) sui comportamenti sessuali di ciascuno. Il dongiovanni, l’uomo che seduce in serie, è un figo, un vincente, uno che ce l’ha duro e che può esercitare il suo potere sulla donna ogni volta che vuole. (In realtà, il dongiovanni è un insicuro, un uomo bisognoso di conferme, totalmente incerto sul proprio valore di uomo e di maschio).
La seduttrice è una poco di buono
Da quel che ho scritto sopra significa che il sesso viene interpretato come ambito in cui si esercita il potere. Se vale l’equazione: esercitando il mio potere sessuale, esercito il mio potere in senso lato, significa che per esercitare il potere come si deve, è necessario che io lo sottragga alla controparte. Come faccio a sottrarre il potere a una donna? Semplice: uso il criterio dei due pesi e delle due misure. Quello che vale per me, non vale per lei. Quello che dà potere a me, deve essere tolto a lei, se no le darebbe il potere, mettendoci sullo stesso piano.
Attenzione: la potenza di tali condizionamenti culturali è tanto più forte quanto essi sono appresi in modo spontaneo, inconsapevole e tanto più essi diventano convinzioni profonde, che molto difficilmente vengono messe in discussione razionalmente.
Ecco perché il mondo è ancora pieno zeppo di uomini che pensano che a loro sia concesso essere dei libertini mentre se una donna assume lo stesso loro atteggiamento è colpevole, indegna, inaffidabile. E’ una poco di buono.
Calcola anche che all’interno di ogni uomo si nasconde, tra le altre, la grande paura di essere tradito: dare della poco di buono a una donna che dispone di sé come le pare e piace significa fare “propaganda” contro il terribile rischio di avere le corna.
L’astuzia e l’arte essenziale di proteggere te stessa
Veniamo a te, al tuo modo di essere e al modo in cui puoi trovare il tuo equilibrio personale e la tua serenità. Ci sono tre passi che puoi compiere per gestire al meglio questo aspetto dei due pesi e delle due misure.
1) Prendere obiettivamente e freddamente atto che così stanno le cose: il doppio standard esiste e tu ci devi fare i conti, sapendo che se sai fare bene i tuoi conti puoi trarne dei vantaggi tu personalmente e portare anche acqua al mulino della causa femminile, che non è mai una cattiva idea.
2) Usare l’astuzia, nel senso più esteso e strategico del termine: il tuo obiettivo principale è raggiungere i tuoi obiettivi, realizzare la tua vita a pieno, goderti ogni opportunità. Parti dal presupposto che per prima cosa devi proteggerti: devi proteggere te stessa, la tua salute, i tuoi interessi personali. Senza autoprotezione non realizzi nulla per te. E l’autoprotezione, lo dice la parola stessa, puoi aspettartela solo da te stessa. Vuoi una vita degna? Devi impegnarti in proporzione, anche nel non cadere nelle facili trappole del maschilismo e dei maschilisti da quattro soldi. Sviluppa la tua capacità di osservazione, di critica e di giudizio: puoi divertirti con gli uomini, ma non con tutti, non sempre e non dovunque. Questo significa che anche solo per una notte, evita di andare a letto con un pirla (che gusto c’è?), e se proprio deve essere un pirla, usa un atteggiamento di tipo maschile: che sia un pirla che poi perdi davvero di vista, che poi esce completamente dalla tua vita. Non avrai mica tempo da perdere con un pirla, vero?
3) Chiarisciti che cosa vuoi, a lungo termine , a medio e a breve termine e muoviti sempre animata innanzittutto dal perseguire i tuoi interessi personali, il tuo benessere, la tua serenità. Per fare questo, metti da parte il giudizio degli altri, impara a distinguere le persone che meritano il tuo tempo e la tua attenzione da quelle che non li meritano e non sentirti sempre in dovere di essere un “libro aperto” di fronte a chiunque.
A buon intenditor, poche parole.
Patty 11 anni fa (1 Luglio 2013 8:30)
Elena 11 anni fa (1 Luglio 2013 8:58)
Un enorme GRAZIE ILARIA per questo articolo assolutamente azzeccatissimo!! Se dovessero mancarti un po' di puntini di sospensione, punti interrogativi o esclamativi...fammi sapere!! Ne ho da vendere!! :-))Eleonora 11 anni fa (1 Luglio 2013 9:11)
d'accordissssssssssssssssssssssssssssssimo!!fid 11 anni fa (1 Luglio 2013 9:53)
favoloso! Ottima analisi, ottimi consigli. grazie IlariaAlex 11 anni fa (1 Luglio 2013 10:59)
Marika 11 anni fa (1 Luglio 2013 11:14)
Stupendo articolo Ilaria! Sempre brava, ma con questo ti sei superata. Tutto ciò che hai scritto non fa una piega. Complimenti, sei fortissima. :))Stefano Clementi 11 anni fa (1 Luglio 2013 15:12)
Carli 11 anni fa (1 Luglio 2013 17:58)
cristiana 11 anni fa (1 Luglio 2013 18:52)
NIKITA 11 anni fa (1 Luglio 2013 23:12)
Livia 11 anni fa (2 Luglio 2013 9:00)
articolo bellissimo, complimenti Ilaria! più ne leggo e più mi piacciono =) Lidiagio 11 anni fa (2 Luglio 2013 14:37)
Vale 11 anni fa (2 Luglio 2013 17:38)
Alessandro 11 anni fa (2 Luglio 2013 20:46)
Paola quella vecchia 11 anni fa (2 Luglio 2013 21:52)
Sally 11 anni fa (2 Luglio 2013 23:37)
cristiana 11 anni fa (3 Luglio 2013 0:32)
Carli 11 anni fa (3 Luglio 2013 0:33)
Carli 11 anni fa (3 Luglio 2013 0:33)
cristiana 11 anni fa (3 Luglio 2013 0:48)