Come dire di no quando vuoi dire no (e come dire di sì quando vuoi dire di sì)

dire di noE’ davvero così importante sapere dire  di no? Non sarebbe meglio saper dire sempre di sì con grazia, disponibilità e un sorriso sulle labbra (soprattutto agli uomini), come insegna la buona educazione? Non sarebbe più saggio e intelligente accontentare sempre chi ci sta vicino, soprattutto se è la mamma, il capo, o, ancor di più, il fidanzato?

"Le due parole più brevi e più antiche, sì e no, sono quelle che richiedono maggior riflessione. Pitagora"

Sono abbastanza sicura che in molte pensano – magari senza ben saperlo – che se non si dice sempre di sì alle richieste degli altri, esplicite o implicite, si rischia di perdere l’amore, di essere rifiutate, di essere emarginate… Un grosso rischio. E’ proprio vero che per essere amate è necessario dire sempre di sì? Non è che magari è possibile essere amate proprio quando si sa dire autenticamente di no? O anche auntenticamente di sì? E’ possibile dire di no senza arrovellarsi in un senso di colpa tremendo per il resto della propria esistenza (o quasi)?

Il trucco non è solo nel sapere di dire di “no” quando si vuole dire di “no”, ma anche nel dire di “sì” quando si vuole dire di sì. Cioè: sì e no sono due facce della stessa medaglia. E la medaglia è l’affermazione della propria volontà genuina, la capacità di scegliere quello che va bene per sé e non sempre e solo di subire e accettare quello che va bene agli altri. Si tratta della capacità di affermare se stesse, quel che si desidera (ma va?) e di perseguire i propri obiettivi, di mostrare agli altri la propria personalità. E quindi di essere carismatiche, di avere fascino genuino. Di scegliere in autonomia e senza paura del giudizio degli altri o senza sensi di colpa. Si tratta di vivere la propria vita per come la si vuole, per come se ne ha diritto. E si tratta anche di rispettare gli altri. In sintesi: di amare e di essere amate.

I sì e i no che ciascuno di noi “pronuncia”, metaforicamente o nella realtà sono i confini che lo definiscono, lo proteggono, gli danno spazio e spessore. Ci hai mai pensato? Dire di no e dire di sì è un fatto che ci riguarda a livello esistenziale.

Dire di no, dire di sì: il modo più efficace per delimitare i confini

Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho in un suo articolo, toccante e ricco, spiega che le parole più importanti in una lingua siano le più corte e le più semplici: amore, dio, sì, no. E dice anche che abituandoci a dire sempre di sì noi ci convinciamo di essere educati, comprensivi amorevoli. Mentre, secondo la sensibilità comune, chi dice di no potrebbe essere scambiato per egoista, per una persona per nulla spirituale e compassionevole. Ma dire di sì agli altri spesso significa dire di no a se stessi…

Ogni volta che dici un sì o un no con vera convinzione comunichi a te stessa e agli altri chi sei davvero. E comunichi anche la tua individualità e unicità, dato che i tuoi sì e i tuoi no sono solo tuoi. Se invece dici sì e no in base a quel che desiderano gli altri, perdi te stessa nella massa, fai confusione, confondi la volontà degli altri con la tua e viceversa. Vai oltre, pasticci, complichi. Nel senso che ti complichi la vita, perdi la bussola, ti distrai dalla tua direzione personale.

"Chi rifiuta e basta è schiavo di ciò che odia, non discepolo di ciò che ama. Simone Perotti"

Perché è così importante definire i confini? Prima di tutto perché i confini che definiamo attorno a noi a loro volta ci definiscono ed essere ben “definiti”ci permette di ricoprire con sicurezza il nostro ruolo nel mondo. E poi perché i confini che definiamo ci “proteggono” dal di fuori ma pongono dei limiti anche a noi. Per esempio, questo potrebbe essere il caso delle donne “bisognose”, delle donne che amano troppo, di coloro che per eccessiva necessità di amore vogliono essere sempre in controllo e che alla fine, di fatto, usano la manipolazione, oltre a subirla. Perché non solo non rispettano i propri confini, ma nemmeno quelli degli altri. Non riconoscono la propria dignità e nemmeno quella degli altri. Si fanno invadere e ferire e invadono e feriscono. Accidenti, però… Vedi quanto è importante dire di no quando si vuol dire di no?

"Impara a dire di no. Non lasciare che la tua bocca sovraccarichi la tua schiena. Jim Rohn"

E poi dobbiamo considerare che le nostre risorse sono limitate. Abbiamo tempo limitato, energie limitate e anche interessi limitati. Anche se ci piacerebbe poter far tutto, raggiungere tutto e accontentare tutti, non ci è possibile farlo. Meglio dedicarsi totalmente e con piena convinzione a quel che ci piace, ci interessa e ci rispecchia davvero piuttosto che disperderci in faccende di nessuna importanza per noi, che ci impoveriscono e annacquano i nostri sforzi.

Dire sì quando vuoi davvero dire sì e no quando vuoi dire no è un atto di amore e di rispetto verso te stessa, di onestà verso gli altri e una risorsa essenziale per realizzare relazioni soddisfacenti e in tutti i campi. Saper dire di sì e di no è dignità personale.

Imparare a dire di no ti permette di rafforzare la tua autostima.

Nel momento in cui sei capace di esprimere te stessa al cento per cento, quando riesci a dire di no quando pensi no, sei in grado di manifestare apertamente i tuoi sentimenti, i tuoi desideri e i tuoi bisogni. E di ottenere quello che vuoi. Anche e soprattutto in un rapporto di coppia.

Sì, no e autostima

Quante volte, nelle piccole o nelle grandi cose, ti succede di dire di “sì” a qualcosa che vorresti rifiutare e viceversa?

E la frustrazione di non essere stata capace di comunicare quel che vuoi davvero spesso ti pesa molto di più della cosa che ti tocca fare o alla quale hai rinunciato “tuo” malgrado.

Sul lavoro per esempio: quante volte ti è capitato di non riuscire a farti avanti per chiedere l’aumento? Oppure di non essere in grado di farti avanti per quell’incarico o quel lavoro che ti interessava tanto e che si è reso disponibile? O di accettare di fare un lavoro che proprio non ti piace?

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Con gli amici: non ti è mai successo di trascorrere la serata in un modo diverso da quel che ti sarebbe piaciuto solo per compiacere gli altri? O di non fare una proposta che ritenevi interessante per timore di offendere qualcuno?

"Conosci bene un uomo o una donna quando sai quali sono i “no” che possono diventare “sì” e viceversa. Dino Basili"

E per quel che riguarda le relazioni: quante volte ti è toccato non vedere il tuo partner perché lui non ti ha contattata o non si è reso disponibile, mentre tu morivi dalla voglia di vederlo? O quante volte hai detto di sì a un’uscita, a un bacio o un rapporto sessuale che non volevi in quel modo o in quel momento o da quella persona? Quante volte non dici quello che vuoi per quel che riguarda le tue esigenze di donna, di compagna, di componente della coppia?

Il tema è che non dici quello che vuoi davvero non per ingenuità, semplicemente perché pensi che in qualche modo il tuo desiderio, quello che senti e quello di cui hai bisogno, è meno importante delle esigenze degli altri e del momento. O possa essere disprezzato, criticato, messo in minoranza. O portare conseguenze che non riusciresti a gestire.

"Di solito, in molte occasioni, per convenienza, simpatia, costrizione o falsità, diciamo di sì. È la maniera peggiore per mettere in mostra la nostra personalità scadente. Bisogna avere il coraggio di dire no quando l’occasione lo richiede. Solo così non avremo rimpianti e saremo orgogliosi della nostra scelta. La vita è piena di sì sprecati e di no taciuti. Romano Battaglia"

In realtà puoi benissimo essere efficace nel comunicare e imparare a dire “sì”e “no” quando lo vuoi dire davvero.

Nel momento in cui entri in possesso di questa abilità, realizzi di non essere dipendente dagli altri, dalla loro volontà e dal loro desiderio – consapevole o inconsapevole – di manipolarti. (fare manipolazione

Ti prendi la responsabilità di quello che provi e di quello che vuoi e la sottrai agli altri (togliendo loro un potere di cui non hanno diritto e un peso che non meritano). Imparare a dire di no ti permette di acquisire quella sicurezza in te stessa e quel fascino che credi che ti manchino e che sei convinta dipendano da altri fattori, come la bellezza, la magrezza o la simpatia.

Non c’è niente di più affascinante della dignità dei propri desideri espressi con fermezza, determinazione ed eleganza.

Dire di no: tre passi semplici per riuscirci

Come fai ad acquisire questa abilità in modo semplice e veloce?

Ti propongo un semplice metodo in tre passi.

    • Concentrati sul fatto che manifestare le tue esigenze ed esprimere autenticamente la tua volontà è un atto di rispetto verso te stessa e anche verso gli altri. La tua forza libera gli altri. Non vi è nulla di cui sentirsi colpevole o di cui avere paura. C’è solo da essere soddisfatta e orgogliosa.
    • Prenditi – adesso e poi periodicamente e con regolarità – il tempo per chiarirti quali sono le cose davvero importanti per te in ogni ambito della tua vita (lavoro, pofessione, amicizie). Decidi che cosa vuoi assolutamente e quali sono le ragioni autentiche e reali per le quali vuoi ciò che vuoi (compila una lista scritta, con le tue motivazioni più profonde).
    • Inizia dalle piccole cose. Fin da adesso poni attenzione a quanto senti e a come reagisci ogni volta che devi manifestare la tua volontà su qualcosa e/o ogni volta che ti viene fatta una richiesta o chiesta una opinione. Considera i due passi precedenti e decidi che cosa vuoi davvero che succeda e quali emozioni vuoi provare.

 

Lasciami i tuoi commenti, le tue opinioni e le tue domande. E fammi sapere se ti interessa che approfondisca tutto quel che riguarda l’imparare a dire di no.

Ilaria

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84 Commenti

  1. Avatar di annabella

    annabella 8 anni fa (29 Maggio 2016 18:48)

    Ciao Ilaria, il tuo articolo sul "no" e sul "sì", mi è caduto a fagiolo proprio mentre ho detto NO a insulti simulati nei miei confronti. Ho messo confini, paletti, stop e sebbene non stia eccessivamente bene, sento che, elaborando il lutto del solito Sì, cresce veramente l'autostima. Ciao e GRAZIE. ab.
    Rispondi a annabella Commenta l’articolo

  2. Avatar di annabella

    annabella 8 anni fa (29 Maggio 2016 18:51)

    Ilaria, sì, sì, ti ringrazio se scrivi ancora cose belle per imparare a dire NO. Grazie.
    Rispondi a annabella Commenta l’articolo

  3. Avatar di sissi

    sissi 8 anni fa (29 Maggio 2016 18:51)

    Grazie Ilaria di questo articolo! Mi sto accorgendo che nel corso degli anni sto diventando sempre più esigente. Lo conduco al fatto che ho avuto esperienze di vita molto belle che mi hanno fatto scoprire che non bisogna accontentarsi della mediocrità, ma mirare al meglio. Al momento vivo una relazione con un uomo più grande di me. E' una persona molto bella, ha dentro tante caratteristiche che per me sono importanti. Però mi manca un pezzo. Mi manca qualcosa. A volte con lui sto bene, altre sento dentro di me una sensazione di forte pesantezza. Ho da poco superato i 30 anni e parenti e amici mi "spingono" a "sistemarmi" con qualcuno, se no poi è troppo tardi (per esempio per fare figli, come dicono loro). Ci sarebbero tanti elementi per dire di sì a questa persona con cui mi frequento da un po' di mesi, ma io non ce la faccio. E' come se mi mancasse un incastro...e la sensazione di pesantezza non se ne va. Sarò io troppo esigente?
    Rispondi a sissi Commenta l’articolo

  4. Avatar di Matilde

    Matilde 8 anni fa (29 Maggio 2016 19:00)

    E' sciocco aver paura di dire: "No", soprattutto quando i continui "sì" non fanno altro che danneggiarci. Credo di aver ben inteso quando Ilaria dice di esprimere un "no" o un "sì" sincero, troppe volte non sappiamo dare risposte sincere... Grazie Ilaria, davvero un articolo interessante.
    Rispondi a Matilde Commenta l’articolo

  5. Avatar di Elly

    Elly 8 anni fa (29 Maggio 2016 19:08)

    Carissima Ilaria, stavolta ti sei superata, e dovevo dirtelo. Ti seguo da un po' e non avevo mai partecipato alle discussioni, ma stavolta con questo tema mi hai smosso. Nel giro di 5 minuti mi si è scatenato un terremoto; ho rivissuto tutta la mia vita basata sull'osservazione dei desideri altrui e sulla mia accondiscenza nei loro confronti. Credo che ognuna di noi sia consapevole di ciò che la fa stare bene, ma spesso fermandosi al primo NO o al primo segno di disapprovazione da parte degli altri, faccia passare in secondo piano il proprio benessere, rinunciandovi e dimenticandosene. Mamma, papà, parenti, fidanzato, amiche, cane e gatto non sono d'accordo su una mia scelta personale? Non importa, è la mia scelta..devo stare bene io e me ne assumo là responsabilità. Spesso facciamo nostre le paure degli altri, permettendo a queste di oltrepassare i nostri confini. Se va male sarò contenta di aver aver sbagliato da sola, aggiusterò il tiro con la mia testa. Il "te l'avevo detto", "avevo ragione, dovevi ascoltarmi", "lo sapevo che avresti fallito" non contano nulla, perché il coraggio di sporcarsi le mani lo abbiamo avuto noi, non gli altri. La tigna di andare fino in fondo ce l'abbiamo avuta noi, soltanto noi. E' stupendo rendersi conto di questo Ilaria. Ho solo 22 anni ma adesso che inizio a fare queste scoperte mi sento già un po' più consapevole, più matura. Sento che c'è moltissimo lavoro da fare, soprattutto nel mettere in pratica ciò che si comprende..e per questo sarei ancora più entusiasta se continuassi ad affrontare questo argomento e a darci qualche altra dritta. Grazie, sei una grande.
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  6. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 8 anni fa (29 Maggio 2016 20:32)

    Grazie per questo articolo stupendo! Quando parli di energie limitate, mi sono rispecchiata alla perfezione. A volte pur di far contenti tutti dico sempre si per poi stare male io, alla fine l'unico modo per stare bene con se stessi è dire no senza sentirsi in colpa!
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  7. Avatar di Paola

    Paola 8 anni fa (29 Maggio 2016 21:44)

    Articolo fantastico Ilaria, ne avevo proprio bisogno in questo momento della mia vita. Grazie mille di vero cuore! Sono estremamente interessata all'argomento, mi piacerebbe leggerne di più.
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  8. Avatar di Cinzia

    Cinzia 8 anni fa (29 Maggio 2016 22:24)

    Mi sono trovata in passato e mi trovo tuttora ad avere dei desideri che coinvolgono una persona che frequento e che non trovo il coraggio di esprimere, per il timore che l altra persona mi dica di "no". Così, per evitare il rifiuto della altra persona, non chiedo nemmeno. Si tratta di cose non fondamentali. Ho notato che quando ho provato a esprimere questi desideri non ho quasi mai trovato risposte positive . Io credo che dipenda anche un po ' dal fatto che mentre le chiedevo davo per scontato che l altra persona non sarebbe stata d'accordo. Credo che molto dipenda da come si formulano le richieste, che andrebbero poste con fermezza e gentilezza. E temo che purtroppo siamo davvero troppo condizionati dalla paura di perdere l altra persona. Personalmente questi problemi li riscontro sopratutto nei confronti di uomini che mi interessano. Nei confronti degli altri non ho problemi a dire di no e così pure nei confronti di amiche o di parenti. Forse bisogna iniziare dalle piccole cose e non dare un'eccessiva importanza s ciò che si chiede, farlo come fosse normale, senza stare a pensarci troppo su ...
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  9. Avatar di Clacla

    Clacla 8 anni fa (30 Maggio 2016 0:48)

    Grazie Ilaria per aver trattato questo argomento, è un mio grande punto debole, per me la parte piu difficile è riuscire a gestire il senso di colpa che deriva da un no, a volte mi tormenta al punto che pur affermando quello che desidero, mi sento uno straccio e non riesco a godere di quella che per me in effetti è stata una "conquista"
    Rispondi a Clacla Commenta l’articolo

  10. Avatar di Claudia

    Claudia 8 anni fa (30 Maggio 2016 10:36)

    Bellissimo articolo Ilaria, chiaro ed incisivo come sempre, capita al momento giusto in questo mio percorso di cambiamento. Purtroppo, perlomeno per quanto mi riguarda, l'abitudine a dire sempre si, a compiacere gli altri per essere accettata, mi è stata inculcata sin dall'infanzia: ero brava e accettata se obbedivo e dicevo si, altrimenti ero la cattiva che faceva stare male mamma e papà. Mi rendo conto solo adesso che la mia vita è stata in seguito a tutto ciò, costellata da una lunga serie di "si" che andavano contro ciò che io realmente volevo, solo per sentirmi accettata dagli amici, dai colleghi, dagli uomini, sino ad arrivare a sposarmi con un uomo che avevo capito di non amare veramente pur di non dispiacere padre, madre suoceri etc etc., e successivamente accettare la convivenza con un partner narcisista anaffettivo e violento. Solo ora mi rendo conto di quanto non mi sia rispettata, quanto tutto questo abbia contribuito a distruggere la mia autostima. Mi piacerebbe Ilaria approfondire l'argomento che ritengo sia molto utile per tutte noi. Grazie
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

  11. Avatar di Flavia

    Flavia 8 anni fa (30 Maggio 2016 10:54)

    ciao a tutte! effettivamente dire no necessita di tanta chiarezza interiore...grazie Ilaria per aver rappresentato in modo tanto chiaro questo argomento! spesso la difficoltà sta nel capire quello che voglio e superare quel senso di "educazione" che spesso mi porta a dire di si anche quando magari non ne sono tanto convinta. Ma le conseguenze di un si detto senza convinzione possono essere molto pesanti da gestire, quindi facciamo chiarezza e coerenza: parole amiche!
    Rispondi a Flavia Commenta l’articolo

  12. Avatar di Arianna

    Arianna 8 anni fa (30 Maggio 2016 11:35)

    Ciao, l'articolo "come dire di no quando vuoi dire di no" mi è piaciuto molto. Personalmente ritengo che questo sia uno dei punti cruciali della mia vita: spesso non riesco a dire di no, per paura di restare sola o di essere considerata antipatica e difficile o più semplicemente per paura di veder sparire l'armonia intorno a me. Non vorrei più cascare in questo tranello ma a volte ho anche paura di dire troppi no e di negarmi, anche solo per timore delle novità, troppe cose che invece potrebbero essermi utili. Come capire quali sono i no giusti da dire? Sembra banale, ma anche questo è un punto importante...e poi, come imparare a dire di No? come non aver paura del giudizio degli altri? Quando vivi delle situazioni difficili nel quotidiano anche le più belle intenzioni dopo poco tempo scompaiono e ricadi nella routine dei tuoi soliti errori...come fare per evitare di ricascarci? Arianna
    Rispondi a Arianna Commenta l’articolo

  13. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (30 Maggio 2016 17:03)

    @vale i tuoi ex che si sposano dopo sei mesi (con tutto il rispetto è solo la mia opinione) secondo me sono solo frettolosi e hanno trovato chi li asseconda (metto davvero in dubbio la durata di questi matrimoni). Mi sembra un atteggiamento da persone "leggere" e credo anche che questo sia uno dei motivi per cui tu hai giustamente pensato di allontanarti. Non mi biasimerei affatto per le scelte corrette che hai fatto,solo perché hai saputo certe cose. Che poi che uomo è quello che viene a scrivere all'ex annunciandogli il matrimonio? Poverina lei!
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

  14. Avatar di didi

    didi 8 anni fa (30 Maggio 2016 17:26)

    Ilaria sovente afferma non esserci perchè ai comportamenti dei dementi...
    Rispondi a didi Commenta l’articolo

  15. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (31 Maggio 2016 11:56)

    Ti sei tirata la zappa sui piedi, ritornando con lui...chissà magari eri alla ricerca di certe emozioni e pensavi che lui te le facesse riprovare (ignorando del tutto le negatività che c'erano state in questo rapporto). Ma adesso è l'ora di rimetterti in carreggiata...purtroppo quando si è state tanto innamorate di una persona, scatta un senso di rivalsa quando l'ex ritorna, come un riscatto...ma la realtà è che il più grande riscatto,vittoria e rivalsa è l'indifferenza totale!
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

  16. Avatar di Vale

    Vale 8 anni fa (30 Maggio 2016 16:17)

    Cara Ilaria, Ti seguo sempre e leggo con grande interesse ogni tuo articolo perché in un modo o nell'altro riesci sempre a darmi degli spunti e spesso anche dei sonori scrolloni benefici. A proposito del saper dire di NO al momento giusto, ti, anzi VI racconto questa storia perché amerei una risposta ed un sonoro scrollone, perché non riesco proprio a mandare giù quello che è successo. Circa tre anni fa ho avuto una relazione molto intensa soprattutto dal punto di vista mentale, con un collega medico che abitava a 400km da me. Conosciuto ad un corso e ritrovato successivamente a vari congressi, abbiamo subito avuto molto feeling su quasi ogni cosa. All'epoca io avevo una relazione da 4 anni che non stava funzionando e che ho troncato una volta capito che ero più interessata al mio collega e che avevo bisogno di un Po di tempo per riflettere. Non ti elenco tutte le difficoltà, i sensi di colpa verso l'ex, che mi hanno spinta a cominciare una psicoterapia per cercare di capirmi più a fondo. Dopo circa 4 mesi dalla fine della mia relazione ho avuto la pessima idea di cominciare una relazione con questo collega nonostante la distanza. Inizialmente idillio d'amore, promesse di un futuro insieme, figli e quant'altro.. Ed essendo lui il classico boy scout tutto chiesa e servizio io gli ho bellamente creduto. Dopo circa 8/9 mesi ha cominciato a battere ritirata: eravamo troppo lontani, io ero disposta a spostarmi dopo la specialità, ma lui aveva paura perché non voleva chiedermi una cosa del genere, a suo avviso le relazioni richiedevano anni di conoscenza e noi avevamo fatto troppo in fretta.. Insomma, alla fine mi ha lasciata perché era in crisi e aveva paura(a suo dire). In seguito ci sono stati messaggi, chiamate, mail e menate cosmiche che sono durate circa un anno !!! Fortunatamente ad un certo punto ho messo uno stop e mi sono rifatta una vita, ho cominciato una relazione che ho ancora tutt'ora e che per certe cose mi soddisfa molto per altre ci stiamo lavorando.. Non ho più cercato il caro scout e sono andata avanti. Circa tre giorni fa ricevo un suo messaggio, voleva comunicarmi che si sposa e preferiva farmelo sapere piuttosto che farmelo scoprire dalle foto su Facebook (anche se non aveva notato che avevo tolto l'amicizia da un bel pezzo). Ha deciso di sposarsi dopo circa un anno di relazione con una ragazza francese, di cui 4 mesi di convivenza e 8 a distanza (7000km), che non parla una parola di italiano (ed il francese di lui è piuttosto elementare) e che ha conosciuto diciamo da non molto tempo. "Sai, la convivenza cambia le cose e io sono maturato tanto nel frattempo..".. Ok, auguri e figli maschi.. Ma la mia domanda è : perché spesso gli uomini usano 2 pesi e 2 misure a seconda delle persone e dei momenti? A sapere: suo fratello più giovane si è sposato qualche mese fa e la cosa a quanto pare l'ha "molto colpito e fatto ragionare". Però Ilaria, perché capita sempre che i miei ex, dopo la storia con me, hop! Nuova fidanzata, 6 mesi convivenza e matrimonio? ( anche l'ex lasciato dopo 4 anni si è consolato in fretta e a distanza di 6 mesi era già convivente e 1 anno dopo sposato)... So che queste domande vi sembreranno vuote e stupide, ma credetemi che ci sono rimasta male di questa notizia.. Perché mi sento a distanza di tempo ancora presa in giro. Ho 33 anni, credevo fosse una persona valida, gli avevo creduto, avevo detto SI a tutto, anche al fatto di essere lasciata, perché avevo creduto alle sue motivazioni. E non immaginate il peso e le paure che una situazione del genere lasciano e che, ovviamente, la mia relazione attuale in un modo o nell'altro paga. Mi vergognavo a raccontarvi la mia storia.. grazie a chi è arrivato in fondo.
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (30 Maggio 2016 17:08)

      Cara Vale, un ex che ti annuncia il suo matrimonio é solo un miserabile mentecatto che vuole solo farti del male... e purtroppo c'è riuscito. Ha toccato perversamente i tuoi tasti dolenti che aveva avuto modo di conoscere a suo tempo. Solo tu puoi impedire che ti faccia del male, innanzitutto smettendo di interessarti alla vita sua e della ragazza francese (a che ti serve, per te e la tua vita, considerare da quanto tempo si conoscono, come fanno a capirsi e in quale idioma, e se vivranno felici e contenti?) ed evitando qualsiasi confronto che non ti serve a niente, anzi guasta la tua autostima. Concentrati sulla TUA vita e lascia il mediscout minc*ione dov'é! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di cindy

      cindy 8 anni fa (30 Maggio 2016 22:18)

      Condivido pienamente il post di Gea ma aggiungo..Ma perchè rispondete e ascoltate questi ex? Io ho fatto molti errori ma ho sempre avuto questa idea portante. Quando una storia finisce, i contatti si chiudono per sempre...bloccato cell, fb e quant'altro...altrimenti si ricade nella spirale perversa e nel male che questa gente fa... Un ex è una persona che non eiste più e rispondere a sms, fb o telefonate fa solo capire quanto voi siate ancora invischiate. A me non interessa sapere di chi di me si disinteressa..e per giunta il suo scopo del ritorno era farmi del male (perchè è sempre così)!!!! Nota a margine...meno male che è un dottore.. :-(((((((
      Rispondi a cindy Commenta l’articolo

    • Avatar di elisa

      elisa 8 anni fa (31 Maggio 2016 8:22)

      ciao, sì è vero bisognerebbe chiudere definitivamente altrimenti resta sempre una porta aperta dalla quale gli ex si permettono di entrare quando vogliono per far soffrire ancora. Per andare avanti bisogna dire di no a tutto questo e pensare solo a quello che vogliamo per noi stesse ..il passato è passato ..e avanti tutta per perseguire il nostro bene...
      Rispondi a elisa Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (31 Maggio 2016 12:06)

      Ciao Vale, intanto, nessuna vergogna. Sai quante persone vivono e provano quello che vivi e provi tu e per "vergogna" fingono benessere facendo alla fine una vita d'inferno? Sei medico e dovresti ben sapere che chiedere aiuto spesso è fondamentale. Detto questo, il primo punto - anche se il più difficile a digerire, probabilmente - è che hai avuto a che fare con un uomo "carta velina". Un uomo che non vive di vita propria e di spessore proprio ma che cerca forza, supporto e ragioni di "esistere" nel mondo intorno: la chiesa, i boy scout, il ruolo professionale, le convenzioni sociali (le decisioni del fratello che riverberano su di lui un senso di inadeguatezza ai tempi e alle regole della società, alle quali si è dovuto di gran fretta uniformare). Perché il Grande Idiota ti ha cercato per informarti (spettacolare la storia di Facebook, che bestia, oh, che programma di mettere tutto sui social)? Per puerile narcisismo. Con il massimo rispetto per te, costui è alla ricerca dell'approvazione esterna, nel contempo ha una vita poverella di fatti e di persone e doveva "vantarsi" con te (una delle poche persone con la quale deve avera vauto rapporti stretti) dell'imminente matrimonio. Inoltre la ex fidanzata da informare è sempre una rivincita, per i perdenti. E lui questo è: un pedenete a cinque stelle. Quanto alla tua precerione che i tuoi ex si sposino smepre in accelerata dopo che ti hanno lasciata, boh, credo che sia una percezione e se c'è una spiegazione logica è che molto probabilmente hai un po' l'abitudine di sceglierti sempre lo stesso tipo di uomo. Lo smidollato-banderuola (peraltro tipo d'uomo estremamente diffuso, soprattutto ai nostri tempi). Detto questo non capisco il perché del peso e delle paure: ti sei liberata di un Grande Idiota. Probabilmente il tuo processo di liberazione dagli idioti non é ancora finito e devi fare un passo ulteriore, per essere libera e per persuaderti che puoi stare benissimo senza questa sequela di storielle a metà con mezze cartucce...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Vale

      Vale 8 anni fa (31 Maggio 2016 21:11)

      Grazie Ilaria e grazie anche Cindy, Gea ed Elisa, per la vostra comprensione, gli scrolloni e la giusta analisi della situazione. Sicuramente nel mio passato ho alternato stronzi e smidollati con una certa ritmicità, senza esserne veramente consapevole .. Il fatto di tagliare i rapporti credo sia sacrosanto, spesso sono stata vittima di revival virtuali emotivo-masochistici, (vedere foto, rileggere mail, cercare ricordi..)che non portano da nessuna parte, ma che ammetto di aver usato per farmi del male. Spesso crogiolarsi nel proprio dolore e piangersi addosso è più semplice che reagire, dire stop e NO. Lavoro in rianimazione, in un grosso centro che si occupa anche di grandi ustionati, le decisioni sono il mio mestiere, le situazioni a metà non sono concesse, no pause, nessuna debolezza.. E sembra ironico che spesso proprio persine come me che tutti i giorni si travestono da Rambo siano poi completamente incapaci di dire dei No e dei Si nella loro vita privata.
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  17. Avatar di mari74

    mari74 8 anni fa (30 Maggio 2016 15:35)

    Buonasera. Io so dire di no, eccome! Sin da piccola ho avuto una personalità decisa. Peccato che questa personalità ai miei genitori non andava bene. Infatti oggi so dire di no, ma poi mi lascio sempre convincere, un pò come facevano loro che con ricatti e sensi di colpa mi inducevano a fare le loro scelte e non le mie. Mi facevano talmente sentire in colpa che la sera pregavo Dio e dicevo: farò tutto quello che vuoi, l'importante è che fai stare bene i miei genitori. Passavo dal fare tutto quello che volevano loro a fare scelte che non mi appartenevano pur di ribellarmi e fare il contrario di quello che loro volevano. Questa cosa me la porto ancora dietro sentendomi in colpa per ogni cosa che desidero fare.
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (30 Maggio 2016 17:18)

      Ciao Mari, confusione e sensi di colpa sono il frutto della manipolazione che hai subito. So di cosa si tratta, e so anche che si puo' interrompere questo circolo vizioso. Ora che ne hai preso coscienza, puoi scardinare questo meccanismo mentale indotto e riconciliarti con te stessa e con i tuoi bisogni e desideri reali. Coraggio! Ormai la strada é in discesa! ;-)
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    • Avatar di mari74

      mari74 8 anni fa (31 Maggio 2016 20:09)

      Ciao Gea. Sicuramente la consapevolezza è fondamentale.....non ci può essere cambiamento senza consapevolezza . Ascoltarsi quando non ci si è per niente abituati non è semplice. Però bisogna farlo.....e ogni passo avanti che si fa è una piccola vittoria. Devo combattere il senso di colpa e la paura di essere perennemente in errore ogni volta che prendo una decisione, anche piccola. Sicuramente a volte saranno decisioni sbagliate.....ma fa parte della vita anche questo. Chi può vantarsi di avere preso solo decisioni giuste? E soprattutto basta pensare che gli altri ne sappiano più di noi, che gli altri valgano più di noi o che gli altri facciano scelte migliori delle nostre. Ovviamente questo lo sto dicendo principalmente a me stessa.......
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (31 Maggio 2016 20:18)

      Brava Mari! Coraggio, sei sulla buona strada :-)
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    • Avatar di mari74

      mari74 8 anni fa (31 Maggio 2016 21:27)

      Grazie ☺
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  18. Avatar di Maria

    Maria 8 anni fa (1 Giugno 2016 19:35)

    il problema è sempre lo stesso, eterno, non creare la dipendenza, ovvero fottersene di perdere o meno la persona amata, quindi stare bene anche da soli, a quel punto di maturità, (pura utopia, secondo me), non hai nemmeno più paura di dire no, quando lo ritieni giusto.
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  19. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 8 anni fa (31 Maggio 2016 10:23)

    Ciao a tutte, torno a scrivere su questo blog perché davvero smossa da questo articolo che, come si dice "cade a fagiolo" nella mia situazione attuale. Premetto che grazie alle guide di Ilaria, e anche a quella sull'autostima di Andrea (efficacemente), ho fatto in questi mesi uno splendido percorso... mi sono ripresa dopo essere stata manipolata da un uomo di cui ero profondamente innamorata, ma ahimè mi volevo solo portare a letto quando aveva voglia lui, e posso dire orgogliosamente che ho anche da poco realizzato dei sogni professionali che avevo da tempo, e dunque sembrerebbe tutto bene, no?.... E invece proprio poche settimane fa ecco che si fa risentire il "lui" in questione.... e (quasi mi vergogno a raccontarlo e ad ammetterlo persino a me stessa) non riesco a dire un sonoro No alle sue richieste di rivedermi... forse (anche qui mi vergogno un pò ad ammetterlo) in parte mi lusingano... e insomma ci ri-finisco a letto.... ovviamente dopo lui scompare (mi guardo bene dal ricercarlo io, Ilaria docet, e almeno su questo riesco a frenare gli impulsi), e io ormai sono due settimane che sono un pò ripiombata nel baratro emotivo... per fortuna ho i miei progetti lavorativi, le mie passioni e poche amiche scelte a sostenermi... però confesso che ho rivissuto tutte le orrende sensazioni di rabbia, impotenza, senso di essere stata usata, svalutata e quant'altro... mi chiedo perché nonostante il mio percorso importante, non sia stata capace di dire No.... bastava tanto poco... grazie a chiunque mi legga e voglia darmi qualche consiglio, buona giornata a tutte.
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (31 Maggio 2016 15:52)

      Ciao fiorediloto, diciamo che é stata una "ricaduta" sulla via della guarigione. Liberati dall'illusione di un lieto fine con lui che ritorna innamorato... il vero lieto fine é nel mettere fine, con un bel punto, e girando pagina una volta per tutte. ;-)
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    • Avatar di Fiorediloto

      Fiorediloto 8 anni fa (31 Maggio 2016 17:15)

      Ciao Gea e grazie per avermi risposto! Sì sì concordo in pieno... un uomo con cui tagliare assolutamente i rapporti nella maniera più drastica possibile.... (cosa che ero anche riuscita a fare molto bene da 2 anni a questa parte... ancora non riesco a credere che ci sia ricascata!) E inoltre, ripensandoci a mente più lucida, durante il nostro incontro tanti microsegnali interni di allerta e senso di qualcosa che non andava (in lui in primis, e nella situazione) li avevo avuti.... Comunque per carità, questo episodio mi ha fatto rivivere tanta di quella negatività che credo mi terrà lontana questa volta per sempre da questa persona e da altri analoghi a lui... nel frattempo per risalire la china sto rifacendo tutti i percorsi sulla seduzione sana e sull'autostima, e devo dire che mi stanno aiutando molto a riemergere. Grazie per la tua risposta! :-)))
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (31 Maggio 2016 20:15)

      Ciao Fiorediloto, di niente!... Avanti tutta! ;-)
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    • Avatar di Fiorediloto

      Fiorediloto 8 anni fa (1 Giugno 2016 21:43)

      Grazie Gea.... sempre avanti tutta!! ;-)))
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  20. Avatar di Daiana

    Daiana 8 anni fa (1 Giugno 2016 16:20)

    Ciao Ilaria, vorrei chiederti un consiglio se possibile..ho frequentato per un paio di mesi un ragazzo poco più grande di me ( io ho 21 anni e lui 24) conoscente del mio ex. Sembrava interessato ma dopo un po l'interesse sembra esser svanito, mi diede un appuntamento, venne sotto casa a parlarmi e mi disse che caratterialmente gli sembravo incompatibile al suo modo di fare, mi considera una bella ragazza, ma caratterialmente non è scattato il click che si aspettava e quindi ha messo fine alla frequentazione ( mi ha confessato che aveva il forte dubbio che io fossi innamorata ancora del mio ex e questo lo turbava, ma era solo una sua impressione, io non lo ero). Un mese fa ci siamo rivisti e lui dopo qualche giorno mi ha riscritto e da lì stiamo continuando a sentirci. Io gli ho detto chiaramente che lui mi interessa ovviamente non come amico, e lui è rimasto senza parole, non ha saputo come reagire anche perché gli ho fatto degli apprezzamenti e lui, per come è caratterialmente, non riesce ad accettarli in quanto modesto. Ora la mia domanda è: come faccio a capire se anche lui ricambia ancora il mio interesse? Se mi considera solo come una persona che stima, un amica, o se magari rivedendomi gli è scattato ciò che non è scattato la prima volta? Ho pensato di non farmi sentire per qualche giorno per vedere se lui mi cerca o meno..
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    • Avatar di Shy

      Shy 8 anni fa (2 Giugno 2016 11:30)

      Cara Daiana, In realtà ti basta pensare: sto ricorrendo a delle strategie per cercare di fare interessare questo ragazzo a me. Ma se lui di base fosse interessato, avresti bisogno di strategie per conquistarlo? Le cose verrebbero da sè. Lui ti ha già detto che non è scattato quel click. Non torturarti oltre, non invischiarti in qualcosa che è morto in partenza, e cerca altrove, sicuramente ci sarà da qualche parte qualcuno che è in grado di apprezzarti anche caratterialmente, e lascia perdere signor personalità che si permette di dire ad una ragazza che conosce appena che non è compatibile con il suo modo di fare.
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    • Avatar di Daiana

      Daiana 8 anni fa (4 Giugno 2016 12:15)

      Ti ringrazio per il tuo consiglio shy, pensandoci hai proprio ragione. È che il fatto che lui si sia fatto risentire mi ha confusa e ho creduto per un po che forse rivedendomi, si fosse reso conto che non gli ero indifferente. Ma probabilmente sono stati solo dei messaggi "amichevoli".
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    • Avatar di Shy

      Shy 8 anni fa (4 Giugno 2016 13:01)

      @daiana parlando per mia esperienza personale, gli uomini, un po' perché non trovano di meglio, un po' perché disperati appunto, tornano sempre,giusto per assicurarsi, siccome si sentono dei falliti, che noi stiamo ancora lì ad aspettarli. E invece sta proprio a noi non confondere questi messaggi di ritorno (scritti fra un momento di noia e l'altro) illudendoci che sia per un reale interesse. Spero che riuscirai a non farti abbindolare, non ne varrebbe la pena! Buona fortuna :)
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