Come essere felici. Chi ti ha detto la grande bugia?

come essere feliciC’è qualcuno che possiede la ricetta magica per la felicità? C’è qualcuno che sa davvero come essere felici? Come si fa a “copiare” la felicità da coloro che sono felici e portarla nella propria vita?

Qualche anno fa spopolava la legge di attrazione, una delle tante derive della peggiore crescita personale,  nata negli Stati Uniti sull’onda del successo di un libro intitolato Il segreto di Rhonda Byrne che spiegava che per realizzare quel che si vuole, in sostanza, è sufficiente desiderarlo. Ma desiderarlo tanto tanto, tantissimo. Magari così tanto da poter visualizzare e creare nella propria mente e nel proprio sentire immagini, sensazioni ed emozioni molto vivide come se il desiderio fosse già realizzato, l’obiettivo raggiunto. Una ricetta molto creativa su come essere felici.

"Quasi quasi mollo tutto e divento felice. thatsvane, Twitter"

Nella scia di quel librino, semplicistico, banale e letteralmente incredibile, una serie di guru e di motivatori dello spessore della carta velina hanno costruito un contesto fantasioso di trasformazioni prodigiose, prove inventate, testimonianze campate in aria. E hanno avuto un seguito enorme. Questo è dovuto di certo al fatto che il pensiero magico e le superstizioni sono ben radicate anche in un’epoca come la nostra in cui la ragione e la logica, a causa dei progressi della scienza e della tecnologia dovrebbero farla da padrone. E in cui in molti dovremmo aver capito che la miglior ricetta per come essere felici è fatta di un percorso costante che ci porta passo passo nella direzione di quel che vogliamo.

Come essere felici. C’è una via semplice?

Ma il successo della formula della legge d’attrazione è anche dovuto alla grandiosa e affascinante promessa del libro e di tutti coloro che ne hanno divulgato il messaggio. Per essere felici basta aver chiari i propri desideri, identificare per bene che cosa si vuole, immaginarselo nei dettagli più minimi e il gioco è fatto, chiunque può essere felice. La tesi del libro non solo era magica e quindi attraente, perché la magia ha un fascino speciale, ma era anche semplicissima. Felici senza fatica. Come nelle favole dei bambini. Alle quali gli adulti si ostinano a credere, anche quando non è più tempo e non è più aria.

"Cercare la felicità fuori di noi è come aspettare il sorgere del sole in una grotta rivolta a nord. Proverbio tibetano"

Se dovessi fare una statistica della frase più ricorrente che sento negli ambienti di lavoro, tra i giovani studenti, tra le persone che mi leggono e mi scrivono e sui famigerati social network sarebbe: “Eh, ma è difficile…” oppure: ”Tu la fai facile…”  In molti, ogni volta che si trovano di fronte alla necessità di un cambiamento o alla opportunità di una trasformazione l’unico pensiero sul quale sanno concentrarsi è che “è difficile”.

Ora la domanda che ho per te è: ma chi ti ha detto che è facile? Chi ti ha detto che è facile lasciare un uomo del quale sei innamorata? Chi ti ha detto che è facile trovare lavoro? Chi ti ha detto che è facile ricostruirsi una vita serena dopo una separazione? Chi ti ha detto che è facile cercarsi una casa con un buon rapporto qualità/prezzo, ritornare al peso forma dopo anni di trascuratezza, mettere su un’impresa propria? O, anche, riprendersi da un grave lutto o superare un cancro?

Se qualcuno ti ha detto che è facile, ti ha mentito. Se tu pensi che sia facile o credi a questa menzogna, probabilmente non stai osservando la realtà con sguardo obiettivo, facendo uso della logica e della tua intelligenza. La questione importante è che qui stiamo parlando di come essere felici e di come tu puoi essere felice. Siccome alla felicità personale contribuiscono molte condizioni, come per esempio essere in salute, avere buone relazioni, valorizzare i propri talenti in una attività soddisfacente, avere del denaro per mantenersi e molte altre, e siccome per realizzare queste condizioni spesso bisogna compiere azioni non semplicissime, quel che va preso in considerazione è il rapporto esistente tra “difficoltà” di ciò che dobbiamo fare e suo il suo “valore” per noi. E’ il discorso del gioco e della candela.

Quello che è facile e quello che ti fa stare bene

Consideriamo per esempio una questione molto comune tra le lettrici del blog. La storia con un uomo sbagliato. Una storia con un uomo sbagliato è una storia sbagliata. Che fa del male. Alla salute, all’equilibrio emotivo, spesso al portafoglio e anche alla carriera. Più a molte altre cose ancora. Quindi la storia sbagliata con un uomo sbagliato, dato che fa male, compromette la serenità e la felicità di chi la vive.

Se sei in una storia sbagliata, è un po’ difficile che tu sia felice. Anche se aspetti. Anche se tenti di cambiarlo. Anche se sopporti. Anzi, più aspetti, più tenti di cambiarlo e più aspetti, peggio è.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai. P.Daninos"

E’ facile lasciare un uomo sbagliato dal quale tolleri l’inverosimile? No, non è facile. Lo dice la storia stessa. Se è un uomo sbagliato e da lui tolleri l’inverosimile qualcosa già di per sé ti dice che non è facile lasciarlo. Se no neanche ci staresti, neanche l’avresti visto. Tu lo chiami amore e innamoramento, qualcun altro schema  disfunzionale. Fatto sta che se stai con un uomo sbagliato, già di per sé non è facile lasciarlo.

E tante altre cose non sono facili da fare. Non è facile conoscere gente nuova dopo una separazione che ti ha portato via tempo, energie e ha interrotto legami; non è facile pensare positivo quando ti pare che molti aspetti della tua vita stiano prendendo una piega negativa; non è facile iniziare un percorso di cura di sé e di trasformazione quando si è immerse in una storia distruttiva. Eccetera, eccetera, eccetera.

Chi ti ha detto che è facile? Chi ti ha fatto credere questa madornale fandonia? Sono le foto “fighe” dei tuoi amici su Facebook? Sono stati i tuoi genitori, pronti a servirti come camerieri di un grande hotel a sei stelle,  mentre tu tenevi in mano il telecomando della televisione? Sono stati i tuoi insegnanti che per non avere grane ti davano buoni voti pur di non vedersi di fronte le facce arrabbiate della tua mamma e del tuo papà a difenderti per un’insufficienza anche quando eri indifendibile? O sono state le pubblicità delle medicine rosa e gialle che curano l’influenza con febbre a 38 in due minuti, i pulisci water verdi e azzurri che azzerano tutte i germi i microbi e i virus e il caffé che fa innamorare di te l’attore di Hollywood?

Il tema importante non è se la felicità e l’equilibrio personali siano facili o difficili da raggiungere, il tema è dare a loro il giusto valore. E’ più importante per te continuare a ripetere frignosamente: “Eh, ma è difficile…”  tentando di attirare l’attenzione degli altri o è più importante chiederti in modo propositivo: “Che cosa posso fare (anche se sono nella melma) per stare meglio?”

"Ho commesso il peggior peccato che uno possa commettere: non sono stato felice. J.LBorges"

Ogni volta che ti lamenti che qualcosa importante per la tua felicità “è difficile” e rimani inchiodata a quel “è difficile” dài un colpo al valore della tua felicità per te e al valore che dài alla tua vita, a te stessa.

A proposito dell’attenzione degli altri. Siccome anche gli “altri” hanno le loro gatte da pelare e anche per loro è difficile, lamentandoti fai un tipo di selezione e selezioni coloro che o si lamentano come te o vogliono usare la tua fragilità per i propri scopi. E quindi attiri questo genere di persone. Se invece smetti di lamentarti e ti chiedi che cosa puoi fare per uscire dai guai (cioè ti chiedi come essere felice) attiri persone che ti “seguono” con ammirazione e/o che come te intendono essere felici e propositive e non speculare sull’infelicità altrui.

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85 Commenti

  1. Avatar di francesca

    francesca 9 anni fa (28 Marzo 2016 13:35)

    Cara ilaria , hai ragione ! Olio di gomito ,asciugarsi le lacrime di autocommiserazione, e darci dentro. Che nessuno ci regala niente . Anzi i genitori o chiunque voglia farci credere che si ottiene tutto facilmente : l' amore, l'amicizia,il lavoro ,un fisico fantastico ,Ill rispetto .....vuol dire che non sa minimamente cosa significa lavorare sodo. Lo dico per esperienza . Cambiare schemi costa sudore e fatica ,ma alla fine sono cambiamenti permanenti. Auguro a te e a tutti un bella pasquetta ?
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  2. Avatar di Anna@

    Anna@ 9 anni fa (28 Marzo 2016 14:04)

    Eh beh....per me essere felici è un po' non avere le preoccupazioni quotidiane, ecc....è utopia e forse se potesse essere così, la vita perderebbe quel mordente o stimolo per scoprire, mettersi alla prova. Il modello di felicità è quello che ci propone il consumismo..tutti col sorriso a 32 denti con i prodotti che ci assicurano questo. e al di fuori del consumismo, l'essere senza problemi pare il segreto della felicità. Il mio start errato è pensare a quello che mi manca....e per assurdo a chi vicino a me si lamenta, consiglio di guardare a tutto quello che realisticamente HA! In quel momento mi fermo e davvero inizio a fare un elenco delle "fortune" nella mia vita, salute, soldi per la sopravvivenza, un tetto sulla testa...ed allora forse posso dire "sono felice"!
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  3. Avatar di piera

    piera 9 anni fa (28 Marzo 2016 14:22)

    Questo ragionamento Ilaria mi ha salvato la vita, unito alla considerazione che se ottengo qualcosa con troppa facilità, allora FORSE il suo valore non è così alto. Così mi incoraggiavo a procedere e a sopportare la fatica!!!
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  4. Avatar di Sara2

    Sara2 9 anni fa (28 Marzo 2016 15:57)

    È vero il cambiamento è duro e difficile, ma non impossibile. Soprattutto quando sono anni che ingoi un'amarezza dietro l'altra e ti trovi sempre con gente che non fa che lamentarsi, criticare e spettegolare si finisce a razzolare male e a non concludere nulla di buono, oltre a frequentare persone sbagliate. Finché ho capito che il problema era dentro di me, desideravo la felicità e a buon mercato. Allora ho cominciato a cambiare atteggiamento, ad allontanarmi da ciò che non andava bene a non tollerare più la mancanza di rispetto, da me stessa in primis. E qualcosa sta cambiando. Però Ilaria io un po' di visualizzazione creativa l'ho usata, più che altro per superare momenti di stress e ansia. Penso che per il resto occorre fatica e impegno, oltre che razionalità e buon senso. Ciao e grazie ancora per il bellissimo articolo!
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  5. Avatar di Ella

    Ella 9 anni fa (28 Marzo 2016 16:00)

    Ciao Ilaria, sono una persona piuttosto razionale e ho sempre pensato che il solo pensare positivo e ripetersi delle frasi positive e propositive non facesse per me. Qualche mese fa non sapendo più come far fronte alla difficile situazione lavorativa nel mio ufficio e al rapporto con responsabile, ho chiesto ad un'amica di parlarmi di queste "tecniche". Stavo arrivando al limite e non volevo trovarmi, come mi era già successo in passato, divisa tra la rabbia e il pianto a prendere goccine calmanti per riuscire ad entrare in ufficio. Così per qualche giorno mi sono alzata prima e mi sono messa davanti allo specchio a ripetermi quanto era bello il mio lavoro, quanto i miei responsabili mi aiutassero a svolgerlo al meglio e quanto mi valorizzassero, quanto il clima fosse sereno e cordiale. Mi sono proiettata nella situazione lavorativa che avrei voluto. Ti devo confessare che questa cosa è stata utile per due aspetti: 1 - è talmente grande l'abisso tra come stanno le cose e come vorrei che fossero che ripetermi ciò che voglio mi ha "risvegliato" facendomi sentire in modo forte l'ingiustizia che sto subendo e facendomi reagire rivendicando le mie necessità. 2 - il ripetere queste frasi mi ha permesso di "staccare" e vedere ciò che succede nel mio ufficio "da fuori". In questo modo sono riuscita a rompere il circolo vizioso delle relazioni che si erano instaurate e a togliermi dal ruolo di vittima. Ora vedo il tipo, che è stato posto a capo del mio ufficio, per com'è: piccolo, gretto e pieno di paure e frustazioni. Ora so che si divertiva a riversarle su di me per avere qualcuno con cui prendersela ed io, sempre arrabbiata e senza la forza di mandarlo a quel paese una volta per sempre, gli davo una gran soddisfazione in tal senso. Ora non uso più quelle tecniche, non ne sento la necessità e sono convinta che ciò che dovevo imparare da questa esperienza l'ho imparato. Per essere felici NON basta aver chiari i propri desideri, identificare per bene che cosa si vuole, immaginarselo nei dettagli più minimi ma a me tutto ciò è servito per realizzare che ciò che voglio e desidero non fa parte del mondo della fantasia e che esistono ambienti di lavoro in cui il rispetto delle persone è la normalità. Presa consapevolezza che volere il meglio per me è normale ed è giusto, cerco ora il modo di FARE ciò che mi permette di ottenerlo. Non sono ancora molto brava a fare nuove amicizie ma ho imparato a tenere a distanza chi frigna e non si muove, chi mi usa come diversivo e chi non rispetta i miei spazzi e i miei tempi. Ho imparato anche che se una volta sbaglio o mi sembra di non farcela, il giorno dopo posso ripartire e correggere il tiro senza quell'ansia di perfezione e del "tutto e subito" che prima mi faceva fermare al primo ostacolo o neanche mi faceva iniziare. Come essere felici? per me non smettere mai di ricominciare, che poi fa rima con costanza, e circondarsi di persone che hanno questo stesso atteggiamento verso la vita. Un caro abbraccio Ilaria, grazie per il tuo lavoro. Ciao a tutte
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  6. Avatar di Ornella

    Ornella 9 anni fa (28 Marzo 2016 17:54)

    ❤️
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  7. Avatar di Ornella

    Ornella 9 anni fa (28 Marzo 2016 17:54)

    I vs. Consigli utili
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  8. Avatar di Martina

    Martina 9 anni fa (28 Marzo 2016 18:42)

    Ciao Ilaria, mi sono perfettamente riconosciuta nella tua frase sui genitori. Avendo qualcuno che non ti fa mancare niente, è difficile credere di potercela fare con le proprie gambe e trovare quindi un lavoro. E' da un paio di tempo che sto cercando di lavorare su di me, sulla mia autostima, sulla mia felicità e sopratutto sui miei bisogni. La felicità è credere in noi stessi, nelle proprie capacità, è prendersi cura di se e di ciò a cui teniamo, è far crescere i nostri talenti, è credere nei propri sogni, è cercare di realizzarli. La felicità è avere accanto le persone giuste, che ti fanno stare bene. La felicità è amare e lasciarsi amare davvero.
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  9. Avatar di Monica

    Monica 9 anni fa (28 Marzo 2016 19:27)

    Ciao Ilaria, grazie l'ho trovato molto interessante; mi ha aperto gli occhi! Anni fa ho guardato il video di the secret, e trovavo molto difficile mettere in pratica i loro "consigli", invece tu mi hai fatto capire al volo come vederla nel modo giusto!
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  10. Avatar di cristina

    cristina 9 anni fa (28 Marzo 2016 19:31)

    è proprio vero..niente è facile, però, ci sono momenti nella vita in cui ti senti talmente straccio, hai perso cosi tante energie inutilmente, che, per una volta, vorresti qualcosa di facile, che andasse per il verso giusto senza lottare sempre e comunque...
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  11. Avatar di Eleonora

    Eleonora 9 anni fa (28 Marzo 2016 21:18)

    Il miglior pezzo del blog!!!
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  12. Avatar di Cristina

    Cristina 9 anni fa (28 Marzo 2016 22:52)

    Grazie dell'articolo Ilaria, l'ho apprezzato molto!
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  13. Avatar di Sari

    Sari 9 anni fa (29 Marzo 2016 0:10)

    Davvero un bell'articolo Ilaria! È proprio vero... Nulla è facile! In questo periodo molti aspetti della mia vita non vanno bene: al lavoro la situazione è pessima, per varie ragioni tra poco dovrò lasciare l'appartamento in cui vivo e tornare da mia mamma (l'ultima cosa che avrei voluto!) e sto cercando di raccogliere i pezzi dopo una storia sbagliata che ancora mi toglie serenità. Al momento non ho nulla di ciò che desidero... Ma pazienza! Cerco di capire cosa posso fare nonostante tutto. Voglio concentrarmi sulla scuola che frequento per avere poi un nuovo sbocco lavorativo e chissà... La strada è in salita ma non voglio arrendermi, anche se a volte sto male e le energie scarseggiano. Tante cose sono fuori dal mio controllo ma non tutte. Ultimamente, grazie anche a questo blog, sto imparando ad ascoltarmi di più e soprattutto ad agire di conseguenza: faccio le cose solo se posso o se mi fanno star bene e non per piacere agli altri, ho allontanato ed evito persone che non mi trattano come si deve o che mi abbattono con le loro congetture e lamentele, e ho disattivato i miei profili sui social per non rimuginare inutilmente.
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  14. Avatar di Eleonora

    Eleonora 9 anni fa (29 Marzo 2016 9:11)

    Nulla da dire. Essere felici non è facile e si attraversano alti e bassi, l'importante è almeno immettersi "nella strada" per superare le cose che hanno portato via serenità ed energia, il tempo e l'impegno prima o poi pagheranno. Chi rimane fermo lamentandosi non fa di certo un favore a sè stesso. Grazie Ilaria! Ps. Sono stata mio malgrado una delle lettrici de "il segreto" e posso solo affermare una cosa: generalmente la cosa che uno si auto-attira è solo la sfiga, io 50€ per terra non le ho mai trovate...!!
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  15. Avatar di Denise

    Denise 9 anni fa (29 Marzo 2016 9:37)

    Per me uno degli ostacoli principali alla felicità è stato utilizzare tempo ed energie per cambiare qualcosa (una situazione) connessa a qualcuno che non voleva cambiare, e questa considerazione mi sta aiutando a rendermi conto che non si può essere felici se non guardando prima in faccia la realtà, se stessi e gli altri per quello che si è e che sono. Il problema di teorie come quella della legge di attrazione, non è tanto il funziona/non funziona, quanto il fatto che le persone rifiutano la propria realtà, e si rifiutano di essere felici, se la loro realtà non corrisponde a quello che pensano li renderebbe felici. Certo.. poi c’è anche l’altro aspetto: che a volte ‘sognare’ è solo un alibi per 'non fare'. Potrei spendere mille pensieri e desideri nella speranza che un uomo con la 'u' minuscola, ricambi finalmente e pienamente il mio amore. Ma i rischi sono due e li ho vissuti entrambi in storie diverse: il primo è che conquisti la mezza calzetta, che però rimane ovviamente tale, e ti trascini per anni una storia sbagliata, dovendo rimediare a tutti gli errori e le mancanze del personaggio in questione (il quale ha ben capito, invece, quanto vali tu e in che modo sfruttarti). Il secondo è che non riesci a conquistarla, ma a quel punto ti incaponisci e spendi tempo ed energie, convinta che se non ce la fai allora non vali poi così tanto… Quindi, anche se la legge di attrazione funzionasse, saremmo in grado di usarla davvero bene? A volte è difficile sapere e capire cosa si vuole: quando ad esempio rincorri l’uomo sbagliato, ti sembra che volere e avere lui sia molto più importante che avere un uomo che ti ami davvero ed essere felice nel presente (e non in un futuro immaginario). Guardare in faccia la realtà significa capire il proprio valore, le proprie capacità e potenzialità, come dice Stefy: ascoltarsi davvero, capire cosa ci piace, coltivare e prendersi cura di se stesse ed iniziare ad amare prima di tutto se stesse. La legge di attrazione ci induce al massimo ad amare qualcosa che non solo è fuori di noi, ma che nemmeno esiste nel presente. La vera impresa è amare la propria vita, a partire da come siamo e com'è. E capire che a volte non è la realtà insoddisfacente il problema, ma siamo noi stesse, che ostinatamente ancorate a schemi, pensieri e desideri che ci rendono, e ci renderanno sempre, infelici.
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  16. Avatar di Mony

    Mony 9 anni fa (29 Marzo 2016 10:05)

    Ciao Ilaria, innanzitutto volevo complimentarmi con te per tutti gli articoli ed in particolare per questo che mi riguarda da vicino.Avevo scritto un po' di tempo fa che dopo la nascita della mia bambina mi avevano sostituita con una donna a partita Iva e proposto di rientrare in altra sede con partita Iva.Mi avevi risposto ed avevi colto nel segno.Io ho allungato la maternità fino a settembre quando mia figlia compirà un anno ho deciso che mi farò licenziare prenderò la disoccupazione e cercherò altro.Non so se provare a mettermi in proprio, il fatto é che non ho una passione in particolare.Il mio lavoro lo so fare bene ma non so se vorró farlo ancora.Riuscirò a vederci più chiaro a settembre? Grazie mille Ilaria
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (29 Marzo 2016 10:51)

      Per vederci più chiaro a settembre è importante che da ora ti concentri sulle possibilità e opportunità, con metodo e costanza. Di modo che a settembre non solo tu ci veda più chiaro ma abbia trovato la soluzione: un nuovo lavoro o un'attività in proprio.
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  17. Avatar di Fid

    Fid 9 anni fa (29 Marzo 2016 11:20)

    Come sempre un ottimo articola che porta a sollevare il velo di Maya. Il problema però non è solo che è difficile o il lamentarsi...certo cambiare il proprio lamento è fondamentale, accorgersi di quanto o quando ci si lamenta e con chi anche...per non attirare altra gente che ti toglie energia...il problema però è che alcune volte si è stanchi...stanchi di combattere...affaticati...e persino la guerriera o la combattente più forte prima o poi si lascia andare sul campo di battaglia...magari rimane lì per sempre...magari si cura le ferite e poi torna a combattere ancora...ma dopo la fatica torna ancora e ancora e ancora...e per come la vedo io...la fatica torna proprio perchè non si è felici e poichè la gioia, la felicità aumentano la ns. energia vitale la felicità rimane lontana...se poi si lega la felicità al raggiungimento degli obiettivi: un amore, un lavoro ecc ecc o alla vittoria in una battaglia...è anche peggio. La felicità è sapere che è meglio mollare da subito questa idea e percorrere la vita sapendo che non si è riusciti proprio in nulla e forse non si ottiene la felicità ma di sicuro (o almeno spero) la pace interiore...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (29 Marzo 2016 11:41)

      Fid se la tua "ricerca della felicità" è fatto di combattimenti e battaglie ci credo che non trovi né pace né felicità :)
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    • Avatar di Fid

      Fid 9 anni fa (29 Marzo 2016 11:53)

      Beh, ci hanno fatto persino un film con Will Smith...certo il protagonista riesce nel suo intento dopo mille sacrifici...ma forse perchè era destinato già dall'inizio a riuscirisi...poi non ha fatto più fatica o almeno così si racconta nel film, giusto? per me infatti è così come scrivi tu Ilaria...poi non so se capita solo a me oppure è così per tutti...io credo che sia così per tutti...tutto costa fatica e tutto è difficile e si riesce a superare certi momenti difficili solo e soltanto se si è riusciti ad accumulare sufficiente energia e forza vitale prima derivante dai momenti felici vissuti...ma se questi sono stati davvero pochi, l'energia si esaurisce e ricaricare le batterie per altre sfide o battaglie (come le si vuol chiamare) è davvero difficile...quindi la parola difficile torna...io punto ora alla serenità piuttosto che alla felicità...se quest?ultima vuol venire è ben accolta...ma se vuole starsene con altri è suo diritto...io cerco la serenità interiore...sperando che questa mi voglia come amica...e poi quel che sarà sarà...
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  18. Avatar di Sabry

    Sabry 9 anni fa (28 Marzo 2016 15:08)

    Verissimo... Anche io spesso cado nell'automatismo di lamentarmi invece che cercare e trovare la soluzione per stare meglio. Sto imparando che per essere felice bisogna guardare la realtà con obbiettivitá e chiedersi cosa è in nostro potere fare per migliorarla e non occuparsi di tutto ciò che non è in nostro potere perché non serve a nulla. In questo momento della mia vita cerco di stare bene dopo una storia di tre anni finita! Cerco il modo di chiarirmi le idee su ciò che provo, su cosa desidero per me dalla vita e da una relazione futura! Non sono abituata ad ascoltarmi e capire ciò che provo e desidero, così ho deciso di annotare su un diario le mie riflessioni! Avete altri consigli su come prestare più attenzione a se stesse e a ciò di cui si ha bisogno e si desidera? Grazie! Buona Pasquetta!
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    • Avatar di STEFY

      STEFY 9 anni fa (28 Marzo 2016 22:34)

      Ciao Sabry, sono appena uscita anche io da una storia di 6 anni! All'inizio è stata dura, ti prende l'ansia, il magone e i pensieri che ti fanno sentire sola. Poi sono arrivata ad un punto di svolta, ho deciso che era ora di lottare e non di mollare e così ho iniziato a vedere questa separazione, non come un 'lutto', ma come un'opportunità: un'opportunità per occuparmi della MIA vita, per costruire la MIA vita come volevo, per mettere ME al centro della mia vita! Tu chiedi come fare per dare più attenzione a se stesse e a quello che si desidera... Semplice, basta ascoltarsi!! Ascolta come ti fa sentire ciò che fai e che pensi...ti faccio un esempio pratico nella mia vita: se la mia amica mi dice di uscire e io sento che dentro di me c'è 'fastidio', le dico di no. Ho eliminato il profilo facebook perché quello che vedevo mi dava fastidio, ho chiuso i ponti con un'amica che voleva controllare la mia vita. Ho ripreso con le mie passioni, ho rovesciato degli schemi (è molto meglio svegliarsi la domenica mattina presto e andare a fare sport, che uscire fino a tardi il sabato sera)! Queste attenzioni hanno rivoluzionato la mia vita, mi fanno sentire felice! Forza, pensa a te stessa, concentrati su di te e vedrai che le cose poi accadono da sole! Un abbraccio
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    • Avatar di Sabry

      Sabry 9 anni fa (29 Marzo 2016 1:02)

      Grazie Setfy! Davvero hai reso l'idea al 100%! Mi dà più forza sentire che ci sei passata anche tu e che ce l'hai fatta e dopo una storia di sei!!! Molto più lunga! Rileggerò il tuo commento spesso quando ho bisogno di conforto e determinazione e nello stesso tempo le cercherò dentro di me! Anche vedere come osservi te stessa è molto utile per me!!! È qualcosa che non sono proprio abituata a fare anche se ho imparato che è importantissimo! Grazie di cuore
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    • Avatar di STEFY

      STEFY 9 anni fa (29 Marzo 2016 12:16)

      Spero di esserti stata d'aiuto Sabry. Bravissima, cerca dentro di te la forza e la determinazione per superare questo momento, vedrai che passerà. Un'altra cosa che ho imparato a fare: la sera, invece che farmi prendere dalla malinconia e dalla tristezza, aspettando magari che suoni il telefono per avere un pò di "compagnia", lo spengo e mi metto a leggere (non sono una grande lettrice, leggo soprattutto articoli di questo sito che mi danno carica). Questo mi permette di concentrarmi su me stessa, di staccarmi dal cellulare che spesso fa solo danni e di fare qualcosa che veramente fa crescere. Inoltre mi sono accorta che le persone che hai accanto influenzano la tua vita: circondati di persone allegre e positive, che non si fanno paranoie o cose varie. Queste hanno una grande influenza su di noi: ho abbandonato la mia amica che era piena di paranoie e che stava contagiando anche me. Dopo sono stata meglio! Sembrerà strano, ma se cambi modo di pensare e hai un atteggiamento mentale positivo (tutte cose imparate qui), le cose succedono da sole. Lo sto sperimentando sulla mia pelle. Un abbraccio e fammi sapere come va!
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  19. Avatar di cenzi

    cenzi 9 anni fa (29 Marzo 2016 13:09)

    Molto interessante..e logico..come tanti altri tuoi articoli Ilaria..grazie!
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  20. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (29 Marzo 2016 13:21)

    E quando si capisce che la realizzazione della propria felicità sembrerebbe risiedere nella distruzione meticolosa e puntuale di tutto ciò che si è costruito in passato, visto che si è talmente cambiate da non riconoscersi più nelle scelte fatte a suo tempo? Mi chiedo se questa "pulsione" sia un'esigenza reale o frutto della "crisi di mezza età".
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