Come dimenticare un uomo (per davvero)

come dimenticare un uomoDimenticare un uomo, molto spesso non è un’impresa facile. Lo so, non è un inizio molto ottimistico per un articolo che si ripromette di fornire indicazioni pratiche su come dimenticare una persona . Ma è molto più utile considerare la realtà per quella che è e non raccontare delle storie basate sulla fantasia, sugli stereotipi o su un’idea astrusa dell’amore.

Molte – moltissime – donne di ogni età – dai 15 anni agli oltre 80 – considerano difficilissimo dimenticare un uomo al quale si sono sentite legate. Anche e soprattutto se il legame è stato brevissimo – e magari non c’è stata nessuna vera relazione tra di loro, ma solo qualche scambio sulla famigerata chat di Facebook –  e anche e soprattutto se questo uomo non ha rispettato il loro valore e le ha trattate a pesci in faccia, le ha umiliate, si è comportato da stronzo, da irresponsabile, è un perditempo, un indeciso, un bambinone, un rospo che non si è fatto nessuno scrupolo di usare della bieca manipolazione, un confuso cronico o un dongiovanni di terza classe.

"Amare vuol dire cercare quel che ci è mancato e ritrovare quel che abbiamo già conosciuto. Olivier"

Posso tranquillamente affermare di ricevere ogni giorno almeno 3 o 4 messaggi solo di ragazze e donne che mi dicono che la loro vita e i loro pensieri sono tutti presi da una sola persona e che soffrire per amore per una storia finita, per un uomo che le ha lasciate – magari anni fa – o per il fatto che un vecchio compagno di scuola del quale si sono invaghite non le considera, è diventata la loro unica occupazione. Si tratta di ossessioni, di pesieri ripetitivi e fissi su uomini che non riescono a togliersi dalla testa.

Come dimenticare un uomo: ecco perché sei incastrata

L’altro giorno una lettrice ha scritto un commento a un articolo su come dimenticare l’uomo sbagliato per trovare quello giusto.

Il commento di Laura dice: Ciao a tutti, sono capitata su questo blog per caso, cercando la soluzione alla mia disperazione su internet. Ho letto molte storie simili alla mia, e mi sono sentita meno sola. Sono stata lasciata dal mio “lui” dopo quasi 6 anni di convivenza. Si è messo con una sua ex di quando aveva 16 anni (ora ne ha 52), ed io non riesco a rassegnarmi all’idea e mi trovo ora all’età di 45 anni di nuovo a casa di mia madre e a dover ricominciare tutto da capo. Ma il vero problema è che non riesco a togliermelo dalla testa, so che siamo incompatibili caratterialmente e tutti mi dicono che è stato meglio così perché non era una persona che mi amasse e che mi stimasse, anzi il contrario, ma io continuo a sperare in un suo ritorno. Sono passati sei mesi dal giorno in cui ho scoperto la presenza di quell’altra (che odio con tutta me stessa) ma il dolore e la disperazione non accennano a diminuire, non riesco a non sentirlo anche solamente con un messaggio, è un pensiero fisso, continuo anche di notte…”

Laura è in una situazione che lei giudica estrema, e c’è di mezzo anche il tradimento. Ma ci sono di mezzo anche due caratteri incompatibili e un rapporto umiliante. Nonostante ciò, lei non riesce a dimenticare un uomo.

A questo riguardo ci tengo a fare alcune considerazioni:

1)      La storia evidentemente non funzionava da un pezzo o, molto più probabilmente, non ha mai funzionato. Non solo non ha mai funzionato, ma è stata una storia nella quale Laura veniva svilita, non certo apprezzata. Lo dice lei, chiaramente, e anche confermando le voci di chi sta al di fuori.

2)      Laura dice che a 45 anni si trova a casa di sua madre a dover ricominciare tutto da capo. Il che fa pensare che Laura non solo considerasse il partner il suo “lui”, come dice (è un modo di esprimersi che denota un senso di proprietà e di esclusività che sono profondamente contradditori rispetto a una persona con la quale si è incompatibili, che non l’amava e non la stimava), ma che lo considerasse la “sua” vita e che molto probabilmente dipendesse da lui anche economicamente. Lo chiarisco subito: qualunque strada tu intraprenda, organizza la tua vita in modo che la tua relazione non sia tutta la tua vita, ma ne occupi solo una parte. Il fatto che un uomo ti lasci o che tu attraversi una separazione non deve significare “ricominciare” tutto da capo. Non solo: l’obiettivo più importante della tua vita deve essere raggiungere l’autonomia e l’ndipendenza e non a dover dipendere da qualcuno, che sia il partner o la mamma. Devi forzarti di diventare una persona adulta, in grado di camminare sulle proprie gambe. Questo deve essere il tuo obiettivo principale dopo i 18 anni.

"Senza essere e rimanere se stessi, non c’è amore. Martin Buber "

3)      Invece ancora molte donne – troppe – si comportano come se fossero incapaci di vivere una vita propria e come se avessere bisogno di una tutela esterna da parte di qualcuno che vale più di loro: un uomo, un genitore. Ragazze, questo è un atteggiamento mentale che io non esito a definire suicida, che vi distrugge come donne e come persone. La vera felicità non è in una storia d’amore. La vera felicità è nell’esaltazione ed espansione dei talenti personali, nel lavoro, nella realizzazione concreta di obiettivi tangibili, non ultimo di carattere economico.

Questo gli uomini di valore lo sanno e l’hanno sempre saputo, per questo trattano l’amore lacrimevole con “sufficienza” ed evitano le donne bisognose. Gli uomini che non sono di valore, se ne impipano di emozioni e sentimenti e usano le donne bisognose per i loro porci comodi emotivi o di tornaconto personale, finendo per distruggerle. Sveglia, ragazze!

Siccome la questione come dimenticare un uomo è spinosa, nel senso che è un problema molto comune e molto sentito tra le donne, non voglio passarci sopra, anzi, mi interessa approfondirlo, proprio nell’ottica che ciascuna, comprendendosi meglio, realizzi per sé un’autentica libertà emotiva e una vita degna di essere vissuta.

Perché non si riesce a dimenticare un uomo?

Non si riesce a dimenticare un uomo non per l’uomo in sé, ma per tutti i film, le immagini e le sensazioni che si sono inventate intorno a lui. Sì, hai letto bene: inventate. Quando proprio non riesci a dimenticare un uomo, quando proprio non ce la fai a togliertelo dalla testa, significa che su di lui e attorno a lui ci hai costruito delle belle e buone invenzioni, molto potenti.

Non si tratta affatto di innamoramento o della questione che lui è l’uomo della tua vita o che senza di lui non puoi vivere (nessuno è mai insostituibile per nessuno, nessuno ha bisogno necessario e indispensabile di qualcun altro di specifico per poter vivere). Queste sono tutte baggianate, strombate, favole.

Si tratta invece, di “costruzioni mentali”, spesso molto complicate. Per esempio: il “lui” in questione – soprattutto se cattivo, scortese, crudele – aderisce perfettamente al ritratto della persona che è utile a te per poter proseguire il tuo “schema” di rapporto abituale. Nella tua vita infantile hai avuto accanto una persona importante per te che ti trattava male? Ecco, l’uomo sbagliato che ti tratta male, come un tempo ti trattava male quella persona, ti permette di stare in uno schema di relazione per te molto famigliare e dunque rassicurante.

Molte donne quando trovano l’esemplare di uomo che permette loro di mantenere i vecchi schemi gli si attaccano in maniera “mortale”.

Ecco anche perché, molte donne, più vengono maltrattate, più si attaccano a una persona.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Ecco perché è difficile dimenticare un uomo.

Poi, di certo, il lavorìo mentale che parte appena conosciuta e dopo che si è frequentata una persona così aderente al proprio schema, completa l’opera di attaccamento disperato e apre la via all’impossibilità di dimenticare.

Nel senso: una volta trovato l’esemplare perfetto per il proprio schema relazionale, molte donne cominciano con il pensare e il dire a se stesse concetti come: “Questo è amore; io mi sento innamorata. Lui non mi ama, ma io lo cambierò. Lui non mi ama ma io sì. Lui, a modo suo, mi ama.” E poi: “Io non posso vivere senza di lui. Per fortuna che l’ho trovato. Riuscirò a salvarlo e a salvarmi. Gli altri dicono che non va bene, ma loro non capiscono.”. Quando poi lo schema del rapporto è andato avanti e molti elementi hanno contribuito a un ulteriore calo dell’autostima e del senso del valore di sé, voilà, che partono altri pensieri: “Se lui mi lascia o lo lascio, rimarrò da sola. Da sola non potrò più vivere. “ Etc etc.

Dimenticare un uomo: 6 passi da compiere senza scuse

Figuriamoci se poi questo modo di pensare autodistruttivo ha già dato i suoi risultati e quindi si è condotta la propria vita in modo tale da rimanere senza supporto esterno (di amici, familiari e conoscenti), senza lavoro o con un lavoro precario e con scarse risorse, sia materiali (la casa ad esempio), sia prettamente economiche e finanziarie (denaro o dei guadagni certi). Si penserà a maggior ragione di non valere nulla e di avere un indispensabile bisogno dell’uomo che non si riesce a dimenticare.

"In amore guarisce meglio chi guarisce prima. Francois de La Rochefoucauld"

E allora come si fa a dimenticare un uomo e a entrare – finalmente – in una vita decente, in una vita degna, in una vita che è la TUA vita, piena di bello e di buono?

1)      Considera con attenzione quello che hai letto in questo articolo e chiediti: in che modo quanto ho letto può essere vero per quel che mi riguarda e in che modo può essermi utile?

2)      Prendi consapevolezza dei tuoi “schemi d’amore” e delle tue convinzioni limitanti (quelle che non solo ti tolgono forza ed energia, ma che anche ti impediscono di adottare comportamenti diversi utili alla tua felicità).

3)      Seleziona i pensieri: sposta l’attenzione e il circolo vizioso e risucchiante dei pensieri che hai su di lui, sulla tua vita, sui tuoi progetti e sulle tue possibilità di stare bene.

"L’amore è di tutte le passioni la più forte perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.Voltaire"

4)      Datti da fare. Non hai un lavoro? Cercatelo o createlo, puntando alto e nel contempo adattandoti: è indispensabile che ti abitui a camminare sulle tue gambe, a fare da te, a prendere in mano la tua vita.

5)      Datti una tregua per quel che riguarda le relazioni di coppia: abituati a stare sola e all’idea di non avere un compagno.

6)      Se è il caso, cerca un supporto esterno: l’importante è che tu ti rivolga a persone esperte e preparate, non solo sulla carta, ma anche nella pratica.

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216 Commenti

  1. Avatar di Ale

    Ale 11 anni fa (23 Gennaio 2014 13:59)

    Condivido e sottoscrivo Paolaquellanuova. Troppi film in anteprima, troppi. E ha ragione Ilaria, non è facile dimenticare un uomo se sopra ci hai costruito un'intera saga ad episodi. Io sono ancora lontana dal riuscirci pienamente e per questo vengo qui, vengo a leggere i post di Ilaria, che mi raddrizzano la testa...e allora il cuore torna ad una velocità normale e l'angoscia che, spesso mi assale, si placa...e ripeto pure io "Stronzo! Rospo! Sei proprio tu, ma che, ti conoscono anche qui!?". Ne ho bisogno, mi fa bene. Adesso ho un'autonomia ed un'indipendenza che fino a qualche anno fa mi sognavo, credetemi, tanto ero convinta di non esserne in grado. Anzi, tanto mi aveva convinto il mio ex che non lo fossi. Ma lo sono. E ringrazio solo me stessa. Vi riabbraccio tutte, non mollate!
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  2. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (23 Gennaio 2014 15:19)

    Non è che mi faccia schifo... da un lato mi piace, dall'altro ho paura. Paura di soffrire e paura di mettermi a nudo, paura di non piacere abbastanza, paura perché in questo periodo della mia vita sento di avere di nuovo bisogno. Allo stesso tempo so che quello di cui ho bisogno deve venire da me stessa. Mi sento di non avere niente da dare di nuovo. Mi sento svuotata. Sono stanca e vorrei chiudermi in un eremo tibetano. Queste sono le mie sensazioni al momento. E non per colpa del tipo, è che io non sto apposto perché per ora c'è una grande sofferenza dentro di me, perché in famiglia sento che ci sono troppe aspettative su di me e troppi "devi fare così". Sul fronte lavoro non sto concludento un emerito cavolo. Quindi quando è così forse non si può godere a fondo delle cose, solo appigliarsi ad una flebile illusione della quale io al momento non ho bisogno.
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  3. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (23 Gennaio 2014 15:24)

    @ Goldie... ecco, proprio ieri la psico mi faceva notare come io sia sempre proiettata sull'azione a discapito del sentire. L'azione di cui parli tu, poi, se ho ben capito, è intesa come fisicità nella relazione. Beh, a me non pare che la fisicità possa dire tutto e tutto in modo inequivocabile. Siamo molto più complessi e il linguaggio è una grande risorsa per comunicare, è ciò che ci ha permesso di evolvere. Pare che senza il linguaggio non potremmo neanche pensare come pensiamo... E l'uomo con cui stiamo dev'essere davvero prima di tutto un amante? Cosa significa? Io voglio che sia un amante, un amico, un compagno... e lo stesso voglio essere per lui. E voglio farmi conoscere e per farmi conoscere mi devo aprire e confidare. Dirgli tutto? Non so, dirgli molto di sicuro. Dirgli le emozioni, cosa penso, cosa sento, cosa desidero, di cosa ho bisogno... questo non significa che diventa il mio terapeuta o il luogo dove butto tutte le mie ansie... ma diventa il mio interlocutore privilegiato, la persona con cui condividere (CONDIVIDERE!) la vita, crescere anche insieme... la persona che si interessa a come sono fatta, a conoscermi sempre di più... La magia di una storia, dici. Per me la magia sarebbe che la storia fosse reale, chiara, sincera, coraggiosa. Per me la magia è lui che mi dice che ha voglia di conoscermi... non ho avuto emozione più grande in 40 anni di vita. E io ho bisogno di sentirmelo dire, di sentirgli dire che si interessa a me. Ho bisogno che sia così e che me lo dica. E di dirglielo a mia volta. Questa è la magia per me: poter essere me stessa, fino in fondo, senza segreti e vergogne, senza paura che lui non mi accetti per come sono, senza dover fingere. Questa è la novità a cui da ora in poi non rinuncerò... Mi sento molto vicina a Minou.
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  4. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (23 Gennaio 2014 16:19)

    Al sì, sta’ attenta agli anestetici. Io credo di capire che vuol dire Goldie e il punto della questione è proprio nella sua dichiarazione. Lei vuole un amante, a lei piace e serve quello. Un amante per una storia d’amore, non per una serata. E credo di capire anche cosa desidera Paolaquellanuova. Lei vuole un compagno d’anima. Oh ragazze, ma è tutto sacrosanto! Secondo me i casini si creano quando uno intuisce ciò che vuole ma poi si butta su altro per ansia, solitudine, paure, insicurezze, frammenti di convenzioni inculcate che sfrecciano nella testa come schegge impazzite e feriscono il cuore. Al, io ho concluso che se vuoi andare nell’eremo tibetano è meglio che ci vai! E prima lo fai meglio è. E poi torni.
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  5. Avatar di guenda

    guenda 11 anni fa (23 Gennaio 2014 16:37)

    io non riesco a disinnamorarmi del mio ex (che sta con un'altra). Vive in un'altra città, ma quando è tornato negli ultimi mesi per brevi periodi ci siamo visti due volte. ed era come quando le cose tra noi andavano bene. Solo che poi quando esce dalla porta mi rendo conto della realtà e sto male da morire. Oggi sono totalmente bloccata ho paura di fare qualsiasi cosa che sia uscire o mangiare. Aiuto per favore.
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  6. Avatar di romi

    romi 11 anni fa (23 Gennaio 2014 17:10)

    @paolaquellanuova:sono proprio come te uguale!!!non vivendi il presente ho fatto macelli con uomini validi che sono spariti!!!
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  7. Avatar di goldie

    goldie 11 anni fa (23 Gennaio 2014 17:23)

    io ho bisogno di fatti non tanto di parole, è vero! Voglio sentirmi amata concretamente. Anche materialmente. Voglio che l'uomo-amante mi DIMOSTRI di esserci, di essermi accanto, di soddisfare i miei desideri, come io i suoi. Certo che tutto questo passa x la comunicazione ma non sempre quella verbale. Alla fine per me è inconcludente. È chiaro che mi piace moltissimo condividere, ti capisco benissimo. Ma ormai mi sono creata degli spazi talmente personali in questi anni, che il concetto di condivisione è cambiato. È cambiato il concetto di intimità anche. Vorrei un compagno-amante, nel senso più ampio del termine. Un uomo-uomo che mi travolga un po'. L'uomo saggio -amico-confidente no. Per quello ho le amiche donne
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  8. Avatar di Ale

    Ale 11 anni fa (23 Gennaio 2014 21:28)

    Guenda: Il tuo ex è uno stronzo senza appello. Verso di te e verso la sua ragazza, manca di rispetto a tutte e due. Pian piano passerà. Passa di peggio.
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  9. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (24 Gennaio 2014 0:52)

    Io mi ritrovo in parte in Goldie, in parte in Paola... Certo, vorrei che il mio compagno fosse anche il mio amante, nel senso che per me è molto importante l'attrazione fisica, i "brividi alla schiena", le emozioni di coinvolgimento totale... Ma nello stesso tempo trovo estremamente importante l'intesa mentale, l'essere sulla stessa lunghezza d'onda..... Anche avere lo stesso modo di scherzare e la capacità di saper ridere insieme, la ritengo una caratteristica importante di una buona relazione... E poi, certo, come giustamente sottolinea Paola, la CONDIVISIONE... Condivisione non solo dei momenti di passione, ma anche del meno poetico quotidiano.... Vorrei un compagno-amante.... che possa essere l'una e/o l'altra cosa, che sappia essere l'una e/o l'altra cosa..... Quella che a me è mancata in molte mie storie è stata proprio una condivisione più sentita della vita quotidiana, mentre ci sono stati picchi di attrazione intensissima, intesa fisica e mentale pazzesche, e davvero impagabili... ma di fatto sulla condivisione, sull'impegno, è sempre venuto a mancare qualche pezzo importante... E di solito sono sempre stata io a chiudere le storie, proprio perché sentivo che mancava ANCHE quell'aspetto lì... che per me è importante.... Però solo impegno e complicità senza attrazione fisica e intenso coinvolgimento emozionale... bè, non va bene neanche così, per come sono fatta io... Che dire.... mi rendo conto che per trovare così tante cose in una storia, molto probabilmente dovrò trascorrere un periodo discretamente lungo da sola.... spero che ne varrà la pena e che intanto saprò costruire, o forse ri-costruire, al meglio, me stessa.
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  10. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (24 Gennaio 2014 11:31)

    Io la penso come Fiorediloto e come Paola. Soprattutto con alcune persone mi è capitato che l'attrazione fisica il risultato di quella mentale.
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  11. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (24 Gennaio 2014 19:14)

    "compagno d’anima": mi piace questa definizione! E specifico che per me vale quello che dice Al: la fisicità, l'attrazione fisica e sessuale, la passione per me vengono se c'è prima la complicità mentale. Ovvio che la persona mi deve anche piacere fisicamente e sessualmente, ma senza l'aspetto mentale (e io lo costruisco dialogando, condividendo la vita...) non è come con. Il ragazzo che sto frequentando mi è obiettivamente piaciuto subito fisicamente, è il mio tipo. Ma ho sentito vera attrazione e passione solo dopo avere costruito il legame mentale. Fatto quello, sono stata travolta dal resto :-)
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  12. Avatar di Ella

    Ella 11 anni fa (24 Gennaio 2014 19:58)

    Anche per me la sessualità comincia dalla testa, dal dialogo, dal fare insieme.. per questo sono giunta alla conclusione che per me un'avventura di solo sesso non è segno di emancipazione e mi lascia un gran vuoto interiore. è inutile che mi dica: lo faccio perchè ne ho voglia io .. perchè se poi manca il resto io mi sento "usata" e, visto che ho dato il mio consenso, pure "stupida".
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  13. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (24 Gennaio 2014 21:28)

    esatto. Anche io credo che non sia segno di emancipazione. Poi le donne ne parlano sempre, gli uomini agiscono e mica stanno lì a farne delle storie ...
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  14. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (24 Gennaio 2014 23:45)

    @Paolaquellanuova @Al sì, sono d'accordo anche io sul fatto che l'attrazione mentale rende infinitamente più bella, intensa ed emozionante l'attrazione fisica. Per me non c'è l'una senza l'altra...... nel senso che, per piacermi un uomo, entrambe debbono essere presenti (anche se la seconda è immediata, la prima la si scopre col tempo, con la frequentazione). :)
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  15. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (25 Gennaio 2014 11:34)

    E' che per me ci sono due livelli di attrazione fisica. Uno lo sento subito: riconosco che oggettivamente quello è un bell'uomo, di mio gusto, ad esempio. Ma non per quello ho voglia di stargli fisicamente vicina, di toccarlo, di sentirlo... non per quello ci andrei a letto. Nemmeno se, per caso, sento anche attrazione sessuale (perché magari ha quei tratti virili che me la scatenano). Se, con la frequentazione, scatta l'attrazione mentale, allora comincio a sentire la voglia, il desiderio e il bisogno di vicinanza fisica... l'effetto calamita, come l'ho sempre chiamato, che mi spinge a stargli vicina anche senza accorgermene, che mi fa avvertire una sensazione di piacere e non di fastidio se lui invade il mio spazio, che mi spinge ad accarezzarlo con le mani e con lo sguardo. Ecco, è a quel punto che parlo di vera e propria attrazione fisica e sessuale. Ma è sostenuta da quella mentale e spirituale... Che poi a volte in passato io non mi sia data tempo di conoscere e entrare in confidenza e abbia sentito immediatamente questo secondo tipo di attrazione è vero. Ma so anche perché: perché immaginavo cose dell'altro senza conoscerle, cioè mi ero fatta una costruzione mentale dell'altro e me n'ero subito innamorata, per cui avvertivo subito anche il livello più profondo di attrazione fisica... ma era tutto nella mia testa, cioè solo un processo mentale mio, minimamente sostenuto da una reale conoscenza e intesa. Il risultato poi era che con lo svelamento dell'altra persona, la mia costruzione crollava di fronte alla realtà e da lì crollava tutto... se riuscivo a essere lucida. Se persistevo nel restare nella mia immaginazione, invece, andavo avanti facendomi del male. Ecco, spero di avere chiarito un punto che per me è stato importante, molto importante, capire. E con questo mi sono riagganciata al tema del post. A me ha aiutato capire i motivi per cui, di fronte ad uno sconosciuto, mi affido all'immaginazione. I motivi per cui non resto nella realtà della relazione. Capiti questi miei meccanismi mentali, è diventato facile dimenticare amori fantasma e cominciare a vivere relazioni reali.
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  16. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (25 Gennaio 2014 18:09)

    L'immaginazione fa fortemente parte dell' innamoramento, altrimenti potremmo innamorarci di qualunque uomo! Gli uomini fantasticano moltissimo sulle donne altrimenti come ti spieghi che certe sciacquette abbiamo tanto successo? Sono sicura che ci sono stati uomini ai quali tu sei apparsa totalmente diversa da come ti vedi e senti tu! Dai, a me vedere l'uomo crudo e nudo nella sua quotidinità non mi fa innamorare. La fantasia, l'immaginazione ti fainnamorare, il sentimento ti fa amare!
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  17. Avatar di Rosanna

    Rosanna 11 anni fa (26 Gennaio 2014 9:40)

    mio marito, dopo 12 anni di convivenza e una relazione con la sua ex infinita...ha conosciuto una ragazza di 29 anni ( lui 52 )...ha cominciato a comportarsi male nei miei confronti, non tornava a casa nei week end...tanti che io ho lasciato casa con mio figlio di 5 anni e ho trovato un altra sistemazione . I primi mesi i nostri rapporti sono stato molto difficili, incomprensioni , veniva poco da suo figlio... È i mesi passavano tra alto e bassi, non ha mai voluto prendere in considerazione la separazione, e nemmeno io... Forse la paura di staccare il cordone ombelicale... Dopo qualche mese lui è stato trasferito per lavoro in altra città... Pertanto difficile conciliare il figlio , la fidanzata con il poco tempo a sua disposizione... In più da diverso tempo, abbiamo ricominciato anche noi a frequentatrici ... Insomma un caos... Lui chiaramente tiene i piedi in due scarpe... Io così non riesco a staccarmi e quando decide di non venire a casa mi arrabbio con lui...e so che non dovrei... Ma non riesco a staccarmi...ora, dopo l'ennesima litigata, lui vuole separarsi..., so che è giusto , ma il solo pensiero mi fa paura, nonostante sia 1 anno che vivo da sola con mio figlio. Non so più che atteggiamento tenere con lui, le ho provate tutte... Distaccata, comprensiva , fredda, boh... Alla fine vince sempre il suo egoismo e mi calpesta come sempre ha fatto.
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  18. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (26 Gennaio 2014 11:42)

    @ Rosanna, non sarò morbida: sicura che vinca il suo egoismo e non la tua (comprensibile, certo, tuttavia...) incapacità di chiudere definitivamente per vivere una vita dove nessuno ti calpesta? Dov'è il rispetto per te stessa? Scrivi che ti ha SEMPRE calpestato... cosa ci fai lì, ti piace farti calpestare? @ Goldie: io ci credo che a te serva l'immaginazione per innamorarti e anche che molti uomini si siano innamorati di me immaginandomi diversa da com'ero. Così come ho detto di essermi anche io fatta trascinare dall'immaginazione in passato. Ma che l'immaginazione sia la via giusta, indispensabile per innamorarsi, proprio no. Immaginazione non intesa come pensare ad una persona e sognare ad occhi aperti, ma intesa come immaginare a proprio piacimento ciò che ancora non si conosce, creandosi di fatto un amore fantasma... Non riesco a capire perché difendi questa modalità... a te non ha portato un sacco di guai e problemi? A cosa serve innamorarsi di qualcuno che non esiste? Quando l'immaginazione si scontra con la realtà cosa fai? E perché non dev'essere possibile innamorarsi di una persona reale, conosciuta per ciò che veramente è? Con la quale parli e ti relazioni a tutti i livelli? Cioè tu vuoi una relazione da vivere nella realtà e nella quotidianità o da sognare e basta?
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  19. Avatar di daniela

    daniela 11 anni fa (26 Gennaio 2014 15:30)

    Ciao, ho avuto due vite sbagliate, il primo sono stata sposata e divorziata senza figli, il secondo sono stata convivenza con una figlia piccola; quando sono stata separata riuscivo ad uscire e coltivare le mie cose ritornando a studiare per ottenere la diploma, perchè lui non voleva che io studiasse, rinunciando tutto per lui e poi ho capito era tutto sbagliato, la vita con lui era solo che ero seconda madre per lui come sostituita di sua madre viva e invandente. ho conosciuto tante persone solo amicizia e mi divertivo seguire dei corsi diversi, tipo decoupage, ecc.. anche ho fatto il corso di diventare il docente per la lingua dei segni per insegnare alle persone udenti per diventare interpreti. a man mano.. ho conosciuto un altro come credevo il vero amore forse era stato solo un brevissimo periodo... aveva doppia personalità che non ero accorta dopo la nascita della bambina mi sono svegliata che lui faceva come voleva divertire spendere amici. da 4 anni s'è andato via di casa senza spiegazione come un ladro che ha portato via quasi tutto in casa, in praticamente è tornato dalla moglie dopo 10 anni di separazione, io e la bambina ci siamo riuscite ad andare avanti senza altro compagno, ovviamente qualche volta uscivo con qualcuno per me stessa, ma mai presentato alla mia figlia. col tempo percorrere... comincia a sentire la mancanza qualcuno al mio fianco e alla bambina che desidera di avere un padre (suo padre è sparito ormai non è più interessato). non è facile trovare uomo di cui si innamora e condividere la vita assieme, ho capito la differenza di cui avevo avuto prima di figlia potevo uscire spesso nei diversi posti. ma adesso con la bambina non posso uscire la sera come facevo una volta. non è proprio facile il tempo che ho proprio poco. dedico più la bambina .... a volte mi piacerebbe e ho provato su internet ma niente di serio... quindi.. il tempo passa non spera più di tanto. io ho sempre desiderato una famiglia unita moglie marito figli insieme uscire viaggiare passare le vacanze .... capisco che gli uomini appena vedono una donna libera con una figlia non affrontano perchè per loro è un impegno molto faticoso. quindi aspetterò quando la figlia sarà grande e io diventerò vecchia ormai è cosi.
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