Come difendersi dalle persone cattive

Come difendersi dalle persone cattive?

Aspetta, ma questo non è un blog dedicato a cuore e amore? Che cosa c’entrano le persone cattive?

"La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno. Alda Merini"

A dire il vero per questo sito i temi della cattiveria, della bastardaggine e della stronzaggine non sono affatto nuovi, perché ormai l’abbiamo capito bene: amore e cattiveria sono intrinsecamente legati e spesso confusi e soprattutto perché molte donne che si ritengono sfortunate in amore sono semplicemente prede più facili rispetto alla media delle donne per i cattivi (gli stronzi o i bastardi o gli sciacalli, chiamali come vuoi) .

E sono prede facili anche per le persone cattive in generale.

Mi occupo di questo tema anche perché vittime dei cattivi prima o poi lo siamo tutti o lo siamo stati almeno una volta, anche i più cattivi, ed è un tema sempre interessante e, ahimé, sempre attuale. Ma sempre sempre proprio.

Non solo. L’intervento delle persone cattive, la loro influenza negativa, il loro alone, può anche determinare l’andamento di certe relazioni di coppia o mettere a dura prova l’autostima di chi una relazione di coppia la desidera o tenta di costruirla.

Ecco perché è importante sapere come difendersi dalle persone cattive.

Come difendersi dalle persone cattive: ma perché alcuni sono così?

La questione del male del mondo è una delle più dibattute dell’umanità e non ce la siamo inventata certo io e te. E non è anche che possiamo starci a disquisire più di tanto. O a tentare di risolverla, qui su due piedi. O su quattro, se contiamo i tuoi e i miei.

Ma ti immagini?

E’ assodato che il male e la cattiveria sono insite nell’essere umano. Perché? Probabilmente perché aggressività, forza e perfino violenza sono funzionali alla sopravvivenza, soprattutto in un ambiente ostile dove  individui e specie devono lottare per la vita.

Per cui ovvio che l’uomo a livello biologico sia “costruito” per contenere in sé della “cattiveria” e che quindi anche la selezione naturale abbia fatto il suo lavoro.

A questo aggiungi che su una natura aggressiva e egoista per ragioni biologiche, funzionali, si sovrappone la cultura, con regole, divieti, pregiudizi, sovrastrutture, convinzioni e strutture mentali, incluse molte disfunzionali, e il gioco e fatto.

"La cattiveria è una luce fredda in cui ogni cosa perde colore, e lo perde per sempre. Alessandro Baricco"

L’aggressività e l’egoismo necessari alla conservazione dell’individuo e della specie si travestono e si trasformano nella nostra cattiveria quotidiana, quella che più o meno consapevolmente subiamo e sempre più o meno consapevolmente infliggiamo e quella di cui apprendiamo attraverso i diversi canali di informazione, non ultimi i libri di storia il cinema e la letteratura.

Perché la cattiveria, come l’amore è un tema narrativo dalla forza imbattibile.

Se in una bella storia non c’è tanto male, tanto amore (meglio se sofferto) e un po’ di bene, non può essere una bella storia.

Si tratta del fascino irresistibile della cattiveria e del male. Come quello degli stronzi, peraltro.

Non dimentichiamo che, a parte risorse naturali di aggressività fondamentali alla vita sul pianeta, fuori dalla giungla, dalla savana e dalle caverne, i cattivi, secondo la mia teoria (e non solo secondo la mia), sono tali perché hanno qualche problema di equilibrio personale e di serenità interiore.

Questo non per averne compassione o per giustificarli e nemmeno come “premio di consolazione”. Come a dire: “Ebbé, oh, è stronzo, ma se la passa male, consoliamoci così, va’”.

E’ utile sapere che quando abbiamo a che fare con una persona cattiva molto spesso abbiamo a che fare con una persona poco o per nulla serena.

Questo può aiutarci a trattarla in modo efficace. Tutto qui, senza molti voli pindarici.

Ecco perché è importante sapere come difendersi dalle persone cattive.

Come difendersi dalle persone cattive: quello che è utile fare

Per difendersi dalle persone cattive intanto bisogna saper riconoscere la cattiveria e mantenersi nel sano e benefico equilibrio tra paranoia (cioè il vedere sempre tutto e tutti concentrati su di noi e contro di noi), vittimismo e mania di persecuzione e dabbenaggine, ingenuità, sottovalutazione.

Le persone cattive, cioè quel grande insieme, quel grande gruppo, al cui interno ci sono anche gli uomini che abusano e manipolano, gli stronzi e i bastardi etc, vogliono operare un controllo sugli altri per raggiungere degli obiettivi loro personali. Obiettivi spesso molto chiari ed evidenti, spesso piuttosto confusi (quando c’è disfunzione e stupidità insieme).

La cattiveria, abbiamo detto, è democratica: prima o poi tutti – anche i più cattivi – arriviamo a subirla o troviamo qualcuno che ce la vuole infliggere e prima o poi tutti l’abbiamo “agita” sugli altri.

Diciamo che il vero cattivo si caratterizza per costanza, qualità e quantità della propria cattiveria. E per i moventi, le motivazioni.

Persone perfide e crudeli si trovano a tutti i livelli: dal dittatore africano, all’operatore ecologico di Bournemouth.

Non vivendo più nelle savane e nelle giungle l’uomo medio moderno sfodera la propria cattiveria soprattutto nei luoghi di lavoro – e per motivi di lavoro – e in famiglia.

O in condominio. O in tribunale. O su Facebook (mamma che disgraziati! Ma malefici, ahinoi. Perniciosissimi.).

La casistica dei tipi di melme umane è più vasta dell’universo. Che è infinito.

I cattivi non sempre sono democratici, cioè non tutti sono democratici. Alcuni sono cattivi con i buoni e con i cattivi, altri solo con i buoni.

Tienilo presente quando sei troppo buona, ché spesso la (tua) bontà può farti male.

E’ necessario – anche per evitare inutili sprechi di energia – saper distinguere coloro che sono “solo” stupidi, maleducati e ignoranti da coloro che sono cattivi o anche cattivi oltre che stupidi, maleducati e ignoranti.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

3 atteggiamenti efficaci per trattare le persone cattive

Ho detto sopra che bisogna saper riconoscere la cattiveria, cioè l’abuso, l’invasione, la violenza altrui.

Sembra impossibile,  ma la maggioranza di noi non sa come difendersi dalle persone cattive e soprattutto non sa riconoscere l’abuso.

In particolare in un paese come l’Italia, dove manca totalmente una cultura civica, di rispetto dell’altro e di consapevolezza dell’abuso.

Perché se le persone non sanno riconoscere l’abuso, si può abusare meglio di loro. Ti è chiaro, vero?

L’abuso si verifica ogni qual volta si tratta una persona non come persona, ma come mezzo, come strumento per ottenere degli obiettivi. Anche di tipo emotivo.

Abusano di te, quindi sono cattive, tutte le persone che vogliono avere il tuo corpo, avere il tuo tempo e avere il tuo denaro solo a proprio vantaggio, senza offrirti un vantaggio o preoccuparsi di un vantaggio con te e senza considerare il tuo bene e /o addirittura mirando a danneggiarti.

Chiunque può essere cattivo con te: anche i tuoi genitori e i tuoi fratelli e le tue sorelle. I tuoi figli.

Abusa di te chi conosce i tuoi punti deboli e ti dà dei colpi bassi emotivi, per il gusto di ferirti emotivamente o per quanto detto prima, cioè convincerti a concedere il tuo corpo, il tuo tempo e il tuo denaro (o le tue risorse personali e materiali) senza darti un vero vantaggio in proporzione, senza considerare il tuo bene o con l’intenzione di danneggiarti. Giusto per non ribadire i concetti importanti.

"Le persone peggiori sono quelle che sanno quali tasti toccare per farti male, e ci schiacciano sopra tutto il peso della loro cattiveria. tweetnatascia, Twitter"

Se ci pensi bene sotto questo ombrello ci sono tutti i comportamenti abusanti che puoi immaginare.

Quelli delle relazioni a due, quelli delle relazioni famigliari e genitori-figli, quelli dei rapporti di lavoro, incluso lo sfruttamento, il ricatto e il mobbing.

C’è anche l’abuso finanziario, frequentissimo nella coppia e in famiglia.

Come difendersi dalle persone cattive, allora?

Se mi conosci un po’, conosci anche la mia teoria che le persone tossiche, negative e cattive vanno evitate e che il nostro stile di vita, le nostre abitudini e le nostre scelte devono andare decisamente in quella direzione, per tutta la durata della nostra esistenza.

Quindi bisogna allontanarsi fisicamente ed emotivamente da persone e ambienti tossici.

Poi è importante lasciare andare la propria ingenuità, abbandonarla, dimenticarla, trasformarsi da bimbe ingenue in donne adulte, avvedute, astute.

Questo permette di conoscere e riconoscere il proprio valore, di mostrarlo senza esitazioni e allo stesso tempo con discrezione agli altri, di farsi rispettare e di riconoscere la cattiveria e le intenzioni degli altri.

“Si vis pacem, para bellum” dicevano i Romani, intendendo dire che se vuoi la pace devi essere pronto alla guerra. Essere pronti alla guerra (regola immortale e tuttora seguita per tenere l’equilibrio nel mondo) significa essere armati e non inermi, senza strumenti.

Essere avvedute, consapevoli del proprio valore e far rispettare i propri confini significa essere pronte alla guerra, aspirando alla pace.

I cattivi sono dissuasi da chi è dotato di strumenti.

Certo, non è un bel vivere, ma talvolta è necessario.

Fai capire fin da subito in modo implicito ma chiaro che il tuo corpo, il tuo denaro e il tuo tempo hanno un prezzo, nella fascia più alta di mercato.

O, addirittura, come la pubblicità della carta di credito, “non hanno prezzo”.

In più ti consiglio di attenerti a queste 3 regole base.

"La più grande cattiveria è quella di chi prova piacere nel riaprire le piaghe di un cuore sensibile. Marie-Jeanne Riccoboni"
  1. I cattivi NON vanno trattati bene. Bisogna trattare tutti con rispetto, educazione e cortesia. Ma ci sono persone (i cattivi) che capiscono un solo linguaggio, quello che parlano loro. Quello della violenza e della cattiveria. Non è necessario essere cattive e violente (eh, no, se no a che gioco giochiamo?), ma essenziali, determinate e forti. Coraggiose. Pane al pane e vino al vino. Poche moine e bando alle ciance con i cattivi. Anche se sono inseguiti da orde di leccapiedi, non è necessario stare nella coda. La dignità e il senso della propria dignità sono i confini che intimoriscono anche i cattivi. Tieni presente che con i cattivi bisogna evitare soprattutto di essere empatiche. Cattivi? Empatia, vattene via!
  2. Non cadere nelle trappole che i cattivi tendono: le persone cattive conoscono i tuoi punti deboli di gran lunga meglio di te e ti fanno dei trabocchetti che ti fanno perdere il controllo su di te e prenderselo loro. Per esempio, sanno perfettamente che cosa ti fa arrabbiare e sul luogo di lavoro e in famiglia ti fanno arrabbiare a loro piacimento per metterti in difficoltà e in minoranza. Non ci cascare. Impara a conoscerti e a conoscere i tuoi punti deboli meglio di chiunque altro, in modo da proteggerti.
  3. Fatti una vita. Fatti anche un piano B. Sempre. Per qualsiasi cosa. Se siamo in uno stato di fragilità per i fatti nostri, siamo più vulnerabili alle cattiverie delle persone cattive. E’ tipico, per esempio, nei casi di mobbing, cioè di violenza psicologica negli ambienti di lavoro, che si prendano di mira persone che sono già in difficoltà per problemi economici o in famiglia o nella loro relazione. Oppure che sono legatissime al proprio incarico di lavoro. Totalmente dedite e con nient’altro al di fuori. Tu fatti una vita “piena”, completa, piena di interessi, per cui, in casi come questi, in attesa di andartene e di lasciare l’ambiente tossico, puoi ricaricarti fuori dalla situazione tossica o, ancora meglio, con meno probabilità diventi bersaglio delle persone cattive. Ecco perché, analogamente, non bisogna dare tutte se stesse alla relazione di coppia e alla vita famigliare, ma avere un lavoro o una possibilità di lavoro.

Per ora è tutto. Fammi sapere le tue opinioni e le tue esperienze su come difendersi dalle persone cattive.

Ecco i percorsi che ho preparato per te:

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59 Commenti

  1. Avatar di kikka

    kikka 7 anni fa (31 Dicembre 2017 11:50)

    Questo articolo diventerà il mio mantra per il nuovo anno. Da sempre ho avuto a che fare con persone che si sono approfittate del mio tempo,della mia fin troppa sensibilità e del mio voler aiutare sempre il prossimo per raggiungere i loro obiettivi e poi tanti saluti. della serie finché mi fai comodo ti uso,e poi sparisco. Basta persone tossiche, devo iniziare a volermi bene e mettermi al primo posto. Egoismo? no, averne le scatole piene di certe persone e iniziare a volersi bene sul serio.
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  2. Avatar di Maria

    Maria 7 anni fa (1 Gennaio 2018 10:55)

    Hai perfettamente ragione su quello che dici riguardo alle persone cattive. Ce ne sono davvero tante. Quando trovo queste persone cerco sempre di tenerle alla larga anche se a volte non è facile allontanarle, soprattutto sul lavoro. In ogni caso cerco di essere vigile e parlare con loro il meno possibile. Come reagiscono loro? Parlando di me alle spalle, ma io dietro non sento ne vedo...
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  3. Avatar di azzurra

    azzurra 7 anni fa (1 Gennaio 2018 11:44)

    Per prima cosa, tantissimi auguri di un anno meraviglioso e pieno di consapevolezza a te che fai un lavoro straordinario e a tutti noi che ci ritroviamo a leggere e riflettere grazie al tuo blog :-) E' un articolo bellissimo, che aiuta a guadare in faccia la realtà. Credo che soprattutto noi donne veniamo "forgiate" ad essere disponibili, sorridenti, accomodanti cioè buone come salami. Per cui poi non acquisiamo gli strumenti che ci permettono di notare le cattiverie di chi ci circonda e gli abusi più o meno gravi che subiamo. Tanto meno a volte di saperci difendere. Io l'ho imparato dopo tantissimi anni poichè provengo da una famiglia tossica e disfunzionale dove la cattiveria è pane quotidiano. Anche all'esterno sono finita per essere vittima facile di uomini, amicizia, colleghi perchè non avevo la minima capacità di sentire i campanelli d'allarme e difendermi. L'ho imparato a poco a poco, in parte grazie a persone straordinariamente simile a me ma più mature che mi hanno fatto aprire gli occhi e poi leggendo tanto e lavorando su me stessa. Conoscersi, capire e proteggersi, proteggersi sempre!
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  4. Avatar di Carlotta

    Carlotta 7 anni fa (1 Gennaio 2018 19:06)

    Ciao Ilaria, buon anno!!! Ho letto il tuo post su Facebook. Il mio proposito per il nuovo anno è divertirmi, agire, divertirmi, agire! Un abbraccio e auguri a tutti :-).
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  5. Avatar di Cris83

    Cris83 7 anni fa (1 Gennaio 2018 22:25)

    Questo articolo è arrivato giusto in tempo! Mi piace il fatto di trattare con ZERO empatia certe persone! Grazie mille Ilaria e buon anno a tutte ♥
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  6. Avatar di Chiara

    Chiara 7 anni fa (2 Gennaio 2018 10:42)

    Buon anno a tutti! Per me la cosa difficile molto spesso e' riuscire a dire NO. Un no secco e costante tutte le volte che si ha a che fare con la cattiveria altrui.
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  7. Avatar di mary

    mary 7 anni fa (2 Gennaio 2018 11:45)

    Buon Anno!! Mi ha fatto molto riflettere la frase...pensiamo di essere sfortunate in amore quando, invece ,il più delle volte siamo solo vittime di uomini cattivi e sbagliati. E' così uffàààà!!! Siamo talmente prese che non ci rendiamo conto di quanto veniamo usate,sabotate,boicottate e in un certo senso "violentate" nel nostro intimo più profondo;( Molte relazioni sono disfunzionali perchè sbagliamo a continuare a stare con chi è cattivo o stronzo con noi. Non è amore se ci tappano le ali e se nella relazione c'è più che negatività che positività. Stiamo sempre attente a tutti i tipi di cattiveria,amiamoci in primis se vogliano essere veramente Amate e Rispettate!
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  8. Avatar di Anna

    Anna 7 anni fa (2 Gennaio 2018 12:06)

    Grazie mille Ilaria! Mi piace moltissimo cosa pensi e come lo esprimi e non sai quanto mi aiuta ogni volta che mi sento in difficoltà. Sei un aiuto preziosissimo!
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  9. Avatar di Anna

    Anna 7 anni fa (2 Gennaio 2018 12:10)

    ...dimenticavo: BUON ANNO NUOVO !
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  10. Avatar di Irene

    Irene 7 anni fa (2 Gennaio 2018 14:11)

    Articolo interessantissimo!grazie Ilaria e Buon Anno a tutti!!
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  11. Avatar di Lilly

    Lilly 7 anni fa (2 Gennaio 2018 18:11)

    E quando i cattivi ci fanno paura? Purtroppo mi sono trovata piu' di una volta in queste situazioni. Il bello e' che non avresti mai pensato che tale persona potesse arrivare a tanto. Fingono bene,davvero bene. Una ragazza che reputavo un amica, alla fine si e' rivelata non solo cattiva ma anche psicopatica. E mai mai avrei pensato, avrei messo la mano sul fuoco che era normale ! La cosa mi ha destabilizzato cosi' tanto che non ho nemmeno reagito. Mi ha fatto paura.
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  12. Avatar di Emanuela T

    Emanuela T 7 anni fa (30 Dicembre 2017 22:18)

    Sono fresca di esperienza con una persona cattiva. Lo ammetto, mi sono compiaciuta della mia reazione. Sono molti anni che una signora sgradevole, invadente e maleducata si presenta in questo periodo nella mia azienda. La evito perché è perversa e tutto quello che vogliamo attribuirle di negativo le sta a pennello. Ebbene, essendo io separata da 12 anni, lei da ben 12 anni ogni santissimo anno, pubblicamente, mi chiede della separazione, che fine abbia fatto il mio ex, dove lavora, se si è rifatto una famiglia, se vede i figli... Ieri riparte il disco e le rispondo che non indago sulla vita degli altri. Lei non comprendendo rincara la dose spiegandomi che no, non è indagare, ma uno si informa ecc ecc. Sarà la nuova me, ma decido di rispondere alle sue domande con altre domande. E la conversazione prende la seguente piega: S.( sta per stronza ): allora poi lui sta con un’altra? Si è rifatto una vita? Io: come stanno i tuoi ragazzi? S. ( si destabilizza ): eh, ma io non ho figli...ma poi lui viene a trovarti, no? Io: che strano, ero convintissima che ne avessi due. Chissà perché. S.: eh, ho fatto di tutto, ma non ne sono arrivati...ma i rapporti oggi come sono? Io: e va beh, mi spiace che non ne hai avuti, si vede che non era destino. S.: eh, diciamo destino... Io: beh, uno deve pur farsene una ragione se le cose non vanno come si vorrebbe S.: ...se no impazzisce... Io: eh! Fine conversazione! p.s. dubito che si farà più i cavolini miei, e io mi sono sentita molto meglio.
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    • Avatar di Irene

      Irene 7 anni fa (2 Gennaio 2018 14:22)

      Hai fatto bene:una ci prova a trattare con pazienza ed educazione ma alla fine queste persone devi trattarle proprio così.Spesso ho notato che la gente ci rimane male quando dai certe risposte e quando mi è stato fatto notare ho sempre risposto che ,così come una persona si prende la responsabilità di dirmi/chiedermi una certa cosa in un certo modo allora si prende anche la responsabilità del sentimento che genera in lei la mia rispostaccia , dal momento che siamo tutti adulti e si presume in grado di gestire certi "sentimenti".Perchè ho capito che certe persone purtroppo ci provano a buttarti giù e ora condivido il fatto che esistano persone cattive come spiega l'articolo.Dopo la fine dell'ultima convivenza io ero rabbiosa e adesso ho capito che quella rabbia veniva fuori verso me stessa per essermi fatta prendere a pesci in faccia e sminuire da certe persone senza aver reagito.Ora ho capito la lezione impagabile che mi ha dato tutta la faccenda passata:alla prima si perdona (perché può darsi che uno fraintenda) ma alla seconda si bastona.
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    • Avatar di sasa

      sasa 7 anni fa (2 Gennaio 2018 19:38)

      Hai applicato lo stesso metodo che mi suggerisce ogni volta mia madre...Ti fanno domande? rispondi a domande. Mi rendo conto che a volte ha ragione mia madre ma è così pesante ...che le cose buone di lei non riesco ad apprezzarle fino in fondo.
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  13. Avatar di Luca

    Luca 7 anni fa (15 Gennaio 2018 15:37)

    Condivido pienamente !! non farsi annullare da nessuno x amore..amicizia..convenienza.. Ecc non bisogna cadere in queste trappole della vita della menzogna e cattiveria umana !! Munirsi di armatura di fede x combattere il male . . x riprendere il proprio cammino.. Consapevolezza.. Le scelte di vita migliori rispetto a quelle passate.. Rispetto dignità e libertà sono fondamentali quanto amare e perdonare. Non siamo tutti liberi dal male interiore .. ma dobbiamo combatterlo .. Rifiutarlo ! allontanarsi da chi ci può fare questo male..e Farci credere che sia bene..amore.. ..altro .. Senza aspettarsi nulla andare avanti con fiducia e lealtà malgrado le nostre fragilità. . ipocrisie..paure.. Ma essere sempre noi stessi è un obbligo un impegno di coraggio per non mollare. Grazie di tutto .
    Rispondi a Luca Commenta l’articolo

  14. Avatar di Sasa

    Sasa 7 anni fa (31 Dicembre 2017 18:57)

    "Le persone peggiori sono quelle che sanno quali tasti toccare per farti male, e ci schiacciano sopra tutto il peso della loro cattiveria." Sacrosanta verità è l ho capito sbattendotoci la testa... Purtroppo la gente stupidamente stronza è una gran pettegola e i suoi 'lecchini' sanno sempre come tenerli informati.
    Rispondi a Sasa Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 7 anni fa (20 Gennaio 2018 17:46)

      Anche la cattiveria e l’invidia si vede da come persone che ti hanno fatto del male, addirittura che pensano di non averti fatto nessun torto, hanno il barbaro coraggio di guardarti di sbieco per strada, quando cammini a testa alta e non lo guardi proprio in faccia.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

  15. Avatar di Lilla

    Lilla 7 anni fa (1 Febbraio 2018 0:13)

    Ciao Ilaria, e quando capitano episodi di razzismo al lavoro? Io in Croazia ci sono solo nata ma non e' questo il punto sono cose che non si possono sentire nel 2018. E si, ci rimani male. Grazie se mi risponderai.
    Rispondi a Lilla Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (1 Febbraio 2018 16:03)

      Ciao Lilla, brutto da dirsi, ma perché i tuoi colleghi o i tuoi capi dovrebbero essere informati di dove sei nata? Sai che ci sono persone che non sanno distinguere Bari da Udine, geograficamente? O la Germania dal Belgio? Sono razzisti anche perché non capiscono che cosa significhi vivere o essere nati a 100 km da dove vivono o sono nati loro. Il razzismo è ignoranza, meschinità e stupidità. Poi, convinciamoci che siamo in un paese dove le leggi ci sono: puoi dire che ti rivolgi ai superiori, poi al sindacato o che li denunci per discriminazione o mobbing. Perché il razzismo sul luogo di lavoro è una violenza psicologica, è abuso. Soprattutto puoi decidere, dopo aver trovato una valida alternativa, di andartene. Non perché tu non debba rivendicare i tuoi diritti o perché tu debba fuggire, ma perché davvero, non si può stare in mezzo a questi luridi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Lilla

      Lilla 7 anni fa (1 Febbraio 2018 22:11)

      Riciao Ilaria... e Grazie. Leggendo le tue parole mi son da subito sentita consolata e un paio di volte ho anche riso. Per rispondere alla tua domanda, si capisce dal mio nome e cognome che non ho origini italiane. Io pensavo che tutto cio' inerente al razzismo fosse ormai cosa vecchia e invece. Pero' sai rimani male davanti a cattiverie altrui, e come se mi sentissi inadeguata o sbagliata. Vengo in questo blog da ormai un anno, vado a leggere indietro indietro anche tra tutti i commenti... come per molti questo spazio e' davvero un isola felice. Quanto vorrei essere forte come te. Complimenti di cuore!
      Rispondi a Lilla Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (1 Febbraio 2018 22:23)

      La cattiveria è sempre di moda. Quanto alla forza sono certa che non ti manchi. Un abbraccio.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Lilla

      Lilla 7 anni fa (2 Febbraio 2018 14:25)

      Grazie di cuore Ilaria. Ricambio l'abbraccio! :)
      Rispondi a Lilla Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 7 anni fa (2 Febbraio 2018 20:52)

      Carissima Lilla, mi associo alla risposta di Ilaria. Purtroppo viviamo in tempi in cui la xenofobia, anziche' morire, sembra essersi accentuata. Sono convinta che dietro ogni forma di intolleranza si celino ignoranza, debolezza e sentimento di inadeguatezza che vengono proiettati sull'altro. Il problema non e' chi e' discriminato ed emarginato, ma chi discrimina ed emargina. In te non c'e' nulla di sbagliato: sono questi pidocchi infami ad essere sbagliati! Come ti ha gia' consigliato Ilaria, denuncia ogni discorso e comportamento scorretto nei tuoi confronti. Spero tu abbia dei buoni amici e ti auguro di trovare un ambiente di lavoro accogliente ed umano. Buona serata e un forte abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Lilla

      Lilla 7 anni fa (5 Febbraio 2018 18:21)

      Cara Gea, Che bello ricevere questo tuo conforto, ringrazio anche te, che senza saperlo, mi hai consigliato molte volte. Per il resto, hai ragione su tutto. A mente fredda ho capito che ho sbagliato a subire : l'ignoranza umana va combattuta. Buonissima serata anche a te, un abbraccio grande!
      Rispondi a Lilla Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 7 anni fa (7 Febbraio 2018 9:47)

      Cara Lilla, non c'e' di che! Sono contenta di poter esserti di conforto. Buona giornata e auguroni! Un grande abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  16. Avatar di Emilia

    Emilia 7 anni fa (26 Aprile 2018 23:02)

    Ciao a tutti e a te Ilaria. Scrivo un commento a quest'articolo per parlare di una situazione che sto vivendo e che mi sta togliendo un po' di energie... Per poter spiegare di cosa si tratta, racconto un po' di me. Purtroppo sono una studentessa fuori corso da diverso tempo e solo negli ultimi mesi mi sono sbloccata riuscendo a dare molti esami, con non poca fatica. Ora ne restano solo due in sospeso, oltre alla beneamata tesi di laurea. Alcuni mesi fa, durante l'attesa fuori allo studio di un docente, ho fatto la conoscenza di una studentessa coetanea e fuori corso come me. Ho stretto amicizia con lei nei mesi a seguire e, piano piano, mi sono accorta che è una persona piuttosto ansiosa e che si abbatte facilmente, non riesce a concentrarsi nello studio e spesso non supera gli esami oppure non li tenta. Il problema dell'ansia ci accomuna e anche la mancanza di concentrazione a volte prende il sopravvento, infatti non sempre riesco ad essere costante per poter raggiungere l'obiettivo prefissato. Ieri abbiamo avuto una lite perché sono stata accusata di aver pensato in questo periodo solo a me, lamentandomi e sfogando i miei problemi su di lei. Non ha tutti i torti, effettivamente ero in ansia più del solito perché volevo a tutti i costi evitare di pagare le tasse universitarie finendo tutti gli esami di questa sessione, ma a causa di una cattiva organizzazione non sono riuscita nell'intento. Insomma, durante la nostra discussione ho ricambiato le accuse che ha rivolto a me, dato che anche lei in passato si lamentava dei suoi problemi trasmettendomi negatività. Così sono giunta ad una conclusione: il suo modo sbagliato di approcciarsi alla vita ha acuito la mia tendenza a lamentarmi, come se ci fossimo alimentate l'una con l'altra. A questo punto vorrei chiedere un consiglio: dovrei allontanarmi da lei per poter trovare maggiore serenità? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere per dare un parere e per chiarirmi le idee.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (27 Aprile 2018 15:02)

      Ciao Emilia, fai quello che ti senti. Mi sembra evidente che, come capita spesso in questi casi, vi siate caricate a vicenda, anche perché vi rispecchiate e vi proiettate l'una nell'altra. Lei probabilmente non è un legame positivo e allo stesso tempo è utile comportarsi in maniera matura e assumersi le proprie responsabilità. In questo momento il tuo pensiero principale deve essere dare i due esami mancanti e concludere la tesi, non rimuginare sulle discussioni con una persona più in difficoltà di te.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 7 anni fa (27 Aprile 2018 15:15)

      Ciao Ilaria, grazie del consiglio. Non penso che questa persona sia cattiva ma, come hai suggerito tu, ho bisogno di pensare alle cose davvero importanti per me e per farlo devo concedere meno spazio a faccende di questo genere. Grazie ancora!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (27 Aprile 2018 20:20)

      Non ho detto che questa persona sia cattiva e non lo penso. Tutt'altro.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 7 anni fa (28 Aprile 2018 1:40)

      Sì lo so, la mia precisazione è dovuta dalla scelta di commentare l'articolo che tratta questo argomento, perché il mio caso è diverso. Ci tenevo a sottolinearlo per chi legge e magari, giustamente, fraintende.
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 7 anni fa (27 Aprile 2018 16:40)

      Ciao Emilia, mi rispecchio molto nella tua situazione, anche io sono fuori corso, mi mancano tre materie, di cui due molto difficili, e sto scrivendo la tesi. In passato ho avuto relazioni con colleghe molto strette simili alla tua: ci sfogavamo a vicenda, cercavamo di combattere l'ansia che avevamo per essere più indietro degli altri, pensando così di sentirci meno sole. O almeno questo era quello che credevo io, in realtà io ero il loro tutor e sfogatoio, davo molto di più di quanto loro siano mai state disposte a darmi, subivo recriminazioni se per qualche momento non ero scattante alle loro richieste o prendevo un voto più alto e in realtà ero più sola che mai. Una ha cambiato facoltà ed è sparita, l'altra l'ho mollata io in un momento di vera esasperazione. Sei tu che devi decidere se saresti più serena senza o con questa persona, ma penso che un rapporto in cui si condivide solo la propria ansia, il proprio senso di inadeguatezza e la propria frustrazione sia nocivo, anche perché questa è solo una fase della nostra vita, non rimarremo in questo stato per sempre, manca poco alla meta e un'amicizia dovrebbe basarsi su un altro tipo di condivisione, ti dovrebbe spingere verso l'alto. Dopo una telefonata condita di frustrazione e di lamentele e di livore verso quel professore x o l'assistente y o il collega w ti senti meglio? Io mi sentivo peggio, mi sentivo trascinata verso il basso e senza forze. In bocca al lupo!
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 7 anni fa (28 Aprile 2018 12:47)

      Ciao Viviana, grazie del commento. Rispondendo alla tua domanda, mi sento peggio ogni volta che parliamo di università e cioè sempre, perché in sostanza non condividiamo altro. Non ci vediamo quasi mai, dunque non usciamo per andare al cinema, fare una passeggiata o qualsiasi altra cosa per distrarci e farci due risate. E non dipende solo da me. Sarà che è pure fidanzata e convive, non lo so... Comunque mi ha dato fastidio il fatto che abbia dato la colpa a me così, senza fare un po' di autocritica e senza ammettere il suo atteggiamento negativo generale. Il bello è che mi ha anche detto che per lei l'amicizia non è solo sfogarsi, ma condividere tante cose. E mi viene da sorridere perché è proprio quello che le dissi tempo fa, raccontandole alcune vicende che riguardavano una mia ex amica con la quale ho troncato ogni rapporto per vari motivi, principalmente per stranezze che non riuscivo a comprendere (si sfogava parlandomi del suo fidanzato ma poi cambiava idea appena le esprimevo il mio parere, dicendomi che lei era felice e che io non potevo capire, visto che non ero fidanzata). Beh, io non è che ho rifiutato le sue proposte o iniziative, dato che non ci sono mai state. Anzi, sono stata io un mesetto fa a proporre di cenare insieme e, quando sono andata da lei, anche lì si è chiacchierato di esami, università, problemi. Comunque adesso, come all'epoca, ho davvero bisogno di circondarmi di persone positive. Anch'io ho i miei difetti, ho commesso anch'io degli errori, indubbiamente, però sono stanca di subire accuse gratuite, onestamente. Grazie, Viviana, per la tua testimonianza... Mi ha confermato ciò che pensavo. Buona giornata!
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 7 anni fa (28 Aprile 2018 12:52)

      @Viviana, ho dimenticato di scrivere: Crepi e in bocca al lupo anche a te per il raggiungimento del traguardo! :)
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  17. Avatar di Maria

    Maria 6 anni fa (13 Ottobre 2018 22:35)

    Rileggo per l'ennesima volta questo articolo nel tentativo di capire come difendermi. Forse Ilaria o qualcuna mi sa dare però qualche consiglio aggiuntivo perchè fatico a mantenere la calma e muovermi tatticamente. Lavoro all'estero in un ambiente particolare, 99% uomini, ormai da una decina di anni. Nel mio gruppo (siamo in3+il capo) sono l'unica donna, l'unica straniera e con dai 10 ai 30 anni più giovane degli altri. Sono arrivata in questo gruppo un paio di anni fa, in un momento in cui stavano affondando, e gli ho letteralmente salvato il cubo. Non sono solo contenti che resti qui, ma vivono nella fobia che me ne vada. Eppure....eppure ho uno psyco che mi/ci rovina la vita. Questo collega (maschio, dell'età di mio padre per capirci - e quindi non sopporta di essere al mio stesso livello) ciclicamente cerca di sabotarmi o mettermi in difficoltà. I segnali che sia una persona tossica e cattiva ci sono tutti, quelli verso cui Ilaria ci mette in guardia sempre: passa nel giro di 10 minuti dalla lode sperticata (inginocchiandosi alle volte letteralmente davanti a me per mostrare la sua ammirazione - patetico!) alla frecciatina inutile o alla cattiveria gratuita (dal riprendermi perchè sbaglio una declinazione - in tedesco - mentre parlo velocemente, al ricordarmi che in quanto donna devo abituarmi ad essere trattata come di serie B; il tutto ovviamente col sorriso, di modo che se mi incazzo, mi dice che era solo una battuta, che voleva solo aiutarmi o che era una sua partecipata constatazione dell'ingiustizia della società contro le donne). E' ovviamente vanaglorioso, represso, invidioso, bugiardo fino all'inverosimile (è capace di negare con convinzione cose che ti ha detto 5 minuti prima, anche davanti a testimoni), manipolatore, perverso (si è licenziato dal suo primo lavoro perchè i colleghi volevano costringerlo a fare una perizia psichiatrica....e ce l'ha pure raccontato), ma soprattutto è....amico di giovinezza del capo!! Ora, ho elegantemente schivato tante cattiverie, evitando di reagire o urlare, ma rimarcando sempre i confini. L'altro giorno però ha passato abbondantemente il segno. Mentre parlavo con l'altro collega (un debole, un pavido, uno che non prende posizione nemmeno sotto tortura) del testo a cui sto lavorando, lo psyco si intromette e comincia a dire che non capisce nulla, che non è chiaro, che lui non trova abbia fatto giusto. L'altro collega invece di ignorarlo come faccio io, cerca di spiegargli e inizia la discussione. Lo psyco pretende di vedere la bozza introduttiva al testo a cui sto lavorando (da 5 mesi, su manoscritti assurdi) e subito comincia a rimarcare ogni errorino grammaticale; poi visto che quello non funziona, comincia a smontare il lavoro nella forma e allora col collega gli ricordiamo che abbiamo deciso assieme di fare così; poi comincia allora a smontarlo nel contenuto, e io ribatto punto per punto. Allora, disarmato, prima si inginocchia per esprimere la sua ammirazione verso l'esattezza e la professionalità del mio contributo, dopo 5 minuti si alza e mi dice che tanto non serve a nulla, che potevo anche farlo peggio e metterci meno tempo (cosa ovviamente scientificamente non vera - mi stroncano alla prima recensione se faccio come dice lui). Io rispondo con due parole decise ma ferme e lo mando sottilmente a ranare. Ma ormai il loop distruttivo è innescato, non si fermerà, lo so. E infatti la sera va a bersi un bicchiere dal capo e ovviamente gli parla male del mio lavoro. Il giorno dopo con un sorriso compiaciuto me lo comunica (perchè gode della sua cattiveria pure) e mi dice che il capo anche ritiene tutto quel mio lavoro superfluo. Il pomeriggio infine si trovano i due colleghi col capo e continuano a discutere del mio lavoro in mia assenza - lo so perché me lo conferma il mio collega pavido.ho fatto una ramanzina poi. Ora io non so che fare. Ho già detto che col matto io non mi metto a discutere.Ho scritto al capo che c'è un problema da chiarire, ma non mi ha risposto. Se descrivo la situazione come vi ho riportato ora lo psyco negherà e il capo mi dirà ridendo che lo sa che un rompi coniglioni, ma è un buon ragazzo. Se tematizzo che c'è un problema di discriminazione e mobbing, fanno quadrado contro la ragazzina italiana isterica. Se ignoro il tutto, sento di commettere ingiustizia nei miei confronti. Se li mando a cagare e mi licenzio, resta comunque che alla fine il matto ne esce pulito. Non so davvero che fare. Qualsiasi consiglio è per me utilissimo....
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (14 Ottobre 2018 12:22)

      Io penso che questi luoghi di lavoro vadano lasciati. Certo, una si deve guadagnare il pane e mi rendo conto che trovare delle alternative può non essere facile, anzi, ma va fatto. Questi luoghi non si bonificano, sono malati dalle fondamenta, sono intrinsecamente guasti, nella carne e nel sangue. Sono irrimediabili, irredimibili. Non puoi pretendere di raddrizzarli, perché in questa pretesa loro vincono e tu perdi. E' pieno di ambienti così e sempre lo sarà. Leggiti "Il metodo antistronzi" scritto da un professore di Harvard. Bisogna conservare tutte le prove, registrare tutti i passaggi, denunciare (parli di un paese di lingua tedesca, un minimo di sistema di tutela del lavoratore ci sarà) e andarsene. E' un concetto perverso, di una psicologia vecchia, inattuale e disumana quello che bisogna restare e lottare. Ma no, gli ambienti guasti vanno lasciati, lasciati in mano ai loro abitanti che moriranno nei loro guasti e loro stessi e i loro guasti saranno la più impietosa punizione. Però, ribadisco, una bella denuncia ai responsabili dei responsabili dei responsabili va fatta. E anche agli organi di tutela. Già solo il fatto che questo si metta in ginocchio è un fatto gravissimo. E ricordati che tu, oltre a essere il loro gingillo, con il quale si divertono, la loro salvacubo, sei anche l'ago della bilancia. Il capo espiatorio, la colpevole, colei sulla quale discorrere di fronte a una birra. Hai una funzione fondamentale per loro. E il massimo godimento per loro è che sono consapevoli che ti stanno rovinando vita e carriera. Sei italiana (pensa che significa per un tedesco), donna, giovane, intelligente, probabilmente bella: troppa meraviglia per non avere come unico obiettivo quella di distruggerla. Sottraiti. Letture consigliate: "Il metodo antistronzi" di Robert Sutton, "Molestie morali", Marie-France Hirigoyen, "Difendersi dai narcisisti" Les Carter.
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    • Avatar di Marie

      Marie 6 anni fa (14 Ottobre 2018 16:14)

      Cara Ilaria, infinite infinite infinite grazie per questa tua risposta. Hai ragione su tutti i fronti. Mi è stato chiaro fin da subito che l'ambiente era malsano e non ho mai pensato di cambiarlo, ma dal momento che ci permette di lavorare molto in autonomia credevo di poter mantenere il mio spazio tranquillo e schivare gli attacchi. C'è però come sottolinei una componente sadica, un accanimento che forse posso spiegarmi solo leggendo le ultime considerazioni: sono l'ago della bilancia, ossia tengo in piedi il gruppo perchè faccio al tempo stesso da capro espiatorio, simbolico e concreto. Infatti se non avessero me di cui sparlare dovrebbero confrontarsi con i ritardi mostruosi e le aberrità scientifiche dei testi degli altri due colleghi. Il fatto che sia una giovane donna e straniera invece di essere punti a mio favore (giovane=può crescere; straniera=anche se sbaglia una sillaba mentre parla fa niente, tanto il lavoro è ottimo) diventano al contrario i motivi per un attacco continuo. Mi sono appena ordinata il libro che mi consigli per primo. E mi attiverò per cercare quanto prima un altro posto di lavoro - prima però faccio uscire il libro a cui sto lavorando, perchè questi sennò se ne appropriano come loro lavoro o come co-autori. Sai la cosa triste per me? Che probabilmente dovrò cambiare lavoro, mentre io amo quello che faccio e lo faccio bene, ma da entrambi i versanti alpini l'ambiente accademico presenta queste dinamiche. E dover rinunciare la sento come una mia sconfitta. Ma su questo devo lavorare e tener al centro la cosa più importante - il mio benessere. Mi aiuta in questo senso molto leggerti, perchè questa situazione negli ultimi giorni mi ha svuotata di ogni energia e a lungo andare mi rovina la vita. Quindi studio il piano B! Grazie Ilaria, davvero.
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  18. Avatar di Franca

    Franca 6 anni fa (9 Febbraio 2019 15:29)

    Come ti capisco...! Sto provando una situazione analoga a lavoro , con i miei capi e alcune delle mie colleghe. Nn so come difendermi ..😔cerco di mostrarmi x quello che sono,ma nessuno mi crede. Mi vorrei allontare da loro , ma in giro nn c è lavoro....qnd sono costretta a rimanere. A volte vorrei piangere e urlare xké nn capisco la cattiveria dl gente . Vorrei che tt fossero cm me buoni. Rimarrà un sogno ..e nl frattempo cercherò di difendermi e di cercherò di farli cambiare opinione
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  19. Avatar di Ally

    Ally 6 anni fa (24 Aprile 2019 1:30)

    Forse parlare di persone cattive é un parolone ma una persona tossica che mi porto dietro da anni è mia madre. Leggendo questo ed altri articoli ho compreso quanto quel senso di inadeguatezza e mancanza di amor proprio(che poi mi hanno portato a fare scelte sbagliate nella vita) l ho ottenuto in conseguenza dei suoi atteggiamenti. Quando ero piccola ero sempre giudicata da lei: ero brutta ( ad oggi posso dire che non era affatto così!, ragazza nella norma), sottolineandomi mille difetti per non darmi poi un minimo aiuto fattivo a mimetizzarli. Poiché donna dovevo darmi da fare in casa perché i miei fratelli non potevano aiutare (sono maschi, non sta bene!), disparità, continui paragoni... Insomma tanti, tanti sono stati negli anni i suoi atteggiamenti critici e quasi da donna che odia le donne, priva di empatia e complicità. Ad oggi mia madre soffre di depressione e la mia separazione mi ha buttato molto giù all inizio. Poi ho ragionato sui punti in comune tra madre tossica e compagno pessimo e ce ne erano molti. Sto cercando di allontanarmi da lei, dal depotenziarla ma lei spesso sa con una frase toccare i punti nevralgici giusti. Sto cercando anche di volermi bene io in primis, a prendermi cura di me e della mia piccola interiore, perché alle volte mi sento sfortunata a non aver avuto una mamma genuina e semplice. Non é facile quando il "cattivo" ce l hai in casa ma sono veramente soddisfatta di aver aperto gli occhi e capito. Nel mio percorso ogni tassello che scopro mi aiuta sempre di più a comprendere quale é la strada giusta per la mia serenità. Un abbraccio.
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    • Avatar di Margot

      Margot 6 anni fa (24 Aprile 2019 15:30)

      Siamo in due
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    • Avatar di Ally

      Ally 6 anni fa (25 Aprile 2019 11:17)

      E ce la facciamo Margot!!! Un abbraccio forte :)
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    • Avatar di M&M

      M&M 6 anni fa (25 Aprile 2019 11:23)

      Ciao Ally, ti capisco molto bene. Io per mettere un freno a mia madre prima me la sono dovuta "mangiare" e poi resistere al senso di colpa per averlo fatto. É stata sempre campionessa di manipolazione, ha fatto da sempre i soliti giochi (passare da vittima, trattamento del silenzio, negare di aver detto/fatto cose dette e fatte davanti a questi occhi). Poi però ho capito: quando parla di me, quando mi critica, mi sminuisce, in realtà sta parlando di sé, di cosa non accetta di sé stessa. Anche se mi tormenta ancora, adesso lo fa molto meno (cioè si trattiene) perché gli ho fatto paura; e per quello che non riesce a trattenere, io adotto questa visione, e con la mente me ne vado da un'altra parte. Non vado fiera di averle urlato contro, ma era sopravvivenza! Prova a vederla così: parla di sé stessa, non di te.
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  20. Avatar di Francesca

    Francesca 7 anni fa (23 Gennaio 2018 11:23)

    Ciao Ilaria, ciao a tutte. Anche se l'articolo è di qualche settimana fa, spero di avere qualche commento per uno scambio di opinioni con tutte voi: devo ringraziare Ilaria per questo forum che, se usato correttamente, è stato luogo di grande crescita e conforto. Nel mio percorso di giovane donna ho incontrato spesso la cattiveria, e piano piano ho imparato a costruire le mie armi e a difendermi. Oggi però mi trovo in una situazione nuova e ho molta difficoltà a gestirla. Oggetto di aggressioni, cattiveria, insulti e abusi psicologici è il mio ragazzo. E come qualcuna di voi già sta immaginando, si, la persona che lo sta torturando da due anni è la sua ex-ragazza, e ovviamente il motivo di questa rabbia è il fatto che noi abbiamo iniziato questa relazione. Vi racconto brevemente due anni fatti di messaggi a rieptizione ad ogni ora del giorno e della notte, chiamate fatte solo di urla o pianti o parole fortissime (tipo tu mi hai rovinato la vita io mi ammazzo e simili). Lui, all'inizo provò con grande fatica a darle spiegazioni, a tranquillizzarla, offrendole comunque la sua amicizia e il suo supporto. Ma lei è pazza di rabbia e gelosia e lo tiene sotto ricatto (si perchè conoscosce bene i suoi punti deboli e colpisce proprio li). Io amo molto il mio compagno, abbiamo chiarito che lui non ha alcun sentimento verso di lei ed infatti non la chiama e non risponde mai a quei messaggi. Ma questa presenza martellante, rapace e ossessiva mi sta mandando ai matti, mentre lui sembra accettare (anche se con difficoltà) questa punizione - come se la meritasse. Spero che qualcuna di voi avrà qualche commento che mi possa aiutare a capire come soffrire di meno, vedendo che qualcuno che amo accetta soprusi, cattiveria e violenza, senza mai ribellarsi. Stiamo pensando di denunciarla, ma temiamo che lei faccia cose peggiori. Grazie, buona giornata a tutte. Francesca
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (23 Gennaio 2018 11:33)

      Direi che se le cose stanno come dici, va denunciata, tanto più se temete che faccia cose peggiori. Questa non è una persona cattiva, è una persona disturbata e il vostro problema va esternato, perché questa signora può diventare pericolosa anche per altri e il fatto che non la denunciate non garantisce affatto che non faccia cose peggiori o vi metta in altro genere di difficoltà. Insisto: denunciate. Leggi anche qui: https://www.lapersonagiusta.com/problemi-di-cuore/la-sua-ex-stalking-seduzione-attrazione/
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    • Avatar di Elena

      Elena 6 anni fa (6 Maggio 2019 17:54)

      Che tristezza che fai,cosa ne sai che c'è dietro,cosa c'è stato fra i due,se questa donna si comporta così forse una ragione c'è e il fatto che il tuo compagno accetti la situazione conferma questa mia ipotesi.Sei soddisfatta della tua relazione??!!Allora vivitela rallegrandoti se sei davvero così fortunata invece di perdere tempo a pensare a quest'altra o forse è più facile concentrare le proprie frustazioni su una persona esterna che con te di fatto non ha niente a che fare??!Di sicuro mi sembra che questo uomo non abbia molto senso a scegliere le donne,forse è meglio la pazzoide almeno più vera rispetto alla politicamente corretta caraterizzata da assoluta insensibilità ed egoismo profondo.
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    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (6 Maggio 2019 20:27)

      "Meglio la pazzoide".... ma stiamo scherzando? La gente che va fuori di testa e ha comportamenti abusivi va tenuta alla larga, sempre. Gia' e' difficile essere creduti e protetti dalle forze dell'ordine quando si e' tampinati da uno/a stalker; ci manca solo cominciare ad essere comprensivi con la gente disturbata. Non ho la TV e non seguo molto le notizie perche' i media italiani puntano sempre su cronaca nera e cronaca rosa, ma ogni tanto mi giunge eco di storie orribili. La prudenza non e' mai troppa e in ogni caso, ribadisco, una persona che non lascia vivere gli altri ed e' morbosamente ossessionata con l'ex va tenuta alla larga.
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