Amore, convinzioni pericolose e felicità

amoreOgni tanto mi sembra importante ritornare alle basi, ai principi, ai fondamentali. Lo devo alle lettrici che mi conoscono da meno tempo, a coloro che hanno appena iniziato il proprio percorso di crescita sentimentale, a coloro che arrivano su questo sito e rimangono stranite rispetto ai suoi contenuti e ai suoi toni. E lo devo soprattutto alle tantissime donne che soffrono per amore e non se ne fanno una ragione, dato che soffrono davvero troppo per amore e amano (o hanno amato) troppo nella loro vita e si trovano l’esistenza stravolta o molti anni della loro esistenza stravolti.

E nonostante ciò non riescono, non possono, non vogliono cambiare direzione perché non hanno ancora ben chiaro quale sia l’origine della loro sofferenza e, soprattutto, sono troppo attaccate, ossessivamente e testardamente attaccate, a idee dell’amore e della relazione di coppia che non portano loro né fortuna, né amore, né felicità e che impediscono loro di trovare l’uomo giusto.

"Il problema oggi non è l’energia nucleare, ma il cuore dell’uomo. Albert Einstein"

Perché, attenzione, soffrire per amore, non trovare la persona giusta, non vivere serenamente le relazioni è dovuto soprattutto al fatto che si hanno idee e convinzioni limitanti sull’amore, sugli uomini e sulle relazioni.

E qui faccio una dichiarazione importante: si può smettere di soffrire per amore. E’ possibile Anche se è da sempre che soffri per amore, puoi cambiare direzione alla tua vita e alla tua vita sentimentale. Anche se non hai mai sperimentato una relazione soddisfacente o non hai mai sperimentato una relazione vera e propria, puoi cambiare direzione alla tua vita sentimentale. Si tratta di imparare ad amare e a farsi amare . Né più, né meno. Per imparare ad amare e a farsi amare e per smetterla di soffrire per amore bisogna “ri-educare” se stesse all’amore.

Bisogna lasciare andare i vecchi schemi disfunzionali (quelli che ti portano a farti del male e a farti fare del male dagli altri, cioè a permettere agli altri di farti del male), bisogna liberararsi delle vecchie convinzioni limitanti e imparare a controllare le proprie paturnie e le proprie emozioni.

E certo, poi, è anche importante apprendere alcune tecniche di seduzione; che tradotto in termini più civili, meno markettari e meno da giornaletto di serie C, significa apprendere delle abilità relazionali, quelli che gli anglofoni chiamano “soft skills”.

Amore: rieducare se stesse per stare bene

Quindi, il percorso per rieducare se stesse all’amore (a dare e ricevere amore) e per trovare l’uomo giusto è: 1) guardarsi dentro e considerare quali sono gli schemi di comportamento disfunzionali e cambiarli. E, dunque, guardarsi anche “fuori”, cioè considerare se stesse rispetto a come ci si comporta con gli altri e in relazione ai fatti della vita.

2) Apprendere nuovi schemi, più sani, che conducano al benessere e all’amore.

3) Mettere il “turbo” al tutto, e di conseguenza fare proprie le abilità essenziali per andare d’accordo con gli altri, in modo più efficente, efficace e soddisfacente per tutti. Le famose tecniche di seduzione. Ecco perché spesso qui parliamo di psicologia maschile, di linguaggio del corpo, di comunicazione. Non sono mica stupidaggini, sai?

Le abilità relazionali fanno parte di una “cassetta degli attrezzi” preziosissima che è utile se si vuole vivere e amare meglio. L’importante è che non ci si limiti solo a quelle. Perché appoggiate sul nulla, o su schemi disfunzionali, queste abilità non servono a niente. O addirittura fanno danni. Ecco perché le tecniche di seduzione – e i consigli banali dei giornaletti femminili –, applicate senza senso e buon senso, spesso fanno più male che bene.

Ebbene lo anticipo subito: le cause per cui si soffre per amore affondano le loro radici nella mancanza di consapevolezza. Nella mancanza di consapevolezza di sé, dei propri bisogni e di che cosa l’amore sia per davvero, nella vita di una persona. Si soffre per amore a causa di maledetti, stramaledetti malintesi, a causa di maledetti, stramaledetti fraintendimenti, a causa di maledetti, stramaledetti miti. I famosi “miti” sull’amore.

Credo di averlo detto e ripetuto di frequente in numerosi articoli su questo blog: non esiste nessun tipo di educazione sentimentale a questo mondo e anzi esiste una vera e propria mala-educazione sentimentale. Ancora all’alba del 2015 la “cultura” sentimentale è veicolata dalla canzonette, i romanzetti (scritti o filmati che siano), i proverbi e le convinzioni obsolete. Che si formano sulle canzonette, i romanzetti, i proverbi e le convinzioni obsolete. Pensa un po’ che straordinaria produzione di idee spazzatura, convinzioni spazzatura, miti spazzatura.

C’è solo una piccola differenza tra oggi e 100 anni fa: oggi c’è libertà sessuale. Ma la libertà sessuale non ha favorito un granché la liberta mentale. Anche perché, beh, un corpo tutti ce l’hanno. Il cervello invece… E al contrario, guarda un po’, per essere felici, in amore e nella vita in generale, avere il cervello è importante. Solo il cuore, solo la passione, solo l’eccitazione e la libertà sessuale fanno danni. Ci vuole cervello, ci vuole consapevolezza, ci vuole capacità di distinguere. E di perseguire con passione un aspetto su tutti: il proprio benessere, la propria felicità, il proprio interesse.

Amore, disperazione e stupidaggini

Ora, stiamo alla mala-educazione sentimentale e al tanto male che essa fa in lungo e in largo e a vario titolo. La mala-educazione sentimentale è una gran brutta cosa e va combattuta, costi quello che costi. Anche perché, udite-udite, la mala-educazione sentimentale sta alla radice degli schemi disfunzionali (vedi sopra, al punto 1) , sta alla radice dell’incapacità di apprendere schemi funzionali (vedi sopra, al punto 2) e sta alla radice, anche, dell’inablità relazionale (vedi sopra al punto 3).

Il problema della mala-educazione sentimentale è che mette l’amore al di sopra di ogni cosa, in particolare al di sopra della ragione, del buon senso. Ma soprattutto al di sopra del senso del valore di sé. In poche parole, il fine di una buona educazione sentimentale deve essere quello di permettere a ciascuno di realizzarsi a pieno, di essere sereno, di avere una vita felice. Invece, per una ragione e per l’altra, si è costruito il mito dell’amore, una specie di dio mostruoso e terribile al quale in molti pensano di doversi immolare. Si idolatra una certa idea di amore, un’idea di amore che non è positivo e vitale, ma è solo distruttivo e mortale. Si adora il dio amore e spesso sul suo altare si sacrificano vite umane. Giovani vite di donne. E, pare, sembra si dice, si intuisce dalle nuove tendenze, anche di uomini. Che stupidità.

"Non è quello che hai, o chi sei, o dove sei, o cosa stai facendo che ti rende felice o infelice. E’ quello che pensi. Dale Carnegie"

Perché, cara la mia ragazza, girala come vuoi, ma è molto più importante che tu sia felice piuttosto che tu sia innamorata. E’ molto più vitale e positivo che tu sia felice piuttosto che tu sia innamorata. A meno che, ovvio – scoperta dell’acqua calda – l’amore e l’innamoramento non sostengano e alimentino la tua felicità. Diciamo che felicità e amore devono andare di pari passo. Ma se non c’è la prima, il secondo va lasciato perdere, anche perché l’amore senza felicità non è amore. E come accidenti lo si deve spiegare? Come si fa a rendere questa idea più forte delle tante idiozie che girano sull’amore e che fanno tanti danni?

E’ questo che spiego quando parlo di cinismo e di essere stronza: vivere secondo i principi del cinismo e dell’essere stronza significa applicare a ogni ambito della vita la regola: “Mi rende felice? E’ per me! Non mi rende felice? Non è per me!” Punto. Poche menate. Poche storie. Pochi pensieri. Nessuna paturnia. E occupiamoci della vita vera non delle scemenze sull’amore. E questo ovviamente (felicità= ok; infelicità= non ok) a maggior ragione mille volte vale anche per l’amore e il rapporto di coppia. (E mi stiano alla larga tutti i predicatori di religioni, tendenze e sistemi filosofici vari e variegati che maledicono – a parole e per quel che riguarda gli altri, beninteso – l’egoismo ed esaltano il sacrificio: io sto parlando d’altro, mi occupo di altro e sono su un pianeta ben lontano dal vostro, quindi non abbiamo semplicemente niente da dirci, dato che io – ripeto – sto parlando di altro. Sono su altro. Altro.)

Amore, cinismo e felicità

Ecco, allora, diciamo che se possedessi una bacchetta magica, tra le prime cinque cose che farei ci sarebbe senz’altro quella di togliere dalla testa di tutte le donne del mondo idee e convinzioni disfunzionali sull’amore. Quelle idee che identificano l’amore con il sacrificio, la sofferenza, la perdita di se stesse e del proprio equilibrio.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"L’uomo che riceve l’amore è, generalmente, colui che lo dà. Bertrand Russell"

Su questo blog scrivo molto (te ne sei accorta che scrivo sempre di più, articoli sempre più lunghi?), poi ci sono i miei percorsi di crescita sentimentale, studiati apposta per le mie lettrici, poi invio mail e risorse alle persone iscritte al sito e poi, faccio coaching individuale con alcune clienti selezionate e, per chi non lo sapesse, c’è anche una pagina Facebook La Persona Giusta per Te. Attraverso la pagina Facebook continuo a diffondere le mie idee e lo faccio in modi tra loro diversi. Modi un po’ più da Facebook talvolta, anche se sempre nel mio stile. Per esempio ci sono lettrici che sono superaffezionate alle mie riflessioni del venerdì e della domenica sera (te le consiglio!). Ma non ci sono solo quelle riflessioni. Spesso voglio “colpire al cuore” le lettrici con citazioni studiate ad hoc.

Di recente ne ho pubblicata una che diceva: “Se sei innamorata e non sei ricambiata, non è amore” (amore NON può essere infelicità). E una lettrice ha commentato: “Come non è amore? È amore non corrisposto, ma è sempre amore. Di sicuro non è odio, nemmeno verso se stessi; è amore per una persona e in quanto tale non può essere una brutta cosa, anche se è triste perché è necessario dimenticarlo al più presto nonostante in fondo al cuore non finisca mai!” Questa lettrice parla di un innamoramento non ricambiato, e continua a chiamarlo amore anche se solleva, lei, facendo tutto da solo e negandoli per mettere le mani avanti, alcuni dubbi seri (da dove le è venuta l’idea che l’amore non ricambiato potrebbe essere non amore per se stessi?). E poi parla di tristezza. Per lei vale dunque l’equazione amore=tristezza. E’ utile un’equazione del genere? E’ una convinzione potenziante? Porta nella direzione di realizzare se stessa, anche in amore? O non è forse una convinzione depotenziante e distruttiva?

Amore: idee rivoluzionarie per la propria vita

Perché, stai bene attenta, se tu pensi che l’amore può essere triste, allora se e quando ti trovi in una storia d’amore triste, invece di scappare a gambe levate, ci rimani. Non solo, occhio alla sottile distinzione: c’è anche il rischio che proprio perché si tratti di convinzioni profonde, tu sia più attratta da amori tristi che da amori felici. Ci hai mai pensato? Se non ci hai mai pensato, facci caso, d’ora in avanti.

"La felicità è interiore, non esteriore; infatti non dipende da ciò che abbiamo, ma da ciò che siamo. Henry van Dyke"

E fai caso anche ad altre convinzioni che hai sull’amore, perché alcune volte possono essere sorprendenti e rivelatrici. Pensa ad esempio che sempre su Facebook ho postato questa altra citazione-sferzata che, francamente credevo fosse ovvia e scontata. Ho scritto: “Se è disperazione non è amore” e ben due lettrici mi hanno espresso il loro stupore e la loro meraviglia. Una mi ha scritto: “Perché????” Ma come sarebbe a dire “perché???” Beh è molto semplice e non bisognerebbe nemmeno chiederlo: perché la disperazione ti rovina la vita. Ti fa perdere lucidità e attenzione riguardo la tua esistenza. Perché la disperazione è semplicemente orrendamente orribile. Non ci vuole un genio per capirlo. L’amore, invece, dovrebbe arricchirla la tua vita. Stai attenta, perché se la tua idea di amore contempla la disperazione, la tua idea di te stessa e della tua vita contempla l’infelicità.

E attenzione, perchè se accetti che l’amore ti porti disperazione, non ti tirerai indietro rispetto a un amore disperato e magari avrai la tendenza a cercare proprio amori disperati. Non sono ipotesi queste. Questo è il modo in cui funziona la mente umana. I nostri pensieri diventano le nostre decisioni e le nostre scelte. I nostri pensieri e le nostre idee si traducono nella pratica della nostra vita. Se credi che l’amore contempli disperazione non stupirti se all’atto pratico i tuoi amori sono fatti di disperazione. Ora che lo sai, decidi che cosa vuoi essere, avere e fare.

Se vuoi intraprendere il tuo portentoso cammino di crescita sentimentale e vuoi sbarazzarti delle convinzioni limitanti sull’amore, intraprendi i programmi che ho preparato per te. Seguono proprio il percorso che ho spiegato poco sopra, che parte dalla consapevolezza di sé, arriva all’acquisizione di nuovi schemi di comportamento e ci aggiunge le abilità relazionali. Perché l’amore ti renda felice e non disperata. Vincente e non perdente.

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151 Commenti

  1. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 10 anni fa (20 Aprile 2015 10:21)

    Grazie per questo articolo, ne avevo bisogno.
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  2. Avatar di Lucia

    Lucia 10 anni fa (20 Aprile 2015 11:22)

    E' sempre un gran piacere leggere i tuoi articoli. Mi ricaricano!!!!!!
    Rispondi a Lucia Commenta l’articolo

  3. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (20 Aprile 2015 12:00)

    Cara Ilaria, ormai sono convinta che senza un sentimento non si arriva a niente, soprattutto poi in età matura. si è ancora solo carne da consumo e in piu' gli uomini fanno anche considerazioni offensive riguardo ai connotati fisici non piu' freshi, un vero schifo. Allora basta, basta umiliazioni. sto ancora ricostruendomi dopo anni e anni, ora anche da un punto di vista professionale e non permetterò a nessun uomo di demolirmi ancora. via. e coltivo le amicizie femminili e l'unico amico maschio che ho, che stimo e mi stima. gli altri possono cambiare strada. Via.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  4. Avatar di dani2

    dani2 10 anni fa (20 Aprile 2015 12:14)

    La mancanza di educazione sentimentale se non quella di film, canzonette, giornaletti lo scriverei in rosso, sottolineato e grassetto. La società ci diseduca continuamente, ci riempie di idee strane e ci fa sentire sempre inadeguate, ci impone degli standard e solo questi sono giusti. Senza una buona base (come quella che sto assorbendo avidamente su questo blog leggendo riga per riga anche di tutti i commenti, ma sarebbe stato meglio se fosse successo 20 anni fa!!), è come camminare in una palude. comunque grazie
    Rispondi a dani2 Commenta l’articolo

  5. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (20 Aprile 2015 12:21)

    Magari avessi anch'io la bacchetta magica per fare piazza pulita di tante idee sbagliate sull'amore. Ho sempre creduto di dovermi guadagnare con fatica l' amore di un uomo e che quando lo avessi ottenuto avrei dato una svolta alla mia vita. Perciò sono andata ad impelagarmi in storielle sbagliate che mi hanno fatto soffrire ed indebolito la mia già fragile autostima. Ora posso soltanto meditare sulle nuove consapevolezze e farle cementare dentro di me con la speranza di non rincorrere più falsi miti e falso amore.
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  6. Avatar di fede

    fede 10 anni fa (20 Aprile 2015 13:13)

    Ciao Ilaria! Due riflessioni mi sorgono spontanee :) .. Forse sono legate alle mie "convinzioni limitanti", ma vorrei comunque condividerle. Nel mio cinismo, io credo che una felicità al 100% per tutta la vita non sia possibile proprio fisiologicamente. Cioè il nostro corpo e la nostra mente sono "programmati" per attraversare oltre ai periodi di felicità anche momenti di tristezza o down emotivo che possono essere dovuti a mille fattori, non per forza legati alla sfera sentimentale. Una sorta di feedback interno che si mette in atto nei momenti di cambiamento, crescita, etc. Per aiutarci a dare una direzione alla nostra vita. Detto questo, io credo che nel momento in cui si intraprende una relazione con qualcuno, la quale può essere più o meno profonda, entrano in gioco fattori che non sempre dipendono dalla nostra volontà, dal nostro "pensiero". Può capitare che qualcuno che ci entri nel cuore in modo diverso rispetto a qualcun'altro, per affinità o per altre cose. Quando magari con molte altre persone che si sono frequentate non e' "scattato" nulla, ma si e' vissuta semplicemente un'esperienza più o meno positiva (arrivo al dunque ;) ). Ora la mia domanda/affermazione e': Nel momento in cui finisce un'esperienza in cui ci si e' sentiti maggiormente coinvolti, si sono condivise emozioni etc. può essere normale "soffrire" per un po' il distacco. Non dico farne una tragedia assolutamente, ma io credo che sia fisiologico un po' di down emotivo. Cioè bisogna lasciare un po' di tempo al tempo, cosa che credo che tu abbia comunque sottolineato in altri articoli. Tu che ne pensi?. L'altra mia riflessione e' sempre legata a questo, cioè credo sia importante anche accettare all'interno di una relazione momenti di down, senza dover per forza buttare tutto al vento. Cioè venirsi un po' incontro, ovviamente non dovrebbe essere una cosa unilaterale, ma comunque nemmeno essere troppo egoisti. Tutto questo senza mai perdere di vista se' stessi ovviamente, come dici tu. Un enorme grazie. Ammiro il tuo lavoro. Federica
    Rispondi a fede Commenta l’articolo

  7. Avatar di zaffiro

    zaffiro 10 anni fa (20 Aprile 2015 13:59)

    Grazie Ilaria! Non posso far altro che dirti grazie!! Peccato che ai miei tempi non ci fosse stato un blog di questo genere, avrei chiuso tante situazioni molto prima!!!!
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  8. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (20 Aprile 2015 14:14)

    mah..a me han sempre detto, soprattutto per relazioni lunghe/matrimoniali.:"resistere, resistere, resistere" come sulla linea del Piave ehm Corna,insulti, avarizia, ecc. qualunque cosa andava digerita e assimilata, fa parte dell'eroicità dell'esistenza e dell'essere madre-moglie-compagna. Anche gli uomini comunque erano invitati...a digerire.
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  9. Avatar di Life

    Life 10 anni fa (20 Aprile 2015 16:09)

    Concordo con Fede sui momenti di down e penso che siano normali nella misura in cui sono fisiologici...e lo stare bene con se stessi aiuta a mantenerli tali.Io credo che un pizzico di fortuna in amore conti.Cioé bisogna fare il meglio per se stessi ma non é scontato che una volta che si é imparato e si é sicuri e gioiosi si trovi l'amore. La vittoria é anche mettere in conto che possa non arrivare o arrivare dopo lunghissimo tempo e vivere bene ugualmente. Innamorarsi non é come comprare casa.Vabbé la vorrei in collina con dieci stanze e piscina ma posso accontentarmi del bilocale...In amore potremmo anche non trovare la casa giusta a prescindere da quanto valiamo....o comunque prepararci ad una lunga attesa...La vittoria é essere felici di noi stessi e non perdere mai la speranza.
    Rispondi a Life Commenta l’articolo

  10. Avatar di grace

    grace 10 anni fa (20 Aprile 2015 16:32)

    Miss Ilaria scrivi ed elabori molto chiaramente temi che inevitabilmente interessano . Tante parole e discorsi che a seguirli alla lettera aiuterebbero . Eppure , dopo averli letti piacevolmente più volte , ti rendi conto che la mente umana non è mai così semplicistica ma ogni scelta personale e relazionale si trascina dietro tanti fattori che influenzano tali scelte . Ovvio che sarebbe l'ideale poter ragionare in base a ciò che ci rende felici , poter dire senza remore , esci dalla mia vita tu che non mi rendi felice !, e proseguire per la nostra ricerca . .magari :)..non credo che certe passioni , certe intese , certe complicità e certe sintonie siano facilmente tralasciabili perché nel complesso non corrispondono ai nostri ideali .. L'utopia è un discorso salutare ma umanamente ha le sue irrisoluzioni. Fa bene leggere e vedere una strada così pulita e incontaminata ...ma corrisponde alla realtà? ..ci piace sognare .. Grazie per gli spunti di riflessione ..grazie.
    Rispondi a grace Commenta l’articolo

  11. Avatar di Life

    Life 10 anni fa (20 Aprile 2015 16:39)

    Credo che Helen denunciasse un pensiero comune di un recente passato, non che fosse d'accordo.Ora siamo passati all'opposto del ti mollo perché appena sveglio e spettinato non mi piaci e perché non sei interessante anche dopo 12 ore di lavoro....La via di mezzo sarebbe auspicabile...
    Rispondi a Life Commenta l’articolo

  12. Avatar di sasa

    sasa 10 anni fa (20 Aprile 2015 17:13)

    Quelle idee che identificano l’amore con il sacrificio, la sofferenza, la perdita di se stesse e del proprio equilibrio. Questa frase mi ha fatto pensare una mia amica mi parlava del suo romanzo preferito... "storia di una capinera " . Parlando me si esaltava di come questa poveretta ha vissuto un amore ai limiti dell'ossessione.... Fortuna che a me non piacciono le cose eccessivamente drammatiche... Però mi fatfatto pensare come a noi donne piace crogiolarsi in questi drammi.
    Rispondi a sasa Commenta l’articolo

  13. Avatar di Eowyn

    Eowyn 10 anni fa (20 Aprile 2015 17:43)

    E' proprio vero che un amore non corrisposto non è amore. Questa credo che sia una delle idee più difficili da sradicare. Come insegna Hesse, l'innamoramento è una cosa, l'amore è un'altra. Dall'innamoramento può nascere l'amore, ma può anche spegnersi in una nuvola di fumo e niente di più. Nel caso specifico, secondo me, l'innamoramento non corrisposto non può diventare che dolore, non è certo amore, perchè l'amore va coltivato necessariamente in due. Con questo dolore bisogna capire che farci. Io l'ho usato per l'autoanalisi, per capire perchè mi sia innamorata della persona sbagliata, e questo blog mi è stato di aiuto. Grazie.
    Rispondi a Eowyn Commenta l’articolo

  14. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (20 Aprile 2015 18:01)

    Concordo con zaffiro!!! se avessi letto i tuoi articoli e alcuni libri che ho letto nel tempo, prima, alcune situazioni le avrei superate molto prima e con meno menate...alcune cose è vero che si imparano con l'esperienza ma a saperle e a ragionarci sopra prima è un'altra cosa. Poi, certo che nell'educazione delle bambine che sono cresciute fine anni 70 e 80, ed io rientro, l'hanno ben inculcato il mito dell'amore sofferente, anche in tv, già a partire da Candy Candy, mamma mia quante lacrime, quanta tristezza...e il principe della collina e Terence....ecco già dal cartone animato si apprendeva che l'amore era sofferenza. Decisamente una mala-educazione!!! Grazie, gran bell'articolo!
    Rispondi a Denny Commenta l’articolo

  15. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (20 Aprile 2015 18:13)

    Appunto..ma che avevate capito? Che approvavo? Ho scritto sopportare insulti, avarizia ecc mica pizza e fichi. Così ci leviamo dalla testa l apologia del passato in cui i matrimoni "duravano" . Duravano spesso in un ottica di sopravvivenza. Scavare per trovare il meglio di ieri e oggi val la pena.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  16. Avatar di Adri

    Adri 10 anni fa (20 Aprile 2015 18:54)

    @zaffiro no, dai, io spezzo una lancia per candy: lei la sua strada la trova, realizza il suo sogno di diventare infermiera e (almeno nel manga) Terence si attacca perché lei si mette con albert. Fateci caso: le eroine dei nostri cartoni animati erano cazzute. Ne passavano di ogni, ma avevano gli attributi;) io le ho rivalutate parecchio! Ps santa Ilaria subito.
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  17. Avatar di Adri

    Adri 10 anni fa (20 Aprile 2015 19:02)

    @grace l'approccio con cui uno può utilizzare questi spunti di riflessione è personale. Se è un approccio superficiale, scadenti saranno i risultati. Non è che solo perché sei iscritto in palestra ti si fanno i muscoli dal nulla. Devi sudare. Uno il coraggio se lo può dare e se lo deve dare se vuole cambiare. E deve lavorare, lavorare e lavorare.
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  18. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (20 Aprile 2015 20:19)

    Si Adri è vero, infatti quando ho fatto riferimento a candy ho anche pensato al suo riscatto nella vita, una che nella vita dopo tutto ce la fa. Con riferimento alle sue storie d'amore però ricordo molta sofferenza... E lacrime... Poi magari alla fine si riprende anche in quello però me la ricordo così, come se volesse trasmettere amore = si deve soffrire... Però mi piaceva molto...
    Rispondi a Denny Commenta l’articolo

  19. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (20 Aprile 2015 21:06)

    Oddio che un riferimento sia candy candy.... Nei grandi classici c è già scritto tutto. mi spiace che le ultime generazioni si sian sorbite la tv peggiore. Ho fatto a tempo a vedere grandi sceneggiati con grandi attori quando la rai si impegnava. Si trovano ancora su youtube e qualche volta li vendono in edicola. Sull amore tormentato di una donna abbagliata dal mito trash dell amore romantico ha scritto flaubert (ovviamente madame bovary), sulla relazione adulterina che porta all estremo sconforto fino al suicidioTolstoj (anna karenina), e via discorrendo. Sono romanzi (e sceneggiature) a volte imbarazzanti per come sanno scavare nelle pieghe della miseria umana, a volte fanno anche, per così dire, molto male. Ma insegnano, eccome. Quando mi voglio ...redimere da illusioni amorose rileggo mme bovary: assolutamente perfetta. Romanzo apparentemente semplice ma ogni riga pesa come il piombo.
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  20. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (20 Aprile 2015 21:10)

    Semplice? Se pensi che è stato pubblicato lo stesso anno in cui Freud nasceva. Vedi un po' ;)
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