Standard, selezione e uomo giusto

standardPer trovare un uomo di valore, bisogna avere degli standard alti, non accontentarsi e non giocare al ribasso. Gli uomini sbagliati si evitano selezionado in partenza, pre-selezionando, stabilendo per sé standard elevati e rispettandoli rigorosamente, mica sbragando già alla prima uscita (come molte donne che credono di avere standard di livello fanno, scendendo a compromessi vergognosi – vergognosi rispetto a se stesse e alla propria dignità – appena incontrano uno che offre loro un caffé). Nota tra le righe: quando leggo queste mie riflessioni e altre del genere di quella che ho appena scritto, mi viene da ridere a pensare ai tanti commentatori – uomini e donne – che dicono che io attacco gli uomini o che mi ergo a giudice di questo e/o di quello.

Vedi un po’ tu se questa è una critica agli uomini oppure assomiglia di più a uno sconsolato strattone alle donne perché abbandonino, finalmente, alcuni loro comportamenti “ancestrali” e deleteri e smettano di fare i soliti vecchi errori che le danneggiano. Cominciando a definire degli standard che le mettano, come persone e come genere tutto, nella carreggiata del rispetto di sé e della dignità personale, una volta per tutte. Ok, andiamo avanti. (Non dovrei fornire certe “spiegazioni suplettive” per i pavidi che non vogliono capire. Le persone che non sono in grado di capire dovrebbero essere lasciate al loro grado, altro che standard).

"Lo stile è l’impronta di ciò che si è in ciò che si fa. René Daumal"

Stabilire i propri standard e stabilirli sempre verso l’alto fa parte della crescita personale, della maturazione come esseri umani e come donne. Un obiettivo per tutti noi (per molti lo è, di fatto) e per il nostro percorso esistenziale, dovrebbe proprio essere quello di crescere attraverso i nostri standard, facendo crescere i nostri standard mentre noi stessi cresciamo e crescere mantendendo continuamente alti i nostri standard e alzandoli sempre di più, mano a mano che avanziamo nella vita.

E dovremmo curare i nostri standard, mantenerli alti e alzarli in ogni area nella quale agiamo e ci muoviamo: lo studio, il lavoro, le passioni, il tempo libero, il nostro essere cittadini responsabili; relativamente  alle persone che frequentiamo, le amicizie, la qualità dei rapporti famigliari e, ovviamente, il rapporto di coppia. Si cresce noi, si matura, si smette di essere il tipo alla CappuccettoRosso Biancaneve BellaAddormentata PiccolaFiammiferaia e ci si trasforma in donne vere, in donne di valore che non si fanno mettere nel sacco dai tanti tipi di uomini sbagliati che circolano: il rospo, il dongiovanni, il perditempo, il confuso, l’irresponsabile, il fantasma, l’uomo sposato, quello che non voglio una storia seria etc etc

Standard alti e uomini sbagliati

Perché, tranquilla, se alzi i tuoi standard e soprattutto se li rispetti, col cavolo che gli uomini sbagliati si fermano nella tua area d’azione e ti intercettano (o col cavolo che vi intercettate reciprocamente). Le persone sbagliate colgono al volo quando possono “permettersi” di agire scorrettamente (e impunemente) con qualcuno e colgono al volo quando non possono permetterselo.

Gli uomini sbagliati non girano intorno a donne che hanno standard alti, non le considerano nemmeno e men che meno si azzardano a usare la manipolazione e quant’altro, nei loro confronti. Se hai degli standard alti sei nel pieno potere, hai il pieno potere su te stessa, sulla tua vita e anche sulle tue relazioni. Uomini sbagliati e donne con alti standard (in senso vero, eh, mica fasullo, si intenda) semplicemente non hanno nulla da spartire, nessun punto di incontro, nessun gancio.

"La felicità non dev’essere un punto d’arrivo, ma uno stile di vita. Federico Moccia"

Niente li unisce, tanto meno il desiderio di un rapporto disfunzionale , dato che se hai alti standard, i rapporti disfunzionali li eviti come la peste, giacché non corrispondono ai tuoi standard. E poi un uomo sbagliato “intuisce” perfettamente attraverso il proprio istinto che con una donna con alti standard, con il cavolo che riesce a instaurare un rapporto disfunzionale. E quindi le gira al largo. Per buttarsi sulle tante donne che invece, avendo bassi standard, o rinunciando nellla pratica ai loro standard teorici con la velocità di un battito di ciglia, sguazzano in rapporti disfunzionali. Dimenticando se stesse e la propria dignità.

Di più: se hai alti standard non è che eviti i rapporti disfunzionali per “via razionale” – cioè non ci fai un ragionamento sopra – ma li eviti spontaneamente e naturalmente, per via inconscia, senza passare nemmeno per l’analisi razionale. Ti viene naturale selezionare, ti viene naturale darti valore, ti viene naturale darti rispetto e farti rispettare.

Standard alti: che cosa significa nella pratica?

Già, che cosa significa nella pratica avere degli standard alti? Ti faccio un paio di esempi presi, ahimé, dalla vita vera, molto comuni, finanche abusati (che tristezza).

Qualche giorno fa ho ricevuto questa domanda attraverso la pagina Facebook de La Persona Giusta per Te: “Vorrei sapere cosa pensi degli uomini che per strada e in presenza della compagna si voltano a guardare le altre…quale reazione dovrebbe avere una donna sicura e amante di sé stessa?”. Io ho risposto: “Evitare a priori questi uomini.” La lettrice non ha dato seguito alla conversazione, non so se perché soddisfatta o convinta o se, invece, un po’ turbata dalla mia risposta, probabilmente troppo fuori dagli “schemi” e dagli standard rispetto a quello che lei avrebbe voluto sentirsi dire. Non so. Io credo che seminare bene sia sempre utile, se non nell’immediato, di sicuro a lungo termine. Il cambiamento in positivo, anche in campo sentimentale, non sono mai istantanei. Quindi credo che la mia risposta, ben accolta oppure no, sia stata utile.

"Tutti commettono errori è per questo che c’è una gomma per ogni matita. Proverbio giapponese"

Fatto sta che l’esempio viene a fagiolo: ci sono tante donne con standard tali che le portano a pensare che gli uomini proprio non si possono trattenere dal guardare allupati altre donne in presenza della compagna e che tale comportamento manifesta semplicemente e senza malizia la più intima, naturale e istintiva essenza del “maschio” e che quindi va accettata e non discussa. Subìta, insomma. In fin de’ conti, come dice qualsiasi maschio medio allupato di cultura e spessore emotivo e intellettuale medio-inferiore, non si guarda una donna come si guarda un’opera d’arte? (Uh, questa sì che è una riflessione di profondo livello speculativo, di fronte alla quale qualsiasi donna dovrebbe sentirsi più che lusingata, perbacco!). In fin de’ conti quante donne si sentono in colpa di fronte a una considerazione tanto vuota e tanto becera? Alla faccia degli standard, anche i più bassi, mi tocca dire.

Sfido a trovare una donna sulla faccia della terra che in realtà non si senta per lo meno delusa e avvilita dal fatto che il proprio compagno in sua presenza sbavi, si faccia cadere la mascella e sgrani gli occhi al passaggio di altre donne: che tristezza, caro mio, ma per te, neh, si intenda. Un comportamento penoso, a dire il vero, che nessuna donna con standard alti potrebbe accettare, un comportamento da considerare un “segnale” forte e chiaro sull’affidabilità a tutto tondo dell’uomo in questione. Avere alti standard significa non accettare compromessi rispetto a un comportamento del genere, ecco.

Standard: fatti non parole

Abbiamo detto spesso che quel che contano nelle relazioni, nei rapporti umani e negli scambi tra persone sono i fatti e non le parole. Lui può dirti tutte le più belle frasi romantiche del mondo, chiamarti amore e dirti cento volte al giorno ti amo. Può anche chiederti scusa un miliardo di volte in un anno e sostenere che sì, questa è l’ultima volta, poi mai più. Ma se continua a trattarti come uno zerbino, tu devi prendere atto che ti tratta come uno zerbino. Non c’è via di scampo, non ci sono dubbi. E questo discorso del far prevalere i fatti e non le parole, riguarda anche te e ti riguarda anche a proposito di standard.

"Avere stile significa essere se stessi, ma con uno scopo. Patricia Fripp"

Non c’è nulla di più patetico di quelle donne che proclamano la propria onestà, integrità e serietà (da tutti i punti di vista, si intenda) e poi, nei fatti, nemmeno un secondo dopo si smentiscono nei comportamenti. E, ancora più triste è il comportamento di quelle donne che dicono di volere il vero amore e di essere selettive e poi, finito il proclama, si accompagnano con il più stronzo e il più puttaniere del gruppo. Le interpretazioni possibili sono due: o si hanno standard infimi o, se per caso si ambisce a standard elevati, in questi casi gli standard sono gestiti davvero malissimo. E molte donne incappano in questo malinteso, forse per ingenuità e, semplicemente, si rendono ridicole, soprattutto agli occhi degli uomini.

Vuoi sapere qual è il grande classico della pessima gestione dei propri (presunti) standard? Ma il sesso, ovviamente. Non di rado ricevo messaggi del genere: “sto frequentando un ragazzo che veniva al mio istituto, quando andavo a scuola e che conoscevo solo di vista. Lui è stato fuori città per qualche anno e ci siamo persi di vista. Un mese fa è rientrato, ci siamo incontrati sul treno velocemente, mi ha chiesto l’amicizia su Facebook, ci siamo messaggiati un po’ di volte e siamo usciti una sera. Ilaria, il fatto è che io ero tranquilla e serena con lui, abbiamo bevuto un po’ (l’elenco delle scuse è infinito, come sempre) e abbiamo fatto l’amore. Io il giorno dopo gli ho detto che non sono assolutamente quel tipo di ragazza, che sono una ragazza molto seria e che non faccio mai sesso la prima sera con un uomo. Ora sono disperata sono quindici giorni che lui non si fa sentire. Dove ho sbagliato?”

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.

Standard e gestione degli standard

Allora: il fatto di non essersi mostrata “seria” (secondo chi? In base a che cosa?) non ha nulla a che vedere con il fatto che lui non si sia fatto più sentire. Questo lo dico giusto per essere chiara. Non è quello il nocciolo della questione. Ma è interessante la prospettiva sugli standard, i compromessi e la propria dignità. Non c’è nulla di male nel fare sesso con un ragazzo alla prima sera (c’è del male nel pensare che questo cambi in qualche modo i presupposti del rapporto o che abbia strani significati e implicazioni reconditi). Il fatto è che fare sesso con un uomo la prima sera e subito dopo imbastire un discorso di scuse/giustificazioni/ricatti emotivi è per lo meno fastidioso e molto (ma davvero molto) incongruente.

Lui potrebbe vederla in questo modo: mi dici che sei una ragazza seria e che non fai mai questo genere di cose. Quindi significa (formulo le ipotesi che mi vengono in mente mentre ti guardo frignare): a) forse che io sono irresistibile a prescindere? b) Che tu ti sei innamorata di me? (E in questo caso, che devo fare, fuggire, dato che mi trovo con una che dopo qualche messaggio su Facebook e un’uscita insieme già dice di essere innamorata? Che cosa posso aspettarmi da una del genere?) c) Stai tentando di dirmi che mi hai riservato un trattamento speciale e che io, anche se manco ti conosco, a questo punto di devo qualcosa? (Che paura!) d) Sei una ragazza come tante altre, che è sì “seria”, o vorrebbe esserlo in teoria, ma è talmente poco controllo di sé che appena esce con uno ci fa sesso e poi, per lavarsi la coscienza, dice che è seria? e) Sei una come tante, che dice di essere seria, ma non lo è e ha bisogno di ribadirlo, rendendosi disprezzabile e ridicola?… f) Non me ne frega niente di quello che mi dici, sono problemi tuoi e per favore non seccarmi, dato che tu stai dando importanza, per questioni tue a qualcosa che per me non ha nessuna importanza. (Gli standard delle persone sono diversi, lo sai vero?).

Ora, ho fatto un esempio molto a portata di mano, quale quello degli standard riguardo il momento giusto per fare sesso con un uomo. Ma l’esempio che ho fatto può applicarsi a molti altri ambiti.

La qualità della tua vita – e la qualità delle persone che ti circondano – dipende dagli standard che ti poni e da come decidi di gestirli e di rispettarli. Se vuoi attrarre l’uomo giusto, devi dotarti degli standard che ti permettono di selezionare certi tipi di uomini e non altri e devi mantenere questi standard alti per tutto quello che riguarda la tua relazione con il tuo partner: il modo in cui lui ti tratta, in cui rispetta gli impegni presi verso di te, il modo in cui parla di te e di voi. E molti altri…

Se vuoi definire degli standard di livello e nello stesso tempo su misura per te, per quelli che sono i tuoi desideri e le tue aspirazioni, approfitta dei percorsi che ho messo a tua disposizione:

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259 Commenti

  1. Avatar di Cristina

    Cristina 9 anni fa (21 Agosto 2015 13:29)

    Ciao Ilaria, ho 49 anni e sono uscita 4 anni fa da una relazione (no convivenza!) in cui purtroppo mi sono lasciata manipolare pur non essendo una donna stupida, ma uscivo da un matrimonio infelice ..lui è un tipo splendido in compagnia e finchè non diventi la sua donna...ed è successo. Mi sono poi ribellata e così naturalmente è finita. Per i primi 3 anni non mi sono fatta avvicinare da nessuno, non ne avevo voglia e volevo ricostruirmi... l'anno scorso ho avuto una storiella con un uomo sposato, scoperto quasi subito falsamente romantico ma almeno gentile, una specie di esperimento.. ho capito che non sarebbe il mio tipo nemmeno se fosse libero per tanti motivi e non ho più voglia di vederlo. Il mese scorso ho conosciuto un coetaneo separato con figli, qualità intellettuale, laureato, leggermente disordinato nella sua persona ma d'altra parte vive solo, si è reinventato imprenditore per crisi dell'azienda dove aveva un buon ruolo.. e mi è sembrato meritasse interesse. Mi ha confidato senza che lo chiedessi della sua timidezza di carattere e io il mio interesse per lui e stima per aver ricominciato tutto da solo. Partito per le ferie con i figli siamo rimasti che mi avrebbe fatto sapere al rientro per vederci. Non sentendolo l'ho chiamato e mi ha risposto dicendo che mi avrebbe richiamato perché in negozio. Non è stato così, io gli scritto un sms dicendo che lo interpretavo come uno scarico con indifferenza e non mi sembrava di meritarlo e se per caso mi sbagliavo ero pronta ad ascoltarlo. Mi ha risposto con un sms in nottata che mi avrebbe chiamato il giorno dopo (ieri) ma non è successo ..di nuovo. Naturalmente io resterò in silenzio, ma è possibile che per la sua timidezza stia prendendo tempo perché non sa cosa fare? ho fatto male a lasciargli una porta aperta? e se mi richiamasse ? non voglio ripetere gli errori del passato ma nemmeno diventare una strega rigida... grazie Cristina
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (21 Agosto 2015 14:29)

      Oh perbaccolina, eccola qui un'altra donna intelligente - lo dico sul serio - che si fa mettere nel sacco dalle apparenze e manipolare da uomini che hanno solo la facciata ("Qualità intellettuale"?! "Laureato"?!!! Oh cielo, nemmeno la nonna della Monaca di Monza ragionava così). Tutti uguali i rospi in cui sei incappata, identici proprio. Hanno anche lo stesso voto di laurea per caso? Così, per sapere. Che dire? Hai uno schema così fisso che è disarmante. Timido?! Vorrei poter fare una magia sul sito dove alla digitazione della lettera "t" la parola si autodistrugge. Il solito omuncolo mediocre. Ma quale strega rigida e strega rigida? Donna indipendente che vive senza il prosciutto sugli occhi non è un obiettivo più che sufficiente? Eri pronta ad ascoltarlo? Cara Cristina, tu donna intelligente e con molte qualità, umane ed emotive, sei ancora, come milioni di altre donne, intrisa di un maschilismo, di un senso di inadeguatezza e di sudditanza rispetto alla figura maschile, che è impressionante. Gli hai mandato un messaggio in cui gli hai scritto che sei pronta ad ascoltarlo? Ma alla tua età hai tempo ancora di ascoltare qualcosa che sia meno di Beethoven e di Mozart o dei sonetti di Shakespeare o dei versi della Divina Commedia?! Non mi dirai mica questo, vero?! O vieni pagata per ascoltarlo? Dire cosa poi? Che avrà da dire questo simpatico troglodita? Son quasi curiosa... Mi piacerebbe fare l'analisi psicopedagogica della frase: "leggermente disordinato nella sua persona ma d’altra parte vive solo". Mi sono già espressa, e questa neanche la trisnonna della madre della Monaca di Monza poteva ancora pensarla. Stai insinuando che il fantastico principe ha urgente bisogno di una cameriera e guardarobiera e hai in mente la candidata perfetta? O ha bisogno di una badante dato che da solo il genio non è nemmeno capace di appaiare i pantaloni e la camicia?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 9 anni fa (21 Agosto 2015 17:07)

      Hai ragione Ilaria! sono stata educata proprio così qui in provincia mannaggia.. è tutta la vita che lotto per diventare diversa da mia madre.. chissà se farò in tempo. Mi sono ribellata anche se un po' tardi ma dovevo essere indipendente e ora sto cercando un uomo che non sia un troglodita... no no! non aspiro a fare la colf e tantomeno badante ..questa aspirazione mai avuta! sei simpatica! mi riferivo a una polo non proprio fresca di bucato.. di solito taglio la corda alla velocità della luce, questa volta essendo i giorni più caldi del secolo..di pomeriggio.. ho pensato non fosse facile essere perfetti.. ah ah. Grazie! continuerò la mia ricerca altrove..
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (1 Settembre 2015 23:53)

      Gesù! Questa me l'ero persa!... Grandissima risposta, Ilaria! @ Cristina : certo che sei in tempo per cambiare! Sono i deficienti come quello che hai incontrato che non hanno speranze! :-D
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  2. Avatar di London

    London 9 anni fa (30 Agosto 2015 12:20)

    Ciao a tutte :) ... Sono di rientro da un viaggio bellissimo in Inghilterra e Scozia, natura spettacolare... Un sogno! Quanto è bello viaggiare??? Incontrare nuova gente e vivere momenti diversi dalla solita routine :). E mi ha fatto stra bene staccarmi da internet... Farebbe bene a tutti... Disintossicazione da wapp e vari. Vi aggiorno sul poor sposato... Ha tentato di scrivermi qualche volta aggiornandomi sul perché non scriveva, chiaramente facendo finta che io non gli avessi mai detto "non ci sentiamo più"... Dicendo che la moglie aveva il telefono bloccato col puk per cui lei usava il suo ttelefono... Ma gli mancavo tantissimo.. Ah ah ah. Io non ho mai risposto a parte dopo essere diventato autonomo col telefono mi ha tartassata x vedermi e gli ho detto che ero fuori. Adesso avrà trovato altri svaghi perché non si è fatto più sentire vedendo che non mi collegavo sempre. Ora per lavoro dovrò vederlo martedì e mi tocca proprio vederlo perché la collega è in ferie. Quale è il modo migliore di comportarsi in questi casi?
    Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (30 Agosto 2015 13:21)

      Lavorare.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (30 Agosto 2015 14:50)

      Ottimo.
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (1 Settembre 2015 22:47)

      London, ma perché senti il bisogno di aggiornarci in merito al deficiente paracu*o? Capisco tu voglia informare Ilaria e noi sul fatto che non te lo fili più, ma il fatto che tu ne scriva ancora prova che, in un modo o nell'altro, non hai smesso di pensare a lui... Non potresti eliminarlo da "uottsappe"? E smettere di raccontarci di lui, ché alla fine (IMHO) é dargli ancora importanza e diritto di esistenza nei tuoi pensieri? Le tue vacanze, i tuoi progetti, sono argomenti più belli da raccontare. ;-) Buona ripresa del lavoro!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (1 Settembre 2015 23:42)

      L'ho già eliminato da uottsappe..... Lui no quindi può scrivere... E io ricevere... Ola
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (1 Settembre 2015 23:58)

      Capito. Ecco un nuovo argomento che posso usare con una mia amica italiana che vorrebbe convertirmi a uottsappe! :-D Ma se non c'è modo di non ricevere i suoi messaggi, c'è almeno il modo di cestinarli senza nemmeno aprirli? E se non si puo' cestinare i messaggi... non puoi ignorarli, semplicemente? ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  3. Avatar di london

    london 9 anni fa (2 Settembre 2015 8:39)

    ...e comunque, cara Gea, non è che eliminare una persona da "uottsappe" implica in automatico dimenticarlo o smettere di pensare a quella persona, uno si impegna e si concentra e si occupa di altro e cerca di allontanare tale persona, ma ci vuole anche tempo e tu e tutte lo sappiamo bene. Sicuramente le mie vacanze e i miei progetti sono più importanti di lui e di tutto il resto.
    Rispondi a london Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (2 Settembre 2015 11:03)

      @ London: lo so che non si dimentica qualcuno in due secondi, e che non basta cancellarlo dai contatti, ma credo che smettere anche di parlarne acceleri il processo di oblio che hai giustamente avviato e che spero sarà il più rapido possibile. :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela2

      Michela2 9 anni fa (2 Settembre 2015 11:05)

      Ciao London, io spero che lo dimenticherai il prima possibile.Comunque se lo blocchi su whatsapp su tutti gli altri siti se blocchi gli sms e le telefonate sue farai sicuramente presto. Questi cellulari nuovi hanno di bello che puoi fare tutto... ;-)
      Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  4. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (11 Settembre 2015 20:47)

    "L'uomo che si fa tante donne è un figo, la donna che sta con tanti uomini è poco seria/troi*/una facile": se si hanno questo tipo di convinzioni profonde, non solo sarà difficile trovare l'uomo giusto, ma pure amicizie sincere secondo me..
    Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  5. Avatar di Lory

    Lory 9 anni fa (8 Settembre 2015 3:01)

    qua dove abito, c'è una signora ( amica di parenti) che dice di essere stata sempre molto selettiva. ( La signora in questione ha sui 55, 58 anni circa). ha detto che se non erano imprenditori e con il macchinone non li degnava di uno sguardo. I signori dovevano anche possedere una villa, per essere" degni" di essere considerati da lei . Morale della favola, è rimasta sempre da sola. Non è che i suoi standard per caso fossero un po' troppo alti?
    Rispondi a Lory Commenta l’articolo

    • Avatar di valentina.maidiremai

      valentina.maidiremai 9 anni fa (16 Settembre 2015 15:57)

      cara Lory naturalmente è sempre questione di punti di vista ma non sono mai stata capace di intendere che la sola presenza di macchinone e denaro fossero indicativi di standard alto. forse perchè nella mia vita ho incontrato persone anche parecchio benestanti ma infime dal punto di vista personale. detto questo sono conscia di aver detto una banalità ma ero infastidita dalla tua interpretazione della parola "degno". la solitudine della signora in questione forse andrebbe indagata (per chi fosse interessato) da altre prospettive. grazie e buona giornata
      Rispondi a valentina.maidiremai Commenta l’articolo

    • Avatar di Lory

      Lory 9 anni fa (21 Settembre 2015 6:37)

      hai perfettamente ragione! Infatti non ho mai capito come facesse quella signora a ragionare così. A me è sembrato che più che trovare una persona per fare un cammino di vita insieme, cercasse solo un pollo da spennare.....Anzi ne sono quasi certa :(
      Rispondi a Lory Commenta l’articolo

  6. Avatar di Loggy

    Loggy 9 anni fa (23 Ottobre 2015 15:20)

    Ciao Ilaria, ho letto da poco il tuo opuscolo sulla comunicazione e, anche se non c'entra molto con questa chat, vorrei un confronto con te e chi mi legge. Mi sono accorta che tendo a mettere in pratica spontaneamente molti degli aspetti che sottolinei, mi accorgo di riuscire a comunicare piuttosto efficacemente con gli altri ed è difficile che non riesca a spiegarmi e a socializzare con le persone. Tuttavia, a volte si incontrano dei soggetti davvero indisponenti, che ad esempio non salutano mai se tu non li saluti per prima, non ti coinvolgono mai in quello che stanno facendo, anche se ci lavori a contatto di gomito, e con i quali ogni tua proposta di comunicazione e di collaborazione rimbalza regolarmente come su un muro di gomma... Pazienza, dirai tu: non si può essere amici di tutti, e questo lo accetto. Tuttavia se per necessità di lavoro si deve comunicare con loro, il lavoro diventa un inferno: praticamente dovresti leggere loro nella mente per capire che cosa pensano e vogliono fare, perché non ti dicono assolutamente niente e, anzi, fanno di tutto per escluderti da qualunque loro iniziativa. Se tenti un approccio amichevole, la volta dopo è tutto come prima. Se fai delle richieste garbate, ti dicono di sì e poi le ignorano. Se offri collaborazione, evitano poi di rivolgerti la parola.... Un giorno in cui davvero avevo raggiunto il limite con una mia collega di questo tipo, mi sono stufata e le ho messo il muso: lo sai che ha subito cambiato atteggiamento? Deve essersi spaventata e poco dopo mi è venuta vicino, rivolgendomi la parola... Ma allora che cosa è giusto fare? Essere gentili sempre, oppure, ogni tanto, occorre mostrare anche la nostra insofferenza...? Grazie per l'attenzione! Ciao.
    Rispondi a Loggy Commenta l’articolo

  7. Avatar di london

    london 9 anni fa (1 Settembre 2015 18:48)

    No, vi prego! come da manuale!! era prevedibilissimo! Vi volevo aggiornare sull'incontro, anche se non è molto di interesse, ma sottolinea come certi soggetti siano tutti uguali. Forse hanno un loro vocabolario e lo studiano accuratamente sin dall'infanzia. Fatto sta che, a parte averlo solo salutato per educazione e professionalità, visto che ero nell'ambiente di lavoro e lui è un cliente, appena uscito, tempo 5 minuti, tac, messaggino su wapp da pena e piuttosto prevedibile/manipolativo: "Quasi non ricordavo che eri così bella...." sarei tentata di rispondere ..."fatti una cura per la memoria, prendi dei minerali..." ma il poveretto...................
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    • Avatar di Davide

      Davide 9 anni fa (27 Settembre 2015 5:16)

      manipolativo? prevedibile? eccone un altra, ma cosa son tutte ste paranoie! ma quando vi decidete a capire gli uomini? vuoi che ti dico come fare? smettila di cercare di capirli e giudicarli e prendi le cose per quello che sono!!, ti ha vista, ti ha trovata bella e te l'ha voluto far sapere , cosa diavolo avrebbe dovuto fare?!!
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (27 Settembre 2015 10:25)

      Capirli o non capirli? Non si capisce, dato che la contraddizione è in solo due riche :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (27 Settembre 2015 12:26)

      Davide .....poteva risparmiarsela l' uscita visto oltretutto che c'è un rapporto lavorativo di mezzo. Se non è manipolativo è cafone vedi tu cosa è meglio. Per me è cafonalmanipolativo. Ci sono delle distanze da contemplare e degli impulsi da contenere, non siamo bambini dell'asilo che esternano così quando capita perché sentono una cosa e allora devono spararla fuori. Se un mio ex pure collega mi facesse le sbrodolate complimentose in contesti lavorativi o para-lavorativi lo incenerirei con un'occhiata. Ma davvero non c'è senso del limite, della buona creanza, bisogna "esprimersi" liberamente a 360 gradi. Come i bambini.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (29 Ottobre 2015 15:46)

      Davide, mi ero persa la tua risposta, cavolo...ecco perchè non mi sentivo al meglio!! ti ringrazio, ora con queste perle di saggezza mi sento al meglio e stanotte dormirò sogni più tranquilli, ora SO, grazie a te, come capire/non capire gli uomini (come te!)...
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (27 Settembre 2015 12:55)

      Londan, non toglierti la soddisfazione di rispondergli per le rime se vuoi! Sicuramente farai un grande favore a tutte le donne del mondo, che quasi ogni giorno vengono importunate da "uomini" del genere. Sfigati come quello, i cosiddetti "corteggiatori perditempo", o anche "morti di fig*" sempre lì a guardare se in giro ci sono donne più o meno "scopabil*", non hanno nessun rispetto per le donne e non sanno manco cosa sia l'amore - che di certo non si basa sull'estetica e sul considerare una donna prima di tutto "qualcosa di attraente" e non una persona come un'altra con cui socializzare -. Gli uomini migliori che conosco non si permettono di socializzare con una donna basandosi sul suo "livello di scopabilit*", ma come persone come altre con cui gli fa piacere chiacchierare, a prescindere dal fatto che siano belle o brutte, proprio come con le persone del loro stesso sesso.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  8. Avatar di consuelo

    consuelo 9 anni fa (29 Gennaio 2016 17:59)

    Ciao Ilaria, sono una ragazza di 24 anni e leggendo questo articolo mi rispecchio molto. Sono uscita con ragazzi che come hai ben descritto, erano in mia compagnia e sbavavano dietro altre ragazze.... e questo non faceva altro che farmi star male, e dato che soffrivo di bassa autostima non alzavo il mio standard di ragazzo, ero convinta che loro erano ciò che meritavo e ciò mi portava a sopportare infiniti brutti comportamenti. Poi a poco a poco ho iniziato a lavorare su me stessa, ed ora sto cercando di alzare il mio standard... sono più guardinga ed osservo con attenzione i comportamenti del ragazzo con il quale esco. Grazie dei consigli :)
    Rispondi a consuelo Commenta l’articolo

  9. Avatar di Flavia

    Flavia 9 anni fa (17 Maggio 2016 14:43)

    Ciao! mi capita spesso di risultare attraente per uomini che effettivamente hanno un livello culturale e sociale inferiore al mio, ma che hanno raggiunto ottimi risultati negli studi e nel lavoro grazie alle loro capacità tecniche (insomma, ragazzi che reputo avere un bel cervello, ma di modi non troppo raffinati); con uno di questi, dato che mi attraeva fisicamente (altrimenti non mi faccio problemi a dire di no), ho accettato un maggiore coinvolgimento, ma, nel mentre, mi sono accorta di una cosa di me stessa che mi ha lasciata piuttosto sorpresa: quasi mi dispiaceva dirgli di no, anche se lo reputavo assolutamente distante dal tipo di uomo dal quale mi piace essere corteggiata, un po' come capita quando hai davanti un venditore insistente e alla fine compri qualcosa pur di non scontentarlo! Ci sono delle tecniche per evitare di sentirsi "in obbligo" a dire di si? Grazie!
    Rispondi a Flavia Commenta l’articolo

  10. Avatar di stefano

    stefano 8 anni fa (13 Luglio 2016 18:01)

    ciao Ilaria come vedi, anche io maschietto ti seguo. Penso che quello che scrivi possa servire anche a noi, o quanto a me, per capire il mondo delle donne. Sappiamo che il modo di pensare tra uomo e donna è molto diverso. Pero certe situazioni che leggo, possono accadere sia a voi che a noi. Ti dico la mia, sono stato 4 anni con una donna (lasciamelo usare questo termine, bambina) che non ha mai voluto capire il mio amore e forse ha frainteso la mia pazienza e il mio amore per debolezza. Ti dico che ogni litigata iniziava per una stupidaggine o peggio per un dispetto. La cosa peggiore è che subito lei iniziava con l offendere in modo pesante (bastardo, sfruttatore, sei un peso, bugiardo, falso...e cosi via). Alcune volte mi ha buttato fuori di casa a quando gli dissi che questo atteggiamento per me era peggio di un tradimento, cambio tattica mi dava le chiavi e me le ritoglieva. Sono stato panzientissimo e non ti sto a raccontare cosa ho fatto per lei perche penso che di sicuro rimarresti a bocca aperta (te lo dico perche alle donne che l ho raccontato sono rimaste cosi). La "sceneggiata" avveniva cosi: 1) lei tirava fuori un motivo per litigare, dal piu futile al piu stupido (si puo litigare perche il compagno cerca di farti risparmiare sull assicurazione mentre lei voleva che gli facessi subito un assegno da 1400 euro, che poi mi avrebbe restituito, per togliersi subito il problema?) 2) io stavo calmo o non rispondevo oppure cercavo di farla ragionare, ma nn bastava lei continuava ad offendere e se vedeva che le offese nn andavano a buon fine iniziava a mettere in mezzo anche le persone a me care 3) arrivato a sto punto reagivo....ma non con offese o altro, non scendevo a questo livello, ma cercando di far ragionare...ma senza successo. Allora gli dicevo che stava andando troppo oltre quasi da scaricatore di porto.....e non sentiva e ne ascoltava nulla di quello che io dicevo 4) calata di silenzio....smetteva di parlare se stavamo vicini (se stavamo lontani nn scriveva piu su uozzapp o nn rispondeva alle mia chiamate al cell) 5) dopo 2 o 3 gg cosi allora, e dopo mille chiamate e mille scritte, ti diceva che ero io che avevo sbagliato e che dovevo chiedere scusa. Se qui dicevo veramente non è cosi, allora iniziava di nuovo con le minacce che lei se ne andava..e sotterriamo l orgoglio e diciamo ok è colpa mia, basta che la facciamo finita con sta commedia. Ora dopo decine di volte cosi, l ultima. Lei si incazza perche ho la macchina in riparazione (io vivo a roma e scendevo al suo paese a vitulazio 4 gg su 7) e mi doveva venire a prendere alla fermata del pullman che in macchina da casa sua ci vogliono 10 minuti (una volta per dispetto mi fece attendere 45 minuti sotto un vento freddo e pioggia che epr fortuna con il capannone mi sono protetto). Insomma mi dice se vuoi venire a vitulazio da roma, arrangiati non sono cazzi mia e se poi non sei capace di comprarti una macchina non è colpa mia. Una settimana prima mi fa mi raccomando scendi con il pullman ti vengo a prendere e ti accompagno io non ci sono problemi, non ricorrere ad autostop o passaggi con persone che non conosci di questi tempi è pericoloso. Meglio che io e tu stiamo tranquilli. E poi......quello di cui sopra. Poi come ti ho detto prima ha iniziato la procedura litigio e voleva le mie scuse ma stavolta gli ho detto di no. Le scuse le devi fare a me io non do piu le mie scuse quando io non ho colpa mi sono stufato....e qui è finita la nostra storia...lei assolutamente si è rifiutata da darmi le sue scuse. Ed ora ognuno per la sua strada....anzi a dire il vero prima di chiudere mie disse: se vogliamo continuare si fa a modo mio, e io gli dissi primo mi devi le scuse e secondo si fa a modo nostro siamo una coppia non uno solo. Da qui sceso il silenzio e ora sono poco piu di due mesi che non la sento piu e ne ho provato nemmeno a chiamare poiche m ha bloccato uozapp e sul cell. Forse ho sbagliato nel cedere e nel far vedere veramente quanto amore ho avuto per lei? Come mi hanno detto alcune mia amiche donne è che ho dato troppo credito alle sue parole e mai alla realta che dimostrava proprio il contrario. Non lo so, l unica cosa che ora so è che ne esco a pezzettini e sto ancora male. Stefano
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      Ilaria Cardani 8 anni fa (13 Luglio 2016 19:55)

      Caro Stefano, questa non è una donna con cui stare. Hai ragione tu, la tua storia è molto simile a quella di donne che stanno con stronzi. Solo che qui la stronza è lei e con gli stronzi non si viene a patti. Vanno lasciati e dimenticati.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  11. Avatar di Mononoke

    Mononoke 8 anni fa (22 Marzo 2017 17:08)

    Un tizio che frequenta di rado la mia palestra m'invita per una birra e lo fa anche in modo carino. Io accetto e gli dico subito che ciò sarebbe stato possibile ma la settimana successiva perché in quella in corso sarei stata impegnata e poi fuori città per motivi di lavoro. Mi risponde che va bene, di decidere il giorno che preferivo e che se volevo potevamo fare anche la sera stessa o l'indomani (informazione di cui sopra non pervenuta, non è difficile: questa settimana no, la prossima possibile!). Continua poi a mandarmi durante il giorno messaggi whatsapp che trovo insistenti e mi scatta il sistema d'allarme. La sera stessa infatti mi scrive una roba del tipo : "ma allora che fai vieni?". Io non rispondo perché sono a cena con amici e lui dopo mezz'ora mi scrive "scusa il disturbo!!! Buona serata..." Ecco mi sa che il simpaticone una birra con me non se la prenderà mai!!! Grazie Ilaria!
    Rispondi a Mononoke Commenta l’articolo

  12. Avatar di Silvia

    Silvia 8 anni fa (18 Maggio 2017 12:15)

    Ciao Ilaria, a proposito di standard elevati, io fatico ancora molto a gestire i miei. Per quanto mi stia impegnando nella crescita e nel miglioramento personale, cercando di applicare i tuoi consigli. Cerco di alzare i miei standard (nella teoria), ma poi vedo che nella pratica non riesco ad essere rigorosa, a volte casco ancora nella rete di qualche manipolatore, sebbene sia migliorata molto. Quando ho delle percezioni negative rispetto a situazioni o persone, non sono veloce nel decidere di troncare subito, ci penso e mi trascino nella situazione, non sono decisa, tiro ancora troppo per le lunghe col rischio che poi ci rimetto. Non mi sento forte abbastanza in questo senso, forse ancora non sono sicura del mio profondo valore. Come posso fare di più? Grazie, Silvia
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Maggio 2017 15:29)

      Ciao Silvia, quando si è arrivati a un certo livello di consapevolezza ("so che certe persone sono sbagliate e so anche perché, so che il mio intuito mi dice che cosa va bene e che cosa no e mi ostino a non dargli retta, so che ci lascio le penne se insisto in determinati comportamenti e a dar retta a determinate persone") e si è fuori da pesanti magagne emotive, ci vuole l'assunzione di responsabilità e l'atto di volontà, esattamente come quando si deve recuperare la forma fisica e si decide che si deve andare in palestra e mangiare determinati cibi ed evitarne altri. La formula magica non esiste, anzi, in questo ambito, più che in altri, la formula magica è proprio l'assunzione di responsabilità, grande atto di potere su di sé. E' importante anche smetterla di frequentare i soliti ambienti o ambienti simili ai soliti, dato che si sono mostrati pieni di persone sbagliate.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 8 anni fa (18 Maggio 2017 17:07)

      Grazie Ilaria, illuminante e giusta, come sempre. Grande Stima.
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Maggio 2017 17:09)

      Grazie :)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Chiara

      Chiara 8 anni fa (18 Maggio 2017 18:45)

      Ciao Ilaria! Mi sorge una domanda da farti: come facciamo a capire o sentire se siamo in relazione veramente con la persona sbagliata, oppure se attraverso dei nostri auto sabotaggi roviniamo noi la relazione giorno dopo giorno?
      Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Maggio 2017 20:13)

      Ecco, quando ci si pone questo tipo di domanda siamo sicuramente nel caso uno e di certo c'è autosabotaggio, ma di sé e della propria vita, non della relazione.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di mary

    mary 7 anni fa (28 Marzo 2018 18:16)

    Ciao ...Condivido l'articolo scritto e ne faccio sempre tesoro per questi periodi anormali. Ma poi cos'è la normalità? Trovare a tutti costi il bravo e bel principe azzurro/tenebroso?! La risposta è MAGARII!!! - Al di là delle battute,oggi viviamo in un epoca dove si aspira alla normalità delle relazioni e alla ricerca di queste con un certo affanno e ansietà,beh.. Calma! Penso che il disagio di non trovare l'uomo giusto o il meno peggio ci faccia ,appunto, incappare in storie sbagliate dove non abbiamo capito i nostri standard.Ma poi lo standard,il nostro standard cos'è? Sono: l'insieme dei nostri valori,etici,morali e comportamentali,è il nostro io/ego che cerca un appagamento,emozione.Alzare i propri valori e il proprio io è semplicemente rispettarsi e volersi bene,ossia autostima,fiducia in se stesse.A volte vedo amiche o colleghe che si dimenano in storie e controversie assurde,mi chiedo: ma amate la pace del cervello?!Io si disperatamente...infatti sono loro,gli uomini,che selezionano me.Dice Ilaria è una cosa automatica,naturale, che non ci interessiamo di chi non fa per noi e non arriva ai nostri standard,ma io noto anche il viceversa, che loro già sanno la strada,la chiudono loro la porta.Gli uomini hanno il fiuto in questo,capiscono più delle donne,tanto meglio così!! Per spiegarmi,voglio dire che per come sono un uomo mediocre o banale non mi chiederebbe mai di uscire con lui.Ci sono delle componenti intrinseche/implicite che vengono lette dai nostri sensi,soprattutto da quello maschile.Altro fattore che racchiude questo sentire sono i nostri comportamenti,come ci presentiamo,inteso anche come ci vestiamo,come ci esprimiamo oltre alle nostre idee e progetti.Cerchiamo di non "standardizzarci" alla massa,viviamo con chi ci merita veramente e ci stupisce con poco;)
    Rispondi a mary Commenta l’articolo

  14. Avatar di Maria

    Maria 10 mesi fa (18 Gennaio 2024 19:12)

    Ciao Ilaria, so che quello che sto per esporre farà storcere il naso ad un po’ di donne, perché potrebbe sembrare che pecchi di superbia ma credimi, se sto esponendo questa situazione non è perché ne vado fiera ma perché la reputo un problema. Ok, dobbiamo mantenere gli standard alti. Ma forse io di questa filosofia ne ho fatto inconsciamente un mantra. E non parlo di standard assolutamente auspicabili e meritevoli di lode ma (lo dico quasi vergognandomi) standard alti un po’… superficiali. Sono una donna di 30 anni adesso ma per farti comprendere il problema di cui parlo devo andare un po’ indietro con il tempo. Circa 6/7 anni fa, quando avevo circa 23 anni, di uomini che mi giravano intorno ne avevo parecchi. Ho sempre avuto la percezione di non avere difficoltà nel piacere e devo dire che ho conosciuto qualcuno di interessante, rispettoso, intelligente e pure molto bello ma comunque ci tenevo particolarmente al fatto che mi dovesse accendere qualcosa in più. In questi anni, nel frattempo, ho avuto una relazione di 5 anni con un’uomo, finita da quasi un anno, lasciato perché, nonostante l’abbia molto amato, ad una certa ho capito che lui, di creare un futuro con me, quindi prendere casa insieme ed iniziare seriamente a parlare di futuro, non ne volesse sapere. Ovviamente detta così è riduttivo ma ho provato a trovare un confronto più volte ma alla fine non ho retto più. Sono tornata nel mondo dei single da 1 anno. E non più da fresca ragazzina ma da 30enne e le cose cambiano. Non so se è un problema anagrafico ma sicuramente tutti questi uomini che girano non ci sono più. O almeno, mi spiego meglio: 1) ci sono ma sono persone poco interessanti; 2) non mi calcolano nemmeno per sbaglio (ormai sono considerata troppo grande per gli uomini di oggi che hanno a loro disposizione le giovani 20enni fresche come le rose?). Questo è un problema nuovo per me. 3) sembra quasi che vogliano essere corteggiati. Specifico che ho una vita sociale attiva, lavoro in un ambiente grande, pratico sport, attività, ho una bella comitiva da sempre e conosciamo sempre gente nuova. Eppure… il nulla. E tornando agli standard alto ecco il problema: i pochi uomini che mi si presentano davanti, per me, hanno sempre un problema: o hanno un lavoro che non reputo all’altezza (ATTENZIONE! Non parlo di soldi qui, parlo di ambizioni avute nella vita. Io ho studiato, faticato, per arrivare dove sono ora e dentro di me si è installata l’idea che se un uomo non ha fatto la stessa cosa allora non lo guardo con stima). Lo so, è stupido, ma accade. Poi, forse convinta nell’ inconscio di essere sempre una fresca donna ventenne, guardo solo bei ragazzi. E allora io, da autocritica, mi chiedo: ma chi mi credo di essere? Ma comunque appena uno non rispecchia alcuni canoni lo scarto subito. Lo so, sono superficiale. Ma giuro, per me questo è un problema. Tutta questa situazione è frustante. Continuando così rimarrò da sola, vero?
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      Ilaria Cardani 10 mesi fa (21 Gennaio 2024 21:39)

      Ciao Maria, grazie per il bel commento, sincero e completo. Ti dico, sembra da manuale. A 30 anni - oggi poi - la vita nemmeno è iniziata. Soprattutto per una donna. Le ventenni, intese come coloro che sono all'inizio dei loro venti, e considerando che l'evoluzione che si verifica tra i 20 e i 30 è quasi paragonabile a quella che si verifica tra i 10 e i 20, o non si sono ancora affacciate al mondo delle storie sentimentali vere e proprie o sono comunque in genere ancora in famiglia e non certo in grado (dico per la maggioranza) di prendere decisioni definitive. E meno male. Poi, siamo sicure che tutte le "fresche" ventenni mirino solo a uomini più grandi di loro? Non direi proprio. Ti invito a riflettere sul fatto che non solo le donne vengono considerate alla stregua di quarti di bue o di foglie di lattuga, o a scadenza come lo yogurt e il branzino, ma anche gli uomini con il passare del tempo si sciupano, eh! Sai cosa penso, andando nei dettagli del tuo commento? Che o è successo qualcosa nella tua storia di cinque anni, o già c'era prima, tu per qualche motivo sia un po' preda di una certa insicurezza. Lo dico perché da una parte le tue considerazioni sul "lavoro" di un partner potenziale sono comprensibili, ragionevoli e anche condivisibili, dall'altra l'attenzione all'apparenza - aspetto fisico - e titoli suonano come una ricerca di rassicurazione. Sei una donna (stavo per scrivere ragazza, ma in questo contesto mi sembra poco rispettoso) intelligente, cambia sguardo sul mondo e osserva te stessa con più obiettività ed evitando le auto svalutazioni. Da quella posizione vedrai cose e persone che meritano la tua attenzione.
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    • Avatar di Maria

      Maria 10 mesi fa (23 Gennaio 2024 11:46)

      Grazie Ilaria, se ho deciso di scrivere a te questo flusso di coscienza è perché le tue risposte centrano sempre il punto e non sono mai banali ne finalizzate ad essere accattivanti. Probabilmente l'insicurezza derivante dalla mia relazione di 5 anni è un dato reale: dentro di me si è insinuata quella piccola convinzione, quasi come risultato matematico di una proporzione , dove si evince che: "Lui che vuole un futuro con me: sono una donna amata al 100% = il mio ex non vuole un futuro con me: non sono meritevole di essere la donna del per sempre". E, d'altro canto, ricerco forse titoli e una "buona facciata" come se rappresentassero una sorta di riscatto che devo necessariamente ottenere per ricordare a me stessa che valgo. Mi costa fatica anche a mettere nero su bianco questa mio folle comportamento, ma devo purtroppo ammetterlo a me stessa. La parte che trovo difficile è cambiare lo sguardo sul mondo e uscire da questo meccanismo stupido insito in me. C'è una Maria che riconosce il suo valore, l'altra che mi spinge a commettere questo stupido errore di superficialità.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 10 mesi fa (26 Gennaio 2024 22:48)

      Ehilà, quanta cattiveria e che parole brutte e forti contro te stessa. Ma anche no.
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    • Avatar di Vic

      Vic 10 mesi fa (6 Febbraio 2024 21:37)

      Ciao @Maria, quanto mi piacciono i commenti "de core", senza ipocrisie e correndo il rischio di apparire sciocche e superficiali. Non sei superficiale, tranquilla. Anzi, il tuo è un commento ben scritto e profondo, che denota che stai cercando con intelligenza e coraggio di capirti, di conoscerti. Sei insicura, come dice Ilaria. Ti attraggono i vincenti perché essere scelta da uno di loro ti dà la percezione di valere, di essere meritevole. Ma questo già lo sai. Quando cerchiamo un riempimento ai nostri vuoti in un'altra persona, ci convinciamo che da sole non siamo in grado, che non vale proprio vivere senza qualcuno che ci completi, che dia un senso a tutto. E la vita ci appare come un tempo morto, in attesa che arrivi qualcuno a risvegliarci dal torpore. E se quel qualcuno è un medico, un project manager, un musicista, uno che "ce l'ha fatta", allora ci sentiamo speciali. Il bello e impossibile ha scelto noi, quindi valiamo. Se poi invece ci molla brutalmente o non ci considera, ecco che diventiamo trasparenti ai nostri stessi occhi, sfigate e mediocri. Devi imparare a darti valore. Solo così si attraggono persone sane, sia in amore che nelle amicizie. La tua "selezione spietata" è sintomo di un malessere interiore. La stessa spietatezza ce l'hai verso te stessa per non aver saputo "tenerti" il figo, per non averlo conquistato, per essere stata "scartata". Queste sono stupidaggini in realtà. Quando arriverai ad avere una buona consapevolezza di te, prendendo atto dei tuoi limiti ma anche dei tuoi pregi e del tuo valore, cose come la bellezza estetica ti sembreranno insignificanti. Ti importerà molto di più valutare come lui ti tratta, come tratta le persone in generale e se è un uomo coerente. Darai importanza ai fatti e non alle parole, e i fatti non sono belli né brutti. Sono fatti. In bocca al lupo per tutto, non mollare e segui il blog🌹
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