C’è uno sport nel quale le donne sono imbattibili: si tratta del sabotaggio della loro vita, del loro amore, del loro lavoro. Chiamalo anche autosabotaggio, se preferisci e se ti è più chiaro. Oppure chiamalo anche “impegnarsi inconsapevolmente ma costantemente per rovinarsi l’esistenza”.
Invece il nostro compito “naturale” (cioè il compito di ogni essere umano sano ed equilibrato) è quello di essere felici, il più possibile. Se sei felice sei anche più affascinante e sai essere simpatica.
Quali sono le radici del sabotaggio o dell’autosabotaggio? Perché sono soprattutto le donne quelle superspecializzate a rompere le uova nel proprio paniere e a fare frittata di ogni piccola o grande questione della vita che le riguardi in prima persona? Che genere di nemico è il sabotaggio che si opera nei propri confronti?
Le radici del sabotaggio sono profonde, vengono da lontano, risiedono in un insieme di convinzioni, emozioni, presupposizioni che una persona ha riguardo a se stessa. Il sabotaggio della propria esistenza trova nutrimento nella bassa autostima, nell’incapacità di coltivare qualsiasi genere di pensiero positivo, nell’essere continuamente sfiduciate e pessimiste.
Il sabotaggio ha trovato terreno di cultura e concime in un’educazione – fin da piccolissima – che ha preteso di fare di una bimba, entusiasta e vivace, piena di energia, una creatura compiacente, impeccabile, sempre paziente, tollerante, disponibile a qualsiasi compromesso. Docile, ma di successo. Bella ma non oca. Intelligente ma non furba. Cauta nell’esprimere le proprie opinioni e non certo determinata e decisionista. Le decisioni per lei, le prende qualcun altro.
"Quando esiste la prospettiva di ricevere uno schiaffo, il vero masochista porge la guancia. S.Freud"
Il sabotaggio che una donna attua nei propri confronti nasce sostanzialmente dal credere fermamente a quelle spinte costanti ed esagerate ad essere sempre un brava bambina, bella e capace di fare e di capire. Ma che sa stare al suo posto e che non perde mai le staffe.
Un donna che si fa sabotaggio da sola quindi crede di non essere mai abbastanza, di non essere all’altezza, di non aver fatto mai la cosa giusta o, per lo meno, che la cosa fatta forse sì, era anche giusta e fatta “benino”, ma non abbastanza bene, non perfetta, non al massimo delle attese delle possibilità.
Ovviamente questo atteggiamento si applica – con esiti catastrofici – anche quando si tratta di seduzione. Se non si crede in se stesse, il momento della seduzione, da appagante e divertente, si trasforma in una terribile tortura, in una piccola montagna da scalare. Che fa sentire ancora più forti alcune pessime sensazioni come quella della timidezza e dell’insicurezza (non per niente ho dedicato un intero percorso a Come sedurre un uomo senza stress).
Sabotaggio e relazioni d’amore
Tu ti chiederai: “E va bene Ilaria, un bel discorsetto mi hai fatto (anche un po’ deprimente a dire la verità), ma a questo punto ti chiedo? Che cosa c’entra il sabotaggio con le relazioni d’amore, a prescindere dalla seduzione e dal corteggiamento?”
Intanto chiariamo bene un aspetto: il sabotaggio è un effetto. E’ una conseguenza. Più o meno funziona in questo modo: Maria (nome di pura fantasia) crede di valere molto poco; ha pochissima fiducia in se stessa, ma soprattutto crede di non meritarsi nulla (gliel’hanno fatto credere da quando era ancora in fasce). Nel senso: magari crede di avere anche delle doti, tipo intelligenza, pazienza, capacità di analisi e di ragionamento e così via. Ma siccome si sente sempre in errore (pensa di fare i famosi errori comuni) e in fallo, è convinta di non meritarsi quel che la farebbe felice. Cioè: va bene, ammette senza problemi di essere capace, intelligente e magari anche bella. Ma è convinta nel profondo di non meritare, di essere indegna, di essere cattiva. Ecco. Questo è quel che pensa la campionessa di sabotaggio Maria.
"Vinci il male che puoi vincere. Arturo Graf"
Il che è orribile: perché un conto è considerarsi un’incapace totale, un altro conto è avere la percezione di avere delle potenzialità, ma di non riuscire a esprimerle del tutto. E’ frustrante al massimo.
E’ per questo che Maria si avvicina con una certa facilità a quello che potrebbe renderla felice, sodisfatta e appagata, ma siccome dentro di sé si sente profondamente “immeritevole” e “cattiva”, eccola là che allora si punisce e fa del sabotaggio su di sé. Si rovina le feste. Tutte, o quasi. O almeno le più importanti.
In amore sai a che cosa porta questo atteggiamento mentale, vero? Porta ad evitare gli uomini giusti e a mettersi con gli uomini sbagliati. Perché sulle donne che si sentono immeritevoli e cattive gli uomini sbagliati hanno uno straordinario potere: confermano alle signore sabotatrici la loro convinzione di essere cattive e immeritevoli. Rafforzano in loro il senso di colpa e di inadeguatezza che loro già sentono molto forte e molto familiare.
Ti dirò di più: le donne che si sentono immeritevoli e cattive e sono specialiste nel sabotaggio della loro vita e dei loro amori amore, si tormentano talmente, nella loro testa e con i loro pensieri negativi, che arrivano addirittura a giocare al ribasso. Cioè scelgono per sé il peggio e poi non riescono a lasciarlo andare. Scelgono gli uomini sbagliati e non riescono a rompere la catena delle storie sbagliate. Sai perché accade questo?
Perché, quando si trovano in una storia sbagliata, pensano di essere loro a sbagliare o a essere sbagliate, non che sia l’uomo con il quale stanno a non essere adatto o la storia in sé. Per cui, si reimpiono di sensi di colpa e fanno di tutto per “cambiare” il loro atteggiamento, zerbinandosi, perdendo il senso della loro dignità e soprattutto consumando energie intellettuali ed emotive nel tentare di arrivare a un ideale di perfezione che, pensano (sbagliando) potrebbe permettere loro di essere felici in amore.
In tutto ciò non ascoltano i propri bisogni fondamentali, che invece per avere una vita serena vanno assolutamente appagati (ne parlo nel dettaglio nel percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione).
Sabotaggio e benessere personale
E’ per quello che molto spesso queste donne che applicano il sabotaggio su se stesse e sulla propria vita molto spesso si sentono prive di energia (anche di energia sessuale) e, pensa un po’, soffrono anche di disturbi fisici ricorrenti. Le donne esperte nel sabotaggio di se stesse sanno perfettamente come farsi del male. E hanno una certa difficoltà a perdere questa abitudine.
"Meglio mille rimorsi che un solo rimpianto. Linea 77"
Qualche giorno fa una lettrice – il suo nome è Mia – ha lasciato un commento all’articolo in cui spiego come diventare stronza e perché è importante comportarsi da stronza. Ecco quanto dice la nostra amica:
“Ciao Ilaria! Complimenti per il blog, fornisce ottimi spunti per riflettere. Ti seguo perchè sono nel mezzo di un percorso piuttosto difficile, dopo una relazione che definire disfunzionale è un eufemismo. Mi sono assunta tutte le mie responsabilità a riguardo, non provo più rabbia e credo sia stata un’esperienza che mi ha messo sotto gli occhi fragilità e ferite che non sapevo di avere. Per questo mi ha fortemente cambiata in meglio. E’ da un po’ che sto lavorando sulla mia “stronzaggine”, per come è intesa nell’articolo che hai scritto e, è vero, fa immensamente bene alla salute.
Sabotaggio: abbandonare la via cattiva e prendere la via buona
Sento che molte cose stanno cambiando per me, tuttavia continuo a imbattermi in uomini assolutamente inconsistenti e, anche se ho imparato a corazzarmi e a fermarmi prima di farmi molto male, del male me lo fanno lo stesso. Io ho deciso di stare bene, ma se continuo ad attrarre e farmi attrarre da uomini di un certo tipo evidentemente la strada da fare è ancora lunga. Oggi ho avuto bisogno di rileggere questo tuo articolo in particolare, come promemoria. So qual’è la strada da correre, ma a volte cado o mi perdo. E non riesco a capire perché. Grazie per il tuo lavoro.”
"Magari uno rimpiange di aver perso qualcosa, e l’ha perso solo per trovare di meglio. A. De Carlo"
Intanto ringrazio io Mia per i complimenti e per il contributo. E poi vorrei dire qual è la mia impressione riguardo a quel che scrive: io credo che Mia debba fare un passo importante. Smetterla di darsi addosso. Smetterla di pensare alle proprie responsabilità. Smetterla di pensare che la strada da fare è ancora lunga. Mia dovrebbe cambiare i propri pensieri e lasciare andare ogni convinzione, idea o anche accenno di indageuatezza. Mia deve smettere di accusarsi e di non sentirsi all’altezza. Perché nel suo messaggio lei mostra di essere una donna molto intelligente, molto sensibile, molto disponibile verso gli altri. Ma dimostra anche di darsi sempre addosso.
E, per parafrasare la citazione di Andrea De Carlo che ho riportato sopra, Mia deve abbandonare il sabotaggio che opera nei confronti di se stessa nel continuo colpevolizzarsi. Lo deve fare per trovare il meglio di un atteggiamento mentale che sia positivo e benevolo nei propri confronti, nei confronti della sua vita e anche del “destino”.
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So che ho toccato un argomento delicato e, dal mio punto di vista, molto importante. E’ di tuo interesse? Secondo te, quali sono le situazioni o le ragioni nelle e per le quali più facilmente le donne praticano il sabotaggio di sé e della propria vita? Quali sono i metodi e gli atteggiamenti più giusti per evitare di cadere nel sabotaggio di sé?
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valentina.maidiremai 10 anni fa (14 Dicembre 2014 22:05)
Rosa dei venti 9 anni fa (1 Novembre 2015 12:55)
Sole 9 anni fa (13 Marzo 2016 20:26)
Questo articolo ahimè mi descrive molto bene..Agata 9 anni fa (23 Maggio 2016 20:23)
Pina 9 anni fa (30 Maggio 2016 18:20)
bianca 8 anni fa (13 Settembre 2016 14:19)
max 8 anni fa (13 Settembre 2016 20:17)
Bel commento, biancaTitania M. 8 anni fa (26 Ottobre 2016 16:10)
Marimi 8 anni fa (19 Maggio 2017 18:02)
Giuditta 7 anni fa (25 Agosto 2017 12:15)
Gretel 7 anni fa (25 Agosto 2017 22:54)
Adele 7 anni fa (24 Maggio 2018 12:14)
Raro trovare una persona perbene, intelligente, affascinante, romantico, coerente, maturoA 6 anni fa (7 Gennaio 2019 20:44)
Irene 6 anni fa (20 Gennaio 2019 21:27)