Sono molte le donne che hanno problemi di coppia con le quali ho contatto di persona, per telefono, per e-mail e attraverso il sito. Uno degli aspetti che mi lascia più perplessa riguardo una buona parte di loro è che spesso si rivolgono a me per chiedere aiuto, appoggio e sostegno dopo una storia (o più storie) andate male, dopo aver incontrato molti uomini sbagliati e dopo aver vissuto molte esperienze che le hanno fatto soffrire per amore. Spesso lamentano il fatto di sentirsi svuotate, demotivate e incapaci di prendere decisioni che potrebbero essere importanti per loro, per costruirsi una vita bella e felice, con un amore sano e costruttivo, un uomo giusto al loro fianco. Senza problemi di coppia.
Si trovano in una situazione di immobilità e si sentono incapaci di essere felici e che fanno? Si colpevolizzano, accusano se stesse di non essere in grado di prendere in mano la propria vita, magari di essere pigre, di non essere all’altezza. Dichiarano anche apertamente di mancare di autostima e se ne fanno una colpa. Cioè: sono convinte di non avere autostima (e questo è vero) e se ne fanno una colpa. Il che non aiuta ad avere un’alta autostima…
"L’amore che inibisce non è amore. L’amore è tale solo quando libera.Leo Buscaglia"
Quanto alle storie andate male e ai loro problemi di coppia (passati o presenti) li interpretano per la maggior parte come risultato dei loro propri errori e delle loro proprie colpe. Insomma, pensano che se le cose sono andate male è perché se lo meritano, dato che non sono state abbastanza brave, furbe e intelligenti da ottenere qualcosa di più e di meglio. Questa è la loro interpretazione del passato.
Problemi di coppia, presente e passato
Quindi, per essere chiara, ecco come una donna vive il fatto di aver avuto una storia importante o molte storie che non hanno funzionato e di avere o avere avuto problemi di cuore: nel presente è stanca, provata, sfiduciata e si colpevolizza per questo, si sente un’incapace e una stupida. Se guarda a quel che le è successo in passato, estende la propria incapacità su una linea del tempo che ha radici profonde nel passato: se ha sofferto nel passato, guarda un po’, è sempre colpa sua. Se ha avuto problemi di coppia in passato, la responsabilità non può essere che sua e del suo non essere all’altezza.
Ora, sai qual è il rischio di un atteggiamento mentale di questo tipo? Di portare con i propri pensieri e la propria immaginazione questa linea del tempo anche nella propria visione del futuro e sentirsi senza forze, senza potere e senza speranza anche per la vita che verrà. Vuol dire pensare e “immaginarsi” di avere per sempre “problemi di coppia”.
Se stai vivendo all’interno di questa “costruzione mentale”, è utile che tu ne diventi consapevole, questo è un primo passo.
"Tutti vorremmo avere sia l’amore sia la libertà. Luciano De Crescenzo"
Problemi di coppia e consapevolezza personale
Ma torniamo alle molte donne che si rivolgono a me con il principale problema di non avere abbastanza forza-motivazione-energia-capacità di affrontare la vita in modo indipendente, autonomo e – soprattutto – felice.
Che cosa io percepisco che manca nella loro analisi e nella loro consapevolezza? Io percepisco forte la sensazione che tutte queste signore dimenticano una parte importante di se stesse e della loro vita. Dimenticano come erano “prima” che tutti questi problemi di coppia le affligessero e dimenticano le tracce che i problemi di coppia hanno lasciato su di loro. O forse proprio non se ne rendono conto e non ne sono consapevoli.
"Se un individuo è capace di amere positivamente, ama anche se stesso. Se può amare solo gli altri, non può amare affatto.E. Fromm"
Problemi di coppia, stanchezza e rane
C’è una storia che viene spesso raccontata quando si parla di crescita personale e anche quando si vogliono spiegare i meccanismi della manipolazione.
Alcuni contadini volevano cuocere una rana, viva. La presero dal suo stagno e la buttarono in una pentola di acqua bollente. La rana, appena arrivata in contatto dell’acqua, saltò fuori, con tutta la sua energia e la sua forza. I contadini lasciarono perdere il loro progetto.
Poco tempo dopo, gli stessi contadini presero dallo stagno un’altra rana e la misero in una pentola d’acqua fredda. La rana rimase nella pantola. E vi restò dentro anche quando i contadini accesero il fuoco sotto la pentola. L’acqua si riscaldò lentamente e la rana sulle prime la trovò piacevolmente tiepida, poi, senza rendersene conto, a poco a poco, perse tutte le sue energie e ogni capacità di reazione, tanto che quando l’acqua arrivò alla temperatura di 100 gradi restò nella pentola lasciandosi bollire del tutto. Morendo.
L’esperimento della rana bollita è stato replicato diverse volte nella realtà.
"Quando amare significa soffrire, stiamo amando troppo.Robin Norwood"
Problemi di coppia e svalutazione di sé
Ora, che crediamo o meno che quello descritto sia il reale comportamento di una rana in una pentola, la metafora ha molti significati utili per prendere consapevolezza dei problemi di coppia e degli effetti che possono avere su chi li “subisce”.
Per esempio, quando si inizia una storia d’amore, in genere, si inizia pieni di speranze, sogni e illusioni. E questo dà energia. Dà le energie anche per sopportare alcuni aspetti negativi che molte donne o tendono a non vedere o tengono a giustificare come inevitabili… E questa è un’altra brutta storia.
Poi la relazione va peggiorando, ma a poco a poco, e i problemi di coppia aumentano un pochino, togliendo energie, giorno, dopo giorno, dopo giorno. Un partner gentilissimo all’inizio diventa solo gentile, poi un po’ distaccato, poi molto distaccato, poi un po’ maleducato, poi molto molto maleducato, poi, poi, poi…
Per non parlare di quando si ha a che fare con uomini sposati/impegnati, che all’inizio sono così presi da dirti a gran voce di voler lasciare la moglie, la prima ex-moglie, la seconda ex-moglie e l’amante, numero 1, 2 e 3 per stare con te. E, alla fine, sì, ti mandano qualche sms ogni tanto, ma ti trattano un pochino male, no anzi tanto…
Quindi che cosa succede? Succede che quando un cambiamento avviene in modo lento e graduale, molto spesso non ci si accorge di quello che sta cambiando e di come sta influenzando il nostro stato emotivo. E questo accade sì nel positivo, ma anche nel negativo: si rischia di vivere, quasi senza accorgersene, delle storie che degenerano ogni giorno e che tolgono energia. Ritrovandosi alla fine “cotte”, “bollite”. O, perlomeno, esauste…
Entrare in relazioni sbagliate che a poco a poco diventano sempre più tristi, insoddisfacenti e oppressive, significa molto spesso sottoporsi a un lento peggioramento nella qualità della propria vita che incide pesantemente e durevolmente sul proprio stato emotivo.
A che cosa ti serve questa riflessione? Vorrei che ti servisse a porre l’attenzione su 3 aspetti importanti
"La felicità è individuare e apprezzare ciò che già possediamo! Leo Buscaglia"
1) Quando inizi una nuova storia sentimentale, decidi bene quello che vuoi per te: non scendere a compromessi per avere un partner a tutti i costi.
2) Se hai avuto una o più storie sbagliate, tieni presente che probabilmente ti senti provata per delle valide ragioni: la tua tenuta emotiva è stata messa alla prova ripetutamente e se ora ti senti priva di energie non è un fatto casuale e non ti devi sentire colpevole e inadeguata per questo. E’ ora di recuperare, e recuperi prendendo atto di quanto è successo e di quanto hai sofferto.
3) Sii consapevole che passare da una storia sbagliata a un’altra non ti fa bene, perché ti cuoce un po’ alla volta, più volte. Decidi che non vuoi cuocere, decidi che vuoi salvaguardarti al meglio, per la tua vita, e che non itendi sacrificarti per qualcuno che, con la tua vita, non c’entra nulla.
Tittissima 11 anni fa (22 Ottobre 2013 15:30)
Promemoria: un uomo che cincischia su una relazione, cincischia "su una relazione CON TE".Monique 11 anni fa (23 Ottobre 2013 19:22)
Goldie 11 anni fa (23 Ottobre 2013 21:28)
Sì con antidepressivi passailariacardani 11 anni fa (23 Ottobre 2013 21:54)
@ Goldie, scusa, che genere di affermazioni fai?Goldie 11 anni fa (23 Ottobre 2013 22:23)
Goldie 11 anni fa (23 Ottobre 2013 22:54)
Monique 11 anni fa (24 Ottobre 2013 14:44)
Goldie 11 anni fa (24 Ottobre 2013 15:23)
appuntoMonique 11 anni fa (24 Ottobre 2013 19:30)
Si ma la malinconia nn c'entra nulla con gli antidepressivi. É uno stato momentaneo dell'anima....Goldie 11 anni fa (28 Ottobre 2013 10:20)
a me non si tratta(va) solo di malinconia. se riesci a gestirla, brava. io soffrivo troppo per potermi "curare" da solap.74 11 anni fa (22 Novembre 2013 20:20)
eliber 11 anni fa (26 Gennaio 2014 0:31)
elisa 9 anni fa (9 Luglio 2015 13:37)