Comunicazione efficace per relazioni felici

comunicazione efficaceComunicazione efficace: ti sembra un termine un po’ tecnico, che non dovrebbe avere nulla a che fare con un rapporto di coppia, l’intimità tra un uomo e una donna o la realizzazione di relazioni a due, felici e appaganti? Io credo che la comunicazione efficace sia molto importante quando si tratta di attrazione, di seduzione, di corteggiamento. E anche quando si tratta di dare e ricevere piacere.

Usare la comunicazione efficace in definitiva significa comprendere l’altro e farsi comprendere da lui.

Significa capire la psicologia maschile e permettere che un uomo comprenda la psicologia femminile: lo sai vero che molti uomini considerano la mente femminile totalmente impenetrabile e non si fanno una ragione della gestione che le donne hanno delle emozioni? ;)

"Comunicare? Comunicare? Solo i vasi comunicano. Jean Baudrillard"

Usare la comunicazione efficace significa instaurare un’intesa profonda che conduce a una sintonia maggiore, destinata a crescere col tempo e a rafforzare l’unione. Che è ben l’opposto di quel che frequentemente accade: succede più spesso infatti che dopo l’eccitazione iniziale i due partner, non trovando comprensione reciproca si perdano per strada e soprattutto perdano interesse, arrivando all’indifferenza reciproca e forse anche all’intolleraza.

Se c’è sintonia e intesa tra due persone, invece, c’è rispetto reciproco, c’è il riconoscimento del valore dell’altro come persona diversa sì, ma alla quale ci si sente uniti da un legame unico e speciale. La comunicazione efficace, dunque è utile a creare questo legame unico e speciale. In modo che sia costruttivo, vitale, “creativo”.

Comunicazione efficace: il più grande ostacolo

Qual è il più grande ostacolo della comunicazione efficace? Io lo chiamo “il fraintendimento incrociato”. Che cosa intendo con “fraintendimento incrociato”? Intendo una situazione molto comune in ogni ambito dell’esistenza umana: pensare di sembrare in un modo e di comunicare determinati messaggi e in realtà comunicarne altri, magari addirittura completamente opposti.

Per esempio, molto comune alle donne è il “fraintendimento incrociato” per il quale loro si sentono autenticamente ben disposte, aperte a sentimenti onesti e sinceri e alla comprensione reciproca dell’altro, ma, in realtà vengono percepite come “sostenute”, distanti, magari anche rompiscatole. Il “fraintendimento incrociato” si verifica tutte le volte che la persona è convinta di mandare un tipo di messaggio e, invece, ne manda un altro, completamente differente. E questo accade senza che lei ne abbia piena consapevolezza e nemmeno sia in grado di accorgersene.

"Follia è l’incapacità di comunicare le tue idee. Paulo Coelho"

Hai mai fatto questa considerazione? Non hai mai pensato che magari tu pensi di mostrarti gentile e aperta verso gli altri (perché dentro di te ti senti e vuoi essere davvero gentile e aperta verso gli altri) e invece risulti essere scostante e chiusa? Credimi, è una situazione molto frequente.

E l’”incrocio magico”  del fraintendimento quando si verifica? Semplice (si fa per dire): si verifica quando la risposta che si ottiene dall’altro non è corrispondente all’intenzione che si ha (in questo caso il sentirsi gentile e aperta) ma all’effetto reale che appare all’esterno (sembrare scostante e chiusa all’altro).

Per cui accade che 1) una persona creda di mostrarsi gentile e aperta, 2) risulti (a sua insaputa) scostante e chiusa, 3) abbia una risposta corrispondente non alla sua intenzione, ma all’effetto che fa sugli altri.

"La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione. Carl Rogers"

In questo caso potrebbe trattarsi di allontanamento e difesa da parte di chi sta intorno, giusto? Chi si mostra chiuso e scostante difficilmente suscita reazioni di avvicinamento. E a questo punto che succede? Il fraintendimento incrociato è bello che realizzato, in quanto a quel punto si pensa di essere “sbagliati”, di aver subito un rifiuto o che gli altri non siano aperti e gentili.

Chiaro lo schema?

Comunicazione efficace: 5 passi per evitare gli errori

E allora come si supera la spinosa questione del “fraintendimento incrociato”? Ti propongo 5 passi facili per andare oltre questo ostacolo che si frappone fra te e la comunicazione efficace, fra te e gli altri.

1)      Smetti di giudicarti e di valutarti in base alle reazioni che susciti negli altri. Limitati a osservare i tuoi pensieri e i tuoi atteggiamenti e i comportamenti e le reazioni delle persone con le quali ti relazioni. Assumi davvero la posizione dell’osservatrice: immagina di essere al di fuori della situazione che stai vivendo e di guardarla come guarderesti la scena di un film che non hai mai visto e del quale non sai nulla. Pensa di essere seduta su una poltrona un po’ distante e di rilassarti per un pochino, come quando si sta in spiaggia a guardare il mare, vuotando la mente da pensieri che disturbano.

2)      Non pretendere di piacere e di compiancere gli altri a tutti i costi. Anche a te capita di frequente di camminare per strade piene di negozi con vetrine colme di prodotti in vendita, di richiami di sconti e di offerte varie: stai certa (te lo garantisco al 100%) che tu compri solo una piccolissima parte di quel che c’è in vendita. Ma per questo chi ha fatto il vestito che tu non compri non passa il suo tempo a pensare male di sé dentro la propria testa.

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.
"La sincerità non consiste nel dire, ma nell’intenzione di comunicare la verità. Samuel Taylor Coleridge"

3)      Impara da quel che vedi intorno a te. Sempre con l’atteggiamento dell’osservatrice di cui al passo numero 1, guarda quel che ti accade intorno: quali sono gli atteggiamenti degli altri, le situazioni, i suoni, i colori, le musiche, le immagini che ti fanno stare bene? Sappi che se un sorriso di uno sconosciuto ti fa sentire bene, è molto probabile che un tuo sorriso faccia sentire bene gli altri. Se un tono di voce basso e dolce ti fa sentire rilassata, è probabile che anche gli altri si sentano rilassati quando tu usi un tono di voce basso e dolce. Fai agli altri quello che piacerebbe fosse fatto a te, secondo il precetto evangelico. E’ una buona idea.

4)      Togliti le etichette che altri o tu stessa ti hanno o ti sei appiccicata addosso nel tempo, tipo “sono insicura e non riesco a superare la mia insicurezza” o “sono timida e la timidezza è una prigione per me”. Tutte le volte che hai un po’ di tempo a disposizione (al rivseglio, prima di addormentarti, nel tragitto casa-lavoro, sotto la doccia) immagina te stessa libera, che passeggi in grandi spazi aperti, senza limiti e confini.

5)      Smetti di pensare alle relazioni con gli altri come a dei rapporti legati da obblighi e doveri: gli altri non hanno nessun dovere di renderti felice e di farti piacere, tu non hai nessun dovere di rendere felici gli altri o di far loro dei piaceri. Non farti usare dagli altri per soddisfare i loro bisogni (malsani), non usare gli altri per placare la tua bisognosità.

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56 Commenti

  1. Avatar di eleonora

    eleonora 11 anni fa (13 Marzo 2014 21:55)

    bah,a meno che non sia timido,io lascerei fare all'uomo... l'uomo! io,ne ho incontrato tantissimi tra l'ambiguo e il timido,poi,uno che mi ha detto chiaramente che gli piacevo un sacco,per carattere,in primis........... x dire:ma perchè sprecare energie UTILI in queste sciocchezze da adolescenti???sarà lui a DIRE E SE NON DICE...AMEN.significa che non è interessato o sicuro del fatto suo.
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  2. Avatar di reggielove

    reggielove 11 anni fa (13 Marzo 2014 22:58)

    Fare l'uomo significa che invita LUI. Non e' mica un invalido o un bambino, ma veramente voi credete che gli uomini abbiamo paura di fare un invito?!
    Rispondi a reggielove Commenta l’articolo

  3. Avatar di romi

    romi 11 anni fa (14 Marzo 2014 0:32)

    ma non stiamo andando fuori tema concentrandoci sullo specifico caso di gea?
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  4. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (14 Marzo 2014 0:07)

    @emanuela il tuo intervento mi ha fatto riflettere, perché in effetti anche io mi ponevo l'interrogativo se a non fare mai la prima mossa si potesse essere fraintese.... Leggendo con maggiore attenzione alcuni articoli, e soprattutto ri-ascoltando diverse volte alcune parti cruciali di Come sedurre un uomo senza stress" penso che mi si sia un pò chiarita la faccenda... In effetti la donna non dovrebbe essere passiva, tutt'altro... La comunicazione di un interesse dovrebbe essere chiara ed efficace, ma: - non dovrebbe essere di tipo "bisognoso" (io facevo questo errore nel manifestare il mio interesse a un uomo: mi ponevo immediatamente in inferiorità rispetto a lui, anche con atteggiamenti molto sottili, ma sono sicura che i micro-messaggi arrivavano), ma dovrebbe comunicare sempre in sottofondo sicurezza di sé e autostima - deve essere un'apertura, un modo di fare "invitante", che faccia capire all'uomo con molta chiarezza che una sua mossa sarebbe più che gradita, ma la donna non sarà lei a fare il primo passo, né si metterà nella posizione di "elemosinare" questa prima mossa... Dunque il ruolo attivo della donna dovrebbe essere quello di incoraggiare, con l'atteggiamento, con l'apertura, con il sorriso, e con le giuste parole dosate, l'eventuale prima mossa concreta dell'uomo. Questo è quanto ho recepito io, almeno (Ilaria, dammi un feedback se ho capito bene, per favore). Poi dall'aver capito a mettere in pratica... bè, c'è ancora tanto lavoro da fare... ma sto decisamente migliorando.... Concludo confermando l'importanza fondamentale, fin da subito, di una buona comunicazione, sia in una relazione nascente che in una già avviata.
    Rispondi a Fiorediloto Commenta l’articolo

  5. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 1:17)

    Dario, la macchina in prima la deve far partire lui, ma lei può dare l' accensione o semplicemente verificare subito se almeno si accende. Nei due esempi che ho portato ho descritto situazioni allo stato iniziale con persone poco conosciute e di cui si vorrebbe approfondire la conoscenza, non ho proposto mai un primo appuntamento o sono andata oltre, quello é giusto che se interessato sia libero di farlo lui. Sembra strano da dire, ma é molto più pericoloso manifestare un palese interesse che cercare di suscitare interesse e vedere l' effetto che fa. Se manifesti palese interesse l' altro può fare enormi salti indietro e il rapporto diventare sbilanciato. Suscitare interesse é difficile,ma fa parte del gioco della seduzione che non é prerogativa maschile. Una donna che ha tanti dubbi quanti ne ha Gea, mi fa pensare che si sia posta più come amica e che essendo nato in lei spontaneamente un sentimento ora speri che basta che lui si accorga di questo perché faccia un passo diverso. Io dico che non basta esserci e respirare perché un uomo ci inviti a cena, ma che un po' di scintille le possiamo mettere noi e poi se lui é sveglio metterà la prima e farà muovere l' auto, altrimenti io scendo dal lato passeggero e vado in altra direzione.
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  6. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (14 Marzo 2014 10:23)

    ma che strategie assurde...ma davvero vi piace perdere tempo a costruire tutte queste scenografie? e la spontaneità in tutto ciò? non vi viene in mente che le cose possono essere totalmente naturali? forse siete tutti molto molto giovani. beati voi :-)
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  7. Avatar di fiore

    fiore 11 anni fa (14 Marzo 2014 10:33)

    Ciao! Ho avuto una storia con un uomo confuso, indeciso e mai presente. L'ho sempre inseguito perchè ero molto innamorata di lui, spesso ero io a cercarlo. Ogni volta che facevo un discorso serio dicendogli che per me lui eta importante e avrei voluto un rapporto più solido, spariva dicendosi confuso, che doveva pensarci per poi ricomparire dopo settimane, talvolta lo ricercavo io, senza aver preso una decisione. Dopo tre anni così non ce l'ho più fatta e gli.ho detto che ero stanca di essere solo x metà nella sua vita..lui mi ha inviato un sms dicendo che non era pronto per un rapporto di coppia e che era meglio prendere strade diverse. Ora sono passati due mesi, io non gli ho risposto a quel messaggio né l'ho più contattato, però ancora ci sto male. So che devo dimenticarlo,certe volte penso che avrei dovuto ricercarlo..ma forse mi sarei fatta altro male, che devo fare per stare meglio? Ho sbagliato tutto?
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  8. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 11 anni fa (14 Marzo 2014 11:17)

    @ Al purtroppo potevo darti un solo like al commento... mi succede di leggere gli articoli e poi i vostri commenti e...sto meglio e senza saperlo rispondete alle mie piccole domande.. grazie
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  9. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 12:51)

    @Goldie, non so cosa intendi per naturalezza, ma osservare i segnali altrui o stimolarli per evitare di perdere tempo è naturale e spontaneo. Non ci sono artifici che allontanano dal proprio modo di essere. Io dico che oltre il proprio mondo ricco di emozioni e benessere quando si è con una nuova persona, bisogna fermarsi ad osservare quello che l' altro ci comunica o non comunica e questo per evitare le famose fasi di stallo che a volte durano anni. Una volta sono incappata in un uomo che mi interessava molto e che ogni volta che mi incrociava mi fermava anche chiedendomi di vederci, le informazioni pubbliche che avevo su di lui non erano "rassicuranti", alla sua età ( di molto maggiore della mia ) non aveva mai voluto accasarsi, era una persona ricca interiormente, ma instabile affettivamente. Era evidente come lui volesse approcciarsi a me in modo vago, praticamente lasciandomi la responsabilità di una scelta. Questo tipo di comunicazione fumosa va colta subito. Lui era interessato a me, ma a modo suo. Lanciava segnali, ma non concretizzava prendendosi la responsabilità di una scelta. Sono sicura che non fosse perché non gli piacevo abbastanza, ma perché è la tipica persona che si vuole sempre lasciare l' uscita di sicurezza libera, quelle che poi ti dicono " Ma io non ho mai detto di volere un rapporto di coppia". Una volta bloccai il suo tipo di approccio rispondendo con lo stesso tipo di comunicazione che lanciava lui. Lui mi disse " io abito qui, fatti viva" e io " anche io abito qui, fatti vivo". Misi il suo interesse allo stesso livello del mio e sottolineai senza dirlo il fatto che comunque ognuno deve rispettare il suo ruolo e che io non avrei derogato al mio. Ha proseguito con le sue "non storie", quelle che poi incazzate per non aver preso nulla da uno così lo hanno eliminato da ogni contatto. Io invece se lo incontro lo saluto visto che non ho rancori e lui saluta me evitando di fare ulteriormente lo stupido.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  10. Avatar di Cleo

    Cleo 11 anni fa (14 Marzo 2014 14:07)

    Non è che hanno paura, ma se non colgono segnali di incoraggiamento dall'altra parte possono pensare che riceverasnno un rifiuto e così evitano...no? sbaglio...?
    Rispondi a Cleo Commenta l’articolo

  11. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (14 Marzo 2014 13:37)

    Grazie! Io volevo ringraziare Emanuela per i suoi consigli pratici di seduzione... secondo me imparare a sedurre è importantissimo, per rendersi interessanti, per mettere in azione la propria energia sessuale... ed io ho perso miliardi di occasioni proprio per questa paura. Mentre ora sto imparando che guardare le persone negli occhi, sorridere e mantenere la schiena dritta sono piccole cose che possono cambiarti la vita.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  12. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (14 Marzo 2014 13:48)

    sono d'accordissimo con te Emanuela, ma aspettare tutto questo tempo con un uomo mi sembra una gran perdita di energia. cioè a me l'interesse passa quasi subito se vedo che lui non propone niente di concreto, che sia una avventura, un'uscita, un caffé o altro.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  13. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (14 Marzo 2014 13:52)

    Io do ragione a Goldie perchè, un conto è far capire interesse all'altra persona un coto è fare strane strategie. Secondo me ci vorrebbero un po' meno viaggi mentali. Imparare a sedurre secondo me vuol direavvettarsi, piacersi e la seduzione arriverà da sola. Tutti questi commenti (fuori tema) su una storia basata "sulla mano che forse sta per accarezzare la mia ma si togloie un po' prima"mi lasciano un po' perplessa. Cosa stiamo comunicando?Di crearci un modo parallelo da favola dove ragionare sul nulla? Un sorriso a 32 denti e via, la migliore seduzione!
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  14. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 15:45)

    @Al, grazie per il tuo commento positivo.
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  15. Avatar di reggielove

    reggielove 11 anni fa (14 Marzo 2014 14:51)

    Ah quindi Cleo lui che è il maschio 'giustamente ' si protegge da un rifiuto e la donna va dritta dritta in bocca al lupo. Ok non fa una piega ;) ecco questa è la superiorità di cui parlava Ilaria: loro i conti se li sanno fare, noi NO.
    Rispondi a reggielove Commenta l’articolo

  16. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (14 Marzo 2014 15:12)

    Per me non sono seghe mentali perché per mia natura sono sempre stata molto, troppo diretta... diciamo che mi ero convinta di poter essere come un uomo prendendo gli elementi più beceri della mascolinità. Adesso mi rendo conto che questi schemi mentali non aiutano più ma anzi sono diventati deleteri. Quindi che c'è di male se io riconosco di non essere molto brava ad approcciare e carpisco i consigli delle donne più esperte? Per il resto per quanto riguarda le convinzioni, il fare sentire gli altri importanti... che c'è di male a voler conoscere meglio le persone che hai intorno? Se vedo un'amica che dice sempre "io faccio SEMPRE così" "non mi va MAI bene niente" etcetc. che c'è di male se io inizio a riempirla di domande finché non arriva lei stessa a capire il suo problema? Non è bello far sentire qualcuno capito? Non è bello dimostrare agli altri che sono importanti? Non è bello aiutare senza riempire di consigli, manipolazioni, critiche varie? Col tempo sto imparando che gli uomini vogliono sentirsi utili. Ma tutti gli uomini, non solo il fantomatico tipo di cui sei follemente innamorata. Quindi chessò tuo padre, tuo fratello, un amico, un conoscente. Io ho sempre voluto fare tutto ed essere quella che aiutava. Ma adesso per me non c'è niente di male se un amico si offre per venirmi a prendere a casa anziché farmi andare da lui e poi andare, o se mio fratello porta la spesa o se uno mi vede in difficoltà e mi dà una mano. Sono cose banali, ovvie, ma io ci sto arrivando soltanto ora.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  17. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 15:44)

    @goldie, guarda che quei piccoli step di cui parlo non durano un' eternità anzi, fanno perdere mooolto meno tempo dopo. Se mi dici che a te l' interesse passa subito se non vedi nulla di concreto mi viene il dubbio che tu ti ponga in modo passivo nella relazione, cosa che ho dubitato anche di Gea. Cosa intendo per porsi in modo passivo? Intendo che per insicurezza ve ne state come bamboline attendendo la mossa di lui che vi piace, ma non vi scomodate, se viene viene, se no continuate a stare come bamboline. poi passa un' altra, che voi giudicate cessa e brutta, non come voi che ve lo dicono tutti che siete belle, e se lo prende . Ho indovinato? Io dico che non comunicate nulla.
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  18. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 15:59)

    @preciso che quel " non comunicate nulla " é da prendere alla lettera e non come indice del valore della vostra persona :)
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  19. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (14 Marzo 2014 17:02)

    @Al, non sono una donna esperta :)
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  20. Avatar di fiore

    fiore 11 anni fa (14 Marzo 2014 22:24)

    @Emanuela leggendo la tua storia ho capito che tu hai avuto a che fare con un tipo emotivamente istabile proprio come me, solo che tu hai avuto l'ardire di non farti coinvolgere, mentre io no perché mi affascinava molto e lo conoscevo già come amico. Quindi ci sono cascata in pieno e lui dopo ben tre anni di frequentazione con alti e bassi, mi ha scritto via sms che non era in grado di condividere un rapporto di coppia..incredibile! Ingenua io che un rapporto di coppia con lui, seppure claudicante, pensavo di averlo già! Cmq ciò che più mancava tra noi era la comunicazione che rimaneva sempre su un piano superficiale. Quando provavo un approccio diverso, più maturo, lui si tirava indietro con la scusa che doveva riflettere, senza mai assumersi mai la responsabilità di scegliere fino a quando a capito che io non avrei più tollerato oltre il suo atteggiamento ambiguo. Ma pensandoci bene alla fine ho scelto io di troncare, lui si è limitato a prenderne atto, senza neanche il coraggio di dirmelo a parole. Se io avessi continuato ad accettare il suo comportamento questo pseudo_rapporto sarebbe ancora in piedi.
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