Autosabotaggio e pensieri negativi: il modo più efficace per rovinarsi la vita

autosabotaggioSai che cosa significa fare dell’autosabotaggio? Significa mettersi i bastoni tra le ruote da sola, senza la collaborazione di nessun altro. Fare autosabotaggio vuol dire assumere un atteggiamento mentale, consapevole o inconsapevole, che porta a rovinarsi la vita, anche quando tutto potrebbe funzionare molto bene e dare risultati positivi. Chi fa dell’autosabotaggio si fa male in modo autonomo, a dispetto delle circostanze e indipendentemente dalla “collaborazione” o dal “contributo” degli altri.

Spesso chi fa autosabotaggio si lamenta delle condizioni avverse e della “cattiveria” altrui e non si rende conto che il nemico più grande non è fuori, ma dentro. Dentro il suo cuore e dentro la sua mente. Chi fa autosabotaggio, potendo scegliere tra qualcosa di meglio e qualcosa di peggio per sé, indovina un po’? Sceglie il peggio per sé. Anche per quel che riguarda gli uomini e le relazioni.

"Anche se giriamo il mondo in cerca del bello o lo portiamo in noi o non lo troveremo. R.W.Emerson"

Le donne che fanno autosabotaggio hanno un talento speciale nel mettersi in relazioni sbagliate con uomini sbagliati e a creare una vera e propria catena continua di storie sbagliate. Le storie sbagliate sono il modo migliore per sabotare te stessa, per dare ragione a chi ti ha insegnato che vali poco o nulla e che nella vita fallirai su tutti i fronti

Non per niente chi fa autosabotaggio, nel 99% dei casi ripete nella propria testa le stesse  frasi, demotivanti e svalutanti di qualcun altro che nel passato non era capace di amare nel modo giusto o aveva sempre la luna storta per i fatti propri e le proprie insoddisfazioni personali.

Hai presente certe frasi speciali e positive del tipo: “Lo vedi? Tu non sei capace!“ “Non combinerai mai nulla di buono nella vita.” “Non troverai mai un uomo disposto a volerti bene/stare con te/sposarti/farti fare dei figli” e tante altre amenità del genere in mille varianti, giusto per non farsi prendere dalla noia.

Autosabotaggio: il vero nemico da sconfiggere

Pensa un po’ a tutte le frasette magiche e i pensierini produttivi che produci ogni giorno nella tua testa, molto spesso totalmente in automatico, senza nemmeno rendertene conto, tanto sei brava e allenata a spararne uno (o una) via l’altro fin da quando sei piccola-piccola.

“Come sono grassa!” – “Mamma mia, che faccia sciupata che ho oggi!” – “Dio come sono stupida, ho sbagliato un’altra volta!” –  “Oh, tutte, ma proprio tutte-tutte si trovano uno straccio di uomo. Solo io, niente! A me nessuno mi vuole e mai mi vorrà.” – “Guarda un po’ quella come è spigliata-rilassata-bella. Mica come me che sono sempre in ansia, in agitazione e totalmente insignificante.”- “Ah, la Silvia sì che sta bene, beata lei. E’ vero che un paio di anni fa ha passato un momento difficile, ma poi ha imparato dai suoi errori e guarda adesso come è soddisfatta. Mica come me, che posso sbagliare cento volte, ma morire se imparo qualcosa di buono… Non ho speranza ecco. Devo riconoscerlo, si tratta solo di essere obiettiva, mica altro, eh.” – “ Eppoi il gran finale: “Io mi arrabbio con lei, ma a pensarci bene la mamma ha ragione quando mi critica. Non sono proprio capace.”

Queste simpatiche frasette è vero che qualcuno te le ha dette in certi momenti particolari della tua vita, ma è anche vero che tu non ti permetteresti di dirle nemmeno al tuo peggior nemico, giusto? Anche solo per buona educazione.

Eppure hai una costanza totale nel dirle a te stessa e nel pensarle. Non solo: continui ad ascoltarti, ti ascolti così tanto quando formuli certi pensieri e certe frasi negative su di te, che molto spesso ti comporti davvero da stupida o da rompiscatole: vuoi talmente avere ragione sul fatto che non vali niente che fai di tutto per dimostrare nei fatti che non meriti nulla di buono.

"L’amore assomiglia a Dio: per raggiungerlo bisogna crederci. Ugo Ojetti"

Sul serio: credi davvero che avere nella testa una voce che continua a parlarti male di te, a offenderti e a sminuirti non influenzi le tue emozioni, i tuoi comportamenti e i tuoi risultati, cioè quello che ottieni dalla vita?

Quello che pensi di te condiziona la tua vita e condiziona anche le tue scelte sentimentali.

Pensieri negativi e uomini sbagliati

Per esempio, una delle domande che mi viene posta più di frequente è: “perché mi innamoro sempre dell’uomo sbagliato?”. Un uomo sbagliato è un uomo che non ti ama quanto meriti, è un uomo che non riconosce il tuo valore e che non ti porta rispetto. Sai perché molto spesso le donne  passano da un uomo sbagliato a un altro? Perché pensano le cose peggiori possibili di se stesse. Passano la loro giornata e la loro vita a dirsi frasi orribili riguardo se stesse. E si mettono con un uomo sbagliato perché trovano corrispondenza tra ciò che loro pensano di se stesse  e quello che l’uomo con cui stanno rimanda loro riguardo il loro valore.

Una donna che ha poco rispetto di sé si mette con un uomo che ha poco rispetto di lei per il semplice fatto che si trova d’accordo con lui. Anzi, pensa addirittura che lui sia nel giusto, che abbia intelligenza da vendere dato che la valuta poco.

Ogni volta che una donna subisce un atteggiamento negativo dall’uomo con cui sta e non lascia la relazione di fatto sta dicendo a se stessa: “Mi tratta male. Fa bene, perché io non merito di meglio. Mi tratta male. Ha ragione, non valgo nulla e continuo a sbagliare. Non è lui che è sbagliato, sono  io che sono sbagliata e continuo a sbagliare. Lui è nel giusto nel vedere che io sono sbagliata.”

"Non faccio per vantarmi ma oggi è una bellissima giornata. Giuseppe Gioachino Belli"

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Autosabotaggio e autostima: quale macchina comprare?

Ora l’autosabotaggio è il nemico numero uno, l’autostima è l’alleata più fenomenale. Se c’è l’uno non c’è l’altra e viceversa. Quindi l’autostima va trovata, alimentata, tenuta stretta. Come si fa?

Si può giocare al gioco dei “contrari”. E’ una cosa molto più seria di quanto pensi. Se un pensiero ha dato un risultato opposto a quello desiderato, sperimenta il pensiero opposto. Se il pensiero e la frase “Non valgo nulla” hanno solo portato a uomini sbagliati, ripeti il pensiero e la frase: “Io valgo, merito il meglio e sto attenta a tutelare me stessa e a rendermi felice.” Se l’atteggiamento di fare la vittima ti ha portato a essere vittima degli esemplari più strani e più perversi di uomini, scopri quali risultati diversi dà un atteggiamento responsabile che fa dire: “Io sono padrona della mia vita e mi scelgo in autonomia il mio destino, applicando la mia intelligenza e le mie capacità in ogni situazione della vita.”.

Considera 3 (solo tre, non di più) pensieri/frasi/convinzioni che hai riguardo te stessa. Pensa un po’ se questi ti servono a caricarti o a scaricarti. Se ti pare che servano solo a scaricarti, rovesciali nel loro contrario.

Che cosa puoi fare se ti ripeti queste frasi cento volte al giorno? Come ti senti? In che cosa sei certa di riuscire?

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88 Commenti

  1. Avatar di cleo

    cleo 11 anni fa (4 Marzo 2014 23:52)

    Io non la trovo così negativa questa massima di Leopardi :-/
    Rispondi a cleo Commenta l’articolo

  2. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (5 Marzo 2014 0:10)

    Prezioso questo articolo, e interessanti e ricchi di tanti spunti di riflessione i vostri commenti.... Volevo rispondere @ giardinosegreto: anche io spesso mi sento frenata da una sorta di pigrizia (che poi in realtà nasconde sentimenti di sfiducia e dunque pensieri negativi sottostanti) nella spinta alla realizzazione dei miei sogni.... Però noto che tutte le volte che riesco ad andare oltre questa sfiducia, questa pigrizia, e mi muovo concretamente (anche piccoli passi) nella direzione di ciò che desidero veramente, bè.... mi sento incredibilmente bene. Anche se poi non realizzo nell'immediato. Mi sento bene nell'azione. Forse è vero che nella vita ciò che conta è il viaggio e non (solo) la meta. @Ana Leggendo il tuo intervento ho avuto la percezione di un rapporto veramente difficile con i tuoi genitori, e di una madre altamente svalutante... Ti capisco molto bene, anche io ho avuto un'adolescenza in cui mi sentivo una nullità, e soprattutto sentivo di non avere nessun "porto sicuro" intorno a me, al quale approdare nei momenti di difficoltà. Il periodo universitario invece è stato bellissimo e ricchissimo di amicizie, conoscenze, soddisfazioni, ma ho continuato a portarmi dentro le ferite dell'adolescenza.... fino ad oggi. Ho scelto di farmi aiutare da uno psicoterapeuta, perché sento che da sola non ho i mezzi necessari a sviscerare le dinamiche affettive fallimentari del passato.... e mi sta facendo un gran bene. Anche solo parlare con lui e sentirmi accolta, capita. E' quello che mi è mancato nel periodo delicato dell'adolescenza. Ti consiglio, se puoi, di farlo anche tu, di farti aiutare da un professionista, anzi Ilaria consiglia una professionista donna. In bocca al lupo per tutto, un caro saluto.
    Rispondi a Fiorediloto Commenta l’articolo

  3. Avatar di Martina

    Martina 11 anni fa (5 Marzo 2014 20:05)

    @Al : sembra impossibile che tu abbia solo 26 anni e sia così consapevole di te stessa, di chi sei, di dove stai andando. Congratulazioni, davvero, anche io un giorno vorrei essere come te. Ci sto lavorando molto, devo dire. Seguo sempre molto interessata i tuoi commenti. ciao a tutte!
    Rispondi a Martina Commenta l’articolo

  4. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (6 Marzo 2014 13:00)

    @Martina. Ti ringrazio per questo complimento. E' bellissimo. Comunque non è impossibile... mi analizzo da quando ho 15 anni e negli ultimi anni ho avuto l'umiltà di chiedere aiuto: qui, ai libri, ai gruppi auto-gestiti, a Ilaria, a chi vedo che sa fare qualcosa che io non so. Appena potrò permetterlo chiederò anche a una psicologa. Tutti possono conoscersi meglio e spero che anche tu ci riesca.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  5. Avatar di Martina

    Martina 11 anni fa (6 Marzo 2014 15:10)

    @Al : in realtà mi ha colpito molto la tua storia perché è molto simile alla mia: idem mamma che mi dà della cretina, zero parole di incoraggiamento quando ho avuto le mestruazioni per la prima volta o al primo "fidanzamento", anche io passavo pomeriggi con i peggio tossici, anche io ho avuto problemi con il cibo, sembrava fossi io a raccontare. Io sto andando da una psicologa, ho letto "donne che amano troppo" che è il riferimento, seguo sempre il blog di Ilaria, non vado ai gruppi perché nella mia città purtroppo non ci sono , almeno credo. Però devo dire che onestamente sto trovando molte più risposte negli articoli di Ilaria e leggendo i vostri commenti che andando dalla psicologa. Sarà che sono poco più di due mesi che sto andando, però alla fine non è che abbia scoperto chissà cosa dalla psico. Mentre le grandi verità che forse stavano sepolte in maniera confusa e non ben definita dentro di me, me le ha portate alla luce il blog di Ilaria. Ci sono degli articoli a cui farei il monumento, che mi hanno totalmente dato una bella svegliata. E pensare che erano anni che su internet cercavo delle riposte, e finalmente, improvvisamente: eccole!! Grazie Ilaria. Comunque ho deciso di continuare ad andare dalla psico, nella speranza di riuscire a trovare il bando della matassa prima o poi. Ciao a tutte!!
    Rispondi a Martina Commenta l’articolo

  6. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (6 Marzo 2014 18:43)

    Se ho capito bene dallo psicologo uno ci va per i "perché" (visto che non ci sono mai andata è tutto molto teorico)... mentre da un formatore o da qualcuno che si occupa di crescita personale ci vai per i "quando" per i "come" e per i "dove" (domande che circostanziano le cose che succedono e aiutano a non identificarle con noi stessi) e poi per i "come" le domande che aiutano a proiettarsi nel futuro... cmq ho letto anche il tuo commento all'articolo sul fallimento e devo dire che hai fatto bene... ovvio nessuno può essere felice in circostanze simili, ma la felicità forse sta nel capire che chi se ne doveva andare se ne va e chi vuole rimanere, rimane. Hai fatto bene :)
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  7. Avatar di Josephine

    Josephine 11 anni fa (7 Marzo 2014 0:39)

    "......se l'atteggiamento di fare la vittima ti ha portato a essere vittima degli esemplari più strani e più perversi di uomini, scopri quali risultati diversi dà un atteggiamento responsabile che fa dire: “Io sono padrona della mia vita e mi scelgo in autonomia il mio destino, applicando la mia intelligenza e le mie capacità in ogni situazione della vita.....”. Lo so, lo so dire, me lo ripeto in continuazione, me lo ripetono tutti. Sono una donna di valore ed ho molti riscontri oggettivi al riguardo. Ma non lo so fare. Non lo so fare. Non lo so fare. E non so più come fare. J.
    Rispondi a Josephine Commenta l’articolo

  8. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (7 Marzo 2014 11:29)

    Ciao a tutte. Io da 10 mesi ho un incontro di un'ora una volta alla settimana con una psicoterapeuta. Ho deciso di andare un po' per curiosità di conoscere, capire e fare psicoterapia. Un po' perchè volevo stare meglio, della serie: io sto bene ma se posso stare meglio ben venga. Devo dire che in questi 10 mesi mi sono comprata una macchina nuova che arriverà a breve, mi sono aperta un conto in banca solo mio, non mi sono piu' presa di nessun uomo. Ultimamente ho buttato via una schiacciatina (da mangiare) ho mangiato solo un cioccolatino e non 20 cioccolatini di fila (ho un problema di binge eating disorder da piu' di 10 anni)...Sto cercando casa per andare a vivere da sola, anche se, tentenno perchè non ne sono cosi' tanto pronta. Nel frattempo ho preso una camera nuova a casa mia, da donna. Alla fine sono contenta del percorso che ho fatto e che sto facendo. Non ho trovato un marito ma non c'ero andata per quello e sarebbe assurdo pensarlo.L'aiuto da una parte o dall'altra è sempre utile.
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  9. Avatar di Francesca

    Francesca 11 anni fa (7 Marzo 2014 12:49)

    Ciao mi chiamo Francesca. Sono anch'io nella stessa fase .... valdo ma mi butto via con uomini che non valgono nulla. Ho un matrimonio disastrosamente rovinato e mi sento tristissima ..
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

  10. Avatar di Martina

    Martina 11 anni fa (7 Marzo 2014 13:51)

    ragazze, diciamocelo chiaramente, cosa è più producente fare e non fare per darsi valore e per accrescere il nostro valore grosso modo impariamo a vederlo.. il problema è tradurre a livello emotivo queste preziose nozioni, no? ci vuole tempo, certo, e bisogna coltivare ogni giorno questa nuova attitudine a migliorare la nostra vita, perchè più o meno tutte forse siamo abituate a non darci valore di default, no? quindi la strada è lunga, ma è nel viaggio che sta la felicità, non nella meta, quindi forza tutte quante, e anche se abbiamo delle ricadute cerchiamo di non farsene una colpa, ma accettarle perchè fanno parte del percorso.. o no? Grazie Ilaria per questa grande opportunità di crescita che ci dai che alimenti ogni giorno.
    Rispondi a Martina Commenta l’articolo

  11. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (7 Marzo 2014 21:51)

    @Martina Anche io sono assolutamente convinta della inevitabilità, anzi forse della "fisiologicità" delle ricadute, e sul fatto che bisogna accettarle come parte del percorso, purché ci si rialzi dopo, e si vada avanti anche più forti di prima.
    Rispondi a Fiorediloto Commenta l’articolo

  12. Avatar di Martina

    Martina 11 anni fa (8 Marzo 2014 10:58)

    @Fiorediloto per esempio a me il "tipo" di cui ho parlato qualche post sopra mi è venuto a ricercare per l'ennesima volta come sta facendo da anni, anni fatti di apparizioni e sparizioni, neanche fosse la Madonna.. Le ultime volte in cui mi ha scritto in un'occasione non ho risposto proprio, alla seconda ho risposto, troncando subito la conversazione alla terza battuta. In un'altra occasione gli ho scritto io per prima, ho ceduto, ma anche lì ho troncato alla terza battuta.. cioè per dire che di solito attendevo quei suoi messaggi come fossero la manna dal cielo, il salvatore che scendeva apposta a liberarmi.. addirittura in passato quando lui "tornava" mi dicevo "i miracoli esistono davvero". Oggi invece so che " i miracoli esistono davvero" posso dirlo riferito al fatto che mi sono ravveduta e ho cambiato rotta. Non cerco più la salvezza grazie a lui, ma grazie a me. Insomma l'essere riuscita dopo anni a non rispondere alle sue chiamate per me è l'inizio di un cambiamento. Ovviamente sto faticando, però è bellissima la sensazione di riconciliarmi finalmente con me stessa, è il percorso più gratificante che possa immaginare. Più di un viaggio, di una vacanza.. A me aiuta molto anche una sorta di spiritualità, di meditazione, sono dei momenti in cui sto davvero bene con me. Sembra strano, ma io ero un tipo molto materiale, tutta presa ad inseguire traguardi, tipo la carriera, titoli di studio, ma era come un evitare di ascoltare i miei problemi. Della serie: sono forte perché sono bravissima prima a scuola, poi perché ho ottenuto il top del lavoro, poi perché sono bella, poi perché sono considerata forte dagli amici, perché sono interessante. Ma erano tutti traguardi che servivano ad evitare la voce interiore che mi diceva "prenditi cura di te". Non so se mi sono spiegata. Comunque vi assicuro che è molto più facile raggiungere traguardi esteriori, del tipo perdere due chili, andare in palestra ed avere il super fisico, essere al top a lavoro, che avere la pace interiore e un buon dialogo interiore con se stesse. Questa per me è la sfida più dura, ma anche la più importante a cui voglio dedicare d'ora in poi tutta me stessa.
    Rispondi a Martina Commenta l’articolo

  13. Avatar di Ines

    Ines 10 anni fa (19 Ottobre 2014 23:29)

    Il problema più insidioso degli autosabotaggi è che se non ben gestiti si trasformano in vere convinzioni e te ne vai in depressione per direttissima! E' vero,e l'ho sperimentato sulla mia pelle che il pensiero positivo ti aiuta ad affrontare la vita in maniera diversa ma mi chiedo: se pensi positivo,ti prefiggi un obiettivo,ci metti tutta te stessa e poi va male 1,2,3,4 volte come cavolo si fa a continuare a pensare positivo? Personalmente credo di essere una ragazza intelligente,e anche molto carina(tutti pensieri positivi direi) eppure incappo sempre in stronzi,ultimo il mio ragazzo con cui dovevamo "stare tutta la vita insieme" e poi mi ha lasciata da un giorno all'altro senza motivo concreto e reale,ripeto dall'oggi al domani(convivevamo...) Fosse stato l'unico! Gente che tradisce,gente che ti da il paradiso e poi scompare; cioè voglio a questo punto mettermi in discussione...come posso non pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in me? eppure mi guardo allo specchio e tanto schifo non mi sembra quell'immagine riflessa,ma a quanto pare....
    Rispondi a Ines Commenta l’articolo

  14. Avatar di Ines

    Ines 10 anni fa (19 Ottobre 2014 23:47)

    Concordo in pieno su quello che ha scritto @Andrea,comunque....Nel mio caso non si tratta solo di persona giusta,comunque ,ma forse proprio di scelte o di modo di vivere sbagliato...Sono una cazzo di sognatrice idealista e il problema e' che non riesco a cambiarmi;non riesco a vivere senZa obiettivi,senza sogni e quando sto con una persona non posso che pensare che starci tutta la vita;sto seminando per lavorare e ho bisogno di credere che ce la farò,ma quando la realtà ti dice il contrario che fare? Cambiare obiettivi? O cambiare se' stessi...io sto provando ad essere più razionale ma sono infelice così..per sentirmi viva ho bisogno di sognare,di credere che sia possibile con la costanza e la determinazione...Eppure pare che neanche queste paghino più,neanche in campo lavorativo..ma allora dove sta la verità? Quale è il connubio ideali tra i propri sogni e i propri desideri e ciò che la realtà ci offre giorno per giorno?
    Rispondi a Ines Commenta l’articolo

  15. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (7 Marzo 2014 21:48)

    @Giardinosegreto Concordo in pieno. Piccoli passi, ma con costanza! :-)))
    Rispondi a Fiorediloto Commenta l’articolo

  16. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (7 Marzo 2014 15:57)

    @Fioridiloto si credo che sfiducia e pigrizia vadano di pari passo...però forse la soluzione sta appunto nei piccoli passi. Avere costanza nelle cose è molto difficile, ma è forse uno dei pochi modi per ottenere ciò che si desidera. Spesso ci si adagia nelle situazioni oppure si fa un solo passo e poi si lascia perdere, invece la determinazione è tutto!
    Rispondi a Giardinosegreto Commenta l’articolo

  17. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (4 Febbraio 2016 21:47)

    Vorrei raccontare un episodio che mi è accaduto qualche giorno fa. Premetto che: amo molto vestirmi con "gusto classico", amo le gonne al ginocchio. Essendo in giro per fare una passeggiata mi ero vestita più carina del solito... Durante la passeggiata, da lontano, vedo una persona che mi fissa con insistenza. E' una mia vecchia amica. La guardo e la saluto. Lei continua a fingere di non riconoscermi per poi sbottare gridando il mio nome. Parentesi: già questo fissarmi e poi fingere di non ricordarsi di me mi ha infastidita... Poi io mi sono avvicinata e abbiamo iniziato a parlare.... Quello che più mi ha stupita è il modo in cui mi sono relazionata a questa persona. Convinta di essere troppo curata tanto da infastidire.... Ho iniziato a rispondere alle sue domande rispondendo con lamentele. Del tipo sono una mezza fallita. Ho volutamente dato questa versione alla persona in questione perche' ho pensato di averle creato qualche problema con se' stessa. Quando eravamo adolescenti e uscivamo insieme, piu' e piu' volte ha espresso una forte gelosia nei miei riguardi. Soprattutto a livello fisico. Quando io le ho detto che mi andava tutto male le aveva stampato in faccia un sorriso davvero fuoriluogo. Di quelli che ti dicono: sei una perdente anche tu. Ora dopo questa lunghissima sintesi ho delle domande: perche' ho stabilito un dialogo con una persona che mi fissava e che volutamente fingeva di non conoscermi? Perche' mi sono auto criticata solo per non ferire lei e le sue insicurezza dipingendomi come una nullità fuori dal comune?
    Rispondi a Matilde Commenta l’articolo

  18. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (4 Febbraio 2016 22:08)

    Perché hai dato troppo peso all'immagine di te che l'altra poteva avere, perché hai dato troppo peso a quello che poteva pensare di te, perché hai dato troppo peso a questa persona anziché dare peso e importanza a te stessa.
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  19. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (5 Febbraio 2016 6:31)

    Concordo pienamente con te Gea. Sai per me è un'abitudine svalutarmi quando sento che l'altra persona va in conflitto con sé stessa. Frequento un corso con una parente, e il mio comportamento è sempre lo stesso. Mi comporto come una stupida per non causarle "crisi di identità". Le cause di questo mio comportamento hanno delle motivazioni, io ho avuto spesso rapporti difficili con le persone. E ho imparato con il tempo a chiudere le ali per non essere più ferita dalle persone. So bene che lei mi aveva riconosciuta, ci conosciamo da 22 anni, e' stata cosi fasulla nel fingere di non riconoscermi. Queste cose fanno male all'autostima. Ti chiedi perche' la gente ti tiene a distanza... Ti chiedi perche' sei sempre piu' esclusa, sempre piu' sola.
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Febbraio 2016 11:22)

      Matilde, essere esclusi da gente complessata e sfigata é un onore! ;-) Pensa che lasciano tempo e spazio nella tua vita per la gente di valore che meriti di frequentare. :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  20. Avatar di Matilde

    Matilde 9 anni fa (5 Febbraio 2016 13:08)

    Grazie Gea, sei gentile ;). Farò tesoro di questo tuo parere. Tutte le volte che mi sentirò esclusa... Lo richiamero' alla mente. Buona giornata :).
    Rispondi a Matilde Commenta l’articolo