Autosabotaggio e pensieri negativi: il modo più efficace per rovinarsi la vita

autosabotaggioSai che cosa significa fare dell’autosabotaggio? Significa mettersi i bastoni tra le ruote da sola, senza la collaborazione di nessun altro. Fare autosabotaggio vuol dire assumere un atteggiamento mentale, consapevole o inconsapevole, che porta a rovinarsi la vita, anche quando tutto potrebbe funzionare molto bene e dare risultati positivi. Chi fa dell’autosabotaggio si fa male in modo autonomo, a dispetto delle circostanze e indipendentemente dalla “collaborazione” o dal “contributo” degli altri.

Spesso chi fa autosabotaggio si lamenta delle condizioni avverse e della “cattiveria” altrui e non si rende conto che il nemico più grande non è fuori, ma dentro. Dentro il suo cuore e dentro la sua mente. Chi fa autosabotaggio, potendo scegliere tra qualcosa di meglio e qualcosa di peggio per sé, indovina un po’? Sceglie il peggio per sé. Anche per quel che riguarda gli uomini e le relazioni.

"Anche se giriamo il mondo in cerca del bello o lo portiamo in noi o non lo troveremo. R.W.Emerson"

Le donne che fanno autosabotaggio hanno un talento speciale nel mettersi in relazioni sbagliate con uomini sbagliati e a creare una vera e propria catena continua di storie sbagliate. Le storie sbagliate sono il modo migliore per sabotare te stessa, per dare ragione a chi ti ha insegnato che vali poco o nulla e che nella vita fallirai su tutti i fronti

Non per niente chi fa autosabotaggio, nel 99% dei casi ripete nella propria testa le stesse  frasi, demotivanti e svalutanti di qualcun altro che nel passato non era capace di amare nel modo giusto o aveva sempre la luna storta per i fatti propri e le proprie insoddisfazioni personali.

Hai presente certe frasi speciali e positive del tipo: “Lo vedi? Tu non sei capace!“ “Non combinerai mai nulla di buono nella vita.” “Non troverai mai un uomo disposto a volerti bene/stare con te/sposarti/farti fare dei figli” e tante altre amenità del genere in mille varianti, giusto per non farsi prendere dalla noia.

Autosabotaggio: il vero nemico da sconfiggere

Pensa un po’ a tutte le frasette magiche e i pensierini produttivi che produci ogni giorno nella tua testa, molto spesso totalmente in automatico, senza nemmeno rendertene conto, tanto sei brava e allenata a spararne uno (o una) via l’altro fin da quando sei piccola-piccola.

“Come sono grassa!” – “Mamma mia, che faccia sciupata che ho oggi!” – “Dio come sono stupida, ho sbagliato un’altra volta!” –  “Oh, tutte, ma proprio tutte-tutte si trovano uno straccio di uomo. Solo io, niente! A me nessuno mi vuole e mai mi vorrà.” – “Guarda un po’ quella come è spigliata-rilassata-bella. Mica come me che sono sempre in ansia, in agitazione e totalmente insignificante.”- “Ah, la Silvia sì che sta bene, beata lei. E’ vero che un paio di anni fa ha passato un momento difficile, ma poi ha imparato dai suoi errori e guarda adesso come è soddisfatta. Mica come me, che posso sbagliare cento volte, ma morire se imparo qualcosa di buono… Non ho speranza ecco. Devo riconoscerlo, si tratta solo di essere obiettiva, mica altro, eh.” – “ Eppoi il gran finale: “Io mi arrabbio con lei, ma a pensarci bene la mamma ha ragione quando mi critica. Non sono proprio capace.”

Queste simpatiche frasette è vero che qualcuno te le ha dette in certi momenti particolari della tua vita, ma è anche vero che tu non ti permetteresti di dirle nemmeno al tuo peggior nemico, giusto? Anche solo per buona educazione.

Eppure hai una costanza totale nel dirle a te stessa e nel pensarle. Non solo: continui ad ascoltarti, ti ascolti così tanto quando formuli certi pensieri e certe frasi negative su di te, che molto spesso ti comporti davvero da stupida o da rompiscatole: vuoi talmente avere ragione sul fatto che non vali niente che fai di tutto per dimostrare nei fatti che non meriti nulla di buono.

"L’amore assomiglia a Dio: per raggiungerlo bisogna crederci. Ugo Ojetti"

Sul serio: credi davvero che avere nella testa una voce che continua a parlarti male di te, a offenderti e a sminuirti non influenzi le tue emozioni, i tuoi comportamenti e i tuoi risultati, cioè quello che ottieni dalla vita?

Quello che pensi di te condiziona la tua vita e condiziona anche le tue scelte sentimentali.

Pensieri negativi e uomini sbagliati

Per esempio, una delle domande che mi viene posta più di frequente è: “perché mi innamoro sempre dell’uomo sbagliato?”. Un uomo sbagliato è un uomo che non ti ama quanto meriti, è un uomo che non riconosce il tuo valore e che non ti porta rispetto. Sai perché molto spesso le donne  passano da un uomo sbagliato a un altro? Perché pensano le cose peggiori possibili di se stesse. Passano la loro giornata e la loro vita a dirsi frasi orribili riguardo se stesse. E si mettono con un uomo sbagliato perché trovano corrispondenza tra ciò che loro pensano di se stesse  e quello che l’uomo con cui stanno rimanda loro riguardo il loro valore.

Una donna che ha poco rispetto di sé si mette con un uomo che ha poco rispetto di lei per il semplice fatto che si trova d’accordo con lui. Anzi, pensa addirittura che lui sia nel giusto, che abbia intelligenza da vendere dato che la valuta poco.

Ogni volta che una donna subisce un atteggiamento negativo dall’uomo con cui sta e non lascia la relazione di fatto sta dicendo a se stessa: “Mi tratta male. Fa bene, perché io non merito di meglio. Mi tratta male. Ha ragione, non valgo nulla e continuo a sbagliare. Non è lui che è sbagliato, sono  io che sono sbagliata e continuo a sbagliare. Lui è nel giusto nel vedere che io sono sbagliata.”

"Non faccio per vantarmi ma oggi è una bellissima giornata. Giuseppe Gioachino Belli"

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Autosabotaggio e autostima: quale macchina comprare?

Ora l’autosabotaggio è il nemico numero uno, l’autostima è l’alleata più fenomenale. Se c’è l’uno non c’è l’altra e viceversa. Quindi l’autostima va trovata, alimentata, tenuta stretta. Come si fa?

Si può giocare al gioco dei “contrari”. E’ una cosa molto più seria di quanto pensi. Se un pensiero ha dato un risultato opposto a quello desiderato, sperimenta il pensiero opposto. Se il pensiero e la frase “Non valgo nulla” hanno solo portato a uomini sbagliati, ripeti il pensiero e la frase: “Io valgo, merito il meglio e sto attenta a tutelare me stessa e a rendermi felice.” Se l’atteggiamento di fare la vittima ti ha portato a essere vittima degli esemplari più strani e più perversi di uomini, scopri quali risultati diversi dà un atteggiamento responsabile che fa dire: “Io sono padrona della mia vita e mi scelgo in autonomia il mio destino, applicando la mia intelligenza e le mie capacità in ogni situazione della vita.”.

Considera 3 (solo tre, non di più) pensieri/frasi/convinzioni che hai riguardo te stessa. Pensa un po’ se questi ti servono a caricarti o a scaricarti. Se ti pare che servano solo a scaricarti, rovesciali nel loro contrario.

Che cosa puoi fare se ti ripeti queste frasi cento volte al giorno? Come ti senti? In che cosa sei certa di riuscire?

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88 Commenti

  1. Avatar di Marzia

    Marzia 11 anni fa (3 Marzo 2014 14:55)

    Ciao Ilaria, mi piace molto questo articolo come d'altronde tutti gli altri articoli che ho avuto modo di leggere quest’anno. Molti tuoi suggerimenti mi sono stati veramente utili ma quello che ho potuto osservare in me è che, nonostante dal punto di vista razionale, condivida in pieno molte delle idee che suggerisci, poi di fatto mi ritrovo come “rallentata” dalle mie emozioni negative. Come se fossi in una trappola di emozioni che razionalmente non posso controllare. Se l’argomento è di interesse anche per le altre lettrici/lettori potrebbe essere lo spunto per un prossimo articolo? Grazie
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  2. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (3 Marzo 2014 14:01)

    Articolo che carica di speranza. Credo sia verissimo il concetto: nelle cose bisogna crederci. Certo che a volte il lasco tra percezione delle reali capacità e sicurezza in sè sembra così labile. Per quanto mi riguarda non penso mai di valere poco o di rimanere sola. Il problema casomai si pone sul fatto di raggiungere i miei obiettivi professionali e sociali. Quante volte per pigrizia non ho nemmeno iniziato seriamente a far qualcosa per realizzare i miei sogni?La pigrizia, brutta bestia. Spesso un progetto solo per timore della fatica ti appare già meno affascinante. Ecco mi piacerebbe sapere la vostra opinione a riguardo. Vorrei capire se voi siete riuscite a realizzare i vostri desideri autentici, e dico autentici non a caso, perchè mi riferisco a cose che si desiderano veramente, non seconde scelte. Per quanto riguarda gli uomini io penso che trovare uno che ti apprezza sia facile, come facile è trovare uno che ti sminuisce. Il difficile è trovare qualcuno con cui avere un rapporto paritario.
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  3. Avatar di Ana

    Ana 11 anni fa (3 Marzo 2014 14:13)

    Cara Ilaria, grazie davvero tanto per quest'articolo, l'ennesimo articolo riflessivo, produttivo che potevi inserire. Applicare l'esercizio della positività forse potrebbe aiutarci. Io sono consapevole di avere questo atteggiamento autodistruttivo. Un po' a causa del mio carattere insicuro, un po' per gli altri. Ricevere sempre critiche distruttive mi ha scoraggiato moltissimo. Gli amici che lo fanno li puoi allontanare, ma quando si tratta dei tuoi genitori, beh, la situazione cambia, perché con loro ci stai. Sentirmi sempre dire che sono in un certo modo, che sono sbagliata, che faccio le scelte sbagliate, che ho un brutto carattere, continua così che rimarrai sola, stai zitta, fatti gli affari tuoi, smettila, fai questo, fai così e tanto altro ancora. Voglio bene loro, ma se sono fatta così è anche colpa dei miei. Purtroppo queste cose mi hanno buttato giù, e dopo anni sto cercando di venirne fuori. E' come se dentro me si fosse infilato un grillo ... Ogni minima cosa che faccio, mi sento dire un "potevi, dovevi" ... ecc. Quando ero piccola venivo sempre punita anche solo se rispondevo; oggi non so più rispondere e ogni cosa che mi viene detta la prendo male, la prendo come un mio sbaglio. Però non c'è nessuno consiglio dopo. La critica la sparano a pressione, poi però non vedi dall'altra parte voglia di aiutarti. Consapevole di quest'atteggiamento, di questo mio lato "tendente alla sottomissione" sto cercando di superarlo. Anche superare questa colpevolezza che do loro. Sto cercando di credere in me stessa, di vedere quanto sono bella e quanto valgo a prescindere dall'avere o meno un uomo. Penso che tu abbia ragione Ilaria, perchè autosabotarsi non solo ti fa trovare l'uomo sbagliato, ma ti fa vivere male, in generale. Penso vivere male in amore, al lavoro, con sè. Ma io sono una persona, io valgo, io ho il diritto di scegliere, di sbagliare, di cambiare idea. Sono stufa di ricevere offese gratuite.
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  4. Avatar di zelda

    zelda 11 anni fa (3 Marzo 2014 16:16)

    Complimenti Ilaria, bellissimo articolo io penso che attiriamo cio' che trasmettiamo, quindi la negatività attira negatività. Come i pensieri negativi si fissano nel nostro inconscio, allo stesso modo fanno i pensieri positivi. Io da mamma, rifletto quando leggo le tante testimonianze sui danni che fanno i genitori con i figli, e mi rendo conto che da mamma devo cercare prima di tutto di essere un esempio, se io sono negativa insegno questo ai miei figli, ora che sono piccoli so che dipende da me (e dal papà) aiutarli a costruire una sana autostima. Ovvimente io per prima devo credere in me stessa. Ma ho capito che si crea un circolo virtuoso avendo una predisposizione positiva e ottimista nell'approccio con la Vita. Ho imparato ad allontanare le persone negative, e se proprio non posso allontanarle creo dei filtri, per non ricevere la negatività che trasmettono.
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  5. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (3 Marzo 2014 15:48)

    @Goldie @Andrea Le quattro nobili verità del buddismo dicono: c'è la sofferenza; c'è la causa della sofferenza, c'è la strada per uscire dalla sofferenza e c'è l'assenza di sofferenza. Se sono qui e cerco di essere positiva il più possibile è perché per una vita ho invocato la sofferenza. E ne ho avuta, eccome se ne ho avuta! Se non avessi problemi sentimentali non starei su questo blog e non andrei agli incontri dei dipendenti affettivi. Se avessi il lavoro che voglio fare non starei ancora a studiare e ad accollarmi viaggi assurdi per il lavoro che ho trovato per cui mi pagano una miseria. Se non credessi che ce la posso fare non starei ancora a sistemare il mio cv per renderlo più appetibile. E posso continuare all'infinito... Il punto dell'atteggiamento positivo è che se non siamo noi i primi a credere che ce la possiamo fare di sicuro gli altri non ci crederanno. Per dire quando c'è la pubblicità della coca cola non è che ti dicono: LA COCACOLA TI FA CADERE I DENTI, TI BUCA LO STOMACO E SI È MACCHIATA DI ORRENDI DELITTI IN SUD AMERICA... no ti dicono che è una bevanda sociale, che ti fa sentire in famiglia e che è buona e che è bella. Quindi noi stiamo come i cretini a bere cose che ci fanno male e non pensiamo al fatto che dentro di noi abbiamo tutte le risorse... Per dire, odio la Apple... ma Steve Jobs non si è arreso quando lo hanno licenziato dalla sua stessa società... e nemmeno Bill Gates (sì odio anche Microsoft) quando l'hanno arrestato per guida in stato d'ebbrezza... e nemmeno Linus Torvarld quando ha creato un sistema libero e gratuito per tutti. Ecco io voglio prendere spunto da chi può insegnarmi qualcosa... E sto come un ebete tutto il giorno a ripertermi che posso essere felice e che ce la posso fare... perché invece ripetersi tutto il dì quanto siamo cretini e quanto siamo soli è intelligente.
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  6. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (3 Marzo 2014 15:55)

    Ciao a tutti! Io non so se posso dire un qualcosa un po' fuori dal coro. Doveva arrivare la 13 esima ed io ero convinta che superasse un certo importo, un mio collega e amico continuava a dire che non l'avrebbe superato invece avevo ragione io (per fortuna!). Stessa cosa con un pagamento che doveva arrivare, lui già diceva che erano soldi persi, io ero convinta che sarebbero arrivati ed infatti pagamento ok. Diciamo che in tutte le cose io penso positivo e sinceramente solitamente la mia positività ha riscontro positivo (scusate il giro di parole). Obiettivamente posso dire di non essermi mai ripetuta di essere una cretina o che starò da sola per sempre. Io sono da sola e non sto per niente male. Mangio quando voglio e quello che voglio, spendo quello che voglio,rientro all'ora che voglio, frequento gli amici che voglio.
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  7. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (3 Marzo 2014 15:56)

    Considerando che non frequento nessuno da 8 mesi e da li non ho in testa nessuno non passo i giorni a crogiolarmi davanti ad una telefonata che non arriva, non litigo per delle stupidagini, non mi sento ferita o delusa...Vedo amiche che passano i sabati sera che dovrebbero essere in compagnia a litigare con il fidanzato.Vedo altre che rincorrono uomini a destra e a sinistra. Io sto bene. Devo dire che sto molto bene. Sono felice di stare bene!
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  8. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (3 Marzo 2014 16:56)

    io da 10 anni
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  9. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (3 Marzo 2014 16:42)

    eheheh ho queste voci nel cervello e l'ho voluto condividere. Sto lavorando perché se ne vadano :D Se non mangio tutto quello che vorrei è perché a forza di farmi il sangue amaro devo scegliere fra mangiare quello che voglio e mangiare quello che mi fa bene... visto che se non faccio così posso chiudermi in bagno e non uscirne più. Razionalmente so che essere sola è meglio di stare con qualcuno che non è adatto a te... evidentemente nel mio inconscio non è stato del tutto registrato. So anche che di strada ne ho fatta da quando sono arrivata su questo blog cercando su google "come sedurre uno stronzo". @Michela2 mi piace molto il tuo commento. Grazie per avere condiviso qualcosa di positivo :)
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  10. Avatar di Ana

    Ana 11 anni fa (3 Marzo 2014 19:06)

    @zelda io non sono mamma per cui, essendo ancora "figlia" soltanto, mi risulta difficile mettermi nei panni di una madre. Un giorno, forse, capirò anch'io. Sono l'unica figlia femmina e mia madre non ha sorelle, per cui io sono una sorta di "arma" con cui si sfoga quando ne ha bisogno. Se mi sfogo io, lei rigira tutto quello che dico e lo interpreta a modo suo, e passo per la persona più orribile del mondo. Spesso mi fa sentire così e non so se sia normale. Per non parlare delle mortificazioni davanti agli altri: schiaffi e sgridate davanti ai miei amici, coprifuochi vari, rimproveri perché a scuola dovevo dare il massimo. Inoltre il gusto di contraddirmi su tutto quello che facevo (e che faccio). La mia autostima, dove la prendevo? Il cinismo non ne parliamo. E' un lungo periodo che sto male, da quando ho finito le scuole superiori, quindi circa 6 anni. Ho problemi nel coltivare amicizie e nel superare gli esami all'università. Secondo lei lo psicologo è inutile. Però sto cercando di superare tutto questo, un giorno dirò a me stessa: tutto quello che hai sofferto, tutte le umiliazioni sono state ripagate. Forse. Gli eventi non sono favorevoli: sembra che più cerco sicurezza e ottimismo, più le cose vanno male, forse non sono convinta al 100% del mio ottimismo. Ti piace un ragazzo, e lo vedi baciarsi con la tua migliore amica, ti vesti bene, e inciampi, e i due di picche, e i non inviti del tuo gruppo di conoscenti ... Insomma devo farcela, elaborare un nuovo atteggiamento e superare questa negatività.
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  11. Avatar di Lea1966

    Lea1966 11 anni fa (3 Marzo 2014 21:06)

    @Al, @Robi, grazie infinite per le vostre parole di apprezzamento, anche voi siete molto belle, ricordatevi di questo e concentratevi su questo @Paolaquellanuova, ci riuscirai, ne sono certa, da quanto scrivi mi sembri una persona consapevole. La rabbia non serve a nessuno se non a sottrarre energie a chi la prova. A me ha aiutato a superarla, all'inizio la distanza fisica che diluisce un po' tutto, io sono proprio andata a vivere molto lontano dalla mia famiglia, poi la malattia di mio padre, per la quale alla rabbia si è sostituita la compassione, compassione per la sofferenza di mio padre, compassione per la vita a cui la malattia di mio padre ha costretto mia madre.. con tutto questo in ballo non c'è stato più spazio per la rabbia dentro di me... Soprattutto importante è stato negli anni il ruolo della mia terapeuta. Ne parlava Ilaria in qualche post precedente, consigliava vivamente a qualcuna di noi del blog un aiuto da un terapeuta professionista. Io mi sento di consigliare a tutti un percorso dentro se stessi, anche se non si hanno grossi problemi esistenziali da risolvere (nel mio caso si ed erano tanti). La psicoanalisi nel mio caso ha aumentato lo spazio dentro di me, e quindi aumentato anche quello che potevo dedicare agli altri, e aumentato i punti di vista dai quali considerare tutti gli aspetti della vita e delle relazioni.. Continuo ad andare dalla terapista ogni tanto, è una persona che fa parte della mia vita e della quale sento la mancanza dopo un po' che non la sento o la vedo.. Un caro saluto a tutte/tutti
    Rispondi a Lea1966 Commenta l’articolo

  12. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (3 Marzo 2014 22:16)

    @Ana Io ho 26 anni. Più o meno la tua età. Non è un fatto di essere mamme o essere figli. E' un fatto di essere adulti. Io mia mamma la ringrazio perché nonostante la perdita che abbiamo subito economicamente mi supporta. Ma tutto il resto l'ho dovuto guadagnare io. Quando ero piccola ero grassa. Mi ha sempre negato il dietologo. Poi mi sono messa a dieta da sola e ho perso 20 chili in tre mesi. Allora si è accorta che avevo un problema col cibo. Quando ero adolescente ero depressa e autofistruttiva. Mi ubriacavo il pomeriggio con i peggiori tossici della mia città, piangevo tutto il giorno, e non mi ha mai mandato da un psicologo perché era vergogna. Quando mi è venuto il ciclo, quando mi sono fidanzata... mai una parola di incoraggiamento. Ora che cerco un lavoro, ogni volta che qualcuno mi chiama per un colloquio fa passare la voglia. Ma so che quando l'ascolto faccio delle gran min*** quindi io (anche se ogni tanto mi faccio avvolgere dalle sue richieste, non lo nego, ogni tanto ricado nel bisogno di approvazione) cerco per il più possibile di fregarmene. Di fare la mia vita, di realizzare i miei sogni. Perché so che lei è una persona infelice ma io non posso più sacrificare la mia felicità per fare contenta lei. Bona, tutto qui. Perché l'amore che mi è mancato ora posso darmelo. Spero che anche tu trovi la forza di mettere in dubbio i dogmi della tua famiglia e che sia te stessa e non la prova che loro avevano ragione.
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  13. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (4 Marzo 2014 1:42)

    @ Lea1966: mi sto facendo aiutare da una psicoterapeuta da 7 mesi e con ottimi risultati nella sfera relazionale in generale, ma il rapporto coi genitori resta un problema. La terapeuta dice che è perché ho il carico di 40 anni di carenze (io a volte direi veri e propri abusi psicologici, soprattutto da parte di mia madre). Alla fine i miei si sono separati. Ora sono soli, invecchiano e per me è ancora più difficile esercitare l'indipendenza. Alla rabbia si accompagnano il senso del dovere (e quindi di colpa se non vado loro incontro)... è difficile con questi forti sentimenti stare in equilibrio. A volte - e mi vergogno a dirlo - vorrei che non ci fossero... Mi sento in catene! Lo so che dipende da me, che dovrei riuscire a vivere diversamente la relazione... speriamo col tempo. Forse man mano che la mia vita prenderà comunque una svolta positiva... ce l'avrò meno con loro e per questi 40 anni in cui mi sono trascinata tanti problemi e questo peso... speriamo! Grazie per le tue parole :-)
    Rispondi a Paolaquellanuova Commenta l’articolo

  14. Avatar di Andrea

    Andrea 11 anni fa (4 Marzo 2014 10:47)

    @ AL come vedi e come avrai avuto modo di leggere è l'eterna lotta tra "ragione e passione, presenza e consapevolezza". Il tuo intervento non fà un piega e mi complimento con te per la grinta che hai e che ci metti per migliorare la tua vita. Forse saranno state le troppe mazzate prese fin qui a farmi diventare più "razionale", non lo sò. Ma credimi cerco in tutti i modi di rendere la mia giornata positiva anche cercando di estremizzarla, e devo dire che a volte funziona, sono un fiume in piena non mi fossilizzo, non mi chiudo a modi pensionato da ospizio, reagisco amo la fotografia esco di casa parto la mattina prestissimo per fotografare l'alba, il mare il tramonto, ma sono sempre come si dice a Roma "con na scarpa e na ciavatta" . Dentro di me sento la necessità di esplodere, di migliorare, di reagire ma poi è come se qualcuno dal profondo mi ritira giù nel vortice. Più volte mi sono fermato a ragionare, è forse questo la troppa ragione a crearmi sbalzi di umore spaventosi? non lo so. In cuor mio sò di valere, sò che non sono secondo a nessuno, ma.... c'è sempre un "ma" in ogni storia. Grazie per aver condiviso con me e con noi la tua grinta e passione. Andrea.
    Rispondi a Andrea Commenta l’articolo

  15. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (4 Marzo 2014 11:12)

    @Andrea: ecco vedi che anche tu sei pieno di forza e di cose da realizzare :) lasciare fluire, per quamto ti senti, fai cose che ti aumentano la forza, nutri i buoni pensieri e i semi delle cose positive che hai dentro. E piano piano i ma si fanno sentire sempre meno, sempre più flebili.
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  16. Avatar di Andrea

    Andrea 11 anni fa (4 Marzo 2014 12:24)

    Grazie ;-)
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  17. Avatar di Andrea

    Andrea 11 anni fa (4 Marzo 2014 12:30)

    Perdonami ma è partito Invia il Commento È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore. Giacomo Leopardi Questa è una massima che mi ripeto sempre, speriamo di cambiarla presto ;-)
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  18. Avatar di Anna

    Anna 11 anni fa (4 Marzo 2014 14:28)

    e' la prima volta che scrivo di me. dopo mesi trascorsi a leggere e a leggervi sento il bisogno di condividere qualcosa della mia vita e di ciò che mi ha condotto sin quì. sto pian piano uscendo da una sorta di letargo emotivo e sentimentale nel quale mi sono rifugiata dopo la fine dell'ennessima storia sbagliata. Da qualche giorno sento che dentro d me sta germogliando qualcosa di bello di positivo. Le letture, le frequentazioni e la scoperta di questa preziosissima fonte di consapevolezza hanno evidentemente gettato un seme che ha trovato terreno fertile. non so se questo germoglio diventerà un fiore bello ma caduco o darà vita ad un albero forte e solido nelle sue radici. Ma so per certo che oramai il percorso verso una nuova me stessa si è avviato e non permetterò più che si arresti. Grazie anche a tutti voi, ciascuno dei qualim sento in modo diverso, vicino.
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (4 Marzo 2014 15:24)

    Grazie Anna. Sarà di certo un albero, che sarà esposto alle variazioni del tempo e delle stagioni, perderà qualche foglia vecchia per produrne di nuove e talvolta dovrà essere potato, ma sarà forte e solido, quanto il tuo desidertio di stare bene e di goderti la vita. Abbi fede e resta connessa. :)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  20. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (4 Marzo 2014 16:36)

    @Andrea: infatti è una convinzione di Leopardi! Tu l'hai adottata... però nonostante la sua grande opera e tutto quello che ci ha insegnato... magari il caro Giacomo non è il massimo come coach di vita sulle relazioni :D
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