Tutte le storie d’amore finite sono storie d’amore sbagliate?

storia d'amoreUna storia d’amore finita è stata (o è) sempre e comunque una storia sbagliata? Ogni volta che una storia d’amore si conclude, quando ci si lascia, quando c’è una separazione dobbiamo pensare di aver per forza sbagliato tutto? E’ una domanda intrigante – più comune di quanto si pensi – che molto spesso mi sono posta anch’io per rispondere sia a me stessa, sia alle persone con le quali mi confronto e anche per trarne qualcosa di utile in via “generale” sul rapporto di coppia.

"L’errore più grave è la certezza di non commetterne. Liomax D’Arrigo"

Una lettrice del blog, Minou, mi ha posto la domanda in un suo commento al mio articolo dedicato a come dimenticare una storia sbagliata. Minou chiede:

“Secondo te, Ilaria, una storia finita è comunque una storia sbagliata? Io non riesco a rispondere no. Perché a me non viene proprio in mente una (ma dico una) storia ben gestita e di equilibrio totale che mantenga questo equilibrio e questa intelligente gestione fino alla fine, compresa la rottura. Non mi sembra possibile. Forse è solo impossibile per me. Io comunque non ne ho mai riscontrata una, ovunque sia andata a guardare. Però, se rispondo sì, accidenti, e allora l’unica storia giusta è quella infinita. Ed è ancora più improbabile. Tu mi potresti dire: la storia giusta è tale solo finché è tale, cioè solo finché mantiene i caratteri non solo di sanità e rispetto assoluto, ma anche di perfetta armonia pur negli inevitabili attriti dell’umana natura. E ok. Ma allora a un certo punto la storia giusta, passando dalla rottura e dagli scompensi che comporta, si trasforma inevitabilmente in sbagliata. E’ più che probabile, è matematico. Sai perché mi viene la domanda. Perché in base alla risposta non c’è nessuno esente da storie sbagliate, manco la nonna che è rimasta felicemente sposata col nonno per 75 anni. E come ha fatto a rimanere non dico sposata, ma felicemente? Quella sarà stata una storia potenzialmente giusta con larghi margini di ingiustizia, sopportati con il solito encomiato spirito di “sacrifizio” dei tempi andati. E allora rassegniamoci e continuiamo a uscire dalle storie, tanto tempo un anno e già i caratteri di equilibrio cominciano a vacillare rovinosamente da una parte o dall’altra o da entrambe. Ma dov’è il punto di trasformazione? Dov’è che la storia giusta si trasforma in sbagliata? Non sono solo le persone sbagliate a fare una storia sbagliata.”

Una storia d’amore: quando è sbagliata

Allora, premetto che io non ho la verità in tasca e che il mio lavoro è un lavoro di ricerca continua, di analisi e di studio. E, poi, tengo a sottolineare: sai perché il tema “amore” è sempre di moda, in ogni tempo e in ogni luogo? Non solo perché è uno dei temi più cari agli esseri umani ed essendo così legato alle emozioni, sfuggente e indefinibile, ma anche perché il modo di amare e di amarsi cambia, evolve e si modifica secondo i luoghi e i tempi. E secondo le persone, ovviamente. In base alle loro età e alle loro scelte di vita in ogni momento dell’esistenza.

Per questo c’è sempre bisogno di “ri-vedere”, “ri-considerare”, “ri-pensare”.

E a proposito di tutto questo ri-pensamento, qual è l’utilità di porsi una domanda come quella che ci stiamo ponendo: ogni storia d’amore finita è una storia d’amore sbagliata o no?

Io credo che l’utilità di questa domanda possa essere considerata da tre punti di vista principali. 1) Molto spesso le persone vivono le separazioni e/o la fine di una storia d’amore come una “macchia” personale, un fallimento, una colpa. Rivedere con obiettività le proprie storie finite aiuta a dare una interpretazione meno drammatica a quanto è successo, evitando di colpevolizzarsi e di autopunirsi e probabilmente permettendosi di recuperare maggiore fiducia e una più alta autostima. 2) Approfondire il tema quanto basta – non troppo eh! – è utile per “fare tesoro dell’esperienza”, conoscere megli se stessi e quindi diventare persone più consapevoli dei propri bisogni e dei propri desideri, in modo da raggiungere una più compiuta serenità e maturità. 3) Infine, rispondere in modo sensato a questa domanda permette di capire meglio che cos’è una storia d’amore sbagliata e quindi fornisce strumenti efficaci per riconoscere una storia sbagliata ed evitarla. E per riconoscere un uomo giusto e non scoraggiarlo.

E questo mi sembra il punto centrale, quello più in linea con la mia missione personale e quella di questo blog: le storie sbagliate, quelle davvero sbagliate, vanno evitate a tutti i costi. Altre storie, quelle che finiscono, più o meno presto o più o meno tardi, possono essere sperimentate. Ma attenzione a quel che si dice a se stesse, ai “racconti” menzogneri e alle bugie che si ripetono nel segreto della propria mente.

"Forse sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Senza, che senso avrebbe la nostra vita? Carrie Bradshaw"

Come faceva notare Minou, è ben difficile che qualcuno non abbia sperimentato mai una storia d’amore che prima o poi non sia finita.

Se proprio proprio vogliamo essere pignoli possiamo metterci dentro il piccolo “innamoramento” per il compagno delle scuole elementari o considerare anche le storie d’amore che sono finite senza mai iniziare. Quando avevo tra i quattro e i cinque anni mi piaceva tantissimo Massimo Ranieri, che vedevo in televisione, in uno sceneggiato in bianco e nero del quale non capivo nemmeno la trama. Quando sono diventata più grandicella, mi sono resa conto che all’epoca quell’uomo mi piaceva proprio come quando ci si sente innamorati. Ogni volta che vedo Massimo Ranieri mi viene da sorridere.

Una storia d’amore infinita è una bella storia?

Era una storia sbagliata la mia? E’ una storia che mi ha lasciato solo un ottimo ricordo, mi fa ancora riflettere su certe “pulsioni” delle quali spesso siamo inconsapevoli e non mi ha mai fatto soffrire. Forse, a modo suo, mi ha fatto crescere. Pur essendo infantile, non c’era legata nessuna fantasia: mai ho fantasticato su una “relazione” tra me e Ranieri. Ogni volta che lo vedevo, con il suo giubbotto di pelle, pensavo quanto fosse bello e quanto mi piacesse.

Ti pare un esempio un po’ banale? Probabilmente un po’ lo è, ma è anche utile per scaldare i motori.

"L’umanità crede di rimediare ai propri errori ripetendoli. Nicolás Gómez Dávila"

In realtà la nostra vita è fatta – tra gli altri molteplici aspetti – di un continuo sperimentare relazioni. Passiamo da una relazione all’altra, un po’ come si fa nei torrenti di montagna, saltando da un sasso all’altro, per attraversarli. Si tratta di relazioni con famigliari, compagni di scuola, amici, insegnanti, allenatori, colleghi, compagni di viaggio, fidanzati e fidanzate. Molte di queste “storie” sono più o meno amorevoli. Moltissime mutano, si interrompono, si concludono con dei distacchi. Alcune sono storie che ci hanno dato tantissimo. Altre sono state storie profondamente sbagliate.

"L’errore può andar bene finché siamo giovani; solo non bisogna trascinarselo dietro invecchiando. Johann Wolfgang Goethe"

Pensaci bene: quante relazioni hai avuto nella tua vita? Non considerare solo quelle che ritieni storie d’amore con un partner. Allarga i tuoi ricordi e le tue riflessioni. Se dobbiamo riflettere sulle nostre storie d’amore sbagliate, sulle nostre storie d’amore finite, tanto vale considerarle tutte, anche perché molte relazioni si assomigliano. Si assomigliano storie d’amore con partner (sentimentali) diversi e si assomigliano storie di coppia e rapporti madre-figlia o fratello-sorella o padre-figlia e via dicendo. Gli schemi si ripetono.

Lo schema delle relazioni d’amore

E a proposito di schemi e di ripetizioni continue, lo sai che ci sono storie sbagliate che non si interrompono mai (anche rapporti di coppia ahimé), vero?

Il che già potrebbe farci arrivare a una piccola e importante deduzione: molte storie che si interrompono e nel momento in cui si interrompono sono storie molto più giuste e molto più sane di tante storie sbagliate, che continuano, nonostante tutto e tutti.

E’ molto più sbagliato resistere-resistere-resistere invece che, a un certo punto, seppure a fatica, seppure con dolore, seppure con vergogna, lasciare una storia.

A volte sul blog mi è stato chiesto come poter fare leva sulla propria parte sana per ricominciare a vivere o per essere felici. Ricordati che, se per un motivo per l’altro, riesci a interrompere una storia sbagliata, significa che la tua parte sana, anche se messa nell’angolo, anche se provata e un po’ sminuita, è bella viva e pronta a fare di te una donna felice. Valuta tu se darle spazio :)

Già, ma che cosa significa davvero “storie sbagliate”? Le storie sbagliate sono quelle che ti diminuiscono come persona e diminuiscono tutto quello che sta intorno e riguarda la tua persona. Le storie sbagliate sono quelle in cui tu rinunci ai tuoi progetti di vita, di carriera e di realizzazione perché il tuo partner e la vostra relazione ti impediscono di realizzarli o anche perché tu ti convinci che siano il tuo partner e la vostra relazione che ti impediscono di realizzarli. Le storie sbagliate sono quelle in cui subisci violenza fisica o psicologica. Cioè quelle in cui qualcuno ti fa del male fisico (anche piccolo piccolo) e male psicologico (che non è mai piccolo). Che cos’è il male psicologico? Offendere te, quello che ti piace, coloro che ami, e/o usare te, quello che ami e coloro che ami per secondi fini. Il male psicologico è la manipolazione, anche.

Le storie sbagliate e la tua vita

Le storie sbagliate sono quelle in cui subisci un abuso finanziario. Che cosa significa? Significa che qualcuno sfrutta le tue risorse materiali (denaro, casa, auto etc) per i propri scopi senza ricambiare o contribuire in modo indipendente.

10 giorni eccitanti e illuminanti dedicati te, se la fine di una storia d’amore ti ha messo a terra. Per rialzarti presto e bene. Per scoprire le nuove opportunità della tua vita personale e sentimentale, dimenticare il passato e costruire un futuro luminoso (con la persona giusta per te).

Le storie sbagliate sono quelle dopo le quali tu ti senti come una terra bella e ricca che è stata invasa e saccheggiata e i cui monumenti sono stati rasi al suolo…

Le storie sbagliate sono quelle che, quando sono in corso o quando sono finite, tu, stordita e confusa, ti chiedi: “Come è possibile che proprio io sia arrivata a tollerare tutto questo?”

Le storie d’amore sbagliate (io le chiamo storie d’odio, ma le potrei chiamare anche storie di distruzione) sono quelle che, quando sono in corso, le persone che ti sono vicine e ti conoscono da sempre ti chiedono più o meno timidamente: “Come è possibile che proprio tu sia arrivata a tollerare tutto questo?”

Ecco, queste di certo sono storie sbagliate. E vanno evitate, costi quel che costi. E vanno evitate a maggior ragione se ne abbiamo già sperimentate del genere.

Per le altre, serve sempre porsi le domande: “Sono sempre io al centro della mia vita? Sono sempre i miei desideri al centro della mia vita?”.

E anche: “Questa storia mi permette di essere sempre al centro della mia vita e di mettere la realizzazione dei miei desideri sempre al centro della mia vita?”

A queste domande devi rispondere sempre con la massima sincerità (questa è la sfida più grande) sia che tu sia in una relazione, sia che tu non lo sia, sia che tu abbia figli e famiglia, sia che tu non li abbia.

Perché le storie d’amore sbagliate sono quelle con persone (partner, famigliari, colleghi e amici) che ti fanno ripetere o rinforzano uno schema di comportamento distruttivo; le storie d’amore che vanno coltivate sono quelle che ti permettono di apprendere, ripetere e rinforzare uno schema di comportamento creativo, fertile, ricco, per te e per gli altri.

Lo scopo della vita di ciascuno è realizzare se stesso. Se questo non avviene, dobbiamo assumercene la responsabilità e agire di conseguenza.

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75 Commenti

  1. Avatar di francesca

    francesca 11 anni fa (30 Gennaio 2014 1:20)

    ..Michela91.. vivere con il libretto delle istruzioni per evitare errori e non soffrire.. è pura utopia.. La tua età  è una fase importantissima della vita... non si sa nulla della vita e delle relazioni e sopratutto ancora non si conosce bene se stesse e quel che si vuole nei diversi ambiti della vita.. Si è come un cantiere aperto in costruzione.. e comprendo la tua ansia di avere istruzioni... e allo stesso tempo la paura di sbagliare facendo di testa tua.. Ti do questo consiglio: continua a riflettere, confrontarti e meditare su cio che trovi qui dentro...documentati come già stai facendo.. è un mezzo importante perchè se lo sai sfruttare utilmente per te puo aiutarti non tanto a trovare soluzioni o istruzioni su come muoverti... ma a sviluppare un sano e proficuo dialogo con te stessa... che sarà la tua bussola nel tempo... Sarai tu a trarre le tue risposte e decidere come muoverti..certo anche rischiando.. perchè innamorarsi comporta rischia... ma questo dialogo ti aiuterà a tenere alta l'attenzione sulla centralità che i tuoi obiettivi e interessi devono avere nella tua vita anche quando avrai un fidanzato accanto... ti aiuterà a coltivare un sano egoistico amore per te stessa... Magari avessi letto a ventanni cose ho letto a 36 ... mi sarei risparmiata un sacco di errori... In bocca al lupo!!;)
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  2. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (30 Gennaio 2014 1:45)

    Beh... pensa un po' la sofferenza fa parte della vita. E io l'ho invocata così tanto che tra i miei ex posso contare: un tossico che si fa da vent'anni che è l'ultimo dei miei ex, un tipo che non ha mai lavorato un giorno in vita sua e un tipo che sta con la sua ragazza da 8 anni. Sai cosa? Che ne è valsa la pena perché in questo cammino ho scoperto me stessa, o sto, scoprendo me stessa. Ma non è facile. E crogliolarsi dietro la stronzata di quant'è bello essere tristi è la cosa più banale che si possa fare. Ho 25 anni. Certi giorni me ne sento addosso 15, altri giorni 60. E quando vedo dietro di me quell'alone di sofferenza che cerca di tornare, o che torna, perché torna e non ci sono caz*i... penso che no, no, no... io voglio essere felice, voglio essere una persona normale, voglio guardarmi allo specchio e dirmi quanto sono bella, quanto sono allegra, quanto sono diversa da quel che ero e quel che potrei tornare. Certe volte abbiamo bisogno di quell'alone, di quell'aura nera... quando invece le cose possono essere semplici, senza aspettative, senza grigiore... Le cose possono essere belle semplicemente perché siamo al mondo e abbiamo l'esistenza, le cose possono essere belle perché un giorno qualcuno ti chiama per lavorare, perché la tua coinquilina ti sorride la mattina, perché tu costruisci delle cose, il sorriso dei tuoi amici, i momenti... piccoli momenti che con quello che ci aspettiamo non c'entrano niente, ma sono la vita. E puoi parlare quanto vuoi della sofferenza. Fidati che quando provi la sofferenza, la sofferenza quella che ti strappa il cuore e te lo calpesta talmente tanto forte da farti dubitare di averne avuto uno... Ti apri alla vita e ringrazi qualsiasi cosa umana, divina o chissà come che possa farti stare al mondo e avere la fortuna di vivere questo dono.
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  3. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (30 Gennaio 2014 1:48)

    Comunque io ho il sospetto che Michela 1 e Michela2 siano due trolls. I new trolls come un gruppo che andava di moda ai miei tempi :D
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  4. Avatar di Ana

    Ana 11 anni fa (30 Gennaio 2014 11:37)

    Bell'articolo, davvero. Mi ci sono rivista molto, mi sono sentita anche meglio. Ho pochissima esperienza, ma quel poco che ho avuto è stato traumatizzante. Ogni giorno mi sveglio e penso: come ho fatto a stare con lui? Mi rispondo da sola: il bisogno disperato di una persona accanto mi ha fatto diventare stupida, cieca, diversa da me stessa. Mi sono fatta manipolare e offendere. Ma sono riuscita a lasciare. Lui diceva di amarmi, ma adesso so che non era poi così vero, lo ha detto per farmi sentire in colpa e mi ha augurato tutto il male del mondo. Però ora sono molto scottata, intorno a me c'è solo gente felice, che si sposa, che aspetta figli, che gira il mondo con la persona che ama ... Avevo lavorato tanto per acquistare un pò di autostima, lui me l'ha tolta e sto combattendo di nuovo cercando di sentirmi bene fisicamente, di avere soddisfazioni all'università, impegnarmi e premiandomi per ogni passo acquistato. Sto cercando di stare alla larga da gente che mi sminuisce e che mi ha umiliato negli anni. Ma confesso che la ferita fa male, ho come un buco dentro. Mi spiego meglio: ho paura di buttarmi di nuovo tra le braccia della persona sbagliata, e mi sento triste, e non so come affrontare la vita. Ho sempre avuto imbarazzo a parlare con gli uomini, adesso più che mai. Insomma adesso non riesco a superare questo marchio che ho dentro e non so se riuscirei a buttarmi nella almeno conoscenza di una nuova persona.
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  5. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 11 anni fa (30 Gennaio 2014 10:37)

    Quando considero una storia passata, sbagliata nel senso in cui intende Ilaria, non posso fare a meno di pensare a quanto però ne ho ricavato, imparato... a quanto mi è servita. Rendendomi conto anche, in terapia, quanto per il mio passato e i miei schemi mentali, fosse inevitabile... almeno finché non ho acquistato consapevolezza. Non lo dico per adagiarmi e "scusarmi" con me stessa... lo dico perché è così e non voglio essere troppo dura con me stessa e il mio passato. L'ho accettato come parte di un percorso. La mia infanzia e la mia famiglia sono quelle che sono state, la storia d'amore coi miei genitori la mia sfortuna più grande, un'esperienza passata e sbagliata che non mi sono scelta e che non avevo strumenti per cambiare. Da grande ci sono ricascata perché non mi rendevo conto... è stato persino difficile ascoltare la parte di me che soffriva e far prevalere la parte sana. Alla fine ci sono riuscita, ne sono uscita e posso ora guardare a quelle storie, sbagliate ma utili, con consapevolezza. Avrei potuto del tutto evitarle? Forse, se da adolescente, quando ho avuto i primi innamoramenti sbagliati, qualcuno - invece di sgridarmi - si fosse preso cura di me e mi avesse indirizzata ad una maggiore consapevolezza. Non è stato così, chi mi circondava ha invece rafforzato il circolo vizioso e uscirne con le mie forze è stato davvero impossibile per molti molti anni. Ma sono state proprio le storie sbagliate, col loro carico di sofferenze, a farmi sempre più capire. Ci sono voluti 20/25 anni, ma ci sono arrivata. Se mi fossi chiusa in me stessa, senza vivere esperienze, per quanto sbagliate, non credo avrei mai capito la verità su di me, su ciò che - per colpa di quella prima storia d'amore sbagliata (coi miei genitori) - mi portavo dentro, come mio, interiorizzato schema mentale da ripetere storia dopo storia, sofferenza dopo sofferenza. E forse non lo avrei capito nemmeno se avessi vissuto una sola storia sbagliata e lunga 20 anni, come certe mie amiche. Quando hai una sola esperienza è più facile dare la colpa all'altro e non vedere lo schema. Perciò sbagliate sì, ma utili... e quindi in fondo meno sbagliate di quanto si creda. Prospettiva consolatoria? No, prospettiva corretta, forse un po' fredda, ma corretta e utile, per me, a comprendere e accettare la propria storia e andare avanti con coraggio e grinta. Capisco che può essere pericoloso vederla così mentre si vive una storia sbagliata ed è necessario invece prenderne coscienza e dirsi prima di tutto quello, che è sbagliata. Ma dopo, quando la storia è finita, credo che una prospettiva più ampia sia più utile. Perché altrimenti il rischio di martoriarsi, ripensare negativamente al passato, vedere calare la propria autostima, rimanere prigionieri di etichette come "io sbaglio sempre", "io non sono capace", "io sono stupida" è alto... e non si va avanti. Si rischia di avere solo paura di nuove esperienze e di vivere costantemente nel dolore di quelle passate, con l'autostima sempre troppa bassa per dare una vera svolta. Non so se queste mie riflessioni possono valere per tutti/e... per me è così, è stato così, funziono così.
    Rispondi a Paolaquellanuova Commenta l’articolo

  6. Avatar di minou

    minou 11 anni fa (30 Gennaio 2014 10:56)

    Buongiorno Ilaria. Grazie! Per una serie di circostanze ho trascorso gran parte della giornata di ieri con i crampi allo stomaco. E proprio stamattina, prima di leggerti, riflettevo sul fatto che, in fondo, avere la testa per stare a disquisire di uomini, relazioni e sentimenti è un gran lusso. Nel senso che i problemi da risolvere nel quotidiano a volte sono tali che magari ti lasciassero lo spazio di stare a elucubrare sull’amore! Insomma, diciamo che mi sono svegliata con una vena di pessimismo (ma non leopardiano, no, no, proprio concreto in relazione ad alcune decisioni che devo prendere per affrontare e risolvere assolutamente delle questioni pesanti che mi stanno schiacciando e per le quali non vedo brillanti soluzioni). Poi ho visto il titolo del tuo nuovo post, ti ho letto e mi è nato un sorriso nel cuore. Grazie!!!
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

  7. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:01)

    Mi aveva colpito il botta e risposta fra Michela91 e Michela2... e mi sono fatta un film.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  8. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (30 Gennaio 2014 11:30)

    Al, cosa ti porta a dire che sono un troll? Se mi fossi chiamata Luisa non l'avresti detto, ho il nome uguale a l'altra ma se leggi il poco che scrivo non so cosa trovi di così assurdo! Buona giornata!
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  9. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:38)

    Ilaria, mi stai consigliando uno psicologo? A malapena arrivo a fine mesi con debiti, non posso pagarlo. Devo fare da me, leggere, pensare, riflettere, capire e in seguito elaborare e lasciar andare. E' un utopia? Vedremmo.
    Rispondi a Michela91 Commenta l’articolo

  10. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:44)

    Vorrei ma davvero non me lo posso permettere.
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  11. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:49)

    Ilaria ti ringrazio per la tua risposta sull'altro post (hai chiarito perfettamente i miei dubbi) e complimenti per questo articolo, che ha ulteriormente risposto alle mie domande, anzi a una delle questioni che in questo periodo mi sta più a cuore circa la sfera sentimentale.
    Rispondi a Giardinosegreto Commenta l’articolo

  12. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (30 Gennaio 2014 13:10)

    Va bene. Ho capito. Considero anch'io di fondamentale importanza. Ma non è possibile. Vivo da sola e mi mantengo da sola. Ho un lavoro con strani orari e un secondo lavoro non me lo posso trovare. La asl non me lo passa gratis..
    Rispondi a Michela91 Commenta l’articolo

  13. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:18)

    ecco, come non detto, ci sono esempi eclatanti di sofferenze riportate sopra da altre ragazze. Io ho già sofferto parecchio nella vita, per cose veramente più grandi di quel che potevo sopportare da bambina e da adolescente, ho raggiunto una fragile stabilità che non posso permettermi e non voglio rovinare per un uomo o per una qualsiasi altra persona diversa da me stessa. Mi hanno detto che non mi lascio andare, che sono diffidente, che non faccio trasparire le emozioni e sono un cubo di ghiaccio. Io continuo a lavorare su me stessa. Appena mi avvicino ad un ragazzo, gli devo trovare un difettuccio per poter allontanarmi di corsa e aspettare in seguito che mi rincorra lui per mostrarmi non so, che vale, che mi posso fidare, che mi vuole veramente. Atteggiamento troppo contorto? Non lo nego. Non ho uno schema funzionale logico, neutro, piacevole da mettere in atto quando conosco una persona. Qualche volta mi muovo in base a quel che dice/fa lui ma la maggior parte delle volte agisco di impulso, mi allontano accusandolo di qualcosa e aspetto che mi dimostra il contrario. E' stancante per lui, e per me. Perciò parlo di sofferenza, forse mi direte di lavorare di più su me stessa, lo faccio, ho già fatto vari progressi. Nel frattempo non posso chiedermi in una bolla di vetro perciò comincio a fare timidi tentativi di conoscenze che però finiscono tutte allo stesso modo. Anche se ho il fortissimo dubbio che un ragazzo "normale", della mia età fino adesso, non l'ho mai incontrato. Chi si dedica troppo allo studio e si fa sentire pochissimo, chi non mi chiede di uscire una settimana dal primo incontro e non ne parla assolutamente, chi al 4 appuntamento abbassa il sedile in macchina e mi salta sopra, chi al primo appuntamento mi dice "tu sei mia e non lo sai", chi appare dopo 6 mesi e mi chiede di uscire perché ora laureato e ha tempo a disposizione, chi mi chiede di uscire ma nei discorsi che mi fa mi dice che sono chiusa, che si vede che ho problemi e che paragonabile ad altre persone non sono neanche troppo bella. E posso continuare. Non vorrei un giorno incontrare il ragazzo giusto e farlo scappare dalla mia impulsività. Eppure sono gentile, sorrido, tratto di qualsiasi argomento conosca, altrimenti chiedo delucidazioni al mio interlocutore, mi vesto carina e mi piaccio, mi piace far parlare l'altro e parlo anche di me stessa.
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:29)

    @Michela91, il mio parere non è che tu "debba lavorare di più su te stessa". Anche perché detto così, questo concetto già esprime una marea di fatica e di sofferenza. Sono convinta che tu debba trovare un valido appoggio esterno, qualificato, che possa efficacemente aiutarti a lasciar andare quanto è successo nel tuo passato di modo che non influenzi il tuo presente e il tuo futuro. Ritengo che questa sia una priorità assoluta e ti invito caldamente a occupartene senza aspettare oltre.
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  15. Avatar di Michela91

    Michela91 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:34)

    chi mi dice tu mi piaci e mi interessi ma per ora e' un periodo troppo stressante per me per gli esami...ma ho scritto in faccia che voglio essere trattata a pesci in faccia ?? Il bello e' che sono tutti convinti quando mi dicono questo, e anche qualche mi amica, che "gli crede" e allora penso ma sono loro che ci credono davvero allora.. Sono io sbagliata.. Perché non appena chiedo più tempo per vederci e conoscerci perché mi incuriosiscono davvero e penso che vederci una volta ogni 10 giorni e sentirci 5 minuti il giorno non sia il massimo.. Allora mi viene detto questo, e io mi mordo le labbra per aver "preteso", mi sento esigente, addirittura l'ultimo mi ha detto che lui ha bisogno di serenità mentale per studiare e non può frequentare una persona che da un momento all'altro si gira e fa problemi inutili. Il mio problema che gli ho dato addosso quando ha detto di salire sopra da lui e ho interpretato in un altro modo, come ho già scritto. Vabbe avrò sbagliato, non vuoi più conoscermi dimmelo, ma ste cose del riprendersi a frequentare in un altro periodo... Boh.
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  16. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:39)

    @Michela91 Scusa ragazza, ma un fiatino di allegria dai! E questo e quello, e il ragazzo così e cosà. Io ho quasi 10 anni più di te e ti posso dire di non pensarci proprio ai problemi di questi vari ed eventuali ragazzi, concentrati sulla tua di vita! Mi hanno colpito i tuoi commenti perchè sei così giovane e il tuo perdere tempo in scemenze inutili mi fà infuriare. Soffrire, non soffrire...ci manca solo l'Amleto e siamo apposto. Ci sono miliardi di libri (alcuni dei quali parlano pure di sofferenza, se la vuoi vedere dal giusto punto di vista letterario invece che sulla tua pelle cara e giovane), film da guardare, tutta l'arte, le mostre, i concerti, la musica, lo sport, le feste. Ti prego, a 23 anni puoi innamorarti sì, ma non sprecare il tuo tempo su drammi inutili che non portano a nulla. E sti poveri ragazzi prova a conoscerli, per davvero, chiedendo quali sono le loro passioni, le loro idee, condividere momenti spiritosi, non a vederli come degli alieni, in fondo sono essere umani!!
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:43)

    Non ti sto consigliando, ti sto invitando caldamente a trovare una psicologa (donna è di gran lunga meglio). Ritengo che per te sia una priorità e che in questo momento non ti sia affatto utile fare da te, anzi. Indirizza i tuoi sforzi attuali nella direzione di trovare modo e risorse per avvalerti dell'aiuto di una persona di questo genere, in tempi stretti. Sottolineo: è importante.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  18. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (30 Gennaio 2014 13:43)

    @michela91 certe situazioni passate non sono facili da superare, ma tenersi le fette di prosciutto sugli occhi non aiuta, io comunque faccio il tifo per te! Con i ragazzi quando ti viene l'ansia, pensieri e dubbi lascia perdere. Devono farti stare bene, non complicarti la vita!
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 11 anni fa (30 Gennaio 2014 12:51)

    Michela91: rimango sulla mia posizione e la ribadisco.
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  20. Avatar di Michela

    Michela 11 anni fa (30 Gennaio 2014 13:51)

    Penso che, in questo caso, sia fondamentale una psicologa donna proprio per non correre rischi di scambio rapporto dottore/paziente. Alle asl puoi trovare psicologi con il pagamento del solo ticket, capisco che sia comunque una spesa. Anch'io sono per gli studi privati ma, credo vadano su tariffe da 50/60 euro l'ora, non super economiche per una terapia che non puo' durare un mese.
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