Come comportarsi con un uomo che ti ha rifiutato

Come comportarsi con un uomo che ti ha rifiutatoCome comportarsi con un uomo che ti ha rifiutato?

Come uscire da una situazione deludente e insieme imbarazzante, come una campionessa di seduzione, dignità e fascino?

Come fare sì che da un rifiuto tu esca più forte e più sicura di te stessa di quanto non fossi prima?

In realtà c’è ben poco da “comportarsi” con un uomo che ti rifiuta, se non ignorarlo con signorilità, evitarlo e tagliare i ponti.

Partiamo da un presupposto del quale abbiamo già parlato diverse volte.

Ciascuno di noi ha ricevuto almeno un rifiuto, almeno in un ambito della vita, che sia l’amore, il lavoro o anche lo sport.

Perché il rifiuto si presenta sotto diverse forme in varie fasi della vita e in vari ambiti.

E sfido chiunque a non avere sofferto almeno un po’ per un rifiuto.

Certo, nessuno di noi va a sbandierare al mondo intero di avere subito rifiuti e di averne sofferto, più o meno

Confessare i propri sentimenti di interesse o di amore a una persona è di certo molto impegnativo emotivamente e quando alla “rivelazione” dei nostri sentimenti, non corrisponde quello che noi desideravamo, la non “corrispondenza” dell’altro può essere più dolorosa di quanto potremmo avere mai immaginato e di quanto ci potessimo aspettare.

Non solo.

Il rifiuto può essere ancora più doloroso per le donne, dato che la nostra cultura e la nostra tradizione non incoraggiano di certo una donna a fare “la prima mossa” con un uomo e quindi una risposta negativa può essere una bella scoppola.

Per le donne giovani perché sono inesperte e non sanno ancora cosa aspettarsi dalla vita di coppia e da se stesse.

Per le donne meno giovani perché poi partono con gli appaturniamenti del tipo: “non ho più l’età per essere vista, guardata, apprezzata”.

Come comportarsi con un uomo che ti ha rifiutato

In più se bene o male e con risultati incerti, in qualche modo gli uomini sono stati abituati o educati a gestire il “rifiuto” per il semplice fatto che al contrario delle donne, loro sono “costretti” a farsi avanti, le donne ne sanno proprio poco.

E viviamo tempi nuovi, nei quali, seppure non sia il caso di buttarsi alla cieca tra le braccia di un uomo, anche le donne hanno il diritto di mostrare il proprio interesse, di incoraggiare e di mandare messaggi che segnalano la loro attrazione.

Per cui è una buona idea, se si vuole affrontare il mondo della seduzione con piena consapevolezza, sapere che si può essere rifiutate, anche se si è belle brave e buone e sapere al contempo come gestire il rifiuto.

Non per farla pagare a lui, ma per stare bene tu.

Perché è importante affrontare un rifiuto con positività

Premesso che, come ho detto sopra, il rifiuto fa parte della vita di tutti noi, la buona gestione del rifiuto non solo ci permette di diventare più forti e migliori, ma anche di arrivare più in fretta agli obiettivi che ci siamo posti.

Nella vita sentimentale.

Il rifiuto è il rovescio della medaglia della selezione. Facendo selezione, tu di fatto rifiuti.

Ed è allo stesso modo vero che rifiutando te, l’altro fa selezione anche per te.

Una persona che ti rifiuta compie a tutti gli effetti una autoselezione e ti fa risparmiare tempo ed energie.

Bene allora che il tempo e le energie che risparmi in questo modo tu le investa su persone che ti gratificano realmente e nella tua crescita emotiva e sentimentale.

8 passi per farsi un’(ottima) ragione di un rifiuto

Di seguito ti voglio fornire 8 consigli pratici per affrontare il rifiuto senza uscirne distrutta e senza tirare fuori il peggio di te, ma anzi.

1 Non darti colpe, non auto accusarti, non darti addosso. Uno degli sport preferiti di certe donne amanti del perfezionismo e potentemente autocritiche è convincersi che se un uomo le ha rifiutate è perché loro sono inadeguate (brutte, cattive e antipatiche) o hanno sbagliato qualcosa.

Ma manco per niente! Un uomo ti rifiuta per mille ragioni che riguardano lui e non te.

Magari semplicemente i suoi progetti vanno in una direzione diversa rispetto allo stare con te.

10 giorni eccitanti e illuminanti dedicati te, se la fine di una storia d’amore ti ha messo a terra. Per rialzarti presto e bene. Per scoprire le nuove opportunità della tua vita personale e sentimentale, dimenticare il passato e costruire un futuro luminoso (con la persona giusta per te).

Se non ti butti nella mischia della vita, che si tratti di affari professionali, sentimentali o che riguardano le amicizie, non puoi scivolare, non puoi sbagliare e non puoi essere rifiutata.

Ma nemmeno vivi.

Prendi il rifiuto come parte naturale dell’esistenza e quel rifiuto in particolare come un’esperienza dalla quale imparare.

2 Nel 99,9% dei casi immediatamente dopo un rifiuto ci si sente delle melmine ma nella stessa identica percentuale di casi, passato qualche tempo si riconosce che non poteva andare diversamente e che in effetti è andata bene che ci sia stato un rifiuto.

Credimi, nel medio termine ti accorgerai che la “selezione” fatta dall’altra è stata solo buona e giusta e per il meglio.

Del resto, se una persona ti rifiuta, che cosa vuoi cavarci fuori?

Accetta il rifiuto con filosofia contando sul meglio per il futuro

3 Da qui se ne deduce che “non era cosa” e che il meglio per te deve ancora arrivare, e il meglio non era certo questo, se no non sarebbe finita così.

4 In situazioni come queste si tende a “ruminare”, come gli erbivori 😊, a rimuginare.

Tipico del rimuginare è scendere in una spirale di pensieri negativi.

E se invece, facendo tesoro dei punti 2 e 3 tu ti trovassi a rimuginare in una spirale in salita, fatta di pensieri positivi?

Del tipo: “Non era fatto per me. Troppo pigro. A me piace viaggiare, lui si è sposato con il divano. Merito di più. A livello intellettuale avevamo poco da dirci. Poi a me sono sempre piaciuti i bruni con gli occhi scuri, che ci facevo con un biondo dagli occhi azzurri slavati e poco intensi?” E via così…

5 Il rifiuto a dirla tutta è un grande dolore. Un dolore che spesso è addirittura fisico. Lo senti nel cuore che sembra farsi più piccolo e fermarsi, nello stomaco che si stringe, nella mancanza di appetito, magari nel mal di schiena e nell’insonnia.

Molti scienziati lo confermano.

Tieni accesa la tua luce interiore

Per cui, abbi compassione per te stessa e aumenta il tasso di cura per te.

Devi riprenderti e per farlo devi avere cura del tuo animo.

E con la cura attenta, tenera e costante in breve anche questo malanno passerà.

6 Questo è il punto caldo: come comportarti con lui? Evitalo. Perché? Perché al poveretto è sfuggito quanto vali e, di certo, non gli capiterà di ricredersi se tu lo vai a cercare o parti alla “riconquista”.

Anche in questo caso invece di sprecare energie fisiche e mentali a inseguire lui o i pensieri che lo riguardano, datti tu stessa una “botta” di valore.

Tieni un diario in cui elencare giorno per giorno tutti i tuoi punti forti e tutte le ragioni per le quali sei una donna di valore per la quale è importante incontrare un uomo che consideri un privilegio frequentarti.

7 Evita persone tossiche, giudicanti, malevole.

O amiche che sanno dare buoni consigli… dannosi.

Stai invece con persone sane e solari, amici e parenti, che ti vogliono bene e riconoscono le tue doti e i tuoi punti forza e soprattutto ti vogliono bene così come sei.

8 Tieni accesa la tua luce interiore, quella che brilla anche all’esterno e attira a te le persone migliori e che riconoscono il tuo valore.

Come fare? Approfondisci la conoscenza di te e della tua emotività, di quel che ti piace e di quello che invece ti mette a disagio.

Approfitta del rifiuto per occuparti di te, l’attività più importante a prescindere.

Ecco alla fine come comportarsi con un uomo che ti ha rifiutato: lasciare perdere lui, guardarsi dentro e guardarsi… intorno.

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8 Commenti

  1. Avatar di Valentina

    Valentina 3 anni fa (25 Luglio 2021 11:04)

    Rifiuti ne ho ricevuti tanti in vari ambiti , superati e via ma , adesso , si fa largo la tabula rasa con gli uomini .............neanche più rifiuti , stanno tutti in gruppo fra di loro , uno sguardo tanto perché sei femmina e poi basta !
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  2. Avatar di Cicci

    Cicci 3 anni fa (25 Luglio 2021 11:53)

    Bell'articolo. Mi e` successo qualche tempo fa. Mi sono vista con una persona conosciuta per caso che dopo voleva assolutamente incontrami. Siamo stati bene, io speravo ci saremmo rivisti, abitiamo in posti diversi, ma dopo lui nulla, risposte dopo ore, richieste di rivederci non esaurite con scuse annesse. Niente, avevo capito che non era cosa e, dopo aver realizzato, ho sofferto, vero. Ma con lui ho fatto finta di nulla. Nessun messaggio disperato, anzi, ho rincarato la dose mettendogli mi piace alle foto su facebook con altre ragazze e salutandolo per convenevoli. Ripensandoci, non gli ho mai fatto capire di esserci rimasta male. Tanto non ci siamo rivisti. Dignita` prima di tutto.
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  3. Avatar di Lavinia

    Lavinia 3 anni fa (27 Luglio 2021 10:10)

    Grazie per l'articolo. Ilaria, secondo te queste dritte si applicano pure in amicizia? Io direi di sì
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  4. Avatar di Angel

    Angel 3 anni fa (24 Febbraio 2022 9:55)

    Ciao Ilaria,io ho avuto una storia tossica in tutti i sensi durata sei anni,lui è sparito nel nulla senza neanche una chiusura dopo una serie di cose che non sto a raccontarvi…dal ti amo al nulla… Io non l’ho inseguito…per prima ero stufa di questa situazione ma non riuscivo a uscirne…sono passati tre mesi, due anni fa ci sono ricaduta dopo 4 mesi di assenza…malinconia?Non lo so…ora ho ben chiaro i meccanismi malsani e che devo assolutamente andare avanti e occuparmi di me e lo faccio…mi sto facendo aiutare, ho iniziato ora un percorso,ho tante amicizie,faccio sport,ti seguo eppure ci sono dei momenti che ricado nella tristezza…cerco di evitarlo ma a volte aime lo incrocio e sto male…lui sembra essere andato avanti come niente fosse…sto male al solo pensiero di sentirmi bloccata…ferma e non voglio continuare a lamentarmi o stare così…possibile che non riesca a fare lo step successivo?
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    • Avatar di Lela

      Lela 3 anni fa (24 Febbraio 2022 20:12)

      Ciao Angel, sai credo che molto spesso sia proprio il pretendere da noi stesse/i che ci passi in fretta che ci fa ricadere nella trappola...il non aver la forza/pazienza di sopportare il dolore, di darci tempo per metabolizzare la fine di una storia, seppur tossica. Sì tende a pensare che dato che ci siamo accorte della tossicità della storia e della stronzaggine dell'altro, non dovremmo sentire tutto quel dolore...invece non è così. Sei anni sono sei anni, anni in cui hai amato, ci hai creduto, hai dato. Non si cancellano in tre mesi, anche se hai capito chi hai davanti. Invece penso che dovremmo imparare ad accogliere e assaporare quei momenti di tristezza, come momenti in cui ricordo a me stessa cosa quella storia mi ha lasciato, chi era veramente quella persona e che mai vorró più trovarmi in quella situazione. Datti tempo e quei momenti saranno sempre di meno ma tu sarai tanto più forte! Un abbraccio.
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    • Avatar di Angel

      Angel 3 anni fa (3 Marzo 2022 1:20)

      Grazie Lela, le tue parole sono preziosissime in questo momento….ho tanti alti e bassi quasi più ora che i primi tempi…forse hai ragione dovrei solo accogliere questo dolore, è che vorrei veramente essere una donna diversa e non stare più male per lui…sono ancora bloccata in meccanismi malsani del tipo mi chiedo come lui abbia voltato pagina così velocemente?Come non si senta una brutta persona per non aver avuto neanche il coraggio di chiudere…tutta questa indifferenza non lo nego mi fa molto male.
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    • Avatar di Lela

      Lela 3 anni fa (3 Marzo 2022 17:08)

      Certo che gli alti e bassi sono più ora che prima! All'inizio ci si sente galvanizzate dall'aver preso quella decisione e quasi sollevate dall'aver messo la parola fine ad una situazione che non tolleravamo più, si hanno aspettative per il futuro: ora mi riprendo in mano la mia vita! E diciamoci tutta la verità, è anche una tattica nella speranza che lui si metta in riga....ma stranamente non funziona mai!!! :))))) Poi però subentra la malinconia, la mancanza di una persona che, nel bene e nel male (più nel male che nel bene) abbiamo amato per anni. Cominciano i dubbi e i ripensamenti: ma forse se avessi fatto così, se avessi detto cosà, se fossi stata più comprensiva, più paziente, più bella, più giovane, più brava a letto....la lista è potenzialmente infinita e assolutamente autodistruttiva!!! Normale, normale, normale, tristemente normale....meccanismi, comportamenti, reazioni, comuni a tutte noi, non sentirti una mosca bianca, non sentirti particolarmente debole o in colpa perché provi queste emozioni, e stai vivendo questa situazione! Purtroppo una delle conseguenze di una relazione tossica è il veleno che ti lascia dentro e ci vuole tempo a smaltirlo e tanta volontà, come ognuna di noi qui ha dovuto imparare! E sì, perché quel veleno mica se ne vuole andare da solo, ti ci devi pure imporre per convincerlo a sloggiare!!! Quel che voglio dire è che non è il non sentire più il dolore che farà di te una persona diversa! Che merito c'è nel continuare con la propria vita quando dell'altro non ci importa più? Non serve né forza, né coraggio, né risolutezza, niente di niente. Non ce ne frega più un piffero e basta! E' tenere la barra dritta in mezzo alla tempesta che fa di te una donna diversa! Sinceramente l'uomo che descrivi non sembra quel gran tesoro imperdibile! Sparire nel nulla dopo una storia di 6 anni! E questa è solo la conclusione, ma sono certa che nel mezzo ci sono stati anche altri episodi che dimostrano l'incommensurabbbbile statura dell'anima di quest'uomo! Forse erano i suoi ti amo ad avere l'incommensurabile profondità di una pozzanghera, anzi sicuramente, dato l'epilogo! Quando un uomo continua ad andarsene e tornare, vuol dire che non ha grandi radici piantate nella relazione non credi? Ha potuto girare pagina (????) così velocemente perché in fondo non è mai stato davvero lì! Ma in fondo che t'importa, qui quella che ci guadagna sei tu! Sei tu che devi decidere che non vuoi più uno che ti ha preso e mollato per sei anni! Per questo devi provare e ricordare il dolore, (non crogiolartici, questo no!) sarà quello che ti impedirà di ricascarci se tornerà. No perché il rischio è ancora alto eehh, eccome! Ma sempre con le stesse modalità, di questo non illudiamoci! Il dolore è il miglior antidoto contro il veleno, non combatterlo, fattelo amico! Forza e coraggio! Un abbraccio!!!
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