Conquistare un uomo: strategie di seduzione e sentimenti veri

Sedurre un uomoOggi inizio parlandoti di me, del mio lavoro con le persone che vogliono migliorare la loro vita sentimentale e di quello che scrivo su questo blog, rivolgendomi alle molte lettrici che, come te, vogliono sedurre un uomo, essere genuinamente attraenti e non aver paura del gioco dell’attrazione.

Qual è la questione personale che voglio condividere con te?

Il mio lavoro e quello che scrivo su questo blog è direttamente influenzato dalla mia evoluzione personale, dal fatto cioè che anch’io io cresco, maturo, cambio idee e posizioni.

Come avrai capito, se segui questo blog anche da poco, la mia idea di attrazione, di seduzione e di relazione felice è chiara e semplice.

Io credo che tutto dipenda da noi; cioè il fatto che tu sia attraente e che tu possa creare la relazione dei tuoi sogni dipende da te, dalla tua consapevolezza interiore, dal tuo equilibrio personale e dalla tua stabilità emotiva.

E anche da quanto hai chiari i tuoi obiettivi di vita e da quanto ti adoperi per realizzarli.

Per questo, il lavoro con i miei clienti di coaching individuale, il blog, il percorso “Come sedurre un uomo senza stress né per te, né per lui” e il programma “I 7 pilastri dell’attrazione” hanno uno scopo preciso: metterti nella condizione di occuparti con efficacia della tua crescita sentimentale di modo che attrarre e stare in una relazione diventino per te aspetti totalmente spontanei e naturali.

Questa è la mia missione.

E, per la mia missione  che per me è anche un grande divertimento e una grande passione non smetto mai di fare ricerca, sperimentare, osservare, leggere e studiare.

Qualche giorno fa riflettevo su quale possa essere il punto di giusto equilibrio tra quella che è l’applicazione di alcune strategie di seduzione puramente “di tecnica di comunicazione” e l’impegno a migliorare se stessi per raggiungere la consapevolezza “interiore”.

Ebbene, io una risposta me la sono data.

In sintesi e in linea generale è questa: molto spesso la tua capacità di usare specifiche tecniche di comunicazione e di seduzione è la manifestazione esteriore di quanto sei consapevole di te stessa, della tua capacità di attrarre e della tua indipendenza emotiva.

Cioè: se sei indipendente emotivamente e non-bisognosa, sai sedurre in modo naturale e spontaneo. E, d’altra parte, il fatto che tu padroneggi alcuni strumenti utili a sedurre, ti permette di essere indipendente emotivamente e non-bisognosa.

E’ un circolo virtuoso che si autoalimenta.

Vediamo un po’ come e perché.

Presta attenzione,  perché intanto ti dò anche qualche elemento per riflettere sulle tue modalità di entrare in relazione con un uomo che ti piace.

Sedurre un uomo: che cosa ti serve davvero

Consideriamo quella che è ritenuta la regola d’oro per iniziare il rapporto con un uomo col piede giusto.

La regola è: non cercare mai un uomo che ti piace; non inseguirlo, non corteggiarlo.

Lascia che sia lui a farlo.

Gli uomini apprezzano molto di più una donna che devono corteggiare (amano le sfide e più le sfide sono difficili, più le amano e ci si cimentano).

Tra l’altro, se permetti a un uomo di darsi da fare e di corteggiarti, puoi conoscerlo meglio.

Lo metti nella condizione di mostrarti il suo valore (cosa che gli uomini adorano fare).

Puoi, anche e soprattutto, misurare il suo sincero interesse per te. Senza che vi siano “spinte” o forzature di sorta.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Cioè: il fatto che tu ti faccia cercare e corteggiare ti porta una serie di vantaggi collaterali.

E, soprattutto, ti protegge dal più grande rischio che corri, sia nella fase dell’attrazione e del corteggiamento, sia nella fase in cui una relazione è già iniziata e attraversa possibili momenti di crisi: il rischio di assumere comportamenti tipici della donna “bisognosa”.

Sì, perché, di questo devi assolutamente convincerti: gli uomini sono respinti decisamente dalle donne che hanno un comportamento bisognoso.

Ed è questa una delle ragioni per cui spesso “scompaiono”.

Sedurre un uomo: ecco perché lui fugge

Non ti è mai capitato il fenomeno curioso per il quale quanto più dài attenzione a un uomo, quanto più sei gentile con lui e gli sei amica e vicina, tanto più lui si allontana?

Il fatto è che probabilmente ti succede di metterti a “corteggiare” un uomo e nemmeno te ne accorgi.

Su questo tema infatti c’è molta confusione, dato che molte donne sono state educate a essere gentili e disponibili con gli altri e quindi trovano del tutto naturale replicare gentilezza e disponibilità verso un uomo al quale, per giunta, sono interessate e magari anche molto interessate.

A questo aggiungi che la confusione (e l’autoinganno) si moltiplicano a mille anche per aspetti del tipo:

–             non è chiara la vera differenza tra dimostrare interesse “sentimentale” e dimostrare interesse per un legame di “amicizia”,  per cui si gioca sull’ambiguità di questo aspetto per tentare di stare vicino a una persona che si vorrebbe sedurre (e qui c’è il rovescio della medaglia: si diventa amiche di chi si vorrebbe sedurre per fargli capire che si è interessate a lui dal punto di vista sentimentale, senza esporsi e “compromettersi”, che è un totale controsenso)

–             molte donne pensano che, di questi tempi, sia in qualche modo “necessario” corteggiare un uomo e suscitare il suo interesse (perché magari-fors- chissà bisogna vincere la sua inerzia o la sua pigrizia e “aiutarlo” a iniziare il gioco dell’attrazione)

–             molte donne pensano che se hanno un tipo di comportamento “generalmente amichevole” con un uomo, questo comportamento non può dare assolutamente adito al “sospetto” che si stia cercando di sedurlo. Cioè, molte sono convinte che trattare un uomo cortesemente come si tratta un conoscente, non significa che lui comprenda che si sta tentando di conquistarlo.

Ed è qui il più grande errore: tu stessa sai benissimo che il tuo stato d’animo e i tuoi comportamenti verso un uomo che ritieni davvero solo un amico e verso un uomo con il quale vuoi fingere di essere amica e invece vorresti come partner, sono radicalmente differenti.

Pensa solo a come ti batte il cuore e che tipo di brividi e di emozioni senti! J

E questa differenza radicale fa sì che da parte tua vengano inviati messaggi “sottostanti” ben diversi e sempre chiari: si tratta di sottili vibrazioni, ma ben percepibili.

Che, nel caso di un’amicizia trasmettono il messaggio “semplice-e-sincera-amicizia” e, invece, nel caso di “desiderio-di- sedurre-travestito-da-amicizia”,  trasmettono il messaggio: “sono bisognosa di amore e desidero conquistarti, costi quel che costi, anche di fingere semplice amicizia”.

Ora, vorrei conoscere la tua opinione sulle considerazioni che ho fatto in questo post e, soprattutto, vorrei sapere se ti interessa che io affronti più approfonditamente l’argomento anche facendo esempi pratici su che cosa è efficace per sedurre e conquistare un uomo e che cosa non è efficace per sedurre e conquistare un uomo.

Per questo sentiti libera di lasciare i tuoi commenti e le tue considerazioni. E anche le tue domande.

E, per favore, quando hai finito di leggere, ricordati di condividere questo articolo sui social (Facebook, Twitter, etc.) attraverso i pulsanti che trovi qui sotto.

Cordialmente

Ilaria

P.S. Se ti interessa iniziare un percorso che ti porti davvero ad azzerrare il tuo livello di bisognosità di modo che tu non sia “soffocante” e “respingente” quando conosci o stai con uomo che ti piace, ma anzi tu sia davvero attraente per lui, ho preparato per te “I 7 pilastri dell’attrazione”. E’ semplice e pratico.

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218 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (28 Maggio 2012 17:51)

    Per contattarmi in privato scrivetemi a ilaria@lapersonagiusta.com
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  2. Avatar di Teresa

    Teresa 12 anni fa (28 Maggio 2012 18:17)

    Grazie Ilaria! finalmente è arrivato un articolo su un argomento. che neanche a farlo apposta, ne discutevamo con alcune amiche giorni fa. Il tema è sempre quello, gli uomini non corteggiano, e quindi spetta a noi fare la prima mossa, ecc.... Io personalmente penso che se ci si fa desiderare un pò è meglio per noi. Un vecchio detto recitava "in amore vince chi fugge".... Però è anche vero che, alcuni uomini sono proprio bravi a sparire, come dei veri maghi, o aspettano che gli si corra dietro. Ma rispondendomi da sola: forse sono io che vado a cercare questi tipi. Interessante il commento di Alessandro.
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  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (28 Maggio 2012 18:20)

    Mi piacciono le risposte - costruttive - che una persona si dà da sola :)
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  4. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (28 Maggio 2012 22:05)

    Ciao Ilaria, rispondo alla tua domanda. Quando sono interessato ad una donna, il mio comportamento verbale e non verbale dipende dalla donna che ho di fronte, dalla sua età, dal suo temperamento, dai segnali che ricevo. Tendenzialmente il mio contatto visivo è più diretto e intenso, il tono di voce più caldo, tento un delicatissimo contatto fisico (le sfioro un braccio o la testa, dipende anche dalla posizione, se in piedi o seduti) per capire se la "risposta" è di gradimento oppure no. E poi, in base ai segnali emessi da lei, mi comporto di conseguenza. Posso così ripetere alcuni comportamenti (il “tocco”, leggero e delicato, per me è fondamentale) per avere la conferma di aver compreso bene. Anche la presenza del “suo” contatto visivo sono un segnale di interesse. Ma le timide, ahimè, non ti guardano negli occhi. E ci risiamo!! Aiutooo! Tendenzialmente, infatti, credo di saper riconoscere i segnali di interesse o disinteresse lanciati dall'"altra parte". Ma quando trovo una persona timida che non esprime col rossore o il balbettio o il contatto visivo un suo eventuale interesse, leggo il suo comportamento come "disinteresse". E lascio perdere. Desidero concludere qui il mio lungo intervento dicendo che quello che ho descritto è il mio personalissimo modo di mostrare interesse per una donna per la quale provo attrazione. Ogni uomo penso abbia il suo modo. Sta a voi saperlo “leggere”. Così anche ognuna di voi ha il proprio personalissimo modo di corteggiare un uomo. Sta a noi scoprirlo. Ma…le timide come fanno??? Un caro saluto. Per concludere, una domanda “tecnica” sulla gestione delle risposte: come rispondere individualmente anche alle altre amiche che scrivono? Mi date una dritta? Ossia, vedo sotto il commento di alcune che c'è la voce "risposta" sottolineata, come faccio a rispondere alle singole persone? E non rispondere solo col commento posto in fondo a tutte le risposte? Un grazie a tutte.
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (28 Maggio 2012 22:33)

    Alessandro, se clicchi su "rispondi" dovrebbe darti la possibilità di rispondere a quel singolo commento.
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  6. Avatar di raffaella

    raffaella 12 anni fa (29 Maggio 2012 8:00)

    @Ilaria: riprendendo Alessandro...una donna timida come fà? Ieri mi sono sentita dire da una mia amica che dimostro disinteresse verso il sesso maschile e che su certi argomenti sono troppo rigida. E dal momento che nella vita sono una persona affabile, divertente e solare, tutto ciò viene considerato come disinteresse. In terapia mi si dice che devo uscire con gli uomini per riprendere i contatti con questo universo, devo farlo perchè fà parte del percorso di cambiamento e di sblocco. Rimane sempre un fatto....non esco perchè non ho l'occasione, perchè c'è sempre l'amica di turno che colpisce di più, che non si sente una cretina a far capire che un uomo le interessa, posto che le interesssi e non sia solo un gioco per provare a se stessi di piacere ancora; quando si combina in compagnia a me sembra che sia un'uscita carina, tranquilla tra persone che chiacchierano e ridono, non certo un modo per testare le doti seduttivie...chissàà cosa diamine succede nell'infanzia per avere tutti questi problemi con l'altra parte dell'universo...mah
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (29 Maggio 2012 10:00)

    @ Raffaella, ciao carissima! Allora, come forse ti renderai conto, molte risposte alle tue domande sono nel tuo commento, che è fitto fitto di idee che di certo contribuiscono a "plasmare" il tuo comportamento con gli uomini. Sorvolo sulla considerazione che tra le tue amiche c'è sempre qualcuna che "non si sente una cretina a far capire che un uomo le interessa" (tu ti sentiresti una cretina? Perbacco!!!). Io mi limito a osservare un'altra tua considerazione: parli di "universo" maschile come se fosse qualcosa di separato e di diverso dal "resto dell'universo" (alla fine lo chiami anche "altra parte dell'universo")... Non è che sia un punto di partenza facile questo. E se tu pensassi che gli "uomini" sono parte del tuo stesso universo? Con il quale hai contatti sempre e comunque? E se tu pensassi - come del resto io scrivo spesso sul blog e anche nelle mie guide, inclusa quella gratuita - che per prendere "confidenza" con "l'altra parte" non è necessario cercare sempre qualcuno che vinca le preselezioni di principe azzurro (grande scusa) ma è sufficiente osservare e stare in relazione con qualsiasi uomo si incontri (dal bimbo di 8 anni al signore di 80)? Un'altra domanda: come fai a non avere contatti con gli uomini? In ultimo: a prescindere da quel che succede nell'infanzia, penso sia importante che cosa succede adesso, tra un'ora e domani.
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  8. Avatar di rosita

    rosita 12 anni fa (29 Maggio 2012 16:52)

    @Ilaria, un consiglio non so come comportarmi con lui domani al lavoro, acquisita la consapevolezza poi nella pratica non so cosa fare. Mi sembro una condannata al patibolo, quello che mi piaceva fare fino a qualche mese fa adesso a perso di entusiasmo oppure sono io che lascio che tutto mi condizioni negativamente....
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  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (29 Maggio 2012 17:01)

    Concentrati sul tuo lavoro, sulle piccole cose: quello è dove ritrovi te stessa.
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  10. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (29 Maggio 2012 20:40)

    @Raffaella, ho capito bene quando parli di timidezza (ti riferisci alla tua, vero?) e allo stesso tempo ti definisci "affabile, divertente e solare"? Mi pare di cogliere una contraddizione. Oppure ancora una volta non io capito come si esprime la timidezza! Aiutiamoci reciprocamente a fare chiarezza, se ti interessa l'argomento. Tu Ilaria, cosa ne pensi? Io ti ho raccontato quali sono i miei "segnali", vorrei anche conoscere quelli di una donna timida...chi me li segnala?
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  11. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (29 Maggio 2012 21:33)

    Sandra scrive, due giorni fa, riprendendo le parole di Ilaria: "Io credo che tutto dipenda da noi; cioè il fatto che tu sia attraente e che tu possa creare la relazione dei tuoi sogni dipende da te, dalla tua consapevolezza interiore, dal tuo equilibrio personale e dalla tua stabilità emotiva." Sicuramente a partire da QUESTA CONSAPEVOLEZZA l'altro capirà ciò che veramente vogliamo... perchè semplicemente lo trasmettiamo...se si vuole qualcuno bisogna ESSERE per poi AVERE... La spontaneità ci sta.. ti piace uno... "lancia un amo" intelligentemente e a seconda della "risposta" si decide di andare avanti o meno! Brava SANDRA! Condivido in pieno le parole tue e di Ilaria. SIAMO e TRASMETTIAMO, senza saperlo, né volerlo. In modo spontaneo. ESSERE per poi AVERE. Basta "solo" raggiungere consapevolezza, equilibrio e stabilità emotiva. Duro lavoro, ma paga! E...il bisogno passa!! Buonanotte :-)
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  12. Avatar di occhiverdi

    occhiverdi 12 anni fa (29 Maggio 2012 22:39)

    ciao a tutti, circa un anno fa riallaccio i contatti con un mio amico perso un po di vista, per me era l uomo della mia vita poi non so come ci ritroviamo in un suo momento di crisi. faccio l amica vera, ma in fondo lo so che spero che lui si innamori del mio modo di essere, non di me perchè non mi sento all altezza.è troppo bello per me! per lui è un momentaccio, io sempre presente, volano paroloni d affetto io sono cotta..penso che lui sia sincero, invece sparisce nel nulla ma prima gli permetto di trattarmi come uno straccio. risultato una gran batosta che forse sto ancora smaltendo, 10 kg in piú, 20 sigarette al giorno. insomma l auto distruzione e la rassegnazione di non aver la capacitá di farmi voler bene da un uomo. una paura folle di non essere più capace di amare.
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  13. Avatar di rosita

    rosita 12 anni fa (30 Maggio 2012 17:14)

    @occhiverdi, mi dispiace per quello che scrivi e immaginarti in uno stato di sofferenza. Tu sei la sola che può porre fine alla tua autodistruzione e alla tua convinzione di non essere più capace di amare, incomincia a prenderti cura di te, riducendo il numero di sigarette al giorno, ti sei prodigata con amore ad aiutare il tuo amico a superare il momento di crisi, adesso con lo stesso amore è arrivato il momento di occuparti della persona più importante te stessa. Quello che ti ho scritto vale anche per me, tutto dipende da noi la felicità e l'infelicità, per cui a noi la scelta di che cosa vogliamo per noi stesse, soffrire, piangere annullarci per uno che crediamo perchè troppo bello non alla nostra altezza oppure occuparci della nostra felicità e magari incontrare la persona giusta? Ti abbraccio forte
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  14. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (30 Maggio 2012 19:13)

    Secondo me non c'è mai una donna o un uomo troppo belle/i per noi. Dobbiamo imparare ad essere attraenti per noi stessi, dobbiamo piacerci, piacere a noi stessi. Solo così potremo essere attraenti per gli altri. E a quel punto attrarremo non chi ci parrà bella/o, ma chi sarà la persona "giusta"! Che ovviamente sarà anche "bella"! Perché anche il bello è soggettivo... Buona serata
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  15. Avatar di raffaella

    raffaella 12 anni fa (31 Maggio 2012 7:21)

    @Alessandro: nessuna contraddizione. Si può essere un leone, in alcuni aspetti della vita, talmente forti e sicuri che nullla può scalfire il tuo atteggiamento e ci si può sentire dei brutti anatroccoli in altri campi. Ed è proprio questa apparente contraddizione a destare confusione negli altri e a far scambiare la timidezza, il senso di inadeguatezza per disinteresse e superiorità @Ilaria: non è che non prenda confidenza con il genere maschile ma evidentemente non riesco proprio a suscitare un determinato tipo di interesse... e questo è sufficientemente frustrante visto che poi siamo sul livello del non verbale e che non c'entra l'aspetto fisico, o altri elementi esteriori. E più passano gli anni, ormai quattro dalla fine della mia lunghissima storia e più i blocchi e le convinzioni di definitività e rassegnazione alla solitudine si radicano nel profondo. Poi che uno continui a lavorarci su è ovvio essendo dotata di grande e forse eccessiva consapevolezza, ma a volte si è stanchi di dover faticare per qualcosa di così naturale.
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  16. Avatar di @deborat3

    @deborat3 12 anni fa (1 Giugno 2012 8:47)

    Ciao Ilaria ho una domanda da farti ........come fare non corteggiare un uomo se lui ti fa star bene? ti rende serena ........a me sta capitando questo....ultimamente e ho messo in discussione me stessa,perchè mi ero fatta io delle mie idee; e l arrivo di questo ragazzo.....mi ha confuso le idee......ammetto mi sono rimessa in gioco.........ma non so che fare..........anche se penso che se la storia deve nascere .........va da sola.....
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  17. Avatar di Alessandro

    Alessandro 12 anni fa (1 Giugno 2012 22:56)

    @Raffaella: sei sicura che la timidezza non si esprima in ogni aspetto della vita? Trattandosi di un senso di inferiorità e inadeguatezza, spesso solo percepiti e non oggettivi, come può non contagiare anche aspetti diversi da quello affettivo? Vedi, concordo con te su una sola parte del tuo discorso:" Si può essere un leone, in alcuni aspetti della vita, talmente forti e sicuri che nullla può scalfire il tuo atteggiamento". Sulla secondo concordo solo in parte, perché un conto è sentirsi poco portati per certe situazioni, un conto è evitare del tutto quelle situazioni ed essere rinunciatari. Io per esempio non mi sento a mio agio in discoteca, ma no per questo se dovesse capitarmi, non accetterei un ballo. Non rinuncio a priori, ci provo e poi finisce lì. Se, invece, la timidezza diventa fobia sociale, allora forse è il caso di farsi aiutare. Se invece si è disposti ad affrontare la timidezza e superarla, sperimentandosi in comportamenti nuovi, allora OK. Io all'età di 14 anni ero molto timido, non osavo prendere l'iniziativa con le ragazzine. Quando, poi, un giorno, al mare, vedendo una ragazzina che mi piaceva, mi dissi: vai Ale, buttati in acqua e vai verso di lei! Me lo ripetei più volte fino a convincermi. Da allora ho sperimentato continuamente situazioni nuove e difficili, ma sono molto più abile di allora a fronteggiarle. Poi, una timidezza di fondo rimane anche in me...ma è tutta un'altra cosa. Oggi, invece, sto sperimentando un altro comportamento: non voglio prendere l'iniziativa, ma stare a guardare e vedere cosa succede. Staremo a vedere.
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  18. Avatar di tania

    tania 12 anni fa (2 Giugno 2012 12:12)

    Grazie Ilaria per questo post, anch'io mi associo a tutte le richieste fatte per approfondire l'argomento. Posso dire, a conferma del discorso affrontato da Raffaella, che la timidezza può benissimo riguardare solo determinati ambiti, anche a me succede la stessa cosa! Tuttavia, almeno per quel che riguarda me, la timidezza e il senso di disagio col sesso opposto (soprattutto in presenza di qualcuno che mi piace davvero) si fanno strada e diventano “drammatici” quando sono presenti altre persone intorno che non facilitano le cose. Ad esempio la buttano sul confronto più o meno celato, andando a sottolineare l’aspetto fisico tuo e dell’altro oppure si mettono in competizione e automaticamente scattano delle figure barbine tali da farti rinunciare per forza. Parlo ovviamente di amiche, nel mio caso o molto più sveglie di me quindi pronte a buttarsi in ogni nuova conquista ancor prima che io possa decifrare cosa provo, o che stanno lì a deprimersi e a deprimerti magari proprio quando cominci a stare serena e vorresti semplicemente conoscere nuove persone senza crearti troppe aspettative. Diciamo che ho messo le distanze da questo tipo di amicizie, non so se ho agito bene, comunque l’ho fatto, c’ho dato proprio un taglio netto. Ora mi trovo in un’esperienza purtroppo molto comune di “corteggiamento” se di questo si tratta…ossia con un tipo di comportamento citato da Alessandro, non prende l’iniziativa ma sta a guardare per vedere cosa succede! Visto che questo atteggiamento dura ormai da un anno mi piacerebbe tanto capire perché un uomo decide di adottare un comportamento di questo tipo con una donna dalla quale è (senza ombra di dubbio!!) attratto. È facilmente comprensibile come un atteggiamento simile possa disorientare una donna, per di più timida. Fare il primo passo non è certo la prima cosa che mi viene in mente di fare!
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (2 Giugno 2012 12:39)

    Ho l'impressione che voi chiamiate "timidezza" l'insieme di convinzioni mentali che avete riguardo l'altro sesso e la seduzione e anche le sensazioni che queste convinzioni vi fanno provare. Non chiamerei "amiche" quel tipo di persone che hai descritto. Quanto al tipo che non prende l'iniziativa, beh, è un problema suo. Tu che intendi fare? Aspettare per l'eternità uno che non si muove e che quindi neanche conosci? Davvero non ci sono persone migliori di cui essere amica e uomini più interessanti ai quali pensare? Questa è la domanda: che cosa ti fa scegliere di dare attenzione sempre a un tipo di persona che non ti dà quello che vuoi, ma anzi, rafforza in te quello che già non ti fa stare bene?
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  20. Avatar di tania

    tania 12 anni fa (2 Giugno 2012 18:18)

    Certamente quelle che ho descritto non possono ritenersi persone amiche, infatti se lo fossero state si sarebbero comportate in maniera diversa e non mi sarei mai sognata di allontanarmi definitivamente da loro come invece ho scelto di fare. E di sicuro non voglio aspettare in eterno chi non si decide, ma parlandoci chiaro non sono rimasta lì ad aspettare quel tizio, ho cercato in tutti i modi di evitarlo pensando ad altro, a me stessa, ai miei obiettivi e a tutto quello che d’importante mi ruotava intorno. Probabilmente il fatto di voler capire cosa scatta nella testa di un uomo e di quell’uomo in particolare per comportarsi così è il tarlo, è il problema vero, perché mi illudo che chiarendo questo dubbio io riesca poi in futuro a fiutare immediatamente chi vuole darmi l’ennesima fregatura tenendomi in attesa. Probabilmente è stupido voler a tutti i costi trovare una spiegazione, forse non dovrebbe interessarmi, forse non lo sanno neanche loro perché si comportano così. Penso una cosa, e ogni volta me ne convinco sempre più: finisco per dare attenzione a questo tipo di persone perché in una fase iniziale della conoscenza vedo che ci sono delle affinità di gusti, interessi,opinioni etc e mi illudo quindi che ci possa essere un’ intesa,come dire, di anime…mi illudo che di certo possano essere persone interessanti e forse io possa essere interessante per loro. Poi invece scopro che preferiscono tenermi in standby senza approfondire e giocandoci un po’, oppure, se si prosegue la conoscenza, si rivelano (ovviamente) totalmente diverse da come le avevo immaginate. È difficile per me sradicare dal cervello questo meccanismo però ci sto provando. Ma è veramente dura!
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