Tu, le tue paturnie e l’amore

paturnieIn questo articolo parleremo di te. Meglio: parleremo delle tue paturnie. So che si tratta di un argomento sensibile, delicato, che può urtare la suscettibilità di molte. Per cui se pensi che le tue paturnie siano importanti e sia importante vivere in base ai principi dettati dalle tue paturnie e pertanto tenersele strette, bene, ti consiglio di non andare avanti nella lettura. Questo è un articolo per donne appartuniate, di sicuro, ma non per donne appartuniate che sono affezionate alle loro paturnie e nemmeno per donne che sono appartuniate ma sono convinte di non avere nessuna paturnia o che avere paturnie non faccia la differenza. Avere o non avere paturnie, invece fa la differenza. In ogni ambito della vita (amore, amicizia, lavoro, denaro, famiglia, tempo libero). Eccome.

"Le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. Da Colazione da Tiffany"

Intanto sgombriamo il campo da dubbi e perplessità: le paturnie (termine probabilmente derivato dal latino e dall’unione delle parole “patire” e “Saturno”, giusto per chi vuole saperne un po’ di più) sono quei cattivi umori un po’ inspiegabili, quelle sensazioni di tristezza improvvise o quelle insofferenze per tutto e per tutti che sembrano non avere una causa reale. Tutte sensazioni ed emozioni che colpiscono la maggioranza se non la totalità delle persone, con diversa intensità e diversa frequenza, ma, guarda un po’, ne sono vittime più spesso e in special modo alcune donne poco soddisfatte di sé e della propria vita. E come non si possono spiegare e comprendere le paturnie? Le paturnie sono una cosa seria, serissima

Ma c’è un ma: in questo articolo useremo il termine paturnie per definire quelle convinzioni “granitiche” e negative che le donne hanno su se stesse il mondo, la vita e anche l’amore. Tutte convinzioni che ingabbiano la mente di chi le possiede e ne riducono la possibilità d’azione. Queste convinzioni le chiameremo paturnie, anche perché, udite udite, c’è uno stretto collegamento tra queste paturnie (cioè le convinzioni limitanti, i pensieri che ingabbiano la mente, le idee “forti” sulle cose che tolgono ogni speranza e ogni energia) e quelle altre, di cui parlavamo prima, i cattivi umori e le tristezze improvvise, quelle che ti prendono, parrebbe di sorpresa, e ti fanno stare male con te stessa e con il mondo. Insomma, le tristezze, le paure e i nervosismi improvvisi e anche le depressioni apparentemente insuperabili.

Insomma le tue paturnie di tipo Uno, cioè le convinzioni che ti limitano, sono poi la causa delle paturnie di tipo Due, cioè la malinconia, i pensieri tristi, i nervosismi improvvisi. E le paturnie di tipo Uno hanno come effetto quello di farti assumere comportamenti non utili per te; le paturnie di tipo Due influenzano i tuoi comportamenti e ti fanno perdere lucidità. E sono quelle che ti fanno risultare triste, antipatica e scostante agli altri (uomini compresi).

Paturnie: come riconoscerle

Facciamo degli esempi pratici: se hai la paturnia (convinzione) che gli uomini siano tutti inaffidabili ovviamente avrai un po’ paura di lasciarti andare, avrai paura di sbagliare, avrai paura di soffrire per amore e tenderai, appunto, a non fidarti degli uomini. Assumerai dunque un comportamento verso gli uomini che ti spingerà a trattarli come persone inaffidabili e, questo, indovina un po’, potrebbe far sì che molti uomini si comportino con te in modo inaffidabile o che tu, tutta presa dal problema dell’inaffidabilità/affidabilità, non presti attenzione ad altri segnali importanti per capire se si tratta dell’uomo giusto o no.

"A quanto pare, il “Titanic” di una donna può essere il “Love Boat” di un’altra. Carrie Bradshaw"

E c’è di più: una donna che ha la convinzione che tutti gli uomini sono inaffidabili non potrà essere serena al cento per cento. In fondo al suo cuore vi sarà sempre questo sottofondo di insicurezza, amarezza e tristezza, che poco o tanto influenzerà il suo umore. E alla fine quel sottofondo “negativo” contribuirà al comparire di quell’altro genere di paturnie: i malumori improvvisi. E così, tanti saluti alla serenità e alla felicità, amica mia…

E’ chiaro? E’ importante soffermarsi su queste considerazioni perché una volta presa consapevolezza di come scattano certe catene di associazioni di pensieri negativi e di come funzioni l’effetto domino di questi stessi pensieri negativi, se ne può entrare in controllo. Ecco perché è importante far proprio il termine – rigorosamente tecnico, come altri che hai trovato su questo blog – di paturnie: quando sei appaturniata la cosa più semplice da fare è proprio pensare alle paturnie e a quanto stiamo dicendo qui sulle paturnie. Sono certa che se farai lo sforzo di ricordarti il termine paturnie, le renderai molto meno offensive.

Per non dire che diventeranno per te delle grandi alleate. E’ quello che spiego nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione: capire se stesse e i propri bisogni significa diventare persone affascinanti e carismatiche in primo luogo e in secondo luogo attrarre l’uomo giusto, cioè quello che va bene per te, con il quale puoi realmente creare una relazione soddisfacente e appagante, dato che la scelta e l’avvicinamento non avvengono in base alla “bisognosità” ma all’obiettivo riconoscimento dei propri bisogni (in uno scambio a due vie).

Ora torniamo a te, alle tue paturnie di tipo Uno e a come molto spesso ti poni dei limiti e ti metti delle catene mentali e di pensiero che hanno come effetto quello di renderti infelice, farti perdere un sacco di tempo e di energie.

"Il gran segreto, in amore, è l’arte di tagliare in tempo. Achille Campanile"

Ogni tanto penso che mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa delle donne tutte le idee “balzane” (paturnie) sull’amore e le relazioni di coppia che rovinano loro non solo la vita sentimentale, ma proprio la vita. E, soprattutto, mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa tutte le idee “balzanissime” che le donne hanno su di sé, quelle idee in base alle quali pensano di valere poco o niente, pensano di non avere le risorse sufficienti per cavarsela nella vita e nell’amore e per realizzare quello che vogliono.

La realtà è che chiunque con un po’ di attenzione verso se stessa (o verso se stesso, perché anche gli uomini hanno questo potere) può “magicamente” liberarsi delle proprie paturnie più dannose, iniziando per esempio a prenderne consapevolezza, a elaborarle (oh, cielo, che cosa ho scritto!) e a farle a pezzettini (ecco farle a pezzetini, mi pare un’esperessione più efficace). Delle proprie paturnie ci si può liberare, in modo autonomo, bisogna volerlo ed è necessario prestare un po’ di attenzione. Questo è il vero potere.

Paturnie e intelligenza (“Ma quante ne sai?”)

Un’ulteriore precisazione sul fatto che le paturnie sono appunto solo paturnie, sono “solo” convinzioni, costruzioni mentali che frenano e bloccano la capacità di cogliere le opportunità che la vita offre, viene dalla mia esperienza quotidiana con le lettrici del blog e le mie clienti personali di coaching. Credo davvero di conoscere bene le persone che mi leggono, anche perché loro leggono me, ma in realtà io leggo loro: questo è uno dei blog più commentati d’Italia (e probabilmente non solo d’Italia, dato che il numero di commenti di ciascun post è al livello dei più importanti blog internazionali). Voi leggete me, ma io leggo voi. Si chiama conversazione. Si chiama scambio.

Ebbene, ritengo in tutti questi anni di aver acquisito una buona conoscenza di chi mi segue e di avere acquisito una buona esperienza nel mio modo di esprimermi per essere efficace con le persone alle quali mi rivolgo. Sono anche consapevole che attraverso quel che scrivo si sia operata una selezione in positivo delle persone che mi seguono (il che rende più interessante e più complicato il mio lavoro). Insomma, per sintetizzare, senza falsa modestia: credo di avere un approccio non banale agli argomenti che tratto e so che chi mi legge apprezza ed esige la profondità di ragionamento ed evita la banalità.

Eppure, anche con tutta questa consapevolezza, quotidianamente rimango impressionata dalla grande intelligenza e dalla capacità di analisi che le lettrici mostrano di avere in molti commenti sul blog. Non di rado mi trovo a pensare: “Accidenti, ma guarda questa cosa ha scritto, ma senti un po’ che grande consapevolezza e capacità di comprensione della realtà che ha!”. Molto spesso rimango sinceramente ammirata. Ti sarà capitato di leggere qualche mio commento in cui esplicitamente mi complimento per la consapevolezza che le lettrici dimostrano (confesso che non sempre intervengo in questo senso, qualche volta sì). Oppure qualche volta mi capita di scrivere con tono scherzoso “Quante ne sapete, Ragazze!” e dico tono scherzoso perché in realtà voglio provocare. Perché il mio “Quante ne sapete!” qualche volta, in alcune situazioni, vuole essere un: “Ma porca miseria, con tutte quelle che sapete, che cosa aspettate a darvi una mossa?!”

Paturnie e sorprese sconvolgenti

Già, perché qui si tratta di darsi una mossa, né più, né meno. Ed è qui che vengono fuori le paturnie di tipo Uno e la necessità di aggredirle in pieno viso. Ed eccomi qui di nuovo a parlare di te, di voi, delle mie lettrici e di quelle donne intelligenti e di valore che soffrono al di sopra del necessario, per cose che sono di gran lunga meno importanti della loro felicità e, soffrendo per cose meno importanti della loro felicità, perdono tempo e vita.

Faccio un esempio di una situazione tipo – di gran lunga meno importante della loro felicità – in cui le donne mettono in atto le peggio paturnie possibili: dimenticare un ex, dimenticare una persona, dimenticare il fallimento di una storia d’amore che non ha funzionato. La fine di una relazione indubbiamente è un momento doloroso, spesso dolorissimo soprattutto se si tratta della relazione di una vita e dunque si è nel bel mezzo di una separazione, di un divorzio. Sono più le donne interessate a riconquistare un ex, a riconquistare un uomo o a dimenticare un ex che non le donne interessate a trovare l’uomo giusto. Non è interessante questo?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E già questo rientra tra le paturnie a pieno titolo: la logica ci dice che riconquistare un ex e dimenticare un ex sono idee e obiettivi rivolti al tentativo di rimediare a un fallimento o di stare attaccate al passato (l’idea di dimenticare un ex è frutto di un attaccamento al fallimento, all’ex, al passato). L’idea e l’obiettivo di trovare l’uomo giusto – quando non si tratta di un’ossessione e non proviene da uno stato di bisognosità – ha un contenuto di vitalità, è uno slancio positivo verso il futuro.

"Il fascino dell’ignoto domina tutto. Omero"

Nella pratica: quanto dolore, quanta tristezza, quanta disperazione c’è nel momento in cui si pensa di non poter dimenticare un ex? Si tratta di sentimenti fortissimi, potenti, totali. Ce l’hai presente vero? Tutto sembra finito. Non c’è speranza. C’è un senso di annullamento che non lascia spazio a nessuna visione positiva sul futuro. Ecco: ho ragione di ritenere che molto di questo appartenga alle paturnie di tipo Uno all’ennesima potenza.

Qualche giorno fa pensando a questo ho lanciato una piccola provocazione attraverso la pagina Facebook de La Persona Giusta per Te. E ho buttato lì una domanda innocua “Alzi la mano chi è riuscita a dimenticare un ex che non riusciva a dimenticare?”. Il tempo di reazione è stato di qualche nano-secondo: immediatamente dopo che avevo postato la domanda, sono partiti un sacco di “mi piace” e molti commenti (quasi tutti divertiti) di signore e signorine che dichiaravano, che sì tutte loro appartengono alla vasta schiera degli esseri umani che sono riusciti a dimenticare un ex (o una ex) che pensavano di non riuscire a dimenticare. Un bel pugno sul naso alle paturnie, non credi? Ma quante donne ne sono consapeveli? Intendo: quante donne sono consapevoli del fatto che le paturnie possono essere prese a pugni e messe KO?

Ok, va bene, ora dirai: “Eh va beh, Ilaria, adesso, dài, lo sai che al cuore non si comanda, lo sai che in quei momenti (alla fine di una storia) non si è lucide, lo sai che non si può essere sempre razionali…” Sì lo so, che in quei momenti si perde la lucidità. E l’esempio fa effetto lo stesso: si tratta, come dicevamo prima, di un esempio che rientra a pieno titolo nell’ambito del “Ma quante ne sapete?”. E sai perché l’esempio fa effetto? Perché di fronte al “lutto” a caldo della fine di una storia, soprattutto una storia importante, è un po’ difficile diventare totalmente consapevole di quanto conti, nel creare la sofferenza, l’apporto di una paturnia (e la paturnia in questo caso è: “Non lo dimenticherò mai, soffrirò per sempre, non troverò mai nessuno da amare come lui etc. etc.”). Ma l’esempio fa effetto ugualmente perché in realtà molte donne che adesso sorridono ripensando a se stesse quando pensavano di non riuscire a dimenticare un ex che poi hanno dimenticato, continuano a non aver fiducia nelle proprie risorse, nelle infinite opportunità della vita, nella capacità che ciascuno di noi ha di recuperare, rigenerarsi, ritrovare nuove energie e nuove entusiasmanti possibilità di realizzazione, anche nuovi partner con i quali stare meglio dei precendenti.

Anche se hanno sperimentato sulla propria pelle che dimenticare un ex è possibile, realistico e alla loro portata ed è, spesso, la cosa migliore che sia loro capitata, molte donne continuano a sguazzare nelle loro paturnie e ad avere una scarsa considerazione di sé e del proprio valore e della propria capacità di farcela.

Quella del non riuscire a dimenticare un ex è una paturnia di tipo Uno. Ma ve ne sono infinite altre: quella di non essere abbastanza giovane, ricca, bella. Magra. Quella di essere timida e che la timidezza l’avrà sempre vinta; quella di non essere interessante o di non avere possibilità di incontro. Quella di essere separata e divorziata. Quella di essere fragile e depressa. Quella di continuare a incontrare uomini sbagliati. E molte, molte altre ancora. Le varie paturnie vanno stanate e… fatte a pezzettini, di modo che tutto quello che sai e che hai capito della vita diventi utile per la tua felicità. Diventi pratica e non rimanga teoria. Perché, sennò alle altre varie paturnie dobbiamo aggiungere quella. “In teoria ne so tante, ma in pratica…”

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193 Commenti

  1. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (12 Febbraio 2015 17:03)

    se con un uomo ci sto bene e penso sia speciale mi verrebbe automatico il piacere di farci un figlio poi che una non sia portata o non voglia avere dei figli è un'altra storia, ci sta. Non che una che ha dei figli diventa priva di argomenti, si, potrebbe cambiare qualche prospettiva visto il cambiamento di vita ma non che si diventi noiosa. Al giorno d'oggi poi i 38 anni sono i nuovi 28 (per chi si mantiene bene e in salute), non mi focalizzerei sull'età e sopratttutto sulle menate che la gente dice! Bello quello che hai scritto Ilaria sull'abituarsi a guardare la vita dall'alto e in grande! Mi viene in mente l'Attimo Fuggente...
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (12 Febbraio 2015 17:45)

    @ Lella, che cos'è un reclamo il tuo? :D :D E a che titolo, reclami, con che diritto? :D :D Io qui scrivo per tutte e per l'utilità di tutte, non prendo "ordini" o "ordinazioni", lo sai? E le cosidette "affermazioni di principio" sono a beneficio di tutti. Certo, bisogna essere in grado id comprenderne il significato e di non essere accecate dal pensiero unico del "lui sopra ogni cosa". E se proprio vuoi un consiglio pratico, rileggi i tuoi commenti e considera se ti pare che ci sia equilibrio in quello che scrivi in particolare in questo: "Con un uomo meno speciale sarebbe diverso...ma lui é la cosa migliore che potesse capitarmi...con lui mi sento piú libera che da sola!!!! " Buon proseguimetno :)
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  3. Avatar di lella

    lella 10 anni fa (12 Febbraio 2015 18:14)

    Grazie a chi mi ha risposto... Non tornerò piú sul blog dopo oggi ma tenevo a precisare che nei commenti ho parlato di amicizie e interessi e libertá e il fatto che lui sia speciale non significa che non ci sia altro nel mio mondo...É la storia della mia vita...o mi si detesta o mi si ama... Ringrazio chi ha paragonato i 38 ai 28 .... Per ora non ci penso piú e poi si vedrá.Capisco anche di aver sbagliato blog ma mi pareva ben fatto..e quindi non ho pensato che qui si veniva per trovare un uomo principalmente...Posso sembrare "luicentrica" perché per anni mi hanno detto che non avrei mai trovato una persona così e questo per me ha ancora il sapore del miracolo...Auguro a tutti la felicitá ed in questo i consigli di Ilaria possono aiutare...
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (12 Febbraio 2015 18:29)

    Ma perché lui deve avere il sapore del miracolo per lei? Ma lei deve considerarsi una miracolata? Ma perché? Quali comportamenti si possono mettere in atto da una posizione in cui ci si sente miracolate per l'amore di una persona? Questa è la riflessione importante per tutte, quella che se si ritiene ognuna deve riportare a se stessa: il diritto alla felicità e all'amore sono di tutte e innate, non esiste un "miracolo" che debba salvare dalla mancanza di questo diritto. Se no non si va da nessuna parte e le paturnie crescono come la gramigna, ne togli una e ne spuntano altre 5, perché non si annulla la madre di tutte le paturnie, quella che impedisce di considerarsi di valore e degne di amore a prescindere da tutto e da tutti.
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  5. Avatar di Lavinia

    Lavinia 10 anni fa (12 Febbraio 2015 19:49)

    "Il diritto alla felicità e all'amore sono di tutte e innate, non esiste un "miracolo" che debba salvare dalla mancanza di questo diritto. Se no non si va da nessuna parte e le paturnie crescono come la gramigna, ne togli una e ne spuntano altre 5, perché non si annulla la madre di tutte le paturnie, quella che impedisce di considerarsi di valore e degne di amore a prescindere da tutto e da tutti": devo ricordarmi bene queste parole. Il considerare l'amore come una "fortuna" e non come un "diritto" è stata davvero, per me, la madre di tutte le paturnie (e dei guai conseguenti).
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  6. Avatar di Alexandra

    Alexandra 10 anni fa (18 Febbraio 2015 15:57)

    Cara Ilaria, mi rivolgo a te e a tutte le persone che seguono il tuo blog perche' ancora una volta sono in crisi. Dopo la psicoterapia, dopo aver letto con estrema compartecipazione il tuo blog e i commenti, ho fatto piazza pulita intorno a me delle persone malsane, degli amori a metà (o anche al 10%), dei profittatori (anche in senso economico), di chi mi ha solo usata. Di nuovo single, scopro che l'ex marito padre di mia figlia, da cui sono separata da 10 anni e divorziata, è ancora innamorato di me. Io non lo sono invece. Ma lui è l'uomo ideale in effetti. Sincero, affidabile, mi ama anche! Solo che io per lui provo ormai amicizia ma zero trasporto.. ha provato a baciarmi e non ci sono riuscita. Razionalmente SO che sarebbe perfetto. Il mio cuore però non si rassegna... il matrimonio era naufragato per la mancanza di passione, per la totale assenza di contatto fisico... come potrebbe mai resuscitare dopo tutto questo tempo? La mia personale paturnia è la paura di non valere abbastanza e di rimanere sola per sempre. Temo di ostinarmi a cercare qualcosa che non esiste in realtà.. l'amore completo.. e allora forse sarebbe opportuno cedere e tornare con lui (ma morirei dentro). Alla fine, sola sto abbastanza bene. Non ho molti amici, vero, ma non sono una persona cosi' disperata. Help ho bisogno di consigli!
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (18 Febbraio 2015 16:10)

    @ Alexandra saprai bene che in certe situazioni i consigli da una parte non sono sufficienti, dall'alltra possono diventare una scusa per non muoversi. Nel tuo messaggio metti insieme una serie di considerazioni tutte particolari, che sembrerebbero stare a indicare che vi è qualcosa di irrisolto anche perché non è mai stato affrontato e non è mai stato affrontato perché, questa è la mia impressione, tu hai sempre posto resistenze fortissime. Che cosa vuol dire "passione"? Che cosa vuol dire "amore completo"? Forse che questo ex-marito che continua a professarsi innamorato potrebbe diventare improvvisamente attraente quando dovesse passargli l'amore e si riscostruisse una vita senza di te e lontano da te?
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  8. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (18 Febbraio 2015 17:23)

    Quale è la psicologia che si cela dietro questa dinamica, cioè quando dici "Forse che questo ex-marito che continua a professarsi innamorato potrebbe diventare improvvisamente attraente quando dovesse passargli l'amore e si ricostruisse una vita senza di te e lontano da te?" che accade spesso...a me dicevano sempre : chi disprezza compra... è qualcosa che ci auto inculchiamo? è legato al masochismo? o sono fuori strada?
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  9. Avatar di Alexandra

    Alexandra 10 anni fa (18 Febbraio 2015 16:36)

    No Ilaria. Non sento piu' attrazione fisica e questo non cambierà mai. Sono sicurissima. Ma quando ho sentito dentro di me passione, è stato verso uomini sbagliati sotto tutti gli aspetti. E se per caso il massimo cui posso aspirare è proprio una vita tranquilla senza passione con qualcuno che mi vuole bene?
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  10. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (18 Febbraio 2015 16:43)

    @ Alexandra, scusa la presunzione (peraltro affettuosa): credo di aver capito e credo che stiamo dicendo la stessa cosa. Solo che tu questa stessa cosa che stiamo dicendo non la vuoi accettare. E non è mica una colpa, eh! Semmai è un aspetto del quale prendersi cura. Mi sa che quel di cui prendersi cura è il tuo concetto di "passione"; il tuo concetto del valore di te e il tuo concetto di vita tranquilla.
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (18 Febbraio 2015 17:36)

    In genere è legato a una profonda svalorizzazione di sé e quindi di tutto quel che ruota attorno: "se uno si innamora di me, non è attraente" e poi al fatto che un amore "tranquillo" non è eccitante come un amore in cui si è trattate male etc. Ma le mie sono considerazioni generali, non voglio apporre etichette relativamente a nessun caso specifico.
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  12. Avatar di Alexandra

    Alexandra 10 anni fa (18 Febbraio 2015 18:47)

    Ilaria, Denny... magari potessi essere innamorata dell'ex marito! Lo vorrei tanto.. ma non ci riesco.. gli voglio molto bene ma nn sopporto nessun contatto fisico con lui... mi sembra una problematica difficile da superare... Vorrei accanto a me una persona che stimo e rispetto, normale... ma che susciti in me anche un minimo di desiderio..
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  13. Avatar di Alessandra1001

    Alessandra1001 10 anni fa (18 Febbraio 2015 18:20)

    Ciao Ilaria, ho acquistato recentemente il tuo coaching su "come sedurre un uomo senza stress" e l'ho trovato molto interessante. ho una domanda da farti... da tre settimane frequento un ragazzo molto carino, brillante e affidabile (ha avuto molte relazioni lunghe ed è un tipo sincero e fedele), mi ha riempito di regali e complimenti, ma ho come l'impressione (me l'ha detto tra le righe) di avergli dato l'idea di essere un po' appiccicosa... come rimedio? è possibile? Ultimamente è sempre carino ma meno attaccato... anche nell'intimità. C'è rimedio? Ovvio che il primo passo è non contattarlo... oggi non mi ha ancora chiamata e sono agitata perché avevamo in programma un cinema stasera, ma ho pensato bene di mettermi a fare le mie cose e di scrivere a te per un consiglio senza altre paranoie che fanno solo peggio. C'è da dire anche che si è lasciato da poco tempo e che vive un momento di incertezza lavorativa... però dopo che ieri l'ho cercato io non mi sento di corrergli dietro. Se vuole il mio numero ce l'ha e idem, può ricordarsi del cinema. Ti prego di farmi sapere come e secondo te posso rimediare. Grazie!
    Rispondi a Alessandra1001 Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (18 Febbraio 2015 19:28)

    @Alessandra1001 a me non sembra molto bello che lui ti abbia detto oo fatto capire che pensa che sei appicicosa. Mi sa un po' di manipolazione e di prepotenza. E anche tutte queste carinerie non so francamente quanto siano genuine. Certo, se proprio si vuole metterlo alla prova, il non cercarlo più, e mantenersi salda in questo intento è proprio la cosa migliore da fare.
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  15. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (19 Febbraio 2015 13:19)

    Io non ho capito molto il commento di Ilaria in risposta ad Alexandra. Cioè, non ho capito cosa la spinge a credere che ci sia sotto solo una ricerca di sfide da vincere. Poiché la questione relativa mi interessa, potrei avere una spiegazione esplicita? Perdere l’attrazione non è una cosa che capita a tutti? Io stessa non riuscirei ad accettare un contatto fisico con un uomo del passato, pure se innamorato, pure se legato a me da ricordi importanti e da vita condivisa. Ma se con lui ho rotto, in passato, ho avuto le mie ragioni, ho già vissuto il travaglio della fine del rapporto, finalmente ne sono uscita… come potrei mai provare di nuovo attrazione e passione? E allora ci rimanevo insieme. La passione finisce, come si fa a prendersene cura? Perché il fatto che non si provi più, deve essere legato a una svalutazione di sé? Mi sembrano argomenti tanto difficili, temo di perderne il senso. Non so, come se si potesse sostenere una cosa e il suo esatto contrario. Ma l’amore è solo un esercizio?
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  16. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2015 10:50)

    Alexandra, io non so rispondere a nessuna delle tue domande. E nemmeno alle mie. Non lo so, proprio non lo so e sento che è una matassa di cui anche io devo trovare il bandolo. Ilaria, puoi darci una mano?
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  17. Avatar di Alexandra

    Alexandra 10 anni fa (20 Febbraio 2015 10:18)

    Esatto minou. La passione fisica finisce e se devo stare con qualcuno il cui contatto fisico mi risulta fastidioso, allora preferisco stare sola. Mi piacerebbe non essere sola a capodanno, mi piacerebbe uscire di più, mi piacerebbe frequentare di più cinema e ristoranti, ma ogni volta la "caccia" all'amica disponibile è stressante. Viviamo purtroppo in una società in cui stare in coppia e' considerato importante, senza un partner si è tagliati fuori da molte attività. Non condivido questa realtà e la combatto, io vado anche (a pranzo) al ristorante da sola, ma in Italia è così e basta. L'ex marito mi offre questo: niente più solitudine, niente più vacanze organizzate sottotono, una bellissima famiglia di origine, la sua, che mi è molto mancata negli ultimi dieci anni, la prospettiva di affrontare la vita in due. Ma... se non riesco nemmeno a baciarlo, se il suo odore mi dà fastidio, se ad una relazione chiedo ANCHE una compatibilità fisica perche' considero la mia vita sessuale importante e non un mero dettaglio, cosa c'è di sbagliato in questo? Si, forse dopo anni in tutte le coppie si spegne il desiderio sessuale, ma ripartire, riiniziare con qualcuno con cui questo desiderio si è spento moltissimi anni fa, che senso ha? Questo desiderio si puo' ricostruire? Ma io non sono infallibile, posso sbagliare. Forse cercare un rapporto di coppia completo in ogni sua sfaccettatura è la strada per non costruire nulla. Forse semplicemente, bisogna rimettere i piedi per terra e accontentarsi.
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  18. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (20 Febbraio 2015 11:08)

    @ Minou: tu stai attribuendo un significato univoco a situazioni diverse e alle mia risposte diverse. Certo che se una storia è finita è finita e io caldeggio che le storie finite siano chiuse, concluse e non lascino strascichi. Invito te e tutte le lettrici e a fare tesoro della conversazione che c'è sul blog: qui entrano molte persone a raccontare molte storie diverse e molti modi diversi di viverle. Leggere le storie degli altri è importante non solo per le storie in sé ma per i punti di vista che le persone portano riguardo alle loro storie. Questo è utile perché permette a tutti di capire meglio gli altri oltre che interpretare la propria vita alla luce delle storie altrui. La questione di Alexandra (che tiro in ballo ancora una volta con il massimo rispetto) è che lei presenta quello che vive come un problema che sente impellente e importante e - ai miei occhi - vive una contraddizione potente. Desidera l'amore e al contempo, avendo un uomo che la ama e che ritiene "adatto" sotto tutti gli aspetti, dichiara che questo amore non fa per lei perché non si sente attratta da questo partner. Io non posso non considerare questa contraddizione come significativa, su questo ho messo l'accento con lo scopo di provocare far riflettere Alexandra. Ma, ancora una volta, non sto dicendo di riscaldare minestre o di farsi venire la passione per chi non si ha passione. Il fatto è che la complessità dei sentimenti di Alexandra è tale che io non posso non evidenziarla. Considera anche che io so di Alexandra quel che sapete voi tutte, non ho la conoscenza che potrei avere facendo con lei un percorso individuale. Altre "contraddizioni" di Alexandra che mi saltano agli occhi? Quando parla di capodanno e ristoranti. Ma che cosa è un rapporto di coppia? Uscire a cena e fare le vacanze insieme? Uhmmm....
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  19. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (20 Febbraio 2015 12:25)

    @Alessandra: Sinceramente il fatto che ti abbia fatto capire che sei appiccicosa non è un bel segnale! te lo dico chiaramente in base ad esperienze del passato. Quando qualcuno ti vuole per davvero anzi ti dice pure il perché non ti fai sentire se magari due ore prima vi eravate parlati... per me questi sono dei piccoli campanelli dall'allarme da tenere inconsiderazione. Quindi sposo il consiglio di Ilaria e di allentare un pò la presa perché mi sembra che tu ci stia già investendo moltissimo. Sembra un paradosso ma quando magari ci si distacca sinceramente da una persona, non solo con la testa, ma proprio per davvero perché magari si è presi da qualcos'altro o magari un momento in cui si vuole stare tranquilli per i fatti propri, l'altro si riavvicina e magari escono cose fuori di lui che ti fanno capire se davvero ci sta tenendo a te....
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  20. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2015 11:49)

    Grazie cara Ilaria. Vedi, le cose che hai notato tu, sono le stesse che ho notato io. Solo che tu perché le vedi come stridenti, io perché le riconosco in me. Perché mi ci riconosco. C’è questo qualcosa che mi riguarda, a cui non riesco ad attribuire etichette, che non so nemmeno se riesco a vedere bene e che forse nemmeno voglio vedere bene. Ho appena scritto un commento nell’altro post. Quella voce che di fondo mi dice che sono cattiva, io dentro ce l’ho sempre. E ce l’ho sempre perché ho sempre un fondamento di sospetto. E sospetto di non essere così pura come mi racconto. Capodanno? Cene insieme? Vacanze? Sì, io ci penso. Io penso proprio a quello. E penso alla divisione della fatica quotidiana. Esattamente a quello. E lo sai anche cosa penso? Che se fossi del tutto autosufficiente e autarchica io non cercherei proprio nessuno. Capito? E qua torna quella voce che mi dice “ma tu sei una merdaccia!”. E finisce che mi porta a espiare con qualcuno. Ed è per questo che ho deciso di stoppare questo disastro. Sto da sola. Ma lo faccio solo perché l’idea di stare con qualcuno m’affatica più dello smazzarmi tutto da sola. Non c’è niente di nobile in questo. E allora alla fine il mio problema qual è? Ma ho idea di cosa voglia dire amare? Sono certa che non uso i rapporti come evasione? Mica tanto… E sai cos’altro mi succede? Ora, che cerco di districarmi, che penso io a me, che sto là come un falco a bloccare le mie bisognosità sul nascere, che provvedo io a me, io provo repulsione fisica per il maschile. Non ce la faccio. Devo proprio forzarmi e comunque, se ce la faccio una volta, poi mi do, rompo tutto e me ne vado. Io!?! Che ho sempre scopato come una macchinetta, senza problemi, senza imbarazzi, senza anima, non riesco manco più a baciarlo un uomo. Più parlo, più lascio avvicinare, più sento l’esigenza di scappare. E’ come se non avessi più i filtri dell’insensibilità di prima a proteggermi. E non ce la faccio. L’uomo che si innamora di me mi fa paura. Temo di non saperlo gestire, perché non ho la sufficiente insensibilità per farlo. E io giuro su dio che paure e pippe del genere non me le sono mai fatte! E mi viene da chiedermi, ma sto davvero migliorando? Può essere un miglioramento questo? Non è che sto solo peggiorando e peggiorando?
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