Tu, le tue paturnie e l’amore

paturnieIn questo articolo parleremo di te. Meglio: parleremo delle tue paturnie. So che si tratta di un argomento sensibile, delicato, che può urtare la suscettibilità di molte. Per cui se pensi che le tue paturnie siano importanti e sia importante vivere in base ai principi dettati dalle tue paturnie e pertanto tenersele strette, bene, ti consiglio di non andare avanti nella lettura. Questo è un articolo per donne appartuniate, di sicuro, ma non per donne appartuniate che sono affezionate alle loro paturnie e nemmeno per donne che sono appartuniate ma sono convinte di non avere nessuna paturnia o che avere paturnie non faccia la differenza. Avere o non avere paturnie, invece fa la differenza. In ogni ambito della vita (amore, amicizia, lavoro, denaro, famiglia, tempo libero). Eccome.

"Le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. Da Colazione da Tiffany"

Intanto sgombriamo il campo da dubbi e perplessità: le paturnie (termine probabilmente derivato dal latino e dall’unione delle parole “patire” e “Saturno”, giusto per chi vuole saperne un po’ di più) sono quei cattivi umori un po’ inspiegabili, quelle sensazioni di tristezza improvvise o quelle insofferenze per tutto e per tutti che sembrano non avere una causa reale. Tutte sensazioni ed emozioni che colpiscono la maggioranza se non la totalità delle persone, con diversa intensità e diversa frequenza, ma, guarda un po’, ne sono vittime più spesso e in special modo alcune donne poco soddisfatte di sé e della propria vita. E come non si possono spiegare e comprendere le paturnie? Le paturnie sono una cosa seria, serissima

Ma c’è un ma: in questo articolo useremo il termine paturnie per definire quelle convinzioni “granitiche” e negative che le donne hanno su se stesse il mondo, la vita e anche l’amore. Tutte convinzioni che ingabbiano la mente di chi le possiede e ne riducono la possibilità d’azione. Queste convinzioni le chiameremo paturnie, anche perché, udite udite, c’è uno stretto collegamento tra queste paturnie (cioè le convinzioni limitanti, i pensieri che ingabbiano la mente, le idee “forti” sulle cose che tolgono ogni speranza e ogni energia) e quelle altre, di cui parlavamo prima, i cattivi umori e le tristezze improvvise, quelle che ti prendono, parrebbe di sorpresa, e ti fanno stare male con te stessa e con il mondo. Insomma, le tristezze, le paure e i nervosismi improvvisi e anche le depressioni apparentemente insuperabili.

Insomma le tue paturnie di tipo Uno, cioè le convinzioni che ti limitano, sono poi la causa delle paturnie di tipo Due, cioè la malinconia, i pensieri tristi, i nervosismi improvvisi. E le paturnie di tipo Uno hanno come effetto quello di farti assumere comportamenti non utili per te; le paturnie di tipo Due influenzano i tuoi comportamenti e ti fanno perdere lucidità. E sono quelle che ti fanno risultare triste, antipatica e scostante agli altri (uomini compresi).

Paturnie: come riconoscerle

Facciamo degli esempi pratici: se hai la paturnia (convinzione) che gli uomini siano tutti inaffidabili ovviamente avrai un po’ paura di lasciarti andare, avrai paura di sbagliare, avrai paura di soffrire per amore e tenderai, appunto, a non fidarti degli uomini. Assumerai dunque un comportamento verso gli uomini che ti spingerà a trattarli come persone inaffidabili e, questo, indovina un po’, potrebbe far sì che molti uomini si comportino con te in modo inaffidabile o che tu, tutta presa dal problema dell’inaffidabilità/affidabilità, non presti attenzione ad altri segnali importanti per capire se si tratta dell’uomo giusto o no.

"A quanto pare, il “Titanic” di una donna può essere il “Love Boat” di un’altra. Carrie Bradshaw"

E c’è di più: una donna che ha la convinzione che tutti gli uomini sono inaffidabili non potrà essere serena al cento per cento. In fondo al suo cuore vi sarà sempre questo sottofondo di insicurezza, amarezza e tristezza, che poco o tanto influenzerà il suo umore. E alla fine quel sottofondo “negativo” contribuirà al comparire di quell’altro genere di paturnie: i malumori improvvisi. E così, tanti saluti alla serenità e alla felicità, amica mia…

E’ chiaro? E’ importante soffermarsi su queste considerazioni perché una volta presa consapevolezza di come scattano certe catene di associazioni di pensieri negativi e di come funzioni l’effetto domino di questi stessi pensieri negativi, se ne può entrare in controllo. Ecco perché è importante far proprio il termine – rigorosamente tecnico, come altri che hai trovato su questo blog – di paturnie: quando sei appaturniata la cosa più semplice da fare è proprio pensare alle paturnie e a quanto stiamo dicendo qui sulle paturnie. Sono certa che se farai lo sforzo di ricordarti il termine paturnie, le renderai molto meno offensive.

Per non dire che diventeranno per te delle grandi alleate. E’ quello che spiego nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione: capire se stesse e i propri bisogni significa diventare persone affascinanti e carismatiche in primo luogo e in secondo luogo attrarre l’uomo giusto, cioè quello che va bene per te, con il quale puoi realmente creare una relazione soddisfacente e appagante, dato che la scelta e l’avvicinamento non avvengono in base alla “bisognosità” ma all’obiettivo riconoscimento dei propri bisogni (in uno scambio a due vie).

Ora torniamo a te, alle tue paturnie di tipo Uno e a come molto spesso ti poni dei limiti e ti metti delle catene mentali e di pensiero che hanno come effetto quello di renderti infelice, farti perdere un sacco di tempo e di energie.

"Il gran segreto, in amore, è l’arte di tagliare in tempo. Achille Campanile"

Ogni tanto penso che mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa delle donne tutte le idee “balzane” (paturnie) sull’amore e le relazioni di coppia che rovinano loro non solo la vita sentimentale, ma proprio la vita. E, soprattutto, mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa tutte le idee “balzanissime” che le donne hanno su di sé, quelle idee in base alle quali pensano di valere poco o niente, pensano di non avere le risorse sufficienti per cavarsela nella vita e nell’amore e per realizzare quello che vogliono.

La realtà è che chiunque con un po’ di attenzione verso se stessa (o verso se stesso, perché anche gli uomini hanno questo potere) può “magicamente” liberarsi delle proprie paturnie più dannose, iniziando per esempio a prenderne consapevolezza, a elaborarle (oh, cielo, che cosa ho scritto!) e a farle a pezzettini (ecco farle a pezzetini, mi pare un’esperessione più efficace). Delle proprie paturnie ci si può liberare, in modo autonomo, bisogna volerlo ed è necessario prestare un po’ di attenzione. Questo è il vero potere.

Paturnie e intelligenza (“Ma quante ne sai?”)

Un’ulteriore precisazione sul fatto che le paturnie sono appunto solo paturnie, sono “solo” convinzioni, costruzioni mentali che frenano e bloccano la capacità di cogliere le opportunità che la vita offre, viene dalla mia esperienza quotidiana con le lettrici del blog e le mie clienti personali di coaching. Credo davvero di conoscere bene le persone che mi leggono, anche perché loro leggono me, ma in realtà io leggo loro: questo è uno dei blog più commentati d’Italia (e probabilmente non solo d’Italia, dato che il numero di commenti di ciascun post è al livello dei più importanti blog internazionali). Voi leggete me, ma io leggo voi. Si chiama conversazione. Si chiama scambio.

Ebbene, ritengo in tutti questi anni di aver acquisito una buona conoscenza di chi mi segue e di avere acquisito una buona esperienza nel mio modo di esprimermi per essere efficace con le persone alle quali mi rivolgo. Sono anche consapevole che attraverso quel che scrivo si sia operata una selezione in positivo delle persone che mi seguono (il che rende più interessante e più complicato il mio lavoro). Insomma, per sintetizzare, senza falsa modestia: credo di avere un approccio non banale agli argomenti che tratto e so che chi mi legge apprezza ed esige la profondità di ragionamento ed evita la banalità.

Eppure, anche con tutta questa consapevolezza, quotidianamente rimango impressionata dalla grande intelligenza e dalla capacità di analisi che le lettrici mostrano di avere in molti commenti sul blog. Non di rado mi trovo a pensare: “Accidenti, ma guarda questa cosa ha scritto, ma senti un po’ che grande consapevolezza e capacità di comprensione della realtà che ha!”. Molto spesso rimango sinceramente ammirata. Ti sarà capitato di leggere qualche mio commento in cui esplicitamente mi complimento per la consapevolezza che le lettrici dimostrano (confesso che non sempre intervengo in questo senso, qualche volta sì). Oppure qualche volta mi capita di scrivere con tono scherzoso “Quante ne sapete, Ragazze!” e dico tono scherzoso perché in realtà voglio provocare. Perché il mio “Quante ne sapete!” qualche volta, in alcune situazioni, vuole essere un: “Ma porca miseria, con tutte quelle che sapete, che cosa aspettate a darvi una mossa?!”

Paturnie e sorprese sconvolgenti

Già, perché qui si tratta di darsi una mossa, né più, né meno. Ed è qui che vengono fuori le paturnie di tipo Uno e la necessità di aggredirle in pieno viso. Ed eccomi qui di nuovo a parlare di te, di voi, delle mie lettrici e di quelle donne intelligenti e di valore che soffrono al di sopra del necessario, per cose che sono di gran lunga meno importanti della loro felicità e, soffrendo per cose meno importanti della loro felicità, perdono tempo e vita.

Faccio un esempio di una situazione tipo – di gran lunga meno importante della loro felicità – in cui le donne mettono in atto le peggio paturnie possibili: dimenticare un ex, dimenticare una persona, dimenticare il fallimento di una storia d’amore che non ha funzionato. La fine di una relazione indubbiamente è un momento doloroso, spesso dolorissimo soprattutto se si tratta della relazione di una vita e dunque si è nel bel mezzo di una separazione, di un divorzio. Sono più le donne interessate a riconquistare un ex, a riconquistare un uomo o a dimenticare un ex che non le donne interessate a trovare l’uomo giusto. Non è interessante questo?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E già questo rientra tra le paturnie a pieno titolo: la logica ci dice che riconquistare un ex e dimenticare un ex sono idee e obiettivi rivolti al tentativo di rimediare a un fallimento o di stare attaccate al passato (l’idea di dimenticare un ex è frutto di un attaccamento al fallimento, all’ex, al passato). L’idea e l’obiettivo di trovare l’uomo giusto – quando non si tratta di un’ossessione e non proviene da uno stato di bisognosità – ha un contenuto di vitalità, è uno slancio positivo verso il futuro.

"Il fascino dell’ignoto domina tutto. Omero"

Nella pratica: quanto dolore, quanta tristezza, quanta disperazione c’è nel momento in cui si pensa di non poter dimenticare un ex? Si tratta di sentimenti fortissimi, potenti, totali. Ce l’hai presente vero? Tutto sembra finito. Non c’è speranza. C’è un senso di annullamento che non lascia spazio a nessuna visione positiva sul futuro. Ecco: ho ragione di ritenere che molto di questo appartenga alle paturnie di tipo Uno all’ennesima potenza.

Qualche giorno fa pensando a questo ho lanciato una piccola provocazione attraverso la pagina Facebook de La Persona Giusta per Te. E ho buttato lì una domanda innocua “Alzi la mano chi è riuscita a dimenticare un ex che non riusciva a dimenticare?”. Il tempo di reazione è stato di qualche nano-secondo: immediatamente dopo che avevo postato la domanda, sono partiti un sacco di “mi piace” e molti commenti (quasi tutti divertiti) di signore e signorine che dichiaravano, che sì tutte loro appartengono alla vasta schiera degli esseri umani che sono riusciti a dimenticare un ex (o una ex) che pensavano di non riuscire a dimenticare. Un bel pugno sul naso alle paturnie, non credi? Ma quante donne ne sono consapeveli? Intendo: quante donne sono consapevoli del fatto che le paturnie possono essere prese a pugni e messe KO?

Ok, va bene, ora dirai: “Eh va beh, Ilaria, adesso, dài, lo sai che al cuore non si comanda, lo sai che in quei momenti (alla fine di una storia) non si è lucide, lo sai che non si può essere sempre razionali…” Sì lo so, che in quei momenti si perde la lucidità. E l’esempio fa effetto lo stesso: si tratta, come dicevamo prima, di un esempio che rientra a pieno titolo nell’ambito del “Ma quante ne sapete?”. E sai perché l’esempio fa effetto? Perché di fronte al “lutto” a caldo della fine di una storia, soprattutto una storia importante, è un po’ difficile diventare totalmente consapevole di quanto conti, nel creare la sofferenza, l’apporto di una paturnia (e la paturnia in questo caso è: “Non lo dimenticherò mai, soffrirò per sempre, non troverò mai nessuno da amare come lui etc. etc.”). Ma l’esempio fa effetto ugualmente perché in realtà molte donne che adesso sorridono ripensando a se stesse quando pensavano di non riuscire a dimenticare un ex che poi hanno dimenticato, continuano a non aver fiducia nelle proprie risorse, nelle infinite opportunità della vita, nella capacità che ciascuno di noi ha di recuperare, rigenerarsi, ritrovare nuove energie e nuove entusiasmanti possibilità di realizzazione, anche nuovi partner con i quali stare meglio dei precendenti.

Anche se hanno sperimentato sulla propria pelle che dimenticare un ex è possibile, realistico e alla loro portata ed è, spesso, la cosa migliore che sia loro capitata, molte donne continuano a sguazzare nelle loro paturnie e ad avere una scarsa considerazione di sé e del proprio valore e della propria capacità di farcela.

Quella del non riuscire a dimenticare un ex è una paturnia di tipo Uno. Ma ve ne sono infinite altre: quella di non essere abbastanza giovane, ricca, bella. Magra. Quella di essere timida e che la timidezza l’avrà sempre vinta; quella di non essere interessante o di non avere possibilità di incontro. Quella di essere separata e divorziata. Quella di essere fragile e depressa. Quella di continuare a incontrare uomini sbagliati. E molte, molte altre ancora. Le varie paturnie vanno stanate e… fatte a pezzettini, di modo che tutto quello che sai e che hai capito della vita diventi utile per la tua felicità. Diventi pratica e non rimanga teoria. Perché, sennò alle altre varie paturnie dobbiamo aggiungere quella. “In teoria ne so tante, ma in pratica…”

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193 Commenti

  1. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (3 Febbraio 2015 17:52)

    @Maria Grazia: non sprecare il tuo prezioso tempo per ascoltare stupide lodi sulle altre. Con te si parla bene? Allora parla con chi davvero sa ascoltarti e darti valore e i tuoi ex lasciali ai loro vaneggiamenti. Non meritano la tua pazienza.
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  2. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (3 Febbraio 2015 17:53)

    vale sempre la pena per continuare a vivere...soprattutto per ste cose...prova a chiederlo a chi ha dei problemi grossi di salute ...quindi per ste menate direi che la frase è un po' fuori luogo...il mondo è pieno di uomini...perchè incaponirsi con gli ex? inizierei con una pulizia dei finti rapporti di amicizia proprio con loro....
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  3. Avatar di sab_sab

    sab_sab 10 anni fa (3 Febbraio 2015 20:58)

    Ciao a tutte! Come @penelope ho anch'io sempre più spesso paturnie sulle amicizie. Amici di vecchia data su cui avrei messo la mano sul fuoco che poi ci provano, e al momento del rifiuto ti tagliano fuori. Amiche che ti presentano altri amici e che poi prese da improvvise gelosie... Zac! Ti tagliano fuori. Poi vedo donne che tranquillamente riescono a portare avanti rapporti di amicizia (o frequentazione?) senza troppi problemi, e senza grandi fatiche. Mi sembra che nonostante i miei sforzi per capire come comportarmi (o come prendere gli altri) in modo semplice, alla fine cado sempre negli stessi meccanismi, dal liceo in poi.
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  4. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (3 Febbraio 2015 21:57)

    @Cassandra non sei sola. Il senso di vuoto siamo in parecchie a provarlo. Pero' e' 100.000 volte meglio provare questo vuoto, piuttosto che riempirlo in una relazione sbagliata che ti toglie tutto..
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  5. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (3 Febbraio 2015 21:58)

    E mi sa che le paturnie siano un'altra faccia della mania del controllo, eh? Ci prospettiamo gli scenari più nefasti nel tentativo di proteggerci da eventuali delusioni. Sto frequentando un uomo. Per il momento non ci siamo promessi nulla, siamo entrambi liberi. Ho iniziato la frequentazione senza nessuna aspettativa, decisa a godermi il presente (una volta tanto!). Eppure, ciononostante... zac! Periodicamente scatta qualche paturnia. Non sto a dirle, perché le trovo già descritte molto bene nei commenti sopra. E devo ripetermi ciclicamente: "Valeria, viviti le cose giorno per giorno, e intanto pensa ai tuoi progetti di vita, che sono ben più importanti!". Ma si può?!? :D :D :D Concordo con Vicky: ok la consapevolezza, ma continuare ad analizzare e sviscerare le proprie paturnie, cercando motivazioni socio-psico-filosofiche, serve a poco. Perché in fondo lo sappiamo benissimo che sono solo paturnie. Quindi su su, passiamo allo step successivo! :D
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  6. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 10 anni fa (3 Febbraio 2015 22:16)

    @Maria Grazia Gli ex che ti vomitano addosso i loro problemi?? Naa, evitali come le pocce! Ma stagli proprio lontana.. Sanguisughe emozionali, vampiri di sentimenti, hai bisogno di questo?? Mm non credo, credo tu abbia bisogno di scambio, di ascoltare e di essere ascoltata, accolta, amata, come tutti... Dare un taglio netto conviene sempre anche se sulle prime è più doloroso sono sicura che alla lunga serve. Un abbraccio
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  7. Avatar di Anna

    Anna 10 anni fa (4 Febbraio 2015 1:58)

    Ma può essere che alcune convinzioni, ce le teniamo dentro da talmente tanto tempo, che non ci fanno nemmeno venire tristezza? Che ci mettono in uno stato costante di diffidenza e chiusura che percepiamo come una condizione naturale, come un pezzo del nostro carattere?
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  8. Avatar di Mia

    Mia 10 anni fa (4 Febbraio 2015 11:36)

    @ Maria Grazia: gli ex che lodano le nuove fiamme davanti a te?! Ma stiamo scherzando?!? Sai, una volta ho avuto una storiella (inutile) con un uomo (altrettanto inutile). Mi raccontava di tutte le donne passate nella sua vita (fatalità erano tuuuuutte bellissime/intelligentissime/ingambissima). Nel frattempo diceva che non si comportava così con tutte, ma solo quando sapeva che la storia non era seria. Il chè era vero: non lo era. Ma ti prego di notare il sottile implicito e la grande mancanza di rispetto in una frase del genere. E' come se, con la scusa che non era niente di serio, io avessi fatto confronti del suo apparato genitale con altri che l'avevano preceduto (credimi, gli avrei tolto quel sorrisino sornione dalla faccia una volta per tutte, ma io al contrario di lui sono una signora). Tutti questi discorsi mi facevano pensare di essere meno delle altre, ma appena pensavo queste cose mi costringevo a riflettere sul fatto che un uomo che sa di valere, non ha bisogno di parlare continuamente di tutte le donne che ha avuto. In ogni caso, di lui non ci deve fregare. Il punto è: mi faceva stare male. Dunque l'ho eliminato dalla mia vita. E sapessi come mi ha rincorsa dopo, il cretino! Mai tornata sui miei passi. Un idiota che ti fa male, così gratuitamente, una volta che ti ha a disposizione, lo farà ancora. Mettere uno stop sta a noi, altrimenti queste mezze calzette, perchè questo sono, avranno sempre un potere che non meritano.
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  9. Avatar di valentina.maidiremai

    valentina.maidiremai 10 anni fa (4 Febbraio 2015 16:46)

    buon giorno, una considerazione: tutte queste paturnie che abbiamo su tutto, lavoro, amore, famiglia... l'autostima inesistente... perchè? mi piacerebbe capire veramente (anche se spesso tante teorie e motivazioni abbiamo visto e sviscerato su questo blog) perchè ci sentiamo sempre sbagliate? l'educazione ricevuta, certo, il tipo di uomo che abbiamo in Italia - non so nel resto del mondo - la considerazione della donna in generale... Vi dico la mia: se non cucino mi sento in colpa, se cucino e non piace ai miei figli mi sento in colpa o sbagliata, se chiamo il mio partner ho paura di essere insistente e se non lo chiamo ho paura che mi pensi indifferente, se lavoro e basta mi sento un ignorante perchè non voglio approfondire con lo studio della mia materia, se mi prendo un giorno per fare shopping e chiacchiere con le amiche mi sento di non aver fatto il mio dovere, se non mi informo sull'attualità mi sento incapace perchè resto fuori dal mondo... è tutto un susseguirsi di dovrei, dovrei questo e dovrei quell'altro. Poi vi dico che in realtà mi apprezzo anche per tanti motivi, ma quella puntina di dovrei e di non sentirmi mai abbastanza brava/buona/cattiva/matura/giovanile/giovane/interessata/libera/ e via dicendo. insomma dico anch'io che è ora di smetterla con le paturnie ed iniziare un pò a fregarmene di tutti, quando sono serena lo faccio ma quando non lo sono tutto torna a galla
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  10. Avatar di ila*

    ila* 10 anni fa (4 Febbraio 2015 17:09)

    @Ilaria: ho deciso che voglio farmi un tatuaggio con scritto "Quattro imbecilli hanno scelto delle altre" :-D Questa sì che è una chiave di lettura positiva!!!
    Rispondi a ila* Commenta l’articolo

  11. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (4 Febbraio 2015 19:51)

    Valentina, io credo che ci sentiamo sempre sbagliate perché inseguiamo una perfezione irrangiungibile. Perché diamo più importanza al fatto di avere una casa scintillante e una messa in piega impeccabile (giusto per fare due esempi, ma ce ne sarebbero mille) piuttosto che al nostro divertimento e alla nostra serenità. Peccato che la perfezione abbia poco di attraente, al contrario di quello che si pensa. Scommetto che anche a voi è capitato di conoscere donne carine, ma non bellissime, e pure abbastanza trasandate, che hanno un sacco di successo con gli uomini. E ci credo: sprizzano serenità da tutti i pori! Capisco benissimo che un uomo le trovi più accoglienti e attraenti rispetto a una super-topmodel con l'ansia di avere il trucco in disordine.
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

  12. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 10 anni fa (5 Febbraio 2015 13:17)

    @Valentina_credo che di fondo ci sia sempre un problema di autostima. Se non veniamo riconosciute come madri perfette, compagne accoglienti, amanti super o cuoche da guida michelin non siamo soddisfatte perchè crediamo di dover avere tutte queste caratteristiche per essere in pace con noi stesse e di conseguenza essere amate. E' un problema di mania della perfezione come dice Valeria87, e viene dalla mania del controllo, in tutto e verso tutti. _Di base ne sono davvero convinta, c'è la bassa stima di noi, se penso a come mi sono appiattita durante questa ultima storia che ho avuto...mi sento completamente annientata dal punto di vista personale, ma il problema è non quello che "mi hanno fatto" , ma perchè me lo sono lasciato fare??? Dov'era il mio amore per me stessa, la mia dignità, il mio orgoglio e la mia stima per questa meravigliosa persona che sono, quando mi lasciavo manipolare, quando non venivo apprezzata, trattata con freddezza, allontanata emotivamente e fisicamente?? Dov'ero io?
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  13. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 10 anni fa (5 Febbraio 2015 13:18)

    In nome di quale "mito" ci si può annullare in questo modo? Sarò dura con me stessa ma questa volta ho esagerato davvero, mi sono innamorata di ciò che lui potenzialmente poteva essere ma nella realtà era ed è, ben diverso. Me ne faccio una colpa si, anche se le responsabilità poi sono di tutti e due, ma mi voglio anche liberare di questa colpa...vorrei ricominciare a vivere libera da tutto, non è facile e la mia autostima al momento è veramente quella di una formica zoppa! Per questo ci provo a combattere, perchè posso farlo, posso recuperarmi...mi serve aiuto e me lo stò dando in tutti i modi, ho anche acquistato la guida "autostima passo passo", ogni mattoncino servirà a costruire una nuova me. _Ce la dobbiamo fare per noi stesse, non abbiamo bisogno di riconoscimenti o medaglie da nessun uomo, noi valiamo a prescindere e non esiste che per capirlo ce lo debba dire qualcuno di sesso maschile, deve essere un dato di fatto che noi consideriamo parte preziosissima e inconfutabile di noi.
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  14. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (5 Febbraio 2015 17:22)

    @valeria87 no sinceramente non mi è mai capitato di conoscere donne un pó "trasandate" che riscuotessero successo, e meno male aggiungerei! XD non per altro. Secondo me l'amore per se stesse parte anche dal quanto ci prendiamo cura del nostro aspetto. Non in modo ossessivo compulsivo sia chiaro! Una abbastanza trasandata non penso abbia successo per il semplice fatto che io uno "abbastanza trasandato" nemmeno lo considererei. Ma stiamo scherzando? XD come minimo deve essere curato!!!! Successo con gli uomini lo concepisco nella accezione di "donna piacevolissima con cui intrattenere amicizia " ma nulla più. Non so forse sono limitata io. Mi rendo conto che ragioniamo tutti in modo diverso. Ma davvero dubito seriamente che un uomo possa essere attratto da una donna serena ma abbastanza trasandata. Perché io per prima mai sarei attratta da un uomo così. Sereno ma abbastanza trasandato. Ma per carità!!!! E poi, fosse solo la serenità che basta per attrarre. Assolutamente non basta secondo me.
    Rispondi a Cassandra Commenta l’articolo

  15. Avatar di Erika

    Erika 10 anni fa (5 Febbraio 2015 17:25)

    Tutto vero... anche io, seppure sto lavorando tanto per migliorare la mia autostima e le mie sicurezze, ho la mia paturnia del momento! Mi sto convincendo che, per come sono fatta, sto meglio da sola... o meglio, non so stare con un'altra persona! Quando devo avere a che fare con un possibile partner mi faccio mille trip, sento di non sapermi comportare! Quindi... meglio starmene tranquilla e sola che far danni e rovinare sempre tutto! Tento di lavorarci da anni, ma proprio non riesco a far di più! Beate coloro che hanno trovato le loro "formule magiche"! ;-)
    Rispondi a Erika Commenta l’articolo

  16. Avatar di rosita

    rosita 10 anni fa (5 Febbraio 2015 17:26)

    @Ilaria..sono spaventata di non riuscire a superare il dolore, la mancanza della persona sbagliata..pensavo che non sarei mai riuscita a dimenticarlo..invece leggendo l'esempio che fai mi conforta sapere che riuscirò a dimenticarlo..che alla fine dirò meglio così..è la cosa migliore che mi sia capitata...Posso terstimoniare che è così più ho la paturnia che non lo riuscirò a dimenticare..più sono triste...piango..è da settimane che vado avanti così...adesso la consapevolezza che si riesce a voltare pagina..mi conforta anche perchè non vale la pena per lui..ma è come se il cuore non ascoltasse la testa...
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  17. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (5 Febbraio 2015 21:57)

    @Gio_1098 Forza! Ti sento molto carica! e sei un esempio per tutte le donne che cercano di superare questi momenti difficili! Capisco perfettamente cosa provi ma davvero credimi ce la si può fare! Noi siamo qui, o almeno, a me piace pensarla così :),anche per sostenerci a vicenda nei momenti di difficoltà :)
    Rispondi a Cassandra Commenta l’articolo

  18. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (5 Febbraio 2015 22:01)

    Forse ho esagerato definendole "trasandate". E del resto quello della cura personale è un discorso soggettivo (fermi restando certi principi elementari di igiene e decenza ;) ). Comunque, tanto per la cronaca. Il giorno in cui ho conosciuto la persona che sto frequentando adesso, arrivavo da un viaggio in treno di sei ore, indossavo un vecchio maglione e un paio di jeans sformati. Era una splendida giornata di sole autunnale, e camminavo per le vie del centro pensando quant'è bella la vita e com'è semplice stare bene. E lui mi si è avvicinato :) Quindi, sì, continuo a pensarlo: non c'è niente di più seducente della serenità.
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  19. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (6 Febbraio 2015 0:41)

    E ci mancherebbe che dovessi smetterla di pensarlo! Mica volevo farti cambiare idea XD ps sul fatto che quest'uomo ti sia avvicinato, beh che dirti, buon per te :)
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  20. Avatar di rosita

    rosita 10 anni fa (6 Febbraio 2015 9:02)

    @laria, come si fa a superare dolore, tristezza, disperazione nel momento in cui si pensa di non poter dimenticare un ex? Tutto mi sembra finito. Non c’è speranza. C’è quel senso di annullamento di me stessa..ormai tutto questo dura da troppo tempo e ho la consapevolezza che non va bene...la consapevolezza non basta..
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