Tu, le tue paturnie e l’amore

paturnieIn questo articolo parleremo di te. Meglio: parleremo delle tue paturnie. So che si tratta di un argomento sensibile, delicato, che può urtare la suscettibilità di molte. Per cui se pensi che le tue paturnie siano importanti e sia importante vivere in base ai principi dettati dalle tue paturnie e pertanto tenersele strette, bene, ti consiglio di non andare avanti nella lettura. Questo è un articolo per donne appartuniate, di sicuro, ma non per donne appartuniate che sono affezionate alle loro paturnie e nemmeno per donne che sono appartuniate ma sono convinte di non avere nessuna paturnia o che avere paturnie non faccia la differenza. Avere o non avere paturnie, invece fa la differenza. In ogni ambito della vita (amore, amicizia, lavoro, denaro, famiglia, tempo libero). Eccome.

"Le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. Da Colazione da Tiffany"

Intanto sgombriamo il campo da dubbi e perplessità: le paturnie (termine probabilmente derivato dal latino e dall’unione delle parole “patire” e “Saturno”, giusto per chi vuole saperne un po’ di più) sono quei cattivi umori un po’ inspiegabili, quelle sensazioni di tristezza improvvise o quelle insofferenze per tutto e per tutti che sembrano non avere una causa reale. Tutte sensazioni ed emozioni che colpiscono la maggioranza se non la totalità delle persone, con diversa intensità e diversa frequenza, ma, guarda un po’, ne sono vittime più spesso e in special modo alcune donne poco soddisfatte di sé e della propria vita. E come non si possono spiegare e comprendere le paturnie? Le paturnie sono una cosa seria, serissima

Ma c’è un ma: in questo articolo useremo il termine paturnie per definire quelle convinzioni “granitiche” e negative che le donne hanno su se stesse il mondo, la vita e anche l’amore. Tutte convinzioni che ingabbiano la mente di chi le possiede e ne riducono la possibilità d’azione. Queste convinzioni le chiameremo paturnie, anche perché, udite udite, c’è uno stretto collegamento tra queste paturnie (cioè le convinzioni limitanti, i pensieri che ingabbiano la mente, le idee “forti” sulle cose che tolgono ogni speranza e ogni energia) e quelle altre, di cui parlavamo prima, i cattivi umori e le tristezze improvvise, quelle che ti prendono, parrebbe di sorpresa, e ti fanno stare male con te stessa e con il mondo. Insomma, le tristezze, le paure e i nervosismi improvvisi e anche le depressioni apparentemente insuperabili.

Insomma le tue paturnie di tipo Uno, cioè le convinzioni che ti limitano, sono poi la causa delle paturnie di tipo Due, cioè la malinconia, i pensieri tristi, i nervosismi improvvisi. E le paturnie di tipo Uno hanno come effetto quello di farti assumere comportamenti non utili per te; le paturnie di tipo Due influenzano i tuoi comportamenti e ti fanno perdere lucidità. E sono quelle che ti fanno risultare triste, antipatica e scostante agli altri (uomini compresi).

Paturnie: come riconoscerle

Facciamo degli esempi pratici: se hai la paturnia (convinzione) che gli uomini siano tutti inaffidabili ovviamente avrai un po’ paura di lasciarti andare, avrai paura di sbagliare, avrai paura di soffrire per amore e tenderai, appunto, a non fidarti degli uomini. Assumerai dunque un comportamento verso gli uomini che ti spingerà a trattarli come persone inaffidabili e, questo, indovina un po’, potrebbe far sì che molti uomini si comportino con te in modo inaffidabile o che tu, tutta presa dal problema dell’inaffidabilità/affidabilità, non presti attenzione ad altri segnali importanti per capire se si tratta dell’uomo giusto o no.

"A quanto pare, il “Titanic” di una donna può essere il “Love Boat” di un’altra. Carrie Bradshaw"

E c’è di più: una donna che ha la convinzione che tutti gli uomini sono inaffidabili non potrà essere serena al cento per cento. In fondo al suo cuore vi sarà sempre questo sottofondo di insicurezza, amarezza e tristezza, che poco o tanto influenzerà il suo umore. E alla fine quel sottofondo “negativo” contribuirà al comparire di quell’altro genere di paturnie: i malumori improvvisi. E così, tanti saluti alla serenità e alla felicità, amica mia…

E’ chiaro? E’ importante soffermarsi su queste considerazioni perché una volta presa consapevolezza di come scattano certe catene di associazioni di pensieri negativi e di come funzioni l’effetto domino di questi stessi pensieri negativi, se ne può entrare in controllo. Ecco perché è importante far proprio il termine – rigorosamente tecnico, come altri che hai trovato su questo blog – di paturnie: quando sei appaturniata la cosa più semplice da fare è proprio pensare alle paturnie e a quanto stiamo dicendo qui sulle paturnie. Sono certa che se farai lo sforzo di ricordarti il termine paturnie, le renderai molto meno offensive.

Per non dire che diventeranno per te delle grandi alleate. E’ quello che spiego nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione: capire se stesse e i propri bisogni significa diventare persone affascinanti e carismatiche in primo luogo e in secondo luogo attrarre l’uomo giusto, cioè quello che va bene per te, con il quale puoi realmente creare una relazione soddisfacente e appagante, dato che la scelta e l’avvicinamento non avvengono in base alla “bisognosità” ma all’obiettivo riconoscimento dei propri bisogni (in uno scambio a due vie).

Ora torniamo a te, alle tue paturnie di tipo Uno e a come molto spesso ti poni dei limiti e ti metti delle catene mentali e di pensiero che hanno come effetto quello di renderti infelice, farti perdere un sacco di tempo e di energie.

"Il gran segreto, in amore, è l’arte di tagliare in tempo. Achille Campanile"

Ogni tanto penso che mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa delle donne tutte le idee “balzane” (paturnie) sull’amore e le relazioni di coppia che rovinano loro non solo la vita sentimentale, ma proprio la vita. E, soprattutto, mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa tutte le idee “balzanissime” che le donne hanno su di sé, quelle idee in base alle quali pensano di valere poco o niente, pensano di non avere le risorse sufficienti per cavarsela nella vita e nell’amore e per realizzare quello che vogliono.

La realtà è che chiunque con un po’ di attenzione verso se stessa (o verso se stesso, perché anche gli uomini hanno questo potere) può “magicamente” liberarsi delle proprie paturnie più dannose, iniziando per esempio a prenderne consapevolezza, a elaborarle (oh, cielo, che cosa ho scritto!) e a farle a pezzettini (ecco farle a pezzetini, mi pare un’esperessione più efficace). Delle proprie paturnie ci si può liberare, in modo autonomo, bisogna volerlo ed è necessario prestare un po’ di attenzione. Questo è il vero potere.

Paturnie e intelligenza (“Ma quante ne sai?”)

Un’ulteriore precisazione sul fatto che le paturnie sono appunto solo paturnie, sono “solo” convinzioni, costruzioni mentali che frenano e bloccano la capacità di cogliere le opportunità che la vita offre, viene dalla mia esperienza quotidiana con le lettrici del blog e le mie clienti personali di coaching. Credo davvero di conoscere bene le persone che mi leggono, anche perché loro leggono me, ma in realtà io leggo loro: questo è uno dei blog più commentati d’Italia (e probabilmente non solo d’Italia, dato che il numero di commenti di ciascun post è al livello dei più importanti blog internazionali). Voi leggete me, ma io leggo voi. Si chiama conversazione. Si chiama scambio.

Ebbene, ritengo in tutti questi anni di aver acquisito una buona conoscenza di chi mi segue e di avere acquisito una buona esperienza nel mio modo di esprimermi per essere efficace con le persone alle quali mi rivolgo. Sono anche consapevole che attraverso quel che scrivo si sia operata una selezione in positivo delle persone che mi seguono (il che rende più interessante e più complicato il mio lavoro). Insomma, per sintetizzare, senza falsa modestia: credo di avere un approccio non banale agli argomenti che tratto e so che chi mi legge apprezza ed esige la profondità di ragionamento ed evita la banalità.

Eppure, anche con tutta questa consapevolezza, quotidianamente rimango impressionata dalla grande intelligenza e dalla capacità di analisi che le lettrici mostrano di avere in molti commenti sul blog. Non di rado mi trovo a pensare: “Accidenti, ma guarda questa cosa ha scritto, ma senti un po’ che grande consapevolezza e capacità di comprensione della realtà che ha!”. Molto spesso rimango sinceramente ammirata. Ti sarà capitato di leggere qualche mio commento in cui esplicitamente mi complimento per la consapevolezza che le lettrici dimostrano (confesso che non sempre intervengo in questo senso, qualche volta sì). Oppure qualche volta mi capita di scrivere con tono scherzoso “Quante ne sapete, Ragazze!” e dico tono scherzoso perché in realtà voglio provocare. Perché il mio “Quante ne sapete!” qualche volta, in alcune situazioni, vuole essere un: “Ma porca miseria, con tutte quelle che sapete, che cosa aspettate a darvi una mossa?!”

Paturnie e sorprese sconvolgenti

Già, perché qui si tratta di darsi una mossa, né più, né meno. Ed è qui che vengono fuori le paturnie di tipo Uno e la necessità di aggredirle in pieno viso. Ed eccomi qui di nuovo a parlare di te, di voi, delle mie lettrici e di quelle donne intelligenti e di valore che soffrono al di sopra del necessario, per cose che sono di gran lunga meno importanti della loro felicità e, soffrendo per cose meno importanti della loro felicità, perdono tempo e vita.

Faccio un esempio di una situazione tipo – di gran lunga meno importante della loro felicità – in cui le donne mettono in atto le peggio paturnie possibili: dimenticare un ex, dimenticare una persona, dimenticare il fallimento di una storia d’amore che non ha funzionato. La fine di una relazione indubbiamente è un momento doloroso, spesso dolorissimo soprattutto se si tratta della relazione di una vita e dunque si è nel bel mezzo di una separazione, di un divorzio. Sono più le donne interessate a riconquistare un ex, a riconquistare un uomo o a dimenticare un ex che non le donne interessate a trovare l’uomo giusto. Non è interessante questo?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E già questo rientra tra le paturnie a pieno titolo: la logica ci dice che riconquistare un ex e dimenticare un ex sono idee e obiettivi rivolti al tentativo di rimediare a un fallimento o di stare attaccate al passato (l’idea di dimenticare un ex è frutto di un attaccamento al fallimento, all’ex, al passato). L’idea e l’obiettivo di trovare l’uomo giusto – quando non si tratta di un’ossessione e non proviene da uno stato di bisognosità – ha un contenuto di vitalità, è uno slancio positivo verso il futuro.

"Il fascino dell’ignoto domina tutto. Omero"

Nella pratica: quanto dolore, quanta tristezza, quanta disperazione c’è nel momento in cui si pensa di non poter dimenticare un ex? Si tratta di sentimenti fortissimi, potenti, totali. Ce l’hai presente vero? Tutto sembra finito. Non c’è speranza. C’è un senso di annullamento che non lascia spazio a nessuna visione positiva sul futuro. Ecco: ho ragione di ritenere che molto di questo appartenga alle paturnie di tipo Uno all’ennesima potenza.

Qualche giorno fa pensando a questo ho lanciato una piccola provocazione attraverso la pagina Facebook de La Persona Giusta per Te. E ho buttato lì una domanda innocua “Alzi la mano chi è riuscita a dimenticare un ex che non riusciva a dimenticare?”. Il tempo di reazione è stato di qualche nano-secondo: immediatamente dopo che avevo postato la domanda, sono partiti un sacco di “mi piace” e molti commenti (quasi tutti divertiti) di signore e signorine che dichiaravano, che sì tutte loro appartengono alla vasta schiera degli esseri umani che sono riusciti a dimenticare un ex (o una ex) che pensavano di non riuscire a dimenticare. Un bel pugno sul naso alle paturnie, non credi? Ma quante donne ne sono consapeveli? Intendo: quante donne sono consapevoli del fatto che le paturnie possono essere prese a pugni e messe KO?

Ok, va bene, ora dirai: “Eh va beh, Ilaria, adesso, dài, lo sai che al cuore non si comanda, lo sai che in quei momenti (alla fine di una storia) non si è lucide, lo sai che non si può essere sempre razionali…” Sì lo so, che in quei momenti si perde la lucidità. E l’esempio fa effetto lo stesso: si tratta, come dicevamo prima, di un esempio che rientra a pieno titolo nell’ambito del “Ma quante ne sapete?”. E sai perché l’esempio fa effetto? Perché di fronte al “lutto” a caldo della fine di una storia, soprattutto una storia importante, è un po’ difficile diventare totalmente consapevole di quanto conti, nel creare la sofferenza, l’apporto di una paturnia (e la paturnia in questo caso è: “Non lo dimenticherò mai, soffrirò per sempre, non troverò mai nessuno da amare come lui etc. etc.”). Ma l’esempio fa effetto ugualmente perché in realtà molte donne che adesso sorridono ripensando a se stesse quando pensavano di non riuscire a dimenticare un ex che poi hanno dimenticato, continuano a non aver fiducia nelle proprie risorse, nelle infinite opportunità della vita, nella capacità che ciascuno di noi ha di recuperare, rigenerarsi, ritrovare nuove energie e nuove entusiasmanti possibilità di realizzazione, anche nuovi partner con i quali stare meglio dei precendenti.

Anche se hanno sperimentato sulla propria pelle che dimenticare un ex è possibile, realistico e alla loro portata ed è, spesso, la cosa migliore che sia loro capitata, molte donne continuano a sguazzare nelle loro paturnie e ad avere una scarsa considerazione di sé e del proprio valore e della propria capacità di farcela.

Quella del non riuscire a dimenticare un ex è una paturnia di tipo Uno. Ma ve ne sono infinite altre: quella di non essere abbastanza giovane, ricca, bella. Magra. Quella di essere timida e che la timidezza l’avrà sempre vinta; quella di non essere interessante o di non avere possibilità di incontro. Quella di essere separata e divorziata. Quella di essere fragile e depressa. Quella di continuare a incontrare uomini sbagliati. E molte, molte altre ancora. Le varie paturnie vanno stanate e… fatte a pezzettini, di modo che tutto quello che sai e che hai capito della vita diventi utile per la tua felicità. Diventi pratica e non rimanga teoria. Perché, sennò alle altre varie paturnie dobbiamo aggiungere quella. “In teoria ne so tante, ma in pratica…”

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193 Commenti

  1. Avatar di Nady

    Nady 10 anni fa (2 Febbraio 2015 17:57)

    Presente! :D Io sto facendo un percorso di crescita personale da circa un anno, ed è proprio grazie a questo che dopo 9 anni di relazione (ne ho 32), ho stravolto la mia vita, i miei "attaccamenti", in favore della mia felicità interiore, riscoprendo l'amore per me stessa. Non mi sono mai sentita tanto forte e piena di gioia ed energia quanto in questo periodo, mi sto praticamente costruendo un'attività lavorativa da zero, frutto delle mie passioni, e sto iniziando a frequentare altre persone, senza la fretta di iniziare una nuova storia. Mi sento pronta per rimettermi in gioco, ma contemporaneamente so che là fuori è pieno di "mezze mele" e non mele integre che vivono le relazioni come la desidero io. La mia paturnia è proprio questa.. Io sono sicura di me, del mio valore, io mi amo, e agisco in funzione di questo, personalmente non ho schemi mentali dettati dalla società, secondo cui se non sono sposata, non ho figli ecc. non sono una donna realizzata.. sinceramente la felicità è ben altro.. e non ho canoni estetici.. Ma gli altri? quando parlo con uomini noto che anche loro hanno forti insicurezze, nonostante quello che facciano credere, c'è chi si sente sfortunato ed "ora è giunto il momento di divertirmi", c'è chi mi dice "ti preparo al peggio visto che tu sei fantastica, così magari ti piaccio un pochino" o ancora, alla mia proposta: "Mi piacerebbe conoscerti meglio" scappa.. Ahahaha a me viene da sorridere però qualche domandina "paturniosa" del tipo: "Ehiiiii c'è qualcuno che vive la vita come me là fuori?" Ogni tanto me le faccio, anche per questo seguo il blog :)
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  2. Avatar di LunaBlu

    LunaBlu 10 anni fa (2 Febbraio 2015 17:59)

    Ciao a tutte,ciao Ilaria, eccomi,dotata di paturnie che sono legate quasi tutte alla bassa autostima(la bassa autostima è dovuta al poco interesse che suscito negli uomini,e nel fatto che sono stata sempre delusa e abbandonata)... quando sto in una relazione(le mie sono state tutte fallimentari),mi sento in ansia,perchè non amata e non ho conferme...allora la paturnie aumentano,e non so distinguere tra le paturnie e tra la vocina dentro che mi dice che le cose con quell'uomo non vanno bene. Come distinguere le paturnie dall'intuito?
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  3. Avatar di six

    six 10 anni fa (2 Febbraio 2015 18:24)

    A quanto pare è un meccanismo comune e meriterebbe un approfondimento. Anche io vedendo che l uomo in questione ha qualche fan ed ha avuto delle storie e delle esperienze, dunque non è un disperato, riesco a dargli valore. Solo che a volte, è troppo tardi...
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  4. Avatar di ele

    ele 10 anni fa (2 Febbraio 2015 20:09)

    six...le abbiamo tutte! io lo facevo piangere perché gli elencavo tutti gli ostacoli che avrebbe dovuto superare x far funzionare un amore a distanza...la mia. era proprio ANSIA....in+,domande tipo:perché me?proprio perché distante x non legarsi troppo x non impegnarsi avendo la scusa pronta??? poi un giorno vagando tra le mie insicurezze. ho detto: ma siiiiiiii...che vada come è destinata. ad andare!". fine domande. ora sto meglio son. concentrata su di me su. di noi ma non mi chiedo. come sarà l'ultima pagina di questo libro..
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  5. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (2 Febbraio 2015 19:58)

    Cade a fagiolo. Paturnie professionali a morte. Sono in bilico tra me stessa e quello che devo essere in campo lavorativo. Non so se ce la faccio. Mi sento di essere in una pista del circo. Terribile. Ho parlato con diverse amiche
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  6. Avatar di princess

    princess 10 anni fa (2 Febbraio 2015 21:18)

    Ciao Ilaria e ciao a tutte le paturnine.. sono riuscita ad uscire da sola da una prigione mentale o paturnie dopo mesi di sofferenza tutto causato da un rapporto che sembrava finito e che mi ha arrecato tanta sofferenza..ti ho letto tantissimo ed ho ascoltato tante testimonianze di persone deboli quanto me..ma non riuscivo a mettere comunque fine alle mie sofferenze tanto da sentire il bisogno di un supporto terapeutico .Non sò cosa mi è successo all improvviso, ma ho iniziato a rivedere il sole e le"paturnie dolorose" dovute al fallimento del mio rapporto.sono scomparse ,senza aituto psicologico.Oggi penso al passato e mi sento cosi stupida per aver pianto ed essermi annullata per tanto tempo. Ho ritrovato la mia storia, ma oggi con lucidità, mi sento piu forte e sono pronta a rinegoziare di nuovo il tutto.. perchè la sofferenza mi ha aperto gli occhi e sono sicura di non ricadere pù nella dipendenza affettiva in cui mi sono trovata ....
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  7. Avatar di _al_

    _al_ 10 anni fa (2 Febbraio 2015 21:48)

    Comunque la paturnia del preferire gli stronzi ai bravi ragazzi l'ho sempre avuta. Ora un po' meno perché non vivo più succube degli ormoni e dell'istinto della caccia. Non è del tutto semplice perché ogni tanto mi sento sola, ma come si dice: meglio soli che male accompagnati. Dopo 3 anni di leggere questo blog, l'unica cosa che mi dico quando mi sorprendo con qualche paturnia è che le paturnie si affrontano ogni giorno, perché non è scritto da nessuna parte che devono essere i pensieri negativi e l'insicurezza a definire la mia vita.
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  8. Avatar di Penelope

    Penelope 10 anni fa (2 Febbraio 2015 21:55)

    @Six @tuttelealtrecomesix Capita lo stesso anche a me: allontano chi mi desidera e inseguo chi non mi vuole. Due sono le spiegazioni, secondo me: 1) non mi sento degna o meritevole o capace di ricevere amore/affetto/attenzioni 2) inconsciamente non voglio trovare un compagno (per abitudine alla solitudine, per pigrizia emotiva, per paura del cambiamento...)
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  9. Avatar di Pachira

    Pachira 10 anni fa (2 Febbraio 2015 22:06)

    come sempre bell'articolo Ilaria . Io credo di vivere di paturnie, pero' alla fine te le fanno venire scusa, perchè se inizialmente TI FIDI, ti lasci andare e poi fuggono , nascondendoti la realtà che invece contemporaneamente frequentano un 'altra e ( e tu lo vieni solo a scoprire perchè certi casi diventi un segugio) , tu rimani con occhi sbarrati e cuore in mano e non riesci a capire ma dove cacchio ho sbagliato? Quindi ora per principio non credo più a nessuno e non ci riesco, sputo pesci in faccia e li allontano, ci trovo tutti i difetti del mondo, e ho pure la presunzione di dire cosa non mi piace di loro, anche solo se pensano di instaurare una relazione via whatshapp, buongiorno, buonanotte, buon lavoro... eeehhh ma prendete il telefono in mano cavolo, non siete mica dei 16enni ,(dopo aver sottolineato questo naturalmente non si fanno più sentire) Altroche paturnie, e che muraglia cinese attorno a me. Cmq non si sta bene da "sole" a volte ti stanchi di abbracciare sempre e solo il tuo cuscino, manca il calore umano, manca il profumo la voce, manca il piacere di fare assieme qualcosa, manca il piacere di sapere che sei nei suoi pensieri, manca il conforto il sostegno di giornate che a volte passano troppe veloci, mancano risate, spensieratezza, voglia di esplorare assieme ancora la vita guardandola con occhi innocenti di un bambino, tendersi la mano......e dire sono qua. Posso fare mille cose da sola, le ho sempre fatte sono sempre stata la mia migliore compagnia ma non mi basta più. Giornata depressa oggi, vedo tutto nero pe r fortuna ci siete voi e mi sento un po' meno sola.
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  10. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (2 Febbraio 2015 22:27)

    Oggi e' stata una giornata NO! Piena di paturnie: quello che mi piaceva tempo fa sicuramente ha un'altra.. e via con la sensazione di vuoto...di rifiuto. Ho lavorato con ansia...per non parlare dei pensieri sul lavoro....il cliente che non paga...la dieta che oggi non sono riuscita a fare perche' stressata....finche' dopo cena ho.fatto una pazzia: mi sono iscritta a un corso Burlesque! nonostante i miei 10 kg in piu'! :) e adesso sono felicissima!:)
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  11. Avatar di Penelope

    Penelope 10 anni fa (2 Febbraio 2015 22:29)

    Visto che siamo in vena di outing, voglio confessare una "nuova" paturnia, che riguarda le amicizie. La paturnia è questa: sono convinta che nessuno dei miei amici provi un reale desiderio di passare del tempo con me, perché sono sempre io che chiamo/scrivo/invito/propongo, mentre raramente accade il contrario. Di conseguenza paturnie a go-go del tipo: non sono simpatica, non sono di compagnia, non è piacevole stare in mia compagnia, non ho argomenti di conversazione, sono brutta, mi vesto male, sono noiosa, sono logorroica, sono lagnosa, porto sfortuna..... Questa convinzione ovviamente ha fatto innescare una auto-sfida (io contro la mia paturnia) per la quale ho smesso di "chiamare/scrivere/invitare/proporre" per vedere se qualcuno si accorge della mia mancanza e se qualcuno si muove. Ovviamente è una paturnia che auto-avvera.
    Rispondi a Penelope Commenta l’articolo

  12. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (3 Febbraio 2015 8:22)

    @Pachira...i segnali che hanno un'altra, o che lui sia poco affidabile,a mio parere, ci sono sempre. Non vogliamo vederli noi. La pensavo come te fino a poco tempo fa,ma riflettendoci(anche grazie a questo blog),questi segnali non solo ci sono, ma sono anche ben visibili. Gli uomini seri e di valore esistono. Ne vedo tanti in coppia, seri, innamorati e fedeli. Certo...quelli sbagliati SONO TANTI,ma non gli unici.
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  13. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (3 Febbraio 2015 10:24)

    Cris83: come capisco le sensazione di vuoto che provi! E non sai quanto mi senta meno sola nel sapere che non sono l'unica. Quella sensazione di vuoto che ti prende è bruttissima, la definirei una "micro depressione momentanea". Perché?? Quanto vorrei non sertirmi così.
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  14. Avatar di fiore

    fiore 10 anni fa (3 Febbraio 2015 10:28)

    Anche io mi trovo a volte a combattere con la paturnia di Penelope, va assolutamente combattuta perché fortifica la convinzione di non valere niente.
    Rispondi a fiore Commenta l’articolo

  15. Avatar di LunaBlu

    LunaBlu 10 anni fa (3 Febbraio 2015 11:26)

    @Pachira le tue parole avrei potuto scriverle io!! Le paturnie ce le fanno aumentare le relazioni in cui ci si sente non volute,o,meglio all'inizio ci si sente volute,ci si lascia andare ed ecco che arriva la mazzata. Per non parlare che ormai sentire la voce di un uomo al telefono è quasi impossibile(anche se si ha una relazione)...solo sms con i vari canali. @Penelope ,ma sai che lo penso anche io di portare e portarmi sfortuna. E' una sensazione spaventosa!!
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  16. Avatar di dani

    dani 10 anni fa (3 Febbraio 2015 11:38)

    Gli uomini di solito si fanno molti meno problemi delle donne. Come mai?
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  17. Avatar di Bianca

    Bianca 10 anni fa (3 Febbraio 2015 14:02)

    La mia paturnia purtroppo è fondata: il mio aspetto fisico non è certo attrattivo per gli uomini e così preferisco nemmeno mettermi in gioco né conoscerli... non voglio essere ferita e mollata per l'aspetto fisico, al quale non posso porre nessun rimedio, a meno di guarire il mio problema di salute. Avrei bisogno di qualcuno al mio fianco in questo momento ma mi dico che non posso mettere una zavorra come me al fianco di nessuno, neppure se trovassi uno al quale non importa del fisico.
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  18. Avatar di Maria Grazia

    Maria Grazia 10 anni fa (3 Febbraio 2015 14:14)

    il “Titanic” di una donna può essere il “Love Boat” di un’altra. Questa è la mia paturnia ! Con me sono stati dei Titanic !! Quant'e' bello sentire le lodi delle altre , sono altrettanto stufa di dover essere alla fine sempre una confidente degli ex ! Si perché alla fine non se ne vanno , con me si parla bene , sorrido , allegra, quella che sa ascoltare e dare consigli ma sono sempre quella scaricata per l'altra !! sono demoralizzata al massimo ! Non penso di riuscire a uscirne ! Il peso e' grande e la fiducia in me stessa non esiste !! Le altre sono sempre migliori di me ! Val pena continuare a viverla sta vita ?
    Rispondi a Maria Grazia Commenta l’articolo

  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (3 Febbraio 2015 15:14)

    Ma per favore! Ma certe cose non voglio nemmeno sentirle, mi indignano e non sto scherzando. La vita e il mondo - oggi soprattutto - sono di una tale varietà e ricchezza di opportunità e di esperienze che il timore - reale - è quello di riuscire appena a grattarne la superficie. Certo che se si vive solo in funzione del fatto di avere o di non avere un uomo o del fatto che quattro imbecilli hanno scelto delle altre la vita non solo è povera e poverissima, ma si è di fatto povere e poverissime. Meno male che in queste condizioni non si trova un partner, perché al minimo sarebbe un partner pericoloso e una relazione pericolosa. Un partner non è la soluzione dei problemi, una stampella o un infermiere. Ovvio che gli uomini - e non solo gli uomini - si tengono a distanza da chi ha un atteggiamento del genere. E non solo, fare la confidente per cercare di avere un po' di attenzione e di amore pone nella posizione peggiore rispetto a una relazione. Bisogna cercare di elevarsi dalla meschinità, dalla bisognosità e dall'invidia di bassa lega per ottenere del buono dalla vita.
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  20. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (3 Febbraio 2015 17:47)

    @Bianca: non parlare di te stessa paragonandoti ad una zavorra! Riguardo il tuo problema di salute, spero tu possa risolverlo ma in questo un uomo non ti sarebbe di aiuto. Gli uomini sono i primi a fuggire se la strada davanti a loro non è in discesa e se proprio vogliamo usare quel vocabolo,la vera zavorra sono loro. Combatti per te stessa e permetti alle persone che ti vogliono bene di starti accanto. UOMINI,BLEAH! In bocca al lupo!
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