Tu, le tue paturnie e l’amore

paturnieIn questo articolo parleremo di te. Meglio: parleremo delle tue paturnie. So che si tratta di un argomento sensibile, delicato, che può urtare la suscettibilità di molte. Per cui se pensi che le tue paturnie siano importanti e sia importante vivere in base ai principi dettati dalle tue paturnie e pertanto tenersele strette, bene, ti consiglio di non andare avanti nella lettura. Questo è un articolo per donne appartuniate, di sicuro, ma non per donne appartuniate che sono affezionate alle loro paturnie e nemmeno per donne che sono appartuniate ma sono convinte di non avere nessuna paturnia o che avere paturnie non faccia la differenza. Avere o non avere paturnie, invece fa la differenza. In ogni ambito della vita (amore, amicizia, lavoro, denaro, famiglia, tempo libero). Eccome.

"Le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che. Da Colazione da Tiffany"

Intanto sgombriamo il campo da dubbi e perplessità: le paturnie (termine probabilmente derivato dal latino e dall’unione delle parole “patire” e “Saturno”, giusto per chi vuole saperne un po’ di più) sono quei cattivi umori un po’ inspiegabili, quelle sensazioni di tristezza improvvise o quelle insofferenze per tutto e per tutti che sembrano non avere una causa reale. Tutte sensazioni ed emozioni che colpiscono la maggioranza se non la totalità delle persone, con diversa intensità e diversa frequenza, ma, guarda un po’, ne sono vittime più spesso e in special modo alcune donne poco soddisfatte di sé e della propria vita. E come non si possono spiegare e comprendere le paturnie? Le paturnie sono una cosa seria, serissima

Ma c’è un ma: in questo articolo useremo il termine paturnie per definire quelle convinzioni “granitiche” e negative che le donne hanno su se stesse il mondo, la vita e anche l’amore. Tutte convinzioni che ingabbiano la mente di chi le possiede e ne riducono la possibilità d’azione. Queste convinzioni le chiameremo paturnie, anche perché, udite udite, c’è uno stretto collegamento tra queste paturnie (cioè le convinzioni limitanti, i pensieri che ingabbiano la mente, le idee “forti” sulle cose che tolgono ogni speranza e ogni energia) e quelle altre, di cui parlavamo prima, i cattivi umori e le tristezze improvvise, quelle che ti prendono, parrebbe di sorpresa, e ti fanno stare male con te stessa e con il mondo. Insomma, le tristezze, le paure e i nervosismi improvvisi e anche le depressioni apparentemente insuperabili.

Insomma le tue paturnie di tipo Uno, cioè le convinzioni che ti limitano, sono poi la causa delle paturnie di tipo Due, cioè la malinconia, i pensieri tristi, i nervosismi improvvisi. E le paturnie di tipo Uno hanno come effetto quello di farti assumere comportamenti non utili per te; le paturnie di tipo Due influenzano i tuoi comportamenti e ti fanno perdere lucidità. E sono quelle che ti fanno risultare triste, antipatica e scostante agli altri (uomini compresi).

Paturnie: come riconoscerle

Facciamo degli esempi pratici: se hai la paturnia (convinzione) che gli uomini siano tutti inaffidabili ovviamente avrai un po’ paura di lasciarti andare, avrai paura di sbagliare, avrai paura di soffrire per amore e tenderai, appunto, a non fidarti degli uomini. Assumerai dunque un comportamento verso gli uomini che ti spingerà a trattarli come persone inaffidabili e, questo, indovina un po’, potrebbe far sì che molti uomini si comportino con te in modo inaffidabile o che tu, tutta presa dal problema dell’inaffidabilità/affidabilità, non presti attenzione ad altri segnali importanti per capire se si tratta dell’uomo giusto o no.

"A quanto pare, il “Titanic” di una donna può essere il “Love Boat” di un’altra. Carrie Bradshaw"

E c’è di più: una donna che ha la convinzione che tutti gli uomini sono inaffidabili non potrà essere serena al cento per cento. In fondo al suo cuore vi sarà sempre questo sottofondo di insicurezza, amarezza e tristezza, che poco o tanto influenzerà il suo umore. E alla fine quel sottofondo “negativo” contribuirà al comparire di quell’altro genere di paturnie: i malumori improvvisi. E così, tanti saluti alla serenità e alla felicità, amica mia…

E’ chiaro? E’ importante soffermarsi su queste considerazioni perché una volta presa consapevolezza di come scattano certe catene di associazioni di pensieri negativi e di come funzioni l’effetto domino di questi stessi pensieri negativi, se ne può entrare in controllo. Ecco perché è importante far proprio il termine – rigorosamente tecnico, come altri che hai trovato su questo blog – di paturnie: quando sei appaturniata la cosa più semplice da fare è proprio pensare alle paturnie e a quanto stiamo dicendo qui sulle paturnie. Sono certa che se farai lo sforzo di ricordarti il termine paturnie, le renderai molto meno offensive.

Per non dire che diventeranno per te delle grandi alleate. E’ quello che spiego nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione: capire se stesse e i propri bisogni significa diventare persone affascinanti e carismatiche in primo luogo e in secondo luogo attrarre l’uomo giusto, cioè quello che va bene per te, con il quale puoi realmente creare una relazione soddisfacente e appagante, dato che la scelta e l’avvicinamento non avvengono in base alla “bisognosità” ma all’obiettivo riconoscimento dei propri bisogni (in uno scambio a due vie).

Ora torniamo a te, alle tue paturnie di tipo Uno e a come molto spesso ti poni dei limiti e ti metti delle catene mentali e di pensiero che hanno come effetto quello di renderti infelice, farti perdere un sacco di tempo e di energie.

"Il gran segreto, in amore, è l’arte di tagliare in tempo. Achille Campanile"

Ogni tanto penso che mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa delle donne tutte le idee “balzane” (paturnie) sull’amore e le relazioni di coppia che rovinano loro non solo la vita sentimentale, ma proprio la vita. E, soprattutto, mi piacerebbe avere una bacchetta magica da usare per togliere dalla testa tutte le idee “balzanissime” che le donne hanno su di sé, quelle idee in base alle quali pensano di valere poco o niente, pensano di non avere le risorse sufficienti per cavarsela nella vita e nell’amore e per realizzare quello che vogliono.

La realtà è che chiunque con un po’ di attenzione verso se stessa (o verso se stesso, perché anche gli uomini hanno questo potere) può “magicamente” liberarsi delle proprie paturnie più dannose, iniziando per esempio a prenderne consapevolezza, a elaborarle (oh, cielo, che cosa ho scritto!) e a farle a pezzettini (ecco farle a pezzetini, mi pare un’esperessione più efficace). Delle proprie paturnie ci si può liberare, in modo autonomo, bisogna volerlo ed è necessario prestare un po’ di attenzione. Questo è il vero potere.

Paturnie e intelligenza (“Ma quante ne sai?”)

Un’ulteriore precisazione sul fatto che le paturnie sono appunto solo paturnie, sono “solo” convinzioni, costruzioni mentali che frenano e bloccano la capacità di cogliere le opportunità che la vita offre, viene dalla mia esperienza quotidiana con le lettrici del blog e le mie clienti personali di coaching. Credo davvero di conoscere bene le persone che mi leggono, anche perché loro leggono me, ma in realtà io leggo loro: questo è uno dei blog più commentati d’Italia (e probabilmente non solo d’Italia, dato che il numero di commenti di ciascun post è al livello dei più importanti blog internazionali). Voi leggete me, ma io leggo voi. Si chiama conversazione. Si chiama scambio.

Ebbene, ritengo in tutti questi anni di aver acquisito una buona conoscenza di chi mi segue e di avere acquisito una buona esperienza nel mio modo di esprimermi per essere efficace con le persone alle quali mi rivolgo. Sono anche consapevole che attraverso quel che scrivo si sia operata una selezione in positivo delle persone che mi seguono (il che rende più interessante e più complicato il mio lavoro). Insomma, per sintetizzare, senza falsa modestia: credo di avere un approccio non banale agli argomenti che tratto e so che chi mi legge apprezza ed esige la profondità di ragionamento ed evita la banalità.

Eppure, anche con tutta questa consapevolezza, quotidianamente rimango impressionata dalla grande intelligenza e dalla capacità di analisi che le lettrici mostrano di avere in molti commenti sul blog. Non di rado mi trovo a pensare: “Accidenti, ma guarda questa cosa ha scritto, ma senti un po’ che grande consapevolezza e capacità di comprensione della realtà che ha!”. Molto spesso rimango sinceramente ammirata. Ti sarà capitato di leggere qualche mio commento in cui esplicitamente mi complimento per la consapevolezza che le lettrici dimostrano (confesso che non sempre intervengo in questo senso, qualche volta sì). Oppure qualche volta mi capita di scrivere con tono scherzoso “Quante ne sapete, Ragazze!” e dico tono scherzoso perché in realtà voglio provocare. Perché il mio “Quante ne sapete!” qualche volta, in alcune situazioni, vuole essere un: “Ma porca miseria, con tutte quelle che sapete, che cosa aspettate a darvi una mossa?!”

Paturnie e sorprese sconvolgenti

Già, perché qui si tratta di darsi una mossa, né più, né meno. Ed è qui che vengono fuori le paturnie di tipo Uno e la necessità di aggredirle in pieno viso. Ed eccomi qui di nuovo a parlare di te, di voi, delle mie lettrici e di quelle donne intelligenti e di valore che soffrono al di sopra del necessario, per cose che sono di gran lunga meno importanti della loro felicità e, soffrendo per cose meno importanti della loro felicità, perdono tempo e vita.

Faccio un esempio di una situazione tipo – di gran lunga meno importante della loro felicità – in cui le donne mettono in atto le peggio paturnie possibili: dimenticare un ex, dimenticare una persona, dimenticare il fallimento di una storia d’amore che non ha funzionato. La fine di una relazione indubbiamente è un momento doloroso, spesso dolorissimo soprattutto se si tratta della relazione di una vita e dunque si è nel bel mezzo di una separazione, di un divorzio. Sono più le donne interessate a riconquistare un ex, a riconquistare un uomo o a dimenticare un ex che non le donne interessate a trovare l’uomo giusto. Non è interessante questo?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E già questo rientra tra le paturnie a pieno titolo: la logica ci dice che riconquistare un ex e dimenticare un ex sono idee e obiettivi rivolti al tentativo di rimediare a un fallimento o di stare attaccate al passato (l’idea di dimenticare un ex è frutto di un attaccamento al fallimento, all’ex, al passato). L’idea e l’obiettivo di trovare l’uomo giusto – quando non si tratta di un’ossessione e non proviene da uno stato di bisognosità – ha un contenuto di vitalità, è uno slancio positivo verso il futuro.

"Il fascino dell’ignoto domina tutto. Omero"

Nella pratica: quanto dolore, quanta tristezza, quanta disperazione c’è nel momento in cui si pensa di non poter dimenticare un ex? Si tratta di sentimenti fortissimi, potenti, totali. Ce l’hai presente vero? Tutto sembra finito. Non c’è speranza. C’è un senso di annullamento che non lascia spazio a nessuna visione positiva sul futuro. Ecco: ho ragione di ritenere che molto di questo appartenga alle paturnie di tipo Uno all’ennesima potenza.

Qualche giorno fa pensando a questo ho lanciato una piccola provocazione attraverso la pagina Facebook de La Persona Giusta per Te. E ho buttato lì una domanda innocua “Alzi la mano chi è riuscita a dimenticare un ex che non riusciva a dimenticare?”. Il tempo di reazione è stato di qualche nano-secondo: immediatamente dopo che avevo postato la domanda, sono partiti un sacco di “mi piace” e molti commenti (quasi tutti divertiti) di signore e signorine che dichiaravano, che sì tutte loro appartengono alla vasta schiera degli esseri umani che sono riusciti a dimenticare un ex (o una ex) che pensavano di non riuscire a dimenticare. Un bel pugno sul naso alle paturnie, non credi? Ma quante donne ne sono consapeveli? Intendo: quante donne sono consapevoli del fatto che le paturnie possono essere prese a pugni e messe KO?

Ok, va bene, ora dirai: “Eh va beh, Ilaria, adesso, dài, lo sai che al cuore non si comanda, lo sai che in quei momenti (alla fine di una storia) non si è lucide, lo sai che non si può essere sempre razionali…” Sì lo so, che in quei momenti si perde la lucidità. E l’esempio fa effetto lo stesso: si tratta, come dicevamo prima, di un esempio che rientra a pieno titolo nell’ambito del “Ma quante ne sapete?”. E sai perché l’esempio fa effetto? Perché di fronte al “lutto” a caldo della fine di una storia, soprattutto una storia importante, è un po’ difficile diventare totalmente consapevole di quanto conti, nel creare la sofferenza, l’apporto di una paturnia (e la paturnia in questo caso è: “Non lo dimenticherò mai, soffrirò per sempre, non troverò mai nessuno da amare come lui etc. etc.”). Ma l’esempio fa effetto ugualmente perché in realtà molte donne che adesso sorridono ripensando a se stesse quando pensavano di non riuscire a dimenticare un ex che poi hanno dimenticato, continuano a non aver fiducia nelle proprie risorse, nelle infinite opportunità della vita, nella capacità che ciascuno di noi ha di recuperare, rigenerarsi, ritrovare nuove energie e nuove entusiasmanti possibilità di realizzazione, anche nuovi partner con i quali stare meglio dei precendenti.

Anche se hanno sperimentato sulla propria pelle che dimenticare un ex è possibile, realistico e alla loro portata ed è, spesso, la cosa migliore che sia loro capitata, molte donne continuano a sguazzare nelle loro paturnie e ad avere una scarsa considerazione di sé e del proprio valore e della propria capacità di farcela.

Quella del non riuscire a dimenticare un ex è una paturnia di tipo Uno. Ma ve ne sono infinite altre: quella di non essere abbastanza giovane, ricca, bella. Magra. Quella di essere timida e che la timidezza l’avrà sempre vinta; quella di non essere interessante o di non avere possibilità di incontro. Quella di essere separata e divorziata. Quella di essere fragile e depressa. Quella di continuare a incontrare uomini sbagliati. E molte, molte altre ancora. Le varie paturnie vanno stanate e… fatte a pezzettini, di modo che tutto quello che sai e che hai capito della vita diventi utile per la tua felicità. Diventi pratica e non rimanga teoria. Perché, sennò alle altre varie paturnie dobbiamo aggiungere quella. “In teoria ne so tante, ma in pratica…”

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193 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (1 Febbraio 2015 20:07)

    Ah ah ah ah ah: la tua formula magica mi piace un sacco Penelope... :D
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  2. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (1 Febbraio 2015 21:00)

    Buonasera a tutte! Questo articolo lo sento particolarmente "mio" perchè da che ne ho memoria,le paturnie hanno governato la mia vita. Ero in quarta elementare e la maestra disse a mia madre che non mi vedeva spensierata per essere solo una bambina,era come se portassi tutto il peso del mondo sulle mie spalle. Gran bella responsabilità a soli 9 anni :-). Preciso che non avevo problemi esterni che mi rendevano pensierosa e preoccupata,ero amata dalla mia famiglia e tutto andava bene. Era tutto dentro di me,erano le famigerate Paturnie Uno che mi causavano le Paturnie Due e quindi un malessere diffuso(per un periodo soffrii anche di insonnia.)Ma allora non lo sapevo. Crescendo ed acquisendo maggiore consapevolezza ho iniziato a riconoscere tanti miei limiti mentali (non sono brava,bella,intelligente,brillante,simpatica,attraente etc.,la lista potrebbe continuare. Soprattutto la convinzione di non essere intelligente mi ha causato non poca sofferenza a partire dai 15 anni). Ovviamente con tutte queste convinzioni non ho mai vissuto serenamente,non mi sono mai goduta la vita e pian piano mi sono isolata sempre di più. Mi sono allontanata anche dalle amiche perchè non mi ritenevo alla loro altezza e mi vergognavo tanto. E come avrei potuto conquistare un uomo di valore? Infatti sono andata a cacciarmi sempre in storielle sbagliate. Ora,a 39 anni,inizio a capire,anche grazie a te Ilaria, che sono stata così impegnata a mettermi catene,ad ingabbiare la mia mente con queste benedette Paturnie e che non ho saputo vivere. Ora dovrei imparare a "farle a pezzettini" e qui inizia la vera sfida. Aiutooo!
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  3. Avatar di Alessandra79

    Alessandra79 10 anni fa (1 Febbraio 2015 21:29)

    Sono innamorata da un mese di una persona meravigliosa. Ci sono voluti 35 anni, tanti dolori e fallimenti, tante volte ho pensato che l amore non sarebbe piu tornato, ma lui esiste ed e incredibilmente tutto cio che ormai non osavo piu nemmeno desiderare. Le mie paturnie? Tante. Quando sono in dubbio ne parlo con lui. Gli dico cosa sento e cosa mi fa paura. Alle volte mi rassicura alle volte e lui ad avere dubbi, perche si le "paturnie" le hanno anche gli uomini. Lui dice che non gli era mai capitato di avere una relazione cosi aperta dove si puo esprimere liberamente in tutto, e a me non sembra vero che lui sia cosi delicato e sensibile. Io cerco di mettere sempre i suoi bisogni prima dei miei e lui fa lo stesso cercando sempre di creare fiducia ed empatia. Le paturnie le ho tutti i giorni, attacchi di ansia per il lavoro, per altri problemi economici. Ma cerco di essere razionale, agire di impulso non puo che creare un effetto domino dannosissimo. Sperimentato sulla mia pelle. Se avete la fortuna di avere un compagno solidale parlare con lui di cio che sentite, delle cose che desiderate. Se siete single non fatevi sopraffare dalla sensazione di solitudine, (provata tante volte) noi donne siamo esseri straordinari dotate di una forza e determinazione inimmaginabili. Condivido con voi e anche con Ilaria questa mia immmensa felicitä. Seguo da tempo il tuo blog e spesso mi ha dato spunto per riflettere sui miei comportamenti bisognosi e dannosi. Un saluto a tutte Alessandra79
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  4. Avatar di Rossella

    Rossella 10 anni fa (1 Febbraio 2015 21:44)

    @Penelope:anche io sono una runner. Nel giro di 5 anni ho iniziato a correre ed imparato a nuotare. Una conquista per una che è sempre stata convinta che lo sport non faceva per lei e che aveva il terrore dell'acqua. E ,Penelope tu lo sai,dopo una bella corsa ci si sente padrone del mondo,altro che paturnie:-)
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  5. Avatar di katia

    katia 10 anni fa (1 Febbraio 2015 22:38)

    Ciao Ilaria, ciao a tutti. Ho letto quello che hai scritto. Ho deciso da un pezzo, di dire stop alle paturnie. Ok, guardo al futuro, sono bella intelligente e intraprendente, ma se mi guardo intorno....e ci provo....non è che vedo chissà che gran pezzi di marcantonio. So quel che mi piace, il fatto è che quelli che mi sono piaciuti fino adesso......l'ultimo aveva tutto quello che mi piaceva, ma ovviamente dove me lo vado a pescà? a 1500 km di distanza. Yuppieeeee quindi bye bye! Bene, mi sono detta: tronchiamo. E così fu. dei due quello che non riusciva a staccarsi era lui, ora felicemente (così dice) con un'altra donna in giro per il mondo. Che mi girano intorno ce ne sono parecchi, ma non ce ne è manco uno che mi piaccia. Li osservo, ritornano a più riprese e io continuo ad osservare ( guardacaso di mestiere sono fotografa :P ) osservo e osservo li frequento ma: uno mi spiacciuchiava ma voleva comandare e a me sinceramente mi fa venir la gobba come ad un gatto che soffia, l'altro "el ga"(espressione trentina) l'ansia e fisicamente non mi ingrifa. Quindi ho fatto tabula rasa chiuso le porte in faccia a tutti questi uomini, voglio il campo libero...zio billy!!!! Adesso che ho la strada vuota e mi guardo intorno......non vedo ancora niente all'orizzonte. Me so pure iscritta a tango, ma so tutti vecchi!!!! ahhhhhhhhhhhhhh Diciamo che m'è subentrata la pigrizia....non ho voglia di far fatica per stare appresso ad un uomo....se vuole la fa lui, poi al massimo mi ci metto pure io. :D :D :D :D :D
    Rispondi a katia Commenta l’articolo

  6. Avatar di Penelope

    Penelope 10 anni fa (1 Febbraio 2015 22:58)

    @Rossella: chi corre si sente invincibile! La miglior psicoterapia del mondo! :-) Provare per credere
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  7. Avatar di Carla

    Carla 10 anni fa (1 Febbraio 2015 23:39)

    quello che Iaria e tutte voi scrivete e' giusto e saggio. Io credo però che spesso si rimanga legati al passato perché , soprattutto dopo una certa età (ne ho 48 non 200...) riuscire anche solo ad avviare una relazione e' un'impresa titanica... Difficilissimo ampliare i giri, in giro trovi solo donne, simpatiche, energiche e interessanti, ma di uomini neanche l'ombra. Quindi permettetemi di dire che guardare a un futuro sentimentale , alla mia età, e' un'utopia anche se so di essere una donna molto più serena e "ricca" oggi piuttosto che dieci o quindici anni fa. quindi il mio obiettivo e' smettere di desiderare una persona al mio fianco e trovare uno scopo alla mia vita anche così..
    Rispondi a Carla Commenta l’articolo

  8. Avatar di Tina

    Tina 10 anni fa (2 Febbraio 2015 0:35)

    la paturnia della fissazione dell'ex è la mia...
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

  9. Avatar di sara

    sara 10 anni fa (2 Febbraio 2015 2:15)

    Si sta bene anche da sole! Questo è da mettere in conto!
    Rispondi a sara Commenta l’articolo

  10. Avatar di Vicky

    Vicky 10 anni fa (2 Febbraio 2015 11:31)

    Chi non ha le sue belle paturnie? :-) Penso che certe volte per spezzare questo circolo vizioso di paturnie, bisognerebbe, più che riflettere e analizzare e pensare (perché, come, ma, se etc... fino allo sfinimento), darsi da fare, agire e buttarsi. Molti uomini che conosco fanno così: c'è la paturnia? Non pensiamoci troppo, non perdiamoci in disquisizioni inutili: facciamo! Non sembra anche a voi? Sono più propensi ad agire che a cercare il pelo nell'uovo. @Penelope @Rossella Io non corro, ma vado spesso a camminare. Non c'è niente di più bello che tornare a casa tutte affannate e sudate, se ne vanno nervoso e preoccupazioni; e mi sento piena di energia!
    Rispondi a Vicky Commenta l’articolo

  11. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (2 Febbraio 2015 12:02)

    Alle volte le paturnie se le fanno gli altri e te le fanno venire a te perché ti disorientano.... esperienza recente.
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  12. Avatar di Anna

    Anna 10 anni fa (2 Febbraio 2015 13:10)

    Oh, finalmente spiegata quella tristezza infinita e inspiegabile che spesso mi prende quando sto con me stessa. Ripensandci ricordo che non riuscivo telefonare a una amica lontana (di quelle con i numeri, come ce ne sono poche). Era la cosa più ovvia da fare, ma pensavo "ma poi che le dico?" "non ho nulla di simpatico da dire, non ho emozioni positive, ne qualche novità interessante" "anche se la telefonata mi fa sentire meglio, poi torno come prima, devo aiutarmi da sola, e quella volta potrò essere di buona compagnia". Ecco, tutti questi pensieri mi sembravano del tutto logici e veritieri, mentre la tristezza sembrava del tutto scollegata, una cosa a se stante.
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  13. Avatar di Sari

    Sari 10 anni fa (2 Febbraio 2015 13:31)

    Bellissimo articolo davvero! Riflettevo proprio in questi giorni sulle convinzioni negative che ho su di me e sulle limitazioni che mi sono praticamente autoimposta a causa di queste paturnie. Le convinzioni ad esempio di non essere abbastanza, di non valere molto e che c'è¨ e ci sarà sempre qualcuna meglio di me, mi hanno portato a togliermi valore agli occhi degli altri (non solo in ambito sentimentale) e a comportarmi di conseguenza. In realtà so che queste paturnie non avrebbero motivo di essere... Perché si, sono in gamba e ne ho avuto spesso riprova... Ma sono dure a morire e ci si mette un bel po' a farle a pezzetti. Cmq sento di essere sulla buona strada. Per me questo è un periodo di transizione: ho da poco perso il lavoro e a breve dovrò lasciare anche l'appartamento in cui abito. Sono un po' spaventata e a volte il pensiero di non farcela si fa vivo, ma sto riscoprendo una fiducia in me stessa e un desiderio di riuscire a cambiare le cose in meglio che non ho mai provato prima d'ora... Voglio decidere finalmente cosa è meglio per me e cercare di realizzare alcuni miei desideri che finora avevo cercato di ignorare, causandomi solo tristezza e insoddisfazione. E spero vivamente che questo mi porterà ad essere la persona giusta per la persona giusta per me. Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo che mi piace... Ma in questi giorni, vista la piega che hanno preso le cose, sto facendo mia l'idea che la situazione non fa per me e sto prendendo le distanze, cosa per me impensabile fino a poco tempo fa, proprio a causa di alcune paturnie. Insomma, in ogni campo sto sperimentando, anche grazie alla lettura di questo blog, una maggiore attenzione a me stessa e alle mie emozioni e una conseguente maggior sicurezza sul da farsi. Grazie Ilaria! La sperimentazione continua!
    Rispondi a Sari Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (2 Febbraio 2015 13:53)

    Occhio Ragazze, occhio che qui tra poco parte un "ma quante ne sapete?" grosso come una casa :D :D :D;
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di six

    six 10 anni fa (2 Febbraio 2015 14:01)

    La mia paturnia personale è non apprezzare chi vuole stare con me. Esempio, magari mi vedo con un uomo che mi piace come persona, mi fa stare bene, mi corteggia, mi tratta bene, mi desidera tanto è anche io ma allora questa cosa non mi convince. Penso che, in qualche maniera, se lui mi da tutto questo valore, si da tanto impegno per conquistarmi allora il suo valore deve essere basso. Forse penso di non meritarmi tutte queste attenzioni e l amore di qualcuno. Allora metto in atto dei comportamenti da stronza e ho delle difficoltà a lasciarmi andare e gli trovo tutti difetti.
    Rispondi a six Commenta l’articolo

  16. Avatar di Cassandra

    Cassandra 10 anni fa (2 Febbraio 2015 14:20)

    @six: mamma mia che impressione mi ha fatto leggere il tuo commento! Mi ha veramente colpita perchè sembrava scritto da me dall'inizio alla fine. A me "danno fastidio" quegli uomini che si dimostrano interessati, dolci, gentili, che mi danno troppe antenzioni, perchè esattamente come te penso "secondo me è un disperato che sta facendo così per non restare solo". Diciamo che la sensazione di "repulsione" passa solo dopo se scopro che ha avuto tante esperienze sessuali, o che è uno che non crede nelle relazioni sentimentali, oppure dev'essere uno che ha lasciato in passato. Non so perchè.
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  17. Avatar di Sara

    Sara 10 anni fa (2 Febbraio 2015 15:13)

    Anche a me capita quello che capita a Six. Della serie "questo mi tratta bene e gli piaccio, ma che problemi ha per interessarsi a una come me? Sicuramente è un disperato o non tanto normale!!!"
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  18. Avatar di katia

    katia 10 anni fa (2 Febbraio 2015 15:31)

    Anche a me capita questa cosa, che sono super coccolata....all'inizio e mi dico: se se...questo fa così all'inizio per conquistarmi e poi molla tutto quanto ( ed effettivamente poi fa così) soffio come un gatto. Quando fanno così a me viene il latte alle ginocchia.....e divento "zidiosa" non mi fido. Penso sempre che ci sia sotto qualcosa....e ovviamente poi per probabilmente profezia autoavverante......trak che capita. Sto cercando di non pensare a niente: con il ragazzo che stava a 1500 km di distanza, fino a che non ho pensato a niente la storia proseguiva ( 3 anni) poi ho iniziato ad essere irrequieta e li ho mollato la presa. Sentivo che mi meritavo di più, volevo la quotidianità.
    Rispondi a katia Commenta l’articolo

  19. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (2 Febbraio 2015 16:13)

    Io ho un problema che ha a che fare con le paturnie Uno. Mi vergogno pure a parlarne perché è assurdo. Ma tant’è… Forse è una forma variante della paturnia di Six. Mi sento cattiva se non mi piacciono le persone. Questo mi ha portato ad accettare di tutto, per compensare la mia “cattiveria”. E anche a uno stato di confusione senza speranza. Perché con questo senso di colpa latente, derivante dal fatto che ho paura di non apprezzare a sufficienza il prossimo, perdo puntualmente di vista la vera mancanza di rispetto del prossimo nei miei confronti. Come dire, siccome io mi sento intrinsecamente stronza, espio a prescindere, perennemente, e non mi rendo conto di essere trattata a pesci in faccia. È bruttissimo, oltre che ridicolo. Le paturnie Due che ne derivano sono devastanti.
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  20. Avatar di Vicky

    Vicky 10 anni fa (2 Febbraio 2015 17:02)

    Paturnia di Six + paturnia di Minou + variante di Vicky: se non mi piacciono gli altri non è a causa loro, ma è per colpa mia e di qualche mia mancanza. Ho avuto bisogno di tanto tempo per liberarmi di questa triade di paturnie, ma ogni tanto ci ricasco. Il bello è stato che parlavo tempo fa con una mia amica di una comune conoscente, e mi maceravo per il fatto che non riuscivo a farmela piacere e la trovo assolutamente detestabile, al che la mia amica mi ha detto: "Ma Paola è una stronza! Non la sopporto neanch'io". E lì è stato BAM!!! Ho capito che non ero io il problema, ma stavo riproponendo delle vecchie paturnie.
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