Probabilmente questo articolo sul lamentarsi si rivelerà il più impopolare dei miei articoli finora. Per il futuro non so dire.
Sono convinta che affrontando il tema delle lamentele esploro un aspetto molto delicato per le mie lettrici, tanto delicato da poter suscitare fastidio, repulsione e forse irritazione.
Ma spesso le medicine più amare sono le più efficaci e gli argomenti più disturbanti i più importanti per noi e per la nostra crescita. E quello del lamentarsi è di certo un argomento caldo. Se ti interessa procedere – con l’obiettivo finale di stare bene – ascolta bene le sensazioni che provi leggendo e verifica come ti senti alla fine.
"Non fare altro che brontolare, e non agire – ecco come si butta via la propria vita.
William Morris"
Sembra strano, ma c’è chi, attraverso il lamentarsi continuo, pensa di rendersi attraente. C’è chi è convinta di sembrare intelligente, profonda, interessante. C’è chi proprio non resiste e non ce la fa ad astenersi, limitarsi e contenersi.
Sono in moltissimi (uomini donne) a lamentarsi, ad ammorbare gli altri con l’esternazione continua e martellante delle loro frustrazioni, insoddisfazioni, infelicità.
Hai mai scorso gli stati di Facebook in un martedì mattina qualunque verso le 9,33? Ecco, ci siamo capite. Ci sono (dentro e fuori Facebook) lamentatori di ogni genere: quelli che sotto i 20 gradi hanno “troppo” freddo e che sopra i 22 hanno “troppo” caldo; quelli che ce l’hanno con le istituzioni, i governi e le organizzazioni; quelli che odiano i colleghi di lavoro da sempre e comunque; quelli che non ne possono più di come sta andando il mondo, tutto e dapperttutto. Niente va bene e se disgraziatamente andasse un po’ meglio, loro comunque sarebbero di cattivo umore. Perché questo è il loro atteggiamento mentale.
Siamo circondati da specialisti delle lamentele, virtuosi del pessimismo, nemici giurati della positività. Essere positivi è considerato da una gran fetta della popolazione un peccato grave, una colpa imperdonabile, un segnale inconfondibile di superficialità e di stupidità. Del resto non è forse vero che il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi? E qui per molti scatta la deduzione: “Ohibò, allora è evidente che se non ho altri strumenti per dimostrare la mia intelligenza, devo almeno sforzarmi di essere triste, negativo, distruttivo, costi quel che costi. Lamentarsi a più non posso, darci dentro con le lamentele è necessario, indispensabile, vitale. Dài, se non sono al centro dell’attenzione per la mia prontezza di spirito, per la mia generosità e per il mio coraggio, sarò di certo e almeno il campione della distruttività, della polemica, della frigna. E, finalmente, il mondo si accorgerà di me…”
Lamentarsi fa venire le rughe e la cellulite
Questa si chiama “comunicazione terroristica”, ma è per una buona causa. Smettere di lamentarti può non solo salvarti la vita, ma può anche liberarti da molti dei problemi che non ti fanno dormire la notte.
So che probabilmente stenti a crederlo perché magari non sei abituata a lamentarti, rifuggi la frignite e detesti le lamentele ma molte donne che hanno ricevuto delle delusioni sentimentali, hanno subìto dei tradimenti o non sono felici nelle loro relazioni di coppia hanno una certa tendenza a lamentarsi.
Certo, le delusioni, i distacchi, magari anche gli abusi e i tradimenti qualche traccia la lasciano (diciamo pure più di qualche traccia). Per questo è ovvio che chi, per una ragione o per l’altra, non ha una vita sentimentale soddisfacente si senta intristita, sia spesso di cattivo umore e non riesca sempre ed entusiasticamente a vedere il mondo attraverso occhiali con lenti rosa.
"Se qualcosa non ti piace, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento. Non lamentarti.Maya Angelou"
Per questo è abbastanza comprensibile (lo è, autenticamente) che chi ha un tale bagaglio di dispiaceri, addirittura in arretrato, non si senta per l’appunto lieve e leggera e dunque portata spontaneamente all’allegria, alla gioia, a vedere il bicchiere della vita mezzo pieno anziché mezzo vuoto.
Oltre a tutto quello che ho scritto sopra, per molte persone lamentarsi è un sfogo spesso sentito come necessario rispetto alla pressione interiore dell’ansia, della paura, della tristezza per una vita che si percepisce non pienamente appagante e, soprattutto, che non si sa come rendere appagante.
Detto in altre parole: ci si sente sprofondare nell’impotenza della frustrazione, delle delusioni accumulate, della presunta mancanza di possibilità residue e si ha un bisogno quasi “fisiologico” di lamentarsi.
La verità – anche provata scientificamente, non solo intuitivamente ed empiricamente, per esperienza diretta e personale di ciascuno – è che le lamentele e il lamentarsi alleviano solo momentaneamente il disagio interiore, ma in realtà lo aumentano e lo alimentano.
Lamentandosi una persona rilascia grandi quantità dell’ormone dello stress, il cortisolo, estremamente dannoso, nel lungo termine, per la salute del cervello e anche di conseguenza per quella di tutto il resto del corpo. Per questa ragione chi si lamenta nell’immediato è spesso meno capace di trovare soluzioni ai propri problemi di quanto potrebbe esserlo non lamentandosi. La lamentela “annebbia” il cervello e limita le capacità di azione e di reazione. E, se ci pensi, questo lo sapevi già.
Lamentarsi fa male alla salute della mente e del corpo
Jon Gordon, autore di saggi dedicati alla leadership e consulente di importanti multinazionali sostiene che le lamentele hanno su chi si lamenta e su chi gli sta intorno gli stessi effetti negativi del fumo passivo. E’ sufficiente mezz’ora al giorno di lamentele per creare danni al benessere di corpo, mente e spirito. Hai capito? Questa è un’ottima ragione per evitare chi si lamenta e limitare la propria dose di produzione di lamentele.
Se non ti ho ancora convinta, pensa bene al fatto che a causa dello stress che ti procura – anche se non te ne accorgi -, lamentarti ti fa venire le rughe (anzitempo) e la cellulite (sempre). Questi sono gli effetti del cortisolo, l’ormone dello stress sul tuo corpo. Ecco. E le cattive notizie non sono finite qui. Resisti e continua a leggere. E’ per il tuo bene. Tanto dolore subito per tanta serenità dopo. Tieni duro. Se poi non sei convinta avrai se non altro un buon motivo per lamentarti
Una pessima abitudine della quale liberarsi
Lamentarsi è una caratteristica umana, molto comune, molto diffusa, tanto da sembrare naturale. “Eh, insomma se si sta male e le cose non vanno come dovrebbero perché non ci si dovrebbe lamentare?” pensano in molti. In realtà la lamentela sistematica è un’abitudine, cioè come recita il dizionario della Treccani, una tendenza a ripetere determinati azioni o atteggiamenti, e “a rinnovare determinate esperienze (per lo più acquisita con la ripetizione frequente dell’atto o dell’esperienza stessa). Come tutte le abitudini diventa tale perché la si ripete, non la si abbandona. A furia di allenarsi si diventa dei fuori classe.
E, questa sì, è la buona notizia: come tutte le abitudini anche quella di lamentarsi si può cambiare e sostituire con un’altra, che faccia meglio alla tua salute e alle tue relazioni. Che ti renda attraenti
"Le lamentele sono il rifugio di coloro che non hanno fiducia in se stessi. Wayne W. Dyer"
Ho detto che quella di lamentarsi è una caratteristica umana, quindi comune. Solo che lamentarsi di tanto in tanto, magari sotto stress e in particolari casi di crisi può essere considerato normale (anche se non utile: in fin de’ conti a che serve lamentarsi?).
Lamentarsi in modo sistematico e continuo è un vero e proprio veleno per la mente e per la vita. Lamentarsi rende la tua vita peggiore di quella che è, non certo migliore e la rende peggiore proprio negli aspetti che più ti fanno del male e ti rendono infelice. Rende peggiori gli aspetti della tua vita per i quali e dei quali ti lamenti.
Lamentarsi allontana le persone e gli uomini di valore
Ti dico di più: le donne che soffrono per amore, che passano da una relazione sbagliata all’altra e che stanno con uomini sbagliati hanno una dose di lamentite ben superiore alla media.
Se considero la mia vasta casistica spesso mi chiedo come si può rispondere alla domanda originaria: “Viene prima l’uovo o la gallina?”. Le donne che soffrono per amore e che hanno questa tendenza spesso esasperata ed esasperante a lamentarsi, ce l’hanno perché sono tristi e infelici per la loro condizione o, in realtà ce l’hanno come abitudine da sempre, abitudine che le porta proprio a soffrire per amore?
Quando, per esempio sulla pagina Facebook de La Persona Giusta, leggo commenti di lettrici che si ostinano nel vedere tutto nero, spesso sono così negative da non comprendere nemmeno l’ironia più lieve, semplice e innocente e sono irremovibili nella loro negatività, ecco, in tutto questo spesso mi chiedo: possibile che non si rendano conto che questi atteggiamenti sono respingenti? Non si rendono conto di star bruciando la loro simpatia e la loro attrattività con un comportamento che risulta pesante, ammorbante, respingente?
Le persone sane, sia uomini sia donne, difficilmente accolgono di buon grado nella propria vita chi si lamenta in modo tanto continuo, costante e distruttivo. Alcuni, talvolta, possono farlo per compassione e pietà umana. Sai quanto è bello che qualcuno stia con te per compassione o pietà umana…
Il lamentarsi non è attraente perché, pensaci un po’: chi si lamenta secondo te assume una postura e un linguaggio del corpo che la rendono più bella e luminosa? Questo è un primo motivo.
Già l’atto del lamentarsi in sé e per sé rende più brutti. Per lamentarsi poi si devono per forza usare parole negative e descrivere stati negativi, entrando nell’immaginazione degli altri (oltre che nella propria) con immagini, sensazioni e anche suoni negativi. No, dico, ti sembra attraente tutto ciò?
Ti pare che un uomo affascinante, simpatico e pieno di vita, in modo autentico, possa essere attratto da una donna che si lamenta di continuo?
E poi, vivaddio, quello che mi fa davvero effetto di molte donne, tra cui molte mie lettrici – e questa è una provocazione – è che si lamentano con una virulenza inaudita degli uomini. Ora, vero che ci sono molti uomini davvero mezze calze in giro. Ce ne sono quantità infinite, di tutti pesi e di tutti i generi. Qui ne scrivo spessissimo e li descrivo spessissimo perché credo che quella della donna incantata dai sogni d’amore che cede alle stupide lusinghe di un uomo sbagliato sia una piaga della nostra società. Sul serio. Per cui gli uomini sbagliati vanno evitati.
E non ci sono solo uomini sbagliati, ci sono tanti uomini giusti. Solo che per incontrarli bisogna assumere l’atteggiamento mentale giusto, compiere le mosse giuste, porsi le giuste priorità. Lamentarsi non è un atteggiamento mentale giusto e utile.
Ma poi, spiegatemi un po’ il paradosso di queste donne che sostengono a spada tratta quanto siano abietti gli uomini, soprattutto quelli di oggi.
Al proposito mi sorgono due interrogativi che ti giro.
Il primo: possibile che una donna, una sola donna, sia in possesso di una mole di dati tale da poterle far dire e credere con certezza che gli uomini siano tutti abbietti? Io spesso ho la sensazione che in genere una donna possa parlare di una casistica, quando sono davvero tanti, di una decina di uomini. E’ buon senso dedurre che TUTTI gli uomini siano dei farabutti?
In più, l’ho spiegato spesso, chi ha un certo atteggiamento mentale, se non lo cambia in modo utile, continua ad attirare nella propria vita lo stesso genere di persone, oltre che lo stesso genere di eventi. Ok, poniamo anche che una donna abbia avuto relazioni lunghe e profonde con ben venti uomini. Ma se questi uomini, come è probabile, erano solo versioni con nomi e cognomi diversi dello stesso genere di uomo, come si può dire che tutti gli uomini sono sbagliati?
Il secondo interrogativo che mi pongo, quando leggo di queste donne che si lamentano degli uomini con tanta virulenza è: “Ok, gli uomini per te sono tutti sbagliati, d’accordo. Liberissima di pensarla come vuoi. E come mai non chiudi definitivamente con questa questione e ti dedichi ad altre passioni nella tua vita? Al mondo c’è un sacco da fare. Com’è che detesti gli uomini ma sei costantemente a leggere un blog e una pagina che sono dedicati alle relazioni e a come trovare l’uomo giusto?” La cogli anche tu la contraddizione? Se decido che una cosa non mi piace, non la cerco più, giusto?
La verità è che lamentarsi è un atteggiamento che denota una fragilità interiore, è un modo per chiedere aiuto e per attrarre l’attenzione. Non a caso è proprio così comune nelle donne che amano troppo e soffrono per amore. Loro sono spesso molto bisognose di amore, attenzione, attaccamento. E quindi, tra le altre, fanno un gran uso delle lamentele.
Coloro che più si lamentano degli uomini in realtà sono coloro che più sentono il bisogno di una relazione con un uomo.
Per questo parlo di uovo e gallina: molto probabilmente le donne che soffrono per amore hanno ben radicata l’abitudine a lamentarsi, ben da prima di incocciare in uomini sbagliati e in storie sbagliate.
Lamentarsi è uno dei tanti atteggiamenti che sono specchio e sintomo di bisognosità. E sappiamo che la bisognosità è molto attraente per gli uomini sbagliati, vuoi perché sono consapevoli che di una donna bisognosa possono approfittarsi, giacché è estremamente manipolabile e si attacca in modo morboso, vuoi perché la disfunzionalità dell’essere bisognosa si incontra con la loro disfunzionalità di essere dei perversi narcisisti, abusivi etc etc.
Afferrato il concetto? Ti ha colpito al cuore? Non è necessario arrivare adesso alle tue conclusioni. Puoi rifletterci e vedere che succede.
Lasciami i tuoi commenti e le tue opinioni sulle lamentele e il lamentarsi.
Silvia 8 anni fa (17 Ottobre 2016 8:14)
Elisa 8 anni fa (17 Ottobre 2016 8:53)
Alessandra 8 anni fa (17 Ottobre 2016 9:34)
Valentina 8 anni fa (17 Ottobre 2016 11:47)
Ilaria Cardani 8 anni fa (17 Ottobre 2016 11:52)
Ecco.PAMELA 8 anni fa (17 Ottobre 2016 12:45)
Simona 8 anni fa (17 Ottobre 2016 19:02)
Articolo, illuminante!!! Da rileggere ogni giorno! Grazie IlariaSimona 8 anni fa (17 Ottobre 2016 19:03)
La penso come te !Cristina 8 anni fa (16 Ottobre 2016 9:23)
max 8 anni fa (16 Ottobre 2016 23:48)
Gea 8 anni fa (17 Ottobre 2016 8:46)
Ben detto, Max!ingrid 8 anni fa (17 Ottobre 2016 19:32)
Jeckill 8 anni fa (18 Ottobre 2016 12:20)
Fabiola 8 anni fa (17 Ottobre 2016 15:59)
Ilaria Cardani 8 anni fa (18 Ottobre 2016 0:06)
Ciao Fabiola, grazie mille. Sei una grande, ti sono vicino e credo con me molte lettrici che da te trarranno ispirazione.pamela 8 anni fa (18 Ottobre 2016 16:12)
CHE BELLA LEZIONE DI VITA FABIOLA. SEI GRANDEGea 8 anni fa (18 Ottobre 2016 21:57)
Audrey 8 anni fa (19 Ottobre 2016 15:13)
olga 8 anni fa (21 Ottobre 2016 13:07)
carla 8 anni fa (18 Ottobre 2016 10:04)
Anna 8 anni fa (18 Ottobre 2016 12:21)
Gea 8 anni fa (18 Ottobre 2016 12:24)
Criss 8 anni fa (18 Ottobre 2016 21:58)
olga 8 anni fa (21 Ottobre 2016 13:12)
hai perfettamente ragioneGreta 8 anni fa (23 Ottobre 2016 13:50)
Lucia 8 anni fa (23 Gennaio 2017 17:06)
Lucia 8 anni fa (23 Gennaio 2017 17:08)
Marina 6 anni fa (4 Settembre 2018 20:50)