Domande da fare a un ragazzo in chat

domande da fare a un ragazzo in chatPerché è così importante sapere quali sono le domande da fare a un ragazzo in chat? Se non c’è una buona comunicazione non ci può essere una buona relazione e le domande sono i migliori strumenti per inoltrarsi attraverso una conversazione e sostenerla e per avventurarsi alla scoperta dell’altro.

Già lo sapevi, vero?

"Le domande più semplici sono le più profonde, Dove sei nato? Dov’è la tua casa? Dove stai andando? Che cosa stai facendo? Richard Bach"

Se vuoi far crescere una relazione e vuoi farla crescere bene devi porre tante domande a te stessa (essì) e tante domande al tuo partner o all’uomo o al ragazzo che ti piace.

Le domande sono così importanti che all’interno del percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno), ho dedicato un intero ebook bonus a quali sono le domande giuste da fare a un uomo al quale si è seriamente interessate.

Immaginiamoci poi se si tratta di chat, luogo in cui senza le domande giuste non si può fare molto, giusto?

Già, le chat.

Siamo in un mondo in cui la tecnologia è pervasiva, è entrata di prepotenza nelle nostre vite, in ogni ambito. E come ben sai la tecnologia sta modificando il nostro stile di vita e soprattutto sta cambiando le relazioni e il modo di interagire delle persone tra di loro.

La tecnologia sta cambiando – ogni giorno un po’ e in modo ogni giorno diverso – le relazioni sentimentali. Le chat imperversano: si chatta attraverso i siti di incontri online, si chatta su Facebook, si chatta con Whats’app, si chatta su Skype.

Ci sono rapporti che durano mesi e che sono solo infiniti scambi di parole su chat e nulla più.

Se sai quali sono le domande da fare a un uomo in chat, ti faciliti la vita in questa giungla dove si incontrano tecnologia e relazione. E smetti eventualmente di averne paura.

Puoi imparare a fare selezione e a smascherare i tantissimi marpioni, i seduttori seriali virtuali, i dongiovanni del web, che si costruiscono un harem a colpi di copia e incolla e che senza mai uscire di casa conquistano decine di donne, illudendole che amore, romanticismo e galanteria siano merci a portata di click.

Ho preparato un test che ti aiuta a capire perché un uomo sparisce e non ti cerca, per farlo ti basta cliccare sul bottone qui sotto:

Scopri perché non ti cerca: fai il test

Ma perché le persone usano le chat?

E dando a se stessi l’illusione di valere qualcosa, di essere affascinanti, di avere un impatto sugli altri, di avere potere sulle donne.

Mentre magari si tratta di panzoni con scarsa dimestichezza con l’igiene personale e una moglie con la quale non hanno – da sempre – nulla da spartire.

Perché di certo lo sai bene già di tuo: la tecnologia è diventata uno strumento con il quale molti si nascondono, si mascherano, si fanno passare per quelli che non sono e si sentono autorizzati a essere scorretti o più scorretti di quanto potrebbero essere in carne e ossa.

La tecnologia non rende peggiori o migliori gli esseri umani. Semplicemente amplifica i difetti o le doti di ciascuno.

Se hai a che fare con uno sfigato bugiardo e manipolatore, la chat gli servirà per essere ancora più sfigato e manipolatore.

"Avevo risposte bellissime per le domande che non mi hai fatto. ChiaraNonEsiste, Twitter"

Se hai a che fare con una persona per bene, evoluta e consapevole, attraverso la chat questa persona avrà l’opportunità di amplificare le proprie buone intenzioni e i propri punti forti.

Tieni sempre presente che per definizione il web è il rifugio preferito di chi ha qualcosa – o crede di avere qualcosa – da nascondere, di chi è insicuro di sé e di quello che ha da offrire, di chi ama manipolare, fingere e mentire.

Ecco perché il primo segnale del fatto che una persona sta usando la chat come un’opportunità per entrare in relazione e non come una protezione alle proprie insicurezze e cattive intenzioni è la richiesta di “uscire” dalla chat e incontrarsi nel mondo reale (telefono, Skype, di persona).

Coloro che non si “schiodano” mai dal rapporto in chat stanno nascondendo qualcosa. Da un problema di tipo personale e relazionale a una moglie o fidanzata. A una meravigliosa famiglia felice. Di facciata.

Ti stanno usando e ti stanno succhiando energie.

Devi avere paura delle chat? Ma no di certo. Ti basta autocontrollo, un po’ di sano cinismo e un minimo sindacale di astuzia.

Con queste risorse puoi avventurarti in un mondo affollato di tipi anche molto eccentrici, strani e problematici e di uscirne con maggiore esperienza del mondo, della psicologia maschile e dei meccanismi di relazione tra persone.

Insomma, l’importante è che tu ti spogli dell’atteggiamento da Cappuccetto Rosso e usi la tua intelligenza per difenderti dai tanti idioti che pullulano nelle chat e ti faccia molte genuine e sentite risate rispetto all’immensa inconsistenza dei più.

Se prendi le cose sul serio, non ci siamo. Se prendi le cose sul serio rischi solo di scambiare lucciole per lanterne.

Un esempio su tutti? I marpioni da tastiera che senza nemmeno averti visto, ti dichiarano amore eterno, si dicono estremamente problematizzati e ti fanno confidenze molto intime e importanti.

Ma ti pare?

Sono solo degli idioti. E pericolosi per giunta.

Sono molti, ma il fatto di essere in numerosa compagnia non li giustifica e non li rende meno fastidiosi, anzi.

Domande da fare a un ragazzo in chat: esempi pratici

Se vuoi muoverti agilmente online e usare il web per allargare i tuoi orizzonti, migliorare la tua capacità di metterti in rapporto con gli altri e magari aumentare le tue possibilità di conoscere persone interessanti, senza cadere vittima del dongiovanni di turno e dello stupidotto perditempo che cerca evasione da una vita inconsistente, devi sapere quali domande fare a un ragazzo in chat. O a un uomo.

Parliamoci chiaro. Molte persone – molte donne in particolare – affrontano il web con la stessa invincibile speranza che in fondo al cuore si portano anche nel mondo reale, forse anche con aspettative ancora più alte.

“Da qualche parte nel mondo esiste l’uomo giusto per me. Non l’ho trovato tra i miei amici, tra i colleghi di lavoro e nelle mie frequentazioni abituali” – pensano in molte – “ma sicuramente sarà in qualche posto non tanto lontano da me e il web mi darà una mano per scovarlo.”

Un pensiero del genere è affascinante e magico, vero?

Insomma, le donne portano online lo stesso inguaribile romanticismo che hanno nella vita reale.

Ecco che allora ogni volta che attraverso gli strumenti più diversi entrano in contatto con una nuova conoscenza maschile rivivono la speranza e il desiderio che costui, finalmente, sia la persona giusta.

E desiderio e speranza fanno scattare comportamenti automatici non proprio utili. Nello spazio di un momento la nostra amica che in chat cerca l’uomo giusto vorrebbe sapere tutto di lui e soprattutto le informazioni salienti che farebbero rientrare l’eroe all’altro capo del filo nei panni dell’uomo ideale.

Sarà libero o impegnato? E precisamente: celibe, separato, divorziato, fidanzato? Con figli oppure no? Che mestiere farà? E’ un tipo con un buon curriculum sentimentale oppure no? Lontano o vicino geograficamente? Studia o lavora? E che lavoro fa? Disponibile a una relazione o intristito e prigioniero dei fantasmi del passato?

Mille sono le curiosità che affollano la mente e che vorrebbero immediata soddisfazione.

Pressate dall’ansia di voler sapere quanto prima tutto questo e molto di più, molte donne fin da subito, dai primi scambi, offrono il peggio di sé.

Assumono l’atteggiamento delle indagatrici asfissianti, delle “mammine” apprensive, delle maestrine dalla penna rossa pronte a cogliere il povero scolaretto in fallo…

Credi che gli uomini non colgano questo desiderio di controllo, questa invadenza inopportuna, questa volontà di giudicarli e classificarli, pesarli e valutarli?

La colgono, la colgono, tranquilla.

E ti classificano loro, allora, prendendo anche le contromisure che ritengono opportune.

I “sani” se ne vanno; i disturbati rimangono usando la tua ansia e il tuo bisogno contro di te, per giocare sporchi giochi manipolativi nei tuoi confronti.

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Quindi è davvero il caso di cambiare registro e capire quali sono le domande da fare a un ragazzo in chat.

"La maggioranza dei problemi non deriva dalle risposte che ci diamo ma dalle domande che ci poniamo. G. Nardone"

Intanto partiamo da un presupposto importante. Se usi la domanda diretta: “Sei impegnato?” non solo mostri la tua insicurezza, il tuo bisogno e la tua fretta di arrivare al dunque, ma fai sì che l’interlocutore alzi le proprie difese, ti menta (così, tanto per non sbagliare) e sia diffidente nei tuoi confronti.

Molto meglio usare dei modi e delle domande che rassicurino l’interlocutore e lo rilassino; puoi sapere molto di più su una persona facendogli una domanda che è tutt’altro che diretta e finalizzata.

In questo modo conversare con te diventa più interessante e intrigante e tu non rimani ingabbiata in un ruolo, prigioniera, tu per prima, delle domande che fai.

Ci sono dunque delle domande da fare a un uomo in chat che ti aiutano più di altre a tenere viva la conversazione e a raccogliere informazioni e che al contempo ti permettono da uscire dal cliché trito e ritrito che tutti seguono in chat.

Una domanda che apre a moltissime possibilità è: “Dove sei cresciuto?”

Puoi scoprire caratteristiche inaspettate di una persona facendole domande sulla sua infanzia e sulle sue origini, senza per questo essere indiscreta.

Con la domanda: “Dove sei cresciuto?” puoi venire a sapere di dov’è una persona, dove vive adesso, qual è il suo rapporto con la famiglia, qual è la sua percezione di quanto ha vissuto.

Nello stesso ambito le domande che puoi fare sono: “Come trascorrevi le vacanze da piccolo?” “Qual era il tuo gioco preferito?” “Dove andavi a scuola?”

Queste sono tutte domande che aprono un mondo di dichiarazioni “spontanee” e autentiche da parte dell’altro.

Una sola di queste domande può portare la conversazione avanti su molti temi, dispensandoti dal fare fatica a cercare nuove idee e domande. E allontanando da te l’immagine dell’arpia indagatrice.

L’atteggiamento migliore perché un interlocutore si rilassi e si apra è quello di portare la sua attenzione sugli aspetti piacevoli della vita in generale e della sua vita in particolare.

In questo senso si può usare la tecnica del “Io vado avanti per prima”, cioè di dire qualcosa di sé in attesa che l’altro si esprima sul proprio conto.

Tipo: “Ah, stasera sono proprio contenta. Oggi ho visto un bel film, si intitola così e cosà e mi è piaciuto per questo e quello…” (non andare oltre, poche cose ma chiare). “Tu l’hai visto?”

E poi: “Ti piace andare al cinema/teatro?” (E/o “Ti piacciono le serie tv?” “Quali?” “Ma davvero?! E perché? Che cosa ti ha colpito/non ti è piaciuto/ti ha divertito tanto?” “Ti piace leggere?”

Astieniti dal giudicare, dall’ironizzare sui gusti dell’altro (a meno che sia già stata stabilita una base di confidenza e di “sicurezza” tra voi) e ricordati di dare sempre una risposta dal tuo punto di vista, di modo da instaurare un rapporto paritario e non da “interrogatrice” a “interrogato”.

Tieni presente che se un ragazzo o un uomo si ferma di fronte a domande del genere è perché viene colto da vuoto cosmico: è troppo per lui, che non ha nulla di interessante nella vita. Fattene una ragione e lascia perdere.

Altre domande che aprono le porte della mente e del cuore di una persona (sempre che questa sia dotata di mente e di cuore, il che non è scontato) sono:

Qual è il tuo più bel ricordo di quando eri bambino?”

“La vacanza più bella che hai fatto?”

“A scuola eri più forte in matematica o in italiano?”

Queste domande richiedono risposte che impegnano un pochino l’interlocutore e selezionano in partenza il marpione che copia e incolla come un cottimista alla catena di montaggio della seduzione virtuale.

Far raccontare alle persone la propria storia è una chiave fenomenale per approfondire la conoscenza e l’intimità.

Nel racconto, inevitabilmente e in maniera autentica verranno rilasciate una serie di informazioni collaterali fondamentali.

Oltre che del passato, puoi lasciare che il tuo interlocutore ti racconti del proprio presente.

Lo stereotipo ci insegna che agli uomini interessano lo sport, la tecnologia, le auto.

Vale davvero la pena, in questo caso, attenersi alla credenza dei più, senza fare le anticonformiste.

“Qual è la tua squadra del cuore?” nella maggior parte dei casi apre a una conversazione più ampia e sfaccetata, così come: “Che cosa ti piace fare nel tempo libero?” o, andando un po’ più nello specifico: “Quale è il tuo sport preferito?”

Dalla risposta puoi capire se è uno spettatore soltanto e se pratica. E’ un’informazione importante che ne porta molte altre con sé.

E da lì puoi partire con domande su quale è stata la sua gara o performance preferita, sperimentata in prima persona o vissuta da una tribuna o dalla poltrona.

"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono, a volte. Oscar Wilde"

Fai sempre riferimento a che cosa lui gradisce o ama di più e non fare mai domande che alludano o indaghino su dettagli dei risultati che può avere ottenuto o non ottenuto nella sua vita.

In questo modo lo fai sentire importante per quello che è e non per quello che ha fatto e dimostri che con te è in un territorio sicuro. Non è giudicato.

Questo oltre a essere piacevole e garbato ti permette di raccogliere informazioni più vere e utili per valutare e fare selezione.

E’ controintuitivo, ma ottieni molto di più con domande meno precise che non “imputandoti” cocciutamente su una domanda e una risposta diretta.

Rilassati e apri le porte alla conversazione, guidandola.

Non insistere, non tormentare: se lui è evasivo, devia o non risponde alle tue domande non andare oltre. Seguilo per un po’ e semmai lascia perdere.

Alterna alle domande racconti di te che non siano né intimi né personali.

Astieniti da giudizi e valutazioni “assoluti”, non lamentarti, non chiedere attenzioni.

Non fare confidenze personali in chat, non fornire dettagli  (il tuo indirizzo, il tuo numero di telefono, il tuo indirizzo di lavoro) su di te o su persone vicine a te e che conosci.

Non parlare della tua vita sentimentale.

Non inviare foto di te, foto intime di te (che cosa pensi ci faccia un uomo con delle foto di te e delle tue parti intime?), non inviare video in cui ci sei tu. Nulla di tutto ciò.

Le chat non sono il posto migliore nel quale creare relazioni. Possono essere un’opportunità. Tutto dipende da come si usano e da quanto diventi abile con le domande da fare a un ragazzo.

Lasciami le tue opinioni e raccontami le tue esperienze.

Non perderti il percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno). All’interno c’è un intero ebook bonus con le domande giuste da fare a un uomo al quale sei davvero interessata.

Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
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256 Commenti

  1. Avatar di Eugeniac

    Eugeniac 6 anni fa (29 Dicembre 2018 14:54)

    Ragazze,secondo me questi individui li dovete scaricare assolutamente prima possibile. troppo facile da dietro uno schermo...forza
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  2. Avatar di Giusy

    Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 14:50)

    Ciao AnnaV, io non sono sposata e non ho figli, ma posso capire quanto possa essere complicata una situazione del genere, è la prima cosa a cui ho pensato ed è di questo che ho paura. Io non voglio portare via l'uomo a nessuna, tantomeno ai suoi figli. Lui è molto legato ai suoi figli, da quello che mi dice è un padre più che presente, fa tutto per loro. Me ne ha parlato subito e continua a farlo. Sembra sincero...spero di non sbagliarmi!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (15 Febbraio 2019 15:05)

      Ciao Giusy, l'attenzione qui non è da porre su quanto sia complicato avere una moglie (che forse non si ama più e forse si intende davvero lasciare) o dei figli. Non dimentichiamoci mai che ci sono migliaia di persone che si separano e si rifanno una vita creando meno problemi possibili a ex coniugi e figli. Perché, sì, benché moltissimi passino il proprio tempo a rovinare la vita alle ex e agli ex e ai propri figli (strumentalizzati in modi infiniti), molti altri riescono a comportarsi civilmente. L'attenzione qui va posta sull'opacità della situazione che stai vivendo, davvero molto comune e davvero poco, ma davvero poco promettente. Il fatto che lui dice di essere molto legato ai figli e più che presente e che fa tutto per loro non è certo un buon segnale. Come mai molti uomini si sentono in dovere di specificare questo? Non è normale, sottinteso, scontato (anche per un padre, ohibò) essere molto legato ai suoi figli, essere più che presente (e dove deve stare un padre, santo cielo?) e fare tutto per loro (oddio, non esageriamo, per i figli basta fare il sufficiente, non è il caso di martirizzarsi). Il suo parlare dei figli in quel modo puzza di bruciato lontano un miglio, di manipolazione e di strumentalizzazione. A un soggetto del genere (uguale a milioni di lavativi in giro per il mondo, uno stereotipo, una macchietta), bisogna semplicemente avere le scatole di dire: "Sì tesoro, sei bellissimo, bravissimo e adorabile e io ti credo incondizionatamente. Torna da me quando hai sistemato i tuoi pasticci: vai dall'avvocato, davanti al giudice, firma le carte e trovati una casa dove vivere da solo e accogliere e occuparti dei tuoi figli al meglio, secondo quanto accordato con tua moglie e compagnia cantante." Perché nella vita bisogna imparare non solo a fare le pentole, ma anche i coperchi. Si chiama responsabilità. Tutto il resto sono chiacchiere. Il fatto è che Giusy, non ho l'impressione che tu abbia voglia di darti valore, trovare una situazione sana e proteggerti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (15 Febbraio 2019 16:52)

      Concordo (con quel che dice Ilaria). Io a un certo punto ero separata in casa anche legalmente, quindi non posso dire che la persona subentrata sia stata la causa della fine del matrimonio. Ma non è questo il punto. Il punto è che se e quando uno se ne vuole andare, trova il modo di andarsene; e non deve mettere in mezzo altre persone. O se ha deciso di non farlo, non mette in mezzo altre persone, anche se è infelice, Non è da persone perbene. Ma a quale scopo ti metti online da disperato, se non per trovare una da coinvolgere nella tua disperazione e nella tua incapacità di porre mano alla cosa? Sempre che non siano bugie: ti sembra un comportamento da persona responsabile di sé in primo luogo e degli altri? Il modo migliore per sfrondare il tutto è metterlo di fronte alle sue responsabilità (A latere: i siti di incontri sono pieni di persone sposate e sposatissime, uomini e donne).
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 17:36)

      AnnaV, grazie per il tuo commento. Sono qui per confrontarmi e capire meglio, le esperienze altrui possono aiutarmi. Quando l'ho incontrato in chat, nelle prime battute mi ha detto che era lì per solitudine. Con la moglie si parlano solo per organizzare la casa e i figli. Io non l'ho presa come una cosa brutta e da lì abbiamo continuato a parlare. Forse dovrei rimettermi la corazza...
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (15 Febbraio 2019 17:50)

      Non si tratta di "mettersi la corazza" più semplicemente di assumere un atteggiamento critico, cinico e anche ironico. Per essere realisti. Un uomo vuole cambiare vita? Ripeto, se vuole non è impossibile, nemmeno difficile. Però prima facciamogli dimostrare che ha voglia di darsi da fare, poi prendiamolo in considerazione, magari, forse, chissà. E' utile fare come suggerisco in questo recente articolo: https://www.lapersonagiusta.com/capire-gli-uomini/come-riconoscere-un-uomo-sbagliato/ Inoltre Giusy, già in altre occasioni ho messo sull'avviso e nel percorso "Come fare innamorare un uomo e tenerselo" l'ho spiegato bene, che bisogna evitare i cacciatori di torte, i cosiddetti "pie hunter", coloro che si "buttano" su prede facili, donne fragili, in difficoltà, insicure, magari recentemente separate. Lui - come alla fine tutti - si è rivelato per quello che è: uno in cerca di sollievo e di compagnia in un momento di solitudine. Anche se fosse così, non sarebbe affatto positivo, significa che ha dei vuoti da colmare. E chi sei tu? Il suo tappabuchi?
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    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 18:25)

      Ho letto l'articolo che mi hai suggerito. Messaggio ricevuto!
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 16:58)

      Cara Ilaria, farò tesoro delle tue parole. Grazie ancora.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 17:29)

      Ilaria, c'è un altro particolare sul quale mi piacerebbe avere un tuo parere. Qlc giorno fa mi ha fatto vedere le foto dei figli, la cosa mi ha intenerita ma anche sorpreso....io non l'avrei fatto.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (15 Febbraio 2019 17:44)

      Non dimentichiamoci mai che oltre uno strumento i figli sono uno status symbol, un modo per vantarsi, per rendersi interessanti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (15 Febbraio 2019 19:36)

      Un po' di decenni fa molte coppie mettevano al mondo 7, 8, 10 figli per ostentare un benessere molto spesso inesistente. Oggi è molto difficile trovare in giro famiglie numerose, ma lo status symbol evidentemente permane.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 6 anni fa (16 Febbraio 2019 7:26)

      Tanti figli venivano messi al mondo perché le donne non avevano libertà sessuale e non avevano disponibilità di metodi anticoncezionali (avversati peraltro da santa madre chiesa). Ricordo un aneddoto raccontato da Iva Zanicchi sulla propria nonna: si avvicinava al marito chiedendo se “avesse bisogno”. Tanti figli venivano messi al mondo perché nei contesti rurali (che all’epoca superavano i contesti cittadini) c’era bisogno di braccia e presenze per fare lavori fisicamente pesanti (mio padre portava le mucche al pascolo prima del sorgere del sole e poi andava a scuola a studiare, tornava, faceva i compiti e andava a riprendere le mucche per portarle in stalla e così l’indomani). A 50 anni si era già anziani e si camminava con la schiena piegata. A volte non ci rendiamo conto del contesto sfacciatamente fortunato in cui viviamo, pur con tutte le gravi pecche e le dilaganti alienazioni sociali, e gettiamo via importantissime conquiste buttandoci con il primo pirla che capita, infangando noi stesse (ma anche la memoria delle nostre nonne).
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Febbraio 2019 12:29)

      Sì, certo, il discorso è molto ampio e ci sarebbero tanti aspetti da esaminare. Ma è anche vero che le condizioni economiche di una famiglia si misurano con la possibilità di sfamare un maggior numero di "bocche". È chiaro che l'assetto socioeconomico di allora era molto diverso da quello attuale.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Febbraio 2019 12:46)

      No, Emilia, non un tempo. Un tempo i figli nascevano perché non si poteva fare altrimenti; si accettavano perché morivano come le mosche di inverno e si accoglievano perché producevano. Diventavano autonomi molto prima e benché, in modi diversi, su questo concordo, fossero indicatori di benessere e di ricchezza, mancava su di loro totalmente orrida proiezione narcisistica e la retorica morbosa paternità/maternità che c'è oggi. Concordo su quanto dice FrancescaF sul contesto sfacciatamente fortunato in cui viviamo. E' un concetto che, in modo diverso, faccio presente spesso anch'io.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Febbraio 2019 13:02)

      Ciao Ilaria, in che senso "non un tempo"? Non ho capito questo passaggio... Comunque sono d'accordo sulla proiezione narcisistica e la retorica morbosa che hai citato. Il mio primo commento sul numero elevato di figli verteva proprio su questo punto, sul concetto di status symbol dei nostri nonni e sul tipo di status symbol maturato nell'evo attuale.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Febbraio 2019 13:14)

      "Ma è anche vero che le condizioni economiche di una famiglia si misurano con la possibilità di sfamare un maggior numero di “bocche”." ho risposto a questa tua frase dicendo: "Non un tempo", cioè intendendo: "non una volta, non nel passato". E comunque la prolificità delle famiglie legata al benessere non è così sistematica: sebbene la tendenza stia cambiando, le famiglie più prolifiche sono ancora spesso quelle delle classi sociali più basse, quelle meno quelle della classe media. Si parla di "bombe demografiche" per definire l'eccessiva crescita di popolazione in certe aree e in certi stati del mondo, di diversa cultura rispetto alla nostra e viene rimarcato che benché vengano compiute azioni di educazione alla procreazione responsabile, molti tendono ad avere figli perché, vivendo in condizioni di indigenza, si aspettano che i figli si occupino della loro vecchiaia. Credo che stiamo davvero andando fuori tema. Il punto focale qui è che che nel nostro mondo molto spesso i figli vengono strumentalizzati, da madri e da padri, per una serie di motivazioni perverse e paragoni con altri tempi e altri luoghi non c'entrano niente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Febbraio 2019 13:34)

      Adesso ho capito, grazie per il chiarimento. Anch'io credo che stiamo andando fuori tema. Nel mio primo commento ho fatto un collegamento un po' troppo audace per quanto riguarda lo status symbol volendo mettere in risalto come un tempo venivano strumentalizzati i figli e come invece si tende a strumentalizzarli nell'epoca che stiamo vivendo. Mi scuso per l'Off Topic che ha generato altri commenti fuori tema.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 6 anni fa (15 Febbraio 2019 18:24)

      Scappa
      Rispondi a Carla Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 6 anni fa (15 Febbraio 2019 19:12)

      Ciao Giusy! In te vedo tanto un mio comportamento di anni fa che è anche poi ciò di cui Ilaria parla nell’articolo. “E se fosse quello giusto e comportandomi così mi giocassi una possibilità?” e subito dopo, contraddicendomi: “No no, cosa sto pensando? Mi rimetto la corazza così resto protetta e non rischio di mettermi in alcuna situazione che potrebbe nuocermi”. Due comportamenti estremi, diciamo così, e poco utili. Da questo scappa, come qui ti viene suggerito, ma non metterti la corazza. Dispiega le ali, piuttosto. Usa questo momento per valutare il tuo desiderio di incontrare qualcuno, ma non fermarti al primo “qualcuno”, scopri meglio questo tuo desiderio, insomma relazionati con te stessa e fai esercizi di volo. Fatti, chessò, un bel viaggetto da sola in una città che ami, tornerai rigenerata.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di marie

      marie 6 anni fa (15 Febbraio 2019 19:20)

      Giusy, ha ragione Ilaria e hanno ragione le altre. Lo sai già anche tu, ma te lo ripeto anch'io. E lo ripeto per esperienza diretta - dopo essermici sfracellata in una situazione simile. L'immagine dei figli non è solo un modo per vantarsi, ma anche per testare come reagisci e capire quando/come usare l'asticella inarrivabile della "priorità ai figli" (contro cui non potrai dire nulla), appena appena comincerai a dare segni di insofferenza o a chiedere maggiore chiarezza. Dalla descrizione che hai fatto. ha già preparato tutti i meccanismi di fuga/attacco/riaggancio che questi tizi usano in queste situazioni. E poi te l'ha detto, era in chat perché era solo, vive da separato in casa (ma immagino non abbia mai fatto nemmeno mezzo passo per separarsi davvero, legalmente - o sbaglio?) ma non può andare via per motivi economici. Fosse vero (aah aahah), domanda: ma uno che non riesce a fare nulla nemmeno per stare bene lui stesso, che non fa mezzo passo per ricominciare a vivere come vuole concretamente ma cerca solo consolazioni/compensazioni/fughe virtuali, uno così pensi che possa pensare anche solo un po' al tuo di bene? No. Perché fosse anche ben intenzionato (aah ahaha), non ha risorse interiori, materiali, psicologiche per permettere a te di stare bene e evitare di renderti la vita un inferno. Digli che torni quando ha risolto tutto, e tu intanto prenditi cura di te e cerca un compagno vero, che raddoppi il bene che ti vuoi, non te lo succhi come questo millantatore. Un abbraccio!
      Rispondi a marie Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 23:59)

      Voglio ringraziare tutte voi per i commenti, le testimonianze e i suggerimenti! Mi piace il confronto e questo blog è davvero un bel posto dove confrontarsi. Marie, lui dice che si erano separati legalmente ma lei è ritornata prima del divorzio. Ci hanno riprovato ma lei ha continuato a prenderlo e a mollarlo, fino all'attuale situazione di separati in casa perché le finanze non permettono diversamente in questo momento. In ogni caso quello che dici non fa una piega! FrancescaF, bel suggerimento il viaggetto da sola! Un abbraccio a tutte.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Febbraio 2019 7:20)

      Ciao Giusy, condivido tutto quello che ha suggerito marie e anche le altre lettrici ti hanno dato consigli utili. Magari quei figli non sono nemmeno reali, non possiamo sapere fin dove si spingono certe persone che cercano stimoli e distrazioni in chat. E, in ogni caso, non dovrebbe interessare approfondire perché i presupposti lo impediscono. Non sprecare il tuo tempo dietro a un soggetto come questo... La compassione che riescono a suscitare è cattiva consigliera.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 6 anni fa (16 Febbraio 2019 15:07)

      Grande Ilaria, "torna da me quando hai sistemato i tuoi pasticci" sarebbere da imprimere nel cervello di ogni donna che inizia a relazionarsi con un uomo "separato in casa", che poi i più, separati non sono...lo vogliono far credere alla pirla di turno. Se si seguisse questa linea ci sarebbero meno storie disfunzionali e meno crisi da "non lascia la moglie perché...ha paura, non se lo può permettere, lo fa per i bambini..." e intanto corna a destra e sinistra!
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (16 Febbraio 2019 22:26)

      Verissimo. E va detto a tutti i problematici, in generale (mi pare ci sia un post, sui problematici). L’ultimo caso: dopo sei mesi, io qualche ulteriore passetto in avanti con la mia vita e i miei molteplici casini, lui zero: ciao. Va detto che senza di lui forse alcuni passi in avanti non li avrei fatti, ma ci vuole tanta ma tanta centratura. Tantissima. L’avessi, farei la guru. :)
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

  3. Avatar di Daniela

    Daniela 5 anni fa (10 Luglio 2019 22:59)

    E quando dal niente su wapp ti arriva un messaggio da un numero sconosciuto con una foto di vecchi conoscenti, chiedendoti chi era piu simpatico dei tre ? Chi scrive è uno che viene in studio dove lavoro. Gli altri conoscenti. Ma la domanda è, come fanno questi poveri a trovare il tuo numero? In piu chiede di poterti telefonare ....cosi, dal niente. Mah ...e nel profilo foto della famiglia, credo moglie e tre figli ...meglio non rispondere o mandare a cagare palesemente?
    Rispondi a Daniela Commenta l’articolo

  4. Avatar di Giusy

    Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 1:16)

    Cara Ilaria, ultimamente ho avuto modo di mettere in pratica i tuoi consigli riguardo alle conoscenze in chat. Non ero mai stata in una chat prima e ho voluto provare. Ho parlato con diversi uomini e tutti hanno finito per degenerare, tranne uno. Con lui la conversazione è stata piacevole da subito. Ci siamo cercati in chat spesso. Mi ha parlato della sua situazione con la moglie, separato in casa....dice di non avere la possibilità economica per andare via, hanno due figli. Mi ha chiesto di uscire dalla chat e sentirci al telefono. Non ero sicura di volerlo fare. Da una parte volevo sapere chi fosse davvero la persona con cui mi trovavo così bene a parlare, dall'altra mi sentivo bloccata dalla sua situazione familiare. Non mi ha fatto pressioni, mi ha lasciato il suo numero e per un po' abbiamo continuato a cercarci in chat. Avendo il suo numero ho potuto vedere la sua foto del profilo Whatsapp e ci ho messo un po' ma alla fine sono uscita dalla chat e l'ho contattato. Ora ci sentiamo e ci piace conoscerci. La mia ultima storia è finita due anni fa. Io ho cambiato città, ho trovato un buon lavoro e mi sono, a fatica, cucita addosso una corazza. Ora, all'improvviso, mi sento vulnerabile ed ho paura!
    Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (15 Febbraio 2019 11:33)

      Gli uomini separati in casa sono peggio di quelli felicemente sposati. Giusy, non credere alle facili illusioni e alle due facili gentilezze del primo che capita.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 6 anni fa (15 Febbraio 2019 14:42)

      Grazie Ilaria per aver letto! Le parole che mi hai scritto sono quelle che mi ripeto. Per ora ci sentiamo solo. Siamo lontani ma da quando lo sento è più vicino di quanto lo fosse il mio ex. Sono entrata in quella chat con la certezza che non sarei andata oltre e non voglio illudermi, spero solo di non mettermi nei guai.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Monica

      Monica 5 anni fa (6 Agosto 2019 22:56)

      Lascia perdere
      Rispondi a Monica Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (15 Febbraio 2019 11:41)

      Anche il mio ex era separato in casa (con me) con due figli e non aveva la possibilità di andarsene, fino a che non ha trovato un'altra :D Per la gioia di entrambe, mi auguro.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (15 Febbraio 2019 12:00)

      AnnaV, per favore, rispiegati, perché questo tuo commento, se non ci coglie il tuo tipico cinismo è terribilmente ambiguo. Su, aggiungi un bel chiarimento.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 6 anni fa (15 Febbraio 2019 13:39)

      :D Se vogliono trovare il modo di andarsene, lo fanno. Nel mio caso, ho il sospetto che senza coinquilina - ovvero con le sue sole finanze - non lo avrebbe fatto mai. La cosa, a chi non è mai stato sposato e non ha figli, può anche sembrare normale, ma il problema è che uno separato/divorziato con due figli non autosufficiente economicamente (e ci può stare, non è una colpa) non lo diventerà mai, perché anche andarsene, ma i figli restano e resta l'obbligo di mantenerli. Quindi: o mentono, o stanno veramente alla canna del gas.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

  5. Avatar di Carla

    Carla 5 anni fa (29 Agosto 2019 11:43)

    Ma se è meglio non fare conoscenze su site e whatsapp vari perché stilare una lista di domande da fare ?
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  6. Avatar di ila

    ila 5 anni fa (30 Agosto 2019 15:26)

    ciao a tutti! Per me la domanda più utile da fare in chat è "Quando ci vediamo per un caffè?" Penso infatti che, dopo i primi convenevoli, sia di gran lunga meglio proseguire la conoscenza di persona e nella vita reale.
    Rispondi a ila Commenta l’articolo

  7. Avatar di Giusy

    Giusy 5 anni fa (10 Agosto 2019 22:44)

    Buonasera Ilaria e a tutte voi. Sei mesi fa ero qui a raccontarvi di un uomo conosciuto in chat. Non ero mai entrata in chat prima e neanche pensavo di farlo mai. Poi l'ho fatto e lì ho conosciuto lui...separato in casa. Tu, Ilaria e alcune lettrici mi avete suggerito di non approfondire. Ma io ci ho sbattuto la testa lo stesso. La nostra è stata una conoscenza virtuale durata mesi prima del nostro incontro avvenuto un mese fa. Ci siamo sentiti ogni giorno per tutto il giorno, eravamo una presenza costante l'uno per l'altra. Abbiamo condiviso pensieri, esperienze, paure e il desiderio di incontrarci diventava sempre più forte.Io vivo lontano da casa per lavoro, lui vive nella mia regione di origine. Torno a casa per le feste e l'estate. Un primo tentativo d'incontro c'è stato ad Aprile...ma io non me la sono sentita di vederlo, la presenza della moglie in casa, che continuava a prenderlo e a mollarlo, mi ha bloccata. Dopo il mio rifiuto ad incontrarlo pensavo finisse lì...e invece abbiamo continuato a sentirci più di prima. Il mese scorso torno a casa e ci vediamo. Le emozioni di tanti mesi si materializzano e cominciamo a viverci. Mi parla più nel dettaglio della situazione con la moglie, mi racconta particolari forti, mi dice che con me si risente vivo. Intanto anche lei frequenta un'altra persona. Mi fa leggere un msg nel quale lei gli scrive che lo vede sereno e che è contenta che abbia trovato una persona che lo fa stare bene. Parla di me ai suoi figli, anche se io penso sia prematuro. È attento, presente e si rapporta a me come nessun altro prima....nel modo in cui avrei sempre voluto. Io vivo il momento anche se ho paura che lei cambi idea di nuovo e lui ci ricaschi. Mi rassicura che questa volta è diverso, con lei ha chiuso e non ci sarà ritorno. E invece il ritorno c'è stato, una settimana fa, e lui ci è ricascato. Mi ha detto che era sicuro di farcela questa volta ma si rende conto di avere una dipendenza da lei. Mi dice che non ha finto con me...che era tutto vero. Ricevo anche una telefonata da lei...vuole assicurarsi che io non mi intrometta. Mi conferma che lo ha sempre trattato da schifo ma che ora vuole riprenderselo. Anche se io non disturbo nessuno dei due, lei mi manda msg per minare il territorio...io non rispondo e la blocco. Lui mi ha detto che sa che lei lo lascerà di nuovo e che per tornare con lei sta facendo del male a me...l'unica persona che gli ha solo fatto del bene, ma non riesce a fare diversamente. Non faccio che pensare ad ogni parola detta e ad ogni momento vissuto.... non trovo pace.
    Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (10 Agosto 2019 23:12)

      Loro sono una coppia disfunzionale e malata che nella sua disfunzionalita’ e morbosità trova ragione di vita e di unione. Ti hanno semplicemente usato. Due personaggi laidi, ma soprattutto disturbati. Credo che per te sia importante capire che cos’è l’amore in modo da non accettare più storie così squallide e personaggi tanto pericolosi e laidi nella tua vita.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (11 Agosto 2019 0:00)

      Usata... è esattamente come mi sento. Vorrei tanto capirlo cos'è l'amore, spero di averci a che fare prima o poi! Per ora provo un gran senso di smarrimento, sfiducia e solitudine.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (11 Agosto 2019 9:02)

      Certo e la situazione era malata in partenza.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (11 Agosto 2019 11:48)

      Ciao Giusy, certo. Tieni anche presente che i segnali negativi in questa storia c'erano tutti fin da subito e poi nel proseguire. E' importante imparare soprattutto a proteggersi, cioè, anche, evitare di cacciarsi nei guai.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (17 Agosto 2019 12:47)

      Cara Ilaria, sono passati 15 giorni da quando è finita e non riesco a trovare conforto. Non è la prima volta che provo questo tipo di dolore ma è straziante come se non lo avessi mai provato. Oltre alla sua decisione mi fa male anche il suo silenzio... aumenta il senso di smarrimento che sento. La paura che la moglie cambiasse idea e lui ci ricascasse ce l'avevo e gliel'ho fatto presente. Gli avevo chiesto di riflettere su quello che provava per lei...indipendentemente da me e da tutto, non volevo dipendere da una decisione di lei ma solo da noi. Non ho creduto a tutto quello che mi ha detto incondizionatamente, ho mosso dubbi, l'ho invitato a capire, ho osservato, mi sono messa in gioco.... eppure! Ilaria, mi hai detto che per me è importante capire cos'è l'amore per evitare storie sbagliate.... quello che non capisco è dove sbaglio io.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (17 Agosto 2019 14:21)

      Ti pare che stare con un uomo sposato sia una buona idea? Per esempio...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (17 Agosto 2019 15:22)

      No, non lo è! Ma lui voleva separarsi...mi diceva. Capisco quello che vuoi dirmi...anzi quello che mi hai detto tempo fa... "Sì tesoro, sei bellissimo, bravissimo e adorabile e io ti credo incondizionatamente. Torna da me quando hai sistemato i tuoi pasticci: vai dall'avvocato, davanti al giudice, firma le carte e trovati una casa dove vivere da solo e accogliere e occuparti dei tuoi figli al meglio, secondo quanto accordato con tua moglie e compagnia cantante." Ti avessi dato retta cara Ilaria!
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (17 Agosto 2019 18:16)

      Molto giusto il consiglio di Ilaria. Carta canta, una volta visti i documenti di divorzio e di acquisto o affitto di una casa ne riparliamo. Rimango dell'idea che a parole oggi molti uomini siano imbattibili.E molte donne ci cascano. Ragazze i fatti contano. Quando un uomo ti vuole smuove le montagne.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (17 Agosto 2019 19:53)

      Ciao Giusy, mi dispiace molto. prenditi il tuo tempo perché una perdita, di qualsiasi genere, è comunque un sentimento che ha il suo corso e viene assorbito col passare dei giorni. La chiusura della storia ci quest'uomo comunque sarà fonte per te di un nuovo inizio, molto più gratificante di quanto non lo fosse ciò che hai vissuto, visto ciò che racconti.
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (17 Agosto 2019 22:42)

      Grazie Silvia per le tue parole!
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 16:53)

      Ciao Ilaria, sono qui a rileggere le tue risposte alle mie domande e mi sono soffermata su una tua frase "Ti hanno semplicemente usato". Posso chiederti in che modo pensi mi abbia usato lei? Non credo di essere ancora abbastanza lucida per capirlo da sola...
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 17:10)

      Ma come? Ti ha usato come contrappeso e (finta) evasione per il maritino. Tu dici: "Mi fa leggere un msg nel quale lei gli scrive che lo vede sereno e che è contenta che abbia trovato una persona che lo fa stare bene". Lui si sarà sentito benedetto da tanto bene (di lei) e tremendamente in colpa. Ha perfino concesso a lui di parlare di te ai suoi figli. Roba da matti. Non si fa. Non si fa almeno che non si sia molto disfunzionali e molto astutamente manipolatrici (o manipolatori). Il tema però non sono loro, sui quali abbiamo già detto tutto, ma sei tu che credevi a un amore inesistente, all'amore con un uomo sposato conosciuto in chat. Davvero, è necessario distaccarsi dal bisogno di credere all'incredibile, all'irreale e anche, detto schietto, a qualcosa di orrendamente squallido, che ti toglie ogni dignità. Tra l'altro, tu un po' di responsabilità per quello che stava succedendo tra lui e la moglie e i figli non te la sei sentita? Non in base al principio della rovina famiglie, ma come presa di consapevolezza che, comunque sarebbe andata, sarebbe stato un pasticcio cosmico. Per loro, per lei, per lui, per i figli e per te. Perché qui siamo di fronte a una mancanza di senso di responsabilità da parte di tutti che chi ha intelligenza la deve usare. Come si fa a entrare in un ginepraio del genere e non essere allarmate e non pensare di sfilarsi quanto prima? Davvero stai ancora rimuginando su questa storia assurda? Coraggio. Guardati allo specchio e decidi di rispettarti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 17:56)

      Ilaria, la tua risposta mi ha fatto piangere....ma mi aiuta, come sempre. Grazie.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 18:39)

      Ilaria, ho visto che hai aggiunto una parte alla tua risposta precedente. Che fosse un ginepraio nel quale era meglio non entrare l'avevo capito e per questo non avevo voluto incontrarlo ad Aprile. Lei gliene ha combinate talmente tante e di una gravità assurda che proprio non potevo sentirmi responsabile di nulla. Ho finito per credere che lui volesse davvero uscire da una situazione tanto squallida e gli ho dato fiducia. Ho sbagliato.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 18:42)

      Giusy credo di essermi spiegata: non ho detto che tu fossi responsabile della loro rottura, ma di entrare in un ginepraio complicatissimo dove avresti solo aumentato la quantità di guai, anche subendoli. Si tratta di un concetto di responsabilità più alto. Si tratta di due persone ad alto livello di disfunzionalità, ti è chiaro?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 19:05)

      Si, ora mi è chiaro che loro sono persone disfunzionali. Ma, perdonami se insisto, in che modo io avrei aumentato i guai?
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 19:15)

      Giusy, secondo te come "sarebbe andata" la storia? Come è andata lo sappiamo. Lo scenario che ti eri fatta tu, qual era? Che cosa ti eri immaginata? Come pensi che "sarebbe stato" il vostro quotidiano? Lo sai, vero, che la vita, alla fin fine, è fatta di istanti, uno dopo l'altro, e questi istanti sono fatti di alzarsi al mattino, se del caso presto, lavorare, se possibile, pagare l'affitto, o il mutuo e le spese condominiali per una casa, mettere qualcosa nel piatto, pagare le bollette. Tutto questo. Certo. C'è anche altro. Tu come l'avevi immaginato il fatto che lui lasciasse una moglie con dei figli e stesse con te? A prescindere. E poi tenendo conto della personalità di lui e di lei. Che cosa ti eri immaginata nel medio e nel lungo termine?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 19:35)

      Mi ero immaginata che potesse succedere quello che succede alle persone che decidono di rifarsi una vita. Tra l'altro, lei qlc anno fa aveva lasciato lui e i figli per rifarsi la sua di vita. Poi è ritornata e ha continuato a fare il tira e molla. Ho immaginato e creduto che lui avesse deciso di non farsi più manipolare. Ovviamente sapevo che lui aveva dei figli a cui pensare e per loro avrebbe dovuto mantenere i rapporti con lei. Sarebbe stato possibile... credevo.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 19:56)

      "Rifarsi una vita"? Ma uno si "rifà" una vita in base al fatto di lasciare un partner e mettersi con un altro? E' così? Io non insisto, ognuno hai il suo percorso. Non hai risposto alla mia domanda, che non necessita tanto di risposta quanto di riflessione, e infatti è una provocazione: come ti eri immaginata il vostro quotidiano? Dici che lei aveva lasciato lui e i figli per rifarsi una vita e poi è ritornata e ha continuato a fare il tira e molla. Questo non solo è parte del tira e molla, ma è un precedente che insieme a tutto il resto del quadro avrebbe dovuto richiamare a quel senso di responsabilità di cui si diceva prima. Non ne parliamo poi di lui che avesse deciso di non farsi più manipolare. Non siamo certi di questo suo lasciarsi manipolare, ma come si può pensare di conoscere un uomo in chat; sposato con figli, che già di per sé è un pasticcio cosmico; con una vita di coppia assurda anche per le più assurde e sperare che lui cambi? Dico questo con affetto e tenerezza e anche tanta tristezza nel cuore. Giusy, la vita non è una passeggiata, non è un film, non è Facebook. E' necessario vedere la realtà con sguardo maturo e adulto se no al meglio si conduce un'esistenza meschina, al peggio si rischia di farsi male, magari tanto. L'aspetto sul quale vorrei portare l'attenzione, nel massimo rispetto di tutti, è che non si può pensare di investire tempo e anche vita in situazioni che sono chiaramente fallimentari, ma ancor di più, surreali.
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    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 20:19)

      Non intendevo dire che rifarsi una vita vuol dire passare da un partner all'altro, mi dispiace aver trasmesso questo concetto. A lui dicevo di valutare bene la sua situazione indipendente da me. Lui mi diceva che con me vicino si sentiva più forte. Riguardo alla tua domanda sul come mi ero immaginata il nostro quotidiano.... di sicuro so che non sarebbe stato facile. L'errore sta a monte: non avrei mai dovuto intraprendere una relazione con una persona sposata, a prescindere. Ragiono sempre tanto, anche troppo, in tutte le situazioni..questa volta ho allentato la presa e ho sbagliato.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 21:56)

      Giusy, molti usano l'espressione "rifarsi una vita" quando si tratta per esempio di avere un nuovo partner dopo una separazione, un divorzio o una vedovanza; un'espressione per la quale pare che "rifarsi una vita" sia tutto nell'avere un nuovo partner. Cioè è l'arrivo di un nuovo partner quello che permette di rifarsi una vita. Come se uno, senza partner, non possa avere una vita o farsi una vita. O che, con il partner di sempre, non possa, come individuo, evolvere in modo positivo. Allora, i tuoi commenti toccano sempre punti "sensibili" e io continuo a risponderti dato che sono di interesse (non per uno speciale accanimento in negativo :)). Tu dici che lui a sua volta ti diceva che con te vicino si sentiva più forte. Intanto: non sarà mica una dichiarazione d'amore questa? Semmai è una dichiarazione molto egoista. "Io (IO) mi sento più forte con te vicino." E grazie al cappello, amico mio! Intanto chiariamo che uno dei principali "malcostumi" delle donne (soprattutto di alcune donne) è quello di darsi totalmente all'altro, in modo disinteressato (o quasi, perché anche lì c'è manipolazione), masochistico, quasi sacrificandosi. Figurati una che si innamora in chat e prende anche il posto della seconda scelta, cioè quello dell'amante. Già questo, per chi riceve significa: "Guarda un po', ho una che mi adora anche se io non le offro un bel niente se non vuote chiacchiere e false promesse e anche se io sono sposato con un'altra e pieno di problemi". Insomma, è un po' come uscire per strada e incontrare un signore che ti dice: "Senta, mi dia il suo numero di conto che le bonifico 10.000 euro, così, perché mi va." Con la differenza che per molte persone - in questo caso, mi spiace dirlo, un soggetto molto mediocre - l'attenzione degli altri è qualcosa che non hanno mai avuto e di cui hanno un disperato bisogno e quindi per loro vale ben più di 10.000 euro. Sai cosa? Non sono il tipo, ma anch'io mi sentirei più forte. Chi non si sente più forte con qualcuno a sua disposizione? Poi, certo, le persone sane si fanno certe domande e dicono: "Ma sai cosa? Io mi voglio vivere la mia vita e fare quel cavolo che mi pare." Non per niente gli adolescenti mentalmente sani si ribellano al controllo di insegnanti e genitori (senza i quali ancora non saprebbero vivere), per raggiungere la loro autonomia e gli anziani sani che cominciano ad avere qualche acciacco rifiutano fino all'ultimo l'assistenza di qualcuno che viene affiancato a loro per assisterli regolando la loro vita. Così pure le donne e gli uomini sani rifiutano compagni che "tolgono loro il fiato". Perché essere sani significa essere adulti, cioè autonomi e indipendenti. Cosa che questo ometto di cui tu parli non è. Poi c'è un'altra categoria di persone a cui piace avere accanto qualcuno che vive per loro e in loro funzione, sono i perversi, in particolare certi tipi di psycho, o i narcisisti perversi: stanno con qualcuno che dà loro la cosiddetta "ricarica narcisistica", cioè li fa sentire idolatrati, adorati, vive in loro funzione. Ma costoro hanno sentimenti ambivalenti verso gli adoratori: ne hanno bisogno per essere ricaricati, ma li disprezzano perché ne riconoscono la fragilità e la dipendenza e perché, avendo di loro stessi - gli psycho - poca stima di se stessi, non si iscriverebbero mai a un club che accettasse loro tra i soci. Disprezzano chi li apprezza, tanto più chi li adora. Per cui lo maltrattano. Fino a che si stufano definitivamente. Insomma, non mi sembra una gran frase "con te vicino mi sento più forte".
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Giusy

      Giusy 5 anni fa (8 Settembre 2019 23:01)

      Ilaria, so che non mi rispondi per accanimento in negativo e apprezzo la possibilità di potermi confrontare con te. Cerco e accolgo ogni tuo suggerimento e riflessione come acqua nel deserto. Però non penso di essermi posta a lui in modo così disperato e da sprovveduta. La frase..."con te vicino mi sento più forte"... me l'ha detta quando gli ho chiesto cosa avrebbe fatto se lei avesse deciso di ritornare con lui. Neanche a me è sembrata un granché come risposta, infatti gli ho detto che si doveva sentire forte di quello che voleva per lui a prescindere da me. Io non mi sono mai sbilanciata riguardo a quello che provavo, cosa che invece ha fatto lui. Ho capito che lui è una marionetta nelle mani di lei ed evidentemente gli sta bene così. Intanto in questa storia ho toccato il fondo e sto anche scavando. Leggo e rileggo quello che mi dici... risalirò.
      Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (9 Settembre 2019 10:07)

      Pensare che lui sia una marionetta non ti aiuta a chiudere, però. La persona importante della storia che è stata manipolata e usata sei tu, non lui.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (9 Settembre 2019 10:42)

      Certo e non va messo l'accento sul fatto che si è stati manipolati e usati, come se ci fossero delle entità più potenti e invincibili che possano fare di noi quello che vogliono. Il tema è che è necessario prendere coscienza che si è permesso che questo accadesse. Ed è necessario anche prendere coscienza che la situazione - il matrimonio, la conoscenza in chat, la fragilità e l'irresponsabilità di lui - non era certo una situazione attraente, fin dalla partenza. Come è possibile lasciarsi attrarre da una situazione che sarebbe stata solo da evitare? Queste sono le domande. E' necessario (lo ripeto) riconoscere le proprie fragilità e affrontarle e ammettere, senza colpevolizzarsi, ma con amore, che in certe situazioni non ci si mette se si ha un minimo di rispetto di sé. Quindi, che cosa va affrontato dentro di me perché io non mi cacci più in vicende del genere? Sennò è sempre e solo colpa degli altri. E se fosse così sarebbe terribile. Ma così non è.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (9 Settembre 2019 11:19)

      Infatti!
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 5 anni fa (8 Settembre 2019 21:29)

      Altro che rifarsi una vita: questo e' proprio rovinarsi la vita. @Giusy: medita il commento di Ilaria e metti in pratica i suoi consigli: vedrai come risalirai la china e al tempo stesso salira' la tua autostima!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Esse

      Esse 5 anni fa (8 Settembre 2019 22:00)

      Ciao Ilaria, ti scrivo perché so che nel dare un commento usi parole forti ed incisive, che aprono la mente e cambiano i pensieri e avrei tanto bisogno di questo ora. La situazione è questa: conosco nel posto di lavoro un ragazzo col quale ci chiacchero tranquillamente del più e del meno, lui dice di essere fidanzato e di essere un vero uomo, che non tradirebbe mai la ragazza anche se potesse, responsabile, educato... fino a quando, pochi giorni dopo mi chiede di andare a letto con lui,( e che potrebbe lasciare la ragazza per me )cosa che sinceramente non mi sarebbe nemmeno dispiaciuta in quanto nel frattempo era nata un' attrazione, ma è stato il modo con cui me lo ha chiesto... facciamo tutto in 15 minuti... ecco mi sono sentita come una poco di buono... il giorno dopo mi hanno trasferita altrove e non l'ho visto per un mese, avevo smesso di pensare a quella situazione, fino a quando non lo hanno spostato nello stesso mio posto di lavoro e quando l'ho visto mi si è fermato il cuore... ecco ho sentito delle cose forti che non so ben definire, nel senso non capisco se era senso di amarezza per quello che era successo precedentemente o altro, di certo l'attrazione c'era e credimi, non mi capita tutti i giorni di provare questo... gli faccio notare che ciò che ha detto è stato irrispettoso e scorretto, lui ne è stato visibilmente dispiaciuto.. ecco ora la stagione è finita ma se da una parte non riesco a smettere di pensarlo, dall'altra non vedo i presupposti per iniziare anche solo una frequentazione dato che abitiamo lontani e lui è pure fidanzato... Ilaria qualche tua parola sarebbe salvifica per me in questo momento...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Settembre 2019 22:04)

      Credo che uno così con i 15 minuti ha pesantemente esagerato. Credo che gli piacerebbe molto, ma di sicuro non ce la può fare. P.S: (Abbi pazienza, ma tu davvero ancora pensi a e rivolgi la parola a un cretino del genere?)
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    • Avatar di Esse

      Esse 5 anni fa (8 Settembre 2019 22:27)

      :))) sicuramente da ora non più, grazie Ilaria!
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    • Avatar di Gea

      Gea 5 anni fa (9 Settembre 2019 7:17)

      Adesso anche proporre una sveltina diventa una dichiarazione d'amore? Cara Esse, lui era "visibilmente dispiaciuto" non perche' gli hai detto (giustamente) che era "irrispettoso e scorretto", ma perche' gli hai detto no. Meno male che e' un vero uomo: si, un vero "omm'e mmerda"! 😜
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  8. Avatar di Chia

    Chia 5 anni fa (31 Dicembre 2019 13:46)

    Ciao Ilaria, sarò molto breve nel spiegarti la mia situazione attuale, e leggendo il tuo blog, penso tu possa aiutarmi. Ho visto per la prima volta questo ragazzo sul suo posto di lavoro (inizio dicembre) lui mi cerca su facebook e mi scrive di uscire a bere qualcosa assieme. Una settimana dopo ci troviamo al bar a bere il caffè in pausa pranzo, venerdì scorso passo a chiamarlo al lavoro e beviamo di nuovo un caffè assieme, rimaniamo che ci saremmo sentiti, visto che le feste ci stanno impegnando molto col lavoro (lavoriamo tutti e due in una stazione sciistica). Ma da sabato io gli scrivo per chiedergli solo come sta e lui non risponde più ai miei messaggi, li visualizza ma non mi risponde. Come mi devo comportare? a me piacerebbe continuare a conoscerlo.... aiuto!!!!
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  9. Avatar di Emilia

    Emilia 5 anni fa (1 Maggio 2020 12:42)

    Capisci che va sempre peggio quando su Fb ti compare il messaggio pubblicitario di un'app per single che cita più o meno così: "Vuoi vivere la sensazione di una relazione seria e duratura? Iscriviti gratis". E niente, pure la melma diventa appetibile aggratis.
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