Come coinvolgere emotivamente un uomo

come coinvolgere emotivamente un uomoCome coinvolgere emotivamente un uomo?

Gli uomini hanno voglia di farsi coinvolgere emotivamente o stanno bene così come sono e dove sono, padroni e reucci del menefreghismo, del distacco e della freddezza sentimentale?

E’ vero o non è vero che gli uomini non sono  educati a vivere e a sentire le emozioni e quindi sono incapaci di provare sentimenti forti e difficilmente si legano o si impegnano?

E’ vero o non è vero che addirittura sono “spaventati” dalle emozioni, le ritengono sgradevoli e che per molti di loro tutto quello che sa di sentimento e di romanticismo provoca una certa repulsione?

"Ho fatto un patto sai con le mie emozioni… le lascio vivere e loro non mi fanno fuori! Vasco Rossi"

A dirla tutta gli uomini le emozioni le provano: pensa a Gigi Buffon, l’ex portiere della Juventus, quanto si commuove, soprattutto se certi interventi arbitrali non gli piacciono.

E con lui milioni e milioni di uomini, per un gol fatto o mancato.

Si chiama entusiasmo, esaltazione, felicità.

Gli uomini di emozioni ne provano, eccome, negative o positive, così come le donne.

Tutto sta a capire che cosa li emoziona davvero, in positivo o in negativo. Non per compiacerli, ma per decidere se sono persone da frequentare oppure no.

Se sono persone che valgono il tuo tempo e le tue energie.

Certo, ci sono uomini e uomini.

Ci sono uomini di gran valore che di emozioni capiscono poco.

Non è che non le provino, tutt’altro, ma proprio non le sanno riconoscere, distinguere e maneggiare.

Ci sono anche uomini emotivamente molto evoluti, che hanno sensibilità e consapevolezza da far invidia a tante donne.

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Come coinvolgere emotivamente un uomo. Quel che è importante sapere

Al di là di battute, di stereotipi e di dicerie, gli uomini sono capaci di emozioni, nella stessa misura in cui lo sono le donne, in modo diverso, forse.

Ma siamo tutti diversi, indipendentemente dal genere o dal sesso di appartenenza.

Io sono convinta, come molti altri, che gli uomini non siano “educati” alle emozioni e nemmeno abituati: i modelli maschili che vengono proposti dalla “corrente principale” culturale a tutte le latitudini sono tuttora quelli stile “uomo che non deve chiedere mai”, animato da durezza, ruvidezza e sicurezza in se stesso (seee!!!).

L’equivalenza uomo sicuro di sé = uomo impermeabile alle emozioni è estremamente diffusa.

Cioè se un uomo si mostra “vulnerabile” rischia di sembrare meno uomo. Per carità! Non sia mai!

Non è accettabile creare il sospetto di essere meno che virili, soprattutto se si crede poco alla propria virilità!

In realtà abbiamo capito da un pezzo che è esattamente il contrario.

Uomini o donne, di fatto si è più sicuri di sé (sul serio) nel momento in cui si ammette, si riconosce e si mostra la propria vulnerabilità.

In teoria abbiamo chiaro il concetto e nello stesso tempo abbiamo una maledetta paura di metterlo in pratica.

Anche noi donne. Tutti veh!

Per questo molti uomini evoluti emotivamente non vedono l’ora di incontrare la donna giusta con la quale mettere in gioco le proprie emozioni.

Molti di quelli meno evoluti lo desiderano ancora di più.

Cioè desiderano trovare finalmente una donna con la quale concedersi il lusso di provare emozioni forti, sperimentarle, vivere una vita ricca emotivamente.

Perché, di fatto, la gioia di vivere è data dalle esperienze che facciamo e dalle emozioni che tali esperienze ci danno.

La felicità è nel fare esperienze positive. E nel nostro mondo sempre di più.

Chi decide di non sperimentare le emozioni, evitandole, respingendole, aggirandole, vive esperienze solo esteriori, che non lasciano traccia.

Se non è un idiota totale, prima o poi lo capisce e, diventando grande, cioè persona adulta, sceglie di vivere le proprie emozioni, sapendo che è lì il senso di un’esistenza, il succo, il gusto.

"L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. Khalil Gibran"

Quindi la regola numero 1 è sempre la stessa. Fare selezione e non scegliersi un idiota dei sentimenti al 100%. Evitare di scegliersi un imbecille emotivo. O, peggio ancora, un perverso, uno psycho, un disturbato.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Giacché non si cava sangue dalle rape.

Semmai, in questo caso, sono le rape che ti fanno sputare sangue, e non è bello.

Come coinvolgere emotivamente un uomo: partire dalle basi

Nel percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione parlo di quali sono i bisogni di base che motivano i nostri comportamenti, sia che si tratti di comportamenti funzionali, sia che si tratti di comportamenti non funzionali.

In realtà ciascuno di noi è motivato dagli stessi bisogni, solo in modo minore  da alcuni o maggiore da altri.

Ed è capace a soddisfarli in modo più o meno sano. Cioè funzionale o disfunzionale.

I bisogni che motivano gli uomini non sono diversi da quelli che motivano le donne: sicurezza, varietà, importanza, contributo, connessione, crescita.

Per una persona sana, per una donna sana, per un uomo sano, la relazione di coppia è uno dei luoghi (non è l’unico, ma di sicuro è importante) in cui si possono soddisfare tutti i propri bisogni.

Se ci pensi bene, all’interno di una coppia è possibile realizzare la sicurezza, ma anche la varietà, ci si sente importanti per l’altro o l’altra, si dà il proprio contributo e si cresce.

Quando la coppia funziona, ovvio, altrimenti i bisogni insoddisfatti producono frustrazione, perdita di autostima, bisognosità.

E quindi? A che cosa serve tutto questo discorso?

Questo discorso serve per riflettere su quanto sia utile avere più consapevolezza di sé (di quali sono i bisogni importanti che tu vuoi soddisfare all’interno di una relazione), ma anche dell’altro (cioè avere chiari quali sono i bisogni legittimi e naturali che un partner desidera veder soddisfatti in una relazione).

Il che vuol dire che è necessario o anche solo utile mettersi nella posizione di chi soddisfa i bisogni dell’altro?

No di certo. Questo è quello che una certa cultura, vecchia di troppo, vorrebbe far credere.

Che cosa vuol dire allora? Vuol dire che non è una mission impossible creare una connessione autentica con un uomo e coinvolgerlo emotivamente in una relazione.

Anzi, è più facile di quanto si creda.

Coinvolgere un uomo emotivamente: è più facile di quanto credi?

Spesso, a causa delle molte paturnie che affollano il nostro cuore e il nostro cervello, creiamo dei “mostri” che ci rendono difficile dare il meglio di noi stessi o semplicemente essere spontanei.

Uno di questi “mostri” è l’idea che il rapporto con l’altro sia difficile e richieda competenze o facoltà da supereroi.

Questa idea porta a complicare davvero una relazione, non a renderla più facile.

Immagina per un attimo come ti sentiresti se avessi meno paura di relazionarti con un’altra persona, cioè se tu lasciassi andare la paura di non riuscire, di perdere l’altro o di sbagliare?

Non saresti forse più naturale e spontanea? Non saresti, soprattutto, più serena e non ti godresti di più le situazioni e le esperienze?

In sostanza, non saresti più disponibile, tu, per prima, a creare un’autentica connessione e quindi a lasciarti coinvolgere e a lasciare che l’altro sia coinvolto?

Infatti, se da una parte è controproducente partire dal presupposto che gli altri la pensino come noi, dall’altra è importante avere presente che la simpatia e l’empatia nascono dal riconoscere nell’altro gli stessi bisogni che abbiamo noi.

E a rispettarli, esattamente come dovremmo fare con i nostri, di bisogni.

Inutile complicarsi la vita mettendosi in ossessivo ascolto dell’altro, cercando di compiacerlo in tutti i modi.

E’ una faticaccia terribile che porta nella direzione opposta all’intesa di coppia. Logora.

Oltretutto gli uomini hanno poca considerazione e non sono affascinati da chi si mette a loro disposizione.

Molto più utile mettersi in ascolto di se stesse e dei propri bisogni, per creare un legame saldo e forte con l’altro partendo dalle “piattaforme” della consapevolezza e della comprensione reciproca.

"L’universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni. P. Coelho"

Come fare nella pratica?

  1. Mostra la parte vulnerabile di te, cioè rivela i tuoi bisogni, magari ironizzandoci su o in modo scherzoso e giocoso. Chiedi più intimità, digli che hai voglia di confidarti con lui e di sentire che ti sostiene. Fagli capire che hai voglia di coccole e di attenzioni e magari di gesti concreti, anche di regali. Non confondere tutto ciò con il dramma e la tragedia (questo è il modo migliore per farlo fuggire), o l’appiccicosità e il capriccio. Non è da donne, ma da bambine e gli uomini sani detestano stare con chi si comporta da bambina.
  2. Ascoltalo con attenzione e pazienza, dedicagli tempo di valore mettendoti a sua disposizione quando è lui ad avere bisogno di sostegno e incoraggiamento e si confida. E, magari, confidandosi, rivela le sue più segrete paure. Questo non vuol dire dare retta alle menate degli idioti che sono “confusi” o scaricano su di te i loro problemi.
  3. Evita i “colpi bassi”. Ricorda che un uomo che ti critica e che colpisce i tuoi punti deboli o usa le tue fragilità per sminuirti va lasciato senza se e senza ma. Nello stesso modo, se vuoi creare vera connessione intima con il tuo partner e scoprire come coinvolgere emotivamente un uomo, evita tu di colpirlo nelle sue fragilità. Non prenderlo in giro riguardo quegli aspetti, non fare ironia e soprattutto non usarli nei momenti in cui magari ti capita di litigare. Onestà, sincerità e soprattutto lealtà sono alla base di un rapporto emotivamente gratificante.

I percorsi che ho creato per te:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

è il primo passo verso la conoscenza di te.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso de I 7 Pilastri dell’Attrazione adesso.

Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso si spiegano i gradi dell’attrazione “autentica”.

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Come fare innamorare un uomo e tenerselo (Anteprima)
Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

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52 Commenti

  1. Avatar di Anna

    Anna 6 anni fa (23 Giugno 2018 19:27)

    Io per intanto aspetto di essere coinvolta ... :) Ad ogni modo sono d’accordo sul fatto che se non siamo a contatto con noi, non possiamo più di tanto entrare in contatto con gli altri, né possiamo capire se chi abbiamo di fronte è più o meno “evoluto”. Alla fine, incontriamo chi cerchiamo, e cerchiamo rispondendo ai bisogni che sentiamo. Il titolo del post sembra suggerire che “coinvolgere” sia un fare, ma il contenuto giustamente mi pare sottolineare che sia piuttosto un “essere”. Buon fine settimana a tutte/i
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  2. Avatar di Ivana

    Ivana 6 anni fa (23 Giugno 2018 23:22)

    Buonasera Ilaria, vorrei chiederti un parere sul "confuso". Circa un mese fa ho ceduto al corteggiamento di un ragazzo. Sembrava molto preso e stare con lui era un piacere. Sono stata la sua prima volta (abbiamo23anni) e questo ha reso il tutto ancora più speciale. Era dolce,romantico e affettuoso. Finché una settimana fa di punto in bianco dopo una bellissima serata insieme sparisce. Quando lo cerco mi dice che ha avuto problemi, è triste e nervoso e non vuole sentire nessuno. Ci siamo visti sul lavoro qualche giorno dopo e l'ho trovato insolitamente freddo e giù di corda...mi ha mostrato il suo whatsapp per farmi vedere che non risponde a nessuno ( senza che io glielo avessi chiesto) e mi ha detto che vuole stare solo e che sapere il problema che ha non cambierebbe le cose. Poi ci siamo sentiti per telefono e mi ha detto che è confuso e non sa nemmeno lui che ha in questo periodo e che anche se gli manco vuole stare un po solo... poi però vedo che su Facebook si scambia mi piace e commenti del tipo " sei bellissima tesoro" con un'altra. ( è vero che ha tante amiche e che ha come intercalare questo tesoro che dice un po a tutte però troppi mi piace e troppi commenti a questa mi stanno facendo pensare molto male...è anche vero che non eravamo ancora fidanzati però mi da comunque fastidio)... Che pensare ? Che fare ? Io ci sono rimasta parecchio male. E sono anche abbastanza delusa e un po ferita. Questa confusione sarà solo una scusa ? O sono io che sono troppo maliziosa? Cercare di capire cos'ha o lasciar perdere? Grazie in anticipo per la tua risposta.
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    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (24 Giugno 2018 11:25)

      Ciao Ivana, mi dispiace molto per come ti senti. Ovviamente non posso metterci la mano sul fuoco, ma da quanto racconti, se l'ex verginello non ti ha usata come trampolino per tuffarsi altrove (il che e' senz'altro squallido) mi sorge il sospetto che questo ragazzo "si stia cercando" e non escluderei possa essere omosessuale o bi... Ad ogni modo, adesso sfoga il tuo dispiacere e fai qualcosa di bello per te (esci con amici, fai una passeggiata all'aria aperta, vai al mare se puoi, etc.) piuttosto che stare a controllare quanti like e commenti mette e a chi. Ti sara' piu' facile voltare pagina. Un abbraccio!
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    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (24 Giugno 2018 11:50)

      L’unica cosa da fare è continuerai a guardare intorno. Capisco che una persona voglia stare per fatti suoi ma questo non l’autorizza a socializzare più del dovuto con altri/altre e con te no. Capisco benissimo il tuo fastidio perché, se una persona non vuole uscire con te o non è scattata la scintilla nei tuoi confronti, basta parlarne apertamente e non cercare scuse. A questo punto, si ognuno è libero di fare ciò che vuole, non siamo tutti uguali (e menomale) ma non si fa così.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Pao

      Pao 6 anni fa (25 Giugno 2018 17:08)

      Non vorrei sembrarti brutale, ma temo che l'altra gli interessi di più... o comunque l'interesse verso di te non è così forte da spingerlo a continuare la frequentazione e quindi salta un po' qui e un po' lì... Considera anche che è decisamente giovane.
      Rispondi a Pao Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (25 Giugno 2018 19:19)

      Gli interessa di più nel senso che 0 + 0 = 0? Diciamo che come tanti passa il tempo fra Facebook e Instagram in cerca di esperienze estetiche. Comprensibile il disorientamento e anche la delusione, ma per darvi la misura vi faccio notare una cosa che avrete senz’altro notato anche voi: mandano messaggi su Facebook chiedendo informazioni di base che sono nella scheda “informazioni”. Questo significa che guardano SOLO la foto, non fanno neanche lo sforzino di andare su “Informazioni”. Chissà magari non sanno leggere, o forse se lo facessero avrebbero esaurito gli argomenti di conversazione (la cosa buffa nel mio caso è che dopo averle lette scappano :D )
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Cris83

      Cris83 6 anni fa (25 Giugno 2018 22:07)

      Ivana, lascia perdere! Non è interessato! I motivi possono essere 1000, ma quando inventano scuse.... Non sono interessati. Su questo blog, ci sono molti articoli a riguardo! Leggili bene e vai oltre, sei giovanissima, hai una vita davanti :)
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  3. Avatar di Darkshine

    Darkshine 6 anni fa (26 Giugno 2018 19:11)

    Ciao Ilaria. Vorrei farti i complimenti perché i tuoi articoli sono preziosissimi. Sono una trentenne che si sente dodicenne per esperienze amorose vissute e la modalità di affrontarle, e ottantenne per serietà di problemi affrontato e la ferita per la mancanza si relazioni che mi porto dietro. Da sempre non riesco a non caricarmi della sofferenza altrui, e una situazione familiare difficilissima mi ha vessata. Nonostante questo ho sempre studiato, avuto mille interessi, viaggiato (lavorando per mantenermi.) Non sono brutta né mi ritengo priva di fascino, anche perché riconosco la mia empatia e sensibilità (armi a doppissimo taglio), ma sono obesa, e oggettivamente non sono quasi per nulla corteggiata, se non per storie di una notte, che rifiuto sistematicamente in virtù di un ideale d' amore da romanzo Romantico. Non ho mai avuto una "vera" relazione e sono morbosamente bisognosa d' amore. Fagicito il cibo come bisogno d' amore, lo uso anche come vendetta - per mia madre che non mi accetterebbe nemmeno con 5 kg in più, per gli uomini che non mi guardano, nonostante io sappia di essere la prima che viene colpita dall' estetica - e proietto questo bisogno (che so essere disfunzionale) d' Amore su figure che i miei amici definiscono vuote e inutili, dicono che così é più facile dipingervi quello che io voglio vedere in loro. Per queste figure - che sono sempre amici che un po' mi illudono, ma in cui sicuramente il mio inconscio che in fondo ha paurissima dell' "altro" vede già il rifiuto- mi consumo completamente, scrivo romanzi nella mia mente e non, fino alla mia dichiarazione (magari dopo anni di parossismo emotivo) con puntuale rifiuto che mi lascia devastata. Questa dinamica si è ripetuta due o tre volte negli anni, costituendo tutta la mia esperienza affettiva. Dopo l' ultimo di questi episodi ho vissuto un periodo di vuoto emotivo assoluto, per me peggio dei più grandi dolori, e ora sento che mi sto invaghendo di un mio amico con cui c è stima, dialogo, affetto, ascolto, comprensione e che all' inizio non mi attraeva fisicamente. Con lui mi sento compresa, protetta e amata, ma come amica, e vorrei essere felice "come le persone normali". Ma sono sicura che non ci sia attrazione fisica da parte sua, poiché non ho nessuna percezione del contrario. Ci sto male, perché penso che se io fossi un' altra persona (più magra, principalmente) non potrebbero esserci ostacoli data una tale affinità anche su argomenti profondi. Forse il mio problema è questo: la mia vita è fatta di "se". È così facile sperare e raccontarsi favole; difficile agire quando tutte le energie si usano per tenere in piedi la maschera che permette di non crollare. Il tuo blog mi è linfa vitale nel cercare di tenere i piedi per terra, essere lucida e cercare di non fare voli di fantasia: per mia natura sono tutto il contrario di questi insegnamenti. Il mio papiro vorrebbe una risposta sintetica: da dove posso partire per cambiare una vita così "disfunzionale"? (Questo blog credo mi stia aiutando davvero, ma forse ho bisogno di uno scossone). Grazie.
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  4. Avatar di Shy

    Shy 6 anni fa (29 Giugno 2018 20:31)

    Mi sto frequentando con un ragazzo. Ora, mi accorgo che fa poche domande e parecchio parla di se stesso, e già come cosa non mi piace Dal canto mio, sono educata e chiedo (cavolo dovrebbe venire spontaneo solo per educazione) poi però se mi permetto di dire qualcosa mi vengono date risposte tipo “quanto ti lamenti”. A parte che dopo 3 uscite io non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, ma poi scusami tanto ma forse non ti sei accorto che tu ti lamenti in continuazione ma io a differenza tua non te lo faccio notare!! Ci si aspetta dagli altri gli atteggiamenti che abbiamo noi verso di loro, ecco l’errore. Non credo che andrà avanti perché se questo è l’inizio non ci siamo proprio.
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

    • Avatar di Mary

      Mary 6 anni fa (30 Giugno 2018 2:54)

      Al sentire"ma quanto ti lamenti" io mi sarei alzata e l'avrei lasciato lí....fine uscita. provare a spiegare il motivo, completamente inutile. Vai oltre, le rimostranze (anche quelle che dici tra te e te) fanno perdere solo tempo...
      Rispondi a Mary Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (1 Luglio 2018 17:44)

      Ciao Shy, credo proprio non sia il caso di continuare la frequentazione. Se lui si lamenta e rimprovera a te di fare lo stesso, sospetto sia di quelli che hanno un'influenza negativa, come quegli ambienti di lavoro dove, a forza di stare insieme, si assumono gli stessi atteggiamenti (lamentarsi o spettegolare o fare lo scaricabarile, etc.) e poi si da' contro a chi si e' lasciato influenzare inconsapevolmente. Dove sono la seduzione e il piacere di conoscersi? Meglio lasciarlo dov'e'! Buona domenica e un abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  5. Avatar di Audrey

    Audrey 6 anni fa (2 Luglio 2018 14:56)

    “ Uno di questi “mostri” è l’idea che il rapporto con l’altro sia difficile e richieda competenze o facoltà da supereroi.” Dice il post. Di solito, quando mi piaceva qualcuno o un uomo mi si avvicinava, la mia era una forte risposta emotiva che finiva nella più cupa disperazione. L’uomo in questione diventava “l’agognato principe azzurro” oppure “l’ultimo treno”, la mia fantasia partiva in film ad alto tasso di glucosio e si scollava tragicamente dalla realtà. La scarsa autostima mi faceva notare che frotte di donne stupende mi avrebbero sorpassata (perché TUTTE le altre donne erano migliori di me) e dovevo fare qualcosa per distinguermi da loro! Cosa? Bazzecole tipo scrivere un libro o essere la migliore dei migliori di qualche corso e diventare famosa. Chi avrebbe potuto resistermi? E allora mi sono lanciata in corsi, concorsi e competizioni, da una parte un po’ come quella lettrice che scriveva di essere andata all’università “per darsi da fare”, dall’altra sempre con un grande stress e perdendo di vista affetti e forse parte della mia giovinezza. Nel frattempo diventavo rossa se mi parlavano, m’impappinavo, cercando di fare la brillante o la più colta diventavo solo innaturale e antipatica… alla faccia di attirare gli uomini! Loro nel frattempo si rivolgevano alle mie amiche, che avevano meno paturnie o più tette! Io a quel punto litigavo con le amiche e restavo sola, amareggiata e più complessata che mai. Intanto i treni passano ancora, non è vero che non passano più, però a volte i vecchi schemi mi tornano alla mente e allora penso a un campanello d’allarme a cui fare attenzione. Quell’uomo affascinante non è una giuria o una commissione d’esame, quell’altro non è l’ultimo uomo single sulla faccia della Terra! Anche a voi capitavano di questi giri mentali?
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 6 anni fa (2 Luglio 2018 15:08)

      Guarda, posso anticiparti la risposta: questi giri mentali capitavano solo a te. Tu sei l'unica donna appaturniata sulla faccia della terra. Le altre sono tutte leggere come farfalle, colte, disinvolte, sicure di sé, simpatiche, tettone, sempre giovani, ricche, magre, prive di incertezze e di timidezze. Tutte, tutte, tutte. E fattene una ragione, perbacco! :D :D :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Audrey

      Audrey 6 anni fa (2 Luglio 2018 15:35)

      XD XD XD
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    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (2 Luglio 2018 18:39)

      Ilaria, stavo pensando proprio a quello !!! Non solo più belle, ma ovviamente disinvolte, a loro agio e con un autostima moooolto superiore alla mia :D :D :D ... quella dell'autostima e della sicurezza in se stesse è diventata l'ultima frontiera dell'appaturniamento, direi il meta-appaturniamento. NON SOLO belle magre in forma pettinate vestite e truccate all'ultima moda MA ANCHE sicure!!! :D :D :D
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  6. Avatar di simona

    simona 6 anni fa (27 Giugno 2018 12:37)

    l'uomo si lascia coinvolgere emotivamente?? a questa domanda io personalmente rispondo: L'uomo, si lascia coinvolgere solo secondo quello che cerca lui, se tu, donna parti con i buoni propositi, con tutti i tuoi insegnamenti Ilaria, finche' nn hai capito che cosa cerca l'uomo; tta la strada fatta per conquistare, la conoscerai solo dopo che ti sei lasciata con vincere dai buoni propositi, apparentemente accomodanti dell'uomo verso di te. Ci sono uomini, la maggiorparte ti spiego come, ma tu forse lo sai gia: Apparentemente gentili che conoscono molto bene il terreno su come muoversi, cioe' la donna. Sanno cogliere e ascoltare le loro debolezze e sanno essere molto accomodanti per convincerti. La donna deve essere molto scaltra nel saperli riconoscere, io personalmente di base sono molto buona e fragile ma attacco se mi accorgo che giocano con questi metodi. Non riesco ad essere falsa come loro fino alla fine per gamarli. alcuni uomo certo giocano dietro ad una chatt a f.b. a mille social a wastzap, a tanti mezzi virtuali di comunicazione La parte migliore di manipolazione la fanno online, poi per condurre il gioco di persona finendolo e facendolo molto da ambigui e da falsi per farla breve io grazie al mio carattere ribelle con questi tipi qui, nn vado molto lontano, ma nn perche nn vado io , ma perche nn li lascio agire fino in fondo, sondo prima il terreno e poi li faccio rimbalzare sgamandoli. Si gioca solo piu con i sentimenti, Ilaria, non c'e piu' amore in giro, su qualsiasi fronte. io personalmente leggo molto te e i tuoi consigli e mail che mi arrivano, e che ogni argomento a volte capita sempre a fagiolo per ogni stato d'animo mio. Mi sei di grande aiuto, con tutta la tua buona volonta' certo ci aiuti a nn cadere in tresche, ma e molto difficileportare a fare tt bene, e far innamorare qualcuno. Bisogna solo trovare uomini che nn siano stronzi, ma con un'animo nobile, e fragile. poi volevo fare anche un'altro appunto mentre sono qui.la maggiorparte degli uomini e' anche scroccone. cerca la donna bella, bel lavor, bella casa, bel conto in banca. perche cosi si accasano pure loro, e li l'amore dove sta'?? Anche li l'amore nn esiste!! Io sono stata accusata di non sapermi fare amare. certo, devo farmi prendere in giro, per farmi scopare e farmi girare come vogliono loro?? enno cari!! Sono diventata anche stronza secondoloro solo perche non mi faccio amare da loro, che ti girano come vogliono stronza. va bene accetto, e ne sono fiera. cercano sempre di farti sentire in colpa perche' non ACCONDISCENDI A QUELLO CHE VOGLIONO LORO. Se non hai una FORTE PERSONALITA' E UNA FORTE AUTOSTIMA...ti fregano ho imparato grazie a te Ilaria, a pensare un po' di piu a me stessa, perche, prendendomi cura di me, ho notato che SALE L'AUTOSTIMA. pOI ARRIVA UN PIRLA, E TI VUOLE SCHIACCIARE PERCHE TI VEDE FORTE. Be', quando ti vedono inizialmente forte sono attratti, se hai soldi da scroccare, continuano il gioco finche c'e da prendere, quando cominci a capire che loro nn sono sinceri e che il gioco nn sempre regge e che tu ti stai accongendo di qualche loro strano comportamento, alloa, TUUUUUUU SEI COLPEVOLE, perche NON TI FAI SAPERE AMARE!!! Bel gioco mentale, che se una nn c'e la fa' a tirarsi fuori, e' la FINE!! cON QUESTO HO DETTO TUTTO E SPERO DI AVER APERTO GLI OCCHI A TANTE ALTRE!!! Tutto sta' nella nostra AUTOSTIMA. E' consiglio questo: siamo forti subito in un rapporto, fin dalle prime battute di conoscenza, perche' lo STRONZO deve capireli non ce' terreno fertile per le loro manipolazioni. Se nn siamo capaci di giocare nn giochiamo con i manipolatori, perche la nostra base FRAGILE CI FREGA, e c'e rischio di rimanere dentro un labirito mentale che nn ci fa' piu' trovare la strada per uscirne. Siamo sempre NOI STESSE, che ci salviamo da tutto e tutti, e FORTI. Grazie per avermi dato la possibilita' di parlarne qua. Grazie a te Ilaria, per la tua vicinanza!!
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    • Avatar di Isabella

      Isabella 6 anni fa (2 Luglio 2018 20:05)

      Ciao Simona, io non leggo quasi mai i commenti, ma questa volta il tuo mi ha colpito. Io credo in tutto quello che hai scritto e ti ho ragione, hai pienamente ragione! Non ci credo più nell’ amore!!! Sono tutti falsi, e ne ho frequentati abbastanza da dirti che è tutto vero, io ogni volta mi impegno e cerco di non pensare a quello che mi è già successo, che quello che sto per incontrare non sarà come quello precedente, e invece mi ritrovo tutte le volte al punto di partenza, mi cala una depressione e mi sento sfigata nei confronti degli altri che hanno le loro belle storie.. per poi vedere cosa? Che anche quelli che hanno le loro storie da anni non la vivono bene e hanno problemi su problemi. Faccio un lavoro molto a contatto col pubblico e spesso ne sento di storie e credimi sono da mettersi le mani nei capelli! Quindi anche quelli sposati/fidanzati non la passano un granché bene. Un abbraccio grande ;)
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  7. Avatar di Anna

    Anna 6 anni fa (3 Luglio 2018 19:44)

    In questo articolo ho scoperto che è lui che non crea con me una connessione emotiva
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  8. Avatar di Teresa

    Teresa 6 anni fa (10 Luglio 2018 18:21)

    Pienamente daccordo cara Ilaria...Io, tanto per cambiare, ho incontrato un tipo che non ci ha messo tanto per sminuirmi e non farmi sentire amata. Pur essendone coinvolta emotivamente gli ho dato il benservito e leggere questo tuo articolo mi fa capire di aver fatto la scelta giusta. Anche se mi è pesato, visto che c'era una bella intesa sessuale. Eh si
    Rispondi a Teresa Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (10 Luglio 2018 19:16)

      Sai, Teresa, spesso i manipolatori usano il sesso per legare a se' una donna, cercando di stordirla con belle scariche di endorfine, ma il sesso migliore e' con qualcuno che ti desidera e non vuole neanche lontanamente sminuirti e farti del male. Hai fatto benissimo a lasciarlo! Buona serata.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  9. Avatar di Fresia

    Fresia 6 anni fa (13 Agosto 2018 17:51)

    Ciao Ilaria e ciao a tutte, vi racconto la mia, per chi avrà voglia e pazienza di leggere :) ho 20 anni e da due anni sto con un ragazzo di 3 anni più grande di me, il mio primo ragazzo. Tutto molto bello, il sentimento si consolida pian piano e diventa tanto amore, coccole, sesso, varie esperienze di ogni genere, qualche viaggetto insieme. Ho i ricordi più belli della mia breve vita con lui. Avevo zero esperienza di relazioni, di uomini, di amare e, a dirla tutta, anche di amore verso me stessa e di consapevolezza. I miei problemi principali che mi rendevano scontenta e che hanno combinato non pochi casini a lungo termine erano le mie mille "paturnie", i miei preconcetti sugli uomini (ereditati da sentiti dire e da stupidi siti pieni di luoghi comuni penso, vista la mia non-esperienza) e anche una confusione sui valori personali che mi hanno portato a fare mille errori che tu descrivi in numerosi tuoi articoli, alcuni anche solo mentali, altri messi in pratica senza accorgermene con effetti a volte dannosi. Inoltre spesso altri ragazzi flirtavano con me, di solito su quegli stupidissimi social, e io per pura noia e solitudine, che non volevo colmare solo con il mio lui perché mi sentivo insicura e sfigata che lui fosse l'unica persona della mia vita, gli davo corda. A volte sono pure uscita con alcuni di loro che non mi interessavano minimamente (senza incontri sensuali ovviamente) perché mi sono ritrovata sola e senza amici, e poi lui lo è venuto a sapere e ha sofferto molto, sebbene abbia cercato di dirmelo tranquillamente e di passarci sopra molte volte. Davvero irrispettoso e triste, nei miei confronti e nei suoi. Non so perché continuassi a farlo. Una parte di me era anche gelosa delle sue amicizie, molte anche di sesso femminile, seppur lasciate decisamente da parte negli ultimi anni (parliamo di uscite una volta ogni due mesi circa, con i suoi gruppi di amiche/amici) . Però mi sentivo insicura perché le sue amiche sono attraenti, le sue ex sono tutte sue "amiche", e ho l'impressione che lui abbia mille "uscite di sicurezza" mentre io, senza di lui, non ho davvero nessuno. Se non quei bavosi su Instagram. Penso che il mio problema principale fosse una profonda insicurezza, una mancanza o incapacità di creare vera connessione con lui, per paura, perché avevo delle idee bislacche e immature sulle relazioni, sempre condizionate dalla paura di essere "quella che soffre". E per non essere quella che soffre dovevo essere quella forte e cattiva (che idiozia mamma mia), salvo poi smentirmi con dimostrazioni di profonda bisognosità che forse non lo hanno allontanato solo perché i suoi occhi subivano il filtro dell'innamoramento, perché a volte erano davvero un po' patetici e assurdi: me ne vergogno, ma mi sono perdonata. Abbiamo avuto qualche momento di crisi, dovuto a queste cose, ma siamo sempre rimasti insieme. Ma adesso avevamo raggiunto un punto di saturazione. Non so perché una parte di me doveva sempre trovare un lato oscuro e cattivo del mio ragazzo, a volte mi capita ancora adesso di ricascarci. Bastava un'incomprensione, un semplice litigio, una sua dimenticanza, oppure un suo allontanarsi da un litigio (quando questo sfociava non di persona ma per messaggio) e improvvisamente mi convincevo che lui era un menefreghista, che mi avrebbe tradito, che magari gli interessava più la sua ex, che non era davvero innamorato di me e altre cose orribili che mi annichilivano. Eppure in due anni mi ha sempre dimostrato il contrario. Dopo una litigata un mese fa lui mi ha detto che si sentiva una schifezza, per quanto fosse innamorato, tante cose della nostra relazione lo avevano annichilito e che non riusciva a conciliare il dolore che aveva sofferto per me con i nostri innumerevoli momenti bellissimi, di vera condivisione e intimità, forse dovevamo lasciarci, pur essendo ancora innamorati. E come dargli torto. Allora, consapevole un po' di più dei miei errori, gli ho chiesto se volesse un momento di pausa, e lui dopo molte esitazioni (in genere né io né lui crediamo molto alle famose "pause di riflessione") ha accettato e mi ha chiesto un mese. Ora, in questo mese io ho osservato con distacco me stessa, i miei comportamenti, la nostra relazione, ho capito molti miei punti deboli, me ne sono presa cura e ho imparato a stare da sola. Ho capito le aree su cui lavorare: rispetto per gli altri e per me stessa, sicurezza di cosa voglio, sincerità, più amicizie di cui vale davvero la pena, più impegno nelle mie passioni e esercitare pazienza e saper stare da soli.E non contare solo su di lui e pretendere, anche solo nella mia testa, che mi tolga dalla noia o da altri problemi che sono solo miei. E mi sono resa conto sempre più che avrei voluto ricominciare tutto da capo con lui, con consapevolezza e mettendomi davvero in gioco, non giocando al ribasso, ma comportandomi e pretendendo secondo i miei valori e i miei standard, che ci sono sempre stati, solo molto sepolti in un mucchio di egoismi e convinzioni sbagliate e confuse. Sento che lui potrebbe davvero essere la persona giusta, che ho rischiato di perdere per la mia immaturità. Lui, da parte sua, credo che abbia guardato con occhio molto più critico la relazione e si è accorto della tossicità di certi miei comportamenti. Mi ha confessato che ha passato il mese a ripetersi che mi avrebbe lasciato e che "si sente in colpa nei confronti di se stesso per avermi perdonato così tanto". Veniamo al nocciolo della questione,ieri finalmente ci siamo visti, dopo un mese. E stata dura ma ho rispettato la pausa. Ci siamo visti da lui, mi ha accolta teneramente e commosso. Io gli ho detto chiaramente di aver acquisito lucidità e di essere profondamente pentita dei miei comportamenti confusi e dannosi e che ero sicura di avere gli strumenti per cominciare su basi diverse, che poi sono quelle che desidero anche io in un rapporto. Lui ha paura a fidarsi, dice che ha paura che risuccederà, di dover mettere da parte la sua dignità per stare con me (tremenda batosta da sentire), che sarà tutto come prima, che io continuerò a criticarlo ad ogni litigio e a badare ad altri ragazzi e assumere gli stessi atteggiamenti perché mi sento insoddisfatta di lui. Mi sento tremendamente male a pensare di essermi comportata come una manipolatrice egoista e averlo obbligato ad abbassarsi per perdonarmi. So che non risuccederà. Ma questo mi preoccupa di più, il fatto che lui si senta così annichilito, avrei dovuto accorgermene prima. Io voglio che lui si senta bene con me e anche senza di me, non voglio che io sia la sua prigione, il suo vizio in cui ricade ogni volta, che gli toglie ogni forza. Mi rifiuto di pensare che la nostra relazione di due anni sia stato solo questo. Che schifezza, che mostruosità ho creato? Dopo aver parlato ieri, lui era visibilmente indeciso e tormentato, mi ha detto che non riesce a lasciarmi, e subito dopo aggiunge a mezza voce" sei bellissima". Ora, lui non è tipo da smancerie nei momenti assurdi, né da tattiche manipolatorie da filmetto romantico di serie c, ma sto "sei bellissima" detto in modo sofferente mentre dice che vorrebbe lasciarmi che significa? Si ovviamente non lo vedevo da un mese e mi sono messa un top carino, mi sono fatta carina ma nulla di che e non voglio essere un'attrazione fatale, voglio una vera relazione non essere una donna bella e pericolosa che è più una condanna, ma che assurdità! Poi, chiedendomi perché volessi tornare con lui, gli spiego tutto trattenendo le lacrime con il cuore in mano e lui lì forse si convince e mi abbraccia, mi bacia con trasporto, mi dice che mi ama, e poco dopo iniziamo a fare l'amore, ovviamente stupendo dopo un mese di allontanamento, lui continua a dirmi che sono bellissima, sembra che stia male quasi, non so se fosse la nostalgia o altro. Mi piace, ma mi lascia un po' interdetta. Poco dopo, sciolta del tutto la tensione, cominciamo a scherzare in modo tenero come al solito, e mentre ci abbracciamo mi dice "posso chiederti una cosa". Ed è a questo punto che mi chiede, "Posso solo chiederti se possiamo andarci piano?" Ecco questa frase non riesco a togliermela dalla testa e non capisco se sia una mia paturnia, o cosa. Già chiedermelo dopo essermi quasi saltato addosso, insomma mi sembra un po' fuori luogo. Io ci stavo andando piano. Ma poi cosa vuol dire o si sta insieme o non si sta insieme, siamo stati insieme due anni cosa significherebbe esattamente andarci piano? Fare sesso come se non ci fosse un domani ma andarci piano? AH, bella roba. Gliel'ho chiesto, un po' in ansia e non ho ricevuto una risposta soddisfacente, mi ha detto di aver capito in questo mese che ha bisogno di stare anche da solo e quando gli ho fatto notare che lo ha sempre fatto e che non mi ha mai dato fastidio ha subito chiarito che "nono ma non è il solito cliché dell'uomo che chiede i suoi spazi" si, ma allora che cos'è? Io gli ho esternato il mio dubbio su cosa dovessi fare mi ha detto solo che "non mi devo preoccupare se ad esempio, vuole andare a camminare da solo, andarci piano" (come se me ne importasse qualcosa se va a camminare da solo, o come se io non lo facessi) e ha ripetuto un paio di volte "posso chiedertelo?". Tutto chiaro no? E la cosa è morta lì. Questa cosa devo dire che ha gettato un'ombra sul mio entusiasmo di ricominciare "bene" con lui, e mi offende anche un po', non so bene perché. Manco fossi appiccicosa o un parassita, non so. Poi mi dice magari di non vederci sempre 5 giorni su 7 (lui vive da solo e io con i miei). Ma è sempre stato lui a chiedermi spesso di vederci da lui, anzi mi ricordo che ogni tanto mi facevo anche qualche discussione con mia madre perché ero sempre lì. Non sono mai stata la ragazza pesante che chiede e pretende questo o quello, che si lagna e fa i musi se non la accontenti, quindi mi ferisce perché mi fa pensare che mi stia trattando così. Il resto della giornata è andata bene, lui un po' sulle uova ma molto tenero e anche molto focoso, abbiamo rifatto l'amore altre due volte, per iniziativa sua. Mi sembra ci sia desiderio (quello sicuro ma non è tutto), tenerezza e complicità però non so. Io ho cercato di dimenticarmi questa cosa e mi sono comportata come mi sentivo, dolce, equilibrata e tranquilla. La sera abbiamo cucinato insieme e lui ha fatto qualche battutina innocente sul "quando ci sposeremo" e "noi fra 20 anni" che però non è da lui, e mi sembra un po' fuori luogo visto che manco si fida di me e stavamo per lasciarci. Ma poi si scherza su ste cose e sul futuro insieme? Poi la mattina tornando dal lavoro (di notte) mi ha portato una cosa per colazione, che mi ha messo sulla borsa, un gesto semplice ma molto carino che ho trovato appena sveglia e che mi ha scaldato il cuore, intenerendomi. Dopo di che me ne sono tornata a casa mentre lui dormiva, salutato con un bacino e basta. Insomma tutto bene ma non troppo, mi sto facendo inutili paranoie? Dovrei richiedergli che accidenti significa quell'andarci piano? ho paura che esca fuori la mia insicurezza e la mia paura che lui si senta in una specie di vizio mortale con me; forse dovrei lasciare tempo al tempo e aspettare che, con i fatti e meno parole, lui riprenda a fidarsi di me e si impegni al 100% con entusiasmo? Non voglio iniziare a pressarlo e infastidirlo con mille parole, promesse, idee sulle relazioni e altre cose fastidiose, noiose e di per sé inutili. Però ho voglia di vederlo, di goderci il tempo insieme, di riavvicinarci. E andato in vacanza senza di me durante la pausa (io non ho detto nulla) e ora non avrà più ferie per un anno, vuole pure vedermi meno e mi sembra di aver perso punti, come se fossi regredita ad un livello base di relazione e di attenzioni, mi rende un po' triste. È giusto? Nel frattempo, ho deciso di non contattarlo per adesso e aspettare che sia lui a scegliere di rivedermi perché ho il terrore di "stargli addosso" e odio pensare di diventare invadente, soprattuto dopo quella strana richiesta di andarci piano. Già mi sono comportata male in passato, ci manca che sembri pure invadente e parassitaria per completare il quadretto della ragazza da evitare a tutti i costi 😞 Faccio bene? Come faccio a dimostrargli, senza diventare zerbino noioso, né passando per una manipolatrice maldestra, tutte le cose positive che sento, che lo amo e che può fidarsi? Mi sono resa conto che il cambiamento tra di noi mi fa paura,ho paura che qualcosa vada storto, di sbagliare. Uffa ma perché ho ancora paura? Scusatemi per la lunghezza, un abbraccio a chi vorrà rispondermi, a Ilaria e a tutte le lettrici! Questo blog è una bomba e ci sarebbero troppe parole per descrivere quanto gli sono grata e quanto mi sta aiutando :)
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 6 anni fa (13 Agosto 2018 22:00)

      Parli di un mese di lontananza da questo tipo come altri parlerebbero di 10 anni di prigionia in un carcere malese. Onestamente trovo che a 20 anni toni, qualità e quantità delle parole che usi per esprimerti ed evidentemente per pensare siano davvero fuori luogo. Riempi la tua vita di altro. Interessi, attività, studi, relazioni, contatti, viaggi, esperienze. Non si possono dedicare tante energie a un’altra persona, tanto meno a un ragazzo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Fresia

      Fresia 6 anni fa (13 Agosto 2018 22:35)

      è vero, è stato un mese difficilissimo ma mi pareva ovvio, però la tua ironia mi ha fatto ridere, grazie! :D Mi fai fare una scoperta interessante, forse è vero, esagero effettivamente, dici che prendo le cose in maniera troppo pesante? Mi confonde un po' il discorso sulla mia età, secondo te sono troppo poco "leggera"? Eppure pensavo di essere stata troppo superficiale... Comunque seguirò a pieno il tuo consiglio di riempire la mia vita di altro, questo è la prima cosa su cui devo concentrarmi adesso, ed è un bisogno più forte del resto, e di gratificazione certa :) Per quanto riguarda come sta ricominciando questa storia dovrei semplicemente non curarmene? Ma non dovrei preoccuparmi di queste richieste strane di prendere le distanze appena "riconciliati"? Sono un po' confusa accidenti.. scusa le mille domande e la chiacchiera :)
      Rispondi a Fresia Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 6 anni fa (13 Agosto 2018 22:40)

      Non curartene. Anzi, le distanze prendile tu.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (14 Agosto 2018 15:56)

      Ciao Fresia, ho cercato di leggere tutto nonostante la lunghezza del tuo intervento... La prima cosa che mi è venuta in mente, dal mio punto di vista, è che lui ti sta usando in modo subdolo. Forse è soltanto una mia impressione - dato che non lo conosco - ma il suo atteggiamento ambiguo di certo non denota sincerità e trasparenza. Comunque, mi viene da consigliarti di non renderti disponibile nel momento in cui si farà sentire. Il suo "andarci piano" per me equivale a "Qui si fa come dico io". E tutti quei "Posso chiederti..." sono decisamente fuori luogo, tempo e spazio.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Fresia

      Fresia 6 anni fa (14 Agosto 2018 21:24)

      Ciao Emilia grazie della risposta! Anche a me non è piaciuta per nulla quella frase e pure a me, sarò maligna, mi sa istintivamente di voler mettere le mani avanti e comandare in un modo che non so bene quale sia ma che non mi sta proprio bene. Mi fa strano perché dopo due anni di relazione dover prendere le distanze come se fosse un furbetto che frequento da qualche settimana non è bello, e mi fa strano vederlo così. Ma come suggerisce Ilaria, ora non penso nemmeno di dovermici rompere la testa su, farò altro e cercherò di alleggerirmi un po', che ne ho bisogno. Potrebbe essere stata anche una frase semplicemente infelice e un po' stupida, chissà. Prendere le distanze non farà certo male.
      Rispondi a Fresia Commenta l’articolo

    • Avatar di Provetta

      Provetta 6 anni fa (14 Agosto 2018 8:54)

      che risposta fantastica! questo me la segno pure io che di anni ne ho 35... ahahahah
      Rispondi a Provetta Commenta l’articolo

    • Avatar di Simona

      Simona 6 anni fa (15 Agosto 2018 7:34)

      Scusa Fresia ma è evidente che questa cosa dell'"andarci piano" a TE non va bene. E allora non starci! Mi spieghi perché quello che vuole lui dovrebbe essere più importante di quello che vuoi tu? Dove sta scritto? Ti ha fatto una proposta le cui condizioni non ti vanno bene, punto, rispondigli di no e vai avanti con la tua vita.
      Rispondi a Simona Commenta l’articolo

    • Avatar di Fresia

      Fresia 6 anni fa (16 Agosto 2018 22:51)

      Ciao Simona! Hai ragione, più che altro bisognerebbe prima capire cosa accidenti significa questa richiesta dato che detta in quel modo e in quel momento non ha davvero nessun senso ma ho deciso che non ho intenzione di accettare frasi senza senso che trovo inoltre irrispettose. Gli dirò di andarci pure piano ma senza di me, se poi decide di mollare queste pretese da piccolo dittatore si vedrà. Grazie a tutte per avermi schiarito le idee, a volte mi sento in colpa perché ho l'impressione di vedere sempre il male dove non c'è, oggi mi sono ricordata che quello che penso e provo io è più importante di quello che vuole farmi credere qualcun altro, e non è sbagliato :)
      Rispondi a Fresia Commenta l’articolo

  10. Avatar di Carla

    Carla 6 anni fa (12 Febbraio 2019 8:53)

    All'inizio della nostra conoscenza, gli avevo inviato una canzone che a me piaceva molto. Era cominciata bene la "storia", con entusiasmo e divertimento. Ora che è finita, gli ho mandato un altro brano, senza alcun commento. Dopo un paio di giorni mi ha risposto che ama molto quella cantante. Accetto la fine, ma generare emozioni è sempre bello, anche quando si sa che le strade si separano, è bello sapere che non ci siamo sbagliati del tutto sulla sintonia che abbiamo condiviso con qualcuno...ma non reagirò alla sua risposta, non voglio essere sempre l'ultima a mandare e-mail. La vita è fatta di emozioni e forse dobbiamo imparare a mantenere quelle positive.
    Rispondi a Carla Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (12 Febbraio 2019 16:15)

      Non sono molto d'accordo... Certo, è bello vivere di emozioni, soprattutto quando si è innamorati. Però, secondo il mio punto di vista, se una storia o una frequentazione finisce non c'è spazio per romanticherie o robe del genere. Sono atteggiamenti pericolosi, perché conducono ad una via senza uscita.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 6 anni fa (12 Febbraio 2019 20:12)

      Io cerco adesso di smettere il loop negativo. Secondo me l'energia positiva fa bene soprattutto a se stessi. Dopo aver sofferto, e posso dire che adesso soffro meno e soprattutto per meno tempo, cerco di tirarmi su e questo messaggio mi ha fatto star meglio. Non ha aspettative e so che ci incontreremo perché frequentiamo le stesse persone. Voglio sentirmi il più serena possibile se dovessi rivederlo e comportarmi da adulta. Non voglio più essere la bambina delusa...
      Rispondi a Carla Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (13 Febbraio 2019 9:33)

      Io non credo che sia sintomo di immaturità chiudere in modo netto... Abbiamo punti di vista differenti. Comunque, se aver inviato quel messaggio ti fa stare in pace con te stessa, evidentemente hai fatto la cosa giusta :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 6 anni fa (13 Febbraio 2019 15:50)

      Ma io ho chiuso in modo netto, altrimenti a quest'ora starei ancora aspettando cose che non sarebbero mai arrivate. A lui stava bene vedersi ogni tanto, non mostrarsi in coppia con me davanti agli altri, andare a cena, a casa sua con i figli o al ristorante. Sempre accolta con grande piacere, ma secondo i suoi propositi, difficilmente secondo i miei. E' venuto anche da me in compagnia di amici miei, ha incontrato mia figlia. Insomma, filava tutto "abbastanza " liscio, ma mancava qualcosa di IMPORTANTE. E quando ho voluto chiarire, lui si è dato un paio di giorni per riflettere e mi ha fatto il solito discorso delle mie troppo grandi aspettative bla bla bla. Bye Bye, ma fa male lo stesso.
      Rispondi a Carla Commenta l’articolo

  11. Avatar di Esse

    Esse 5 anni fa (14 Gennaio 2020 12:11)

    Ciao Ilaria e care lettrici. Come interpretate la frase di un uomo che dice: forse non ti amerò mai quantitativamente come ho amato la mia ex ma ti amerò di più qualitativamente?
    Rispondi a Esse Commenta l’articolo

  12. Avatar di Elisa

    Elisa 4 anni fa (18 Novembre 2020 15:42)

    Cara Ilaria, e se invece quella fredda fossi io? Da poco il mio ragazzo (senza accuse, in un momento di confessioni reciproche) mi ha detto che spesso do l'impressione di essere fredda e non coinvolta perché non rispondo con sufficiente entusiasmo ai suoi slanci e non esprimo quasi mai per prima un pensiero affettuoso nei confronti suoi e della coppia. Ora io credo che abbia ragione e mi è venuto un dubbio: visto che è da qualche anno ormai che sto lavorando in autonomia sulla mia autostima (attraverso letture e riflessioni) è possibile che impegnandomi nel diventare insensibile alle critiche altrui abbia innalzato uno scudo che mi impedisce di far esprimere anche le mie emozioni positive verso le persone a cui tengo? Se fosse così c'è un modo per recuperare quel calore? Mi rendo conto che è una questione complessa e non mi dispiacerebbe leggere un tuo articolo a riguardo!
    Rispondi a Elisa Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (19 Novembre 2020 8:32)

      Ciao Elisa, tu dici: 'è possibile che impegnandomi nel diventare insensibile alle critiche altrui abbia innalzato uno scudo che mi impedisce di far esprimere anche le mie emozioni positive verso le persone a cui tengo?'. Secondo me è possibile. E' capitato e sta capitando anche a me. E' quando, pensando di riappropriarti della tua indipendenza emotiva, arrivi a mettere sotto sale sia il tuo entusiasmo che le emozioni poco piacevoli, come la rabbia o la tristezza. E' come essere un po' anestetizzati e con la testa che poggia tra il cotone. Senti qualcosa, ma per la maggior parte è ovattato, distante. O lo tieni distante. Ci sono alcuni spiragli - magari davanti a un film o un episodio della vita quotidiana - in cui quella cortina scende, e magari ti ritrovi ad emozionarti o piangere. Raggiungere l'indipendenza emotiva, però, non è assopire le tue emozioni. Al contrario. E' fortificare la tua autostima essendo più in controllo delle tue emozioni e sapendole dosare e gestire con cura. Tutte. Sia quelle positive che quelle negative. Mostrando la nostra vulnerabilità alle persone che riescono a vedere attraverso: ad amici cari, al tuo compagno, e alle persone di famiglia a noi veramente care. Anche perché se no rischiamo di vivere a metà, tacendo tanto di noi. Un percorso molto emozionante, in tutti i sensi, e che sto scoprendo passo passo. Che cosa ne pensi?
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Elisa

      Elisa 4 anni fa (19 Novembre 2020 18:56)

      Cara Silvia, hai usato le parole giuste, la sensazione che volevo descrivere è proprio quella di essere anestetizzata: in pratica l'elettrocardiogramma delle mie emozioni è piatto, di media superiore forse rispetto a quello di altri coetanei (mi sembra di sorridere di più e di essere generalmente più serena rispetto agli altri) ma comunque privo di picchi, sia negativi che positivi. Se fossi da sola su questa terra sarebbe la condizione migliore, in mezzo agli altri mi sento sempre un alieno. La tua risposta mi fa pensare che un percorso di "scongelamento" c'è, magari dando attenzione e rilevanza a quei momenti rari di risveglio dell'emotività cui ti riferivi anche tu, osservando gli altri e imparando da loro. O forse il mio cervello è saturo di razionalizzazioni e non c'è posto per altro. Grazie per le tue parole precise, hanno dato un ordine ai miei pensieri!
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      Silvia 4 anni fa (19 Novembre 2020 23:32)

      Ciao Elisa, credo che il modo in cui ognuno di noi esprime le proprie emozioni sia del tutto personale. Così come ogni percorso di scongelamento, così dicevi tu. Vi sono persone per natura pacate che esprimono felicità e contentezza, magari non saltellando e ballando la tarantella, ma con un sorriso. In altri casi, soprattutto per persone che tendono a ragionare e razionalizzare molto, la tendenza a controllare le proprie emozioni è forte. Soprattutto se in passato abbiamo preso delle batoste emotive. Se lasciamo andare troppo la briglia del controllo però, ci troviamo davvero anestetizzate. E viviamo male. Come davanti ad una vetrina emotiva che non riusciamo ad aprire. Nel mio piccolo ho iniziato a pensare a quali sono i momenti in cui mi viene un naturale entusiasmo e mi sento serena ad esprimerlo. Ad esempio, se faccio del team work al lavoro. E piano piano ho iniziato ad ascoltare il mio entusiasmo (o anche la tristezza, sono esempi), sia al lavoro che in altri ambiti. Passo passo, magari a tentoni, e lasciando un po’ andare la paura di essere mal giudicata e di incappare in errori grossolani. Che sono le paure che mi bloccano di più. Non so se possa essere d’aiuto anche a te, ma ho notato che anche i piccoli capitomboli e vulnerabilità che esprimo sono situazioni in cui anche gli altri si riconoscono, e quindi accettano e comprendono.
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      Elisa 4 anni fa (20 Novembre 2020 9:30)

      Sì Silvia hai ragione, sono anche i capitomboli e le vulnerabilità mostrati che ci consentono di entrare in connessione con gli altri e di essere riconosciuti come teneramente umani. Riguardo quello che hai aggiunto sul modo di esprimere emozioni e sentimenti... proprio in questi giorni ho trovato ispirazione dall'articolo di Ilaria "Il vero amore è... una carta dei diritti", in cui è descritto un modo alternativo all'espressione dei propri sentimenti (al di là del successo commerciale dell'idea). Quindi credo di aver capito: antenne alzate sulle più piccole increspature dell'umore, riflessioni sul valore delle "modalità non comuni di espressione" , darsi tempo e pazienza :)
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